29 March, 2024
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È andato a Cloes, allevata da Raffaele Mulas, il 59° Premio Regionale Sardo che si è disputato nell’azienda Agris di Tanca Regia, ad Abbasanta.
Un’edizione molto partecipata alla quale hanno preso parte 287 cavalli.
La cavalla di tre anni ha vinto la combinata, che metteva insieme i risultati del salto in libertà, dove è arrivata seconda, e della prova morfo-attitudinale, dove è arrivata terza. Cloes ha totalizzato 237,6 punti. Alle sue spalle Coupe de Rain, allevata da Enrico Olla e di proprietà di Giangavino Serra, presentato da Antonio Niedda. Terzo posto per Hannibal Lecter, allevato da Antonio Piras e di proprietà di Enrica Dettori, presentato da Riccardo Dettori. Il salto in libertà (quello senza cavaliere) è stato vinto per i sella italiano da Campidanu, allevato da Efisio Lepori di Santa Giusta e presentato da Agostino Mascia. Fra gli anglo arabi di tre anni successo per Coro Eranu, allevato da Luigu Ladu di Benetutti e presentato da Andrea Pes.
Per quanto riguarda i due anni, primo posto nella prova di attitudine al salto di Deboi, allevata e presentata da Leonardo Galleri di Villanova Monteleone. Il migliore degli anglo arabi è stato invece Doria di Francesco Murgia, ma sempre di Villanova Monteleone.
Le premiazioni sono state effettuate dal dirigente dei Servizi Ippici Agris, Raffaele Cherchi, il presidente della Fise Sardegna Stefano Meloni e la sindaca di Abbasanta Patrizia Carta.
«Abbasanta è da sempre legata a Tanca Regiaqueste le parole della prima cittadina -. Questa e altre manifestazioni danno risalto regionale e nazionale al nostro paese. Sono un valore aggiunto che speriamo sia sempre più coinvolgente.»
Antonio Caria

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Torna in scena “Pósidos cun Su Cuncordu Iscanesu”, produzione di Cada Die Teatro, di e con Pierpaolo Piludu, sotto la regia di Giancarlo Biffi, e con la partecipazione del coro Su Cuncordu Iscanesu: “sa oghe” Pietro Dettori , “sa mesuoghe” Giampiero Motzo, “sa contra” Antonio Piras , “su bassu” Sandro Flore (luci di Giovanni Schirru, suono di Matteo Sanna e Giampietro Guttuso). Lo spettacolo sarà domani, mercoledì 11 settembre, a Monastir, in Piazza San Giacomo, alle 21.30, ospite del festival di arte e cultura “Dammi un cinque!”.

Pósidos, “tesori”, è frutto di una ricerca sulle modalità del raccontare degli anziani narratori e narratrici di Scano Montiferro. Le storie di Pósidos parlano di santi, di banditi, ci portano indietro in un tempo, neanche troppo lontano, quando era ancora frequente che i morti, sas animas, comparissero ai vivi, quando il Montiferru era un’unica grande foresta, prima che arrivassero le squadre di tagliaboschi mandate da Cavour. Pierpaolo Piludu accompagna gli spettatori nel mondo magico di quei “contos antigos”, che fino a qualche decennio fa venivano raccontati ovunque in Sardegna.

“Nella mia narrazione – racconta – provo a fare memoria di una delle mie esperienze di vita più importanti: quella vissuta 24 anni fa a Scano Montiferro nel corso di una ricerca sulle modalità del raccontare dei vecchi del paese. Per oltre un mese ho avuto la fortuna di immergermi nei racconti che un’intera comunità mi ha regalato. Oltre al contenuto delle storie e alle abilità narrative di molti anziani, mi è rimasta impressa la loro capacità di stupirsi anche narrando fatti che avevano già raccontato decine di volte.»

Da questi ricordi emozionali e da quell’esperienza è nato il libro “Pósidos” (edito da Condaghes), «che racconta proprio ciò che ho scoperto, imparato e rubato nel corso della ricerca».

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Si è conclusa con un grande successo la settima edizione del festival AteneiKa – SPORT, MUSIC and YOU, negli spazi del CUS – Cittadella Sportiva Sa Duchessa a Cagliari (dal 31 maggio al 9 giugno 2019).

La manifestazione ha proposto un cartellone ampio e strutturato di eventi formativi, tornei sportivi e concerti serali, tutti ad ingresso gratuito, registrando circa 80 mila presenze – tra pubblico diurno e fruitori degli spettacoli serali- in dieci giornate di fitta programmazione scandite da diversi momenti di aggregazione.

AteneiKa si conferma come un unicum in Sardegna: 10 giornate progettate dentro il circuito universitario, aperte a tutti per promuovere due linguaggi universali, lo Sport e la Musica e un approccio attento alla Formazione.

«Siamo davvero soddisfatti di questa edizione, che ha superato ogni nostra aspettativa – dichiara Alessio Correnti, Project Manager AteneiKa -. A nome del team vorrei ringraziare tutti coloro che hanno partecipato e sostenuto il festival, dal pubblico ai volontari e ai partner, rendendola una realtà che merita l’attenzione della città e della Sardegna. Abbiamo raccolto diversi feedback e stiamo già lavorando alla prossima edizione, nell’ottica di migliorare ogni aspetto e offrire diverse novità.»

In particolare, sono stati registrati diversi sold out durante gli appuntamenti serali, durante alcuni concerti fortemente attesi dal pubblico cagliaritano: venerdì 31 maggio, sabato 1, venerdì 7 e sabato 8 giugno. Il merito è di una  line up trasversale e equilibrata, curata da Giulia Sanna – Direttrice Artistica AteneiKa, che ha portato i grandi nomi del panorama musicale nazionale e internazionale nel capoluogo sardo, offrendo al pubblico un programma rappresentativo della scena musicale contemporanea, passando attraverso rock, hip hop, punk, elettronica e cantautorato italiano. Il palco – nel rispetto della  gender equality – ha visto diverse protagoniste al femminile: il progetto Any Other di Adele Nigro, il duo La Rappresentante di Lista, la band dei Gomma, la giovane musicista sarda Doll Kill, le Lilies on Mars, duo femminile con radici cagliaritane e Romina Falconi che si è esibita con Immanuel Casto in occasione del Party conclusivo in collaborazione con Pride Sardegna. Di grande impatto le esibizioni di Motta e Rancore, headliner della manifestazione, quella dei The Pigeon Detectives, il trio dei Tre Allegri Ragazzi Morti, il cantautore Daniele Celona, la crew dei Cor Veleno, il giovanissimo Massimo Pericolo ed il dj-set firmato da Bunna degli Africa Unite,

AteneiKa è uno dei primi ed uno dei pochi festival plastic free in Sardegna (sono stati utilizzati solo bicchieri compostabili, anticipando di un anno la normativa che a breve imporrà a tutte le manifestazioni l’abolizione dei bicchieri di plastica).

Domenica 9 giugno, AteneiKa si è conclusa con le premiazioni che hanno visto la Facoltà di Medicina e Chirurgia salire sul podio aggiun

dicandosi il medagliere 2019, con 13 ori, 11 argenti e 7 bronzi. Al secondo posto la Facoltà di Studi Umanistici con 10 ori, 6 argenti e 3 bronzi e al terzo posto Scienze Economiche Giuridiche Politiche con 7 ori, 7 argenti e 11 bronzi. Seguono Ingegneria e Architettura (6 ori, 8 argenti, 8 bronzi), Scienze (3 ori, 3 argenti, 3 bronzi), Biologia e Farmacia (1 oro, 1 argento, 1 bronzo) e il Personale Amministrativo Ateneo (1 bronzo). La classifica integrale con i nomi di tutti i vincitori nelle rispettive categorie e discipline è disponibile sul sito www.ateneika.com .

Lo Sport ha visto la partecipazione di 1.895 atleti che hanno gareggiato in 13 discipline sportive coinvolgendo studenti e docenti nelle gare di atletica leggera, badminton, basket, calcio a 5, calcio balilla, calcio tennis, pallavolo, scacchi, scherma, tennis, tennistavolo, E-sport FIFA 2019 (oltre alla competizione di crossfit Battle of AteneiKa e il meeting di atletica leggera Un sorriso per Sara).

La manifestazione, capitanata da un team di 15 persone (Alessio Correnti, Giulia Sanna, Matteo Cermelli, Luca Brundu, Piermichele Zichi, Mario Sedda, Nicola Floris, Matteo Cogoni, Gabriele Urgu, Francesco Bussu, Elia Zichi, Antonio Piras, Giulia Mei, Camilla Loi, Valerio Valdes, Federico Ghisu, Ivan Scioni, Roberta Contini) che hanno gestito l’ufficio sport, il backstage, l’infopoint, gli allestimenti, i chioschi, l’area giochi – è stata realizzata anche grazie al prezioso supporto di circa 100 volontari tra studenti universitari e ragazzi stranieri provenienti dai progetti Formed e Passport. A questo esercito si aggiunge lo staff del CUS Cagliari con Marcello Sanfelice ed Andrea Matta, Different – il team degli allestitori del palco, tutte le facoltà dell’ateneo cagliaritano, il servizio di primo soccorso, il team comunicazione che ha gestito i social, foto, video e relazioni media della manifestazione e i ragazzi del progetto Faces of AteneiKa.

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Verrà inaugurata sabato 17 dicembre, alle 17.30, negli spazi del Museo MAGMMA di Villacidro (nella Casa anziani di via San Gavino), la mostra “Dino Marchionni, gli anni ’50 e ‘60”.

Curata da Walter Marchionni, l’esposizione propone per la prima volta una cinquantina di opere realizzate dall’incisore urbinate Dino Marchionni a cavallo tra gli anni Cinquanta e Sessanta.

Graffiti, olii, tempere e disegni in questa esposizione vanno a rappresentare quel periodo straordinariamente fortunato della vita dell’artista, che attraversa la fase di transizione dalla residenza ad Urbino  all’approdo in Sardegna, a Villacidro. Il corpus presentato nell’allestimento è principalmente formato da figure realizzate prevalentemente con la tecnica litografica. L’influsso accademico si estende anche nei primi anni in Sardegna, dove la litografia è sostituita dalla tempera e dall’acquerello.

Dalle opere emerge come l’artista urbinate fosse inserito a pieno nel solco di quella tendenza dell’arte contemporanea in cui la linea di ricerca estetica, scrive il critico Giorgio Pellegrini nel testo che accompagna la mostra, era «tutta rivolta al calore della presenza originaria, alla profondità delle radici, al fondamento stesso dell’arte: il fare artigianale, unica sua componente capace di rendere l’arte l’unico, autentico polo contrapposto alla realtà sociale alienata». La riprova si ha, continua Pellegrini, nella «sorprendente varietà delle tecniche esecutive, praticate e insegnate (…) tutte unite dalla comune complessità dei procedimenti oltre che dal rigore di una manualità imperiosa quanto impeccabile, capace perfino di osare finissimi virtuosismi inesplorati (…) con un materiale, il colore a cera, che non ammette pentimenti».

Tra i graffiti, ne sarà esposto uno del 1965 ritrovato Walter Marchionni nell’ufficio del corpo di polizia municipale di Villacidro: si tratta di un’opera che rappresenta raccoglitrici di legna, uno straordinario esempio della tecnica di graffito su cera in bianco e nero, custodito gelosamente  dai vigili urbani .

La mostra sarà presentata dal critico d’arte Giorgio Pellegrini. All’inaugurazione saranno inoltre presenti il presidente della Fondazione di Sardegna, Antonello Cabras, la sindaca di Villacidro, Marta Cabriolu, il vice sindaco, con delega alla Cultura, Giovanni Spano. A monsignor Angelo Pittau, presidente del Centro di cultura di Alta formazione, e all’architetto Antonio Piras, presidente dell’Università della terza età di Villacidro, ex alunni dell’artista, sono affidati testi di testimonianza sul proprio rapporto con Dino Marchionni, docente e uomo.

La mostra resterà aperta fino al 20 gennaio 2017 e potrà essere visitata dal martedì alla domenica dalle 16.00 alle 19.00.

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Verrà inaugurata sabato 27 febbraio, alle 18.00, nella Casa anziani di via San Gavino, a Villacidro, nuova sede temporanea del Museo d’arte grafica del Mediterraneo Marchionni (MAGMMA), la mostra Evviva Villacidro – Villacidro.

In uno spazio espositivo di 350 metri quadrati Walter Marchionni, nella doppia veste di direttore del Magmma e di artista con lo pseudonimo di Giò Tanchis, coinvolge i due artisti Gavino Ganau, di Sassari, e Max Mazzoli, livornese ma sassarese d’adozione, in un percorso espositivo in cui ciascuno rappresenta Villacidro con il proprio stile.

In totale sono esposti 50 quadri, realizzati apposta per l’occasione utilizzando varie tecniche di grafica. Così se Mazzoli predilige l’acquarello, Ganau utilizza la matita morbida, mentre Marchionni/Tanchis lavora con tempera su carta cotone. Il risultato è una gradevole commistione di generi che esaltano la peculiarità urbanistica ed ambientale di Villacidro.

Sullo sfondo aleggia la figura dell’incisore urbinate Dino Marchionni (padre di Walter e a cui il Magmma è intitolato) che di Villacidro fece la propria musa. Cimentandosi in questo singolar tenzone allargato a tre gli autori, la cui fama ha oltrepassato il Tirreno,  dimostrano la voglia di esprimere al meglio la propria tecnica e la propria vena ispiratrice. Ecco allora, la rappresentazione della vecchia stazione delle Ferrovie Complementari da parte di Max Mazzoli, scuotere l’anima del villacidrese in un tripudio di rosa antico “forgiato” per l’occasione dall’autore. Oppure quella croce di Seddanus, magnificamente stilata da Gavino Ganau, dove tutto ciò che è attorno svanisce come per esaltarne l’esclusività materiale, lei che rappresenta l’immateriale. Ancora, il Lavatoio, vero vanto del popolo di Villacidro, plasmato e sospeso nel vuoto apparente da WalterMarchionni/Giò Tanchis.

L’esposizione è un passaggio fondamentale del percorso avviato più di un anno fa dal Museo MAGMMA, ideato e realizzato da Walter Marchionni. Che con questa mostra ha ribadito l’appartenenza al territorio, intestardendosi e volendo assolutamente  che il MAGMMA restasse ed avesse  la sede proprio a Villacidro… il suo paese.

Evviva Villacidro – Villacidro è viva coincide con l’inaugurazione della nuova sede temporanea del MAGMMA, in attesa che inizino e si concludano i lavori di ristrutturazione del Palazzo Vescovile dove il Museo ha la sua sede storica.

Nella soluzione della sede temporanea del MAGMMA, la cui ricerca  per alcuni mesi ha conosciuto traversie di vario genere, è stata di fondamentale importanza l’intervento di istituzioni private come la Fondazione Banco di Sardegna ed il Centro Culturale di Alta Formazione, garantendo continuità alle attività museali.

La mostra resterà aperta sino al 30 aprile 2016, tutti i giorni dal martedì alla domenica, dalle 16.00 alle 19.00, e la mattina su appuntamento.

L’esposizione è realizzata con il contributo di: Fondazione di Sardegna, Centro d’Ascolto Madonna del Rosario e Centro Culturale d’Alta Formazione.

In occasione della mostra sarà realizzato un catalogo con testi di Angelo Pittau, Antonio Piras e Walter Marchionni.

MAX MAZZOLI - Stazione complementari - acquerello su carta GIO' TANCHIS (Walter MArchionni)-(Walter MArchionni) Lavatoio - tempera su carta cotne (arches)

 

 

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Si intitola Evviva Villacidro – Villacidro è viva la mostra che verrà inaugurata sabato 27 febbraio, alle 18.00, nella Casa anziani di via San Gavino, a Villacidro, nuova sede temporanea del Museo d’arte grafica del Mediterraneo Marchionni (MAGMMA).

In uno spazio espositivo di 350 metri quadrati Walter Marchionni, nella doppia veste di direttore del Magmma e di artista con lo pseudonimo di Giò Tanchis, coinvolge i due artisti Gavino Ganau, di Sassari, e Max Mazzoli, livornese ma sassarese d’adozione, in un percorso espositivo in cui ciascuno rappresenta Villacidro con il proprio stile.

In totale sono esposti 50 quadri, realizzati apposta per l’occasione utilizzando varie tecniche di grafica. Così se Mazzoli predilige l’acquarello, Ganau utilizza la matita morbida, mentre Marchionni/Tanchis lavora con tempera su carta cotone. Il risultato è una gradevole commistione di generi che esaltano la peculiarità urbanistica e ambientale di Villacidro.

Sullo sfondo aleggia la figura dell’incisore urbinate Dino Marchionni (padre di Walter e a cui il Magmma è intitolato) che di Villacidro fece la propria musa. Cimentandosi in questo singolar tenzone allargato a tre gli autori, la cui fama ha oltrepassato il Tirreno, dimostrano la voglia di esprimere al meglio la propria tecnica e la propria vena ispiratrice. Ecco allora,  la rappresentazione della vecchia stazione delle Ferrovie Complementari da parte di Max Mazzoli, scuotere l’anima del villacidrese in un tripudio di rosa antico “forgiato” per l’occasione dall’autore. Oppure quella croce di Seddanus, magnificamente stilata da Gavino Ganau,  dove tutto ciò che è attorno svanisce come per esaltarne l’esclusività materiale, lei che rappresenta l’immateriale. Ancora, il Lavatoio, vero vanto del popolo di Villacidro, plasmato e sospeso nel vuoto apparente da WalterMarchionni/Giò Tanchis.

L’esposizione è un passaggio fondamentale del percorso avviato più di un anno fa dal Museo MAGMMA, ideato e realizzato da Walter Marchionni. Che con questa mostra ha ribadito l’appartenenza al territorio, intestardendosi e volendo assolutamente  che il MAGMMA restasse ed avesse  la sede proprio a Villacidroil suo paese.

Evviva Villacidro – Villacidro è viva coincide con l’inaugurazione della nuova sede temporanea del MAGMMA, in attesa che inizino e si concludano i lavori di ristrutturazione del Palazzo Vescovile dove il Museo ha la sua sede storica.

Nella soluzione della sede temporanea del MAGMMA, la cui ricerca  per alcuni mesi ha conosciuto traversie di vario genere,  è stata di fondamentale importanza l’intervento di istituzioni private come la Fondazione Banco di Sardegna ed  il Centro Culturale di Alta Formazione, garantendo  continuità alle attività museali.

La mostra resterà aperta sino al 30 aprile 2016, tutti i giorni dal martedì alla domenica dalle 16.00 alle 19.00 e la mattina su appuntamento.

MAX MAZZOLI - Stazione complementari - acquerello su carta GIO' TANCHIS (Walter MArchionni)-(Walter MArchionni) Lavatoio - tempera su carta cotne (arches) foto sede via san gavinoGAVINO GANAU - seddanus 02 matite su carta, 35 X 50 cm., 2016 (1)

 

Convegno archeologia cristiana aCagliari 2 Convegno archeologia cristiana Cagliari

Rossana Martorelli.

Rossana Martorelli.

Sono iniziati ieri, martedì 23 settembre alle ore 15.00, i lavori dell’ XI #Congresso Nazionale di Archeologia Cristiana dal tema “Isole e terraferma nel primo Cristianesimo. Identità locale ed interscambi culturali, religiosi e produttivi”. Il Congresso, che si svolgerà tutti i giorni fino a sabato 27 settembre tra le cittadine di Cagliari e Sant’Antioco, ha riunito studiosi e cultori della materia da tutta Italia, e non solo, che si succederanno con diverse relazioni.

Ieri è stato il turno di Philippe Pergola, Donatella Nuzzo e Antonio Piras. Ha presieduto i lavori Rossana Martorelli, docente di Archeologia Cristiana e Presidente della Scuola di Specializzazione in Beni Culturali di Cagliari.

Ester Lai

Studentessa in Archeologia e Storia dell’Arte di Cagliari

«Il #Centro Clinico del Villaggio Penitenziario di Uta sarà completato entro il 15 settembre prossimo. L’impegno è stato assunto dai vertici della Azienda Sanitaria Locale n. 8 nel corso di un vertice svoltosi in Prefettura a Cagliari». Ne dà comunicazione Maria Grazia Caligaris, presidente dell’associazione “Socialismo Diritti Riforme”, sottolineando «l’importanza dell’iniziativa assunta dal Prefetto di Cagliari per delineare il futuro del servizio sanitario della mega struttura in fase di realizzazione nel territorio di Uta». All’incontro sono intervenuti, tra gli altri, il Direttore generale della ASL 8, Emilio Simeone, il Procuratore Generale della Repubblica, Ettore Angioni, il Direttore della Casa circondariale di Cagliari Gianfranco Pala e il coordinatore sanitario del presidio medico di Buoncammino Antonio Piras.

«Un atto concreto, in attesa della conclusione dei lavori e nella prospettiva dell’inaugurazione dei tre plessi all’inizio dell’autunno, per garantire – osserva Caligaris – un efficiente sistema di prevenzione e cura per detenuti, agenti della Polizia penitenziaria, amministrativi. Una realtà corrispondente a un paese con presenze quotidiane di oltre un migliaio di persone.»

Nel Villaggio Penitenziario, oltre al Centro clinico, con 22 posti effettivi per degenti, sono infatti previsti defibrillatori semiautomatici in ogni piano per il primo soccorso e altri due per la rianimazione cardio-polmonare in punti strategici. Nei progetti della #ASL 8 anche una Tac il cui bando è in fase di predisposizione e un apposito corso di formazione per l’uso dei defibrillatori riservato agli agenti in servizio.

«E’ stata invece esclusa – rileva la presidente di SDR – la presenza di un’ambulanza dentro le mura della struttura penitenziaria di Uta. Si ritiene infatti sufficiente, in caso di necessità, far intervenire quella del Dipartimento di Emergenza di Sarroch, al centro del paese. Il vertice insomma ha messo l’accento sulle questioni organizzative del nuovo corso della sanità penitenziaria a Uta resta il problema però di sapere quando la mega struttura diverrà operativa. Troppi anni di attesa rischiano di trasformare i primi edifici in vecchie costruzione necessarie di ristrutturazioni.»

 

«Due ricoveri per accertamenti diagnostici, uno all’Ospedale “Binaghi”, l’altro nel Reparto Infettivi del SS. Trinità e tre detenuti in isolamento respiratorio all’interno della Casa Circondariale di Cagliari. Sono le misure immediatamente adottate dai Medici del Servizio di infettivologia di Buoncammino in seguito all’individuazione di un caso sospetto di tubercolosi». Lo afferma Maria Grazia Caligaris, presidente dell’associazione “Socialismo Diritti Riforme”, sottolineando che «la tempestività dell’avvio della profilassi è l’unico modo utile per scongiurare qualunque rischio di infezione».

«La situazione – sottolinea Caligaris che ha avuto assicurazioni in tal senso dal dirigente sanitario, Antorio Piras – è sotto controllo. Ciò non toglie che si avverta una certa preoccupazione tra gli Agenti di Polizia Penitenziaria. In realtà per ridurre l’incidenza del rischio di infezioni sarebbe opportuno effettuare costantemente, sui nuovi accessi nelle strutture detentive, test di screening infettivologico rendendo obbligatori quelli per la tubercolina.»

La profilassi, avviata in seguito a una persistente tosse manifestata da uno dei detenuti, prevede un preciso iter con tempi relativamente lunghi proprio per limitare l’esposizione del paziente al contatto con altri. Questa fase preliminare viene seguita in prima persona dal direttore sanitario con particolare attenzione in attesa delle verifiche che verranno ripetute per circa un mese.