18 April, 2024
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Il progetto Sardware realizzato da quattro giovani volontari che si occupano di tradurre applicazioni e programmi informatici in sardo, si è aggiudicato il premio “Si moves sa limba, sa limba ti movet”, destinato dall’Istituto Camillo Bellieni di Sassari a personalità che si siano distinte in maniera significativa nella diffusione e nella promozione della lingua sarda.

Il riconoscimento è stato consegnato nel weekend durante l’evento itinerante “Si moves sa limba salimba ti movet”, l’appuntamento conclusivo delle attività svolte ogni anno dall’istituto sassarese di studi e ricerche, che per la prima volta si è tenuto in Barbagia, accolto da un pubblico numeroso nel Centro polivalente di Orotelli.

A ricevere la pergamena dalla mani del direttore scientifico Is.Be, Michele Pinna e dalla presidente Maria Doloretta Lai, sono stati Lisandro Beccu di Silanus, Gianfranco Fronteddu di Oliena, Luca Meloni di Mamoiada e Adrià Martin di Barcellona. Quest’ultimo è un giovane catalano che dopo aver frequentato l’università di Cagliari si è appassionato di lingua sarda, divenendo un perfetto parlante della variante campidanese.

Il progetto è ancora in fase embrionale, finora sono stati tradotti telegram, facebook, un navigatore jps e sono in programma altre applicazioni. «L’idea è nata dalla volontà di avvicinare la lingua sarda agli strumenti della modernità e portarla sempre più alla portata dei giovani – hanno sostenuto i vincitori -. Con il sostegno anche da parte delle istituzioni si potrebbe fare meglio. Questo premio ci dà un po’ più di carica per proseguire nella giusta direzione».

All’incontro di Orotelli, coordinato dalla responsabile della formazione Is.Be, Daniela Masia Urgu, lo stesso primo cittadino Giovannino Marteddu si è espresso in lingua sarda, manifestando soddisfazione per le attività realizzate in collaborazione con l’Istituto. A dare avvio alle attività è stata l’esibizione a tenore de “Su Cuncordu de Oroteddi Terra ‘e oro”.

Nel corso della mattinata sono consegnati gli attestati di partecipazione ai corsisti di Arzana, Bonorva, Gavoi, Girasole, Bolotana, Martis, Nuoro, Fonni, Pozzomaggiore, Sassari e Tula. Sono intervenuti i docenti Daniela Masia Urgu, Lucia Sechi, Francesca Sini, Adriana Cocco, Immacolata Salis e Ivan Marongiu.

Tra le curiosità, per la prima volta in trent’anni di attività (traguardo festeggiato proprio nei giorni scorsi) il Camillo Bellieni ha consegnato per la prima volta i diplomi di competenza linguistica C1, ai corsisti Daria Baroni, Angelo Cocco, Maria Elena Cocco, Franceschina  Falchi, Marco  Satta, Fabio Tuseddu, tutti di Martis.

L’evento è stato occasione per presentare il libro postumo del compianto Enzo Espa, “La risata dei muri vecchi. Su risu de sos muros betzos”, pubblicato dalla Edes, a cura di Michele Pinna.

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I locali dell’Episcopio di Alghero hanno ospitato, questa mattina, la conferenza stampa in previsione della Beatificazione della Serva di Dio Edvige Carboni, in programma a Pozzomaggiore sabato 15 giugno. Nel corso dell’incontro sono intervenuti i vari Presidenti delle Commissioni, costituitesi per l’evento religioso, ed il vicario generale, mons. Giuseppe Curcu, che ha presenziato l’appuntamento con i giornalisti. Quest’ultimo ha portato i saluti del vescovo Mauro Maria Morfino, assente per motivi di salute, rinnovando il “grazie” espresso per tutti coloro che si sono adoperati e si stanno adoperando per l’organizzazione della Beatificazione.

«Una circostanza speciale ed eccezionale, che viviamo con tutto l’entusiasmo che un avvenimento del genere comporta – ha affermato il vicario generale nel suo intervento -. Edvige era una donna semplice, una donna delle nostre comunità, come tante che si dedicano a servire gli altri. La nostra Beata è testimone di una fede forte e Dio l’ha privilegiata con segni unici, nella condivisione della sua passione.»

Il biografo di Edvige Carboni, prof. Ernesto Madau, presidente del Movimento Parrocchiale ha evidenziato come tutto il paese di Pozzomaggiore stia vivendo questa attesa con entusiasmo, ma anche tanta devozione: «Una vicinanza ad Edvige manifestata anche all’arrivo delle spoglie, lo scorso 25 maggio quando, come la Beata aveva profetizzato al suo ultimo saluto alla città natale, le strade non sono bastate per contenere la grande folla accorsa nel paese». Un percorso condiviso con la Congregazione dei Padri Passionisti, ai quali la Carboni era molto legata soprattutto nella sua permanenza a Roma, che hanno custodito il corpo a Nettuno, nel santuario di Santa Maria Goretti, ed ora continueranno a prendersene cura a Pozzomaggiore. Il parroco, Padre Antonio Annecchino, ha spiegato come il legame tra la Congregazione della Passione di Gesù Cristo e la Beata si sia consolidato grazie ai contributi di padre Ignazio Parmeggiani per arrivare sino a padre Fortunato Ciomei. Il presidente della Commissione culturale e artistica, don Paolo Secchi, ha descritto ai presenti le caratteristiche dell’arca che contiene le spoglie mortali della Carboni e del reliquiario, nonché lo sviluppo iconografico del logo ufficiale della Beatificazione. Il restauro e la presenza sull’altare della Celebrazione del Crocifisso che parlò alla Beata, conosciuto come Babbu Mannu, sono state possibili grazie all’opera congiunta dei restauratori e all’interessamento della Soprintendenza che ha collaborato con l’Ufficio per i Beni culturali ecclesiastici. Connubio che sta portando anche alla realizzazione, nella parrocchiale di San Giorgio, della Cappella che ospiterà i resti mortali della mistica.

Mons. Angelo Cocco ha parlato ai presenti del percorso liturgico verso la Beatificazione, la cui Celebrazione Eucaristica sarà espressione del forte senso di comunione tra le diocesi sorelle della Sardegna. La solenne funzione sarà presieduta dal Cardinale Angelo Becciu, prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi.

«Sono tanti i volontari che stanno offrendo il loro contributo perché tutto vada per il meglio – ha affermato il sindaco di Pozzomaggiore, Mariano Soro – insieme ai vari professionisti  che sono stati incaricati dalla struttura organizzativa nei molteplici settori di competenza». Un cospicuo dispiegamento di forze, ha precisato don Giampiero Piras responsabile per l’ambito economico, che ha reso necessario un investimento notevole, grazie in primis al lavoro svolto negli anni dal Comitato, alla Diocesi, all’Amministrazione e a tutte quelle persone che hanno donato la loro piccola o grande offerta, manifestando una bellissima condivisione e un’esclusiva testimonianza di unità e compartecipazione.

«Alla Santa Messa, che avrà inizio alle ore 10.30 (diretta su Videolina) hanno già aderito in cinquemila da tutta l’Isola e non solo – ha spiegato Giuseppe Manunta, presidente della Commissione Promozione e Comunicazione, che ha moderato l’incontro – ma le adesioni alla Segreteria Generale stanno continuando a giungere anche in questi minuti.»

L’organizzazione raccomanda, per sabato 15 giugno, la massima puntualità negli arrivi e la necessità di prevedere autonomamente alla dotazione di materiale per la protezione solare.