24 April, 2024
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Sabato 3 agosto nell’ex miniera di Porto Flavia, a Iglesias, proseguono gli appuntamenti con I tramonti di Porto Flavia, rassegna musicale organizzata dall’associazione Anton Stadler.

Alle 20,30 sale sul palco il Maurizio Di Fulvio Quartet (composto da Maruzio Di Fulvio, chitarra, Alessia Martegiani, voce, Ivano Sabatini, contrabbasso, e Bruno Marcozzi, percussioni e batteria), gruppo d’avanguardia tra i più imporatanti della scena internazionale, che proporrà un concerto dal titolo “Latin-jazz and pop songs”.

La serata proporrà brani, tra gli altri, di Sting, E. Nazareth, D. Ellington, D. Gillespie e dello stesso Di Fulvio. Un mosaico musicale versatile ed eclettico in cui la saudade swing si unisce al jazz nero, latino, al rock, in bilico tra tradizione e innovazione.

Come ormai da tradizione, prima del concerto sarà possibile partecipare a delle visite guidate al sito minerario a prezzi scontati, curate dal Consorzio Turistico per l’Iglesiente (info e prenotazioni al numero 0781 274507 – 348 3178065). Da Iglesias al sito minerario è inoltre disponibile un servizio di bus navetta.

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Musica, danza e teatro si fondono per celebrare il tango in tutte le sue sfumature. Domenica 2 giugno, alle 19.00, nell’auditorium del Conservatorio di Cagliari l’appuntamento è con “Bandoneon. Il respiro del tango”, una serata frutto della collaborazione tra il “Da Palestrina”, l’associazione culturale Anton Stadler di Iglesias, l’Orchestra da Camera della Sardegna e il Mariana Montes Tango club. Ospite d’eccezione sarà Juan Josè Mosalini, celebre bandoneonista argentino che ha lavorato con Astor Piazzolla, di cui è stato intimo amico.
L’evento si inserisce come momento volto a celebrare un grande traguardo per il Conservatorio di Cagliari: dopo il via, nel 2014, al “corso libero” (primo in Italia) di didattica del bandoneon e prassi esecutiva del tango, l’anno scorso il MIUR ha autorizzato l’attivazione del “Corso triennale ordinamentale superiore indirizzo strumentale bandoneon”, consacrandolo quale primo e unico corso accademico in Italia.
Nella serata di domenica sulla scia di una storia d’amore tanto intensa e travolgente quanto impossibile, si esibiranno sette bandoneonisti, tra cui proprio Juan Josè Mosalini, da tempo residente in Francia. Per l’occasione Juan Josè Mosalini (che è stato anche il primo a portare l’insegnamento del bandoneon in un conservatorio d’Europa) sarà solista e direttore dell’Orchestra di Tango della Sardegna, un ensemble di recente formazione, composto da 25 elementi, tra cui 14 archi, sette bandoneon ed un pianoforte.
Ad impreziosire l’evento saranno, tra gli altri, artisti del calibro dei bandoneonisti Fabio Furia e Yvonne Hahnn, (il primo docente dello strumento nel Conservatorio di Cagliari, la seconda nel Conservatorio di Avignone), Gianmaria Melis, Matteo Amat e Simone Pittau (violino), Giovanni Chiaramonte (contrabbasso), Walter Agus (pianoforte). Sul palco ci saranno anche i ballerini Hatem Kakish e Sonia Deidda.
Sarà un’ora di grande musica con i capolavori di compositori quali Astor Piazzolla, Anibal Troilo, Osvaldo Pugliese, Mariano Mores, Julian Plaza, Horacio Salgan e tanti altri.
L’iniziativa si inserisce nell’ambito della X edizione di ARTango&jazz Festival, organizzato dall’associazione culturale Anton Stadler di Iglesias.
L’evento è realizzato con il contributo della Regione Autonoma della Sardegna (assessorato della Pubblica istruzione, informazione spettacolo e sport) e del comune di Cagliari (assessorato della Cultura).
Biglietti: 15 euro posto unico.

Juan Josè Mosalini
Nato in una famiglia di artigiani con la passione per la musica, Juan José Mosalini iniziò a studiare bandoneon all’età di 8 anni immergendosi, grazie a suo padre, le tradizioni della musica popolare dell’Argentina. Diventa musicista all’età di 17 anni, ottenendo già nel 1961 il primo premio del concorso “Nace una estrella”, organizzato dalla televisione di Buenos Aires.
Dal 1962 al 1976, compone, arrangia, interpreta, accompagna e lavora con le più grandi orchestre e solisti dell’Argentina in particolare con Astor Piazzolla, di cui diventerà l’amico intimo. Negli stessi anni fonda il quintetto della Guardia Nueva, che è una delle esperienze più ricche e originali del tango d’avanguardia.
Nel 1977 si trasferisce in Francia, scegliendola come nuova patria musicale. Nel 1978 continua la sua ricerca pionieristica registrando un disco per bandoneon solo, ricevendo consensi unanimi dalla critica.
Nel 1980 fonda il nuovo ensemble “Canyengue” (Mosalini bandoneon – Caratini pianoforte – Beytelmann basso) esibendosi in tutti i continenti in particolare sulle grandi scene americane.
Nel 1983 registra il primo CD del Trio “La Bordona” e nel 1984 partecipa al World Music Meeting di Baden-Baden (Germania) come rappresentante dell’Argentina con la registrazione di un CD.
Durante lo stesso periodo, ha iniziato a scrivere un metodo bandoneon commissionato dal Ministero della Cultura.
Nel 1987, esce il secondo CD del Trio “Imagenes” (Blue Label) e nel 1988, Juan José Mosalini intraprende la realizzazione di una collezione Bandoneon su richiesta delle Editions Henry Lemoine. Nel 1989, ha creato il primo corso di bandoneon in Europa presso il Conservatoire de Gennevilliers, dove ha insegnato da allora.
Compone con Enzo Gieco e Atahualpa Yupanqui (libretto) la cantata “La Parola Sacra”, eseguita il 21 giugno a Nanterre Convention Center per la commemorazione del Bicentenario della Rivoluzione Francese.
Nel 1992 Juan José Mosalini ha creato la Great Tango Orchestra con la quale ha suonato in tutto il mondo: Giappone, USA (98 febbraio, 99 luglio all’Hollywood Bowl di Los Angeles), Sicilia, Paesi Bassi, Germania, Norvegia (1994-2000), Belgio, Canada (Montreal, Toronto), Grecia (Megaron di Atene), Svizzera, Tunisia (1993) e naturalmente in Francia. Ha anche pubblicato il suo secondo album da solista “Che Bandoneon” e composto “Casi a Tango” (Ordine di Stato).
Nel 2001 viene pubblicato il secondo album con la sua Grand Tango Orchestra.
La sua passione per la musica in tutte le sue forme lo fa incontrare con musicisti classici per scoprire un repertorio vasto e adattato, soprattutto per orchestra d’archi ed orchestra sinfonica.
Juan Josè Mosalini ha suonato come solista con la bandoneon Enesco Quartet, con il Picardie Orchestra, l’Orchestre National de Lille, Orchestre National Bordeaux-Aquitaine, l’Annecy Orchestra, I Fiamminghi, la Camerata of Burgundy, l’Orchestra della Radio France, la Radio-Stockholm Symphony Orchestra, l’Orchestre de la Suisse Romande a Ginevra (2000) e l’Orchestra Nazionale dei Paesi della Loira (2000).

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Venerdì 15 marzo 2019, si terrà lo sciopero mondiale per il clima, a cui hanno già aderito quaranta paesi del mondo. L’iniziativa intitolata “Global strike for future” è stata promossa dalla studentessa svedese Greta Thunberg per richiamare l’attenzione sui gravi cambiamenti climatici in atto e sollecitare le istituzioni a fare scelte politiche che garantiscano la conservazione della vita ed il futuro alle nuove generazioni.

Greta ha cominciato, da sola, a scioperare dal mese di agosto 2018, manifestando ogni venerdì davanti al Parlamento svedese. Migliaia di studenti e studentesse si sono uniti/e a lei. Il suo discorso alla Conferenza Mondiale sul Clima Cop24 ha fatto il giro del mondo, sollecitando l’azione di tutti con la sua affermazione “state rubando il futuro ai vostri figli”.

Anche la rete delle associazioni locali (“I Giardini della Biodiversità” – Scuola Civica di Politica, Centro Sperimentazione Autosviluppo, Umanità Nuova, Associazione Gennarta, Comitato Riconversione RWM per la pace e lo sviluppo sostenibile, gruppo BariCentro, Consulta Anziani Iglesias, Associazione Olistica infinito Benessere, ArgoNautilus, Consorzio Turistico per l’Iglesiente, mamme dell’associazione Consultiamoci, C.I.C. ARCI Iglesias, Mondadori Iglesias, La Cernita Teatro Bacu Abis, Associazione Anton Stadler, Associazione ContraMilonga, ACLI, Iglesias Mine Tour, …), aderisce all’iniziativa per esprimere il nostro impegno, perché il tempo è ora per manifestare tutti insieme ed agire.

Per questo il 15 marzo, come Greta e i tanti studenti nel mondo, i partecipanti si ritroveranno tutti davanti al comune di Iglesias, in piazza Municipio, alle ore 9.30 con i cartelli costruiti con cartone riciclato e raggiungeranno poi il giardino della chiesa del Santo Salvatore, a Serra Perdosa, spazio pubblico, dalle ore 11.00 alle ore 17.30, in cui raccogliere, presentare, esporre le proprie idee, i propri impegni, le proprie richieste per non distruggere il futuro! Sono invitate le classi con i loro insegnanti, i genitori, le associazioni, i cittadini tutti.

L’invito è stato esteso a tutte le scuole, affinché dedichino in questa settimana spazi laboratoriali per far conoscere ed approfondire le problematiche relative ai cambiamenti climatici e a partecipare alle iniziative organizzate.

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Sono due italiani, Gianni Iorio e Matteo Casula, i vincitori della prima edizione del Concorso internazionale di composizione per bandoneòn “Heinrich Band”, organizzato dall’associazione Anton Stadler e dall’Accademia internazionale del bandoneòn, in collaborazione con il Conservatorio di Cagliari “G.P. da Palestrina”.

Nei giorni scorsi la giuria internazionale presieduta da Juanjo Mosalini (compositore e docente di bandoneòn nel Conservatorio di Parigi “Genevilleurs”), ha concluso le operazioni di valutazione delle opere arrivate nei mesi scorsi da tutto il mondo.

Gianni Iorio, foggiano, già vincitore di prestigiosi premi nazionali e internazionali sia come pianista che come bandoneonista, si è aggiudicato la vittoria nella categoria “Opere per trio, per quartetto o per quintetto o per bandoneòn e quartetto d’archi”.

Matteo Casula, nato a Iglesias, pianista e compositore diplomato nel Conservatorio di Cagliari, che ha vanta già la partecipazione a importanti concorsi pianistici in cui si è sempre classificato alle prime posizioni, ha vinto nella categoria “Opere per bandoneòn solo e altro strumento” e si è aggiudicato anche il premio speciale “Compositore under 35”, messo in palio dalla fabbrica tedesca di bandoneòn “Bandonion Fabrik”.

Nessun vincitore, invece, nella sezione “Opere per bandoneón e orchestra d’archi o orchestra da camera”, in cui i partecipanti non sono riusciti a raggiungere il punteggio minimo richiesto. Sono andate comunque delle menzioni speciali a Francesco Venerucci, Giulian Graciano, Leonardo Terrugi e Omar Khoan.

Oltre che da Juanjo Mosalini, a far parte della giuria sono stati Fabio Furìa, direttore artistico dell’Accademia internazionale di bandoneòn, Emilio Capalbo, docente di composizione nel Conservatorio di Cagliari, Yvonne Hahn, docente di bandoneòn nel Conservatorio du Grand Avignon.

«Non mi aspettavo una così alta partecipazione, visto che si tratta della prima edizione del concorso – dice il direttore dell’Accademia internazionale di bandoneòn Fabio Furìa, che è anche docente nel Conservatorio di Cagliari –. Le opere arrivate sono state tutte di altissimo livello e la giuria è riuscita a lavorare con grande armonia e serenità».

«Questo concorso dà sostanza al Bandoneòn che il nostro Conservatorio ha deciso di valorizzare – afferma il direttore del “Palestrina”, Giorgio Sanna – Tale percorso è stato favorito anche dal grande lavoro svolto da Fabio Furìa che in questi anni è riuscito a stimolare l’utenza tanto da portare ad iscriversi da noi decine di studenti. Ci auspichiamo che questo Concorso possa ancor più favorire la conoscenza e lo sviluppo a Cagliari della cultura del Bandoneòn. Come non essere orgogliosi, inoltre, del premio ottenuto dal nostro validissimo studente Matteo Casula, tale risultato conferma la già consolidata tradizione e l’ottimo livello della nostra scuola di Composizione.»

Il concorso, intitolato all’inventore del bandoneòn, nasce con l’obiettivo di rinnovare e arricchire il repertorio dello strumento che ancora oggi viene associato quasi sempre al genere tango, senza tener conto del fatto che si tratta invece di uno strumento estremamente versatile, adatto a infiniti generi musicali.

Il concorso è stato organizzato con il patrocinio della Fondazione di Sardegna e della Bandonion Fabrik di Klingental.

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Domenica 25 novembre il XX Festival internazionale di Musica da Camera, organizzato a Iglesias dall’associazione Anton Stadler, prosegue con un appuntamento interamente dedicato alla musica per pianoforte a quattro mani.

Alle 19.00, sul palco dello storico Teatro Electra, arriva il duo formato dagli spagnoli Carles Lama e Sofia Cabruja, tra i più acclamati in Europa.

Spettacolare sincronizzazione e rarissima intesa reciproca sono la cifra che contraddistingue la formazione che al pubblico della città mineraria proporrà un concerto dal titolo “Arie e danze a 4 mani”. Un viaggio musicale nell’Europa dell’Ottocento scandito dalle più belle melodie della storia della musica, con un programma che trascinerà il pubblico dal bel canto, tipicamente italiano, alle dirompenti sonorità wagneriane, fino alla appassionante musica spagnola, tra danze e canzoni.

Il costo dei biglietti è di 7 (platea) e 5 (logge) euro. Per gli studenti della Scuola civica di musica, della Scuola media a indirizzo musicale e del Conservatorio di Cagliari il biglietto di ingresso costa 3 euro.

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Terzo appuntamento, domenica 18 novembre, a Iglesias, con il XX Festival internazionale di Musica da Camera, la rassegna organizzata dall’associazione Anton Stadler, dietro la direzione artistica di Fabio Furìa.

Alle 19.00, al teatro Electra, saliranno sul palco la flautista Palma di Gaetano, il clarinettista Giordano Muolo ed il pianista Danilo Panico protagonisti del concerto “Di danza in danza”.

La serata proporrà un repertorio accattivante dedicato alla danza nei suoi ritmi più diversi e travolgenti: dalla tradizionale tarantella al valzer, fino ai tanghi argentini, ai balli klezmer e alla bossa nova, in un incalzante e variegato succedersi di impasti timbrici e ritmi arditi. Danze da tutto il mondo dipingeranno un quadro multietnico dalle scintillanti sfumature, proponendo brani da Johannes Brahms a Camille Saint-Saëns, sino ad Astor Piazzolla.

Il concerto sarà riproposto il giorno dopo all’interno del “mini- festival”, la mini rassegna inserita nel Festival di musica da Camera che Anton Stadler propone per avvicinare alla musica le giovani generazioni.

Il costo dei biglietti è di 7 (platea) e 5 (logge) euro. Per gli studenti della Scuola civica di musica, della Scuola media a indirizzo musicale e del Conservatorio di Cagliari l’ingresso è di 3 euro.

 

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Secondo appuntamento domenica 11 dicembre a Iglesias con il XX Festival internazionale di musica da camera, organizzato dall’associazione Anton Stadler.

Alle 19.00, nello storico Teatro Electra, arriva “Sonate e fantasie” concerto che vedrà sul palco Giuseppe Nese, considerato tra i flautisti italiani più interessanti della nuova generazione, e Gabriella Orlando, pianista chiamata a esibirsi nelle sale da concerto di tutto il mondo e che vanta anche collaborazioni con attori come Michele Placido, Sergio Rubini e Paola Gasmann.

La serata proporrà un raffinato itinerario musicale attraverso arie d’opera e celebri capolavori della letteratura flautistica.Temi che si rincorrono e si fondono in una elaborazione coinvolgente e di grande interesse musicale con arrangiamenti originali e ricercate rivisitazioni dei capolavori operistici più importanti per un’ora di grande musica. Musiche da Johann Sebastian Bach a Gaetano Donizetti sino a Paul-Agricole Genin.

Il costo dei biglietti è di 7 (platea) e 5 (logge) euro. Per gli studenti della Scuola civica di musica, della Scuola media a indirizzo musicale e del Conservatorio di Cagliari l’ingresso è di 3 euro.

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Dal 28 ottobre al 23 dicembre, nello storico Teatro Electra di Iglesias, ritorna l’appuntamento con il Festival internazionale di musica da camera, che quest’anno festeggia la XX edizione.

I dettagli e il programma della manifestazione, organizzata dall’associazione culturale Anton Stadler, saranno illustrati nella conferenza stampa che si svolgerà lunedì 22 ottobre, alle 11.00, a Cagliari, nella sede della Fondazione di Sardegna, in via San Salvatore da Horta 2.

All’incontro con i giornalisti parteciperanno Fabio Furìa, direttore artistico del festival, Mario Usai, sindaco di Iglesias, e Claudia Sanna, assessore della Cultura del comune di Iglesias.

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Dal 28 ottobre al 23 dicembre al Teatro Electra di Iglesias ritorna l’appuntamento con il Festival internazionale di musica da camera, che quest’anno festeggia la XX edizione.

I dettagli ed il programma della manifestazione, organizzata dall’associazione culturale Anton Stadler, saranno illustrati nella conferenza stampa che si svolgerà lunedì 22 ottobre alle 11.00 a Cagliari, nella sede della Fondazione di Sardegna, in via San Salvatore da Horta 2.

All’incontro con i giornalisti parteciperanno Fabio Furìa, direttore artistico del festival, Mario Usai, sindaco di Iglesias, e Claudia Sanna, assessore della Cultura del comune di Iglesias.

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Con una serata imperniata sulle magiche atmosfere del tango sabato 1° settembre, a Calasetta, cala il sipario su ARTango & jazz festival, la manifestazione organizzata dall’associazione Anton Stadler che per l’intera settimana ha visto bandoneonisti da tutto il mondo riuniti per una masterclass con il grande maestro argentino Victor Hugo Villena, ma anche concerti e milonghe sotto le stelle.

L’appuntamento è alle 22.00, nel suggestivo scenario della Torre spagnola con “Ida y vuelta”, concerto che vedrà protagonisti oltre allo stesso Victor Hugo Villena, anche i bandoneonisti Fabio Furìa e Yovonne Hann accompagnati dall’Ensemble Scisma del Conservatorio di Cagliari (formato da Silvia Congia, Anna Floris, Mauro Farci, Tommaso Delogu, Riccardo Fadda, alla viola, Beatrice Deplano al violoncello; Andrea Piras al contrabbasso, Maura Porru, Marcello Calabrò e Karolina Bogusz al pianoforte).

La serata proporrà un repertorio di tango tradizionale, con brani che spazieranno da autori come Horacio Salgàn ad Anìbal Troilo e Astor Piazzolla a Juan de Dios Filiberto.