19 April, 2024
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Chiusura col botto domenica 18 dicembre per il Festival internazionale di musica da Camera che per l’ultimo concerto, che vedrà protagonista l’Anna Tifu Quartet, ha già fatto registrare il sold out.

L’appuntamento è alle 20.00 quando sul palco dello storico Teatro Electra di Iglesias (in piazza Pichi), salirà la formazione capitanata dalla stella nostrana del violino, Anna Tifu, e composta anche da Fabio Furia, tra i più apprezzati bandoneonisti d’Europa, Romeo Scaccia, pianista di impressionante versatilità, e Giovanni Chiaramonte, contrabbassista di spiccato talento.

Il quartetto sarà protagonista del concerto intitolato “Contemporary tango”, un viaggio unico e inusuale nella storia del tango, dove a caratterizzare la forma stilistica e compositiva sono fusione e contaminazione, tradizione ed innovazione, ma anche equilibrio e tecnica.

Il risultato è un’interessante sintesi tra il mondo sonoro del jazz e quello del tango nuevo.  Un  mélange di forza e passione, energia e pathos, in cui si riconoscono suggestioni classiche, nel rigore della composizione ispirata all’equilibrio della forma e al contrappunto dei grandi del passato, ma pur sempre con uno sguardo alle avanguardie contemporanee.

Uno spettacolo innovativo, nel quale le dimensioni del tempo e dello spazio si piegano fino ad incontrarsi, guidando l’ascoltatore in un percorso emozionante e seducente dal Tango tradizionale, fino alle influenze jazz e d’avanguardia di Astor Piazzolla e alle composizioni originali di Fabio Furia e Romeo Scaccia. Un’esperienza artistica in cui il tango giunge fino alla sua massima evoluzione, trasformato, rivoluzionato.

Il Festival internazionale di musica da camera, che quest’anno è giunto alla XVIII edizione, è organizzato dall’associazione culturale Anton Stadler, sotto la direzione artistica di Fabio Furia.

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 orchestra-e-coro-del-conservatorio

Ancora una tappa nel capoluogo sardo per il Coro e l’Orchestra del Conservatorio di Cagliari, che ieri sera si sono esibiti nell’Auditorium dell’istituzione musicale per l’inaugurazione del nuovo anno accademico. Domani, giovedì 10 novembre, alle 18.00, l’appuntamento è nella chiesa di Sant’Anna, in via Azuni.  Il concerto sarà replicato ancora sabato 12 novembre, sempre alle 18.00, nella chiesa della Beata Vergine di Nives, a Cuglieri.  

Fiore all’occhiello del concerto, diretto da Alberto Pollesel, è la “Misa a Buenos Aires”, per coro, pianoforte, bandoneon e archi di Martin Palmeri, compositore, direttore d’orchestra e di coro e pianista argentino. Conosciuta anche come “Misatango, la “Misa a Buenos Aires” sarà preceduta dall’esecuzione di “Su Magnificat”, del compositore e musicologo Vittorio Montis, su testo di Antonio Pinna per coro e orchestra, e dell’esecuzione della composizione di Astor Piazzolla “Requiem ad patrem meum” per bandoneon, pianoforte e orchestra nell’arrangiamento di Matteo Casula.

Maestro del coro è Giuseppe Erdas. Mezzo soprano è Martina Serra. Al pianoforte ci sono Lorenzo Erdas e Matteo Casula. Al bandoneon c’è Fabio Furìa.

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Con un concerto del suo Coro e della sua Orchestra, oggi il Conservatorio di Cagliari “Giovanni Pierluigi da Palestrina” inaugura il nuovo anno accademico. Alle 18.30, nell’Auditorium dell’istituzione musicale, in piazza Porrino, sarà una grande festa della musica, con la presentazione dell’offerta formativa per il 2016/2017 e l’esibizione di musicisti di alto livello, tra docenti  e studenti del Conservatorio.

Novità di quest’anno è l’inaugurazione diffusa, con appuntamenti che  toccheranno oltre Cagliari (con il clou nella serata di martedì) anche Flumini di Quartu, Cuglieri e Iglesias. Un’iniziativa in linea con la politica, già da qualche tempo avviata dal Conservatorio, di portare avanti il dialogo e le collaborazioni con il territorio.

Fiore all’occhiello del concerto di martedì, diretto da Alberto Pollesel, sarà la “Misa a Buenos Aires”, per coro, pianoforte, bandoneon e archi di Martin Palmeri, compositore, direttore d’orchestra e di coro e pianista argentino. Conosciuta anche come “Misatango” questa composizione nata nel 1996 è un’opera che, pur mantenendo la forma della messa classica, introduce elementi del tango argentino. In questo modo il testo in latino si arricchisce di nuove forme espressive, senza però mai tradire la solennità richiesta a questo genere di composizioni. La “Misa a Buenos Aires” sarà preceduta dall’esecuzione di “Su Magnificat”, del compositore e musicologo Vittorio Montis, su testo di Antonio Pinna per coro e orchestra, e dell’esecuzione della composizione di Astor Piazzolla “Requiem ad patrem meum” per bandoneon, pianoforte e orchestra nell’arrangiamento di Matteo Casula.

Maestro del coro è Giuseppe Erdas. Mezzo soprano è Martina Serra. Al pianoforte ci sono Lorenzo Erdas e Matteo Casula. Al bandoneon c’è Fabio Furìa.

Domani, 9 novembre, alle 18.00, il concerto sarà eseguito nella Cattedrale di Iglesias, mentre giovedì 10 novembre, alle 18.00, arriverà nella chiesa di Sant’Anna di Cagliari. L’ultima replica è prevista sabato 12 novembre, alle 18.00, nella chiesa della Beata Vergine ad Nives di Cuglieri.

Conservatorio

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Quartetto Akilone Cristian Marcia Jerome Pernoo

Trio Wanderer Photo: Marco Borggreve

Julien Beaudiment 

Dall’eclettico violoncellista Jerome Pernoo al portabandiera nel mondo della scuola francese di clarinetto Florent Heau,  sino a un gigante del pianoforte come Jaques Rouvier. Dopo sei giorni di lezioni serrate, arriva il momento dei concerti per i docenti della XVI Accademia internazionale di musica di Cagliari, stelle di primo piano della musica classica internazionale. L’appuntamento è domani (martedì 30 agosto), alle 21.00, nel Teatro lirico per la prima delle due serate delle “Notti Musicali”, un’occasione imperdibile per il pubblico che riempie la città in quest’ultimo scorcio d’estate.

La serata prende il via sulle note del Trio con pianoforte n. 2 op. 67 di Dmitri Shostakovich, composta nel 1944 dopo la morte di Ivan Sollertinikij, amico fraterno del compositore russo, che gli rimase fedele anche dopo la sua messa al bando da parte del regime staliniano. Per l’esecuzione di questo Trio saranno sul palco il virtuoso del pianoforte Jaques Rouvier, ormai di casa all’Accademia, il violoncellista Jerome Pernoo e il violinista Jean Marc Phillips. Si prosegue con il Quartetto Akilone, formazione tutta al femminile vincitrice, a maggio, del prestigioso Concorso internazionale di quartetti per archi di  Bordeaux che, insieme alla versatile violinista Marianne Piketty,  acclamata dalla stampa per la capacità di unire nelle sue esecuzioni virtuosismo, solidità, generosità e profondità, proporrà i brani “Estate” e “Inverno”, tratti dalle Quattro stagioni di Astor Piazzolla, un concerto considerato tra i capolavori della musica. 

La seconda parte della serata prende il via con Gran quintetto per clarinetto e archi op. 34 del compositore tedesco Carl Maria von Weber, eseguita da Florent Heau e dal Quartetto Akilone.  Si prosegue con la deliziosa Sonata concertata di Niccolò Paganini, nell’esecuzione del chitarrista, e direttore artistico dell’Accademia, Cristian Marcia e di Julien Beaudiment, primo flauto dell’Orchestra dell’Opera National de Lyon. La serata si chiude con Cristian Marcia e il Quartetto Akilone che saluteranno il pubblico con due brani: la Serenata per chitarra e archi di Malcom Arnlod, e il Quintetto n. 1 G445 di Luigi Boccherini.

Accanto al festival in programma al Teatro Lirico, negli spazi del T Hotel, partner consolidato dell’Accademia di musica e luogo sempre aperto a ospitare eventi culturali, prosegue la rassegna “Venti di note. Dal mondo a Cagliari talento in musica”, che vede i giovani virtuosi dell’Accademia esibirsi in un contesto meno informale rispetto a quello di un teatro. I prossimi appuntamenti sono ancora domani e mercoledì alle 18.00.

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Nuova edizione per l’Accademia internazionale di musica di Cagliari, il prestigioso appuntamento che ogni anno trasforma la città capoluogo della Sardegna in una capitale della musica classica. Dal 24 agosto al 1° settembre oltre duecento giovani virtuosi, provenienti da tutto il mondo, si ritroveranno negli spazi del conservatorio “G.P. Da Palestrina” per perfezionare le loro capacità accanto a stelle della musica colta, musicisti universalmente apprezzati.

Come consuetudine, per dare agli studenti sardi la possibilità di non farsi sfuggire questa preziosa occasione di confronto e di crescita l’Accademia, in collaborazione con il Conservatorio, offre 30 borse di studio assegnate dopo una rigorosa selezione svolta gli scorsi mesi.

Prosegue dunque la bella avventura di una accademia musicale che, pur in tempi di crisi, riesce ad abbattere l’handicap dell’insularità, permettendo anche ai talenti isolani di affinare la propria tecnica senza dover affrontare i costi, spesso proibitivi, di una trasferta. Un sogno nato nel 2000 dalla bella intuizione di Cristian Marcia, direttore dell’Accademia e apprezzato chitarrista, e di suo fratello Gian Luca, presidente dell’Accademia.

Per l’edizione targata 2016 (la XVI) l’Accademia internazionale di musica di Cagliari ha inserito tra i suoi docenti diversi nomi nuovi, scelti come sempre tra maestri di caratura mondiale. Per la prima volta arriva Julien Beaudiment, uno dei più grandi flautisti della scena internazionale, considerato tra i migliori rappresentanti della scuola francese di flauto. Arriva per la prima volta anche Jerome Pernoo, violoncellista di fama planetaria e fondatore del Centro di Musica da Camera di Parigi. Tra le new entry c’è anche il violinista Jean Marc Phillips, insegnante al Conservatorio Nazionale di Musica di Parigi e fondatore, al CRR (una scuola di formazione nelle arti dello spettacolo) della stessa città con il suo Trio Wanderer, di una classe di preparazione ai concerti e concorsi internazionali.

Nomi che si vanno ad aggiungere a quelli delle altre stelle della musica colta che già da diversi anni decidono di mettere l’appuntamento con l’Accademia internazionale di musica di Cagliari nella loro agenda. Si tratta di: Luciana Serra, soprano e docente di Tecnica vocale all’Accademia della Scala di Milano, Pavel Gililov e Jacques Rouvier, grandissimi pianisti, Florent Heau, clarinettista portabandiera nel mondo della tradizione francese del clarinetto. A questi nomi si sommano quelli dei pianisti Florent Boffard e Claire Desert, delle violiniste Marianne Piketty e Stephanie Marie Degand, sino allo stesso chitarrista e direttore artistico, Cristian Marcia.

L’Accademia prende il via la mattina di mercoledì 24 agosto  alle 11 nell’Aula Magna del Conservatorio “G.P. Da Palestrina”: dopo l’inaugurazione, alla presenza degli artisti partecipanti e delle autorità, si entra subito nel vivo delle attività, con le lezioni delle masterclass durante il giorno (sono proposte masterclass di pianoforte, violino, violino barocco, violoncello, chitarra e musica da camera con la chitarra, sino a tecnica vocale e interpretazione e, infine, clarinetto) e concerti la sera.

Come ormai da tradizione, l’Accademia offre infatti alla città la grande opportunità di vedere esibirsi i docenti  nel suggestivo festival, realizzato in collaborazione con il Teatro lirico, “Le notti musicali”, in programma martedì 30 e mercoledì 31 agosto.

La sera di martedì 30 agosto alle 21 il sipario si apre sulle note del Gran quintetto per clarinetto e archi op. 34 del compositore tedesco Carl Maria von Weber, eseguite da Florent Heau, considerato una bandiera della tradizione francese del clarinetto, e dal Quartetto Akilone,  formazione tutta al femminile vincitrice, a maggio, del prestigioso Concorso internazionale di quartetti per archi di  Bordeaux. Il Quartetto Akilone resterà ancora sul palco per eseguire, insieme all’eclettica violinista Marianne Piketty,  acclamata dalla stampa per la capacità di unire nelle sue esecuzioni virtuosismo, solidità, generosità e profondità, i brani “Estate” e “Inverno”, tratti dalle Quattro stagioni di Astor Piazzolla, un concerto considerato trai capolavori della musica.

La seconda parte della serata vede sul palco Julien Beaudiment, primo flauto dell’Orchestra dell’Opera National de Lyon, e Florent Boffard, considerato dalla critica un musicista dal virtuosismo impressionante: i due eseguiranno la Sonata per oboe e pianoforte, in un arrangiamento per flauto, di Francis Poulenc. Subito dopo è la volta della deliziosa Sonata concertata di Niccolò Paganini, nell’esecuzione del chitarrista Cristian Marcia e di Julien Beaudiment. La serata si chiude con Cristian Marcia e il Quartetto Akilone che saluteranno il pubblico con due brani: la Serenata per chitarra e archi di Matthew Arnlod, e il Quintetto n. 1 G445 di Luigi Boccherini.

Mercoledì 31, alla stessa ora, la serata si apre sulle note del Trio con pianoforte n. 1 op. 8 di  Dmitrij Šostakoviĉ eseguita dal virtuoso del piano Jaques Rouvier, ormai di casa all’Accademia, Jerome Pernoo, violoncellista a suo agio sia con il violoncello barocco che con quello moderno, e Jean Marc Phillpis, violinista che si esibisce con un Petrus Guarneri (Venezia 1748). La prima parte della serata si chiude con una delle ultime straordinarie composizioni di Franz Schubert: il Quintetto in do op. 163. Sul palco ci saranno di nuovo Jerome Pernoo e il Quartetto Akilone. Dopo pochi minuti di pausa, la serata riprende con le Danze slave per pianoforte a quattro mani di Antonin Dvorak, affrontate dalla talentuosa Claire Desert e Florent Boffard. L’edizione targata 2016 delle Notti musicali si chiude sulle note del Quintetto per pianoforte op. 81, ancora di Dvorak, eseguite da Pavel Gililov e dal Quartetto Akilone.

Julien Beaudiment Luciana Serra Pavel Gililov (ph. Alessandro Basta) Cristian Marcia

Trio Wanderer Photo: Marco Borggreve

Trio Wanderer
Photo: Marco Borggreve

Jerome Pernoo

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Triple Point-1Marcella Carboni Max De Aloe (foto Roberto Cifarelli) 3m-1Roberto Cipelli (foto Daniele Franchi)-1

Giornata densa di impegni, oggi a Nuoro, per il XXVIII Seminario Jazz che ha preso il via questa mattina (martedì 23). Si parte già alle 9 del mattino con la “colazione jazz” a I Grani, il locale in via Fratelli Bandiera; protagonista en solitaire Roberto Cipelli, il pianista e compositore cremonese dal percorso artistico ultratrentennale sulla scena jazzistica italiana, nonché coordinatore da tre edizioni dei corsi nuoresi, di cui è docente fin dagli esordi.

Alla scuola civica di musica “Antonietta Chironi”, mentre le attività didattiche proseguono secondo gli orari consueti, dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19, con le lezioni strumentali e teoriche, le prove aperte di gruppo e le classi di musica d’insieme, il palinsesto propone alle 15.45 il primo dei “Quattro passi nel jazz” in compagnia del musicista e musicologo Enrico Merlin: si tratta di una serie di quattro conferenze, aperte al pubblico, sul tema del jazz come musica senza confini. Prossimi appuntamenti giovedì 25 e poi la settimana prossima, il 31 agosto e il primo settembre, sempre alla stessa ora.

In serata, doppio appuntamento al Museo del Costume con la rassegna di concerti che accompagna, come sempre, il Seminario jazz. Al centro dei riflettori nel primo set, con inizio alle 21.15, il progetto Pop Harp di Marcella Carboni e Mad De Aloe. Entrambi docenti dei corsi nuoresi, l’arpista sarda e l’armonicista lombardo hanno dato vita a questo sodalizio forse unico nel campo del jazz, incentrato su due strumenti non troppo usuali per questa musica, tanto meno in accoppiata. Tra brani originali e di autori che vanno da Astor Piazzolla ai Beatles, da Gabriel Fauré a Sting, da Irving Berlin ad Antonio Carlos Jobim, il loro album del 2013, “Pop Harp”, appunto, mostra come come l’arpa e l’armonica, così diversi per forma e storia, diventino malleabili, elastici e plasmabili nelle mani di due tra i loro maggiori interpreti nel jazz nazionale.

Il filo rosso che lega il Seminario jazz alla rassegna di concerti connota anche la seconda parte della serata, che vede infatti sul palco il gruppo Triple Point, formato dai migliori allievi della scorsa edizione dei corsi nuoresi: Daniela Pes (voce), Dora Scapolatempore (arpa), Paride Pignotti (chitarra), John Bramley (pianoforte), Filippo Mundula (contrabbasso) e Vito Cauli (subentrato ad Alessandro Ruocco alla batteria). Il sestetto, che si è già esibito a Nuoro lo scorso 30 aprile nell’ambito della Giornata internazionale del jazz e due settimane fa a Berchidda al festival Time in Jazz, propone un repertorio inedito che mira a calibrare le diverse estrazioni musicali dei suoi componenti, dal jazz alla classica, dai ritmi sud-americani al groove di nuova generazione black newyorkese.

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Terza giornata per Time in Jazz, il festival ideato e diretto da Paolo Fresu nel suo paese natale, Berchidda, ma con tappe anche in altri centri del nord Sardegna, che  lunedì (8 agosto) ha aperto i battenti della sua ventinovesima edizione a bordo del traghetto della Sardinia Ferries e che prosegue fino al 16 agosto con un calendario fitto di eventi.

Oggi il programma si snoda attraverso una fitta serie di appuntamenti musicali, dal mattino a notte fonda, in piena sintonia con il tema degli Occhi, titolo e leitmotiv di questa edizione.

La giornata si apre alle 11.00, sul mare di Posada, alla Torre di San Giovanni: sotto il titolo “Cecità”, si presenta infatti una produzione originale di Time in Jazz ispirata all’omonimo romanzo di José Saramago che narra la storia di una misteriosa epidemia che rende ciechi uomini e animali di un intero paese. A dare voce e atmosfere sonore al libro dello scrittore portoghese (premio Nobel per la letteratura nel 1998), un originale terzetto che vede accanto alla tromba e al flicorno di Paolo Fresu e al bandoneon di Daniele Di Bonaventura l’attore friulano Giuseppe Battiston, che ha iniziato il suo cammino artistico in teatro per approdare presto al cinema. Al debutto sul grande schermo in “Italia-Germania 4-3” (1990) di Andrea Barzini, segue la collaborazione con Silvio Soldini, fra cui spicca il film “Pane e tulipani”, che gli vale il primo David di Donatello come miglior attore non protagonista nel 2000. Apparso sul grande schermo in film di Pier Giorgio Gay, Gianni Zanasi, Roberto Benigni, Peter Greenaway e Carlo Mazzacurati, tra gli altri, Giuseppe Battiston in teatro lavora diretto da registi come Roberto Andò, Giorgio Gallione e Mario Martone.

Nel pomeriggio, alle 18.00, Time in Jazz resta sulla costa nordorientale della Sardegna, per fare tappa allo Stagno della Peschiera nei pressi di San Teodoro, con un altro progetto originale del festival: il titolo, “Due per centotré e cinque“, allude alla somma dei tasti (duecentosette in tutto) degli strumenti a mantice dei due protagonisti del concerto, qui per la prima volta insieme: ancora Daniele Di Bonaventura con il suo bandoneon e Gianni Coscia, uno dei più grandi fisarmonicisti in attività. Classe 1931, l’ex avvocato alessandrino ha all’attivo esperienze e collaborazioni variegate: ha suonato con grandi musicisti italiani e d’oltre oceano, eseguito con orchestre la musica di Kurt Weill e Astor Piazzolla, partecipato alle registrazioni di dischi di Fabrizio De André (“Anime Salve”) e di Giorgio Conte, accompagnato cantanti come Gioconda Cilio, Maria Pia De Vito, Lucia Minetti, Milva. Da sempre dedito al jazz, ha improntato la sua ricerca al recupero e alla rivisitazione in chiave jazzistica della musica tradizionale, del suo retroterra culturale.

In un programma sul tema degli occhi non poteva mancare la giusta attenzione per gli artisti non vedenti: in serata infatti il compito di inaugurare la serie di appuntamenti sul “palco centrale” del festival in Piazza del Popolo, a Berchidda spetta al pianista americano Justin Kauflin, trent’anni compiuti da poco, ma con una carriera già quindicennale, che sarà al centro di due diversi atti. Il primo, alle 21.30, è la proiezione (forse solo per la seconda volta in Italia) di “Keep on keepin’ on”, il pluripremiato documentario diretto da Alan Hicks e prodotto nel 2014 da Quincy Jones, che racconta l’avvincente storia di Justin Kauflin e del suo mentore, Clark Terry, il grande trombettista scomparso un anno e mezzo fa che lo aveva inserito, giovanissimo, nel suo ensemble. Dal grande schermo al palco: al termine del film Justin Kauflin sarà al centro dei riflettori per un’avvincente concerto di piano solo, un’occasione da non perdere per apprezzare il talento del musicista di Silver Spring, non vedente dall’età di undici anni.

Intorno alla mezzanotte e trenta, dopoconcerto al Museo del Vino di Berchidda con il sestetto Triple Point: Daniela Pes (voce), Dora Scapolatempore (arpa), Paride Pignotti (chitarra), John Bramley (pianoforte), Filippo Mundula (contrabbasso) e Alessandro Ruocco (batteria). Si tratta del gruppo formato dai migliori allievi della scorsa edizione dei seminari jazz di Nuoro, l’iniziativa didattica che si tiene ogni estate, dal 1989, nel capoluogo barbaricino, e che rinnova così, ancora una volta, la sua collaborazione con il festival di Berchidda. A precedere l’esibizione, un appuntamento di rito a Time in Jazz: la presentazione (In collaborazione con le “Cantine del jazz”: Aini, Atlantis, CSM, Sas Seddas) della bottiglia di vino da collezione che ad ogni edizione riproduce sull’etichetta l’immagine grafica del festival.

Paolo Fresu _2015 (ph © Roberto Cifarelli1905)

Triple Point (2m)

Daniele Di Bonaventura (@Andreas Brugger)01 (m) Gianni Coscia (foto Chris Tribble - ECM) (m) Giuseppe Battiston

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Da Julien Beaudiment, considerato tra i più brillanti rappresentanti della scuola francese di flauto, all’eclettico violoncellista ,, passando per Pavel Gililov, stella del pianoforte che sin da bambino mostrò il suo precoce talento, sino al soprano Luciana Serra.

Si avvicina l’edizione numero XVI per l’Accademia internazionale di musica di Cagliari, il tradizionale appuntamento che ogni fine estate trasforma il capoluogo sardo in una capitale della musica colta. Dal 24 agosto al 1° settembre più di 200 giovani virtuosi della musica arriveranno in città da tutto il mondo per seguire i corsi di alto perfezionamento, tenuti da docenti universalmente apprezzati.

Come da tradizione, l’Accademia, in collaborazione con il Conservatorio di musica “Giovanni Pierluigi da Palestrina” e il Teatro Lirico di Cagliari, coglie questa opportunità per proporre, accanto allo studio, “Le notti musicali”: due serate, il 30 e 31 agosto , in cui al pubblico viene offerto il privilegio di ascoltare in una sola occasione le più apprezzate stelle internazionali della musica classica.

Si rinnova così la formula di successo nata tanti anni fa dalla felice intuizione di Cristian Marcia, affermato chitarrista e docente nel conservatorio Chopin di Parigi, e di suo fratello Gianluca, direttore dell’associazione culturale Sardegna in musica da cui l’Accademia è nata. Un progetto, il loro, apprezzato perfino dall’Unesco che, quattro anni fa, ha dichiarato l’Accademia sua partner e ogni anno, nella sua prestigiosa sede di Parigi, la accoglie in un apposito evento culturale che per la Sardegna è un’importante occasione di promozione internazionale.

Il sipario sulle Notti musicali 2016 si apre la sera di martedì 30 agosto alle 21.00, sulle note del Gran quintetto per clarinetto e archi op. 34 del compositore tedesco Carl Maria von Weber, eseguite da Florent Heau, considerato una bandiera della tradizione francese del clarinetto, e dal Quartetto Akilone, formazione tutta al femminile vincitrice, a maggio, del prestigioso Concorso internazionale di quartetti per archi di  Bordeaux. Il Quartetto Akilone resterà ancora sul palco per eseguire, insieme all’eclettica violinista Marianne Piketty, acclamata dalla stampa per la capacità di unire nelle sue esecuzioni virtuosismo, solidità, generosità e profondità, i brani “Estate” e “Inverno”, tratti dalle Quattro stagioni di Astor Piazzolla, un concerto considerato trai capolavori della musica.

La seconda parte della serata vede sul palco Julien Beaudiment, primo flauto dell’Orchestra dell’Opera National de Lyon, e Florent Boffard, considerato dalla critica un musicista dal virtuosismo impressionante: i due eseguiranno la Sonata per oboe e pianoforte, in un arrangiamento per flauto, di Francis Poulenc. Subito dopo è la volta della deliziosa Sonata concertata di Niccolò Paganini, nell’esecuzione del chitarrista Cristian Marcia e di Julien Beaudiment. La serata si chiude con Cristian Marcia e il Quartetto Akilone che saluteranno il pubblico con due brani: la Serenata per chitarra e archi di Matthew Arnlod, e il Quintetto n. 1 G445 di Luigi Boccherini.

Mercoledì 31, alla stessa ora, la serata si apre sulle note del Trio con pianoforte n. 1 op. 8 di Dmitrij Šostakoviĉ eseguita dal virtuoso del piano Jaques Rouvier, ormai di casa all’Accademia, Jerome Pernoo, violoncellista a suo agio sia con il violoncello barocco che con quello moderno, e Jean Marc Phillpis, violinista che si esibisce con un Petrus Guarneri (Venezia 1748). La prima parte della serata si chiude con una delle ultime straordinarie composizioni di Franz Schubert: il Quintetto in do op. 163. Sul palco ci saranno di nuovo Jerome Pernoo e il Quartetto Akilone. Dopo pochi minuti di pausa, la serata riprende con le Danze slave per pianoforte a quattro mani di Antonin Dvorak, affrontate dalla talentuosa Claire Desert e Florent Boffard.

L’edizione targata 2016 delle Notti musicali si chiude sulle note del Quintetto per pianoforte op. 81, ancora di Dvorak, eseguite da Pavel Gililov e dal Quartetto Akilone.

Il costo del biglietto per ogni singola serata è di 10 euro. Informazioni: Box Office, viale Regina Margherita tel. 070 657428, info@boxofficesardegna.it.

Oltre al festival che vede le stelle internazionali della musica classica protagoniste nel Teatro Lirico, Le notti musicali, anche quest’anno, si arricchiscono con degli appuntamenti in cui il pubblico potrà ascoltare i giovani virtuosi in contesti meno formali: il 25, 26, 27, 30 e 31 agosto, alle 18.00, l’appuntamento è nel T Hotel per Venti di note, dal mondo a Cagliari. Talento e musica. Si tratta di momenti in cui i migliori allievi dell’Accademia avranno la possibilità di farsi conoscere esibendosi, con brevi performance.

Il 28 e 29 agosto, alle 17.30, invece, il Conservatorio di Cagliari apre le porte del suo bell’auditorium per i concerti dei migliori allievi dell’Accademia. Il 1° settembre sarà ancora il Conservatorio a ospitare, nel suo spazio del Parco della musica, il concerto che saluterà l’edizione 2016 dell’Accademia.

L’Accademia di musica di Cagliari è realizzata con il contributo della Regione Autonoma della Sardegna, del comune di Cagliari e conta sulla co-produzione con il Conservatorio “Giovanni Pierluigi da Palestrina”.

Quartetto Akilone

Trio Wanderer Photo: Marco Borggreve

Trio Wanderer
Photo: Marco Borggreve

Jerome Pernoo Julien Beaudiment Pavel Gililov (ph. Alessandro Basta)

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Fabio Furia e Marcello MelisFabio Furia 31

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Mario Frezzato

Il musicista iglesiente Fabio Furìa, uno dei migliori bandoneonisti d’Europa, esibitosi negli anni nelle più prestigiose sale da concerto del mondo, sarà uno dei protagonisti, sabato 27 febbraio alle 17.30 nell’auditorium del conservatorio “G.P. Da Palestrina”, di Novecento in musica, il primo dei concerti della serata, che l’istituzione musicale cagliaritana ha inserito tra le attività di sensibilizzazione verso lo stato dell’Alta formazione artistica e musicale (AFAM) partite il 13 febbraio con la “Giornata nazionale dell’alta formazione”.

L’appuntamento si aprirà con l’Ensemble Spaziomusica  (Enrico Di Felice, flauto e flauto in sol, Riccardo Leone, pianoforte, Roberto Migoni, vibrafono) che proporrà Fasi B del compositore recentemente scomparso Franco Oppo.

Subito dopo sarà la volta del Gruppo da camera Palestrina ensemble, diretto da un altro nome di rilievo: Mario Frezzato, oboista chiamato a partecipare a concerti in tutta Italia e insegnante al conservatorio “G. P. Da Palestrina”. L’ensemble proporrà un’esibizione incentrata sulle musiche del compositore tedesco Kurt Weill di cui sarà proposto Kleine Dreigroschenmusik.

L’appuntamento si chiude con Fabio Furìa e il suo un concerto – presentazione del Corso di Bandoneon e Interpretazione Stilistica del Tango (il Conservatorio di Cagliari è l’unico in Italia a ospitare un corso di questo strumento) di cui a breve partirà la terza edizione. Furìa, insieme al suo Novafonic quartet (Gianmaria Melis, primo violino dell’Orchestra del Teatro lirico di Cagliari, Walter Agus, pianoforte, Giovanni Chiaramonte, contrabbasso nell’Orchestra del Teatro lirico di Cagliari) proporrà il brano Adios nonino di Astor Piazzolla.

La serata si sposta alle 19.00 nella Chiesa di San Michele (via Ospedale) per il Concerto barocco: in programma musica antica suonata dall’Ensemble del dipartimento di musica antica del Conservatorio “G. P. Da Palestrina”.

L’ingresso ai concerti è libero e gratuito.

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Si terrà venerdì 7 agosto il primo dei tre appuntamenti, ospitati dall’Arena Mirastelle in piazza Roma a Carbonia, della rassegna “Un’Isola di Musica 2015”, organizzata dal Teatro Lirico di Cagliari. Gli appuntamenti che si terranno a Carbonia sono organizzati in collaborazione con l’Amministrazione comunale.

A dare il via alla suggestiva tre giorni sarà, venerdì 7 agosto, alle 21.00, la “Carmen” di Georges Bizet, con Giuseppina Piunti, Francesco Anile, Paolo Pecchioli, Arianna Vendittelli, Marco Spiga e il maestro concertatore e direttore Roberto Gianola. I protagonisti saranno accompagnati dall’Orchestra e dal Coro del Teatro Lirico di Cagliari, con il maestro Gaetano Mastroiaco.

La rassegna proseguirà lunedì 10 agosto, sempre alle 21.00 all’Arena Mirastelle, con le “8 stagioni”, musiche di Antonio Vivaldi e Astor Piazzolla eseguite dall’Orchestra d’archi del Teatro Lirico di Cagliari, con il direttore e violino solista Gianmaria Melis.

L’ultimo appuntamento, sempre all’Arena Mirastelle, alle ore 21.00, è per giovedì 13 agosto con “Tosca” di Giacomo Puccini, con Francesca Tiburzi, Massimiliano Pisapia, Giuseppe Altomare, Simeone Latini e il maestro concertatore e direttore Alessandro d’Agostini. Ad accompagnare l’opera saranno ancora una volta l’Orchestra e il Coro del Teatro Lirico di Cagliari.

Arena Mirastelle copia