20 April, 2024
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Alberto Concu, Andrea Manuello Bertetto, Luigi Meloni, Fernanda Velluzzi, coordinati da Andrea Loviselli, stanno portando a termine una sperimentazione riguardante gli effetti di lunghe traversate oceaniche in barca a vela e in solitario sui meccanismi omeostatici dedicati al controllo di variabili essenziali per la sopravvivenza dell’individuo. È noto che queste condizioni estreme di navigazione tra l’altro danno luogo a una deprivazione del sonno, da cui un aumento dei livelli d’ansia e quindi di rischio di incidenti. Inoltre, possono verificarsi anche squilibri idrico-salini da cui potenziali rischi cardiaci. «A tutt’oggi mancano però osservazioni dirette su navigatori solitari oceanici impegnati in regate di lunga durata, e quindi con un valore aggiunto di stress legato alla componente agonistica difficilmente immaginabile e che è sempre presente giorno e notte. Lo studio su Andrea Mura, pluridecorato sailor oceanico, durante la partecipazione alla Ostar Cup, si propone – spiega il professor Loviselli – di aumentare le conoscenze sugli aggiustamenti funzionali a cui questo particolare tipo di atleti va incontro».

La Ostar è la regata più antica e leggendaria per navigatori solitari e si svolge ogni quattro anni da Plymouth (Uk) a Newport R.I. (Usa), sulla scia dei Padri Pellegrini che nel 1620 la percorsero a bordo del veliero Myflower. Con le sue 2.850 miglia, è considerata la più dura delle regate oceaniche in solitario perché contro vento, contro mare, contro corrente e a temperature polari intorno ai 5° sia dell’aria che dell’acqua, e per le alte latitudini (sino al 59° parallelo nord). «L’idea progettuale? Nasce grazie all’incontro tra una trasversalità di competenze fisiologiche, meccaniche, cardiologiche, informatiche, dietologiche, psicologiche e di scienze motorie, residenti nel nostro ateneo e con un rapporto proficuo con il tessuto imprenditoriale. L’obiettivo è duplice: garantire la buona condizione di salute fisica e mentale del velista Andrea Mura mentre si cimenta in questa durissima performance psico-fisica e costruire il modello funzionale del velista di lungo percorso con cui fornire alla comunità del mondo della vela, dagli agonisti ai diportisti o anche a quanti pensano alla propria salute, strumenti e conoscenze adatte a soddisfare interessi e necessità» aggiunge Andrea Loviselli. Ma non solo. Fa capo alla terza missione dell’Università di Cagliari la necessità di sperimentare e adattare nuove tecnologie ai bisogni contingenti del velista e della barca. Con la possibilità di acquisire nuove conoscenze tecnologiche che possono tradursi in un know how trasferibile in prodotti industriali con alto livello di competitività e inserimento in mercati specifici nazionali e internazionali.

La sperimentazione si è aperta con la valutazione funzionale e clinica, pre-navigazione, di Andrea Mura, attuata tra il Centro obesità e la Clinica cardiologica. «Durante la navigazione, grazie anche alle competenze di telemedicina di Nomadyca, alcune importanti variabili cardiovascolari, metaboliche e psicologiche del nostro sailor sono state periodicamente monitorate in remoto – spiega il coordinatore del progetto. Andrea Mura ha vinto l’edizione 2017 della coppa Ostar entrando a Newport il 15 giugno scorso con Vento di Sardegna -. Dopo quattro giorni di riadattamento alla terra ferma, in base alla partnership attivata dalla 2C Technologies con Hank Wu, cardiologo e direttore del Center for Cardiac Fitness of the Rhode Island hospital, a Providence-Newport, Andrea Mura è stato sottoposto a una valutazione cardiopolmonare e metabolica post-regata, per verificare gli effetti della traversata oceanica su questi apparati, sulla base della comparazione con gli stessi parametri rilevati alla Aou di Cagliari nel test cardiopolmonare pre-navigazione. I dati sono ancora in fase di elaborazione ma questa è la prima volta al mondo che un oceanic sailor viene studiato accuratamente da una équipe internazionale di tecnici e scienziati. I risultati dell’esperimento – conclude il professor Loviselli – faranno ulteriore luce su quale può essere il costo per un essere umano di una prova estrema. Sul piano delle scienze motorie e sportive, i dati consentiranno un incremento delle conoscenze sugli adattamenti funzionali che l’organismo subisce in tali condizioni di attività. Un aspetto utile per costruire il modello funzionale dell’atleta oceanic sailor d’élite».

Dall’ambito medico sportivo alla meccanica e alla robotica. I dati relativi ai danni/inefficienze tecnico-strutturali subiti dall’imbarcazione nel corso della regata, sono all’esame dei ricercatori del Laboratorio di meccanica e robotica. Gli specialisti valuteranno le cause degli eventi e attueranno uno studio atto a migliorare l’efficienza generale dell’imbarcazione. I risultati di questa fase della ricerca, di ambito meccatronico, rappresenteranno un prodotto potenzialmente trasferibile nel comparto produttivo della nostra regione, in sintonia con quanto prevede la terza missione dell’Università di Cagliari.

Il Centro obesità (Fernanda Velluzzi) e la Clinica cardiologica (Luigi Meloni e Roberto Solinas) della Azienda ospedaliera universitaria di Cagliari, assieme al Laboratorio di meccanica e robotica del dipartimento di meccanica (Andrea Manuello Bertetto) e al corso di laurea in Scienze motorie (Andrea Loviselli), entrambi dell’ateneo, rappresentano il “core” accademico dell’impresa. Un pool scientifico che si completa con l’apporto delle imprese 2C Technologies Srl (spin-off dell’Università di Cagliari, amministrato da Alberto Concu) e Nomadyca Ltd (società Ict italo-ugandese amministrata da Andrea Fois).

 

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Il velista Andrea Mura, in procinto di salpare per la prestigiosa regata transatlantica Ostar, domani mattina giovedì 20 aprile, sarà visitato dai medici dell’Azienda ospedaliero universitaria di Cagliari negli ambulatori dell’ospedale San Giovanni di Dio. Alle 11.00, al centro obesità, verrà sottoposto a impedenzometria dal professor Andrea Loviselli e dalla dottoressa Fernanda Velluzzi e gli verrà applicato un sistema telematico di valutazione cardiodinamica dal dottor Alberto Concu. Alle 12.oo, in cardiologia, verrà sottoposto a test cardiopolmonare da sforzo dal dottor Roberto Solinas e dal professor Luigi Meloni.

Andrea Mura.

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Oggi, venerdì 17 marzo, dalle 9.00 alle 13.30, l’aula magna “Alberto Boscolo” della Cittadella universitaria, a Monserrato, ha ospitato la nona edizione della Giornata europea Unistem Day 2017. Curata dalle professoresse Micaela Morelli e Iole Tomassini Barbarossa, e dallo staff della Direzione ricerca, la manifestazione si è aperta con il collegamento con le Università Milano Bicocca e Piemonte Orientale.

“Il diritto alla libertà di ricerca, le ultime scoperte nel campo delle cellule staminali e come imparare a riconoscere una bufala scientifica: questi temi sono attuali e dibattuti. L’evento punta a coinvolgervi e darvi ispirazione” ha spiegato il pro rettore, Micaela Morelli. Quindi, gli specialisti dell’ateneo di Cagliari, Valeria Sogos, Carlo Carcassi, Roberta Vanni, Silvano Tagliagambe, Roberto Crnjar, Alessandra Pani e Maria Elena Marongiu. Tra gli argomenti trattati, Cellule staminali (dalla ricerca alle terapie), Manipolazioni genetiche, Scienza e innovazione, Realtà della ricerca e bugie della comunicazione. In aula magna, circa quattrocento studenti dei licei “Alberti”, “Euclide”, “Convitto” e “Michelangelo” (Cagliari), “Amaldi” e “Gramsci” (Carbonia), “Brotzu” (Quartu), “Pitagora” (Selargius), “Piga” (Villacidro), gli istituti “Buccari-Marconi” e “De Sanctis-Deledda” (Cagliari), “Levi” (Quartu), “Giua” (Assemini), “Loi” (Carbonia).

Andrea Mura – in partenza con Vento di Sardegna per la transoceanica Ostar – ha mostrato il video della Route du Rhum: “Navigando si va verso l’ignoto, devi prevedere tutto, una piccola avaria può mandare a monte il lavoro di un anno di tante persone. In mezzo all’oceano sei solo per venti giorni.”. E ancora: “Viviamo in un’isola tra le più belle al mondo, dovremo campare di turismo Il mare porta reddito, gli imprenditori aspettano ma i servizi e strutture per la nautica sono insufficienti” ha detto il velista. “Studiate e non mollate mai” le parole di Nicola Barella. La mezzala e Senna Miangue sono stati accolti con un applauso. “Un gol? A Firenze c’ero quasi. La scuola? Ero bravo solo in educazione fisica – ha ironizzato Barella -. A Milano quand’ero all’Inter ho studiato in un istituto privato. Ho smesso appena diventato professionista. La scuola è fondamentale per crescere. La Lazio? Siamo pronti” ha chiuso il difensore del Cagliari.

UniStem Day 2017 ha coinvolto 75 tra atenei e istituti di ricerca in sette paesi europei. Seminari, tavole rotonde e attività in laboratorio dedicate a 27mila studenti: protagonisti di una giornata dedicata alla scienza. L’evento nato nel 2009 è coordinato dalla professoressa della Statale e senatrice a vita, Elena Cattaneo, con il team di UniStem (Centro di ricerca sulle Cellule staminali, Università di Milano).

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Domani, venerdì 17 marzo, dalle 9.00 alle 13.00, l’aula magna “Alberto Boscolo” – Cittadella universitaria, Monserrato – ospita la nona edizione della Giornata europea Unistem Day 2017. Curata dalle professoresse Micaela Morelli e Iole Tomassini Barbarossa, e dallo staff della Direzione ricerca, la manifestazione si svolge in simultanea nazionale ed europea. Il velista Andrea Mura e una delegazione del Cagliari calcio (Barella, Deiola, Miangue) incontrano gli studenti.

La Giornata si apre con i saluti del rettore, Maria Del Zompo, prosegue con il collegamento audio con le altre Università coinvolte nell’evento. Tra queste, Milano Bicocca e Piemonte Orientale. A seguire, interventi degli specialisti dell’ateneo di Cagliari, Valeria Sogos, Carlo Carcassi, Roberta Vanni, Silvano Tagliagambe, Roberto Crnjar, Alessandra Pani e Maria Elena Marongiu. Tra gli argomenti trattati, Cellule staminali (dalla ricerca alle terapie), Manipolazioni genetiche, Scienza e innovazione, Realtà della ricerca e bugie della comunicazione. In aula magna, oltre quattrocento studenti in rappresentanza dei licei “Alberti”, “Euclide”, “Convitto” e “Michelangelo” (Cagliari), “Amaldi” e “Gramsci” (Carbonia), “Brotzu” (Quartu), “Pitagora” (Selargius), “Piga” (Villacidro), gli istituti “Buccari-Marconi” e “De Sanctis-Deledda” (Cagliari), “Levi” (Quartu), “Giua” (Assemini), “Loi” (Carbonia).

Le ultime scoperte nel campo delle cellule staminali, come riconoscere una bufala scientifica, libertà di ricerca: questi alcuni dei temi di UniStem Day 2017, il più grande appuntamento europeo rivolto agli studenti delle scuole superiori. Coordina l’evento la professoressa della Statale e senatrice a vita, Elena Cattaneo, con il team di UniStem, il Centro di ricerca sulle Cellule staminali dell’Università di Milano. Il comitato organizzatore segnala la vicenda del ricercatore iraniano Ahmadreza Djalali, ingiustamente detenuto da quasi un anno in Iran, come richiamo alla libertà di studio e ricerca per il progresso della società. La libera scienza è, storicamente , necessaria al continuo miglioramento della condizione umana.

UniStem Day 2017 coinvolge 75 tra atenei e istituti di ricerca in sette paesi europei. Seminari, discussioni, tavole rotonde e attività in laboratorio dedicate a 27mila studenti: protagonisti di una giornata dedicata alla scienza. Danimarca, Germania, Italia, Spagna, Serbia e Svezia proseguono il loro impegno nella divulgazione scientifica per i ragazzi con UniStem Day. L’Ungheria prende parte per il primo anno all’iniziativa. «Il diritto alla libertà di ricerca, le ultime scoperte nel campo delle cellule staminali e come imparare a riconoscere una bufala scientifica: questi saranno alcuni dei temi che verranno affrontati durante la Giornata. Sin dalla sua nascita nel 2009, l’evento vuole essere motivo di coinvolgimento, ispirazione e, perché no, divertimento» spiega il pro rettore, Micaela Morelli.

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Con l’inaugurazione della mostra Exodus, del fotografo ungherese Attila Kleb, domani, venerdì 2 dicembre, alle 10.30 prende il via la terza edizione del Cagliari film festival, tre giorni di appuntamenti organizzati per vedere, in prima regionale, numerosi lavori che solitamente non entrano nelle sale cinematografiche, ma anche per scoprire i giovani autori e le giovani autrici, sardi/e e non.

La mostra di Attila Kleb è un percorso in 32 fotografie che catturano gli sguardi dei migranti ospiti del campo profughi sorto ai margini di Budapest nell’agosto 2015. L’esposizione, organizzata in collaborazione con l’associazione NoArte di San Sperate, a marzo è stata presentata nello stesso Paese- Museo da Pinuccio Sciola.

Alle 11.00 si prosegue con un’intera sezione dedicata ai corti sulle tematiche ambientali proposti dalla Fondazione Sardegna film commission (sarà presente la direttrice Nevina Satta) all’interno del progetto Heroes 20.20.20. Celebrating Sardegna “The sustainable Endless island”. Sono in programma proiezioni e incontri con alcuni autori e autrici dei corti City of Eden e The colour of energy di Gemma Lynch; Sardinia green trip di Andrea Mura, Piccoli grandi eroi di Giorgia Soi, S’istentu di Nicola Contini, UBM in Cagliari di Marilisa Piga, e Sulla rotta verde di Silvia Perra, autrice reduce dall’ultimo Torino film festival. 

Alle 17.30 si apre la sezione Scenari sardi, con proiezioni e incontri con gli autori. Sarà presentato il documentario “Cagliari 1943 memorie di uno sfollamento”, firmato da Stefano Sernagiotto su un’idea dello storico dell’età moderna Giampaolo Salice. Attraverso un minuzioso lavoro di ricerca archivistica e numerose interviste il film ricostruisce lo sfollamento del capoluogo sardo durante l’ultima Guerra. Alle 18.30 è la volta di un altro documentario dedicato alla cultura hip-hop nell’isola: “Ca4arts- quattro arti una sola strada. Hip hop” di Roberto Pili. Chiude questo spazio il delicato lavoro “Armenia dimenticata”, di Ignazio Mascia, da tempo impegnato in azioni di volontariato internazionale.

Alle 21.00, per la sezione Anteprime CFF, si parla d’amore con “Oggi insieme domani anche” (Italia, 2015, 85’), documentario curato da Antonietta De Lillo, regista amatissima da critica e pubblico, rimasta nel cuore degli italiani per il suo ritratto ad Alda Merini tracciato con il film. “Oggi insieme domani anche” è un lavoro partecipato che mette insieme volti, storie, sguardi raccolti in giro per l’Italia da numerosi autori, per raccontare come sono cambiati i rapporti d’amore nel Belpaese, mirabilmente ricomposti in questo mosaico dalla De Lillo, che del progetto è anche ideatrice. Il film è introdotto da Pia Brancadori del Circola del cinema Alice Guy.

La prima giornata del CFF si chiude alle 23.00 con un progetto di ibridazione dedicato a linguaggi diversi: sarà proposto il cine-concerto “L’Age D’or”, un evento musicale curato dalle associazioni No Mos e Spazio musica, che rende omaggio a Luis Buñuel, con la proiezione delle immagini dell’omonimo film del regista spagnolo.

L’ingresso a ciascuna serata è di 3,00 euro – 1,00 euro la tessera FICC, facoltativa.

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Dopo il Carbonia e la Monteponi, al lavoro da giovedì 25 agosto, oggi anche il Carloforte inizia la preparazione in vista della nuova stagione che lo vedrà protagonista prima in Coppa Italia e poi, per il secondo anno consecutivo, nel girone A del campionato di Promozione regionale.
La squadra sarà guidata da Tony Poma, al ritorno in rossoblu dopo un breve periodo e deciso condurla verso una salvezza tranquilla dopo le sofferenze di alcuni mesi fa, concluse dalla vittoria nel play-out salvezza con il Girasole.
L’organico a disposizione del tecnico si presenta rinnovato e, soprattutto, rinforzato. La società guidata dal presidente Giuseppe Buzzo ha acquistato sei calciatori ed un settimo è in arrivo. Le operazioni di mercato già concluse hanno portato a Carloforte il bomber Giacomo Sanna, classe 1986, proveniente dalla Monteponi; il portiere Mattia Saiu (1997); il difensore Alessio Lai (1989), già a Carloforte alcuni anni fa; il centrocampista Mattia Marongiu (1994), ex Carbonia; il centrocampista Andrea Mura (1988), una lunga carriera alle spalle tra Promozione e serie D; il centrocampista Christian Sartorio (1993), ex Atletico Narcao. E’ ormai vicinissimo al Carloforte il portiere argentino Rodrigo Accinelli.
Il Carloforte farà il suo esordio in Coppa Italia domenica 18 settembre, ospitando il Siliqua (il ritorno sette giorni dopo a campi invertiti).
Giacomo Sanna (Carloforte).

Giacomo Sanna (Carloforte).

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Anna Tifu.

Anna Tifu.

La cantante israeliana Noa al festival "Appetitosamente" di Siddi il 2 agosto 2014.

La cantante israeliana Noa al festival “Appetitosamente” di Siddi il 2 agosto 2014.

Anna Tifu.

Anna Tifu.

Sabato 27 agosto, alle 18.30, per “Speciale Appetitosamente”, a Sa Domu de s’Orcu di Siddi, la talentuosa sarda del violino Anna Tifu e il virtuoso francese del pianoforte Julien Quentin daranno vita ad un evento musicale unico, intenso, coinvolgente.

Un evento curato dal comune di Siddi e dalla cooperativa Villa Silli, con la collaborazione della Pro Loco, della Compagnia barracellare e dei cittadini di Siddi, e patrocinato dalla Regione Sardegna. L’organizzazione generale e la direzione artistica è affidata al comune di Siddi e alla cooperativa Villa Silli.

Un concerto imperdibile, in un contesto speciale. Il costo del biglietto è di 12,00 euro

L’incasso di tutte le attività a pagamento di “Appetitosamente” contribuiscono a sostenere i costi del Festival, che richiede un gravoso impegno economico ed un enorme sforzoorganizzativo.

Nell’area del concerto, per via di divieti imposti e per rispetto del monumento, non potranno essere presenti né palco né sedie. Il contesto sarà, dunque, simile ai concerti degli anni precedenti.

Appetitosamente 2016, in programma il 26.27.28 agosto, è una tre giorni dedicata alle produzioni di qualità con gli incontri, le proiezioni, le mostre d’arte, i concerti, i laboratori, la mostra mercato, le degustazioni, i percorsi e i convivi.

Tra gli ospiti del Festival, in linea con il tema scelto quest’anno (cibo e viaggio), domenica 28 agosto, alle 19.00, sul sagrato chiesa San Michele, il velista Andrea Mura sarà protagonista dell’appuntamento “Un velista tra i Primi. Riflessioni sul viaggio, sulla vita, sul cibo”.

Previsti come ogni anno concerti imperdibili e a tanti incontri culturali in una dimensione raccolta e contemplativa.

Anna Tifu, vincitrice nel 2007 del prestigioso concorso internazionale George Enescu di Bucarest, è considerata una delle migliori interpreti della sua generazione. Suona il violino Antonio Stradivari “Marèchal Berthier” 1716 ex Napoleone della Fondazione Canale di Milano.

Ha collaborato con artisti come Maxim Vengerov, Alexander Romanovsky, Boris Andrianov, Giuseppe Andaloro, Pekka Kuusisto, con l’attore statunitense John Malkovich e con Andrea Bocelli, il quale nel 2011 ha invitato Anna come solista in numerosi concerti in Italia e all’estero.

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Andrea Mura 2

Domani, giovedì 19 maggio, a partire dalle ore 17.00, nell’aula magna (Rossa) dell’asse E della facoltà di Medicina – Cittadella universitaria di Monserrato – il grande velista Andrea Mura terrà una lezione magistrale agli studenti dei tre anni del corso di laurea in Scienze motorie. All’incontro presenzieranno il rettore Maria Del Zompo, il presidente di medicina, Gabriele Finco, i docenti della facoltà, autorità civili e politiche.

Rigore, coerenza e impegno: professionale, sociale e sportivo. Ma anche testimonial per promozione del rispetto e dei valori fondamentali dell’etica nello sport. Andrea Mura è considerabile un maestro per passione e dedizione verso lo sport e la vela in particolare. Ma anche e, soprattutto, per l’aspetto umano e lavorativo. Elementi centrali nel corso di laurea in scienze motorie e sportive. Fisicamente preparato per affrontare la fatica fisica nel suo grado estremo di sopportazione, dimostrata nelle numerose regate in solitario dove il freddo, ha messo in pratica vari insegnamenti del corso quali Metodologia dello sport, metodi e didattiche delle attività sportive, psicologia dello sport, Oltre agli elementi di primo soccorso per sé e i compagni di regata, abilità linguistica e comprensione ed uso dell’alimentazione adatta per lo sport estremo. Un testimonial di pregio anche per saper gestire un’impresa con la fondazione della veleria omonima, in perfetta linea con quanto si insegna nel corso dell’ateneo di Cagliari (economia aziendale, economia e gestione delle imprese). In breve, un atleta preparato da un punto di vista psicologico, motorio-alimentare e finanziario.

L’iniziativa, oltre a coniugare esperienze e insegnamenti di forte impatto, ha l’intento di evidenziare quanto sia e possa essere proficuo l’utilizzo dello sport per promuovere la Sardegna nel mondo. La nostra isola è campo di regata ideale per tutte le specialità veliche. «Il fatto che Cagliari sia sede della vela se le Olimpiadi del 2024 verranno assegnate all’Italia, è un altro aspetto che ci conforta e ci spinge a perseguire – spiega il professor Loviselli – quel che l’università è tenuta a favorire: azioni e iniziative volte a diffondere una rinnovata cultura sportiva nella piena consapevolezza e condivisione delle sue finalità educative, formative e sociali, in grado di favorire l’inserimento nel mondo del lavoro».

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Cagliari 7

Eventa, da sempre impegnata nella promozione degli eventi, dello sport e della cultura è da oggi media partner della terza edizione dell’Ichnusa Sailing Kermesse organizzata dalla ASD Janasenjoy in collaborazione con associazioni della zona, che si svolgerà a Cagliari il 14 e 15 maggio.

L’interesse di Eventa per manifestazioni culturalmente rilevanti ha spinto la giovane startup leader nella divulgazione degli eventi, a diventare media partner dell’Ichnusa Sailing Kermesse 2016 nell’intento di promuovere “a vele spiegate” un importante momento d’incontro tra gli appassionati del mare e i regatisti.

La manifestazione si svolgerà il 14 e 15 maggio a Cagliari. L’invito all’evento è esteso a tutti coloro che amano il mare per combinare la competizione con la curiosità dei principianti che saranno ospitati sulle barche. Padrino dell’evento sarà il velista Andrea Mura che parteciperà alla regata fuori gara.

Il valore culturale dell’evento è incrementato dalle attività a terra che avranno come base il Club KingKa Beach & Relax a Quartu. Interessanti le proposte per il pubblico, che variano dalle attività sportive in spiaggia, come lezioni di canoa, kayak, windsurf e ginnastica, alla presentazione di progetti che valorizzino il mare e la solidarietà sino alla cena del sabato con animazione musicale.

Eventa, startup tecnologica presente a livello nazionale sia su web che mobile (android e iOS), è al momento l’aggregatore di eventi con il crawler più fornito in Italia con più di 90.000 eventi catalogati ogni mese e oltre 2 milioni di visualizzazioni all’attivo.

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La musica dei giovani suonatori di launeddas contemporanei ha ricevuto a dicembre un importante riconoscimento internazionale. Il docufilm “NODAS. Launeddas in tempus de crisi” ha infatti guadagnato il terzo posto, nella sezione Corto Mediterraneo, nell’ambito della 19ª edizione del PriMed (le Festival de la Méditerranée en images) a Marsiglia.

L’opera, ideata e prodotta dall’Associazione Iscandula e realizzata dall’antropologo Umberto Cao e dal documentarista Andrea Mura, è stata scelta per la finale insieme ad altri tre cortometraggi selezionati tra i novanta pervenuti da tutto il mondo. In totale i film presentati nelle sei sezioni erano 348.

La posizione in classifica, stilata con il parere del pubblico, assume un ulteriore valore se si considerano i soggetti dei diretti concorrenti, lavori su temi di forte attualità, soprattutto per il pubblico francese. Il primo, e unico premio, è andato a “Rebelle de Raqqa”, la storia di una ragazza siriana che ha clandestinamente filmato la presa della città da parte dello Stato Islamico. Secondo posto ad “Algérie, la battaille de l’avenir”, sulla rielezione di Abdelaziz Bouteflika (al quarto mandato) vista come una nuova barriera alla sete di libertà del popolo algerino.

Dopo aver rischiato di scomparire tra gli anni ’60 e ’70 del Novecento, nel “tempo della crisi” dei giorni nostri le launeddas godono di straordinaria vitalità. E spuntano nuove eccellenze artistiche, quasi insperate. Il documentario, della durata di 30 minuti, ruota attorno a cinque talenti della nuova leva di suonatori (i protagonisti hanno tra i 19 e i 29 anni): attraverso il loro sguardo si esplorano gli interstizi tra tradizione e sperimentazione, a caccia di una nuova identità. Così grazie alle riprese, girate con un apparato tecnico essenziale, si punta alla minor invasività e a restituire allo spettatore la dimensione reale, contemporanea e quotidiana. Le immagini sono state girate a Cagliari, Quartu Sant’Elena, Monserrato, Maracalagonis, Escolca – nel villaggio di San Simone – e, infine, a Napoli. Sullo sfondo le condizioni di un’intera generazione e della nostra Isola, alle prese con problematiche socioeconomiche strutturali, di difficile soluzione. Lo spiraglio che si apre è allo stesso tempo amaro ma non rassegnato.

Il festival: un viaggio nella storia dell’audiovisivo mediterraneo. Creato nel 1994, il PriMed ha viaggiato per il Mediterraneo. Un tempo chiamato “Premio Internazionale del Documentario e del Reportage Mediterraneo”, il PriMed si è tenuto per la prima volta a Monte Carlo. Dal 1996 fino al 2009, la selezione delle opere finaliste ha luogo a Marsiglia, presso la sede del CMCA e la fase finale della manifestazione si svolge in Italia: a Palermo dal 1996 al 2000, a Soverato nel 2002, a Siracusa nel 2003, 2004 e 2005, nel 2006 a Civitavecchia, nel 2007 a Cagliari e nel 2008 a Torino. Dal 2009 il PriMed è organizzato interamente a Marsiglia. Oggi, accanto agli incontri e ai convegni organizzati per i professionisti, il PriMed offre al pubblico molte proiezioni gratuite in presenza dei registi. Nel 2007, a Cagliari, il premio si svolge nella Cittadella dei Musei e ebbe un grande successo di pubblico e di attenzione. Vinse il premio maggiore L’orchestra di Piazza Vittorio, un film che poi circolò anche nelle sale cinematografiche. Ci fu anche un premio speciale della Regione Sardegna per il miglior documentario italiano.

Dopo il progetto artistico per le strade del Messico con lo street artist Federico Carta “Crisa”, l’antropologo Umberto Cao è tornato in Sardegna dove ha realizzato il film – ricerca di antropologia visuale – insieme ad Andrea Mura, documentarista, diplomato presso il Centro Sperimentale di Cinematografia e con all’attivo una significativa produzione filmica tra documentari, cortometraggi e spot.

L’opera è stata selezionata e ha partecipato ai seguenti festival o rassegne: Seeyousound -Festival Internazionale del Cinema Musicale (Torino, 14-17 Maggio 2015); Sa Die de sa Sardigna 2015 (Cagliari, 28.04.2015); Cagliari Film Festival (Cagliari, 23-26.07.2015); Life After Oil Festival (Martis, 7-9.08.2015); Immagini e Suoni del Mondo – Festival del Film Etnomusicale (Firenze, 02.11.2015); Babel Film Festival (Cagliari, 30.11-05.12.2015).

Immagini di scena_Festa San Simone EscolcaMassimo Congiu_suonatore-architettto Massimo Congiu a Machu Pichu Luca Schirru_suonatore Silius  Graziano Montisci_suonatore-autista Gianluca Piras_suonatore-operaio