29 March, 2024
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Primo atto ufficiale per il trentaduesimo premio “Giuseppe Dessì”: è online, infatti, il bando di partecipazione alla nuova edizione del concorso letterario intitolato allo scrittore sardo (1909 – 1977), in programma quest’anno dal 18 al 24 settembre a Villacidro, dove l’autore del romanzo “Paese d’ombre” (premio Strega nel 1972) aveva le sue radici.

Sono due, come sempre, le sezioni letterarie previste nel concorso: Narrativa e Poesia. In base al regolamento, consultabile nel sito della Fondazione Dessì (www.fondazionedessi.it), che promuove e organizza l’iniziativa, possono partecipare opere in lingua italiana pubblicate dopo il 31 gennaio 2016. I volumi (in undici copie) devono essere spediti, entro e non oltre il prossimo 20 giugno, alla segreteria del premio presso la sede della Fondazione Giuseppe Dessì, via Roma n. 65 – 09039 Villacidro (VS).

Fra tutte le opere pervenute (l’anno scorso hanno partecipato alla selezione 345 volumi, 212 per la sezione narrativa e 133 per la poesia) saranno individuati tre finalisti per ogni sezione dalla giuria presieduta da Anna Dolfi (professore ordinario di Letteratura italiana moderna e contemporanea all’Università di Firenze e tra i più autorevoli studiosi dell’opera di Giuseppe Dessì) e composta da Mario Baudino, Duilio Caocci, Giuseppe Langella, Giuseppe Lupo, Massimo Onofri, Stefano Salis, Gigliola Sulis e dal presidente della Fondazione Dessì Paolo Lusci.

Dalle terne dei finalisti la giuria dovrà quindi eleggere i vincitori delle due sezioni, che saranno annunciati e premiati domenica 24 settembre a Villacidro, nella serata conclusiva della settimana di appuntamenti culturali e di spettacolo che, come di consueto, farà da cornice al concorso letterario. La dotazione del premio è di cinquemila euro per ciascun vincitore, mentre 1.5oo euro andranno agli altri finalisti.

Alle due sezioni strettamente letterarie del concorso (che nel suo albo d’oro annovera scrittori come Sandro Petroni, Nico Orengo, Laura Pariani, Salvatore Mannuzzu, Marcello Fois, Michela Murgia, Niccolò Ammaniti, Salvatore Silvano Nigro, Antonio Pascale, Maurizio Torchio, Edgardo Franzosini e poeti come Elio Pecora, Maria Luisa Spaziani, Giancarlo Pontiggia, Alda Merini, Eugenio De Signoribus, Gilberto Isella, Gian Piero Bona, Alba Donati, Mariagiorgia Ulbar, Milo De Angelis) si affiancano anche quest’anno altri due riconoscimenti: il Premio Speciale della Giuria (sempre dell’importo di cinquemila euro) e il Premio Speciale della Fondazione di Sardegna. Il primo, che “la Giuria si riserva di attribuire a un autore o a un’opera di vario genere letterario” (come recita il regolamento), negli anni passati è stato assegnato a figure di spicco della cultura o della società italiana del calibro di Luigi Pintor, Sergio Zavoli, Alberto Bevilaqua, Arnoldo Foà, Francesco Cossiga, Marco Pannella, Piero Angela, Ascanio Celestini, Mogol, Philippe Daverio, Toni Servillo, Piera Degli Esposti, Salvatore Settis. Istituito lo scorso anno, il secondo viene invece conferito dal consiglio d’amministrazione della Fondazione Dessì con la Fondazione di Sardegna «ad un personaggio del panorama culturale, artistico e/o musicale quale riconoscimento per l’attività svolta nell’annualità di riferimento».

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Giuseppe Dessì - Roma nello studioPremio Dessì 2013 - Cerimonia premiazioni (2) (foto Mariano Casti)

Serata clou, oggi a Villacidro, per il Premio “Giuseppe Dessì”: la consueta cerimonia di presentazione e premiazione dei vincitori, in programma a partire dalle 18.00 nella Palestra in via Stazione, suggella l’edizione numero trentuno del concorso letterario intitolato allo scrittore sardo (1909-1977), che nella cittadina campidanese, a una cinquantina di chilometri da Cagliari, aveva le sue radici.

Come di consueto, e come da regolamento, sono tre i finalisti per ciascuna delle due sezioni in cui si articola il premio: in lizza per la Narrativa Emanuela E. Abbadessa con Fiammetta (Rizzoli), Edgardo Franzosini con Questa vita tuttavia mi pesa molto(Adelphi) e Christian Mannu con Maria di Isili (Giunti); a contendersi la palma della vittoria per la Poesia, invece, Milo De Angelis con Incontri e agguati (Mondadori), Vivian Lamarque con Madre d’inverno (Mondadori) e Franco Marcoaldi con Il mondo sia lodato (Einaudi).

Le due terne di finalisti sono state selezionate tra i 212 titoli pervenuti per la sezione Narrativa e i 133 per la Poesia, dalla giuria di esperti cui ora spetterà anche il compito di emettere i verdetti finali: fanno parte della commissione giudicatrice, presieduta da Anna Dolfi (tra i più autorevoli studiosi dell’opera di Giuseppe Dessì), Mario Baudino, Duilio Caocci, Giuseppe Langella, Massimo Onofri, Stefano Salis, Gigliola Sulis, Giuseppe Lupo e l’ex presidente della Fondazione Dessì, Christian Balloi, di recente avvicendato nella carica da Paolo Lusci.

I vincitori delle due sezioni letterarie andranno a iscrivere il proprio nome nell’albo d’oro del Premio: un elenco che annovera scrittori del calibro di Nico Orengo, Laura Pariani, Salvatore Mannuzzu, Marcello Fois, Michela Murgia, Niccolò Ammaniti, Salvatore Silvano Nigro, Giuseppe Lupo, Antonio Pascale, Maurizio Torchio e poeti come Elio Pecora, Patrizia Cavalli, Maria Luisa Spaziani, Giancarlo Pontiggia, Alda Merini, Eugenio De Signoribus, Gilberto Isella, Gian Piero Bona, Alba Donati e Mariagiorgia Ulbar.

Oltre al prestigioso riconoscimento, i vincitori si aggiudicheranno ciascuno cinquemila euro; 1.500 euro andranno invece agli altri finalisti.

Nel corso della cerimonia verranno incoronati anche i vincitori dei due riconoscimenti speciali che affiancano quelli più strettamente letterari. Come già annunciato, il Premio Speciale della Giuria (assegnato a personalità di spicco della vita pubblica o culturale nazionale, nel suo albo d’oro conta i nomi di Luigi Pintor, Sergio Zavoli, Alberto Bevilaqua, Arnoldo Foà, Francesco Cossiga, Marco Pannella, Piero Angela, Ascanio Celestini, Mogol, Philippe Daverio, Toni Servillo e Piera Degli Esposti) va a uno degli intellettuali più impegnati del panorama culturale italiano: l’archeologo e storico dell’arte Salvatore Settis; un maestro del giornalismo sardo, Giacomo Mameli, e uno dei gruppi più rappresentativi della tradizione musicale isolana, il Coro di Neoneli, sono invece i vincitori del Premio Speciale “Fondazione di Sardegna”, novità di questa edizione, attribuito dalla Fondazione Dessì in collaborazione con l’omonima fondazione bancaria.

Affidata anche quest’anno alla conduzione della giornalista Natascha Lusenti, la cerimonia, che verrà trasmessa in diretta dall’emittente televisiva Videolina, sarà arricchita dagli intermezzi musicali del gruppo Sikitikis (Alessandro Spedicati “Diablo”: voce; Gianmarco Diana “Jimi”: basso e cori; Enrico Trudu “Zico”: tastiere; Sergio Lasi “Lazy”: batteria) e della cantautrice Chiara Effe, e da letture degli attori Jacopo Cullin, Rita Atzeri e Cristina Maccioni. 

In mattinata, intanto, a far da preludio alla cerimonia, torna l’immancabile appuntamento con “Quelli che il Premio…”: giurati e autori finalisti, con la conduzione del giornalista Gianni Zanata, incontrano il pubblico alle 10.30 al Mulino Cadoni.

In serata, invece, sipario finale alle 22.30 in piazza Lavatoio, con “Setterane e tutti i gradi di un passaggio”, spettacolo “multidisciplinare e multisensoriale” di Alessio Ninu. Basato su testi tratti dal racconto “Setterane” (1999) e dal libro “Tutti i gradi di un passaggio” (2005) dello stesso Ninu, che firma anche le musiche e la regia, vede in scena l’eclettico artista sardo insieme a Chiara Maccioni e Eleonora Alice Ninu, con Alessio De Vita al violino, Enrico Piredda alla chitarra classica e Alessandro Atzori alle percussioni.

L’ingresso a tutti gli appuntamenti è libero e gratuito.

 

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Fervono i preparativi in vista della trentunesima edizione del Premio “Giuseppe Dessì”: da lunedì 19 a domenica 25 settembre si rinnova l’appuntamento annuale a Villacidro con il concorso letterario intitolato allo scrittore sardo1909-1977), che nella cittadina a cinquanta chilometri da Cagliari visse durante l’infanzia e l’adolescenza e da cui trasse poi ispirazione per tante pagine della sua produzione letteraria (su tutte, quelle del romanzo “Paese d’ombre”, con cui vinse il Premio Strega nel 1972).  

Sette giornate dense di appuntamenti che culmineranno, domenica 25, nella cerimonia di proclamazione e premiazione dei vincitori delle due sezioni letterarie, Narrativa e Poesia, in cui si articola il concorso. La serata finale incoronerà anche i vincitori di altri due riconoscimenti: il Premio Speciale della Giuria e il nuovo Premio Speciale “Fondazione di Sardegna”, attribuito dalla Fondazione Dessì in collaborazione con l’omonima fondazione bancaria.

I finalisti sono: Emanuela E. Abbadessa, Edgardo Franzosini, Cristian Mannu per la Narrativa; Vivian Lamarque, Milo De Angelis, Franco Marcoaldi per la sezione Poesia.

Considerevole, anche quest’anno, il livello di adesione al concorso da parte delle più rappresentative case editrici nazionali, con 345 volumi giunti alla segreteria del premio entro la scadenza del bando, lo scorso 20 giugno.

Le due terne di finalisti sono state selezionate – tra i 212 titoli pervenuti per la sezione Narrativa e i 123 per la Poesia – dalla giuria di esperti presieduta da Anna Dolfi (professore ordinario di Letteratura italiana moderna e contemporanea all’Università di Firenze, socia dell’Accademia Nazionale dei Lincei e tra i più autorevoli studiosi dell’opera di Giuseppe Dessì) e composta da Mario Baudino, Duilio Caocci, Giuseppe Langella, Massimo Onofri, Stefano Salis, Gigliola Sulis, Giuseppe Lupo e dall’ex presidente della Fondazione Dessì, Christian Balloi, alla cui carica si è avvicendato nelle scorse settimane Paolo Lusci.

Per la sezione Narrativa si contendono il premio Emanuela E. Abbadessa con Fiammetta (Rizzoli), Edgardo Franzosini con Questa vita tuttavia mi pesa molto(Adelphi) e Cristian Mannu con Maria di Isili (Giunti).

Sono invece in gara per la Poesia Vivian Lamarque con Madre d’inverno (Mondadori), Milo De Angelis con “Incontri e agguati (Mondadori) e Franco Marcoaldi con “Il mondo sia lodato (Einaudi).

I vincitori delle due sezioni letterarie, che verranno proclamati domenica 25, andranno a iscrivere il proprio nome nell’albo d’oro del Premio: un elenco lungo trenta edizioni, che annovera scrittori del calibro di Nico Orengo, Laura Pariani, Salvatore Mannuzzu, Marcello Fois, Michela Murgia, Niccolò Ammaniti, Salvatore Silvano Nigro, Giuseppe Lupo, Antonio Pascale, Maurizio Torchio e poeti come Elio Pecora, Patrizia Cavalli, Maria Luisa Spaziani, Giancarlo Pontiggia, Alda Merini, Eugenio De Signoribus, Gilberto Isella, Gian Piero Bona, Alba Donati e Mariagiorgia Ulbar. 

Oltre al prestigioso riconoscimento, i primi due classificati si aggiudicheranno ciascuno cinquemila euro; la dotazione economica del premio per ogni finalista è invece di 1.500 euro. 

 A Salvatore Settis il Premio Speciale della Giuria; a Giacomo Mameli e al Coro di Neoneli il Premio Speciale “Fondazione di Sardegna”.

Viene invece assegnato a una personalità di spicco della vita pubblica o culturale nazionale il Premio Speciale della Giuria (anch’esso di cinquemila euro), che nelle precedenti occasioni è andato a scrittori, intellettuali, giornalisti, scienziati e personaggi dello spettacolo come Luigi Pintor, Sergio Zavoli, Alberto Bevilaqua, Arnoldo Foà, Francesco Cossiga, Marco Pannella, Piero Angela, Ascanio Celestini, Mogol, Philippe Daverio, Toni Servillo e Piera Degli Esposti. Dopo la grande attrice bolognese, incoronata nell’ultima edizione, quest’anno la giuria conferisce gli onori a uno degli intellettuali più impegnati del panorama culturale italiano: l’archeologo e storico dell’arte Salvatore Settis.

Una novità assoluta è il Premio Speciale “Fondazione di Sardegna”, un riconoscimento che per il suo esordio va a un maestro del giornalismo sardo, Giacomo Mameli, e a uno dei gruppi più rappresentativi della tradizione musicale isolana come il Coro di Neoneli.  

I sei finalisti delle sezioni letterarie, con Salvatore Settis, Giacomo Mameli e il Coro di Neoneli, saranno al centro della serata di domenica 25, nella quale verranno proclamati i vincitori e consegnati i premi. Affidata anche quest’anno alla conduzione della giornalista televisiva Natascha Lusenti, la cerimonia, in programma a partire dalle 18.30 in Piazza Municipio, sarà arricchita dagli intermezzi musicali del gruppo Sikitikis e della cantautrice Chiara Effe, e da letture degli attori Jacopo Cullin, Rita Atzeri e Cristina Maccioni.

Da lunedì 19 sette giornate con incontri, presentazioni editoriali, laboratori didattici, spettacoli e musica.

Il cartellone si presenta sotto l’insegna “Cercatori di meraviglie”, titolo preso in prestito da un progetto di formazione per insegnanti delle scuole materne, elementari e medie, finalizzato alla promozione della lettura tra i bambini e gli adolescenti, varato lo scorso inverno dalla Fondazione Dessì in collaborazione con il festival della Letteratura per l’infanzia BaB – Bimbi a Bordo organizzato dall’associazione culturale InCoro di Guspini. Un titolo che in questo caso vale come invito alla curiosità e alla scoperta delle tante e stimolanti proposte della settimana villacidrese.

Si comincia lunedì 19 settembre all’auditorium Santa Barbara, dove alle 17.00 si proietta “Vinti ma non convinti”, un docufilm dedicato alla figura di uno dei massimi studiosi della cultura e della lingua sarda: il poeta e scrittore Francesco Masala (noto Cicitu), nato nel 1916 e scomparso nove anni fa. Intervengono il regista Marco Gallus, il giornalista Paolo Pillonca, la poetessa Anna Cristina Serra, il figlio dell’intellettuale logudorese, Ugo Masala, e l’assessore alla Cultura del comune di Villacidro, Giovanni Spano.

Alle 18.30 ci si trasferisce al Mulino Cadoni per l’inaugurazione della mostra “Meravigliose complessità” di Roberto Innocenti. Classe 1940, il disegnatore toscano ha illustrato libri tradotti in una ventina di lingue e vanta un ricco palmarès di riconoscimenti ricevuti in diversi paesi, dall’Italia alla Slovacchia, dalla Germania agli Stati Uniti, in Gran Bretagna e in Spagna.

Alle 19.00 si inaugura il “salotto letterario” del premio in piazza Zampillo con un incontro con Nicoletta Sipos. La giornalista e scrittrice ungherese, italiana d’adozione, presenta il suo libro, fresco di stampa per Garzanti, “La promessa del tramonto, un romanzo sviluppato nella cornice del suo paese natale, negli anni Cinquanta del secolo scorso, sotto la dittatura del regime stalinista.

Alle 20.00 si rimane in piazza Zampillo per la presentazione di un altro romanzo, “A Tor Bella Monaca non piove mai” (Bookme), esordio letterario dell’attore Marco Bocci: storie di rabbia e di vita ambientate nei casermoni della periferia più aspra e degradata di Roma. Partecipa all’incontro un altro attore, Giacomo Casti.

Musica, teatro, danza, pittura e cinema sono gli ingredienti di “Setterane e tutti i gradi di un passaggio”, lo spettacolo di Alessio Ninu in programma in chiusura della serata, alle 22.30 in piazza Lavatoio. Accompagnano in scena l’autore e regista sardo Chiara Maccioni, Alessio De Vita, Enrico Piredda, Alessandro Atzori e Eleonora Alice Ninu.

Tre gli appuntamenti in scaletta per la giornata di martedì 20. Si comincia in piazza Zampillo con due presentazioni letterarie. Alle 18, prima uscita assoluta del fumetto “Dimonios – La leggenda della Brigata Sassari” (edizioni Grafiche Ghiani), realizzato dal Centro internazionale del fumetto di Cagliari e ispirato alla novella di Giuseppe Dessì “La Trincea” (da cui lo scrittore trasse poi il soggetto dell’omonimo sceneggiato televisivo del 1961), che narra di un episodio della Prima Guerra Mondiale che vide protagonista la Brigata Sassari. Partecipano all’incontro l’autore della sceneggiatura Bepi Vigna, il disegnatore Gildo Atzori, il tenente colonnello della Brigata Sassari Pasquale Orecchioni e il semiologo Franciscu Sedda che ragionerà sul ruolo della Brigata Sassari nell’immaginario dei sardi. L’appuntamento rientra nel cartellone della settima edizione di Nues, il festival dedicato ai fumetti e ai cartoni del Mediterraneo in programma prossimamente a Cagliari e Norbello.

Alle 19.00 è poi la volta dello scrittore portoghese Pedro Chagas Freitas che presenta, a colloquio con la giornalista Teresa Piredda, “Prometto di perdere” (Garzanti), il seguito (nelle librerie dal 15 settembre) di “Prometto di sbagliare, che ha dominato le classifiche italiane per mesi.  

Il terzo atto della serata è alle 21.30, a Casa Dessì, oggi sede dell’omonima Fondazione, che fu dimora di famiglia dell’autore di “Paese d’Ombre”. Qui, nel reading musicale “ControCantyi – L’opera buffa alla censura”, è di scena lo scrittore e giornalista Carlo Lucarelli con Marco Caronna alla voce, chitarra e percussioni, nonché regista dello spettacolo, e Alessandro Nidi al pianoforte, che cura la direzione musicale: un viaggio semiserio tra le musiche che hanno osato lo sberleffo al regime, nel quale fa comparsa la voce fuori campo di Moni Ovadia.

Nutrito il programma della terza giornata, mercoledì 21. Si parte già in mattinata, alle 10.00, al Mulino Cadoni, con il primo incontro di un laboratorio per gli alunni delle scuole condotto da David Conati, autore, compositore ed esperto di scrittura creativa e teatro per i bambini. L’iniziativa per i più piccoli si articola in altre due sessioni, tutte al Mulino Cadoni, in programma l’indomani (giovedì 23) e venerdì 24 alla stessa ora.

Nel pomeriggio due appuntamenti letterari in piazza Zampillo. Alle 18.00 fa il suo ingresso al Premio Dessì Andrea Chimenti Intervistato dal giornalista Gianni Zanata, il cantautore emiliano racconta la sua ultratrentennale carriera, cominciata nel 1983 con i Moda, gruppo di primo piano della scena new wave italiana dell’epoca.

Alle 19.00 spazio alla scrittrice spagnola Clara Sànchez e il suo nuovo libro “Lo stupore di una notte di luce (Garzanti), il seguito di uno dei romanzi più popolari e di successo degli ultimi tempi, “Il profumo delle foglie di limone”: un milione di copie vendute solo in Italia e ancora in classifica a cinque anni dall’uscita. Partecipano all’incontro Cristina Caboni e Stefania Piras.

In piazza Lavatoio, alle 21.30, è quindi la volta di John De Leo & La Grande Abarasse Orchestra. Il poliedrico cantante, compositore e performer romagnolo presenta dal vivo “Il Grande Abarasse”, un concept album ambientato in un ipotetico condominio dove ogni brano corrisponde a uno dei suoi appartamenti.

Tris di appuntamenti per la serata di giovedì 23 (mentre non si terrà più l’incontro inizialmente previsto con Cristiano De André, che la settimana scorsa ha dovuto annullare questo e altri impegni per via di un intervento alle corde vocali). Due sono in piazza Zampillo con altrettanti scrittori. Il primo è alle 18.00 con il critico letterario e saggista Filippo La Porta che presenta Indaffarati (Bompiani), un saggio in cui affronta l’attualità e racconta le nuove generazioni che leggono poco, appaiono smemorate, fanno troppe cose simultaneamente e sono meno abili a manipolare la lingua, però chiedono alle idee di incarnarsi in pratiche di vita.

Alle 19, l’autrice palermitana Carmela Scotti, intervistata dalla giornalista Egidiangela Sechi, presenta “L’imperfetta, il suo romanzo d’esordio, finalista al Premio Calvino: narra la storia della sedicenne Catena, una ragazza coraggiosa e troppo sola, che è dovuta crescere troppo in fretta, ma che può ancora amare di un amore forte come il vento.

Salta invece l’incontro inizialmente previsto con Cristiano De André.

Ultimo capitolo della serata è, come di consueto, a Casa Dessì. Alle 21.30 torna alla ribalta Andrea Chimenti, stavolta per esibirsi alla voce e al pianoforte, insieme a Francesco Chimenti al violoncello, chitarra e pianoforte, in “Il porto sepolto”, un reading di liriche di Ungaretti trasportate nella forma canzone. Alle poesie cantate il duo di musicisti affianca la lettura di passi tratti da “La Confessione” di Lev Tolstoj, da “Il Libro” di Giovanni Pascoli, e da “Il Deserto dei Tartari” di Dino Buzzati.

La giornata di venerdì 24 prende il via la mattina alle 10.30 al Liceo Piga con la scrittrice e giornalista Annarita Briganti che, con l’intervento di Giannina Orrù, presenta il suo nuovo romanzo, “L’amore è una favola” (Cairo editore); protagonista è Gioia Lieve, che attraversa la vita e i sentimenti con la felicità e la leggerezza che il suo nome suggerisce, nei limiti del possibile.

Alle 18 appuntamento in piazza Zampillo dove è in programma una tavola rotonda dal titolo “Il mondo della scrittura: dal giornale al libro. La battuta che rimane“. Moderati da Massimiliano Rais, intervengono tre giornalisti e autori letterari: Mario Baudino, Annarita Briganti e Giorgia Garberoglio.

Alle 21.30 a Casa Dessì un altro evento tra musica, teatro e letteratura. Si tratta di “Monologo*Concerto” del musicista, scrittore e art director Lory Muratti (al secolo Andrea Tiberio). Lo spettacolo è la versione elettro-acustica e “teatrale” di Scintilla, un album edito da Mescal e insieme un libro pubblicato in eBook da Feltrinelli.

Anche la penultima giornata della settimana culturale, sabato 25, prende il via al Liceo Piga, dove alle 10.30 Giorgia Garberoglio presenta, a colloquio con Giuseppe Marras, il romanzo Amalia (Feltrinelli), sul rapporto speciale tra una grande attrice e la propria nipote.

Alle 18, in piazza Zampillo, l’illustratore Roberto Innocenti (impegnato in mattinata in un laboratorio per le scuole, alle 9.30 al Mulino Cadoni) parlerà dei temi di fondo della sua attività di illustratore e della sua mostra “Meravigliose complessità” nel corso di un incontro con Mara Durante, formatrice e direttrice scientifica del Festival BaB – Bimbi a Bordo, la festa della letteratura per l’infanzia organizzata dall’associazione culturale InCoro di Guspini. 

Si rimane in piazza Zampillo alle 19.30 dove Mario Baudino, con la partecipazione di Duilio Caocci, presenta Lo sguardo della farfalla” (Bompiani). Il romanzo del giornalista e scrittore piemontese intreccia una trama piena di colpi di scena dove i protagonisti, tre librai di un paese di montagna, verranno a capo di un lontano segreto legato agli anni di piombo. 

La giornata si chiude con uno degli ospiti più attesi della settimana culturale villacidrese, Alessandro Bergonzoni: incontenibile affabulatore, funambolo della parola e del calembour, l’attore e scrittore bolognese incontra il pubblico, alle 21.30, nel cortile di Casa Dessì.

Domenica 20, infine, in attesa delle battute finali, si rinnova, alle 10.30 al Mulino Cadoni, il consueto appuntamento di “Quelli che il premio…”, l’incontro del pubblico con gli autori finalisti del concorso letterario. Poi, in serata, il gran finale con la cerimonia di proclamazione e premiazione dei vincitori, a partire dalle 18.30 in piazza Municipio. 

L’ingresso a tutti gli appuntamenti è libero e gratuito.

Premio Dessi 2012 - Cerimonia premiazion i (studio foto Casti . Villacidro) m

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Parte lunedì 22 agosto la IV edizione dello Sponz Fest, il festival diretto da Vinicio Capossela che ha sede in Alta Irpinia e si avvale della collaborazione attiva dei comuni di Calitri, comune capofila del progetto, Sant’Andrea di Conza, Conza, Andretta, Cairano, Bisaccia e Sant’Angelo dei Lombardi.

“Chi tiene polvere spara” il titolo di questa edizione, “modo di dire calitrano – che in paese significachi ha qualcosa da dire lo dica, chi ha qualche mezzo lo usi!”. Un invito a tirare fuori quello che abbiamo dentro, a non subire le cose, ma a farle. Ma anche un invito alla festa antica, dionisiaca, festa che dissipa e consuma, per ricordarci che non bisogna avere paura di vivere. La polvere come movimento e vita, al tempo stesso resurrezione ma anche insurrezione che si oppone all’oblìo, al cammino della polvere che ricopre di sé terre ed esistenze.” come scrive il direttore artistico Vinicio Capossela anticipando le varie declinazioni del concetto di polvere che caratterizzerà l’intero  programma del festival.

Un programma ricchissimo di appuntamenti che per una settimana, fino al 28 agosto, spazierà dalla musica alla letteratura, dall’arte ai temi ambientali, dall’enogastronomia al trekking, senza dimenticare le attività dedicate ai più piccoli, coinvolgendo nomi di primissimo piano della scena culturale e musicale italiana e internazionale come Paolo Rumiz, Domenico Quirico, Ascanio Celestini, Moni Ovadia, Khaled Alnassiry, Mimmo Borrelli, Teatro delle Albe, Micah P. Hison, Vincenzo Costantino Cinaski, Victoria Fante, Mariangela Capossela, Toni Ricciardi, Mario Brunello, Gavino Murgia,  Alessio Lega, Arizona Dream,  Giovannangelo De Gennaro, l’Orchestrina di Molto Agevole di Enrico Gabrielli, l’Extraliscio di Mirco Mariani, la Banda della Posta, Banda delle Zeppole, La Consorteria delle Tenebre, Diables de l’Onyar , Tonuccio e Pink folk, Erica Hansen, Giovanni Spiniello.

Nell’anno della pubblicazione di “Canzoni della cupa”, particolare significato avrà il tradizionale concerto di Vinicio Capossela che sabato 27 agosto porterà allo stadio di Calitri, ribattezzato per l’occasione “Sponz A-rena”, una versione speciale del tour Polvere con voci e protagonisti della terra dell’osso, ospiti che hanno preso parte al disco come Giovanna Marini, la più autorevole voce del folk italiano, e poi ancora Diables de l’Onyar, Banda della Posta e Mariachi Mezcal y tres rosas.

Fra Campania, Puglia e Basilicata, l’Alta Irpinia è essa stessa terra di frontiera, non soltanto in senso geografico ma anche artistico e culturale. E a giocare con l’immaginario western ci pensano, il 22 agosto alle ore 17.00,  i protagonisti dell’”Assalto al treno”, un happening spettacolare  che inaugura il festival alla stazione di Conza, dove i suggestivi vagoni degli anni ’30 del treno storico – che riattiva per l’occasione la tratta dismessa Avellino/Rocchetta Sant’Antonio – verranno circondati da cowboy a cavallo, da fuochi d’artificio, polveri da sparo e bande musicali che eseguiranno la railway song “Franceschina la Calitrana”. Alla partenza del convoglio Ascanio Celestini si esibirà in “Letture di 3° classe” da Gianni Rodari e Giustino Fortunato mentre sui binari esploderanno messaggi di commiato scritti su tessuto con la polvere da sparo da alcune coppie appartenenti alla comunità del territorio. Una sorta di duello western che costituisce la performance “Amore in Polvere” di Maria Angela Capossela, artista e curatrice della sezione SponzArti.

Il giocoso e anarchico assalto al treno è la dimensione poetica del progetto “Binari senza tempo” della Fondazione Fs Italiane, che negli ultimi 2 anni ha recuperato 240km di linee storiche trasformandole in spazi per l’arte e la cultura con un deciso beneficio economico per i territori coinvolti e i suoi abitanti e che, in questo caso, riattiva  una tratta ferroviaria, nata con l’Unità d’Italia, di altissimo valore storico. Ma è anche la realizzazione di un sogno impossibile che aveva caratterizzato e ispirato l’intera edizione dello Sponz 2014, intitolata appunto “Mi sono sognato il treno”, e ambientata in parte proprio in quello scalo ferroviario allora dismesso, a dimostrazione di come a volte la poesia, l’arte, la cultura possano diventare strumenti fondamentali per la rinascita economica e civile di territori depressi cui è stata “tolta la voce” da decenni e ancora segnati dall’emigrazione e da eventi drammatici come il terremoto del 1980.

La giornata inaugurale del festival prosegue sul sentiero della Cupa con le installazioni permanenti “Emozioni allo specchio”, percorso di poesia con PietraPoema, mentre alle 21 dalla polvere da sparo si passa alla polvere del cammino: Paolo Rumiz, al Teatro Episcopio di Sant’Andrea di Conza, nell’ambito del Festival del libro, presenterà il suo nuovo libro “Appia”. Rumiz ha percorso a piedi, con un manipolo di amici, la prima grande via europea, l’Appia, e ce ne riconsegna l’itinerario perduto, da Roma fino a Brindisi, alzandone la polvere che spesso nasconde le meraviglie nascoste di un’Italia a rischio di oblìo. Al racconto di Rumiz, seguirà la proiezione del film di Alessandro Scillitani “Il cammino dell’Appia Antica”.

A partire dalla mezzanotte, intenso programma in notturna che inizia con la polvere di “Chiedi alla polvere”, il libro che ha consacrato il talento e il genio di John Fante e che verrà ricordato insieme al figlio Dan (scomparso nel 2015 e già ospite dell’edizione 2014) con un incontro animato, tra gli altri, dal poeta Vincenzo Costantino Cinaski, Victoria Fante e lo stesso Vinicio Capossela. L’omaggio a John e Dan Fante è realizzato in collaborazione con il festival letterario Il Dio di mio padre di Torricella Peligna.

E poi naturalmente la polvere da alzare ballando fino a “sponzarsi come baccalà”: quella di dinamite che arriva da Guča, Serbia, con l’esplosiva banda di ottoni Arizona Dream, protagonista di un concerto all’alba di martedì 23 agosto sulla suggestiva rupe di Cairano, luogo che al termine del concerto diventerà lo scenario metafisico per rifocillarsi dopo le entusiasmanti fatiche della notte con la “colazione ancestrale “sul balcone di Dio”.

Tutti gli eventi del festival sono gratuiti ad eccezione del concerto di Vinicio Capossela del 27 agosto.

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Premio Dessì 2012 - Cerimonia premiazioni (studio foto Casti . Villacidro) m Premio Dessì 2015 - Premiazioni (foto di Alessandro Loddi) (2) Premio Dessì 2015 - Un appuntamento in Piazza Zampillo (foto di Alessandro Loddi)

Prende forma la trentunesima edizione del Premio “Giuseppe Dessì”, il concorso letterario intitolato allo scrittore sardo (nato a Cagliari nel 1909 e scomparso a Roma nel 1977), in programma dal 19 al 25 settembre a Villacidro, dove l’autore di “Paese d’ombre” (Premio Strega nel 1972) aveva le sue radici e da cui trasse ispirazione per tanta parte della sua scrittura, ospiterà la consueta settimana culturale che fa da cornice al premio promosso dalla Fondazione Dessì e dal Comune, e che nell’ultima serata culminerà con la proclamazione e la premiazione dei vincitori.

A contendersi gli allori saranno i tre finalisti di ciascuna delle due sezioni in cui si articola il premio, selezionati tra gli autori delle 345 opere, 212 di narrativa e 133 di poesia, che sono giunte alla segreteria del concorso entro il termine ultimo del 20 giugno previsto dal bando (cui hanno aderito, come sempre, le principali case editrici nazionali).

Il compito di vagliare gli scritti e individuare le due terne finaliste spetta alla giuria di esperti presieduta da Anna Dolfi (professore ordinario di Letteratura italiana moderna e contemporanea all’Università di Firenze, socia dell’Accademia Nazionale dei Lincei e tra i più autorevoli studiosi dell’opera di Giuseppe Dessì); oltre a Mario Baudino, Duilio Caocci, Giuseppe Langella, Massimo Onofri, Stefano Salis e al presidente della Fondazione Dessì, Christian Balloi, ne fanno parte da questa edizione due nuovi membri: Gigliola Sulis, professoressa associata di Letteratura italiana all’Università di Leeds, e Giuseppe Lupo, scrittore (ha vinto, tra gli altri, proprio il premio Dessì nel 2013 col romanzo “Viaggiatori di nuvole”) e docente di Letteratura italiana contemporanea all’Università Cattolica di Milano e di Brescia.

Anche quest’anno, in palio per i vincitori delle rispettive sezioni, narrativa e poesia, ci sono cinquemila euro, mentre a ciascun finalista andrà un premio di millecinquecento euro. Ai due comparti strettamente letterari del concorso – che nel suo albo d’oro annovera scrittori come Sandro Petroni, Nico Orengo, Laura Pariani, Salvatore Mannuzzu, Marcello Fois, Michela Murgia, Niccolò Ammaniti, Salvatore Silvano Nigro, Antonio Pascale, Maurizio Torchio e, tra i poeti, Elio Pecora, Maria Luisa Spaziani, Giancarlo Pontiggia, Alda Merini, Eugenio De Signoribus, Gilberto Isella, Gian Piero Bona, Alba Donati e Mariagiorgia Ulbar, si affianca ancora una volta il Premio Speciale della Giuria (anche questo dell’importo di cinquemila euro): un riconoscimento da assegnare a una figura di spicco della cultura, della società o della politica italiana, e che nelle passate edizioni è andato a personalità del calibro di Luigi Pintor, Sergio Zavoli, Alberto Bevilaqua, Arnoldo Foà, Francesco Cossiga, Marco Pannella, Piero Angela, Ascanio Celestini, Mogol, Philippe Daverio, Toni Servillo e Piera Degli Esposti.  

Le terne dei finalisti per la narrativa e la poesia e il nome del vincitore del Premio Speciale della Giuria verranno annunciati nel corso di una conferenza stampa prevista per l’inizio di settembre; e sarà anche l’occasione per presentare il programma della tradizionale settimana di appuntamenti culturali e di spettacolo che a partire da lunedì 19 settembre accompagnerà il concorso verso la sua serata finale di domenica 25 e la cerimonia di premiazione dei vincitori: un fitto cartellone di mostre, incontri letterari, laboratori didattici, reading e recital musicali, proposti in vari spazi di Villacidro, con epicentro nella casa che fu della famiglia di Giuseppe Dessì e dove oggi ha sede la fondazione a lui intitolata che, oltre all’organizzazione del premio, cura la conservazione e la valorizzazione dell’opera dello scrittore. Tra gli ospiti già confermati, l’attore e scrittore Alessandro Bergonzoni, i cantautori Andrea Chimenti e Cristiano De André, gli scrittori Clara Sanchez e Carlo Lucarelli, l’illustratore Roberto Innocenti.

Il trentunesimo Premio Dessì è organizzato dalla Fondazione “Giuseppe Dessì” e dal comune di Villacidro col patrocinio del Consiglio regionale della Sardegna, dell’Assessorato Regionale della Pubblica Istruzione e della Fondazione di Sardegna.

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Sono Maurizio Torchio  con “Cattivi” (Einaudi) nella sezione narrativa e Mariagiorgia Ulbar con “Gli eroi sono gli eroi” (Marcos y Marcos) per la poesia, i vincitori del trentesimo Premio ” Giuseppe Dessì”. 

I loro nomi vanno ad affiancarsi a quelli di Piera Degli Esposti, insignita del Premio speciale della Giuria, e di Vinicio Capossela, Premio Speciale della Fondazione, nel trentennale del concorso letterario intitolato allo scrittore sardo (1909-1977).

I vincitori sono stati incoronati questa sera (domenica 20 settembre) a Villacidro nella cerimonia di proclamazione e premiazione presentata della giornalista Natascha Lusenti, con gli intermezzi musicali della cantante Francesca Corrias accompagnata dalla chitarra elettrica di Mauro Laconi e da Filippo Mundula al contrabbasso. La serata ha suggellato un’intensa settimana di incontri letterari, spettacoli e concerti che ha animato il centro del Medio Campidano dove Giuseppe Dessì ha trascorso l’infanzia e l’adolescenza, dedicandogli poi il suo romanzo più famoso, “Paese d’ombre” (Premio Strega nel 1972). 

Insieme all’importante riconoscimento, ai vincitori è stato assegnato un premio in denaro dell’importo di cinquemila euro, mentre gli altri finalisti – Antonia Arslan con “Il rumore delle per le di legno” (Rizzoli) e Antonio Scurati con “Il tempo migliore della nostra vita (Bompiani), per la Narrativa, Umberto Piersanti con “Nel folto dei sentieri”  (Marcos y Marcos) e Salvatore A. Sanna con “Fra le due sponde” (Il Maestrale), per la Poesia –  sono andati millecinquecento euro ciascuno.

A Maurizio Torchio (torinese, classe 1970) la giuria ha assegnato il premio della sezione Narrativa per “Cattivi” (Einaudi), romanzo sulla condizione di un ergastolano condannato per sequestro di persona e omicidio commesso in un carcere perché, come si legge nelle motivazioni, «se una crisi del romanzo e della pura narrazione oggi effettivamente c’è, Torchio ci dimostra che è possibile uscirne solo con una grande immaginazione gnoseologica, dentro una prosa – dentro un discorso né fiction, né saggio – che non si sa più che cosa sia».

 Nata a Teramo nel 1981, Mariagiorgia Ulbar vince il premio per la sezione Poesia con Gli eroi sono gli eroi (Marcos y Marcos). Come si legge nelle motivazioni: «Nel lungo ed intenso viaggio à rebours apprendiamo dettagli di città, vediamo fiumi che scorrono, litorali marittimi, treni in movimento verso capolinea reali e simbolici, creature che camminano, venti impetuosi che divorano, ma anche paesaggi sotterranei, «sprofondamenti, cunicoli, buchi» abitati da «salme» e «relitti». La sequenza dei testi rappresenta un moto continuo in direzione orizzontale e verticale, lungo una dimensione spaziale e temporale con continue soste ‘spaesate’ e inquiete su confini in cui sembra giocarsi la scommessa della conoscenza, dell’estasi e della caduta».

«Per unanime riconoscimento le sue regie e interpretazioni uniscono alla lucidità della lettura una singolare di forza di contestazione, una rabbia dissacrante che diviene ipso facto atto politico»: recita così uno stralcio della motivazioni del Premio Speciale assegnato dalla giuria del Dessì a Piera Degli Esposti, icona del teatro e del cinema, «per il grande talento, la serietà, la coerenza, la forza dissacrante della rivolta verso tutto quanto è precostituito».

Il Comitato Direttivo della Fondazione Dessì ha invece assegnato il Premio Speciale della Fondazione a Vinicio Capossela «per la sua capacità di testimoniare attraverso la propria produzione artistica la costante aspirazione dell’uomo all’elevazione della condizione umana mediante una conoscenza soggettiva basata su impressioni ed emozioni».

Con la scelta dei vincitori del concorso letterario si è concluso il lavoro svolto dalla giuria presieduta da Anna Dolfi (italianista dell’Università di Firenze, socia dell’Accademia Nazionale dei Lincei e tra le massime studiose dell’opera di Dessì), e composta da Mario Baudino, Duilio Caocci, Giuseppe Langella, Massimo Onofri, Stefano Salis e dal presidente della Fondazione Dessì, Christian Balloi, che ha selezionato le due terne dei finalisti tra i 373 volumi giunti alla segreteria del premio (239 per la sezione narrativa, e 134 per la poesia).

Maurizio Torchio, Mariagiorgia Ulbar, Piera Degli Esposti e Vinicio Capossela vanno ad arricchire con il loro nomi l’albo d’oro del premio. Sandro Petroni, Nico Orengo, Laura Pariani, Diego Marani, Sandro Onofri, Salvatore Mannuzzu, Marcello Fois, Giulio Angioni, Michela Murgia, Niccolò Ammaniti, Salvatore Silvano Nigro tra i vincitori nella Narrativa; Elio Pecora, Maria Luisa Spaziani, Alda Merini, Giancarlo Pontiggia, Fabio Pusterla, Gilberto Isella tra i trionfatori alla voce Poesia. Tra i passati vincitori del Premio Speciale della giuria troviamo invece personalità di spicco della cultura italiana come Luigi Pintor, Sergio Zavoli, Alberto Bevilacqua, Francesco Cossiga, Arnoldo Foà, Marco Pannella, Piero Angela, Ascanio Celestini, Giulio Rapetti Mogol, Toni Servillo, mentre il Premio Speciale della Fondazione è stato assegnato solo in tre edizioni del concorso letterario: nel 201o a Cristiana Collu, a Paolo Grossi nel 2011 e a Pinuccio Sciola nel 2013.

Organizzato dalla Fondazione “Giuseppe Dessì” e dal comune di Villacidro col patrocinio del Consiglio regionale della Sardegna, dell’assessorato regionale della Pubblica istruzione, del ministero per i Beni e le Attività culturali e della Fondazione banco di Sardegna, il trentesimo Premio Dessì va in archivio con un bilancio decisamente positivo, come sottolinea il sindaco di Villacidro, Teresa Pani: «È stata un’edizione riuscitissima, con ospiti prestigiosi e un programma di grande spessore, premiato da un grande seguito di pubblico. Un’edizione degna del trentennale, un traguardo che contiamo di poter festeggiare ancora con una ‘coda’ invernale all’altezza della ricorrenza».

Sulla stessa lunghezza d’onda il pensiero di Christian Balloi, «soddisfatto non solo per il successo di pubblico, ma anche per la ritrovata collaborazione con altre associazioni e realtà, e in particolare con le scuole,  mentre restano come obbiettivo sia il potenziamento della struttura organizzativa del premio, basato in larga parte sul volontariato, sia l’incremento dell’attività complessiva della Fondazione Dessì», di cui è diventato presidente lo scorso inverno.

Maurizio Torchio e Mariagiorgia Ulbar (foto di Alessandro Loddi)

XXX Premio Dessì - Vinicio Capossela (s) Maurizio Torchio e Mariagiorgia Ulbar (foto di Alessandro Loddi).

XXX Premio Dessi - Piera Degli Esposti ric eve il premio speciale della giuria (s)  XXX Premio Dessì - Maurizio Torchio (a destra nella foto) (foto di Alessandro Loddi) (s) XXX Premio Dessì - Mariagiorgia Ulbar (a destra nella foto) (foto di Alessandro Loddi) (s)

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Premio Dessi 2012 - Cerimonia premiazio ni (studio foto Casti . Villacidro) Vinicio Capossela - foto Valerio Spada (m)

È il giorno dei verdetti per il trentesimo Premio “Giuseppe Dessì”: questa sera, a Villacidro, si svelano i nomi dei vincitori del concorso letterario intitolato allo scrittore sardo (1909-1977) nella consueta cerimonia di proclamazione e premiazione in programma dalle 18.00 (a causa del forte vento, la cerimonia di proclamazione e premiazione dei vincitori del trentesimo si trasferisce da piazza Municipio alla palestra della Scuola Media n. 2, in via Stazione)

 A contendersi gli allori le terne di finalisti di ciascuna delle due sezioni in cui si articola il premio. Come annunciato, per la Narrativa sono in lizza Antonia Arslan con “Il rumore delle perle di legno” (Rizzoli), Antonio Scurati con “Il tempo migliore della nostra vita” (Bompiani) e Maurizio Torchio con “Cattivi” (Einaudi). Per la Poesia la gara è invece tra Umberto Piersanti con “Nel folto dei sentieri” (Marcos y Marcos), Salvatore A. Sanna con “Fra le due sponde” (Il Maestrale) e Mariagiorgia Ulbar con “Gli eroi sono gli eroi” (Marcos y Marcos).

Le due terne finaliste sono state selezionate tra i 373 volumi (239 in gara per la sezione narrativa, 134 per la poesia) giunti alla segreteria del premio dalla giuria presieduta da Anna Dolfi (italianista dell’Università di Firenze, socia dell’Accademia Nazionale dei Lincei e tra le massime studiose dell’opera di Dessì), e composta da Mario Baudino, Duilio Caocci, Giuseppe Langella, Massimo Onofri, Stefano Salis e dal presidente della Fondazione Dessì, Christian Balloi.

Spetta ora agli stessi giurati il compito di esprimere i verdetti finali e decretare i vincitori del concorso letterario. In palio, con l’alloro del trentesimo Premio Dessì, ci sono 5mila euro per i primi classificati (e 1.500 euro per ogni finalista)

Nel corso della cerimonia verranno consegnati anche i due premi speciali che affiancano quelli strettamente letterari del concorso villacidrese. Come già annunciato, Piera Degli Esposti è la vincitrice di quello che la giuria del Dessì assegna ogni anno a una personalità di rilievo della vita pubblica o culturale nazionale: un riconoscimento (anche questo con una dotazione di cinquemila euro) che in passato è andato a giornalisti, politici, intellettuali, nomi del calibro di Luigi Pintor, Sergio Zavoli, Alberto Bevilaqua, Arnoldo Foà, Francesco Cossiga, Marco Pannella, Piero Angela, Ascanio Celestini, Mogol, Philippe Daverio. Classe 1938, la grande attrice succede nell’albo d’oro del Premio Speciale della Giuria a un altro interprete di primo piano del teatro e del cinema nazionale, Toni Servillo, vincitore della scorsa edizione.

Oltre a Piera Degli Esposti, la serata di domani incoronerà uno dei più originali e apprezzati cantautori italiani (ma anche poeta e scrittore): Vinicio Capossela. Come già reso noto, infatti, al poliedrico artista, da venticinque anni sulle scene musicali (una ricorrenza celebrata lo scorso 29 agosto al Calitri Sponz Fest, il festival da lui diretto che da tre anni anima il territorio dell’Alta Irpinia), è stato assegnato il Premio speciale della Fondazione Dessì, un riconoscimento rispolverato per questa edizione del trentennale e che è andato nel 201o a Cristiana Collu, a Paolo Grossi nel 2011 e a Pinuccio Sciola nel 2013.

Il compito di condurre la cerimonia, spetta anche quest’anno alla giornalista televisiva Natascha Lusenti, mentre gli intermezzi musicali sono affidati alla cantante Francesca Corrias accompagnata dalla chitarra elettrica di Mauro Laconi e da Filippo Mundula al contrabbasso: in pratica, tre quarti del gruppo Roundella, una delle formazioni di primo piano della scena jazzistica sarda.

In attesa del gran finale, intanto, si rinnova in mattinata (alle 10.30 al Mulino Cadoni) l’appuntamento di rito con “Quelli che il premio…”, immancabile momento di incontro con gli autori finalisti del concorso letterario.

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Premio Dessì 2013 - Cerimonia premiazioni (2) Premio Dessì 2014 (foto Casti)

Avrà un sapore speciale, quest’anno, il tradizionale appuntamento di settembre a Villacidro con il Premio “Giuseppe Dessì”: da lunedì 14 a domenica 20, il concorso letterario per opere edite intitolato allo scrittore sardo (1909-1977) e promosso dall’omonima fondazione, taglia infatti il significativo traguardo della trentesima edizione. E sarà una settimana particolarmente intensa quella in programma nella cittadina del Medio Campidano, a una cinquantina di chilometri da Cagliari, dove Dessì visse l’infanzia e l’adolescenza e in cui, da grande, ambientò il suo capolavoro, il romanzo “Paese d’ombre” (con cui vinse il Premio Strega nel 1972). Sette giorni di incontri letterari letterari, recital e altri appuntamenti con ospiti del calibro di Eugenio Finardi, Vanessa Roggeri, Giovanni Lindo Ferretti, Giulio Cesare Giacobbe, Stefano Zecchi, Moni Ovadia, Marco Cubeddu, Maurizio Lastrico, Gianfranco Cabiddu, Danilo Rea, Giuseppe Langella, Teresa De Sio, Vinicio Capossela.

Un fitto cartellone che culminerà domenica 20 nella cerimonia di proclamazione e premiazione dei vincitori delle due sezioni letterarie, narrativa e poesia, in cui si articola il concorso. La serata conclusiva avrà anche altri due protagonisti: il vincitore del Premio Speciale della Giuria e quello assegnato invece dalla Fondazione Giuseppe Dessì, riconoscimento che torna in questa edizione del trentennale.

• Antonia Arslan, Antonio Scurati, Maurizio Torchio i finalisti per la Narrativa; Umberto Piersanti, Salvatore A. Sanna, Mariagiorgia Ulbar i finalisti per la sezione Poesia

Ragguardevole, anche quest’anno, il livello di partecipazione delle più rappresentative case editrici nazionali: 373 i volumi giunti alla segreteria del premio entro la scadenza del bando, lo scorso 20 giugno. Fra i 239 titoli in gara per la sezione narrativa, e i 134 per la poesia, la giuria presieduta da Anna Dolfi (italianista dell’Università di Firenze, socia dell’Accademia Nazionale dei Lincei e tra le massime studiose dell’opera di Dessì), e composta da Mario Baudino, Duilio Caocci, Giuseppe Langella, Massimo Onofri, Stefano Salis e dal presidente della Fondazione Dessì, Christian Balloi, ha selezionato le due terne di finalisti.

Per la sezione narrativa i tre finalisti sono Antonia Arslan con “Il rumore delle perle di legno” (Rizzoli), Antonio Scurati con “Il tempo migliore della nostra vita” (Bompiani) e Maurizio Torchio con “Cattivi” (Einaudi).

Si contendono invece l’alloro per la Poesia Umberto Piersanti con “Nel folto dei sentieri” (Marcos y Marcos), Salvatore A. Sanna con “Fra le due sponde” (Il Maestrale) e Mariagiorgia Ulbar con “Gli eroi sono gli eroi” (Marcos y Marcos).

Bisognerà attendere domenica 20 per conoscere i vincitori di ciascuna delle due sezioni che andranno a iscrivere il proprio nome nell’albo d’oro del concorso letterario: un elenco che annovera scrittori del calibro di Nico Orengo, Laura Pariani, Salvatore Mannuzzu, Marcello Fois, Michela Murgia, Niccolò Ammaniti, Salvatore Silvano Nigro, Giuseppe Lupo, Antonio Pascale, e poeti come Elio Pecora, Patrizia Cavalli, Maria Luisa Spaziani, Giancarlo Pontiggia, Alda Merini, Eugenio De Signoribus, Gilberto Isella, Gian Piero Bona e Alba Donati, tra i premiati delle precedenti edizioni. In palio, con l’alloro del trentesimo Premio Dessì, ci sono 5mila euro per i primi classificati (e 1.500 euro per ogni finalista).

• A Piera Degli Esposti il Premio speciale della giuria; a Vinicio Capossela il Premio speciale della Fondazione

Accanto ai due allori strettamente letterari, la giuria del Dessì assegna ogni anno un premio speciale a una personalità di rilievo della vita pubblica o culturale nazionale: un riconoscimento (anche questo con una dotazione di cinquemila euro) che in passato è andato a giornalisti, politici, intellettuali, nomi del calibro di Luigi Pintor, Sergio Zavoli, Alberto Bevilaqua, Arnoldo Foà, Francesco Cossiga, Marco Pannella, Piero Angela, Ascanio Celestini, Mogol, Philippe Daverio. Dopo Toni Servillo, vincitore dell’ultima edizione, anche quest’anno la giuria sceglie un’icona del teatro e del cinema, incoronando la grande attrice Piera Degli Esposti.

Nell’edizione del trentennale il Dessì rispolvera il Premio speciale attribuito dalla Fondazione: dopo Cristiana Collu nel 2010, Paolo Grossi nel 2011 e Pinuccio Sciola nel 2013, il riconoscimento viene attribuito stavolta a uno dei più originali e apprezzati cantautori italiani (ma anche poeta e scrittore): Vinicio Capossela.

Piera Degli Esposti e Vinicio Capossela, insieme ai sei finalisti delle due sezioni letterarie del Premio, saranno al centro della serata di domenica 20 nel corso della quale verranno proclamati e premiati i vincitori. Il compito di condurre la cerimonia, in programma a partire dalle 18.00 nella centralissima Piazza Municipio, spetta anche quest’anno alla giornalista televisiva Natascha Lusenti, mentre gli intermezzi musicali sono affidati alla cantante Francesca Corrias accompagnata dalla chitarra elettrica di Mauro Laconi e da Filippo Mundula al contrabbasso: in pratica, tre quarti del gruppo Roundella, una delle formazioni di primo piano della scena jazzista sarda.

• Da lunedì 14 sette giorni di incontri letterari, recital e altri appuntamenti

Il via alla settimana culturale che fa da cornice al concorso letterario, lunedì 14 settembre, è nel segno del centenario della Grande Guerra con l’inaugurazione, alle 19.00 al Mulino Cadoni, della mostra “Dimonios, la leggenda della Brigata Sassari”: un allestimento presentato anche come anteprima della sesta edizione di Nues, il festival dedicato ai comics a cura del Centro internazionale del fumetto di Cagliari. In esposizione le tavole originali del primo episodio del fumetto scritto da Bepi Vigna e con le illustrazioni di Gildo Atzori, ispirato al racconto “La Trincea”, la novella di Giuseppe Dessì (da cui lo scrittore trasse poi il soggetto dell’omonimo sceneggiato televisivo del 1961) che racconta la conquista da parte della Brigata Sassari della “Trincea dei razzi”: un’impresa bellica datata 14 novembre 1915 di cui fu protagonista anche suo padre. Al taglio del nastro intervengono gli autori del fumetto per illustrare il progetto che si completa con sagome scenografiche, pannelli didattici e didascalie storiche.

La serata prosegue alle 21.30 a Casa Dessì, dove è di scena Eugenjo Finardi con l’incontro-concerto “Parole & Musica. Con oltre quarant’anni di carriera alle spalle il popolare cantautore milanese offre al pubblico il suo personalissimo punto di vista sull’epoca straordinaria di cui è stato protagonista, alternando ricordi e riflessioni all’esecuzione di brani tratti dal suo repertorio.  

L’ingresso a tutti gli appuntamenti è libero e gratuito.

 

Parole sotto la torre copiaParole sotto la torre 1Gianni Zanata.

“Parole sotto la torre”, nona edizione, ancora Portoscuso, dal 23 al 26 luglio, ancora Sulcis. Un territorio afflitto da un profondo disagio economico, che decide di investire in cultura, nella promozione del libro e della lettura. Prohairesis ha organizzato la manifestazione per cinque anni a Calasetta, poi il cambio di destinazione, nel centro emblema della crisi industriale e occupazionale in Sardegna. Nel 2012 ha lasciato “le chiavi” del festival letterario a un gruppo locale di giovani che in questi anni si sono formati all’interno dello staff operativo, all’associazione Noteapiedipagina, con sede a Carloforte, che firma la rassegna, in collaborazione con il Comune di Portoscuso e il sostegno della Fondazione Banco di Sardegna. La direzione artistica è affidata a Gianni Biondillo, scrittore, architetto, redattore del blog culturale Nazione Indiana, coadiuvato da Saverio Gaeta. Il festival, per l’azione qualificante svolta nel territorio sulcitano, è stato insignito con la Medaglia ai benemeriti della cultura e dell’arte della Presidenza della Repubblica.

Nomi importanti della letteratura nazionale ed internazionale si sono succeduti in questi anni. Oliviero Beha, Paolo Giordano, Nicolai Lilin, Moni Ovadia, Ascanio Celestini, Stefano Benni, Silvia Avallone, Nicola Lecca, Ildefonso Falcones, Emanuele Trevi, Bjorn Larsson, Giulio Giorello, Andrea Molesini, Licia Troisi, Efraim Medina Reyes, Catherine Dunne, Raquel Martos, Georgi Gospodinov, Giorgio Terruzzi, Laura Pariani, Marcos Giralt Torrente: sono solo alcuni degli scrittori che sono passati per “Parole sotto la torre”.

Le verità dell’inganno, il filo conduttore dell’edizione 2015 del festival. «Cosa rende affascinante e misteriosa l’idea che abbiamo dell’arte? Il rapporto ambiguo col concetto di verità. La filosofia classica non aveva dubbi in merito. Gli antichi greci parlavano di alètheia (αλήϑεια): Disvelamento… , scrive Gianni Biondillo… Eppure, quasi a contraltare, da sempre l’arte è il luogo dell’inganno. La vita che viene rappresentata, che sia con una scultura, un dipinto, un poema, proprio perché rappresentata e non vissuta è intrinsecamente falsa… Perché solo attraverso l’inganno, solo attraverso la verosimiglianza, l’artista può dire la verità. Una verità che va oltre al dato oggettivo e diventa universale… Le verità dell’inganno, le uniche ammesse dalla letteratura».

“Parole sotto la torre” prenderà quindi il via nella cittadina sulcitana giovedì 23, fino a domenica 26 luglio. Tutti gli incontri con gli autori saranno ospitati alla Tonnara Su Pranu. Quest’anno si inaugura la collaborazione con Skepto International Film Festival, la rassegna dedicata ai cortometraggi provenienti da tutto il mondo, che da sei anni si svolge con successo a Cagliari. Le prime tre serate del festival si chiuderanno con le proiezioni de Il canto dell’inganno. Dodici corti sulla meraviglia, lo stupore e la verità.

Si comincia giovedì 23, alle 21.30, con Il traduttore malinconico: protagonista Bruno Arpaia, romanziere, giornalista, consulente editoriale e traduttore di letteratura spagnola e latinoamericana. Ha pubblicato diversi romanzi, che hanno ottenuto importanti riconoscimenti, come il Premio Selezione Campiello 2001 per L’angelo della storia, il Premio Letterario Giovanni Comisso 2006 per Il passato davanti a noi, finalista al Premio Strega per L’energia del vuoto. Conduce l’incontro il giornalista Vito Biolchini.

Alle 23.00, a cura di Skepto, Inganni a tempo determinato, con Despina Economopoulou, videomaker di origine greca che vive a Barcellona. Verranno proiettati “I frutti sperati” (15′ – Italia),

“Debtfools” (9′ – Grecia/Spagna), “L’homme qui en connaissait un rayon” (20′- Francia), “Tuesday” (6′ – Svizzera).

Venerdì 24 si parte alle 19.30 con La memoria presente. Sotto i riflettori due scrittori sardi Giulio Angioni e Giulia Clarkson, con la conduzione di Anna Rita Briganti, giornalista culturale (su Repubblica e Donna Moderna), scrittrice e blogger. Angioni, antropologo e romanziere: Le fiamme di Toledo, L’oro di Fraus, Doppio cielo, Il sale sulla ferita, Alba dei giorni bui, Una ignota compagnia, solo per citare alcuni suoi successi editoriali. Sulla faccia della terra è il titolo del suo ultimo romanzo ambientato nella Cagliari medioevale, uscito quest’anno per Feltrinelli e Il Maestrale, votato nello scorso marzo Libro del mese dagli ascoltatori di Fahrenheit, la nota trasmissione in onda su Radio3 Rai. Giulia Clarkson vinse con La città d’acqua (Il Maestrale, 2003) il Premio Grazia Deledda. Alcuni suoi racconti sono stati pubblicati su Nuovi Argomenti e nella raccolta Principesse azzurre crescono (Mondadori, 2006). L’eredità dei petali d’avorio (Arkadia Editore, 2015) è il suo ultimo romanzo.

Notizie dal profondo Nord: sono quelle che arriveranno alle 22.00, con Giorgio Fontana ed Enrico Remmert, moderati da Gianni Biondillo. Fontana, classe 1981, “milanese di Saronno”, ha pubblicato quattro romanzi: l’ultimo è Morte di un uomo felice, con cui ha vinto, a sorpresa, il Premio Campiello 2014. Collabora con diverse testate, fra cui Internazionale.it, il Domenicale del Sole 24 ore, Lo Straniero, l’inserto Tuttolibri de La Stampa e Doppiozero. Remmert, torinese, ha pubblicato Rossenotti, La ballata delle canaglie e Strade bianche, tutti editi da Marsilio. Lo scorso anno è uscito per Laterza L’acino fuggente – Sulle Strade del vino tra Monferrato, Langhe e Roero, scritto a quattro mani con Luca Ragagnin (con cui Remmert ha scritto vari libri, tra cui il fortunato Elogio della sbronza consapevole).

Ancora spazio ai cortometraggi alle 23.30: Skepto cura La verità nell’inganno: tra il surreale e l’imprevedibile (parte 1). Sarà presente Nicola Piovesan, laureato al Dams di Bologna, regista e sceneggiatore, autore di cortometraggi, videoclip, animazioni, documentari. Attualmente vive in Estonia, con collaborazioni in tutto il mondo.

Si potranno vedere “Deus in machina” (20′ – Italia), “8 ay” (20′ – Turchia), “Ehi muso giallo” (15′ – Italia).

Sabato 25, primo appuntamento alle 19.30: Resistere a vent’anni, il titolo dell’incontro in cui Camilla Barone, semiologa specializzata in analisi di identità visive e processi creativi (ha insegnato alla IULM e collabora con il Politecnico di Milano) dialogherà con Marco Rovelli, scrittore e musicista, insegnante di storia e filosofia nelle scuole superiori secondarie. Rovelli è giunto alla notorietà nel 2006 con il libro Lager italiani, un reportage narrativo dedicato ai centri di permanenza temporanea. Come musicista ha vinto con il suo gruppo il premio Ciampi 2002 per il miglior album d’esordio. È anche autore teatrale.

Alle 22 Nero metropolitano: Gianni Biondillo incontra Maurizio De Giovanni, che nel 2005 si è guadagnato la notorietà con il libro giallo I vivi e i morti (e il suo Commissario Ricciardi), ambientato nella Napoli degli anni Trenta, con cui ha ottenuto diversi riconoscimenti. Ha pubblicato per Mondadori ed Einaudi Stile Libero, consacrandosi tra i più importanti giallisti italiani (ha vinto il Premio Selezione Bancarella, il Premio Camaiore Letteratura Gialla e il Premio Giuria Viareggio). Per la serie del Commissario Ricciardi l’ultima pubblicazione risale allo scorso giugno, Anime di vetro. Falene per il commissario Ricciardi (Einaudi). Sempre quest’anno ha licenziato Il resto della settimana (Rizzoli), romanzo dedicato alla sua grande passione per il calcio. I suoi libri sono stati tradotti e pubblicati anche all’estero. Conduce Anna Rita Briganti.

Alle 23.30 scatta l’ora de La verità nell’inganno: tra il surreale e l’imprevedibile (parte 2). La sezione Il canto dell’inganno. Dodici corti sulla meraviglia, lo stupore e la verità, curata da Skepto, ospita Matt Willis-Jones. Londinese, con studi di cinema a Chicago, ha lavorato nella post-produzione di importanti film e serie tv. Dal 2005 vive e lavora in Norvegia, i suoi film sono stati proiettati in più di 30 festival internazionali e hanno ricevuto diversi riconoscimenti, tra cui una menzione speciale allo Skepto International Film Festival 2013 perA Short Film on Conformity e il premio per la Miglior Web Series al MAshRome 2014 per Everything is Perfect and There are no Problems.

Chiudono la serie di proiezioni “Dos caras” (14′ – Argentina), “A Short Film on Conformity” (10′ Norvegia), “Not funny” (15′ – Spagna), “Hotel” (11′ – Spagna).

Il sipario sulla nona edizione di “Parole sotto la torre” calerà domenica 26 luglio. Gianni Biondillo,  alle 21, conduce Cantarle fuori dai denti, l’incontro con Luciana Parisi e Daniele Sanzone. Parisi ha collaborato con diverse testate, Donna Moderna, La Stampa, Repubblica delle Donne; oggi, dopo le esperienze a Rai News 24 e al Giornale Radio, lavora come giornalista per la redazione cultura del Tg3 Rai. Sanzone, napoletano, laurea in Filosofia, è fondatore, autore e voce della rock band ‘A67. È stato finalista al premio Tenco nel 2008 e ha all’attivo numerose collaborazioni con musicisti e scrittori come Edoardo Bennato, Mauro Pagani, Caparezza, Raiz, James Senese, Roberto Saviano, Giancarlo De Cataldo, Valeria Parrella. Scrive o ha scritto su camorra e illegalità per La Repubblica XL, Corriere del Mezzogiorno, Donna Moderna, Tgcom24, La Repubblica e Il Fatto Quotidiano online, dove cura il Blog degli ‘A67. È autore e conduttore del programma Brain Food su Fanpage.it. Nel 2014 ha pubblicato il suo primo libro, Camorra Sound, con il quale ha vinto il Premio Paolo Borsellino.

Si chiude in musica alle 22.30, con Verità rubate e bellezze dal profumo di passione e riscatto, Lello Analfino & Tinturia in concerto acustico. Analfino è entrato nella band nel 1996, ha iniziato suonando le tastiere, per poi diventare il cantante e il frontman del gruppo. E’ autore dei testi e delle musiche dei Tinturia, che spaziano con creatività dal pop al reggae, dal funk al rap, con un pizzico di folk di radice siciliana.

Prime anticipazioni sul Premio “Giuseppe Dessì”, il concorso letterario intitolato allo scrittore sardo (1909-1977), che dal 14 al 20 del prossimo settembre celebra la sua trentesima edizione: un traguardo significativo per l’annuale appuntamento di fine estate a Villacidro, dove Dessì visse l’infanzia e l’adolescenza e che da grande ispirò tante pagine della sua produzione letteraria, compreso il suo romanzo più fortunato, “Paese d’ombre” (Premio Strega nel 1972).

Sono 373 i volumi giunti alla segreteria del concorso entro il termine del 20 giugno scorso, previsto dal bando di questa edizione: 239 i titoli in gara per la sezione narrativa, 134 quelli per la poesia, con la consueta partecipazione delle principali case editrici nazionali.

Ora spetta alla giuria presieduta da Anna Dolfi (professore di Letteratura italiana moderna e contemporanea all’Università di Firenze, accademica dei Lincei, tra i massimi studiosi dell’opera di Dessì) e composta da Mario Baudino, Duilio Caocci, Giuseppe Langella, Massimo Onofri, Stefano Salis e dal presidente della Fondazione Dessì, Christian Balloi, il compito di valutare le opere e selezionare tre finalisti per ciascuna delle due sezioni del concorso.

Tra queste terne gli stessi giurati dovranno poi eleggere e incoronare i vincitori nella serata conclusiva del trentesimo Premio Dessì, il 20 settembre a Villacidro: in palio, anche quest’anno, cinquemila euro per la narrativa e altrettanti per la poesia, insieme alla soddisfazione di iscrivere il proprio nome nell’albo d’oro del Premio Dessìì; un elenco in cui figurano scrittori del calibro di Nico Orengo, Laura Pariani, Salvatore Mannuzzu, Marcello Fois, Michela Murgia, Niccolò Ammaniti, Salvatore Silvano Nigro, Giuseppe Lupo, Antonio Pascale, e dei poeti Elio Pecora, Patrizia Cavalli, Maria Luisa Spaziani, Giancarlo Pontiggia, Alda Merini, Eugenio De Signoribus, Gilberto Isella, Gian Piero Bona e Alba Donati, tra i premiati delle precedenti edizioni.

Oltre agli allori delle due sezioni letterarie, la giuria dovrà come sempre assegnare il Premio Speciale (anche questo del valore di cinquemila euro) che il concorso di Villacidro dedica a una figura di spicco della società o della cultura italiana: un riconoscimento tributato in passato a personalità come Luigi Pintor, Sergio Zavoli, Alberto Bevilaqua, Arnoldo Foà, Francesco Cossiga, Marco Pannella, Piero Angela, Ascanio Celestini, Mogol, Philippe Daverio e Toni Servillo.

I nomi delle terne dei finalisti per la narrativa e per la poesia, insieme all’identità del vincitore del Premio Speciale della Giuria, verranno svelati in un’apposita conferenza stampa prevista per gli inizi di settembre. L’incontro con i giornalisti varrà anche per presentare l’immancabile cartellone di appuntamenti culturali e di spettacolo che fa da cornice al concorso letterario: sette intense giornate in programma da lunedì 14 a domenica 20 settembre a Villacidro, con epicentro nella casa che fu della famiglia di Giuseppe Dessì, dove oggi ha sede la Fondazione a lui intitolata che, oltre all’organizzazione del premio, cura la conservazione e la valorizzazione dell’opera dello scrittore.

Il calendario di incontri letterari, spettacoli e altre iniziative vede la partecipazione di ospiti importanti e una particolare attenzione per gli incroci tra musica e letteratura. Tra i protagonisti, ecco dunque Eugenio Finardi, il cantautore milanese amato dal grande pubblico per pezzi entrati nella storia della musica italiana, che sarà a Villacidro (lunedì 14 settembre) con l’incontro-concerto “Parole e Musica. Ed ecco poi Giovanni Lindo Ferretti con il recital per voce e violino (suonato da Ezio Bonicelli) “Bella gente d’Appennino” (martedì 15), e Moni Ovadia (mercoledì 16), che leggerà e commenterà gli “Scritti Corsari” di Pier Paolo Pasolini accompagnato dalle note di Maurizio Dehò (violino) e Nadio Marenco (fisarmonica). E, ancora, due voci care al pubblico della canzone d’autore prestate all’arte della scrittura: Teresa De Sio con la presentazione (venerdì 18) e il reading (sabato 19) del suo romanzo “L’attentissima”, e Vinicio Capossela (sabato 19) con il libro “Il paese dei coppolini”.

Tra gli altri appuntamenti in programma (sabato 19) una tavola rotonda in ricordo di Sergio Atzeni, a vent’anni dalla prematura scomparsa dello scrittore cagliaritano (con gli italianisti Giuseppe Marci e Gigliola Sulis, e lo scrittore e critico letterario Ernesto Ferrero, coordinati da Paolo Lusci), e un incontro (martedì 15) con il giornalista Andrea Scanzi, intervistato da Anthony Muroni sul suo romanzo “La vita è un ballo fuori tempo”.

Spazio anche a un’iniziativa celebrativa del Centenario della Grande Guerra: un tema molto caro a Dessì, quello del primo conflitto mondiale, che sviluppò nel racconto “La Trincea” (da cui trasse poi il soggetto dell’omonimo sceneggiato televisivo del 1961), dedicato alla conquista, da parte dei Sassarini della “Trincea dei razzi”, impresa bellica datata 14 novembre 1915 di cui fu protagonista anche il padre dello scrittore. Villacidro ospita negli spazi del Mulino Cadoni la mostra “Dimonios, la leggenda della Brigata Sassari”, un allestimento presentato anche come anteprima della sesta edizione di Nues, il festival dedicato ai comics a cura del Centro internazionale del fumetto di Cagliari. In esposizione le tavole originali del primo episodio del fumetto scritto da Bepi Vigna e illustrato da Gildo Atzori, nelle quali è ricostruita la battaglia della “Trincea dei razzi” proprio su ispirazione del racconto dessiano.

Come sempre, i nomi dei vincitori del Premio Dessì saranno svelati nella serata conclusiva della settimana culturale a Villacidro, domenica 20 settembre, nel corso della quale verrà consegnato anche il Premio Speciale della Giuria. A fare gli onori di casa sarà, come già nella scorsa edizione, la giornalista Natascha Lusenti.

Premio Dessi 2012 - Cerimonia premiazio ni (studio foto Casti . Villacidro)+  Premio Dessì 2013 - Premiazioni