28 March, 2024
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Si è insediato, questa mattina in videoconferenza, il Comitato tecnico-scientifico incaricato di predisporre un documento con le osservazioni alla Carta nazionale delle aree potenzialmente idonee (Cnapi) per la realizzazione del deposito nazionale dei rifiuti radioattivi, che ha individuato quattordici siti in Sardegna.

«Grazie al coinvolgimento di esperti di grande professionalità ed esperienzaha ricordato il presidente della Regione, Christian Solinas la Sardegna fornirà argomentazioni di natura tecnica e scientifica per supportare e dare ulteriore forza alla posizione chiara e netta di contrarietà, già espressa dai Sardi e dalle Istituzioni regionali, all’ipotesi di realizzare nell’Isola il sito di stoccaggio delle scorie nucleari.»

Il Comitato, coordinato da Andreina Farris, direttore generale dell’Assessorato regionale della Difesa dell’ambiente, è composto da Massimo Cappai e Roberto Lonis (Arpas, Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente della Sardegna), Antonio Funedda e Biagio Saitta (Università di Cagliari), Vincenzo Pascucci e Michele Comenale Pinto (Università di Sassari), Giancarlo Carboni (Ordine dei Geologi), Riccardo Locci e Monica Stochino (Soprintendenza Archeologia, Belle arti e Paesaggio di Cagliari), Gabriella Gasperetti e Daniela Scudino (Soprintendenza Archeologia, Belle arti e Paesaggio di Sassari) e si potrà avvalere anche di eventuali collaborazione di altri assessorati regionali.

Dopo l’approvazione del regolamento del Comitato, è stato deciso di costituire alcuni sottogruppi di lavoro per approfondire specifiche materie: aspetti geologici; trasporti; insediamenti antropici; valenze ambientali.

Il prossimo appuntamento del Comitato è in programma lunedì 8 febbraio. 

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Casa dello studente Cagliari 1 copia

Il Rettore dell’Università di Cagliari, Maria Del Zompo.

Il Rettore dell’Università di Cagliari, Maria Del Zompo.

Visite gratuite e assistenza sanitaria garantita per gli studenti universitari fuori sede: è quanto prevede il protocollo d’intesa siglato dal commissario straordinario dell’Azienda ospedaliero universitaria di Cagliari, Giorgio Sorrentino, dal Rettore dell’Università di Cagliari Maria Del Zompo e dal presidente dell’Ersu Antonio Funedda.

L’assistenza sanitaria è rivolta agli studenti universitari fuori sede iscritti all’Università degli Studi di Cagliari, ai corsi di diploma, di laurea triennale, specialistica e magistrale a ciclo unico, di laurea specialistica e magistrale biennale, di specializzazione;  alla Pontificia Facoltà Teologica della Sardegna; all’Istituto Superiore di Scienze Religiose sede di Cagliari; al Conservatorio Statale di Musica di Cagliari, per il triennio superiore di primo livello e il biennio superiore di secondo livello; alla Scuola Superiore per Mediatori Linguistici “Verbum” con sede a Quartu Sant’Elena.

«Si tratta di un servizio molto importante per gli studenti universitari – spiega il Rettore dell’Università di Cagliari, Maria Del Zompo – che contribuisce a far sentire accolti gli iscritti fuori sede, da tempo alle prese con un problema molto delicato, quello cioè di ricevere cure appropriate anche lontano dal proprio medico di famiglia. Il diritto alla salute si integra quindi con il diritto allo studio, come è naturale e doveroso. La sinergia con l’Azienda ospedaliero-universitaria e l’ERSU, anche in questo caso, contribuisce a rendere Cagliari sempre più città universitaria.»

«È iniziata una fase nuova di massima collaborazione tra Azienda ospedaliero universitaria, Università ed Ersu – dice il commissario dell’Aou di Cagliari, Giorgio Sorrentino – con la partecipazione a un progetto ambizioso per la sanità di qualità in Sardegna. I pazienti e gli studenti sono i veri protagonisti del futuro con il campus di Monserrato che dovrà diventare motore del rilancio.»

Le visite potranno essere effettuate negli ambulatori attivati presso le Direzioni di Presidio dei due ospedali: al Policlinico il lunedì dalle 9.00 alle 10.00 e dalle 13.00 alle 14.00, il mercoledì dalle 9 alle 10 e dalle 15 alle 17, il venerdì dalle 9 alle 10; al San Giovanni di Dio il martedì e il giovedì dalle 9.00 alle 10.00.

«Gli studenti del sistema dell’alta formazione cagliaritano – commenta il Presidente dell’Ersu, Antonio Funedda – possono finalmente accedere ad un altro servizio che, insieme alle borse di studio, ai servizi di ristorazione e di alloggio e ad altre iniziative recentemente attivate, costituisce un elemento importante del Diritto allo Studio Universitario che l’Ersu di Cagliari, pur con le difficoltà note, cerca di garantire. Che sia il frutto di una fattiva collaborazione con Aou e Università sottolinea la necessità che le risposte alle esigenze della popolazione studentesca debbano essere il frutto di azioni integrate tra gli enti che a vario titolo ne sono responsabili.»

«È con piacere che gli studenti apprendono questa novità – aggiunge il presidente del Consiglio degli studenti, Giuseppe Esposito -.Questo servizio è assolutamente fondamentale per i livelli essenziali di prestazione del diritto dello studio. Per anni abbiamo chiesto un servizio che venisse incontro a questa esigenza degli studenti fuori sede e, auspichiamo in un futuro prossimo, Erasmus ed internazionali. La strada per rendere Cagliari una città universitaria è ancora lunga, e solo ascoltando gli studenti si possono raggiungere questi piccoli grandi risultati. Ringrazio UniCa2.0 per il suo lavoro in questo senso.»

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L’Associazione Mineraria Sarda parteciperà con due importanti eventi, alla terza edizione della Settimana del Pianeta Terra, a Iglesias, dal 18 al 25 ottobre.

Il primo appuntamento #officinepermanenti; #cerchiconcentrici; #wecan; #primaleidee; – Le aree minerarie dell’Iglesiente: da attività estrattiva a patrimonio storico-culturale per nuove opportunità di sviluppo del territorio si terrà martedì 20 ottobre presso l’Aula Magna del Consorzio AUSI (Palazzo Bellavista – Miniera di Monteponi) con inizio alle ore 15.00. Si tratta di un incontro dibattito con talk di 10-15 minuti ognuno, concepito con l’obiettivo della scoperta dei valori e delle potenzialità del territorio, teso alla definizione di un laboratorio di idee funzionale alla valorizzazione sostenibile dei luoghi fortemente caratterizzati dall’attività mineraria. Il tema conduttore sarà la partecipazione attiva e consapevolezza da parte di professionisti, operatori e cittadini, che avranno l’occasione per iniziare a “fare sistema” e creare valore aggiunto dall’incontro tra esperienze e siti minerari da valorizzare con idee nuove e innovative. Gli hashtag del titolo vogliono introdurre una metodologia di lavoro e una programmazione del territorio che, partendo dal basso, mettano al centro le idee per una loro condivisione e possibile reale attuazione. Arrichiscono la trama dell’incontro altri hashtag: #archeologiaindustriale; #fotografia; #bonificheterritorio; #linguaggi; #visione; #innovazione; #consapevolezza; #rinascita; #responsabilita; #valorizzazione; #musica; #speleologia; #trekking; #archivistica; #archeologia; #formazione; #promozioneterritoriale. I talkers iscritti sono rappresentativi delle più varie realtà professionali e scientifiche legate alla valorizzazione del patrimonio minerario. L’evento sarà preceduto da una visita guidata all’Archivio Storico Minerario della società IGEA e poi concluso con il lancio di un contest fotografico. Il geoevento è organizzato dall’Associazione Mineraria Sarda e dall’Associazione Cagliari2020, con la collaborazione dell’Ordine degli Ingegneri di Cagliari, Associazione IC, Associazione ICS, Officine Permanenti e Cerchi Concentrici.

Il secondo appuntamento 70 anni di ricerche geologiche e minerarie in Sardegna: dal Centro Studi della Società di Montevecchio alle più recenti acquisizioni della ricerca di base, è invece in programma per sabato 24 ottobre, alle ore 9.30 presso la Palazzina dell’Associazione Mineraria Sarda, in via Roma 39 ad Iglesias. Il geoevento è dedicato agli studi geologici e minerari in Sardegna; attraverso una serie di interventi di studiosi nel campo delle scienze geologiche e minerarie, si ripercorrerà l’evoluzione storica delle conoscenze sul territorio sardo, a partire dalle attività del Centro Studi della Società Montevecchio negli anni Quaranta e Cinquanta del XX secolo, fino alle più recenti acquisizioni sulla struttura geologica e la metallogenesi dell’Isola. In conclusione si terrà un omaggio al geologo Ilio Salvadori. Il programma prevede interventi di Antonio Funedda, Stefano Naitza e Sandro Tocco, docenti dell’Università degli Studi di Cagliari.

Miniera Monteponi 1 copia

Ausi 2011 7 copia

Sabato 30 maggio l’aula magna dell’Ausi, nel palazzo Bellavista di Monteponi, a Iglesias, ospita la prima giornata del work shop internazionale sulla “Settima giornata nazionale sulle miniere”. L’evento è coordinato da Giovanni De Giudici (dipartimento Scienze chimiche e geologiche.

«L’università di Cagliari forma figure di alto profilo anche nell’ambito geologico, spendibili in ambito nazionale e internazionale oltreché locale. Noi – ha detto il rettore Maria Del Zompo, aprendo la conferenza stampa di presentazione dell’evento – siamo pronti a fare la nostra parte. Le istituzioni e le imprese sanno di poter trovare nelle nostre attività indicazioni e studi specialistici che si concretizzano nella risoluzione e nell’attuazione pratica di percorsi di sviluppo». Il work shop prevede l’approfondimento su ricerche, studi e progetti dello staff specialistico dell’ateneo sull’impatto inerente la riqualificazione mineraria, i bio-rimedi e le connesse opportunità occupazionali in Sardegna. «Le bonifiche ambientali – ha spiegato il professor De Giudici – e la potenzialità delle imprese passano dalle competenze scientifiche della ricerca fino al trasferimento alle imprese. Un volano che genera innovazione e opzioni occupazionali. Il recupero della valle del Rio San Giorgio? Siamo al lavoro per supportare la Regione e collaboriamo in sinergia con gli enti interessati».

Alla conferenza stampa hanno preso parte il rettore dell’Università di Cagliari, Maria Del Zompo, Giovanni De Giudici (ricercatore e PhD), gli esperti del servizio geologico statunitense Richard B. Wanty, Briant A. Kimball e Laurie S. Balistrieri, i docenti Rosa Cidu, Pierfranco Lattanzi e Antonio Funedda (dipartimento Scienze chimiche e geologiche). Ai lavori hanno assistito anche una decina tra assegnisti, collaboratori e dottorandi del dipartimento.

Al work shop (sabato dalle 8.30 alle 18.00, domenica visita alla valle del Rio San Giorgio, dalle 9.00) intervengono, tra gli altri, Alessandro Murgia (regione Sardegna), Anna Rosa Sprocati e Chiara Alisi (Enea), Karen Hdson-Edwards (London University), Katarzyna Turnau (Università di Cracovia). Sul tavolo il futuro dei 113 siti minerari dismessi nel Sulcis Iglesiente, 169 in tutta la Sardegna. Gli studi evidenziano oltre 65 milioni di tonnellate di residui minerari (71 a livello regionale), la contaminazione da metalli pesanti, un pesante dissesto idrogeologico determinato dall’attività mineraria.

Il presidente della Regione, Francesco Pigliaru, ha ricevuto questa mattina i rappresentanti degli studenti di #UniCa 2.0. Assieme all’assessore dell’Istruzione, Claudia Firino, ed al presidente dell’Ersu di Cagliari, Antonio Funedda, il presidente Pigliaru ha riconfermato l’impegno prioritario dichiarato in campagna elettorale sul diritto allo studio, rilevando come il basso numero di laureati sia una delle fragilità maggiori della Sardegna.

«Siamo consapevoli dell’emergenza e della valenza strategia del diritto allo studio, per il quale abbiamo già confermato lo stanziamento in Bilancio, senza alcun taglio» ha dichiarato il Presidente della Regione, rilevando, sul tema specifico avanzato dai rappresentanti degli studenti, l’esistenza di uno squilibrio ingiustificato nella distribuzione del finanziamento, che destina un terzo delle borse di studio agli iscritti al primo anno e i due terzi agli iscritti agli anni successivi.

«Nell’emergenza, ci impegniamo a cercare le risorse per aumentare le borse di studio per le matricole, che attualmente costituiscono l’anello più debole e a rischio di abbandono. È un problema di equità e stiamo facendo il possibile per trovare una soluzione in tempi brevissimi. Vorremmo che l’Università non perdesse neanche una potenziale matricola», ha concluso Francesco Pigliaru, assicurando che allorquando si predisporrà il nuovo Bilancio, per il 2015, l’intera filiera dell’istruzione, dalle scuole per l’infanzia all’Università, sarà valorizzata al meglio.

E’ stato firmato ieri, nella sala Giunta del Consiglio regionale, l’accordo di programma finalizzato alla realizzazione del #Campus universitario di Cagliari, nell’area ex Sem di viale la Playa. Il presidente della Regione Francesco Pigliaru e il sindaco di Cagliari Massimo Zedda hanno sottoscritto il documento insieme al Direttore generale dell’Università di Cagliari Aldo Urru, delegato del Rettore, e il presidente dell’ERSU di Cagliari, Antonio Funedda. Alla firma era presente anche l’assessore della Cultura e Pubblica istruzione Claudia Firino. L’intervento, come spiega il testo dell’accordo, è finalizzato a potenziare e qualificare l’offerta di servizi a favore degli studenti e nello stesso tempo «contribuisce ad accrescere la capacità attrattiva della città e dell’università». Il campus che conterà un totale di 505 posti letto, si comporrà di tre blocchi, avrà una mensa universitaria, campi e servizi sportivi, servizi culturali e parcheggi. Il costo complessivo è pari a poco più di 100 milioni di euro, di cui 74 circa a valere sui fondi FAS (Fondo Aree Sottoutilizzate)2000-2006 APQ Istruzione e università e il resto su FSC (Fondo Sviluppo Coesione) 2007-2013 APQ Conoscenza.
I lavori per il primo lotto inizieranno a febbraio 2015 e la conclusione è prevista per aprile 2017, mentre i tempi per il secondo lotto vanno da ottobre 2015 a luglio 2018.
«Il nostro impegno massimo è sbloccare più cantieri possibile, puntando soprattutto su quanto possa esserci più utile per il futuro – ha spiegato il presidente della Regione Francesco Pigliaru dopo la firma dell’accordo -. Questo di oggi, che riguarda l’istruzione delle nuove generazioni, lo è in modo particolare. Come mi trovo a dire spesso, il nostro compito è lavorare per rendere il contesto favorevole. In questo caso significa offrire opportunità ai nostri cervelli, non rischiandone la fuga.»
Il sindaco di Cagliari, Massimo Zedda, ha illustrato l’iter seguito in questi anni dal progetto, sottolineandone la complessità. «L’ottima collaborazione con questa Giunta regionale ha dato una significativa accelerata – ha detto Massimo Zedda -. Il campus, con la sua struttura, i suoi servizi e la considerevole dotazione di parcheggi si inserisce in un discorso di riqualificazione della città molto importante».
Secondo il Direttore generale dell’Università di Cagliari Aldo Urru, la firma di oggi è «un ulteriore passo per colmare il gap che esiste rispetto ad altre realtà universitarie. Ma è un corpo cui dare gambe, dobbiamo continuare l’impegno e proseguire rispettando i tempi che ci siamo dati».
Il presidente dell’ERSU, Antonio Funedda, ha sottolineato «il cambio di passo evidente per chi conosce la situazione del diritto allo studio in Sardegna. È il segno di un nuovo inizio – ha detto Funedda – ma abbiamo l’onere che ne conseguano atti concreti».
Soddisfazione è stata espressa dall’assessore Claudia Firino: «E’ un risultato importante, coerente con la nostra linea e il nostro impegno nell’ambito dell’edilizia scolastica. Sono certa che è solo il primo dei tanti progetti che prenderanno la giusta velocità e la giusta direzione».

 

“OlimpiKa 2014, Olimpiadi Universitarie” parte col piede giusto. Entusiasmo, programmazione, il pieno e continuo coinvolgimento delle istituzioni, una marcia in più sotto il profilo accademico: «Circa il 60 per cento dei nostri studenti proviene dall’hinterland. Olimpika è anche un momento di socializzazione. Sport e studio devono andare di pari passo, sono certo del successo di chi costruisce il proprio bagaglio culturale e professionale con attenzione e determinazione” l’sms del rettore, Giovanni Melis. «La manifestazione ha avuto un grande successo, contiene interessanti eventi collaterali e punta a coinvolgere il territorio. La città di Cagliari – ha aggiunto il professor Melis – cresce e si sviluppa anche e grazie ai nostri giovani e a iniziative come questa». Con una precisazione: «Le gare e l’accesso agli impianti sono aperte al pubblico. Auspico un’importante presenza del personale docente e no».

Tre seminari di elevato spessore formativo accompagnano “Olimpika 2014”. «Abbiamo aperto i lavori con una giornata dedicata a Impianti sportivi, fair play finanziario e all’insieme dei diritti inerenti lo sport. Anche grazie al contributo del delegato Uefa e di giuristi di comprovata esperienza è stato allestito un ottimo scenario di riferimento» ha spiegato Paola Piras, pro rettore alla didattica.

«Anche gli altri appuntamenti, su Marketing ed eventi sportivi e su Salute, sport e cultura, abbiamo catalizzato tematiche attuali e di forte richiamo formativo. Gli studenti – ha sottolineato la professoressa Piras – hanno acquisito nozioni e format comportamentali di assoluto valore. E cureranno anche Gazzetta Olimpika, quotidiano sulla manifestazione». In breve, un passo avanti verso la simbiosi tra attività sportive, ricerca e didattica universitaria. E non a caso a Olimpika 2014 prendono parte anche alcune delegazioni dei licei cittadini e delle comunità universitarie di Ucraina, Senegal, Cina e India. Il tutto, come ha rimarcato l’assessore comunale, Enrica Puggioni, «in un contesto che sostiene le iniziative universitarie. Su questa strada le filosofie dell’amministrazione e dell’ateneo sono coincidenti. In bocca al lupo».

Cus Cagliari e Paese delle meraviglie: il nuovo che avanza. «Olimpika 2014 è una manifestazione strutturata e continua nel tempo, curata dagli studenti, con la supervisione dell’università e il nostro contributo operativo» ha rimarcato Adriano Rossi, presidente del Cus Cagliari. Per Alessio Correnti, numero uno del Paese delle meraviglie, associazione organizzatrice dell’evento, entusiasmo e soddisfazione per i nove giorni di spirito olimpico.

«Venerdì prossimo, alle 18.00, al Cus Cagliari, inauguriamo la seconda edizione con oltre mille iscritti, quasi il doppio del 2013, otto discipline e le sei facoltà coinvolte, 55 squadre di calcio a 5, nuoto, ospiti della piscina Acquasport. Il concerto inaugurale, presentato da Massimiliano Medda e Matteo Bruni, si tiene a Monte Claro con Tamurita, Joe Perrino e altri noti artisti isolani. Lanciamo anche un concorso fotografico e altre iniziative per un menu di forte appeal. Ringrazio l’ateneo, il Cus e gli sponsor che ci hanno permesso di portare avanti le olimpiadi». Olimpika coinvolge anche Special Olimpics, Aimo, Avis e varie associazione di volontariato.

Parterre doc per la conferenza stampa. Dal pro rettore vicario, Giovanna Maria Ledda ai presidenti di facoltà, Massimiliano Piras (Scienze economiche, giuridiche e politiche) e Alessandra Carucci (Ingegneria), alla responsabile di Scienze della comunicazione, Elisabetta Gola, al presidente Ersu, Antonio Funedda, al docente Gianfranco Tore, al direttore generale, Aldo Urru. In sala, tra gli altri, anche i numeri uno del Coni e dei comitati regionali di basket, atletica e golf, Gianfranco Fara, Bruno Perra, Sergio Lai e Stefano Arrica, il consigliere regionale Edoardo Tocco, il consigliere federale Cusi, Marcello Vasapollo.