19 April, 2024
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I consiglieri regionali del PD, primo firmatario il presidente della commissione Ambiente Antonio Solinas, hanno presentato una mozione volta ad impegnare il presidente della Giunta e l’assessore dell’Agricoltura per scongiurare il grave danno che verrebbe arrecato ai comuni di Aidomaggiore, Boroneddu, Dualchi, Ghilarza, Ottana, Noragugume, Sedilo, Soddi e Tadasuni con la revisione delle aree montane con vincoli naturali significativi ai sensi dell’art. 32 del Reg. (UE) n. 1305/2013.

Il processo di revisione delle aree montane con vincoli naturali significativi (ANC) ai sensi dell’art. 32 del Reg.(UE) n.1305/2013, in fase di studio al Ministero dell’Agricoltura, prevede dei parametri biofisici dai quali emerge che i Comuni  di Aidomaggiore, Boroneddu, Dualchi, Ghilarza, Ottana, Noragugume, Sedilo, Soddi e Tadasuni, attualmente svantaggiati ai sensi dell’art.19 del Reg. (CE) n.1257/1999, risulterebbero non più svantaggiati, in quanto non interessati in almeno il 60% della superficie agricola comunale da uno o più degli otto parametri biofisici di cui all’allegato III al Reg. (UE) n. 1305/2013.

L’applicazione del regolamento nei 9 comuni interessati dalla revisione rischia di avere un effetto devastante, oltre a creare un danno in termini di sostenibilità economico-finanziario per le aziende agricole e per tutto il comparto di filiera ad esse legato, in quanto, il regime delle zone agricole svantaggiate è oggi una componente rilevante delle politiche comunitarie per l’agricoltura e lo sviluppo rurale, infatti l’obiettivo comunitario era quello di colmare le disparità naturali esistenti tra i territori attraverso l’istituzione di regimi particolari come, ad esempio, le “Indennità Compensative” destinate ad incentivare le attività agricole in zone depresse e compensare il mancato reddito  degli operatori agricoli.

Per questo motivo, nella mozione si chiede all’assessore regionale dell’Agricoltura e al presidente della Giunta regionale, di impegnarsi a porre in essere tutte le legittime azioni possibili per evitare che le aree marginali della Sardegna Centrale, in particolar modo, i territori dei comuni in esame, possano essere ulteriormente danneggiate da scelte centralistiche del ministero dell’Agricoltura finalizzate a modificare i criteri dell’art.19 del Reg. (CE) n. 1257/1999.

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Dopo Carbonia, Nuoro. L’assessore Cristiano Erriu continua gli incontri sul disegno di legge di Governo del territorio.

«Nuoro è la città simbolo, la capitale delle zone interne della Sardegna. E il disegno di legge di Governo del territorio non guarda soltanto alle coste. Si tratta di due aspetti differenti di un unico, straordinario patrimonio ambientale, paesaggistico, culturale ed identitario della nostra isola, che meritano la stessa attenzione.»

Così l’assessore regionale dell’Urbanistica ha introdotto l’incontro pubblico che si è tenuto questa mattina nella sala consiliare della provincia di Nuoro, alla presenza del presidente della competente commissione del Consiglio regionale, Antonio Solinas, e di altri 70 partecipanti: sindaci, rappresentanti delle associazioni ambientaliste e imprenditoriali, delle Organizzazioni sindacali e degli Ordini professionali.

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La consigliera regionale del Partito Democratico Daniela Forma che nei giorni scorsi si è fatta carico delle proteste degli operatori insediati nelle aree industriali di Tossilo e Bonu Trau di Macomer per gli aumenti spropositati nelle tariffe che si avrebbero quando dal 1 giugno 2018 Abbanoa spa subentrerà nella gestione del Servizio Idrico Integrato, ha depositato sul merito una mozione.

La mozione di cui è prima firmataria Daniela Forma è sottoscritta dai capigruppo Pietro Cocco, Annamaria Busia, Daniele Cocco, Pierfranco Zanchetta e dai consiglieri regionali Piero Comandini, Lorenzo Cozzolino, Roberto Deriu, Antonio Gaia, Giuseppe Meloni, Valerio Meloni, Cesare Moriconi, Rossella Pinna, Valter Piscedda ed Antonio Solinas. 

«Vorrei ricordare – dichiara Daniela Forma – che gli operatori dell’area industriale di Macomer (Tossilo e Bonu Trau) sono stati invitati, a stretto giro di posta ed entro il 18 maggio, a sottoscrivere il nuovo Contratto di servizio con Abbanoa spa che subentrerà dal prossimo mese nella gestione del Servizio Idrico Integrato al Consorzio Industriale di Macomer.

Tale trasferimento di funzione che consentirà il passaggio di 5 dipendenti dal Consorzio di Tossilo ad Abbanoa spa, comporterà però un aumento delle tariffe per gli operatori in alcuni casi fino ad oltre il 400%: una situazione quindi insostenibile che ha comportato la sollevazione delle aziende e il rifiuto di sottoscrivere il nuovo contratto di servizio con Abbanoa spa.

Di contro Abbanoa spa – aggiunge Daniela Forma – annuncia interventi per 725.000 euro sulla rete idrica consortile, risorse che non sono certo messe a disposizione da Abbanoa spa bensì dalla Regione Sardegna, precisamente dell’assessorato regionale dell’Industria, che ha autorizzato l’erogazione di euro 725.000 in favore di EGAS, che si avvarrà di Abbanoa spa per la realizzazione degli interventi di cui necessita il sistema idrico consortile di Macomer, come si può facilmente evincere dalla deliberazione della Giunta regionale n. 38/36 del 08/08/2017.

Inutile dire – sottolinea ancora Daniela Forma – che la Regione Sardegna deve necessariamente dire parole chiare sugli effetti certamente non preventivati che tale trasferimento di funzione rischia di far abbattere sugli operatori di Macomer e lo deve fare prima che tale passaggio avvenga. Se è necessaria una proroga rispetto alla data del 1 giugno 2018 per verificare meglio questi aspetti, tale proroga deve essere subito notificata.

Non è infatti pensabile – conclude Daniela Forma – che dopo tutti gli sforzi che stiamo mettendo in campo per rendere appetibili agli investitori i nostri insediamenti industriali perché portino produzione ed occupazione nelle aree interne, si corra il rischio con questa maldestra operazione di far chiudere i battenti anche a chi fino ad ora ha resistito ed ha garantito sviluppo ed occupazione nella Sardegna Centrale.»

 

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La commissione Trasporti presieduta da Antonio Solinas (Pd) ha ascoltato l’assessore dei Trasporti Carlo Careddu che ha riferito sul negoziato in corso con la commissione europea sulla continuità territoriale aerea.

Nella sue relazione l’assessore Carlo Careddu ha evidenziato i termini del problema, che consistono nell’interpretazione del regolamento Ue del 2008 che disciplina la materia. La commissione europea, ha affermato, è attestata su una interpretazione rigida, nel senso che ritiene che lo schema della Regione sia sovra-dimensionato rispetto ai cosiddetti servizi minimi che devono essere garantiti, per quanto riguarda le tratte e le frequenze, incidendo negativamente, in questo modo, sulla tutela delle dinamiche del libero mercato.

La Regione invece, ha proseguito, anche grazie ad un corposo e dettagliato dossier sui dati di traffico e l’andamento della domanda e dell’offerta messo a punto in collaborazione con l’Università di Cagliari, sostiene che il regime di continuità proposto sia del tutto compatibile con la normativa europea vigente. La nostra tesi, ha aggiunto l’assessore, condivisa dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti che ci ha affiancato nel negoziato, trova riscontro anche nei dati del monitoraggio che abbiamo effettuato costantemente, dati che evidenziano con grande frequenza la presenza di percentuali elevate di riempimento degli aeromobili che determinano l’entrata di in servizio di voli aggiuntivi.

Per la Sardegna, ha poi dichiarato, una sorta di continuità limitata lasciata in buona parte al libero mercato significherebbe una limitazione del diritto dei sardi alla mobilità ed alla libera circolazione, oltre che una disparità di trattamento rispetto agli altri cittadini dello Stato.

La Regione, ha concluso, ha inviato alla commissione ulteriori contro deduzioni ma al di là dei complessi aspetti tecnico giuridici della questione, a breve scadenza la politica sarà chiamata ad una decisione. Una decisione che ha detto, infine, ritengo debba essere espressa non solo dalla Sardegna ma dall’Italia nel suo complesso, come Stato membro dell’Unione europea.

Nel successivo dibattito, hanno preso la parola alcuni consiglieri regionali che, sia pure con sottolineature diverse, hanno espresso grande preoccupazione per l’evoluzione di un problema strategico e vitale per la comunità regionale.

Antonello Peru, di Forza Italia, ha parlato di una «situazione raccapricciante che limita gravemente la libertà dei sardi e i loro diritti fondamentali ed è in evidente contrasto con la politiche di coesione della stessa Ue». Valerio Meloni, del Pd, ha auspicato una «azione incisiva che vada oltre l’assessorato regionale, coinvolgendo il Parlamento nazionale, dato che è in gioco il principio della parità di condizioni fra i cittadini».

La strategia della Sardegna per una vera continuità, secondo Eugenio Lai di Art. 1 – Mdp, deve essere supportata da tutte le forze politiche e dalle istituzioni con un impegno unitario che deve evitare accordi al ribasso”. Sempre per il Pd Raimondo Caciotto ha auspicato la convocazione del Consiglio regionale sul tema ricordando inoltre che, secondo una recente indagine dell’Eurispes, “si va consolidando sempre più la percezione della Sardegna come una Regione troppo cara, percezione senz’altro diffusa fra i sardi che devono spostarsi ma anche fra quanti la devono raggiungere”. Alessandro Collu, anch’egli del Pd, ha condiviso la necessità di una battaglia per sardi raccomandando però «che sia davvero credibile e fondata sui contenuti», mentre Gian Filippo Sechi ha lamentato che i viaggiatori sardi, in periodi dell’anno particolarmente critici per varie ragioni, «sono costretti ad affrontare un ulteriore aumento dei costi».

Nelle conclusioni, il presidente della commissione, Antonio Solinas, ha manifestato la necessità di azioni forti della Regione e non solo, che devono far sentire la voce dei sardi presso le istituzione europee. Sono anche dell’avviso, ha sostenuto, che una vera continuità non possa riguardare solo i sardi, se davvero crediamo nel turismo come fattore di sviluppo della Sardegna.

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La commissione Trasporti, presieduta da Antonio Solinas (Pd) ha ascoltato l’amministratore unico dell’Arst Chicco Porcu sulle problematiche del “Trenino Verde”.

Nella sua relazione, Chicco Porcu ha messo l’accento sul fatto che per l’Arst la gestione delle linee turistiche (437 km divise in 4 tratte principali, le più estese d’Italia e fra le più grandi d’Europa) è una sorta di sistema parallelo che l’azienda assicura per scelta coprendo con risorse proprie costi di circa 400.000 euro l’anno di cui appena il 25% proviene dalla vendita dei biglietti. «Si tratta comunque – ha sottolineato – di linee che hanno un potenziale mercato turistico enorme che la Sardegna ha sfruttato solo in minima parte: basti pensare che in Europa questo mercato attrae circa 20 milioni di viaggiatori e in termini di ricavi vale 500 milioni di euro».

«Per valorizzazione queste potenzialità – ha aggiunto Chicco Porcu – occorre quindi un piano strategico pluriennale guidato da una cabina di regia regionale che coinvolga tutto il sistema pubblico anche perché la recente legge quadro nazionale, la n.128 del 2017, ha introdotto nuovi standard di sicurezza che rendono obbligatori, per esempio, l’illuminazione delle 44 gallerie del tracciato, il presidio con casellanti o impianti tecnologici di 240 passaggi a livello, e un equipaggio di 9 unità (5 a bordo e 4 a terra) per ciascuna linea.»

«A breve – ha poi annunciato – presenteremo a Mandas il nuovo calendario della stagione 2018 e cercheremo il sostegno concreto, che potrà essere anche minino, di tutti i soggetti interessati, iniziando a costruire un progetto di rilancio nel quale abbiamo sempre creduto, così come hanno mostrato di crederci sia il Consiglio regionale che il presidente della Giunta; bisogna però superare la fase degli interventi settoriali e mettere in piedi una programmazione solida che dia certezze a chi investe e rappresenti un elemento forte dell’offerta turistica regionale.»

Nel dibattito hanno preso la parola i consiglieri regionali Paolo Dessì (Misto), Eugenio Lai (Art. 1 – Mdp), Valerio Meloni ed Alessandro Collu, del Pd.

Nelle conclusioni il presidente della commissione Antonio Solinas ha ribadito l’impegno, in collaborazione con la quinta commissione competente in materia di turismo, ad individuare altre risorse per il Trenino Verde, aggiuntive rispetto allo stanziamento di 5 milioni nel triennio che il Consiglio ha inserito nella legge di stabilità 2017.

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La commissione Trasporti del Consiglio regionale, presieduta da Antonio Solinas (Pd), ha ascoltato il direttore generale della società di gestione dell’aeroporto di Alghero Mario Peralda sulle problematiche dello scalo.

Nella sua relazione Mario Peralda ha espresso in apertura un giudizio molto positivo sulla scelta della Regione di privatizzare la struttura, affidandone la gestione ad una società leader nel trasporto aereo che controlla circa il 38% del traffico nazionale.

Quanto ai dati del traffico su Alghero, il dg ha affermato che occorre leggerli in maniera corretta, evitando cioè il riferimento al 2015  (1.7 milioni di passeggeri) che rappresentò un picco straordinario e non ripetibile anche perché dovuto in larga parte alla presenza massiccia di un vettore low cost come Ryanair oggi non più sostenibile in base alle norme comunitarie.

«L’andamento del 2017 – ha detto – segnala non solo la conferma di un trend positivo con il recupero graduale ma consistente dei flussi di passeggeri rispetto all’anno precedente, ma indica soprattutto che l’aeroporto ha ulteriori margini di miglioramento, da intercettare rafforzando la buona gestione della società attraverso l’incremento dei volumi di traffico e proseguendo nella razionalizzazione dei costi, nel miglioramento della qualità dei servizi e nella collaborazione con il territorio.»

«Oggi – ha aggiunto Mario Peralda – lavoriamo con 13 vettori attivi su 52 rotte di cui 16 internazionali, abbiamo un piano per sviluppare ancora i volumi di traffico, stiamo realizzando una nuova area di parcheggi da 1.000 posti, e siamo intervenuti anche sulla struttura dei costi, sia esternalizzando le attività di security senza perdere un posto di lavoro, che sottoscrivendo un buon accodo con i sindacati per gestire circa 45 esuberi, nel senso che la cassa integrazione dei mesi invernali viene sostanzialmente assorbita nei mesi estivi.»

Soffermandosi poi sul recente bando della Regione a sostegno della destagionalizzazione, il dg dell’aeroporto di Alghero ne ha messo in luce il valore strategico, sottolineando però la necessità di rivedere la tempistica perché un intervento efficiente nel trasporto aereo richiede almeno un anno di preparazione.

Nel corso del dibattito hanno preso la parola i consiglieri regionali Pierfranco Zanchetta (Cps), Antonello Peru (Forza Italia), Raimondo Caciotto e Valerio Meloni (Pd), Gian Filippo Secchi (Udc).

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Il consigliere di Forza Italia Edoardo Tocco è stato eletto presidente della commissione di inchiesta sull’amianto in Sardegna, che si è formalmente costituita questo pomeriggio.

Nel suo incarico Tocco sarà affiancato dalla vice presidente Daniela Forma, del Pd.

La commissione è stata istituita dal Consiglio regionale alla fine dell’anno scorso, dopo l’approvazione di un ordine del giorno (primo firmatario Pietro Pittalis) sottoscritto da tutti i capigruppo.

Ne fanno parte Annamaria Busia (Misto), Piero Comandini, Antonio Solinas e Gianmario Tendas (Pd), Alessandra Zedda e Mariano Contu (Forza Italia), Luigi Crisponi (Riformatori sardi), Domenico Gallus (Psd’Az-La Base), Pierfranco Zanchetta (Cps) e Gianluigi Rubiu (Udc Sardegna).

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Il consigliere Gianni Lampis (FdI) è stato eletto segretario dell’ufficio di presidenza del Consiglio regionale. La seduta è stata aperta dal presidente Gianfranco Ganau. Prima di iniziare l’esame dell’ordine del giorno, numerosi consiglieri regionali hanno preso la parola sull’ordine dei lavori.

Il consigliere Antonio Solinas, del Pd, ha ricordato che ieri i commissari Ara hanno riscontrato una perdita di esercizio superiore alla quota consentita dalla legge e messo in liquidazione l’associazione, con grave preoccupazione dei lavoratori che Consiglio deve condividere, per cui sentire con urgenza l’assessore dell’Agricoltura.

Il consigliere Gianni Lampis (Fdi Sardegna), ha invece richiamato l’attenzione dell’Aula sulle conseguenze dell’ondata di maltempo che ha colpito la Sardegna e in particolare molti Comuni dove non è stata ripristinata nemmeno la viabilità principale; di qui la necessità di una relazione dettagliata dell’assessore dell’Ambiente.

Alessandra Zedda, vice capogruppo di Forza Italia, ha ripreso il tema sollevato da collega Antonio Solinas, per sottolineare l’ordine del giorno unanime del Consiglio con cui si impegnava la Giunta ad evitare le messa in liquidazione, segno che si era compresa la gravità della situazione. Nessuno però ha fatto niente, ha lamentato, mettendo il Consiglio davanti al fatto compiuto, nonostante diverse riunioni al ministero delle quali la minoranza non nemmeno stata informata; su questo l’assessore deve riferire al più presto.

Il capogruppo di Art. 1 – Mdp Daniele Cocco si è soffermato sul licenziamento di 4 dipendenti amministrativo della Asl di Nuoro risalente a qualche giorno fa in base, sembra, ad una delibera sul dimensionamento delle piante organiche predisposta dall’Ats. Secondo Daniele Cocco si tratta di un atto grave ed illegittimo, mentre continuano le assunzioni amministrativi attraverso le agenzie interinali. Per noi, ha concluso, bisogna partire dal mantenimento degli occupati e dei vincitori di concorso, rivedendo il provvedimento anche perché gli amministrativi della sanità sarda sono sotto la media nazionale.

Il presidente Ganau, dopo aver ribadito che le segnalazioni non sono previste dal regolamento, ha invitato i consiglieri ad attenersi all’ordine dei lavori, annunciando che quella odierna sarà considerata l’ultima eccezione al regolamento.

Anna Maria Busia (Misto) ha sollecitato un urgente incontro con l’assessore dell’Agricoltura Pierluigi Caria sulla messa in liquidazione Ara, di cui il Consiglio si è occupato a lungo, perché ora si è aperta una falla preoccupante nel settore dei servizi per agricoltura, oltre ad essersi consumato uno sgarbo istituzionale attraverso un provvedimento intervenuto a trattativa in corso Regione-Ministero.

Per il Pds il consigliere Roberto Desini ha protestato ricordato che, proprio pochi giorni fa, in commissione Agricoltura erano stati assunti precisi impegni per  affrontare la situazione Ara nel breve e medio termine scongiurando adozione di provvedimenti contingenti; così non è stato, a conferma di alcuni segnali peraltro molto chiari come il trasferimento da Cagliari a Roma delle coordinate bancarie.

Il capogruppo del Pds Giangranco Congiu ha chiesto la presenza dell’assessore dell’Agricoltura in Aula al più presto per riferire su una situazione incredibile ed incresciosa, che costituisce un attentato contro la nostra zootecnica. Abbiamo accettato supinamente, ha detto ancora Congiu, una modifica di regolamento che ha aperto la strada al commissariamento, soluzione di fatto favorita dalla Regione con un parere positivo che non sta in piedi, perché stiamo perdendo un intero sistema tecnico di sostegno alla zootecnia che non riusciremo più a ricostituire.

Il vice capogruppo del Pd Roberto Deriu ha riconosciuto sia la fondatezza delle argomentazioni dei colleghi che le osservazioni regolamentari del presidente, sollevando nel contempo il tema della lentezza con cui si forniscono le risposte alle interrogazioni dei consiglieri.

Il consigliere Luigi Lotto, del Pd, ha definito giusto il richiamo del presidente, affermando inoltre di aver partecipato ad alcune riunioni a Roma con le strutture del ministro Madia dove si è concordato di mettere in piedi un comitato tecnico che inizierà a lavorare domani con il compito di predisporre un nuovo disegno di legge di riorganizzazione dell’assistenza tecnica in agricoltura. Su questo il ministero ha mostrato aperture sollecitando un percorso tecnico forte e condiviso. Nel frattempo, ha lamentato Lotto, è successa la messa in liquidazione di Ara forzando la mano, nonostante la nostra richiesta di rimandare ogni decisione e considerando eventuali provvedimenti atti ostili nei confronti della Regione. Ora siamo ad un bivio, ha concluso: o riorganizzare il sistema o, senza illudere nessuno, seguire un’altra strada per mantenere in Sardegna sia l’assistenza tecnica che il controllo dei libri genealogici: auspico la prima soluzione, sulla quale ci confronteremo con l’assessore giovedì in commissione.

Il consigliere Domenico Gallus (Pasd’Aza-La Base), anche nella sua qualità di Sindaco. Ha ricordato le recenti intimidazioni ai Sindaci di  Bitti e Siniscola. Vanno bene la vicinanza e la solidarietà, ha dichiarato, ma i nostri amministratori locali sono costretti ad affrontare ogni giorno una situazione molto preoccupante, al punto che fare il Sindaco oggi in Sardegna è diventata una missione impossibile e forse sarebbe davvero il caso di arrivare alle dimissioni di massa in assenza di atti concreti del Consiglio e della Giunta.

Avviando l’esame dell’ordine del giorno, il presidente ha ricordato la necessità di procedere all’elezione di un segretario del Consiglio, aggiungendo in proposito che il gruppo Fdi Sardegna, non essendo rappresentato negli organismi di presidenza dell’Assemblea, ha presentato specifica istanza.

Il Consiglio ha quindi proceduto alla votazione. Al termine dello scrutinio è stato eletto il consigliere Gianni Lampis con  30 voti.

Prendendo ancora la parola sull’ordine dei lavori il consigliere dell’Udc Giorgio Oppi ha riferito di aver sentito in una trasmissione televisiva dati che offendono la dignità del Consiglio. E’ stato detto, ha precisato Giorgio Oppi, che la Regione Sardegna ha 55 collaboratori su 60 con una spesa più alta di tutte le altre Regioni ma la realtà è esattamente opposta: noi siamo la Regione che ha tagliato di più ed i collaboratori non sono esterni ma provengono dal sistema Regione dal quale sono retribuiti, quindi è una partita di giro ed un risparmio perché non si tratta di collaborazioni esterne e questo va precisato anche formalmente.

Il presidente Gianfranco Ganau ha assicurato che si provvederà in merito.

Avviando l’esame dell’ordine del giorno, il Consiglio ha successivamente esaminato la proposta di istituire una commissione speciale sull’artigianato e commercio in Sardegna e sulle politiche commerciali della Gdo (grande distribuzione organizzata).

Il proponente Roberto Deriu ha parlato in apertura del grande disagio dei lavoratori della Gdo in materia di diritti mentre artigianato e piccolo commercio sono sempre penalizzati da problemi strutturali gravi, burocratici e legislativi. La commissione, ha spiegato, dovrà avere una missione limitata che, partendo da una ricognizione della situazione attuale, arrivi ad una proposta legislativa nuova e condivisa con finanziamenti adeguati. Si tratta di una proposta che ha incontrato il plauso delle associazioni di categoria, ha concluso, ed anche il Consiglio può e deve dare una risposta a migliaia di imprese e lavoratori che hanno diritto ad un intervento concreto.

Il consigliere dei Riformatori sardi Luigi Crisponi ha messo in evidenza che la proposta di Deriu non riguarda solo il sistema organizzato ma tutto un comparto produttivo di grande importanza per la Sardegna che ha sofferto in modo particolare la crisi, un comparto solitamente ai margini dell’attenzione della politica. E’quindi una buona occasione, ha sostenuto, per una riflessione seria perché queste componenti della nostra economia sono fondamentali e devono essere protagoniste della auspicata ripartenza della Sardegna; la commissione deve avere perciò un mandato limitato ma molto concreto senza trascurare le implicazioni legate sia allo svantaggio competitivo derivante dall’insularità che al fenomeno dello spopolamento, e tantomeno la necessità di adeguate risorse finanziarie.

Il consigliere Fabrizio Anedda (Misto) ha ricordato che fare impresa oggi in Sardegna significa operare in un mondo fragile e pieno di difficoltà con le associazioni di categoria che non svolgono appieno il loro ruolo ed il risultato che, anche quelle di piccole dimensioni, sono di fatto sole e questa tendenza va invertita perché creano lavoro.

Il consigliere del Pd Luigi Lotto ha parlato di un tema molto significativo e delicato perché tocca da vicino una buona metà dell’economia regionale, per cui la commissione sarà utile se saprà coinvolgere tutte le parti interessate per alcuni obiettivi: nuovo disegno di legge sul commercio e sull’artigianato una valutazione attenta su risultati di leggi generaliste a sostegno di tutto il comparto superando diversificazioni che invece hanno un fondamento.

Sempre per il Pd il consigliere Raimondo Caciotto ha definito la commissione quanto mai opportuna per intercettare le esigenze di un settore trainante per la Sardegna, che crea occupazione e lavoro e deve essere sostenuto con convinzione; un settore nonostante tutto vitale anche se non riesce ad esprimere le sue potenzialità e va accompagnato individuando alcune priorità come attenzione di giovani, semplificazione della burocrazia, accesso al credito, lotta a contraffazione, abusivismo, concorrenza sleale e violazione delle regole di mercato.

Il capogruppo di Fdi Sardegna Paolo Truzzu, pur comprendendo le finalità della proposta che incide su un settore strategico per la Sardegna, ha criticato il fatto che ma la richiesta arriva a 10 mesi dalla campagna elettorale mentre per 4 anni non si è fatto nulla, nonostante le stesse organizzazioni di categoria in ogni sessione di bilancio abbiano presentato proposte che non sono state nemmeno prese in considerazione, a partire da quella di utilizzare parte di fondi regionali per un programma straordinario di edilizia green: Ora, ha concluso, siamo fuori tempo massimo e per questo siamo contrari.

Dopo l’on. Paolo Truzzu ha preso la parola l’on. Attilio Dedoni (Riformatori), che ha detto: “Qualunque opportunità come questa commissione va perseguita per poter dare il meglio, altri potranno completare quest’opera. E’ inutile ripetere quali sono i condizionamenti che il piccolo commercio ha subito da parte della grande distribuzione: ormai gli oristanesi, per esempio, preferiscono il grande supermarket costruito da un nostro ex presidente invece che andare nel centro storico cittadino che tanta socialità ha generato negli anni. Questo mi spinge a dire sì alla commissione e a superare anche le criticità giuste esposte da chi mi ha preceduto: dobbiamo lasciare una riflessione scritta su questi problemi”.

Per Forza Italia ha preso la parola la capogruppo Alessandra Zedda, che ha parlato di “dichiarazione di fallimento di questa giunta e di questa maggioranza sul tema del commercio e non solo. I lavoratori di questo settore hanno ormai perso ogni fiducia nel futuro. Noi non ci tireremo indietro ma chiediamo che ci sia un tempo prestabilito, massimo qualche mese, con scadenza al 31 luglio 2018, valutando prima insieme quale sarà l’efficacia di questa commissione e quali obiettivi dovrà raggiungere”.

Sulla proposta la Giunta ha espresso parere favorevole con l’assessore Piras (Industria).

Il presidente Gianfranco Ganau ha illustrato l’ordine del giorno di istituzione della commissione e l’on. Alessandra Zedda ha chiesto qualche minuto di sospensione per valutare con la maggioranza le richieste avanzate da Forza Italia. Alla ripresa, la capogruppo ha avanzato la proposta e precisato che alla fine dei lavori consiliari i gruppi si incaricheranno di “indicare i nomi dei componenti in modo che la commissione inizi al più presto il suo lavoro”.

Per l’on. Gennaro Fuoco (Fdi) “il nostro voto contrario è politico perché la proposta è tardiva e siamo scettici. Tra poco ci troveremo ad affrontare la crisi della grande distribuzione per effetto del commercio elettronico”.

In dichiarazione di voto l’on. Fabrizio Anedda (Misto) ha detto: “Mi sembra che la commissione quinta stia già facendo questo lavoro, il mio voto sarà di astensione”.

Per l’on. Luigi Lotto (Pd) dovrà essere salvaguardato il ruolo in materia della commissione Quinta “quando il lavoro della commissione di inchiesta finirà e ci troveremo davanti al problema della proposta di legge”.

Il riformatore Luigi Crisponi si è invece detto favorevole: “E’ un tema che riguarda il sistema produttivo regionale, noi ci siamo”.

Voto favorevole è stato annunciato anche da Forza Italia e di seguito l’Aula ha approvato l’istituzione della commissione di inchiesta con 41 sì e 4 contrari.

Subito dopo l’on. Luigi Crisponi (Riformatori) ha illustrato un ordine del giorno teso all’istituzione di una commissione di inchiesta che faccia luce sui fallimenti delle politiche industriali nel polo di Ottana. “Una rilevante quantità di sostanze tossiche sono nei terreni e nelle falde”, ha detto l’oratore, “mentre i lavoratori hanno perso il lavoro e molte morti sono state frettolosamente dimenticate. Si è dissolto così il sogno industriale della Sardegna centrale e questo merita un approfondimento, insieme al disinvolto maneggio di soldi pubblici. Vogliamo mettere un punto fermo su questa sconfitta che compie cinquant’anni, dalle chimiche di Stato degli anni ’70 alle mancate bonifiche su quei terreni? Ci sono occasioni di sviluppo su quell’area oggi?”.

Per l’on. Gaetano Ledda (Psd’Az) “è mezzo secolo che si parla di Ottana e mi ricordo che da ragazzino molti miei paesani avevano il sogno di andare in fabbrica e lasciare la campagna. Oggi piangiamo ancora quei morti e le politiche industriali fallimentari di Ottana, come è scritto nell’ordine del giorno di istituzione di questa commissione. So che siamo a fine mandato ma da qualche parte dobbiamo cominciare, anche indagando su come sono stati erogati e perché cosa i fondi pubblici alle imprese pubbliche e private”.

Ha preso la parola l’on. Fabrizio Anedda (Misto), che ha rievocato “l’industrializzazione della Sardegna nell’ambito dei piano di Rinascita a partire dal dopoguerra” mentre per l’on. Sabatini, presidente della commissione Bilancio, “non è la bonifica, per quanto necessaria, il piano di rilancio di quelle aree. Una commissione utile dovrebbe valutare quali sono le azioni da mettere in campo per creare economia stabile in quelle zone. Chiedo che la richiesta sia ritirata e rivista insieme alla maggioranza, per poter fare un lavoro in positivo”.

Sulla richiesta di sospensiva si è pronunciato l’on. Luigi Crisponi: “Apprezzo la proposta, va individuato un futuro di qualità per Ottana. La nostra richiesta è del settembre 2017 e se fosse stata esaminata subito avremmo potuto dire qualcosa in più. Ma oggi non c’è davvero più tempo da perdere”.

Il presidente Gianfranco Ganau ha sospeso i lavori. 

Alla ripresa l’on. Antonio Solinas (Pd) ha detto che “comunque l’industrializzazione non è stata soltanto un fallimento perché molti di quelli che negli anni ’70 hanno iniziato sono già arrivati alla pensione. In quegli anni quella scelta fu intelligente e fu dettata dagli esiti della commissione Medici e produsse un salto di qualità di quei territori dal punto di vista culturale e civile. Non possiamo però parimenti negare che la chimica sia entrata in crisi né ripetere l’esperimento della legge 488, che ha Ottana ha costruito soltanto capannoni vuoti. Certo le bonifiche vanno fatte ma non risolvono il problema dello sviluppo economico perché non è la Regione che crea direttamente lavoro”.

Per l’on. Daniele Cocco (Sinistra) “è da tempo che in quest’Aula si parla della desertificazione di quel territorio e della mancanza di lavoro. Non si tratta di accusare chi ha agito in passato ma di trovare soluzioni per oggi. Negli ultimi tempi l’assessore Piras ha dimostrato grande disponibilità e una settimana fa c’è stato un incontro a Ottana organizzato dal Partito dei Sardi.  E’ chiaro che le risposte non arrivano con la bacchetta magica ma la vertenza Ottana sta diventando di serie A. Peggio di così da quelle parti non si può andare”.

L’assessore dell’Industria, Maria Grazia Piras, ha dunque espresso il parere favorevole della Giunta ed ha ricordato gli impegni dell’esecutivo regionale e dell’assessorato da lei diretto “per costruire un futuro per Ottana”. L’assessore ha quindi confermato la richiesta al ministero dello Sviluppo per il riconoscimento dello stato di area di crisi complessa e la predisposizione di un’altra serie di provvedimenti urgenti.

Fabrizio Anedda (Misto), intervenendo sull’ordine dei lavori, ha invitato l’assessore dell’Industria e quello della Programmazione a riferire in Aula sui progetti e le iniziative in favore dell’area di Ottana.

Il presidente del Consiglio ha però dato lettura dell’ordine del giorno con il quale si propone l’istituzione della commissione d’inchiesta sulle politiche industriali dell’area di Ottana ed il consigliere del Pd, Antonio Solinas, ha proposto un emendamento orale (approvato dall’Aula) che prevede la verifica dei livelli di inquinamento del fiume Tirso.

Posto in votazione l’ordine del giorno è stato approvato e su richiesta del capogruppo Sdl, Daniele Cocco, è stata rinviata al pomeriggio la discussione della mozione n. 387 in materia di istruzione.

Il presidente Gianfranco Ganau ha quindi dichiarato conclusi i lavori ed ha convocato l’Aula alle 16.00.

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«È un’importante occasione di approfondimento dei temi proposti all’interno della legge. Un’opportunità offerta a tutti i portatori di interesse, ai cittadini, agli ambientalisti e agli amministratori locali di poter intervenire e portare il loro punto di vista sul disegno di legge.»

Lo ha detto stamane, a Olbia, l’assessore regionale dell’Urbanistica, Cristiano Erriu, nel corso del secondo incontro pubblico sul disegno di legge di Governo del territorio. Ai lavori hanno partecipato oltre un centinaio di persone, tra cui il presidente della commissione consiliare competente Antonio Solinas, i consiglieri regionali del territorio, l’assessore dell’Agricoltura Pierluigi Caria, i sindaci della Gallura, l’amministratore unico di Forestas Giuseppe Pulina, i rappresentanti delle Associazioni imprenditoriali e ambientaliste, delle organizzazioni sindacali e degli Ordini professionali.

«È un dibattito che, per la prima volta, viene organizzato dalla Regione con questo livello di pervasività che coinvolge tutta la Sardegna – ha sottolineato l’assessore Cristiano Erriu -. Chiunque ha la possibilità di partecipare e dire la sua. Oggi abbiamo offerto una possibilità ulteriore, per gli interessati, di scendere maggiormente nei particolari dei vari temi, anche rispetto a quanto è successo nel primo incontro, che si è tenuto a Cagliari lo scorso 27 aprile, soprattutto per i punti che attengono il governo del territorio costiero e delle zone interne. Un altro aspetto molto importante – ha concluso Cristiano Erriu – riguarda le modalità di approvazione dei Piani urbanistici comunali, con l’idea di accelerare i tempi di approvazione dei Puc e allo stesso tempo dare certezza giuridica alle famiglie, alle imprese e alle Amministrazioni comunali.»

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Il Consiglio regionale si riunisce domani, martedì 8 maggio, alle 10.30, con all’ordine del giorno la nomina di un segretario del Consiglio, il testo unificato in materia di dislessia, l’istituzione di due commissioni speciali, una sulla crisi delle imprese dell’artigianato e del commercio, ed un’altra sul fallimento delle politiche industriali nell’area di Ottana. In discussione anche sette mozioni: due in materia di istruzione (mozione n. 387 – Daniele Cocco e più,  mozione 389 – Daniela Forma e più); due riguardanti l’attività venatoria ed il piano faunistico (mozione n. 259 – Marco Tedde e più, mozione  n. 365 – Gianluigi Rubiu e più); mozione n. 406 (Francesco Agus e più) sul mantenimento di un presidio sanitario nell’Ospedale San Giovanni di Dio di Cagliari; mozione n. 377 (Gennaro Fuoco e più) sul riconoscimento della piena rappresentanza sindacale aziendale all’ORSA nell’azienda CTM di Cagliari e mozione n. 376 (Lai e più) sulla situazione delle parafarmacie in Sardegna. La conclusione dei lavori dell’Assemblea è prevista per mercoledì mattina.

Mercoledì 9 maggio, alle 15.30, è convocata la Quarta commissione per l’audizione dell’assessore dell’Urbanistica e l’esame della deliberazione n. 52/22 del 22 novembre 2017 (Approvazione preliminare della Direttiva riportante la “specificazione dei dati dimensionali” in materia di servizi strettamente connessi alla residenza ai fini dell’entrata in vigore dell’articolo 11, comma 2, della legge regionale n. 23 del 1985 smi, come sostituito dall’articolo 7 della legge regionale n. 11 del 2017). A seguire è prevista l’audizione del direttore generale della società di gestione dell’aeroporto di Alghero sulle problematiche della SoGeAAl.

Il parlamentino presieduto da Antonio Solinas (Pd) proseguirà nei suoi lavori giovedì 10 maggio, alle 10.30, con l’audizione dell’amministratore dell’Arst (trasporto pubblico e trenino verde) e, alle 16.00, con l’audizione dell’assessore regionale dei Trasporti sulla continuità territoriale aerea.

Giovedì 10 marzo, alle 10.30, è convocata anche la Quinta commissione per l’audizione dell’assessore regionale dell’Agricoltura sullo stato di attuazione dell’ordine del giorno approvato in Consiglio lo scorso 13 marzo per fronteggiare la crisi di Ara, Aipa e Apa; l’audizione di un comitato spontaneo di aziende agricole sulle difficoltà di accesso ai bandi di finanziamento e l’audizione del consorzio Biotecnomare su alcune proposte operative per lo sviluppo del comparto pesca e acquacoltura in Sardegna.

La Terza commissione è invece convocata giovedì 10 marzo, alle 16.30, per la prosecuzione del monitoraggio sullo stato di attuazione degli interventi previsti per il sostegno alle imprese (bandi T1-T2-T3-T4).