25 April, 2024
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L’attivazione, entro il 20 del mese di maggio, di un Tavolo di confronto con le diverse organizzazioni dello spettacolo e con i sindacati è stata sollecitata dall’assessore regionale della Cultura e dello Spettacolo Andrea Biancareddu, a sostegno della grave crisi determinata dal Covid-19.

«Ribadisco la mia volontà e quella del presidente Christian Solinas di venire incontro alle esigenze ed ai problemi del settore dello spettacolo dal vivo, vista l’eccezionalità del momento che stiamo vivendo. E’ necessario uno studio più approfondito anche attraverso un confronto con i portatori d’interesse, a tutela dei livelli occupazionali così da garantire la continuità lavorativa di tutti gli artisti, tecnici e personale amministrativo.»

«L’amministrazione regionale ha sottolineato Andrea Biancareddusta valutando scelte e percorsi che producano, con immediatezza, effetti positivi su tutti i comparti produttivi. Lo spettacolo dal vivo è uno di questi. In tale ottica, dopo aver esaminato con attenzione le legittime richieste pervenutemi e dopo essermi consultato con gli uffici preposti, sono già state individuate subito delle soluzioni che hanno consentito la rapida erogazione dei saldi sull’attività dell’anno 2019. In via straordinaria ha aggiunto l’assessore Andrea Biancaredduho dato disposizioni agli uffici di procedere alla liquidazione degli importi dovuti a saldo anche per i soggetti estratti per la verifica dei rendiconti, con la riserva che, qualora risultassero delle irregolarità non sanabili, le quote eventualmente erogate e non dovute vengano restituite nell’arco dei successivi tre anni. Gli uffici, pur operando in smart working, hanno concluso in tempi record l’esame dei rendiconti 2019 e contestualmente, vista l’eccezionalità rappresentata dall’attuale congiuntura, in deroga alle normali procedure, stanno predisponendo i provvedimenti di liquidazione, senza attendere l’estrazione dei rendiconti da campionare per la verifica puntuale.»

Per l’anno 2020 sono già stati stanziati 7 milioni di euro e vi sarà un incremento negli esercizi 2021 e 2022. In questa fase, per l’assessore della Cultura, è vitale poi garantire liquidità alle imprese del settore e per questo è fondamentale attivare ogni forma di semplificazione burocratica anche in deroga alle consuete procedure per garantire l’erogazione urgente dei contributi relativi all’anticipazione per i progetti avviati nel 2020.

Vista l’eccezionalità dell’anno 2020, in cui l’attività programmata rischia di non poter essere realizzata quasi totalmente, è stata approvata dalla Giunta regionale una delibera che consente l’avvio di un primo programma stralcio che consentirà di salvaguardare l’esistenza stessa delle imprese e degli organismi di spettacolo operanti in Sardegna e tutelare così tutti i lavoratori del settore.

«Adessoconclude Andrea Biancaredduè necessario avviare da subito il confronto con le rappresentanze degli operatori per stabilire le linee guida in grado di modificare i progetti e le attività da svolgere, alla luce delle limitazioni imposte dall’emergenza e dalle sue conseguenze. Un Tavolo di lavoro sull’emergenza, per individuare nuove forme per lo svolgimento delle attività artistiche nei vari settori e per consentire la continuità lavorativa ed occupazionale per tutti i lavoratori delle imprese beneficiarie dei contributi. Sulla base di quanto emergerà dal confronto dovrà essere possibile rimodulare i progetti e la struttura del budget previsionale a parità di contributo concesso, salvaguardando i livelli occupazionali e i livelli di produzione e promozione culturale in nuove forme e modalità. Preme sottolineare la necessità della riorganizzazione generale del sistema di contributi e di finanziamento, finalizzata ad assolvere le funzioni istituzionali della Regione in materia di spettacolo, in maniera più attuale ed efficiente atta a soddisfare quelle che sono le aspettative del comparto.»

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Si è tenuta il 1 maggio scorso la riunione online tra CIOFS Scuola, CNOS Scuola, FIDAE, FISM, FOE ed il Referente scuole cattoliche della diocesi di Cagliari, per condividere le esperienze di questi due mesi e, soprattutto, per definire una tabella di marcia comune, affinché arrivino richieste unitarie nelle sedi istituzionali.

Le istituzioni educative e scolastiche paritarie della Sardegna denunciano il rischio chiusura che potrebbe arrivare anche ad una percentuale del 40% e chiedono nell’immediato un intervento della Regione, affinché il sistema educativo e scolastico pubblico del territorio, già in forte difficoltà, non riceva questo ulteriore colpo. A questo proposito, durante la riunione, è stato definito un primo documento per chiedere un contributo straordinario alla Regione Sardegna necessario per scongiurare la chiusura del 40% delle Istituzioni Educative e Scolastiche Pubbliche Paritarie. Allo stesso tempo è stato condiviso l’obiettivo di proporre, all’assessore Andrea Biancareddu, un piano di aiuti per le famiglie in difficoltà che frequentano le strutture educative e le scuole e che non riescono a pagare più le rette. Già da tempo anche i vescovi della Sardegna, in particolare con l’intervento del presidente della Conferenza Episcopale Sarda, mons. Antonello Mura, avevano posto all’attenzione del Governo Rregionale tali istanze.

Le istituzioni educative e scolastiche paritarie della Sardegna intendono proseguire questo percorso comune e chiedono che venga preso in considerazione il danno sociale e l’impoverimento culturale che deriverebbero dalla chiusura di tanti istituti, oltre alla scomparsa dell’effettivo esercizio della libertà educativa per le famiglie.

All’incontro sono intervenuti, tra gli altri, i rappresentanti delle Federazioni o Associazioni sopra citati, nelle persone di don Michelangelo Dessì (CNOS Scuola e Diocesi di Cagliari), suor Silvia Argiolas (FIDAE e CIOFS Scuola), dott. Giovanni Idili (FISM), dott.ssa Marinella Salaris (FOE).

 

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E’ stato ripartito lo stanziamento di 1 milione e 880mila euro per il funzionamento dei cinque Centri Servizi Culturali della Sardegna, UNLA e Società umanitaria e delle relative biblioteche di Cagliari, Alghero, Carbonia Iglesias, Macomer ed Oristano. Lo ha deciso l’assessore della Pubblica Istruzione e Cultura, Andrea Biancareddu, in base alla legge regionale riguardante le norme in materia di beni culturali, istituti e luoghi della cultura.

Sono interventi finanziari annuali per il funzionamento dei Centri per i Servizi Culturali (CSC) UNLA e Società Umanitaria della Sardegna. I Centri riconosciuti sono cinque, due dei quali riguardano l’Unione Nazionale Lotta all’Analfabetismo (UNLA), CSC di Macomer e CSC di Oristano. Gli altri tre sono il Centro Servizi Culturali di Cagliari il CSC di Carbonia-Iglesias e il CSC di Alghero.

«Si tratta di Centri che svolgono da oltre quarant’anni, un’importante e diversificata attività culturale sul territorio – ricorda Andrea Biancareddu – che, rivolgendosi a differenti categorie di pubblico di ogni età, realizzano attività di promozione e diffusione della cultura cinematografica e audiovisiva e di educazione all’immagine, spesso in collaborazione con scuole, università ed associazioni culturali di cui sono costanti punti di riferimento.»

Negli ultimi anni alcuni Centri hanno ampliato la propria sfera di attività rivolgendosi, anche grazie alla costruzione di una fitta rete di rapporti in ambito nazionale e internazionale, alla formazione professionale nel cinema e alla produzione audiovisiva, gestendo un cospicuo e ingente patrimonio Bibliotecario.

«Di particolare attenzione ricorda ancora Andrea Biancareddu -, il Centro Servizi Culturali di Cagliari, afferente alla Società Umanitaria che, oltre a possedere una biblioteca specializzata sull’audiovisivo e sul cinema, è sede anche della Cineteca sarda, luogo deputato alla conservazione ed al restauro del patrimonio audiovisivo. La Cineteca, oltre a offrire il tradizionale servizio al pubblico costituito da operatori culturali, scuole e cittadini, attua il prestito non solo di opere audiovisive ma anche di attrezzature tecniche, realizza progetti di promozione della cultura cinematografica ed ospita, nelle proprie sale, manifestazioni ed eventi di settore organizzati da altri organismi, mettendo a disposizione i propri strumenti e le professionalità al suo interno.»

Sono stati confermati gli importi già assegnati nelle precedenti annualità (250mila euro a favore del CSC di Alghero, 880mila euro a favore del CSC di Cagliari attraverso l’Associazione Centro Servizi Culturali di Cagliari della Società Umanitaria e 250mila ciascuno al CSC di Carbonia Iglesias, Macomer ed UNLA di Oristano).

 

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«La grave crisi che sta investendo, tra gli altri, anche il mondo dello spettacolo, non ci lascia indifferenti. Adottiamo quindi misure importanti dirette ad ampliare ed accelerare le possibilità di accesso a liquidità straordinarie in favore degli enti produttori di spettacolo nei campi della musica, della danza, del teatro, con un pacchetto di misure di sostegno per un importo di 7 milioni di euro.»

Lo comunica il presidente della Regione Christian Solinas, che annuncia come la Giunta ha impresso un’accelerazione alla spendita delle risorse stanziate nel bilancio 2020 che consentono agli organismi dello spettacolo di ottenere, con rapidità, l’anticipazione 2020, conciliando le previsioni contenute nella Legge di stabilità (proroga di tutte le scadenze al 31.07.2020) con l’esigenza di avere nel più breve tempo possibile la liquidità necessaria.

«Si tratta sottolinea l’assessore della Cultura e Spettacolo, Andrea Biancareddudi un consistente intervento di sostegno che sarà analizzato con i rappresentanti del mondo dello spettacolo, con il quale la Giunta intende aprire al più presto un tavolo di confronto. Una parte dello stanziamento sarà destinata all’elaborazione di un primo programma stralcio. Sulla base di tale indirizzo approvato, gli uffici avvieranno l’istruttoria delle domande pervenute entro il 12 marzo 2020, al fine di poter concedere quanto prima le relative anticipazioni. In una fase successiva al 31 luglio prossimo, verrà adottato un secondo programma relativo sia alle eventuali domande che dovessero pervenire entro il 31 luglio che ai conguagli sulle domande già pervenute.»

Riconoscendo alle attività di spettacolo dal vivo, nelle sue diverse articolazioni di generi e di settori, un ruolo importante nella crescita culturale, nell’integrazione sociale e nello sviluppo economico dell’Isola e nell’intero tessuto socio-economico regionale, l’assessore Andrea Biancareddu ha evidenziato la necessità di garantire, anche per il 2020, la realizzazione delle attività di spettacolo dal vivo, autorizzando la programmazione delle risorse stanziate nel bilancio regionale. Per quegli eventi inseriti nelle domande che rientrano nel primo programma stralcio, che non sono stati realizzati a causa del blocco per l’emergenza Covid, l’esponente della Giunta Solinas ha disposto che si possa derogare ai parametri minimi di accesso necessari per l’ottenimento del contributo e che venga salvata la programmazione 2020, purché tali eventi siano stati inclusi nell’ambito dei piani di attività presentati. Intanto, gli uffici hanno terminato le istruttorie sui rendiconti 2019 e sono in arrivo i relativi pagamenti a saldo.

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«Trovo assolutamente ingiuste e prive di fondamento le accuse lanciate dopo l’ultimo Decreto firmato dal Presidente Solinas, sul permanere della chiusura di alcune attività comprese le librerie.»

Lo sottolinea l’assessore regionale della Pubblica Istruzione, Andrea Biancareddu che replica all’attacco lanciato dai Progressisti.

«Davvero mi stupisco di come si possa travisare la realtà. Il presidente Christian Solinasaggiunge Andrea Biancareddu – ha annunciato le limitazioni contenute nel nuovo Decreto ieri alle 19 nel corso della conferenza stampa, dopo aver sentito il parere dei componenti del Comitato scientifico che hanno fornito attraverso la lettura dei dati, il loro parere a supporto della decisione. In secondo luogo mi chiedo come si possa pensare in questo momento delicatissimo, dove la Sardegna sta cercando di fermare il contagio, di consentire l’apertura di quelle attività, comprese le librerie, che inevitabilmente comporterebbero dei rischi enormi per l’incolumità sia dei lavoratori che delle persone. Non è certo il momento di abbassare la guardia. Verrà il temposottolinea ancora Andrea Biancaredduper consentire le parziali aperture di altri esercizi commerciali. Evitiamo di spargere inutili e dannosi “veleni” politici che non servono a nessuno. I libri si possono comprare attraverso la vendita a domicilio, on line o nelle edicole regolarmente aperte. Oggi, non ci sono le condizioni per allentare le misure restrittive che siamo i primi a voler rivedere, ma in totale sicurezza, per la tutela della salute pubblica e dei cittadini conclude l’assessore regionale della Pubblica istruzione -. Pochi metterebbero a serio rischio molti sardi e questo sarebbe assurdo.»

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«Un corso di studi di grande utilità sociale che rischia di scomparire. È quanto sta accadendo all’Istituto di Istruzione Superiore Alessandro Volta di Guspini, dove il corso in “Tecnico dei servizi socio-sanitari” il prossimo settembre probabilmente non ripartirà a causa dell’esiguo numero di alunni.»

A lanciare il grido d’allarme è l’on. Desirè Manca, capogruppo del M5S in Consiglio regionale.

«Il 26 marzo scorso – spiega Desirè Manca – i genitori dei nove ragazzi iscritti alla prima classe sono stati informati dalla dirigente scolastica del fatto che l’Ufficio scolastico provinciale ha deciso di non attivare il corso per l’anno scolastico 2020/2021 dato il numero ridotto di alunni. Famiglie e ragazzi sono quindi stati invitati a proseguire gli studi presso l’Istituto Alberghiero di Arbus in cui verranno attivate due seconde classi del corso.»

Considerata l’alta specificità delle materie trattate e considerato il particolare momento storico, la capogruppo del M5S Desirè Manca ha portato il caso dell’Istituto Volta di Guspini all’attenzione del Consiglio regionale.

La capogruppo dei Cinque Stelle ha presentato un’interrogazione e chiesto all’assessore regionale della Pubblica Istruzione Andrea Biancareddu se sia a conoscenza dei provvedimenti presi dall’ufficio scolastico provinciale e quali azioni intenda intraprendere per consentire agli studenti interessati, ma anche  a quanti altri vorranno iscriversi all’istituto Volta, di poter seguire il corso di studi quinquennale in tecnico dei servizi socio-sanitari.

«In una prospettiva futura, la soppressione di questo corso di studi rappresenta una considerevole perdita per il territorioaggiunge Desirè Manca -. Le conseguenze di questa pandemia avranno strascichi importanti anche dal punto di vista sociale e psicologico, pertanto la presenza di figure professionali competenti nella promozione della salute e del benessere bio-pisco-sociale deve essere considerata una risorsa fondamentale per la ripartenza·»

«La Regione Sardegnaconclude la capogruppo del M5Snegli ultimi anni ha speso ingenti somme per contrastare l’abbandono scolastico, la formazione resta uno dei settori che ha più necessità di essere tutelato e rilanciato. L’assessore Andrea Biancareddu si attivi quindi per permettere a questi studenti di portare avanti il percorso di studi intrapreso, un corso che richiede passione ed è in grado di assicurare enormi ricadute sul territorio.»

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Sono stati posticipati al 31 luglio 2020, i termini di scadenza relativi a qualsiasi bando, procedure concorsuali, avvisi pubblici, presentazione di rendicontazioni da parte di enti pubblici, organismi, Società o privati cittadini. E’ quanto stabilito dall’Assessorato della Pubblica Istruzione, Sport e Spettacolo per gli interventi di sostegno alle attività economiche e produttive.

«Risulta evidente – sostiene l’assessore Andrea Biancaredduche l’intento, in un momento di emergenza nazionale come quello determinato dalla diffusione del COVID-19, sia quello di aiutare il sistema economico e di non penalizzare quei soggetti che si trovino, al momento, impossibilitati a presentare domanda di partecipazione ad un bando o di rendicontare un finanziamento già ricevuto. E’, altrettanto, evidente che sia doveroso dare risposte, nei tempi più celeri possibili, alle richieste e agli appelli dei settori dello sport e della cultura e procedere così al pagamento di tutte le somme liquidabili, con la massima sollecitudine consentita.»

«Per questo – ha sottolineato ancora Andrea Biancareddu ho dato mandato agli uffici, dove sia possibile, di procedere con la massima sollecitudine consentita alla liquidazione ed al pagamento, sui bandi per cui sia stata già fatta la determina di impegno, relativamente alle rendicontazioni pervenute, di tutte le spettanze, senza ulteriori ritardi, possibilmente entro il mese di aprile 2020.»

La Direzione generale dell’Assessorato precisa inoltre che, al fine di andare incontro alle difficoltà economiche degli Enti e delle associazioni, l’attività di verifica (a campione o puntuale) – sulle dichiarazioni sostitutive presentate dai beneficiari . sarà posticipata, salvo che le relative norme di settore non dispongano diversamente in via perentoria, a data da stabilirsi. I settori interessati sono quelli dello sport (campionati, settori giovanili, trasferte), musei (contributi agli enti locali), biblioteche (contributi agli enti locali), cinema (contributi al comparto secondo le previsioni della L.R. 15/2006), spettacolo e musica da vivo (art. 56 L.R. 1/1990), contributi alle testate giornalistiche on line, contributi alla stampa, contributi all’editoria e contributi per la promozione lingua sarda.

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Il consigliere regionale dei Progressisti, Gian Franco Satta, ha presentato un’interrogazione sui contributi assegnati ai Comuni per la gestione del servizio di trasporto scolastico 2019-2020. La richiesta intende chiarire se per il periodo di blocco delle attività didattiche dovute all’emergenza da Covid-19, e quindi di sospensione dei trasporti, i Comuni committenti del predetto servizio possano non procedere alla decurtazione del corrispettivo a prescindere dal criterio di computo “a corpo” o “a chilometro”.

L’intento è quello di scongiurare una crisi del comparto, che si sommerebbe ad una condizione generale già complicata per tutto il settore.

«Tenuto conto che l’interruzione dei servizi di trasporto scolastico, già definiti dai soggetti gestori sulla base dell’intero periodo dell’anno scolastico canonico, interviene per motivazioni non imputabili agli stessi gestori, appare reale il rischio di dissesto economico-finanziario delle aziende coinvolte, generalmente di dimensione medio-piccola, con conseguenti ricadute negative anche in termini occupazionali – spiega Gian Franco Satta -. Tra l’altro, una sopraggiunta crisi dei soggetti gestori coinvolti potrebbe generare un ulteriore blocco del trasporto degli alunni una volta riaperte le scuole, creando così un danno formativo e sociale di enormi proporzioni per la Sardegna. Per tali ragioni chiediamo all’assessore della Pubblica istruzione, Andrea Biancareddu, se i Comuni assegnatari di dette risorse e committenti del servizio di trasporto scolastico – conclude Gian Franco Satta -, possano procedere alla liquidazione del corrispettivo, senza applicare alcuna decurtazione.»

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«La valorizzazione del patrimonio identitario della Sardegna passa anche e soprattutto per il recupero e la salvaguardia delle sue tradizioni. La tutela dell’arte millenaria del bisso, ed il sostegno ai suoi tenaci e coraggiosi custodi, va nella direzione seguita da questa Giunta, che dal suo insediamento sta lavorando per preservare e accrescere le ricchezze naturali e culturali della nostra Isola.»

Lo ha detto stamane il presidente della Regione, Christian Solinas, ricordando la decisione dell’Esecutivo di concedere all’associazione culturale no profit “Filo dell’acqua” un finanziamento di 70mila euro – il cui iter si è concluso pochi giorni fa con l’erogazione del contributo – per l’acquisto della sede destinata al Museo del bisso, a Sant’Antioco.

«L’interesse per questa tradizione di alto artigianato e grande patrimonio culturale – hanno dichiarato gli assessori regionali dei Beni Culturali, Andrea Biancareddu, e del Lavoro, Alessandra Zedda – è tuttora vivo e deve essere tramandato alle future generazioni. Abbiamo perciò voluto contribuire alla riapertura del museo della preziosa fibra tessile perché riteniamo che custodire questo straordinario patrimonio gestuale e misterioso faccia parte delle nostre tradizioni, della nostra storia e cultura.»

«Chiara Vigo è l’unica al mondo a saper usare questa tecnica, che consiste nel lavorare il materiale grezzo per ottenere la “seta del mare”, filato e poi tessuto, dal quale si ottenevano pregiati indumenti.»

«Grazie alla solidarietà e al sostegno che da più parti sono arrivate al Maestro e grazie all’impegno di questa Giunta regionale si è scongiurata la chiusura del museo che avrebbe causato una perdita di grande valore per tutta la nostra Isola», hanno concluso gli assessori della Giunta Solinas.

 

 

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«La commemorazione dei caduti e dei dispersi nelle deportazioni naziste nei campi di concentramento rappresenta un momento di ricordo e riflessione per tenere viva la memoria e l’attenzione sull’orrore della Shoah e su tutti i crimini perpetrati dal nazifascismo prima e durante la Seconda Guerra mondiale.»

Lo ha dichiarato il sottosegretario di Stato alla Difesa, Giulio Calvisi, intervenendo oggi alla cerimonia organizzata dal sindaco di Padru, Antonio Satta. All’evento hanno partecipato il prefetto di Sassari, Maria Luisa D’Alessandro; l’assessore della Pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport, Andrea Biancareddu; il vescovo di Ozieri, Sua Eccellenza monsignor Corrado Melis; il comandante della Brigata “Sassari”, generale Andrea Di Stasio; le associazioni combattentistiche e d’Arma; la Banda Musicale della Brigata “Sassari, insieme ai docenti e agli studenti delle scuole di Padru ed Olbia.

«La presenza dei giovani studenti delle scuole di Padru ed Olbia – ha aggiunto il sottosegretario della Difesa – testimonia la volontà dei singoli cittadini, delle Istituzioni e delle Associazioni di tramandare gli ideali di valore, coraggio e pace alle nuove generazioni, che sono il futuro del nostro Paese.»

«Una giornata quella di oggi, dunque – ha concluso Giulio Calvisi – che non deve finire qui, ma che deve essere riferimento per il nostro impegno e le nostre azioni. Perché il seme del male non germogli di nuovo e perché non trovi nella nostra vita civile, nella nostra quotidianità, terreno fertile per attecchire e rafforzarsi.»