25 April, 2024
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Commissioni al lavoro questa settimana. Questo pomeriggio, alle 16.00, si riunirà la Quarta commissione (Governo del territorio), presieduta da Giuseppe Talanas (Forza Italia). All’ordine del giorno: l’audizione dell’assessore regionale dei Lavori pubblici, Roberto Frongia, dei sindaci di Loculi, Galtellì, Orosei, Onifai, Oliena, e Dorgali, del Presidente del comitato Abbavona e dell’Amministratore unico di Abbanoa sulle problematiche connesse all’approvvigionamento idrico della Bassa Baronia. A seguire è prevista l’audizione dell’assessore regionale dei Lavori pubblici, Roberto Frongia, dei sindaci di Oliena, e Dorgali, sulle problematiche del ponte di Oloè.

La Seconda Commissione (Lavoro, cultura e formazione professionale), presieduta da Alfonso Marras (Riformatori sardi) è convocata per domani, 23 luglio, alle 10.30, con il seguente ordine del giorno: audizione  dell’assessore del lavoro, Alessandra Zedda, su problematiche lavorative personale Aspal. La commissione ha poi programmato una serie di audizioni sulla proposta di legge 16 (disposizioni in materia di prevenzione e contrasto ai fenomeni del bullismo e del cyberbullismo.). In particolare saranno sentiti: l’assessore della Pubblica istruzione, Andrea Biancareddu, la Garante regionale per l’infanzia e l’adolescenza, Grazia Maria De Matteis,  il Compartimento Polizia Postale e della Comunicazione, Francesco Feliziani, Direttore Ufficio Scolastico regionale della Sardegna, e le associazioni: Giuristi per la Vita, Associazione Famiglie numerose, Nova Civiliatas Regione Sardegna, Associazione Famiglie per l’accoglienza.

La Quinta commissione (Attività produttive), presieduta da Piero Maieli (Psd’Az) è convocata per giovedì, 25 luglio, alle 10.30, con il seguente ordine del giorno: esame dello stato di attuazione del programma di sviluppo rurale 2014-2020.

La Commissione d’Inchiesta sul perdurare dello stato di insolvenza economica dell’Aias, presieduta da Gianfranco Ganau (Pd)  è convocata mercoledì, 24 luglio, alle 15.30. All’ordine del giorno l’audizione dei rappresentanti dell’Anci.

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Un pronunciamento deciso e fermo delle commissioni Lavoro e Salute del Consiglio regionale per sospendere l’efficacia delle delibere dell’Ats che, a fare data dal 1 agosto 2019, revocano l’affidamento dei servizi alle imprese del Polo sanitario della Sardegna centrale (Pssc), società di progetto e gestore dell’ormai noto project di Nuoro, annullato in autotutela nel dicembre 2016 dall’allora commissario Asl, Mario Palermo, perché ritenuto illegittimo in quanto troppo esoso per la pubblica amministrazione. È questa, in sintesi, la principale richiesta degli imprenditori e dei tecnici avanzata, nel corso delle rispettive audizioni, alle commissioni Seconda e Sesta, riunite in seduta congiunta sotto la presidenza di Alfonso Marras (Riformatori sardi) e Domenico Gallus (Udc).

Gli ingegneri Bonaventura Meloni e Gianfranco Muggianu hanno illustrato il progetto strategico a suo tempo individuato per il rilancio della sanità nella Sardegna centrale ed hanno ribadito la regolarità delle procedure adottate insieme con l’efficacia del Project nuorese.

«Nel complesso – ha affermato l’ingegnere Gianfranco Muggianu – abbiamo realizzato il 61,50% del progetto che merita di avere un futuro nell’interesse dei cittadini e dell’intera Isola». Concetti ribaditi dal direttore del Pssc, Giuseppe Soddu, che ha ripercorso le tappe della delicata vicenda e ha ricordato i significativi interventi strutturali e nei servizi avviati e conclusi a partire dal 2007 («proprio in questi giorni attiveremo a Nuoro una nuova tac e una nuova centrale di sterilizzazione»).

«Non abbiamo mai ricevuto – ha spiegato Giuseppe Soddu – contestazioni per le opere pubbliche di nostra competenze ed è dunque difficile comprendere il perché del blocco dei lavori con la risoluzione del contratto.»

«Dal dicembre 2016 ad oggi – ha aggiunto il direttore – abbiamo continuato a ristrutturare immobili e ambulatori, così come abbiamo fatto con le guardie mediche in diversi centri della provincia ed invitiamo, dunque, la commissione Sanità a verificare, attraverso un apposito sopralluogo, ciò che abbiamo realizzato e ciò che resta da fare.»

Sui rischi per il futuro occupazionale dei circa 500 lavoratori impiegati dalle imprese che erogano i servizi nelle strutture sanitarie del nuorese sono intervenuti i titolari delle aziende che dal 1 agosto saranno formalmente esentate dalle prestazioni. Anna Giuntini, a nome della “Ph facility srl”, la società che si occupa delle pulizie, ha parlato di «piccole contestazioni senza però possibilità di contradditorio» da parte dell’allora Asl ed ha ricordato il credito di oltre due milioni di euro vantato dalla sua azienda («ci hanno decurtato una serie di fatture con contestazioni strumentali e mai l’Asl prima e l’Ats dopo hanno tenuto in considerazione il sensibile aumento di superfici da pulire, rispetto alle iniziali indicazioni»). Antonio Esposito per la “Aep Multiservizi” (servizi di portierato negli ospedali e negli uffici) ha già avviato le procedure per il licenziamento collettivo mentre la società subentrate, nel frattempo, ha già dichiarato esuberi e un taglio delle retribuzioni del 30%.

«Noi invece gli stipendi li abbiamo sempre pagati puntuali nonostante l’Ats debba ancora saldare fatture per circa cinque milioni di euro», ha affermato Giampaolo Di Festa che, con la “Consorzio nazionale servizi”, gestisce il servizio delle mense. «Abbiamo rinnovato a nostre spese macchinari e attrezzature per un investimento complessivo di un milione di euro – ha proseguito – ed è curioso scoprire che nel bando pubblicato dall’Ats per assegnare il servizio mensa non si consideri che i macchinari e le attrezzature sono ancora di nostra proprietà e non dell’Azienda della salute». Non è differente la situazione denunciata da Roberto Zedda (Arionline srl) per le forniture di software, hardware e gestione reti: «Oltre un terzo delle attrezzature è di nostra proprietà e non ho neppure ricevuto una comunicazione ufficiale che mi dica che dal 1 agosto dovrò cessare la fornitura di servizi essenziali per il funzionamento del sistema sanitario».

I consiglieri Talana (Fi), Cuccu (M5S), Caddeo (Progressisti), Stara (Progressisti),  Desiré Manca (M5S), Agus (Progressisti), Peru (Fi), Mula (Psd’Az) e Cocco (LeU) nel corso dei rispettivi e distinti interventi hanno concordato sulla necessità di interventi adatti a scongiurare “una così drammatica situazione”, almeno in attesa del pronunciamento del Consiglio di Stato sull’annullamento del project nuorese. Auspici condivisi dai presidenti Alfonso Marras e Domenico Gallus che hanno mostrato favore anche per la proposta dell’apertura di un tavolo di confronto con le aziende cessanti e subentranti insieme con Ats e Regione.

A seguire le commissioni II e VI, sempre in seduta congiunta, hanno ascoltato i sindacati (Ugl e Fsi) ed i rappresentanti della società Secur, convocati per una serie di chiarimenti sulla ormai nota vertenza relativa al mancato completo assorbimento dei lavoratori ex Secur da parte degli aggiudicatari dei servizi di vigilanza armata e portierato nell’azienda ospedaliero universitaria (Aou) e nelle aree socio sanitarie locali (Assl) di Sassari.

Il confronto si è incentrato sull’attendibilità degli elenchi dei dipendenti ex Secur e sulla correttezza delle procedure adottate dagli aggiudicatari dell’appalto per il reclutamento del personale. Al termine di una serie di approfondimenti e di chiarimenti, sollecitati anche dagli interventi dei consiglieri Cocco (LeU), Ganau (Pd), Desiré Manca (M5S), Peru (Fi), Giovanni Antonio Satta (Riformatori sardi), Piu (Progressisti) Stara (Progressisti), Comandini (Pd), Oppi (Udc), i commissari dei parlamentini del Lavoro e della Salute hanno assunto come attendibile il dato confermato dal rappresentate Secur (Filippo Frisone) e dalla segretaria Ugl, Federica Bandinu, consistente in 145 lavoratori interessati dalle clausole di salvaguardia del cambio appalto e altri 30 addetti a tempo determinato impiegati nei servizi dell’antincendio.

«Ad oggi – ha affermato Federica Bandinu – risultano quindi 47 addetti al portierato non ancora assorbiti dalle aziende che si sono aggiudicate l’appalto per le forniture alla Aou e all’Ats.»

L’Ugl con Federica Bandinu e la Federazione dei sindacati indipendenti (Fsi) con Mariangela Campus hanno inoltre denunciato una serie di anomalie nel reclutamento del personale a discapito dei dipendenti ex Secur e, a questo proposito, hanno duramente contestato i parametri e i coefficienti utilizzati dalle ditte aggiudicatarie per giustificare la copertura dei turni di lavoro («non tengono conto di ferie e permessi, allo scopo di inserire surrettiziamente personale di nuova assunzione invece dei 47 lavoratori ex Secur»).

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La settimana di lavoro delle commissioni sarà aperta domani, 16 luglio, dalla quarta (Governo del territorio), presieduta da Giuseppe Talanas (Forza Italia).

Alle 16.00 sarà sentito l’assessore dei Lavori pubblici Roberto Frongia sul documento riguardante le “Linee guida di programmazione, pianificazione ed indirizzo del Servizio idrico integrato“. L’assessore riferirà inoltre sul documento relativo all’esercizio del controllo analogo su Abbanoa Spa.

Alle 17.00 saranno ascoltati i sindacati Federbalneari, Sib e Fiba, insieme ai concessionari demaniali di Quartu sulle problematiche relative agli impianti amovibili ed agli interventi di edilizia sui litorali.

Lunedì 22 luglio, sempre alle 16.00, la commissione incontrerà l’assessore dei Lavori pubblici Roberto Frongia ed i sindaci di Loculi, Galtellì, Orosei, Onifai, Oliena e Dorgali per esaminare le problematiche del servizio idrico nella Bassa Baronia.

Alle 17.30, invece, l’assessore dei Lavori pubblici Roberto Frongia ed i sindaci di Oliena e Dorgali illustreranno alla commissione la situazione del ponte di Oloè.

Alle 18.00 è prevista poi una relazione dell’assessore dei Lavori pubblici e del direttore generale dell’Agenzia del distretto idrografico sulle “Linee guida di programmazione, pianificazione ed indirizzo del Servizio idrico integrato” ed il documento relativo all’esercizio del controllo analogo su Abbanoa Spa.

Anche la commissione Sanità, presieduta da Domenico Gallus (Misto) riprenderà i suoi lavori martedì 16, alle 10.30.

In programma l’audizione dell’assessore Mario Nieddu sulla proposta di risoluzione sullo scorrimento delle graduatorie degli operatori socio sanitario (Oss) per il periodo compreso fra il 1° gennaio 2010 ed il 31 dicembre 2013.

All’ordine del giorno, inoltre, le audizioni dei Biologi sull’ammontare delle risorse per le borse di studio, di medici ed esperti sulle criticità del settore salute mentale e dell’associazione Voci dell’anima sullo stato delle cure fornite dal servizio sanitario regionale alle persone con disturbi del comportamento alimentare.

Mercoledì 17, alle 16.30, in seduta congiunta con la seconda commissione (Lavoro), saranno esaminate attraverso alcune audizioni le vicende degli ex lavoratori Secur non riassorbiti dalla Aou e dall’Assl di Sassari e del Project Finance sanitario di Nuoro.

Sempre mercoledì ma alle 15.30 la seconda commissione (Lavoro) presieduta da Alfonso Marras (Riformatori sardi) ascolterà l’assessore del Lavoro Alessandra Zedda su alcune problematiche riguardanti il personale dell’Aspal.

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La grave situazione in cui vivono i lavoratori ex Secur, da oltre un anno sono senza lavoro perché non riassorbiti dopo il cambio di appalto dei servizi di vigilanza all’Aou di Sassari e all’Ats, è stata al centro delle audizioni che hanno impegnato, in seduta congiunta, la Commissione Lavoro, presieduta da Alfonso Marras (Riformatori sardi), e la Commissione Sanità, presieduta da Domenico Gallus (Udc).

Sono stati sentiti, in particolare, l’assessore della Sanità, Mario Nieddu, il direttore generale della Direzione generale della Centrale regionale di Committenza (Crs Ras), Cinzia Lilliu, il direttore generale facente funzioni della Aou di Sassari, Nicola Orrù, una delegazione dei lavoratori ex Secur senza occupazione, e Gavino Satta, direttore responsabile Sardegna della Coop Service, capofila della Ati che ha fatto il cambio appalto con la Secur.

I commissari hanno cercato di capire perché i circa 40 lavoratori ex Secur non sono stati riassorbiti nel cambio appalto e, soprattutto, in che modo intervenire per far sì che la situazione venga risolta.

«I numeri emersi dalle audizioni sono stati contraddittori e diversi: siamo passati dal dato fornito dall’assessore Mario Nieddu, e confermato dalla dottoressa Cinzia Lilliu, dei 90 lavoratori ex Secur, di cui 41 non assorbiti nel cambio appalto, ai 56 senza lavoro di cui ha parlato la delegazione dei lavoratori, per arrivare infine al direttore della Coop Service che ha dichiarato di avere assunto, invece,123 persone dalle liste fornite dalla società Secur – ha affermato Domenico Gallus, presidente della Sesta commissione -. In seguito a questi dati contrastanti, non avendo capito cosa abbia portato alla non assunzione dei lavoratori, abbiamo deciso di sentire, mercoledì prossimo, i sindacati, che oggi senza preavviso non si sono presentati, e i vertici sardi della Secur per far definitivamente chiarezza sulla vicenda. Entrambe le commissioni hanno a cuore il futuro dei lavoratori ex Secur e delle loro famiglie. Bisogna – ha concluso Domenico Gallus – tenere anche a mente che tra loro ci sono ultracinquantenni che hanno perso l’occupazione.»

«A noi interessa che i lavoratori – ha detto Desiré Manca, capogruppo del Movimento 5 Stelle – vengano riassorbiti e rioccupati. Da parte di entrambe le commissioni c’è la massima attenzione per cercare di capire bene la vicenda e trovare gli strumenti per risolvere la situazione, che vede circa 40 persone senza lavoro e che, da più di un anno, vivono in una tenda nella piazza principale di Sassari, la seconda città più grande della Sardegna. E’ dispiaciuto – ha concluso Desirè Manca – che oggi i sindacati non si siano presentati. Saranno nuovamente convocati in audizione la settimana prossima insieme ai vertici dell’azienda uscente dall’appalto.»

Nel corso delle audizioni sono intervenuti Alfonso Marras, presidente della Seconda commissione, Laura Caddeo (Progressisti), Daniele Cocco (capogruppo Leu), Piero Comandini (Pd), Carla Cuccu (M5S), Gianfranco Ganau (capogruppo Pd), Annalisa Mele (Lega Salvini Sardegna), Antonio Mundula (FdI), Giorgio Oppi (Udc), Antonello Peru (FI), Filippo Secchi (capogruppo Udc) e Francesco Stara (Progressisti).

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I problemi dei lavoratori della lista speciale della formazione professionale (L.R. 3/2008 art. 6 comma 1 lettera f) sono stati esaminati ieri dalla II commissione del Consiglio regionale, nel corso dell’audizione dei rappresentanti regionali di Uil e Snals. Si tratta di circa trecento lavoratori che fanno capo contrattualmente alla direzione generale dell’assessorato del Lavoro e che prestano la loro opera negli uffici del medesimo assessorato ed anche negli Enti locali nonché nelle amministrazioni del comparto regionale e pubblico.

Giampaolo Spanu (segretario Uil-Fpl) e Cesare Carta (Snals-Confsal) hanno denunciato, dinanzi al parlamentino presieduto da Alfonso Marras (Riformatori sardi), la mancata attuazione della determina dirigenziale del 17 gennaio 2018, con la quale sono stati riconosciuti ai lavoratori gli arretrati per l’applicazione del contratto collettivo nazionale del lavoro e dal 30 luglio 2015 quelli relativi al fondo incentivi a partire dal 2009.

«Importi mai corrisposti – hanno dichiarato i rappresentanti sindacali – nonostante lo specifico stanziamento nella legge di Stabilità 2018.»

«Nel marzo del 2019 – così hanno spiegato Giampaolo Spanu e Cesare Carta – dopo aver inutilmente sollecitato il direttore generale dell’assessorato del Lavoro, si è quindi proceduto con la comunicazione dell’avvio delle procedure legali e degli atti ingiuntivi per ottenere il pagamento di quanto dovuto ai lavoratori.»

A conclusione di un breve dibattito al quale hanno partecipato i consiglieri Stara (Progressisti), Desiré Manca (M5S), Comandini (Pd), Piras (Lega), il presidente Alfonso Marras ha assicurato l’impegno della commissione per una definizione della vicenda ed ha preannunciato una formale comunicazione indirizzata all’assessore regionale e al direttore generale dell’assessorato del Lavoro.

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La Seconda commissione consiliare ha svolto l’audizione dei rappresentanti dell’associazione degli editori sardi, Simonetta Castia (presidente) e Paolo Sorba, per raccogliere le osservazioni dell’Aes in ordine alla partecipazione della Regione e degli editori sardi alla trentaduesima edizione del Salone internazionale del libro, tenutasi a Torino lo scorso maggio.

I vertici dell’associazione che rappresenta gli editori che operano nell’Isola hanno contestato duramente la scelta «ostile» della passata amministrazione regionale di affidare, attraverso un bando ad evidenza pubblica con il criterio del massimo ribasso, l’organizzazione degli spazi espositivi nel centro fieristico il Lingotto, dove si è svolta la più importante manifestazione italiana nel campo dell’editoria. Simonetta Castia e Paolo Sorba hanno evidenziato come il servizio, affidato con un ribasso di oltre il 40% ad una società privata sassarese, non sia stato perfettamente corrispondente alle richieste specificate nel bando di gara ed abbia penalizzato l’editoria sarda, attestato che la quasi totalità delle case editrici della Sardegna hanno partecipato al salone del libro negli spazi espositivi gestiti e organizzati direttamente dall’Aes.

L’associazione degli editori ha quindi chiesto alla commissione presieduta da Alfonso Marras (Riformatori sardi) di verificare i margini politici ed amministrativi per una rinnovata collaborazione tra la Regione e l’Aes, considerato che quest’ultima dal 1988 ha sempre supportato l’azione della Regione nella partecipazione al Salone del libro di Torino. L’ulteriore auspicio formulato dagli editori ha riguardato la modifica della legge del settore, la legge n. 22 del 1998.

A seguire, la seconda commissione ha ascoltato i rappresentanti degli “stabilizzandi Enas” (Giovanni Ledda e Roberta Schiffino) che hanno riproposto l’annoso tema della mancata stabilizzazione di dodici lavoratori che prestano la loro opera negli uffici dell’Ente acque della Sardegna e che vengono retribuiti dietro presentazione di fattura. «Siamo delle finte partite Iva – hanno affermato Giovanni Ledda e Roberta Schiffino – e le nostre prestazioni sono rese in un regime perfettamente assimilabile a quello del lavoro subordinato». A sostegno della loro tesi, gli stabilizzandi Enas hanno ricordato come nel sistema Regione altri lavoratori con partita Iva siano stati stabilizzati nell’ambio del relativo programma conclusosi nella scorsa legislatura. Il presidente della commissione ha quindi ricordato la risoluzione adottata dalla Seconda commissione l’11 dicembre 2018 ed in particolare l’esortazione rivolta ai dirigenti dell’Enas a “riesaminare la situazione di coloro che hanno prestato attività lavorativa presso l’ente, con modalità assimilabili al rapporto di lavoro subordinato, assicurandosi di applicare criteri uniformi e omogenei volti ad evitare disparità di trattamento tra gli stessi”.

Su sollecitazione dei consiglieri Stara (Progressisti), Comandini (Pd), Desiré Manca (M5S) e Agus (Progressisti), il presidente del parlamentino del lavoro ha quindi preannunciato la convocazione in commissione, per un’audizione, dell’assessore del Personale e dei vertici dell’Enas.

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Settimana di lavoro per le Commissioni permanenti del Consiglio regionale. La Prima commissione (Autonomia e Riforme), presieduta da Pierluigi Saiu (Lega Salvini Sardegna), si riunirà mercoledì, 3 luglio, alle 10.00. All’ordine del giorno: l’audizione del presidente del Cal e dei componenti dell’Ufficio di presidenza del Cal sulle “Prospettive di riforma del sistema degli enti locali della Sardegna”.

La Seconda commissione (Lavoro, cultura e formazione professionale), presieduta da Alfonso Marras (Riformatori sardi), si riunirà domani, 2 luglio, alle 10.00. All’ordine del giorno: l’audizione dei sindacati UILFPL e SNALS su personale Lista speciale L.R. 3/2008 /art.6, comma 1, lett.f). I lavori proseguiranno alle 11.00, in seduta congiunta con la Sesta Commissione, per l’esame della “situazione dei lavoratori dell’ex Gruppo Secur Spa non riassorbiti dall’appaltatore dei servizi integrati di vigilanza armata e portierato per l’Aou e la Assl di Sassari”. Nel pomeriggio, alle 15.00, il Parlamentino si riunirà nuovamente e sentirà in audizione l’Associazione Editori Sardi in merito alla partecipazione della Regione Sardegna e degli editori sardi alla trentaduesima edizione del Salone internazionale del libro di Torino e, a seguire, sentirà il “Gruppo stabilizzandi Enas” in merito alle criticità della procedura di stabilizzazione presso Enas. La Seconda commissione, infine, esaminerà la proposta di legge n. 16 (Disposizioni in materia di prevenzione e contrasto ai fenomeni del bullismo e del cyberbullismo).

La Terza commissione (Programmazione, bilancio e politiche europee), presieduta da Paolo Truzzu (Fratelli d’Italia) si riunirà domani, 2 luglio, alle 12.00. All’ordine del giorno esame del Disegno di legge n. 24 “Prima variazione di bilancio per l’avvio delle attività del Mater Olbia”, in seduta congiunta con la Sesta commissione (Sanità) e l’esame della proposta di risoluzione sulla ridefinizione dei rapporti economico – finanziari tra lo Stato e la Regione autonoma della Sardegna ai sensi dell’art. 1, comma 851, della L. 205/2017 e dell’art. 1, comma 875, della L. 145/2018 e alla luce dei criteri di contribuzione sanciti nella sentenza della Corte costituzionale 6/2019.

La Quarta commissione (Governo del Territorio, ambiente, infrastrutture, mobilità), presieduta da Giuseppe Talanas (Forza Italia) è convocata per domani, 2 luglio, alle 16.00. All’ordine del giorno l’audizione del Comitato istituzionale dell’Autorità di Bacino regionale, dei Sindaci di Terralba, Uta, Assemini, San Nicolò d’Arcidano, Olbia, Decimomannu, Elmas, Samassi, Villasor e della Città Metrolpolitana di Cagliari sulle problematiche connesse al piano alluvioni della Sardegna. Alle 17,30 saranno sentiti in audizione l’Amministratore straordinario della Provincia di Nuoro, il Direttore generale dell’Agenzia regionale del distretto idrografico, l’Amministratore unico di Abbanoa s.p.a. e l’Assessore regionale dei Lavori pubblici sulle problematiche connesse all’approvvigionamento idrico della Bassa Baronia. Alle 18.00 il Parlamentino sentirà in audizione il sindaco del Comune di Posada sull’emergenza idrica di Posada.

La Quinta commissione (Attività produttive), presieduta da Piero Maieli (Partito sardo d’Azione),  si riunirà domani, 2 luglio alle 16. All’ordine del giorno: l’esame delle problematiche riguardanti l’andamento del prezzo del latte ovino. I lavori della Commissione proseguiranno mercoledì, 3 luglio, alle 10.30, con l’audizione della cantina Il Nuraghe di Mogoro sulla situazione e le problematiche del settore vitivinicolo. Giovedì, 4 luglio alle 10.30, la Commissione sentirà in audizione l’Assessore regionale dell’Agricoltura, i Direttori generali di Argea e Laore e la Federazione degli Ordini degli Agronomi della Regione Sardegna sulla stato dei pagamenti relativi al Piano di Sviluppo Rurale 2014-2020.

La situazione dei lavoratori ex Gruppo Secur spa, lo scorrimento delle graduatorie per l’assunzione degli operatori socio sanitari e l’avvio dell’attività del Mater Olbia saranno i temi che affronterà, domani 2 luglio, la Sesta commissione (Sanità), presieduta da Domenico Gallus (Udc). Alle 11.00, si riunirà in seduta congiunta con la Seconda Commissione (Lavoro), per affrontare la situazione che vivono i lavoratori dell’ex Gruppo Secur spa non riassorbiti dall’appaltatore dei servizi integrati di vigilanza armata e portierato per l’Azienda Ospedaliera universitaria e la Assl di Sassari.

La Commissione Sanità, poi, esaminerà la proposta di Risoluzione sullo scorrimento delle graduatorie dei concorsi per Operatori socio sanitari (OSS) approvate dal 01 gennaio 2010 al 31 dicembre 2013. Alle 12.00, i lavori proseguiranno, in seduta congiunta con la Terza Commissione, presieduta da Paolo Truzzu (FdI), con l’esame del disegno di legge n. 24 (Prima variazione di Bilancio per l’avvio delle attività del Mater Olbia). Alle 13.00, infine, la Commissione sentirà in audizione l’assessore dello Sport sul Parere/3 (Programma annuale 2019 degli interventi per lo sviluppo dello sport in Sardegna. L.R. 17 maggio 1999, n. 17, art. 4. Missione 06, Programma 01 – Sport e tempo libero. Approvazione preliminare).

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La situazione dei lavoratori ex Gruppo Secur spa, lo scorrimento delle graduatorie per l’assunzione degli operatori socio sanitari e l’avvio dell’attività del Mater Olbia saranno i temi che affronterà, martedì 2 luglio, la commissione Sanità, presieduta da Domenico Gallus (Udc). Alle 11.00, si riunirà in seduta congiunta con la II commissione (Lavoro), presieduta da Alfonso Marras (Riformatori sardi), per affrontare la situazione che vivono i lavoratori dell’ex Gruppo Secur spa non riassorbiti dall’appaltatore dei servizi integrati di vigilanza armata e portierato per l’Azienda Ospedaliera universitaria e la Assl di Sassari.

La commissione Sanità, poi, esaminerà la proposta di risoluzione sullo scorrimento delle graduatorie dei concorsi per Operatori socio sanitari (Oss) approvate dal 1 gennaio 2010 al 31 dicembre 2013.

Alle 12.00, i lavori proseguiranno, in seduta congiunta con la Terza Commissione, presieduta da Paolo Truzzu (FdI), con l’esame del disegno di legge n. 24 (prima variazione di Bilancio per l’avvio delle attività del Mater Olbia).

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Il Consiglio regionale ha approvato il disegno di legge per interventi a favore dei lavoratori ex Sardinia Green Island. Keller, Vesuvius, Ottana Polimeri, Ottana Energia e S&B Olmedo. La seduta è stata aperta dal presidente Michele Pais. Dopo le formalità di rito il presidente ha comunicato la costituzione della Giunta per il Regolamento. Completata inoltre la composizione della Giunta per le elezioni, che sarà presieduta dal vice presidente del Consiglio Giovanni Antonio Satta, e della commissione per la Biblioteca, che sarà guidata dall’altro vice presidente dell’Assemblea Piero Comandini.

Prendendo la parola sull’ordine dei lavori, il consigliere Ignazio Manca ha brevemente ricordato la figura dell’avvocato sassarese Dino Milia recentemente scomparso, ex consigliere regionale e parlamentare, oltre che presidente della Dinamo Basket di Sassari. Il presidente Michele Pais ha poi annunciato per la prossima settimana una commemorazione formale del Consiglio, alla presenza della famiglia dell’avv. Dino Milia.

Sempre sull’ordine dei lavori, il consigliere Piero Comandini (Pd) ha ribadito la sua richiesta della presenza in Aula del presidente della Regione Christian Solinas per riferire sulla vertenza del porto canale, sulla quale è in programma proprio domani un importante incontro a Roma.

Ancora sull’ordine dei lavori il consigliere dei Progressisti Francesco Agus si è associato alla richiesta, sollecitando inoltre la nomina del vice presidente della Regione prevista dallo Statuto. Il consigliere ha lamentato inoltre che, in occasione delle recenti designazioni disposte dal presidente, non tutti i capigruppo sono stati avvisati con la necessaria tempestività.

In riferimento alla presenza in Aula del presidente della Regione il presidente Michele Pais ha chiarito che il governatore, trattenuto da improrogabili impegni istituzionali, ha delegato la trattazione dell’argomento all’assessore del Lavoro Alessandra Zedda.

Successivamente il Consiglio ha iniziato l’esame dell’ordine del giorno con il disegno di legge 17/A – Giunta regionale che, modificando una parte della Legge Finanziaria 2019, prevede interventi a favore dei lavoratori ex Sardinian Green Island, Keller, Vesuvius, Ottana Polimeri, Ottana Energia ed Sardabauxiti di Olmedo.

Illustrando il provvedimento il presidente della commissione Alfonso Marras (Riformatori) ha affermato che, fra le finalità condivise, ci sono quella di indennizzare i lavoratori destinatari di procedure di licenziamento favorendone la rioccupazione, garantire quanti non hanno trovato opportunità di reimpiego al termine del periodo di blocco aziendale ed infine, come nel caso di Ottana Energia, proteggere i lavoratori con ammortizzatori sociali in scadenza.

Per la Giunta l’assessore del Lavoro Alessandra Zedda ha ricordato che, con la normativa vigente, ci sarebbe stato un blocco delle risorse disponibili ed un periodo di azione troppo limitato, per cui si sono introdotti elementi correttivi che consentiranno in alcuni casi di proteggere quote di lavoratori fino al 2020, rideterminando inoltre la stessa definizione giuridica dello stato di disoccupazione. Nella seconda parte della legge, ha aggiunto, c’è la novità di misure adeguata per gli ex Ila ed ex Alcoa che non avevano alcuna forma di sostegno, a testimonianza del fatto che crediamo in una politica non di assistenza ma di mantenimento di un legame con mondo del lavoro in attesa di progetto di rilancio. Il provvedimento interessa complessivamente 630 unità.

Per dichiarazione di voto, il consigliere Piero Comandini del Pd ha ringraziato sia l’assessore Alessandra Zedda che la Giunta per primi provvedimenti, legati al lavoro fatto nella precedente legislatura, sia in materia di urbanistica con la proroga del cosiddetto Piano casa che ora con una legge sul lavoro. Alla legge sono state apportate significative modifiche tecniche per proteggere alcune aliquote di lavoratori, ha sottolineato Piero Comandini, ma questo è avvenuto all’interno di un impianto comunque molto solido e di un indirizzo generale finalizzato alla ricerca di possibili acquirenti, un punto sul quale chiediamo alla Giunta un impegno preciso.

Successivamente il Consiglio ha approvato con 53 voti il passaggio della legge agli articoli.

Intervenendo sull’art 1 per dichiarazione di voto, il consigliere dei Progressisti Massimo Zedda ha messo l’accento sul fatto che si tratta di interventi di qualità decisi dalla precedente amministrazione. Sul piano procedurale, ha però osservato, non va taciuto che il provvedimento è arrivato in commissione Bilancio senza copertura finanziaria, fatto segnalato dagli uffici che ne hanno chiesto anzi la riscrittura. Il problema è stato poi risolto dall’assessore Alessandra Zedda, ha detto ancora il consigliere, che ha fatto le opportune correzioni aumentando anche la dotazione finanziaria: tuttavia è una prassi sbagliata, se di prassi si tratta, contraria alla Costituzione.

Il presidente della commissione Bilancio Paolo Truzzu, chiarendo di volersi rivolgere “a chi non vuol capire”, ha parlato di un episodio accaduto tante altre al volte risolto correttamente dalla commissione con un parere condizionato. Oggi, ha concluso, la legge ha piena copertura e, questo è vero, segna una continuità con il lavoro portato avanti dal centro sinistra nella precedente legislatura.

Successivamente il Consiglio ha approvato all’unanimità tutti i 4 articoli della legge.

Prima del voto finale, il consigliere del Pd ha presentato con altri un ordine del giorno nel quale si impegna la Giunta a favorire e sostenere le azioni di rilancio delle aziende in crisi, valorizzando conoscenze esperienze e professionalità maturate dai lavoratori.

Il capogruppo del Psd’Az Franco Mula ha chiesto una breve sospensione dei lavori per verificare la possibilità di arrivare ad un ordine del giorno unitario.

Alla ripresa dei lavori, esprimendo il parere della Giunta, l’assessore dell’Industria Anita Pili ha dichiarato che, sulle vertenze all’attenzione del Consiglio, è in corso il lavoro congiunto di diversi assessorati per rilanciare le attività in crisi. L’assessore ha poi fornito alcune informazioni di dettaglio, sia sulla Keller, per la quale è stato chiesto la riapertura del tavolo tecnico presso il ministero in modo da poter valutare le due proposte pervenute, che su Ottana e Porto Torres per il rispetto degli accordi di programma, e Portovesme dove il discorso è ancora aperto perché i Sindaci dei Comuni interessati hanno lamentato di non essere stati adeguatamente coinvolti nei programmi di rilancio. L’esponente dell’Esecutivo si è dichiarata infine a favore dell’ordine del giorno.

Per l’assessore del Lavoro Alessandra Zedda l’azione qualificante che si sta portando avanti riguarda il potenziamento delle politiche attive del lavoro, con le quali si sta cercando di attrarre nuovi investitori ed accelerare i tempi del recupero di molte aziende in crisi, anche con altre misure di supporto che saranno attivate a breve.

Per dichiarazione di voto, il consigliere dell’Udc Giorgio Oppi ha auspicato che l’ordine del giorno sia sottoscritto da tutto il Consiglio, puntualizzando che nel caso di Portovesme le comunità hanno ragione a sentirsi escluse perché sono stati messi da parte quanti hanno veramente lottato per far ripartire Alcoa.

La seduta è stata nuovamente sospesa.

Alla ripresa dei lavori, l’ordine del giorno Piero Comandini e più è stato integrato con un riferimento più specifico alla salvaguardia delle esperienze professionali maurati dai lavoratori delle aziende in crisi.

Il consigliere Piero Comandini, come primo firmatario, ha detto di accogliere le integrazioni proposte.

L’ordine del giorno è stato quindi approvato all’unanimità con 54 voti e, subito dopo, il Consiglio ha espresso il voto finale sulla legge, con 52 voti.

Il parlamento sardo è poi passato all’esame della proposta di istituzione di una Commissione d’inchiesta sullo stato di insolvenza dell’Aias, ai sensi dell’articolo 125 del Regolamento del Consiglio regionale. L’on. Eugenio Lai (Leu) ha illustrato a nome di tutta l’opposizione la proposta e ha detto: «I diritti dei lavoratori sono negati in questo momento per quanto riguarda gli stipendi mensili ed è ancora più importante andare a verificare la situazione a seguito del tavolo attivato in Prefettura e delle dichiarazioni dell’assessore Mario Nieddu in commissione Sanità. Vogliamo certezza sui crediti che Aias ha verso la Regione e vogliamo sapere se è vero che l’Aias ha presentato soltanto il bilancio 2017. Vogliamo poi chiarezza sui servizi offerti e sulla situazione dei lavoratori, diretti e indotti. Non è dignitoso nemmeno che la nostra classe politica si trovi in questa condizione: dimostriamo che noi stiamo tra la gente e la difendiamo».

Per l’on. Annalisa Mele (Lega), di parere opposto, «è stupefacente che si chieda di istituire una commissione di inchiesta. Dove eravate in questi anni? E cosa facevate? Perché dovremmo verificare noi quel che dovevate verificare voi? E’ davvero incredibile».

L’on. Giorgio Oppi (Udc) è intervenuto: «Più volte in questi anni abbiamo chiesto all’assessore Luigi Arru di fare chiarezza e farci conoscere l’esatta situazione e questo non è mai accaduto. Non dobbiamo dimenticare che in più di una circostanza l’Aias ha sostituito il servizio sanitario pubblico ed è per questo che non si può svolgere un’indagine su un soggetto privato come l’Aias. Noi possiamo invece indagare in questa commissione sui rapporti tra Aias e l’assessorato alla Sanità».

Ha preso poi la parola, rafforzando il concetto appena espresso, l’on. Valerio De Giorgi (Fortza Paris), secondo cui «non è possibile attuare parti della richiesta e in particolare non è possibile verificare atti privati perché il Consiglio non ne ha il potere. Chiedo pertanto un parere sulla legittimità della istituzione di questa commissione d’inchiesta».

Per Leu ha preso la parola l’on. Daniele Cocco, che ha affermato la necessità di «andare a fondo e chiarire tutto. Dobbiamo intervenire per chiarire qual è la prospettiva di vita e quali sono i diritti dei lavoratori Aias. A nulla serve recriminare verso il passato e guardarsi sempre indietro: dobbiamo chiudere in maniera positiva questa vertenza e la commissione di inchiesta dovremmo chiuderla tutti, non per istituire un tribunale ma per conoscere i dati. Se in passato non sono arrivate le risposte questo non significa che non possano arrivare ora».

Il presidente Michele Pais ha messo in votazione la richiesta di sospensione avanzata dall’on. Valerio De Giorgi della proposta di istituzione della commissione di inchiesta.

Prima di procedere al voto, su richiesta di alcuni consiglieri la seduta è stata sospesa per alcuni minuti.

Alla ripresa dei lavori il presidente Michele Pais, ha concesso la parola al consigliere Valerio De Giorgi (Misto) che ha ritirato la richiesta di sospensiva con l’introduzione della specifica che l’istituenda commissione d’inchiesta potesse richiedere documentazione e quant’altro necessario, soltanto in riferimento ai fondi pubblici introitati dall’Aias.

Il capogruppo dei Riformatori sardi, Michele Cossa, ha avanzato quindi la richiesta di interruzione dei lavori dell’Aula che dopo una breve discussione, alla quale hanno preso parte i consiglieri Agus, Piu, Lai, Corrias e Mula, è stata approvata  a maggioranza.

Il presidente Michele Pais ha quindi comunicato il rinvio a domani della convocazione dell’ufficio di presidenza in programma alle 16.00; confermato la convocazione delle commissioni Sesta e Seconda in seduta congiunta alle 15.00 per svolgere alcune audizioni, ed ha dichiarato sospesi i lavori del Consiglio fino alle 16.00.

 

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L’assessore del Lavoro, Alessandra Zedda ha illustrato, nella Seconda commissione del Consiglio regionale, presieduta da Alfonso Marras (Riformatori), le linee programmatiche ed i principali interventi dell’assessorato regionale del Lavoro e della Formazione professionale, con particolare riferimento alle vertenze in atto.

Nel corso dell’audizione, la consigliera di Forza Italia ha sostanzialmente evidenziato un generale ritardo nell’applicazione di alcune misure ed ha lamentato anche una non efficace organizzazione interna dei diversi servizi dell’amministrazione. «La sfida – ha dichiarato Alessandra Zedda – è sulle politiche attive del  lavoro che devono essere semplificate nelle norme e nelle procedure con l’obiettivo di agevolare i meccanismi di sgravio per le imprese a vantaggio delle assunzioni». Nell’ambito delle politiche per l’impresa l’assessora ha definito la Sfirs “un partner non ideale per la gestione del microcredito” ed ha preannunciato l’integrazione  delle agevolazioni del microcredito con quelle del programma “Resto al Sud”. Un ulteriore sottolineatura critica ha riguardato l’assenza di una legge organica sulla cooperazione ed, alla luce di tale carenza, la consigliera Fi, ha auspicato la discussione a breve di un apposito disegno di legge,  nella stessa commissione e con il pieno coinvolgimento del sistema cooperativistico isolano. In ordine alle politiche di inclusione al lavoro, Alessandra Zedda ha insistito sulla necessità di aumentare la spesa a valere sui fondi Fse ed ha confermato l’imminente pubblicazione del bando “Alimentis”.

Un giudizio positivo è stato invece espresso sulla situazione organizzativa dei centri per l’impiego e l’assessora, a tale proposito, ha informato i commissari del Lavoro sulla volontà di migliorare le strutture e gli immobili (offerti dai Comuni) che ospitano tali centri, attraverso l’approvazione di un progetto di riqualificazione redatto in accordo con l’assessorato degli Enti Locali ed interamente finanziato con fondi europei. «Il sogno – ha dichiarato Alessandra Zedda – è però la realizzazione di una vera e propria cittadella del lavoro, ubicata a Cagliari negli spazi del Cisapi».

L’assessora ha inoltre promosso il piano “Lavoras” e ne ha ipotizzato la modifica con il coinvolgimento di tutti gli enti e le agenzie del “Sistema regione” ad iniziare da Arst, Abbanoa e Laore. «Serve un cambio di passo – ha dichiarato l’esponente della Giunta – e lavorerò in stretta collaborazione con gli assessorati di volta in volta interessati dalle misure e dalle azioni che dipendono strettamente dal Lavoro».

In ordine alle principali problematiche e sulle vertenze attualmente aperte, l’assessora Zedda, sollecitata anche dalle domande dei consiglieri Francesco Stara (Progressisti), Desirè Manca (Movimento 5 Stelle), Laura Caddeo (Progressisti), Piero Comandini (Partito Democratico) e Gianfranco Satta (Progressisti) ha salutato con soddisfazione il progetto sperimentale condotto con successo a favore dei 123 operatori del Policlinico sassarese che «grazie alle politiche attive del lavoro potranno, per i prossimi sei mesi, non soltanto avere una paga ma collaborare nella riduzione delle liste d’attesa e a migliorare, con la loro professionalità, i servizi del sistema sanitario a Sassari». Ulteriore soddisfazione è stata espressa per l’ottenimento della “mobilità in deroga” per gli 844 lavoratori delle aree industriali in crisi complessa nel Sulcis e a Porto Torres (impegnati circa 12 milioni di euro).

Non è ancora certa, invece, la pubblicazione del bando da 39 milioni di euro per il Parco geominerario. L’assessora ha infatti espresso perplessità sulla durata (soltanto due anni) ed ha mostrato favore per un affidamento almeno triennale con un sistema “misto” (operatori privati e sistema degli enti e delle agenzie regionali) con l’obiettivo della stabilizzazione dei lavoratori.

Alessandra Zedda non ha escluso inoltre la messa in liquidazione dell’Insar («difficile dimostrarne la strategicità») ma ha garantito la salvaguardia occupazionale per gli attuali 15 dipendenti della società partecipata per il 53% del capitale dalla Regione e per il 47% dall’Anpal. In ogni caso sembra difficile scongiurare la chiusura della sede di Sassari («eventuali progetti di rilancio non possono essere vincolati al mantenimento delle attuali sedi»).

Ulteriori approfondimenti hanno riguardato l’apprendistato («abbiamo salvato fondi per 2.700.000 euro: 700.000 destinati a Uniform per chiudere tutti i tirocini in programma fino alla fine del 2019 e due milioni da destinare al bando per le agenzie della formazione») e ai cosiddetti lavoratori in utilizzo («permangono discrasie sugli aventi diritto ma risultano concluse il 50% delle convenzioni con gli Enti Locali»).

A conclusione dell’articolato intervento dell’assessore Alessandra Zedda, il presidente Alfonso Marras ha ringraziato l’esponente dell’esecutivo regionale ed auspicando una sempre più proficua collaborazione, ha dichiarato l’impegno ad esprimere il parere della commissione in tempi celeri sull’ancora non pervenuta proposta di modifica del comma 38, articolo 6 della legge di Stabilità 2018 (delibera n.19/32 del 23 maggio 2019) riguardante interventi a favore dei lavoratori ex Sardinia Green Island, Keller, Vesuvius, Ottana Polimeri, Ottana energie e S&B Olmedo.

Terminata l’audizione dell’assessora Alessandra Zedda, la commissione Lavoro ha proceduto con l’audizione dei rappresentanti dei lavoratori del Centro antisetti (Pierfrancesco Pagliani, Luca Locci, Mauro Fois, Mario Tilocca) che hanno denunciato carenza di personale, di mezzi,  di organizzazione e di risorse per i servizi in capo ai centri provinciali antinsetti nella lotta antilarvale, nella deblattizzazione, nella disinfestazione e contro i ratti. Una situazione – così è stato detto – insostenibile per i circa 90 addetti che operano con tre differenti tipologie di contratto (regionale, enti locali e dei servizi).

Il presidente della commissione, Alfonso Marras, ha preso atto della rilevanza dei temi evidenziati ed ha preannunciato la convocazione dei diversi responsabili provinciali dei centri anti insetti, nonché un esame congiunto con la commissione Ambiente, in vista di una definitiva risoluzione del problema.