20 April, 2024
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Alessandro Massidda.

Sono state elette lunedì 25 novembre, la nuova segreteria regionale della Cisal, federazione del Terziario commercio e turismo, e le segreterie provinciali.

Composizione della segreteria generale Sardegna Cisal Terziario:

Stefano Angotzi: segretario generale

Dino Tegas: vice segretario generale

Alessandro Massidda: segretario organizzativo

Giuseppe Camboni: vice segretario organizzativo

Manuela Sanna: segretaria amministrativa

Coordinatore regionale Sardegna

Massimo Cirronis: coordinatore generale

Alessandro Massidda: vice coordinatore generale

Consiglio generale

Stefano Angotzi

Alessandro Massidda

Manuela Sanna

Massimo Cirronis

Federico Salis

Alessandra Tresalli

Salvatore Angotzi

Marta Tegas

Pino Camboni

Maurizio Camarda

Massimo Banchero

Silvia Pulisci

Daniele Pani

Cagliari e Sud Sardegna – Segreteria provinciale

Alessandro Massidda: segretario generale provinciale

Manuela Sanna: vice segretario

Giuseppe Camboni: segretario organizzativo provinciale

Alessandra Tresalli

Federico Salis

Massimo Banchero

Daniele Pani

Oristano – Segreteria provinciale

Stefano Angotzi: segretario generale provinciale

Dino Tegas: vice segretario

Nuoro – Segreteria provinciale

Luciano Carboni: segretario generale provinciale

Dino Tegas

Matteo Manca

Maurizio Manca

Olbia – Segreteria territoriale

Alessandro Massidda: segretario generale territoriale.

Alessandro Massidda mantiene anche l’incarico di segretario generale regionale della Fialc Cisal (chimici) e quello di componente della segreteria nazionale Fialc Cisal.

 

 

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Si moltiplicano le prese di posizione fortemente critiche sullo stop imposto dalla Regione Sardegna in conferenza di servizi, a Roma, all’autorizzazione alla Portovesme srl per l’utilizzo delle vasche interne allo stabilimento per lo smaltimento temporaneo degli scarti di lavorazione.

«A distanza di circa di una settimana dall’ultimo problema che ha scongiurato all’ultimo momento la fermata della Portovesme srl, ci si ritrova oggi, ad affrontare una condizione semplicemente assurda – dice Alessandro Massidda, segretario regionale Fialc Cisal -. Malgrado il parere favorevole del ministero dell’Ambiente, della Provincia e dello stesso comune di Portoscuso sull’utilizzo provvisorio delle vasche situate all’interno dello stabilimento, che scongiurerebbero temporaneamente la fermata della Portovesme srl (fino alla definizione della procedura per la realizzazione della nuova discarica), la Regione Sardegna, esprime il parere sfavorevole sulla possibilità di utilizzo delle vasche. Questo vorrebbe dire sentenziare la chiusura della fabbrica, con la perdita di migliaia di buste paga nel territorio più povero dell’intero paese.»

«Ribadiamo che non è più accettabile un atteggiamento tanto irresponsabile da parte della Regione, incapace oramai di dare risposte su tutti i fronti, sulle innumerevoli vertenze aperte da troppo tempo – aggiunge Alessandro Massidda -. Una regione totalmente inutile, assente su tutti i fronti, una classe politica che dovrebbe essere cacciata per l’incapacità di gestire anche le vertenze più semplici. Non si permetterà per nessuno motivo al mondo, che questa classe di menefreghisti, causi la chiusura dell’ultima grande fabbrica del territorio.»

«Se hanno deciso di far chiudere la Portovesme srl e tutto il settore industriale della Sardegna, lo dicano chiaramente, abbiano almeno il coraggio di affermare pubblicamente, senza nascondersi, il loro vile intento, cioè quello di far morire l’intero territorio oramai agonizzante – sottolinea ancora il segretario regionale della Fialc Cisal -. Non c’è più tempo per le mediazioni, questa classe politica di menefreghisti e incapaci, va cacciata immediatamente, oramai dovrebbe essere chiaro anche agli ultimi strenui difensori di questa classe politica, che anche un commissario, sarebbe più efficace ed incisivo di questi inutili personaggi, che stanno distruggendo l’economia della Regione, portandola a livelli di paesi da terzo mondo.»

«Se avessero un briciolo di dignità, dovrebbero dimettersi domani mattina – conclude Alessandro Massidda -, considerando che stanno giocando sulla pelle di migliaia di famiglie disperati.»

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«L’inconcludenza e la totale incapacità nel gestire le grandi vertenze del territorio da parte della politica regionale e dell’ente provincia del sud Sardegna sono a dir poco sconcertanti. Gli assessorati regionali dell’Industria e dell’Ambiente, assieme alla provincia del Sud Sardegna, hanno disatteso totalmente gli impegni assunti nei confronti della vertenza Portovesme srl sulla questione della discarica. Dopo aver affermato che sarebbe stato sufficiente un semplice atto autorizzativo, oggi ci comunicano che l’ipotesi deve essere soggetta a valutazione di impatto ambientale?»

Alessandro Massidda, segretario Fialc Cisal, commenta così gli sviluppi della vertenza della Portovesme srl sulla discarica di Genna Luas.

«Non si può più accettare un tale menefreghismo da parte delle istituzioni preposte e deputate per dare risposte ai problemi – aggiunge Alessandro Massidda -. Questa situazione non è più sopportabile. Questa classe politica e la burocrazia stanno portando alla chiusura dell’ultima grande fabbrica produttiva del territorio. Adesso è il momento di dire basta e di portare avanti azioni molto più incisive. Il tempo delle promesse, delle rassicurazioni è finito.»

«Non si permetterà la chiusura dell’ennesima realtà produttiva a causa di una classe politica di menefreghisti , metteremo in atto tutto ciò che sarà possibile, per scongiurare questo ennesimo dramma occupazionale, perché il territorio, già all’esasperazione, non sarà in grado di sopportare questo ennesimo colpo, e potrebbe configurarsi un reale problema di gestione dell’ordine pubblico – conclude Alessandro Massidda -, perché le organizzazioni sindacali non saranno più in grado di gestire la situazione, e la responsabilità di tutto questo, sarà solo ed esclusivamente di questa classe politica di incapaci e inconcludenti.»

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«E’ a dir poco allucinante che la politica regionale, per questioni burocratiche assurde, stia portando alla chiusura dello Portovesme srl.»

A sostenerlo è Alessandro Massidda, segretario della Fialc Cisal.

«La Portovesme srl, è l’unica grossa azienda rimasta ancora in piedi e continua a garantire migliaia di buste paga, nel territorio tra i più poveri dell’intero paese, a causa di una devastante disoccupazione – aggiunge Alessandro Massidda -. E’ inaccettabile che si stia rischiando, che le autorizzazioni per la nuova discarica, possano arrivare troppo tardi. Questo territorio, non può più permettersi la perdita nemmeno di un solo posto di lavoro, e in questo caso parliamo di migliaia di posti di lavoro.»

«La tensione è sempre più alta, e il governo regionale, con la sua azione, decisamente poco incisiva, sta seriamente rischiando di far esplodere una bomba sociale, perché un altro colpo del genere, cioè, la chiusura dell’ennesima realtà produttiva, il nostro territorio non sarebbe in grado di sopportarlo, e si potrebbe addirittura mettere seriamente a rischio lo stesso ordine pubblico – conclude il segretario della Fialc Cisal -, se questa vicenda non venisse risolta prima che la fabbrica possa avviare la fermata degli impianti.»

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La segreteria nazionale della Fialc Cisal prende posizione sul rischio di chiusura dello stabilimento della Portovesme srl a causa dei ritardi da parte della Giunta regionale, sulle autorizzazioni per la realizzazione della nuova discarica di Genna Luas, giudicandolo «inaccettabile».

«Auspichiamo un immediato intervento da parte della Giunta regionale, per la risoluzione immediata di questo problema – dice Alessandro Massidda, segretario Fialc Cisal -. E’ impensabile, che un territorio come il Sulcis Iglesiente, profondamente devastato dalla disoccupazione e da livelli di povertà vergognosi, possa mettere a rischio la stessa vita di questo stabilimento, considerando soprattutto, che allo stato attuale, non vi è nessun’altra opportunità di lavoro alternativa.»

«Questo territorio, non può permettersi la perdita (oltre alla centrale Enel) dell’ultima importante aziende rimasta attiva nel nostro territorio, e inoltre – conclude Alessandro Massidda – auspichiamo, una rapida e definitiva risoluzioni delle altre importanti vertenze come Alcoa, Eurallumina e altre.»

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La segreteria nazionale Fialc-Cisal esprime profonda preoccupazione per l’attuale situazione in cui riversa lo stabilimento della Portovesme Srl, per i problemi legati al costo dell’energia.

«La stessa azienda – scrive il segretario Alessandro Massidda – ha comunicato alla Rsu aziendale, che se non dovessero esserci soluzioni riguardanti il rinnovo del regime di super interrompibilità entro la fine del mese di novembre, potrebbe decidere di sospendere l’attività produttiva con la conseguente messa in libertà di tutto il personale diretto e indiretto.

E’ inaccettabile che si possa correre un tale rischio considerando che si parla di un territorio totalmente devastato dalla disoccupazione.

La Fialc-Cisal – conclude Massidda -, auspica un immediato intervento da parte delle forze politiche per la ricerca di un’immediata soluzione strutturale all’annoso problema energetico, problema che metterebbe inoltre a rischio, anche l’eventuale soluzione della vertenza Alcoa.»

Portovesme srl 1 copia