28 March, 2024
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L’Ispettorato del Corpo forestale di Iglesias – Stazione Forestale di Fluminimaggiore, a seguito del ricevimento di una denuncia da parte dell’Agenzia Fo.Re.Stas, ha eseguito una complessa attività investigativa che, con il coordinamento della Procura della Repubblica di Cagliari, ha portato al denuncia di diversi soggetti di Fluminimaggiore.

Questi, attraverso la fittizia intestazione di beni immobili di notevole pregio ambientale, storico e paesaggistico, localizzati in territorio di Fluminimaggiore, località Arenas, hanno sottratto gli stessi al pubblico demanio di proprietà in parte della Regione Autonoma della Sardegna e in parte del comune di Fluminimaggiore.

Il suddetto Comune peraltro, aveva già presentato nel 2013 una causa al Tribunale Civile di Cagliari contro lo stesso soggetto privato intestatario dei medesimi immobili (limitatamente a quelli già trasferiti al comune di Fluminimaggiore), che risulta ancora pendente.

La pregevole superficie boscata interessata è di poco superiore ai 260 ettari e comprende anche diversi fabbricati, 8 dei quali facenti parte del borgo minerario di Arenas che, per quanto dismesso con la cessazione dell’attività mineraria negli anni 70, ha subito un rilevante intervento di recupero dei fabbricati ad opera della società IGEA, attraverso un contributo ministeriale di 4 miliardi di lire.

L’attività investigativa del Corpo forestale è culminata lo scorso 9 febbraio con il sequestro disposto dalla Procura della Repubblica di Cagliari che ha interessato tutto il suddetto complesso immobiliare sottratto, evidentemente, alla disponibilità privata e per ora affidato in custodia giudiziale, sia all’Agenzia Regionale Fo.Re.Stas. – Servizio Territoriale di Iglesias, sia al comune di Fluminimaggiore nella persona del Sindaco protempore.

L’attività di indagine prosegue ulteriormente al fine di chiarire se vi siano ulteriori gradi di responsabilità nella vicenda che verranno tempestivamente sottoposti al vaglio dell’Autorità Giudiziaria procedente.

L’attenzione del Corpo forestale regionale, è costantemente rivolta alla prevenzione e repressione degli illeciti riguardanti il patrimonio pubblico della Regione Sardegna e degli Enti pubblici con particolare riguardo ai boschi.

L’assessore della Difesa dell’Ambiente dott. Gianni Lampis ed il Comandante del Corpo forestale e di vigilanza ambientale, dott. Antonio Casula hanno espresso il più vivo apprezzamento per il lavoro svolto dal personale dell’Ispettorato forestale di Iglesias e per il risultato raggiunto.

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Il Nucleo Investigativo Ripartimentale e la Stazione Forestale di Santadi, sulla base di un provvedimento emesso dalla Procura della Repubblica di Cagliari, il 7 e l’8 ottobre hanno sequestrato un’intera officina meccanica nel comune di Santadi.

Il titolare, 60 anni, deferito all’Autorità giudiziaria per diverse violazioni alla normativa ambientale, nel corso degli anni ha realizzato, nelle aree pertinenziali dell’officina, una vera e propria discarica abusiva, nella quale ha accumulato indistintamente autoveicoli fuori uso, componenti di veicolo di ogni genere quali filtri esausti, parti di motore, organi di trasmissione, assali, sedili, parti interne e di carrozzeria, ecc.

Saturato lo spazio interno, il titolare aveva adibito a deposito di mezzi fuori uso e rifiuti, anche la strada di accesso all’attività. Sul suolo sono stati rinvenuti evidenti segni di percolamento di olio esausto di vario genere, prodotti particolarmente inquinanti per le falde acquifere.

L’artigiano si dedicava metodicamente anche allo smontaggio di pezzi meccanici dai veicoli fuori uso. Un intero capannone era adibito a deposito di migliaia di componenti di autoveicolo e mezzi agricoli.

Il titolare dovrà provvedere a sue spese allo smaltimento dei rifiuti e alla bonifica dell’intero sito.

L’assessore della Difesa dell’Ambiente dott. Gianni Lampis ed il comandante del Corpo forestale e di vigilanza ambientale, dott. Antonio Casula hanno espresso il più vivo apprezzamento per il lavoro svolto dal personale dell’Ispettorato forestale di Iglesias e per il risultato raggiunto.

I reati ambientali prevedono: per discarica non autorizzata rifiuti pericolosi, l’arresto da uno a tre anni e un’ammenda da 5.200 a 52.000 euro, nonché la confisca dell’area in caso di condanna.

La gestione illecita di rifiuti pericolosi, l’arresto da sei mesi a due anni e un’ammenda da 2.600 euro a 26.000 euro.

 

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Un operaio edile è stato deferito all’Autorità giudiziaria, a Carbonia, per il reato di combustione di rifiuti. L’Ispettorato del Corpo forestale di Iglesias, nell’ambito dei servizi sul territorio mirati al contrasto delle attività illecite in materia ambientale, ha incrementato nell’ultimo periodo i servizi mirati alla repressione della combustione di rifiuti. Questo fenomeno mostra una particolare recrudescenza nel territorio di Carbonia, in particolare nelle zone periferiche e industriali, dalle quali si levano frequentemente colonne di fumo dal colore nero e maleodoranti.

Nei giorni scorsi il personale del Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale e Forestale (NIPAF) di Iglesias ha individuato in flagranza di reato un operaio edile intento allo smaltimento con l’uso del fuoco, di rifiuti presenti in un cantiere sito nella zona PIP di Carbonia. L’intervento del Corpo forestale ha interrotto sul nascere l’attività illecita impedendo maggiori danni all’ambiente.

L’operaio, 63 anni, è stato deferito all’Autorità Giudiziaria per il reato di combustione di rifiuti, punito con la reclusione sino a cinque anni e nei casi più gravi, fino a sei anni. L’area dove è avvenuto l’abbruciamento è stata sottoposto a sequestro.

L’attenzione del Corpo forestale regionale, è costantemente rivolta alla prevenzione e repressione dello smaltimento abusivo dei rifiuti, fenomeno che danneggia gravemente il paesaggio e l’immagine della Sardegna. L’assessore della Difesa dell’Ambiente dott. Gianni Lampis e il Comandante del Corpo forestale, dott. Antonio Casula hanno espresso il più vivo apprezzamento per il lavoro svolto dal personale dell’Ispettorato forestale di Iglesias e per il risultato raggiunto.

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Lo scorso 16 settembre, in località Isca su Casteddu, nelle campagne di Siliqua, nell’ambito delle attività di vigilanza e controllo del territorio, condotte dall’Ispettorato di Iglesias del Corpo forestale della Regione Sardegna, il personale della Stazione forestale di Siliqua, unitamente al Servizio veterinario dell’ATS di Cagliari, ha individuato un allevamento abusivo di maiali.

Il bestiame (33 capi, tra scrofe, verri e lattonzoli) era confinato in ambienti occultati, precari e privi dei requisiti minimi relativamente alla biosicurezza ed al benessere animale. Gli animali sono inoltre risultati non registrati all’anagrafe zootecnica nazionale e mai sottoposti ad accertamenti sanitari.

Al proprietario, individuato sul luogo, è stata contestata l’infrazione ed elevato un verbale amministrativo di 10.000 euro, previsto da D.lgs. 200/2010 “Attuazione della direttiva 2008/71/CE relativa all’identificazione e alla registrazione dei suini”.

L’allevamento è stato sottoposto a vincolo sanitario. Il Servizio veterinario effettuerà i prelievi per verificare l’eventuale presenza di peste suina e trichinella.

In caso di esito negativo, se ricorreranno i requisiti igienico sanitari del sito, il proprietario potrà fare richiesta di regolarizzare l’allevamento.

L’attività del Corpo forestale è costantemente rivolta alla collaborazione con i Servizi veterinari dell’ATS e con l’Unità di Progetto regionale per l’eradicazione della peste suina (PSA) al fine di prevenire e reprimere gli illeciti in materia agroalimentare, comparto strategico per l’economia della Sardegna.

L’assessore della Difesa dell’ambiente, dott. Gianni Lampis ed il Comandante del Corpo forestale e di vigilanza ambientale, dott. Antonio Casula, hanno espresso apprezzamento per il lavoro svolto dal personale dell’Ispettorato forestale di Iglesias.

 

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Il personale dell’Ispettorato del Corpo forestale di Iglesias, nell’ambito dei servizi sul territorio mirati al contrasto delle attività illecite in materia ambientale, ha individuato, in località Santa Barbara, nelle campagne di Villamassargia, un’area adibita a discarica, grazie al monitoraggio svolto mediante l’ausilio di mezzi aerei ordinariamente utilizzati per la lotta agli incendi boschivi.

Svolte le dovute verifiche, martedì 15 settembre 2020, il Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale Forestale (NIPAF) dell’Ispettorato forestale di Iglesias è intervenuto nel luogo individuato, accertando la presenza di una vera e propria attività di discarica non autorizzata nella quale erano presenti i rifiuti più disparati, anche di tipo pericoloso.

Nella discarica sono presenti autoveicoli fuori uso e loro componenti, rifiuti ferrosi, materiali plastici, mobili fuori uso, lastre e manufatti in cemento amianto, piccoli e grandi elettrodomestici, utensili elettrici, detriti da demolizione e tanto altro.

Il fatto più grave è costituito dall’accertamento che parte dei rifiuti è stata sistematicamente distrutta con l’uso del fuoco.

Circa 4.000 m2 di terreno sotto stati sottoposti a sequestro penale preventivo.

Il detentore dell’area (C.E. 64 anni) è stato segnalato all ’autorità giudiziaria per i reati di combustione rifiuti e realizzazione di discarica non autorizzata.

L’attenzione del Corpo forestale regionale, nonostante il gravoso impegno estivo dello spegnimento degli incendi, è costantemente rivolta alla prevenzione e repressione dello smaltimento abusivo dei rifiuti, fenomeno che danneggia gravemente il paesaggio e l’immagine della Sardegna. 

L’Assessore della Difesa dell’Ambiente dott. Gianni Lampis ed il Comandante del Corpo forestale e di vigilanza ambientale, dott. Antonio Casula hanno espresso il più vivo apprezzamento per il lavoro svolto dal personale dell’Ispettorato forestale di Iglesias e per il risultato raggiunto.

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Il direttore regionale Antonio Angelo Porcu, il prefetto di Cagliari Bruno Corda, l’assessore regionale della Difesa dell’Ambiente Gianni Lampis, il direttore generale della Protezione civile della Regione Sardegna Antonio Belloi d il comandante del Corpo Forestale di Vigilanza Ambientale Antonio Casula, hanno firmato oggi la convenzione tra il Corpo Nazionale dei vigili del fuoco e la Regione Sardegna per la Campagna antincendi boschiva 2020.
La convenzione, con un impegno economico da parte della regione per complessivi 600mila euro, permetterà il potenziamento del dispositivo di soccorso del Corpo Nazionale VVF con squadre VVF, in versione AIB, presso diverse strutture VVF dislocate sul territorio regionale e la presenza di personale qualificato VF presso la SOUP e i COP.
Significativa novità, la presenza di un D.O.S. (Direttore delle Operazioni di Spegnimento) VVF presso il Nucleo elicotteri di Alghero per circa trenta giorni nel periodo tra luglio e agosto con la possibilità di intervento del “Drago” (elicottero VF) nelle operazioni di spegnimento degli incendi cosiddetti di interfaccia (incendio boschivo che minaccia aree urbane).
È stata inoltre firmata un’importante dichiarazione d’intenti nel campo della Protezione civile, la cui applicazione consentirà l’aumento della sinergia tra i vigili del fuoco e la Protezione civile regionale.
Il documento prevede la collaborazione tra le strutture regionali di Protezione civile e il Corpo nazionale dei vigili del fuoco al fine di rafforzare e rendere sempre più efficaci e sinergiche le attività congiunte di pianificazione, coordinamento, formazione, addestramento e attività operative, se possibile anche con il coinvolgimento del mondo del volontariato, nonché la collaborazione nell’attività di supporto ai sindaci per la redazione dei piani comunali di protezione civile, in particolare relativamente alla gestione dell’emergenza e del soccorso.
Le attività saranno focalizzate non solo sulle attività di AIB, ma anche sul contrasto del rischio idrogeologico, degli incendi di interfaccia, degli incidenti con rilasci di sostanze pericolose, di emergenze biologiche con rilasci di sostanze pericolose.
Allo scopo saranno attivati dei tavoli tecnici specifici per sviluppare le modalità operative di attuazione dell’impegno siglato.

 

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Il Servizio Territoriale del Corpo forestale di Iglesias, per assolvere i compiti che gli sono stati assegnati in materia di prevenzione del Covid19, ha disposto l’impiego del proprio personale per l’esecuzione di controlli mirati in tutto il territorio della sua giurisdizione.

L’operatività è ordinariamente garantita, nell’arco delle 24 ore, anche in forma congiunta fra le varie strutture: Stazioni forestali e Base Navale, supportate dal Nucleo investigativo di polizia ambientale e forestale, Nipaf d’Iglesias.

Nell’ambito di queste attività, il 18 aprile scorso, il personale della Base navale di Sant’Antioco e del Nipaf, durante un servizio congiunto presso il porto turistico di Portoscuso, ha sorpreso due persone intente a praticare la pesca sportiva.

Per tale condotta, non compresa fra le attività ammesse dal DPCM del 10 aprile, ai pescatori è stata contestata la violazione amministrativa che prevede una sanzione pari a 400 euro. Ad uno di essi è stata altresì contestata la violazione alle leggi sulla pesca. L’uomo aveva pescato circa 40 kg di pesci e molluschi superando il quantitativo massimo consentito al pescatore sportivo che è di 5 kg giornalieri.

A bordo dell’imbarcazione utilizzata dai due, durante gli accertamenti, i Forestali hanno anche trovato diversi litri di olio alimentare esausto, solitamente utilizzato per agevolare il prelievo ittico riversandolo in mare. Pratica assolutamente vietata dalle norme sulla pesca e da quelle ambientali in materia di gestione dei rifiuti. Il tutto è stato sottoposto a sequestro ed il pescato è stato devoluto in beneficenza ad un istituto caritatevole.

Alla data del 18 aprile, il Servizio Territoriale del Cfva di Iglesias aveva eseguito 1.420 controlli e contestato 45 violazioni alle norme di contrasto della diffusione del Covid-19.

L’assessore regionale della Difesa dell’Ambiente, Gianni Lampis, ed il comandante del Corpo forestale e di Vigilanza ambientale, Antonio Casula, hanno espresso il loro apprezzamento, al personale del Corpo forestale e di vigilanza ambientale, per i risultati raggiunti sia nell’ambito dell’attività di prevenzione e repressione dei comportamenti illeciti legati all’emergenza Covid-19 sia per la costante attività di difesa dell’ambiente naturale della Sardegna in questo delicato periodo

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Il consigliere regionale e capogruppo del PSd’Az, on. Franco Mula ed i consiglieri regionali del gruppo PSd’AZ Piero Maieli, Nanni Lancioni, Giovanni Satta, Stefano Schirru e Fabio Usai, a seguito della possibilità che si è paventata in queste ultime ore di vietare la conduzione hobbistica di orti, vigneti ed ortofrutticole in genere, hanno diffuso una nota nella quale ringraziano il presidente della Regione, Christian Solinas, il comandante del Corpo forestale e di vigilanza ambientale, Antonio Casula, il direttore generale della Protezione civile, Antonio Belloi e l’assessore della Difesa dell’Ambiente, Gianni Lampis, per la sensibilità dimostrata al fine di risolvere la situazione suesposta. L’attività che viene svolta nelle campagne, infatti, non è assolutamente in contrasto con il recente D.P.C.M. adottato il 22 ultimo scorso che consente le coltivazioni agricole; non solo, i terreni non possono essere abbandonati in quanto si determinerebbe una grave perdita per chi con costanza e passione svolge il proprio lavoro curando la terra ed impedendo che si creino situazioni di degrado. In più non verrebbero violate le disposizioni riguardanti l’obbligo della distanza sociale in quanto i lavoratori si recano singolarmente presso i propri terreni non determinando alcuna situazione di assembramento.

«Restiamo in attesa della nota ufficiale che a breve verrà comunicata dal Presidente della Regione al fine di fugare qualsiasi dubbio sull’argomento», concludono i consiglieri regionali del gruppo sardista.

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Il 18 dicembre, si è conclusa la fase sperimentale del progetto di formazione reciproca fra l’Enel-Distribuzione, società che gestisce la rete elettrica di media e bassa tensione, ed il Corpo forestale e di vigilanza ambientale.
Terminata la I fase pilota, l’attività di formazione andrà a pieno regime con l’inizio del nuovo anno e coinvolgerà qualche centinaia di discenti della società elettrica e dell’istituzione forestale.

L’incontro, fra le rappresentanze qualificate dell’Enel-Distribuzione e del Corpo forestale della Regione Sardegna, è stato fortemente voluto dall’assessore regionale all’Ambiente, Gianni Lampis.
L’Assessore, attraverso la sigla di un protocollo di collaborazione, fra Assessorato e società elettrica, ha favorito la convergenza di due strutture, capillarmente distribuite sul territorio, in un’ottica di collaborazione antincendi e di protezione civile.

Al primo seminario formativo, tenuto da tecnici dell’Enel presso il Centro di addestramento operativo (CAO) di Cagliari, è seguito il seminario tenuto, da ufficiali e sottufficiali del Corpo, presso la Direzione generale del Cfva di via Biasi in Cagliari.
Nell’occasione il personale forestale ha illustrato temi quali: i rischi d’incendio, le tecniche di spegnimento e le investigazioni; delicati settori in cui gli operatori del Corpo e quelli della società elettrica si trovano a dover interagire in situazioni di emergenza.

A conclusione della giornata, il comandante del Corpo forestale, dottor Antonio Casula, ha espresso grande soddisfazione per il reciproco arricchimento culturale e operativo e per il contributo che la partecipazione di E-Distribuzione potrà apportare al sistema regionale antincendio anche nella prevenzione e nella sorveglianza del territorio.

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Prosegue, dopo la firma del protocollo dello scorso 1 agosto, l’attività di collaborazione tra il Corpo forestale e la società ”E-distribuzione” del Gruppo Enel, che gestisce la rete di media e bassa tensione, in materia di prevenzione incendi, impatto ambientale e miglioramento della qualità del servizio elettrico.

Sia il Corpo forestale che E-Distribuzione hanno presidi nell’intero territorio regionale: il personale forestale può trovarsi ad operare vicino ad impianti elettrici in tensione durante le attività di spegnimento degli incendi e la società del Gruppo Enel ha il compito di garantire la continuità del servizio elettrico. Il Protocollo, che durerà due anni, prevede l’ottimizzazione dei flussi informativi per migliorare efficienza ed efficacia operativa in caso di emergenza e nell’attività di prevenzione degli incendi. Sono previste attività di consulenza reciproca, anche in materia di prescrizioni regionali antincendio e delle attività di taglio delle piante, indispensabili per la manutenzione ordinaria e straordinaria degli impianti di E-Distribuzione, oltre a moduli di formazione congiunta.

«La prevenzione degli incendi è un obiettivo strategico e primario per la Regione, annualmente costretta ad affrontare questa emergenza che causa ingenti danni al patrimonio ambientale sardo, oltre che mettere in pericolo uomini e beni – ha sottolineato l’assessore regionale della Difesa dell’Ambiente, Gianni Lampis -. Perciò, è indispensabile coinvolgere nel sistema antincendi regionale anche altre organizzazioni che, in questo caso proprietarie di infrastrutture tecnologiche dislocate nell’agro, possano contribuire ad aumentare i livelli di sicurezza.»

Proprio nei giorni scorsi, 25 dipendenti del Corpo forestale hanno partecipato, nel centro di addestramento operativo di E-Distribuzione a Quartucciu, ad un seminario su come approcciarsi agli impianti in situazioni di emergenza, approfondendo le conoscenze della rete elettrica in Sardegna e le modalità di contatto con il Centro operativo di E-Distribuzione, oltre ad eseguire prove di messa in sicurezza attraverso la realtà virtuale (strumento didattico che consente di simulare in modo realistico gli scenari di intervento sugli impianti) ed aver visitato il campo prove.

«L’attività formativa consentirà di migliorare ulteriormente gli standard sulla sicurezza del personale forestale – ha aggiunto il direttore generale del Corpo forestale, Antonio Casula -. La partecipazione al seminario ha permesso di approfondire le conoscenze sull’organizzazione e sulla gestione della rete di distribuzione elettrica, necessaria per le corretta attività operativa e di prevenzione degli incendi.»