25 April, 2024
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La prima edizione di “Approdi letterari” ha preso il via ieri nell’area Expo con l’omaggio a due significativi intellettuali del Novecento sardo: Michelangelo Pira nell’intervento appassionato di Bachisio Bandinu, e poi Manlio Brigaglia, che proprio della Gallura era originario.

La tappa gallurese del circuito regionale “L’Isola dei libri”, organizzata dall’AES con il sostegno del Comune di Olbia, è stata inaugurata nell’area Expo dall’assessora della Cultura, Sabrina Serra, assieme alla presidente AES Simonetta Castia e al rappresentante olbiese degli editori sardi, Dario Maiore, con l’auspicio da parte di tutti di trovare continuità e crescita negli anni a venire.

«Siamo molto orgogliosi di questo importante traguardo, che parte da lontano – ha affermato Sabrina Serra -. Abbiamo deciso con convinzione di puntare sull’editoria isolana, perché crediamo che rappresenti un patrimonio di tutti da valorizzare per crescere insieme.»

Soddisfazione è stata espressa anche dagli editori: «Iniziative e scelte così lungimiranti vanno premiate – ha ribadito Simonetta Castia – e anche noi cercheremo di fare in modo che non sia solo un’edizione spot, ma che abbia una prosecuzione e possa diventare un appuntamento atteso e consolidato».

Notevole interesse ha suscitato l’intervento dell’antropologo e giornalista Bachisio Bandinu, che nel ricordare la figura di Michelangelo Pira, ne ha evidenziato alcuni tratti fondamentali del pensiero, emersi attraverso i volumi postumi “Sos Sinnos” e “Il villaggio elettronico”. Punti chiave di approfondimento sono stati il rapporto di conflittualità tra codici, da un punto di vista politico, linguistico, culturale e infine scolastico. L’idea del pensatore bittese era quella di un confronto positivo tra questi codici, un confronto nel quale non vi fosse prevaricazione ma un rapporto costruttivo e arricchente per entrambe le realtà. Tra le curiosità del “villaggio elettronico”, è emerso come Michelangelo Pira avesse in qualche modo anticipato straordinariamente l’avvento di internet, prevedendo il futuro della comunicazione.

Salvatore Tola e Sandro Ruiu, attraverso la presentazione del volume “Manlio Brigaglia. Tutti i libri che ho fatto”, hanno ricordato non solo la figura dello storico, del giornalista e del docente, ma quella di un uomo straordinariamente innamorato dell’editoria, alla quale Brigaglia aveva dedicato gran parte del suo impegno culturale. Un omaggio che arriva nella sua terra d’origine, la Gallura, nella quale “il professore” aveva per alcuni versi iniziato la sua carriera con il “Giornalino di Arzachena”. All’interno del libro, edito da Mediando, gli autori hanno ripercorso da un lato la sua vita da giornalista, dove si evince la storia della Sardegna di quegli anni, e dall’altro la lunga esperienza nell’editoria libraria.

A essere raccontato, sotto forma di intervista, è stato in particolare il lavoro dietro le quinte di un uomo estremamente colto e nondimeno popolare, grazie alla sua freschezza e alla sua verve ironica e pungente.

La serata si è conclusa con la presentazione del libro “Pasquale Paoli. La Leggenda”, edito dalla Taphros, che attraverso il linguaggio accattivante del fumetto racconta la storia anticolonialista del grande patriota corso. Lo studioso Emilio Aresu ne ha descritto in modo preciso gli elementi culturali e politici che portarono la Corsica, una piccola isola nel Mediterraneo, a divenire un laboratorio e fucina di idee rivoluzionarie.

Come anteprima della manifestazione, ieri mattina la Società Astronomica Turritana ha permesso agli studenti delle scuole superiori di osservare il sole e la sua atmosfera, mentre l’esperto Gian Nicola Cabizza ha parlato di Dante e della sua profonda conoscenza del cielo. In contemporanea, gli autori Diego Corraine ed Alessandra Corda hanno raccontato agli alunni delle scuole elementari la storia del Piccolo Principe (Le Petit Prince) di Antoine de Saint Exupery in sardo e in sardo-gallurese.

Gli appuntamenti riprendono stasera, alle 17.45, nell’area Expo.

Sabato alle 17.45 Gianluca Medas propone il suo “Mammai Manna. La grande madre” (Cuec Editrice) e, alle 18.30, Sandro Manoni presenta “L’isola delle lusinghe” (Condaghes).

Alle 19.15 un interessante reading letterario a tre voci in gallurese “Aspittendi Pinocchju”, vedrà protagonisti Ivan Raimondo Ponsano, Andrea Columbano, Maria Paola Mariotti, Francesco Giorgioni, Alessandra Corda e Simone Sanna, accompagnati dalle musiche di Alessandro Mazzullo.

Mentre alle 21.00 il polistrumentista Gavino Murgia presenterà il docu-film “A tenore”, la sua opera d’esordio cinematografico. Subito dopo si proseguirà con un concerto a tema. A introdurre le due serate sarà il giornalista Salvatore Taras.

Domenica la manifestazione si conclude all’Expo con una serata moderata da Francesco Giorgioni, dedicata in particolare alle tematiche di carattere linguistico. Alle 17.00, Dionigi Pala presenterà il suo libro “Déu mi peldonet e santos!” (Paolo Sorba Editore), una interessante raccolta di detti in gallurese. C’è grande attesa per questa pubblicazione, patrocinata dal comune di Olbia ed inserita nella collana curata da Agostino Amucano, che parteciperà all’incontro per dialogare con l’autore. Alle 17.45 lo scrittore Giuseppe Tirotto illustrerà di “Piccinni in Castorias”, un romanzo in sardo-gallurese (NOR) e, alle 18.00, Tonino Cau assieme all’autrice Ardjana Toska parlerà del volume “Una gioventù distrutta” (Taphros Editrice), il racconto di una terribile storia tutta al femminile senza filtri o edulcorazioni.

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La mostra diffusa del libro sardo conquista un nuovo palcoscenico nel nord-est dell’isola. Per la prima volta, il circuito internazionale di promozione “L’isola dei libri”, un fiore all’occhiello dell’Associazione Editori Sardi, fa tappa a Olbia con “Approdi letterari”: dal 7 al 9 dicembre, negli spazi di Expo-Olbia si terranno tre giornate di appuntamenti per accogliere incontri con scrittori, presentazioni di libri, conferenze, reading letterari e proiezioni di docu-film.

Si parte con un omaggio alla figura e all’opera del grande studioso di Bitti, Michelangelo Pira, a novant’anni dalla nascita, un percorso che vedrà impegnato l’antropologo e giornalista Bachisio Bandinu, che proprio nei giorni scorsi a Carbonia ha tenuto una brillante conferenza con l’AES per parlare agli studenti degli inganni della rete. L’incontro fa parte del format “Annales”, sezione felicemente inaugurata a maggio al Salone internazionale di Torino.

Tra le altre iniziative è molto attesa la proiezione, sabato sera, del docufilm “A Tenore”, che vede al suo esordio, come regista, il virtuoso musicista Gavino Murgia. Nell’arco dell’intero evento sono previsti numerosi incontri con gli autori – come il ricordo del compianto Manlio Brigaglia nel libro-intervista postumo “Tutti i libri che ho fatto” – e pubblicazioni tutte da scoprire tra romanzo, saggistica, bilinguismo, narrativa e storia.

Si arricchisce così di un nuovo tassello il progetto nato dalla volontà di diffondere, e rendere più capillare, la presenza delle opere pubblicate in Sardegna anche in aree periferiche dell’isola. Agli eventi sarà affiancata una vetrina completa dell’editoria sarda, una delle poche occasioni in cui scoprire in un unico allestimento le migliori proposte delle trenta case editrici isolane che hanno aderito all’iniziativa.

L’iniziativa, organizzata dall’AES, è interamente patrocinata e promossa dal comune di Olbia, che l’ha voluta fortemente. L’Amministrazione confida infatti che questo appuntamento diventi ricorrente, crescendo nel tempo e radicandosi in città.

L’inaugurazione si svolgerà il 7 dicembre, alle 16.30, nell’area Expo ed Area Marina protetta di Tavolara, con il saluto del sindaco Settimo Nizzi e gli interventi dell’assessore della Cultura di Olbia, Sabrina Serra, e della presidente dell’AES, Simonetta Castia.

Il programma. Venerdì 7 dicembre, la Società Astronomica Turritana porterà i propri telescopi per osservare il sole e la sua atmosfera. Durante la mattinata l’esperto Gian Nicola Cabizza parlerà di Dante e le stelle con gli studenti delle scuole superiori. In contemporanea, gli autori Diego Corraine ed Alessandra Corda incontreranno gli alunni delle scuole elementari per raccontare la storia del Piccolo Principe (Le Petit Prince) di Antoine de Saint Exupery in sardo e in sardo-gallurese.

L’evento prende il via ufficialmente alle 17.00, nell’Area Marina Protetta, accogliendo la conferenza dal titolo “Da Sos sinnos a Il Villaggio elettronico” dedicata a Michelangelo Pira, con l’intervento di Bachisio Bandinu. Il convegno è inserito in “Annales”, format che individua nella Sardegna un importante obiettivo di riflessione grazie allo spunto tratto da libri altrettanto paradigmatici.

Gli incontri con gli autori della sezione “Tra Isola e mondo”, inizieranno alle 18.30, con l’arrivo di Salvatore Tola e Sandro Ruiu, che illustreranno la loro fatica letteraria dedicata a un grande uomo di cultura recentemente scomparso: “Manlio Brigaglia. Tutti i libri che ho fatto” (Mediando Edizioni), in cui emerge sotto forma di intervista, l’immagine dello storico, quella del giornalista e del docente, ma soprattutto, quella di un “facitore di libri”. Alle 19.15 Giancarlo Tusceri, insieme [NO] agli autori Frédéric Bartocchini ed Eric Ruckstuhl presenta “Pasquale Paoli. La Leggenda” (Taphros Editrice), un libro per ragazzi che racconta attraverso il linguaggio del fumetto la storia anticolonialista del grande patriota corso.

La serata si conclude alle 20.00, in compagnia di Filippo Pace, che illustrerà il suo libro “La ballata della regina senza testa” (Condaghes), un romanzo ispirato ad Ariosto che tratta di temi universali in modo anticonformista.

Sabato sarà caratterizzato da tre incontri con gli autori all’Expo. Il primo è alle 17 con Maria Tiziana Putzolu, che presenta “Eva canta” (Aipsa edizioni). Alle 17.45 Gianluca Medas propone il suo “Mammai Manna. La grande madre” (Cuec Editrice) e alle 18.30 Sandro Manoni presenta “L’isola delle lusinghe”(Condaghes).

Alle 19.15 un interessante reading letterario a tre voci in gallurese “Aspittendi Pinocchju”, vedrà protagonisti Ivan Raimondo Ponsano, Andrea Columbano, Maria Paola Mariotti, Francesco Giorgioni, Alessandra Corda e Simone Sanna, accompagnati dalle musiche di Alessandro Mazzullo.

Mentre alle 2.001 il polistrumentista Gavino Murgia presenterà il docu-film “A tenore”, la sua opera d’esordio cinematografico, subito dopo si proseguirà con un concerto a tema. A introdurre le due serate sarà il giornalista Salvatore Taras.

Domenica la manifestazione si conclude all’Expo con una serata moderata da Francesco Giorgioni, dedicata in particolare alle tematiche di carattere linguistico. Alle 17 Dionigi Pala presenterà il suo libro “Déu mi peldonet e santos!” (Paolo Sorba Editore), una interessante raccolta di detti in gallurese. C’è grande attesa per questa pubblicazione, patrocinata dal Comune di Olbia e inserita nella collana curata da Agostino Amucano, che parteciperà all’incontro per dialogare con l’autore. Alle 17.45 lo scrittore Giuseppe Tirotto illustrerà di “Piccinni in Castorias”, un romanzo in sardo-gallurese (NOR) e, alle 18.00, Tonino Cau assieme all’autrice Ardjana Toska, parlerà del volume “Una gioventù distrutta” (Taphros Editrice), il racconto di una terribile storia tutta al femminile senza filtri o edulcorazioni.

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Due appuntamenti musicali, questo fine settimana a Cagliari, con Mimosa Campironi: la cantante, musicista e attrice, in città per la residenza artistica “Eclissi” organizzata dalla cooperativa Vox Day, si esibisce domani sera (sabato 4 marzo), alle 19.00, in un “house concert” nel salotto di Casa Valentina, al civico 15 di via Carloforte; i posti disponibili sono solo trenta; ingresso a 5 euro con aperitivo.

Domenica 5 marzo, alle 19.30, Mimosa (tastiera e voce) sarà invece di scena al Bar Florio, in via San Domenico 90, per uno showcase del suo primo album, “La Terza Guerra”. Ospite della serata, in alcuni brani, il cantautore sardo Flavio Secchi (voce e chitarra).

Ultimo impegno cagliaritano per Mimosa Campironi martedì (7 marzo): in programma a Palazzo Siotto, con inizio alle 21.00 e ingresso gratuito, l’evento conclusivo di “Eclissi”, uno spettacolo tra musica, disegno e arti performative in compagnia degli altri protagonisti della residenza artistica organizzata da Vox Day: il cantante, musicista e attore Andrea Bruschi, l’illustratore e fumettista Andrea Bruno, il polistrumentista e performer americano Blaine L. Reininger (cofondatore con Steven Brown, nel 1977, di una band di culto come i Tuxedomoon). Special guest il chitarrista cagliaritano Samuele Dessì.

Classe 1986, originaria di Pavia, Mimosa Campironi ha studiato pianoforte al Conservatorio di Milano e recitazione al Centro Sperimentale di Cinematografia a Roma. Artista eclettica, come attrice debutta in teatro nel 2002 ne “La bancarotta” di Carlo Goldoni, per la regia di Fulvio Vanacore, e veste poi i panni di una kamikaze nel monologo “Prendimi con te” di Francesco Apolloni, ricopre il ruolo di Giulietta nella tragedia shakespeariana diretta da Gigi Proietti e quello di “Elisa, spirito di una ragazza in coma” nel musical lo-fi “Cinque Allegri Ragazzi Morti” di Eleonora Pippo, dal fumetto di Davide Toffolo.  

Per il cinema ha recitato invece in “Sfiorarsi” di Angelo Orlando, “Nessuna Qualità agli Eroi” di Paolo Franchi, “L’imbroglio nel lenzuolo” di Alfonso Arau, “Pecore in erba” di Alberto Caviglia, nel film per la televisione “Amanda Knox Story” di Robert Dornhelm, e poi sul piccolo schermo in “Incantesimo”, “Nero Wolfe” e “Rex”.

Vincitrice nel 2011 dell’“11 Music Contest”, ha scritto le musiche dello spettacolo teatrale di Francesco Piotti “I Principi che Eravamo”, liberamente ispirato al piccolo Principe di Antoine de Saint-Exupéry, e curato musica e sonorizzazione della mostra su Piero Tosi al Festival di Spoleto per la Fondazione Fendi, prima di pubblicare il suo primo album, “La Terza Guerra”, nel settembre 2015. Lo scorso giugno, con il brano “Fame d’aria”, tratto dal disco d’esordio (e dedicato al padre scomparso) ha vinto a Macerata il Premio della Critica e il Premio SIAE per la Miglior Musica alla ventisettesima edizione di Musicultura (già Premio Recanati), il festival della canzone popolare e d’autore.

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E’ stata inaugurata questa mattina, negli spazi del primo piano della Biblioteca comunale di Carbonia, la rassegna “L’isola dei libri – Vetrina dell’Editoria Sarda: Carbonia una miniera di Cultura”.  Organizza il comune di Carbonia in collaborazione con lo Sbis – Sistema Bibliotecario Interurbano del Sulcis, AES – Associazione Editori Sardi, AlSi – Associazione Librai Sardi Indipendenti e con il finanziamento della Regione Autonoma della Sardegna.

Tanti gli eventi programmati nei tre giorni della rassegna. Il programma prevede incontri con gli autori, aperti a tutte le persone interessate e appuntamenti rivolti ai ragazzi delle scuole, dalle elementari alle superiori.

La rassegna è stata aperta dagli interventi del sindaco di Carbonia Paola Massidda, dell’assessore della Cultura, Spettacolo e Turismo Emanuela Rubiu e del vicepresidente dell’AES, Francesco Cheratzu.

Di seguito il programma completo della rassegna.

Tra Isola e Mondo – Incontri con gli autori

ore 17.00 – Maria Giovanna Piano presenta “Onora la madre: autorità femminile nella narrativa di Grazia Deledda”, Rosemberg & Sellier

ore 17.45 – Giovanni Follesa presenta “I giganti di pietra”, Arkadia

ore 18.30 – Mario Puddu presenta “Ditzionąriu de sa limba e de sa cultura sarda”, Condaghes

ore 19.15 – Chiara Livretti presenta “L’oracolo di Sher-Os”, Condaghes

Modera gli incontri della serata Cristina Maccioni.

Sabato 10 dicembre

Tra Isola e Mondo – Incontri con gli autori

ore 17.00 – Un Nobel con Grazia, dibattito con Roberto Puggioni, Università di Cagliari

ore 17.45 – Diego Corraine presenta “Sardigna in viagiu”, Papiros

ore 18.30 – Mauro Ballero presenta “Le piante e la Bibbia”, Carlo Delfino Editore

ore 19.15 – Mauro Montis presenta “La guerra di Spagna”, Cuec

ore 20.00 – Con Grazia, reading di e con Elio Turno Arthemalle

Modera gli incontri della serata Cristina Maccioni.

Domenica 11 dicembre

Tra Isola e Mondo – Incontri con gli autori

ore 17.00 – Anna Castellino presenta “La bimba di Madama Fransč”, Aipsa

ore 17.45 – Pietro Maurandi presenta “Falsi e bugiardi”, Arkadia

ore 18.30 – Andrea Atzori presenta “SRDN – Dal bronzo e dalla tenebra”, Acheron

ore 19.30 – Proiezione del film “Bellas Mariposas”, di Salvatore Mereu

a cura della Societą Umanitaria di Carbonia

Modera gli incontri della serata Martina Matteoli.

***

Adotta un Libro Sardo – Programma per le Scuole e i Ragazzi

Venerdì 9 dicembre

Scuole medie

ore 10.30 – Scuola media di San Giovanni Suergiu

ore 15.00 – Scuola media “Don Milani” di Carbonia

Avanti Marsch!, Arkadia

Incontro con il co-autore Giovanni Follesa

Scuole superiori

ore 11.00 – Biblioteca comunale

Sigismondo Arquer.L’uomo che sfidò l’inquisizione spagnola”, Arkadia

Incontro con l’autore Sergio Arangino

Storia della Sardegna, CUEC

Incontro con l’autore Leopoldo Ortu

Sabato 10 dicembre

Scuole elementari

ore 9.00 – Biblioteca comunale

Incontro con Chiara Livretti su “Leggende e fiabe della Sardegna”, di Grazia Deledda, Condaghes

ore 10.00 – Biblioteca comunale

Incontro con Diego Corraine su “Su printzipeddu/Il piccolo principe“, di Antoine de Saint-Exupéry, Papiros

ore 11.00 – Biblioteca comunale

Incontro con Diego Corraine su “Istņria de unu cau marinu e de su gatu chi l’aiat imparadu a bolare”, Papiros

Scuole medie

ore 9.00 – Biblioteca comunale

Incontro con Ignazio Pepicelli, “Fiabe di Carloforte”, Condaghes

ore 10.00 – Biblioteca comunale

Incontro con Tonino Oppes, “Il ballo con le Janas”, Domus de Janas

Scuole superiori

ore 11.00 – Biblioteca comunale

Incontro con Pigi Rimica sull’ebook interattivo Le torri di Karel, Logus

Mondi Interattivi.

Vediamo ora l’intervista realizzata con il vicepresidente dell’associazione editori sardi Francesco Cheratzu.

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Da venerdì 9 dicembre a domenica 11 dicembre, Carbonia ospita L’isola dei libri – Vetrina dell’Editoria Sarda: Carbonia una miniera di Cultura, nei locali della Biblioteca comunale di viale Arsia. L’inaugurazione è prevista per il 9 dicembre alle ore 10.00. Organizza il comune di Carbonia in collaborazione con lo Sbis – Sistema Bibliotecario Interurbano del Sulcis, AES – Associazione Editori Sardi, AlSi – Associazione Librai Sardi Indipendenti e con il finanziamento della Regione Autonoma della Sardegna.

Tanti gli eventi per questa tre giorni di cultura. Il programma prevede incontri con gli Autori, aperti a tutte le persone interessate e appuntamenti rivolti ai ragazzi delle scuole, dalle elementari alle superiori.

Venerdì 9 dicembre

ore 10.00 – Inaugurazione

Saluto del sindaco di Carbonia Paola Massidda

Interviene Emanuela Rubiu, assessore della Cultura, Spettacolo e Turismo del comune di Carbonia.

Apertura e intervento di Claudia Firino, assessore regionale della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport

A seguire visita guidata alla sezione “Sardegna” della Biblioteca e alla Mostra “Dal documento al libro”, a cura della sezione di Storia Locale

Tra Isola e Mondo – Incontri con gli Autori

ore 17.00 – Maria Giovanna Piano presenta “Onora la madre: autorità femminile nella narrativa di Grazia Deledda”, Rosemberg & Sellier

ore 17.45 – Giovanni Follesa presenta “I giganti di pietra”, Arkadia

ore 18.30 – Mario Puddu presenta “Ditzionąriu de sa limba e de sa cultura sarda”, Condaghes

ore 19.15  – Chiara Livretti presenta “L’oracolo di Sher-Os”, Condaghes

Modera gli incontri della serata Cristina Maccioni.

Sabato 10 dicembre

Tra Isola e Mondo – Incontri con gli Autori

ore 17.00 – Un Nobel con Grazia, dibattito con Roberto Puggioni, Università di Cagliari

ore 17.45 – Diego Corraine presenta “Sardigna in viagiu”, Papiros

ore 18.30 – Mauro Ballero presenta “Le piante e la Bibbia”, Carlo Delfino Editore

ore 19.15 – Mauro Montis presenta “La guerra di Spagna”, Cuec

ore 20.00 – Con Grazia, reading di e con Elio Turno Arthemalle

Modera gli incontri della serata Cristina Maccioni.

Domenica 11 dicembre

Tra Isola e Mondo – Incontri con gli Autori

ore 17.00 – Anna Castellino presenta “La bimba di Madama Fransč”, Aipsa

ore 17.45 – Pietro Maurandi presenta “Falsi e bugiardi”, Arkadia

ore 18.30 – Andrea Atzori presenta “SRDN – Dal bronzo e dalla tenebra”Acheron

ore 19.30 – Proiezione del film Bellas Mariposas, di Salvatore Mereu

a cura della Societą Umanitaria di Carbonia

Modera gli incontri della serata Martina Matteoli.

***

Adotta un Libro Sardo – Programma per le Scuole e i Ragazzi

Venerdì 9 dicembre

Scuole medie

ore 10.30 – Scuola media di San Giovanni Suergiu

ore 15.00 – Scuola media “Don Milani” di Carbonia

Avanti Marsch!, Arkadia

Incontro con il co-autore Giovanni Follesa

Scuole superiori

ore 11.00 – Biblioteca Comunale

Sigismondo Arquer. L’uomo che sfidò l’inquisizione spagnola, Arkadia

Incontro con l’autore Sergio Arangino

Storia della Sardegna, CUEC

Incontro con l’autore Leopoldo Ortu

Sabato 10 dicembre

Scuole elementari

ore 9.00 – Biblioteca Comunale

Incontro con Chiara Livretti su Leggende e fiabe della Sardegna, di Grazia Deledda, Condaghes

ore 10.00 – Biblioteca Comunale

Incontro con Diego Corraine su Su printzipeddu/Il piccolo principe, di Antoine de Saint-Exupéry, Papiros

ore 11.00 – Biblioteca Comunale

Incontro con Diego Corraine su Istņria de unu cau marinu e de su gatu chi l’aiat imparadu a bolare, Papiros

Scuole medie

ore 9.00 – Biblioteca Comunale

Incontro con Ignazio Pepicelli, Fiabe di Carloforte, Condaghes

ore 10.00 – Biblioteca Comunale

Incontro con Tonino Oppes, Il ballo con le Janas, Domus de Janas

Scuole superiori

ore 11.00 – Biblioteca Comunale

Incontro con Pigi Rimica sull’ebook interattivo Le torri di Karel, Logus

Mondi Interattivi.

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Con un incontro con la scrittrice turca Esmahan Aykol si è chiusa ieri a Macomer la XV Mostra regionale del Libro in Sardegna, una manifestazione voluta dall’assessorato regionale della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport, organizzato dal Comune di Macomer con la collaborazione progettuale dell’AES (Associazione Editori Sardi) e la direzione artistica di Saverio Gaeta, che ha curato la programmazione insieme a Simonetta Castia, presidente degli editori sardi..

Intervistata da Michele De Mieri, l’autrice del recente “Tango ad Istanbul”, edito da Sellerio, ha parlato dei personaggi dei suoi libri ma anche della situazione interna turca, sempre più difficile per intellettuali e giornalisti. «Oggi chiunque cerca di scappare dalla Turchia ed io, che da anni vivo a Berlino, sono invidiata dai miei amici – ha spiegato -. Il mio paese ha conosciuto una involuzione incredibile, eravamo quasi arrivati ala democrazia e invece siamo tornati indietro agli anni ’50 e questo è inaccettabile. Molti giornalisti sono rimasti disoccupati solo per avere osato criticare il presidente Erdogan e il suo partito. Per il momento gli scrittori non sono ancora stati colpiti ma non sappiamo ancora per quanto questo durerà. Di sicuro io non penso alle conseguenze di quello che scrivo, non mi faccio molte domande su quello che mi potrebbe succedere perché questo potrebbe essere un freno. Se non facessi così non potrei più andare avanti con la scrittura».

Esmahan Aykol ha parlato anche del personaggio protagonista dei suoi noir, la libraia tedesca Kati Hirsche trapiantata a Istanbul. «Mi piaceva provare a raccontare col paradosso ciò che ho vissuto in Germania. I tedeschi hanno molti pregiudizi nei confronti dei turchi e li trattano tutti allo stesso modo. In questo modo volevo in un certo senso vendicarmi e dimostrare che anche Istanbul può essere una città molto più accogliente di Berlino».

L’altro incontro che ha caratterizzato l’ultima giornata della Mostra è stato quello che nel pomeriggio ha visto gli scrittori Milena Agus e Giulio Angioni parlare di Sergio Atzeni e del suo rapporto con la città di Cagliari.

«Raccontare Cagliari è stato uno dei motivi che mi ha spinto a scrivere racconti, perché non c’era una descrizione della città nella nostra letteratura. In questa dichiarazione di Atzeni mi ci ritrovo, così nei suoi intenti» ha spiegato Milena Agus, che ha proseguito: «Così come per Atzeni, anche per me la Sardegna va raccontata tutta, anche io come lui ho questo obiettivo».

«Qual è lo spirito di Cagliari che Atzeni ha capito per primo? La città ha una dote che forse non hanno tantissime altre città: è leggera, perché alleggerisce la vita dei suoi abitanti. Perché ha il mare dentro. E dopo la guerra ha mostrato di voler rivivere», ha aggiunto Agus.

«Sono contento di essere qui in un anno che segna per la Mostra un rinnovamento che spero continui» ha esordito Sergio Atzeni. «Già nel suo primo libro l’”Apologo del giudice bandito”, Atzeni raffigura Cagliari come una città plurietnica e plurilinguistica. Sulla città Atzeni aveva però anche uno sguardo paesano. Era, dunque, in grado di guardare a Cagliari in due modi differenti e complementari».

A lungo si è preso atto che Cagliari non era una delle realtà sarde più raccontate dalla letteratura, «ma dopo Mannuzzu e Atzeni la vita in tutti i centri dell’isola si è equiparata, ogni paese è un po’ periferia di Cagliari. Trovare distinzioni non ha senso, neanche nei nostri libri», ha concluso Angioni.

La mattinata si era aperta con Diego Corraine che ha presentato “Su printzipeddu” di Antoine de Saint Exupery, tradotto dalla casa editrice Papiros in sardo, tabarchino, algherese e maltese, per poi proseguire con “Francesco Dore. Un medico dalla Barbagia al Parlamento”, edito da Ilisso e presentato da Francesco Dore e Bachisio Porru.

Mario Puddu e Massimo Pittau hanno legato il loro nome di studiosi alla redazione di due opere monumentali quali “Su Ditzionàriu de sa Limba e de sa cultura sarda” (giunto alla sua seconda edizione ed edito da Condaghes) e il “Nuovo dizionario della Lingua Sarda”, edito da Domus De Janas. Nell’incontro, moderato da Antonio Ignazio Garau, Puddu ha confermato la sua concezione di lingua sarda onnicomprensiva di ogni variante mentre Pittau ha riportato l’attenzione sul tema della difesa dalle lingua soprattutto a partire dai banchi di scuola, «dove gli insegnanti dovrebbero obbligatoriamente conoscere una variante del sardo e usarla insieme all’italiano nel corso delle loro lezioni».

Massimo Pittau è stato anche protagonista dell’incontro successivo, la presentazione del libro “Credenze religiose degli antichi sardi” (edito da Della Torre). Lo studioso ha affascinato la platea rievocando le antiche simbologie dei nuragici, comuni a quelle dei popoli del bacino del Mediterraneo. «Dal punto di vista etnografico la nostra è un’isola antichissima ed è sorprendente che qui ancora si ritrovino segni di un passato remoto. La Sardegna è un esempio chiarissimo di museo all’aperto», ha concluso.

La figura dell’accabadora è tornata d’attualità negli ultimi anni ma a smontarne ogni pretesa di veridicità è Italo Bussa, autore de “L’accabadora immaginaria” (Della Torre). Sollecitato dalle domande del giornalista Antonio Rojch, l’autore ha rievocato la nascita di questo vero e proprio mito (nato nel Settecento con l’Angius e rilanciato nell’Ottocento con il romanziere Carlo Varese) di cui però non ci sono prove storiche di alcun genere. «E anche l’accabadora di cui parla la studiosa Dolores Nurchi» ha specificato Bussa, «mette in pratica un rituale magico non certamente violento».

Nel pomeriggio il programma di presentazioni è proseguito con il libro “Manuale di indipendenza nazionale” (Edizioni Della Torre) di Franciscu Sedda. «Internamente allo stato italiano la Sardegna e pochi altri hanno titolo per reclamare l’indipendenza» ha spiegato l’autore. «L’idea di Italia non è recente ma nasce con l’imperatore Ottaviano Augusto per il quale però la Sardegna era solo una provincia. Nella storia italiana noi sardi ci troviamo solo da 150 anni. La nostra dimensione è di essere nazione e ce l’hanno detto i nostri dominatori per primi. Il mondo è in fermento, non è vero che l’indipendenza ci può essere solo con la violenza, e l’esempio scozzese è evidente. Guardare agli altri che ce la fanno può darci il coraggio, essere indipendentisti non è essere in contrasto con l’europeismo ma anzi è un modo per riformare l’idea di un continente unito. Non è un caso che in Europa oggi ci sono dieci stati più piccoli della Sardegna e nel mondo cinquanta più piccoli di noi. Il Manuale vuole far scaturire un dibattito su argomenti sui quali dovremmo confrontarci con costanza».

«Questo sentimento legato alla Sardegna sta crescendo ed è un fatto positivo», ha commentato il sindaco di Macomer Antonio Onorato Succu. «L’isola sta soffrendo il fallimento di una stagione autonomistica. Un popolo come il nostro non può essere rappresentati in Europa dall’Italia con scarsi parlamentari e spesso inadeguati».

Il pane in Sardegna è sempre stato molto più che un alimento. A raccontarne storie e segreti è stata Antonietta Dettori che al Padiglione Tamuli ha presentato il volume “La sacralità del pane in Sardegna” di Marisa Iamundo De Cumis (Carlo Delfino Editore). “Il pane è sempre stato il fulcro della vita comunitaria, presente in tutte le feste” ha spiegato la studiosa. «A partire dagli anni sessanta però molti tipi di pane hanno iniziato a scomparire e con essi la ricchezza culturale delle nostre comunità. Ora queste ricerche ci restituiscono un patrimonio che altrimenti rischiava di andare disperso definitivamente».

Dalla tradizione alla contemporaneità, con i drammi dei sardi rimasti senza lavoro. Daniela Murgianu e Marco Siddi hanno condotto sul campo un’indagine sfociata nel volume “Senza futuro. Storie vere di chi ha perso il lavoro e la speranza” (Cuec Editrice). Un racconto impietoso, «fatto di tante storie di ragazzi costretti a lasciare l’università per aiutare le loro famiglie di provenienza o cinquantenni obbligati all’emigrazione» ha spiegato Murgianu. «Questa è la tragedia che io nostri politici non vogliono vedere»ha proseguito Siddi. Cosa si può fare? «Serve un sostegno psicologico per chi perde il lavoro, perché chi è in difficoltà spesso rimane isolato anche all’interno della sua stessa famiglia», ha concluso Siddi.

Realizzato nel 2011, ha vinto tanti premi in molti festival nazionali e internazionali. Il film “Sos mortos de Alos” del regista Daniele Atzeni ha emozionato il pubblico del Padiglione Filigosa. Ispirato a “Il Dio petrolio” di Francesco Masala, il film è in realtà un finto documentario che racconta la storia di una comunità isolana che passa da una economia agropastorale ad una industriale, fino ad essere sterminata da una nube tossica fuoriuscita dalla fabbrica. L’unico sopravvissuto a distanza di tanti anni ricorda e racconta. «La voce narrante e il materiale d’archivio girato da Fiorenzo Serra a Gairo vecchia danno vita ad un cinema di confine, un ibrido tra diverse forme espressive, cinema e letteratura», ha spiegato il regista, intervistato da Tore Cubeddu. «Il film è certamente un omaggio all’opera di Francesco Masala ma altri due romanzi lo hanno ispirato Passavamo sulla terra leggeri di Sergio Atzeni e Il giorno del giudizio di Salvatore Satta». Il film è stato accolto ottimamente fuori dalla Sardegna, «dove in tanti hanno creduto che si raccontasse una storia vera. Anche nella nostra isola le reazioni sono state buone, forse anche perché i danni prodotti dall’industrializzazione selvaggia sono sotto gli occhi di tutti».

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Un finale nel nome di Sergio Atzeni e della scrittrice turca Esmahan Aykol, ospite d’eccezione della quindicesima edizione della Mostra regionale del Libro in Sardegna che si chiude domenica 22 maggio a Macomer. Lo scrittore cagliaritano sarà ricordato da due autori del calibro di Milena Agus e Giulio Angioni che, in un incontro coordinato da Paolo Lusci alle ore 16.00 al Padiglione Filigosa, interverranno sul tema “Sergio Atzeni: uno sguardo su Cagliari”.

La giornalista e scrittrice Esmahan Aykol è nata invece a Edirne e oggi vive tra Istanbul e Berlino. Nel nostro paese è conosciuta per i romanzi “Hotel Bosforo” (2010), “Appartamento a Istanbul” (2011), “Divorzio alla turca” (2012) e “Tango a Istanbul” (2014), tutti editi da Sellerio. Con lei, a partire dalle ore 20.30, Michele De Mieri dialogherà non soltanto sul suo personaggio letterario (la libraia Kati Hirsche, sempre alle prese con misteriosi delitti) ma anche della attuale situazione di un paese come la Turchia, oggi è al centro di dinamiche complesse legate alla crisi mediorientale, alla libertà di stampa e alla lotta al fondamentalismo islamico. Aykol interverrà sul tema “Radici come storie”, scelto per connotare questa edizione della Mostra voluta dall’assessorato regionale della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport, organizzato dal Comune di Macomer con la collaborazione progettuale dell’AES (Associazione Editori Sardi) e la direzione artistica di Saverio Gaeta, che ha curato la programmazione insieme a Simonetta Castia, presidente degli editori sardi.

L’ultima giornata della quindicesima edizione della Mostra del Libro in Sardegna, proporrà ben dieci appuntamenti. I primi quattro avranno luogo in mattinata al Padiglione Tamuli delle Ex Caserme Mura. Si inizia alle ore 10.30 con Diego Corraine che presenta “Su printzipeddu” di Antoine de Saint Exupery, tradotto dalla casa editrice Papiros in sardo, tabarchino, algherese e maltese. Modera l’incontro Tore Cubeddu.

“Francesco Dore. Un medico dalla Barbagia al Parlamento” è invece edito da Ilisso che sarà presentato alle ore 11.00 dal suo autore Francesco Dore e da Bachisio Porru.

Il programma prosegue alle ore 11.30 nel segno della lingua sarda e di due dei suoi più importanti studiosi: Mario Puddu (che presenterà la seconda edizione rivista e ampliata del suo “Ditzionàriu de sa Limba e de sa cultura sarda”, edito da Condaghes) e Massimo Pittau (autore del “Nuovo dizionario della Lingua Sarda”, edito da Domus De Janas). Modera l’incontro Antonio Ignazio Garau.

Alle ore 12.30 l’ultimo appuntamento della mattinata vedrà protagonisti, presentati da Antonio Rojch, Massimo Pittau e Italo Bussa, autori dei volumi “Credenze religiose degli antichi sardi” e “L’accabadora immaginaria” (entrambi editi da Della Torre).

Dopo l’incontro delle 16.00 dedicato a Sergio Atzeni, il programma prosegue al Padiglione Tamuli con due incontri alle ore 17.00 e alle ore 17.30: nel primo Franciscu Sedda, insieme ad Antonio Onorato Succu, presenterà il suo “Manuale di indipendenza nazionale” (Edizioni Della Torre); nel secondo Daniela Murgianu e Marco Siddi illustreranno “Senza futuro. Storie vere di chi ha perso il lavoro e la speranza” (Cuec Editrice). Entrambe le presentazioni saranno coordinate da Paolo Lusci.

Gli appuntamenti delle ore 18.00 e ore 19.00 al Padiglione Tamuli vedranno invece protagonisti Antonietta Dettori che presenterà “La sacralità del pane in Sardegna” di Marisa Iamundo De Cumis (Carlo Delfino Editore) e il regista Daniele Atzeni, di cui verrà proiettato il film “Sos mortos de Alos”, ispirato all’opera di Francesco Masala “Il Dio petrolio”. Moderano Tore Cubeddu e Giancarlo Zoccheddu.

Inoltre anche domenica, dalle ore 16.30 alle 19.30, sarà possibile effettuare un Tour nel centro storico e nei luoghi della mostra con carrozza a cavalli, con sosta presso il museo etnografico “Le arti antiche” e letture a cura di Rita Atzeri della compagnia teatrale “il Crogiuolo”.

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