19 April, 2024
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Sarà Evan Parker, martedì sera, ad aprire il XXX Festival “Ai confini tra Sardegna e Jazz”, con un solo dedicato alla memoria di Butch Morris. Il geniale sassofonista inglese si esibirà in uno spazio non convenzionale, le note del suo sax risuoneranno, infatti, tra le pietre millenarie del nuraghe Arresi che si trasformerà in un ponte ideale fra terra e cielo per raggiungere lo spirito di Butch.

Subito dopo, il palco della Piazza del Nuraghe ospiterà uno dei concerti più attesi di questa memorabile edizione, l’ensemble Nu Grid. Il chitarrista Vernon Reid, fondatore dei Living Colour, si accompagnerà a Jean Paul Bourelly, Graham Haynes e Dj. Logic. L’ensemble offrirà un nuovo percorso di rappresentazione della musica che unisce quattro anime diverse a riprova del fatto che il jazz continua ad essere un linguaggio libero ed in costante evoluzione. 

Se l’edizione dedicata, pensata intorno alla figura e alla musica di Butch Morris si può intendere come un’ellisse, ecco che nella sua orbita entrano di diritto due proposte nelle premesse distinte e lontane tra loro, almeno nella formulazione e nelle sonorità che vi saranno sviscerate. Evan Parker, nella sua splendida, lussureggiante solitudine, aprirà la serata e il festival, seguito da un quartetto di fresco conio, Nu Grid, che ha tutte le caratteristiche per stimolare le fantasie più varie, spiazzare e (sor)prendere in contropiede gli appassionati che ben conoscono i singoli elementi, ma non possono averli mai ascoltati in questa veste collegiale.

Evan Parker, 71 anni, che tornerà sul palco della piazza anche nelle tre serate successive – in contesti diversi, a confermare la versatile disposizione del suo linguaggio -, è uno dei più formidabili investigatori d’avanguardia, un taglio di luce che, lungo quasi mezzo secolo di attività, ha attraversato tutti i territori della ricerca e della sperimentazione: ambiti che il musicista inglese ha vissuto come il suo pane quotidiano, intrecciando virtuose collaborazioni ad ampio raggio, con le personalità migliori della scena internazionale, per una biografia densissima e una discografia che ha superato di slancio i duecento album come titolare, a proprio nome, oppure come ospite e fiancheggiatore di progetti altrui.

Per inaugurare la trentesima edizione del festival, a lui che ha percorso tutte le strade possibili, militando anche in larghi ensemble, è stato chiesto un “Set in stone”, performance dove spaziare grazie al sassofono con la libertà di sempre e le qualità riconosciute di escavatore solitario, tra improvvisazione e i disegni, le vedute che in tanti anni lo hanno reso unico e inimitabile: un eccellente occasione/assaggio per anticipare gli altri appuntamenti con Evan, del 2, del 3 e del 4.

Molto diversa, invece, l’avventura di Jean Paul Bourelly, Vernon Reid, Graham Haynes e DJ Logic, artisti che l’affezionato pubblico di Sant’Anna Arresi ha già apprezzato separatamente, ma che hanno scelto proprio “Ai confini tra la Sardegna e il jazz” per consorziarsi e agitare la loro bandiera sotto l’egida Nu Grid. Difficile immaginare con precisione i contorni dell’operazione che, per lo stesso curriculum dei protagonisti, appare come un laboratorio, uno spazio dove far confluire le pratiche e le suggestioni di carriere cariche di storia e di prospettive, con diversi punti di contatto, ma soprattutto itinerari aperti, spalancati sull’indagine musicale, dove concerti, dischi e fusioni vanno intese alla stregua di stanziamenti, proiezioni, di una vitalissima forma di trasformazione.

Nu Grid nasce da un’idea e dall’iniziativa di Bourelly e Haynes, che sul fronte delle musiche tra jazz e dintorni hanno battuto molte strade, intrecciando il funk, il rock, l’elettronica, e dunque hanno visto in Reid e Dj Logic i partner ideali da imbarcare per un viaggio tutto da scoprire e che alimenta la curiosità di chi ne ha seguito le rispettive attività.

Reid e Bourelly dall’alto del magistero chitarristico hanno manifestato a più livelli la loro proteiforme, trasversale capacità di autori e strumentisti, lungo una biografia professionale ultratrentennale: il primo come leader dei Living Colour, promotore della Black Rock Coalition e per il contributo a moltissimi dischi è al 66° posto nella graduatoria dei chitarristi di tutti i tempi stilata da Rolling Stone, mentre il secondo, alunno di Miles Davis nel 1988, partendo dal blues, è approdato al pantheon jazz quale sideman ricercatissimo, al fianco, tra i tanti, di McCoy Tyner, Elvin Jones, Muhal Richard Abrams, Cassandra Wilson.

E’ figlio d’arte, Haynes – il padre Roy è uno dei padri della batteria jazz – dalle molte frecce al suo arco e con un merito, tra le diverse opzioni: l’aver già convocato i suoi tre compagni in occasione di un album del 1995, “Transition”. Che è solo uno dei titoli delle moltitudine delle incisioni a cui ha partecipato DJ Logic (Jason Kibler), nato con la wave hip-hop newyorkese, presto arricchita da esperienze le più variegate.

E’ tutto questo, e molto di più, una moltiplicazione, più che una somma algebrica dei suoi fattori, Nu Grid, quartetto multidisciplinare, che promette meraviglia e stupore: la carta migliore da giocare a inizio della rassegna dei nostri primi trent’anni.

Evan Parker 3 copia

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E’ iniziato il conto alla rovescia per l’inizio del XXX Festival “Ai confini tra Sardegna e Jazz” al via martedì 1 settembre a Sant’Anna Arresi.

“Ai confini tra Sardegna e Jazz” raggiunge, con l’edizione di quest’anno, ai trent’anni di attività ininterrotta, un traguardo non da poco nell’ambito dei festival estivi. Numerosi sono stati i traguardi raggiunti dall’associazione culturale “Punta Giara”, promotrice del festival: l’abbattimento proprio dei confini geografici del movimento Jazz è sicuramente uno dei meriti dell’associazione Arresina che è riuscita attraverso programmi mai banali e attenti alle nuove correnti provenienti dagli Stati Uniti a fondere, con risultati eccelsi, tratti caratteristici della cultura sarda con la musica e la cultura afro-americana. Numerosi infatti sono stati i musicisti che in questi ventisei anni si sono confrontati con la tradizione sarda: Pat Metheny più volte a condiviso il palco con artisti come Antonello Salis, Paolo Angeli e Enzo Favata, Hamid Drake con gli stessi Angeli e Salis ha inaugurato proprio all’ombra del nuraghe Arresi un sodalizio che tutt’ora continua e Butch Morris, innovatore della scena free-jazz mondiale con la sua Conduction, è stato per tre anni consecutivi protagonista a Sant’Anna Arresi con il suo progetto che ha coinvolto non solo musicisti professionisti, ma anche musicisti provenienti da scuole civiche e conservatori.  E proprio a Butch Morris a cui quest’anno abbiamo rivolto il nostro pensiero nel concepire questa trentesima edizione del festival, proprio a sigillo di questo straordinario risultato, l’Associazione Culturale Punta Giara con il supporto di Poste Italiane hanno realizzato un annullo filatelico di cui daremo ampio ragguaglio con un apposito comunicato stampa.

Ogni sera, novità del programma, prima dell’inizio dei concerti, una breve sessione d’ascolto “EXTRA SPEED TO YOUR GOALS: RADIO BUTCH WARM UP”, a cura di Letizia Renzini e Giuseppe Vigna, avvicinerà il pubblico alla musica e allo spirito di Butch Morris, gettando un ponte sonoro tra il suo pensiero musicale vasto e originale e gli artisti invitati quest’anno a Sant’Anna Arresi.

Butch Morris ha coinvolto il festival e la sua gente in un rapporto umano e di produzione artistica che si è arricchito negli anni; tenteremo ogni sera di colmare il vuoto che ha lasciato parlando di musica, ricordando l’uomo e il musicista, le sue tante e articolate esperienze, ripercorrendo storie, amicizie e sodalizi artistici. 

Extra Speed To Your Goals (possano i tuoi obiettivi essere raggiunti velocemente) è l’esortazione che Morris apponeva in calce ad ogni sua e-mail.

Questo semplice augurio collettivo, che testimonia una visione energica del fare e del volere, è la lezione del maestro alla quale teniamo di più. Evocare lo spirito ed espolorare l’orizzonte musicale di Butch Morris ogni sera attraverso un brano suo o di altri, sarà il modo per sentirci ancora tutti in comunicazione con la straordinaria energia di questo grande musicista, amico e conduttore visionario.

Altra novità: Evan Parker venuto a conoscenza del cartellone Ai Confini tra Sardegna e Jazz 2015, della presenza di uno dei più grandi contrabbassisti viventi William Parker, chiese ai responsabili di Punta Giara se fosse possibile esaudire un suo grande desiderio quello di inserirlo come ospite improvvisatore nell’organico allestito per la realizzazione del Progetto Large Ensamble direct by Evan Parker “Homage to Butch Morris”. L’amore dei due per la figura di Butch Morris, il grande rispetto tra il sassofonista e il contrabbassista di New York, l’amicizia che lega i due all’Associazione Culturale Punta Giara ha fatto quello che trova concretezza il giorno 3 settembre. Operazioni di questa rilevanza che  a noi colgono in maniera profondissima l’essenza del Jazz trovano a Sant’Anna Arresi da sempre condizioni ambientali, tale che ormai passano per essere normalità da queste parti, se come ebbe a dire un grande chitarrista di casa da queste parti il festival di Sant’Anna Arresi meriterebbe di essere insignito di patrimonio dell’umanità e luogo unico al mondo dove è possibile a seconda delle frequentazioni mattutine cambiare la scaletta della stessa sera.

Al Festival di Sant’Anna Arresi ritorna anche quest’anno la Bandakadra. Difficoltà di carattere finanziario avevano fatto assumere ai soci di Punta Giara la dolorosa decisione di non far rientrare nel cartellone 2015 la Marching Band Piemontese che oramai da qualche anno era di casa nel nostro paese. I legami di carattere culturale ed i legami sorprendenti con la comunità che vi ospita ha fatto in modo che proprio all’ultimo momento grazie anche ad una raccolta di fondi effettuata dai soci la disponibilità della band pur di esserci anche se pur con un cache ridottissimo ha fatto il resto, e pertanto la band potrà realizzare la seconda tappa del suo Mississippi Viaggio musicale nelle vie del Jazz, progetto che prende avvio con l’edizione 2014-2015.

Con Mississippi la Bandakadabra ripercorrerà in tre giorni la storia dell’evoluzione del jazz, esplorando ogni giorno una corrente musicale differente, dalle radici a New Orleans sino alle avanguardie di New York, accompagnando il pubblico a riscoprire i grandi musicisti e gli stili musicali che si svilupparono in sette delle maggiori città Americane.

Durante il viaggio lungo il Mississippi, la Bandakadabra si vedrà impegnata nell’esplorazione dei brani classici della tradizione americana, partendo dalle correnti Second Line e Dixieland tipiche di New Orleans, alla foce del grande fiume, o quelli classici di Chicago, città che vide l’esplorazione artistica di Louis Amstrong, per passare al Jazz di Washington, egregiamente interpretato dalle composizioni di Duke Ellington, quello di Kansas City con Count Basie, il bepop di Charlie Parker e Dizzie Gillespie, e infine le avanguardie di New York con le musiche di Coltrane, Davis e Mingus. La Bandakadabra saranno guidati dall’istrionico front-man e percussionista Gipo Di Napoli, e caratterizzati da una forte componente comica e teatrale.

Definita da Carlo Petrini “una fanfara urbana”, la Bandakadabra nasce a Torino nel gennaio 2005. Il progetto era quello di creare una big band capace di raccogliere, intorno alla medesima idea di musica, strumentisti di ogni età e con diverse sensibilità artistiche.

L’obiettivo iniziale è stato raggiunto: nel giro di pochi mesi, la Banda ha saputo coinvolgere jazzisti, musicisti con esperienze nel campo della musica balcanica, della musica di strada, del combat folk o con una formazione bandistica di stampo più tradizionale, fino a raggiungere il ragguardevole numero di 21 elementi.

L’esigenza di non disperdere quel patrimonio di suoni e di atmosfere che caratterizzano la tradizione bandistica rimane un tratto specifico del progetto Bandakadabra, il cui intento è appunto quello di riproporre, attualizzandole, le sonorità delle bande tradizionali e di avvicinare alle atmosfere della musica popolare un pubblico sempre più numeroso.

Il repertorio della banda comprende suggestioni musicali diverse, dagli sfrenati ritmi balcanici, alle marcette popolari, senza disdegnare melodie latine e jazz.

Assolutamente originale è l’approccio ai singoli brani, che vengono eseguiti con una forte carica teatrale, 

dando luogo a performance in cui il pubblico viene letteralmente trascinato a partecipare.

La possibilità di esibirsi liberamente ed ovunque senza vincoli di amplificazione rendono il progetto adatto a qualsiasi tipo di situazione.

In soli cinque anni di attività, la BandaKadabra ha già avuto modo di esibirsi e di farsi apprezzare in diverse rassegne di world music italiane, suscitando una crescente attenzione e curiosità da parte di festival, istituzioni e club.

Oltre ad aver prodotto nel 2007 l’album “Sputnik”, la banda ha saputo dialogare con diverse realtà musicali: dal cantautorato (Banda Elastica Pellizza, Luca Morino) al jazz (Carlo Actis Dato) fino alla musica elettronica (Feelgoodproduction autori delle fortunate raccolte “Balkanica!”) e alla clownerie musicale (Gianluigi Carlone della Banda Osiris).

Attualmente la Bandakadabra ha registrato il suo secondo cd, ospitando tra le sue file il virtuoso del sax contralto, Piero Ponzo, storico strumentista di Gian Maria Testa.

Ai confini tra Sardegna e Jazz costituisce una delle poche realtà della cultura sarda capace di proiettarsi anche al di fuori dell’isola garantendo al nostro territorio un eccezionale ritorno sia sul mercato locale che su quello nazionale e internazionale.                                             

Proiettare all’esterno l’immagine di una terra dove si produce e di un’isola vitale e culturalmente produttiva questo è il principale obiettivo dell’associazione Punta Giara.                                              

 Il festival costituisce da tempo uno dei principali eventi culturali isolani seguito costantemente da dai mass-media locali e internazionali, questo consente di offrire al nostro territorio oltre che al tradizionale rilievo sulla pubblicità del festival un ancor più importante e significativo rilievo sulla pubblicità in tutti i momenti di presentazione e di commento giornalistico e radiotelevisivo.

A testimonianza di quanto sopra, l’Associazione comunica che alla data odierna sono stati accreditati 29 richieste da parte delle più rilevanti e importanti riviste nazionali ed internazionali a cui si aggiungono 10 fotografi nazionali ed internazionali.

La Rai ha acquisito i diritti di messa in onda di tutti i concerti compreso una diretta che sarà mandata in onda il giorno 3 settembre alle ore 21.00 dal canale Rai della trasmissione condotta da Pino Saulo “Battiti”.

Butch Morris - Luciano Rossetti © Phocus Agency

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A meno di un mese dal via, mentre fervono i lavori di allestimento dell’anfiteatro di Piazza del Nuraghe per la XXX Edizione di Ai Confini tra Sardegna e Jazz, da oggi 10 agosto è possibile acquistare in prevendita i biglietti dei concerti in cartellone.

Dall’1 al 6 settembre a Sant’Anna Arresi, nella consueta e affascinante cornice di Piazza del Nuraghe, si esibiranno prestigiosi musicisti ed ensemble provenienti da tutto il mondo. Da sempre Punta Giara ha messo in pratica una politica di prezzi popolari per la musica dal vivo offrendo, al costo di un biglietto singolo, un minimo di due concerti e performance per serata.

Il costo del biglietto singolo è di euro 15,00 (ridotto 12,00*, ridottissimo 5,00**), l’abbonamento a tutte le serate della manifestazione euro 75,00 (ridotto 65*). Con l’acquisto di un abbonamento intero o ridotto, in omaggio i cd live in Sant’Anna Arresi di Possible Universe di Butch Morris o Filu’ e’ Ferru di Evan Parker, o ancora a scelta il libro “Suonare le Launeddas” di Carlo Mariani, una pubblicazione del metodo per launeddas dell’Associazione Culturale Punta Giara.

Biglietti e abbonamenti si possono acquistare in prevendita attraverso il circuito Bookshow: online all’indirizzo www.bookingshow.it , oppure su prenotazione (senza diritti di prevendita) inviando una mail con i propri dati all’indirizzo comunicazione@santannarresijazz.it , il ritiro avverrà direttamente in loco con una busta a voi intestata.

Per informazioni, la segreteria di “Ai Confini Tra Sardegna e Jazz” risponde al numero telefonico 0781 966102 e all’indirizzo di posta elettronicacomunicazione@santannarresijazz.it .

Aggiornamenti e altre notizie utili sul sito www.santannarresijazz.it .

Prezzi dei biglietti:

*RIDOTTO – € 12,00 – anziani con età superiore ai 65 anni, dietro presentazione del documento di identità, accompagnatori portatori di handicap 

**RIDOTTISSIMO – € 5,00 – studenti e giovani fino al 18° anno di età, dietro presentazione del documento di identità. Studenti dei conservatori, scuole pubbliche e private di musica, dietro presentazione di tessera scolastica.

GRATUITO – portatori di handicap, dietro presentazione del documento di invalidità.

Butch Morris.

Butch Morris.

Si è tenuta questa mattina, presso l’aula conferenze del Centro della Cultura Contadina di “Villa Muscas”, a Cagliari, la conferenza stampa di presentazione della XXX edizione della rassegna “Ai Confini tra Sardegna e Jazz”, alla presenza di numerosi operatori della comunicazione e dell’assessore regionale della Pubblica Istruzione, Sport e Spettacolo, Claudia Firino, del consiglio direttivo e dei soci dell’associazione culturale Punta Giara, e di una nutrita rappresentanza del mondo dell’associazionismo culturale sardo.

Il presidente dell’associazione Punta Giara, Basilio Sulis, ha illustrato la linea artistica del programma del festival che quest’anno è incentrato sulla figura del maestro Butch Morris. «L’associazione – ha detto il presidente – è riuscita a ritagliarsi un spazio sempre più rilevante a livello nazionale, ma anche internazionale, per quanto riguarda la produzione musicale in Sardegna. Il presidente si è augurato che in un futuro vengano risolti gli annosi problemi che non permettono la pianificazione, programmazione e realizzazione di progetti culturali che siano capaci di incidere nella evoluzione musicale del jazz e di tutta la musica contemporanea».

Sono intervenuti nell’ordine, l’assessore regionale Claudia Firino, che ha anticipato quelle che, a breve, saranno le proposte del suo assessorato e della Giunta regionale per dare attuazione alla legge 18, ed ha portato a conoscenza dell’intenso lavoro di coordinamento con l’assessore regionale al Turismo Commercio e Artigianato, Francesco Morandi, dando l’appuntamento agli operatori del settore alla fine della stagione estiva.

La rappresentante dell’Amministrazione comunale di Sant’Anna Arresi, Emanuela Pilloni, si è impegnata a portare avanti alcuni impegni di carattere logistico nella splendida area concertistica per la valorizzazione del Nuraghe Arresi, simbolo della rassegna musicale e della città.

Francesco Peddoni, consigliere del direttivo dell’Associazione Punta Giara, ha parlato della relazione artistica intercorsa fra l’associazione culturale Punta Giara e il maestro Butch Morris nel corso degli anni. L’eredità musicale del maestro californiano è interpretata e sviluppata all’interno del programma dei concerti di quest’anno da una folta schiera di musicisti provenienti da diverse comunità jazz internazionali, Londra, New York e Chicago in primis. Il programma è stato illustrato dal socio dell’Associazione Punta Giara, Andrea Murgia.

Renato Collu, consigliere del direttivo dell’Associazione Punta Giara, ha fatto un excursus sulle produzioni editoriali dell’associazione presentando le nuove produzioni audiovisive che accompagnano la XXX edizione del festival e che vanno ad arricchire la collana di album musicali originali made in Sant’Anna Arresi.

Luca Fontana, direttore della Cantina Mesa, sponsor ufficiale del festival, ha evidenziato i positivi risultati della collaborazione già ottenuti per la precedente rassegna, riconfermando l’impegno della Cantina a sostenere in futuro l’associazione con azioni di marketing sempre più mirate.

Altro sponsor fondamentale per quest’edizione è la società cooperativa CPA di Arborea, proprietaria del marchio Nieddittas, una delle realtà di allevamento ittico più importanti nell’isola. Ponziana Ledda, infine, rappresentate della cooperativa Destinazione Sulcis ha illustrato il programma LA.GU.NA. in Jazz, progetto che prevede escursioni naturalistici e laboratori eno-gastronomici nel territorio di Sant’Anna Arresi.

Di seguito il programma completo della manifestazione. 

L’eredità musicale di Butch Morris verrà rielaborata e interpretata sul palco di Sant’Anna Arresi dai maggiori esponenti dell’improvvisazione jazz europea e americana che hanno fatto propria la lezione morrisiana.

Le conductions – una particolare forma di direzione d’orchestra basata sull’improvvisazione e su una serie di gesti codificati da Morris – saranno eseguite da ensemble e orchestre di prim’ordine che per l’occasione verranno dirette dai discepoli di Morris. La sperimentazione, il free jazz e l’avanguardia sono il trademark della rassegna arresina, e come sempre tutte le performance offerte al pubblico sono progetti esclusivi e originali, con collaborazioni inedite in grado di attraversare ogni stile e percorso musicale partendo dal free improvvisato per raggiungere territori ai confini tra il kraut, il funk, soul, prog e digressioni cinematografiche.

I concerti. 

 

1 Settembre

Piazza del Nuraghe

Sant’Anna Arresi

Ore 21.00

 

Set in Stone Esclusiva Europea

Evan Parker solo

Evan Parker (sassofono)

 

 

 NU GRID Esclusiva Europea

Vernon Reid (chitarra), Graham Haynes (tromba), J.P.Bourelly (chitarra & macchinari) & DJ Logic (piatti dj)

                                  

2 Settembre

Piazza del Nuraghe

Sant’Anna Arresi

Ore 21.00

 

 

 

 

 

 

Galactic Parable #79 for Butch Morris  Progetto Originale

Rob Mazurek Solo

Rob Mazurek (tromba)

 

CARVED IN THE AIR Prima Mondiale

Keith Tippett (piano), Julie Tippett (voce, percussioni), Cristiano Calcagnile (batteria), Roberto Ottaviano (sassofono alto e soprano), Giovanni Maier (contrabbasso)

Filu ‘e Ferru Progetto Originale

Sant’Anna Arresi Quintet

Evan Parker (sassofono), Alexander Hawkins (piano), Peter Evans (tromba), John Edwars (basso), Hamid Drake (percussioni).

 

3 Settembre

Piazza del Nuraghe

Sant’Anna Arresi

Ore 21.00

 

Sound Beyond Sound Prima Europea

Graham Haynes Solo

Graham Haynes (tromba) 

 Homage to Butch Morris Progetto Originale

Large Ensemble

Evan Parker (sassofono), Alexander Hawkins (piano), Peter Evans (tromba), John Edwars (basso), Hamid Drake (percussioni), Paul Lytton (batteria), Barry Guy (contrabbasso), Walter Prati (computer), Giancarlo Schiaffini (trombone), Pat Thomas (piano/electronics), Caroline Kraabel (sassofono), Orphy Robinson (vibes), Sam Pluta (computer), Hannah Marshall (violoncello)

 

 

4 Settembre

Piazza del Nuraghe

Sant’Anna Arresi

Ore 21.00

 

Evan Parker Quartet Progetto Originale

Evan Parker (sassofono), Peter Evans (tromba), Paul Lytton (batteria), Barry Guy (contrabbasso)

The Long Goodbye Prima Mondiale

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Nublu Orchestra

Directed by Kenny Wollesen

Ilhan Ersahin (sassofono),  Graham Haynes (tromba) , Doug Wieselman (chitarra), Jonathon Haffner (sassofono alto),  Michael Kiaer (basso), Brandon Ross (chitarra), Kenny Wollesen (batteria). 

 

 

5 Settembre

Piazza del Nuraghe

Sant’Anna Arresi

Ore 21.00

 

Parker/Dikeman/Drake Trio       Esclusiva Italiana

William Parker (contrabbasso), John Dikeman (sassofono), Hamid Drake (batteria)

Tribute to Butch Morris Prima Mondiale

conduction n. 2

Nublu Orchestra

Ilhan Ersahin (sassofono),  Graham Haynes (tromba) , Doug Wieselman (chitarra), Jonathon Haffner (sassofono alto), Michael Kiaer (basso), Brandon Ross (chitarra), Kenny Wollesen (batteria). 

 

06 Settembre

Piazza del Nuraghe

Sant’Anna Arresi

Ore 21.00

 

Wildbirds and Peacedrums  Esclusiva Italiana

Mariam Wallentin (voce, chitarra), Andreas Werlin (batteria),

Fire! Orchestra Prima Esclusiva

Directed by Mats Gustafsson

Mariam Wallentin (voce), Mats Gustafsson (sassofono tenore), Johan Berthling (basso elettrico), Andreas Werlin (batteria), Niklas Barnö (tromba), Goran Kajfes (tromba), Mats Äleklint (trombone), Per Åke Holmlander (tuba), Anna Högberg (sassofono alto), Jonas Kullhammar (sassofono baritono),Finn Loxbo (chitarra), Martin Carl Hederos (tastiere), Mads Forsby (batteria), Julien Desprez (chitarra), Mette Rasmussen (sassofono alto).

 

 

 

Il programma per cause di forza maggiore potrebbe subire variazioni che saranno puntualmente comunicati.

Altre iniziative

Annullo Filatelico

In occasione del 30° anno di attività dell’Associazione Culturale Punta Giara, in collaborazione con le Poste Italiane, verrà fatto l’annullo filatelico che celebra la XXX edizione del festival Ai Confini tra Sardegna e Jazz.

Verranno create per l’occasione le cartoline filateliche create per l’occasione. Il bollo speciale utilizzato conferisce pubblicità e storicità alla manifestazione, estendendone l’eco anche oltre l’ambito territoriale.

Merchandising 2015

Durante il festival sarà possibile acquistare presso il banchetto del merchandising le nuovissime magliette del festival 2015 prodotte dall’Associazione Culturale Punta Giara.

 Attività Collaterali

 “LA.GU.NA. in Jazz”

Laboratorio GUsto Natura

[Escursioni] [laboratori] [mostre] [conferenze] [workshop]

Quest’anno il Festival Internazionale di musica Jazz “Ai Confini tra Sardegna e Jazz 2015” è arrivato alla sua trentesima edizione, un momento storico importante da celebrare; tale ricorrenza capita poi in coincidenza con l’EXPO 2015 dedicato al cibo. Dall’unione di due eventi così importanti nasce questo progetto legato al territorio in cui il Festival si svolge da trent’anni e al cibo che qui viene prodotto.

Un territorio caratterizzato da un paesaggio rurale che trova però nel mare e nella laguna la sua principale risorsa. Per questo abbiamo pensato di ripartire da qui dall’acqua e dal sale dal cibo e dal vino.

Un programma di eventi che ruoteranno tutti intorno ad un luogo geografico che è la Laguna di Porto Pino, e alle sue risorse principali: pesca, enogastronomia e turismo.

Il progetto “LA.GU.NA. in Jazz” acronimo di Laboratori, Gusto e Natura, prevede quindi una serie di eventi suddivisi in tre tipologie: Escursioni, Laboratori e Convegni mostre e workshop che per tutta la settimana del festival si alterneranno nel territorio per far conoscere le peculiarità della laguna sotto i vari aspetti, storico, naturalistico, antropologico ed enogastronomico. Tutti gli appuntamenti si svolgeranno intorno alla laguna e saranno svolti nel rispetto dell’ambiente, delle persone e degli animali.

ESCURSIONI

La parte escursionistica sarà incentrata sulla conoscenza degli aspetti naturalistici, geologici e morfologici degli stagni e del territorio limitrofo, dalla laguna ai vigneti che la circondano e che rappresentano con le loro produzioni di Carignano un’eccellenza enologica; fino ad arrivare all’altra risorsa che nasce dal mare di Porto Pino cioè la salina e il sale. Le escursioni tematiche a piedi saranno un modo attivo di conoscere il nostro territorio, adatte a tutti e saranno guidate da un esperto.

LABORATORI

I laboratori nascono per entrare in contatto diretto con ciò che mangiamo e di cui spesso ignoriamo l’origine, per toccare con mano i cibi e imparare ad elaborarli secondo la cucina tradizionale. Saranno quindi dedicati principalmente al cibo che nasce dalla laguna, dal mare e dal territorio ma anche alla sensibilizzazione sul tema del consumo e del riciclo.

CONVEGNI, MOSTRE, WORKSHOP E READING

Convegno:

Il tema della Laguna come risorsa economica e turistica possibile, il rapporto tra il territorio e i suoi abitanti, verrà discusso approfonditamente in un convegno dedicato, dove partendo dalla situazione attuale del suo utilizzo e sfruttamento si ipotizzeranno gli scenari futuri attraverso il dibattito tra gli attori del territorio, le istituzioni e i fruitori ed il confronto con altre realtà produttive ed esempi di buone pratiche.

Mostra e workshop: La fotografia naturalistica in laguna come strumento di conoscenza e promozione del territorio sarà il tema del workshop di fotografia naturalistica a cui verrà associato un contest fotografico ed una mostra.

Reading: I reading letterari “Storie salmastre” saranno associati alla musica e alle degustazioni di prodotti tipici locali e saranno dedicati al cibo al vino e alla sua storia. I luoghi del reading saranno spazi all’aperto caratteristici ed insoliti del territorio.

Programma generale

Escursioni tematiche

1) Escursione in salina

2) Escursione tra i vigneti

3) Escursione In barca coi pescatori

4) Escursione a Porto Pino

Laboratori

1) Laboratorio di cucina (produzioni ittiche, lavorazione della bottarga, uso del sale).

2) Laboratorio delle erbe spontanee e il loro uso in cucina.

3) Laboratorio del riciclo per bambini e grandi: “Nulla si butta, tutto si ricicla”

Incontri workshop e mostre

1) Convegno dedicato alle risorse della laguna di Porto Pino

2) Workshop di fotografia naturalistica, contest fotografico e Mostra fotografica

3) Reading: “Storie salmastre” narrazioni e degustazioni salate.

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Giornata ricca, quella odierna, per il festival “Ai Confini tra Sardegna e Jazz”, arrivato quest’anno alla sua ventinovesima edizione. Gli appuntamenti musicali inizieranno dal mattino, con il concerto-aperitivo in programma presso la Cantina Mesa, dalle ore 12.00, Nella sala conferenze della Cantina si avvicenderanno due set: il duo Jean Paul Bourelly e Sadiq Bey, e Riccardo Pittau in solo, trombettista sardo presente nella formazione del live di Butch Morris.

Durante il pomeriggio, i concerti itineranti della Bandakadabra porteranno per le strade la storia del jazz afro-americano, mentre dalle ore 21:00 altri due attesi concerti si alterneranno sul palco storico del Jazz.

Apriranno la serata di lunedì al Palanuraghe i Musica ex Machina, ensemble composto da Guido Coraddu al pianoforte, Francesco Bachis alla tromba, Mauro Sanna al basso e Simone Sedda alla batteria, che presenterà La notte che arrivò l’inverno, progetto multimediale ispirato al famoso romanzo di Michail Bulgakov Il Maestro e Margherita. La performance sul palco consiste in una ricreazione dal vivo del processo creativo che ha portato la band alla creazione di un volume, edito dalla Kleiner Flug nel maggio 2014, contenente musiche composte dal quartetto, estratti del romanzo e illustrazioni delle storie eseguite dal disegnatore Francesco Frongia. Per ricreare le atmosfere suggestive del progetto, i Musica ex Machina saranno accompagnati sul palco da Monica Castigliola, voce narrante, e lo stesso Frongia, che si cimenterà nella creazione dal vivo di illustrazioni delle storie, perfezionando la performance auditiva e visiva della platea in un esperienza percettiva completa.

Per la seconda parte del progetto originale Reflections of a Parting Sky, sul palco di Sant’Anna Arresi dalle 22.30, Dorian Wood sarà accompagnato da Xavier Guimera al basso, Andrew Lessman alla batteria e le sei voci degli Echos Vocal Ensemble di Cagliari. Dopo il concerto di preludio, eseguito sabato 27, il terzetto del compositore californiano presenterà brani arrangiati nel suo consueto stile, includendo soprani, tenori e contralti per arrotondare, e talvolta affilare, la spigolosità della voce e gli accenti improvvisi ed energici del piano. Non esiste distacco emotivo tra le calme incalzanti e le urla liberatorie della catarsi musicale operata da Wood, quasi in veste di sacerdote, o terapeuta, esorcizzatore di paure e pulsioni occultate dalla routine quotidiana. Cosa diverrebbe la performance musicale di lunedì se tutto il pubblico potesse unirsi ai cori di Wood? Oltre che un irripetibile evento musicale, un’occasione per partecipare con l’anima ad un rito di armonia e collettiva purificazione? Un concerto di Wood non lascia spazio alla monotonia e può essere certamente vissuto dagli spettatori in maniere diverse e anche diametralmente opposte. Ci sarà sicuramente chi si sentirà assalito dalla voce dirompente e dagli improvvisi cambi di umore, e chi invece ne resterà affascinato, difficilmente qualcuno potrà restare in disparte senza opinione.

Terminati i concerti al Palanuraghe, la notte musicale di Sant’Anna Arresi si protrarrà nei tre Jazz Club del paese, con Jam Sessions sino a tarda notte.

Si preannuncia una serata molto particolare, un “must” per curiosi e tutti gli appassionati della musica.

“Ai confini tra Sardegna e Jazz” è organizzato dall’Associazione Culturale Punta Giara con il patrocinio di Regione Sardegna, assessorati al Turismo e Pubblica Istruzione, Ministero dei Beni Culturali, Gestione Commissariale ex-provincia di Carbonia Iglesias, Fondazione Banco di Sardegna, amministrazioni di Sant’Anna Arresi e San Giovanni Suergiu e la sponsorizzazione di Cantina Mesa di Sant’Anna Arresi e Cooperativa Pescatori di Arborea.

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L’Associazione Culturale Punta Giara, organizzatrice storica del festival “Ai Confini tra Sardegna e Jazz” di Sant’Anna Arresi, annuncia la pubblicazione dell’album “Possible Universe” la Conduction n. 192 del grande maestro Lawrence “Butch” Morris, scomparso nel 2013 all’età di 65 anni.

L’album verrà presentato ufficialmente durante la conferenza stampa in programma per le ore 12 di lunedì 29 dicembre, presso la Cantina Mesa di Sant’Anna Arresi. La conferenza sarà seguita da un aperitivo e i concerti di Jean Paul Bourelly e Sadiq Bey in duo e Riccardo Pittau in solo. Sia Bourelly che Pittau fecero parte della Conduction 192, e la loro performance sarà chiaramente dedicata alla memoria di Butch.

Il live in Sant’Anna Arresi, registrato il 29 agosto 2010 sul palco del festival che da ventinove anni porta nel sud della Sardegna i migliori interpreti mondiali del Jazz, da chi ne ha fatto la storia sino alle avanguardie più nascoste e interessanti, si preannuncia già da ora un capitolo importante della storia del Jazz.

 Dopo una florida carriera musicale da cornettista al fianco di David Murray, Morris si distinse per l’ideazione di un nuovo tipo di conduzione orchestrale, studiata per dirigere orchestre nell’improvvisazione, creando ad ogni performance brani unici e irripetibili. La sua tecnica, da lui nominata Conduction, prevede una serie di gesti codificati, che i membri delle ensemble sanno riconoscere e impiegare in tempo reale per liberare la propria espressività musicale.

Dopo la prima Conduction, tenuta a New York nel 1985, Butch girò il mondo conducendo 199 ensemble. Non esisteva un gruppo stabile di musicisti che prendessero parte alle varie Conduction, i partecipanti appartenevano spesso al luogo in cui la performance veniva eseguita. Nella Conduction 192, infatti, affianco a ospiti eccelsi quali David Murray, Evan Parker, Joe Bowie e Hamid Drake troviamo alcuni importanti esponenti del jazz italiano come Pasquale Innarella, Silvia Bolognesi, Riccardo Pittau e Tony Cattano.

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Sant Anna Arresi,  29 August 2010

Lawrence D. “Butch” Morris – Ensemble: David Murray (tenor sax and bass clarinet), Evan Parker (tenor sax), Pasquale Innarella (alto sax), Greg Ward (alto sax), Joe Bowie (trombone), Tony Cattano (trombone), Meg Montgomery (electro trumpet), Riccardo Pittau (trumpet), Jean Paul Bourelly (guitar), On Ka’a Davis (guitar), Hamid Drake (drums), Chad Taylor (drums, vibraphone), Harrison Bankhead (double-bass), Silvia Bolognesi (double-bass), Alan Silva (sinth, bass, piano)

“‘Ai confini tra Sardegna e Jazz” è organizzato dall’Associazione Culturale Punta Giara con il patrocinio di Regione Sardegna, assessorati al Turismo e Pubblica Istruzione, Ministero dei Beni Culturali, Gestione Commissariale ex-provincia di Carbonia Iglesias, Fondazione Banco di Sardegna, amministrazioni di Sant’Anna Arresi e San Giovanni Suergiu e la sponsorizzazione di Cantina Mesa di Sant’Anna Arresi e Cooperativa Pescatori di Arborea.

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In occasione dell’arrivo del nuovo anno, l’Associazione Culturale Punta Giara presenta il calendario del 2015, dedicato al compianto compositore e direttore d’orchestra Butch Morris. Non un semplice calendario ma un insieme di scatti unici ad opera del grandissimo fotografo Luciano Rossetti, impegnato da lungo tempo nell’arte di immortalare la musica ed i musicisti. Rossetti è riuscito a ritrarre il lavoro del maestro Morris durante le sue performance a Sant’Anna Arresi del 2010, ritraendolo nel suo lavoro di direttore d’orchestra con particolare attenzione al gesto ed alle mani, mezzi fondamentali per lo svolgimento delle Conduction, le improvvisazioni guidate codificate da Butch.

Le foto in bianco e nero del calendario accompagneranno il passare dei giorni e dei mesi con eleganza e bellezza, in una collezione di immagini che trascende la semplice funzione utilitaria per diventare un vero e proprio oggetto d’arte.

Il calendario sarà disponibile all’ingresso del Palanuraghe durante i concerti. Richiesta un’offerta libera, destinata a sostenere il lavoro svolto dall’Associazione Culturale Punta Giara per la diffusione della musica e della cultura.

Regalatevi un anno di musica e il ricordo di uno dei più importanti compositori contemporanei che, proprio qui, in Sardegna, durante il festival “Ai Confini Tra Sardegna e Jazz”, ha scritto una delle pagine più memorabili della musica, creando e registrando la Conduction N° 192, Possible Universe, considerato dalla testata The Guardian uno dei dieci concerti fondamentali di tutta la storia del jazz.

Giovedì 18 prenderà il via la XXIX edizione del festival internazionale di Sant’Anna Arresi ‘Ai confini tra Sardegna e Jazz’ a cura dell’Associazione Culturale Punta Giara, con il patrocinio di Regione Sardegna, assessorati al Turismo e Pubblica istruzione, ministero dei Beni culturali, Gestione commissariale ex-provincia di Carbonia-Iglesias, Fondazione Banco di Sardegna, amministrazioni di Sant’Anna Arresi e San Giovanni Suergiu e la sponsorizzazione di Cantina Mesa di Sant’Anna Arresi e Cooperativa Pescatori di Arborea.

Per l’inedita veste invernale, la rassegna abbandonerà la consueta cornice di piazza del nuraghe a favore di una più confortevole struttura coperta e riscaldata, allestita per l’occasione dal comune di Sant’Anna Arresi accanto al municipio e ribattezzata Palanuraghe, ormai quasi pronta per ospitare l’attesissimo evento.
A partire dalle ore 21.00 il primo appuntamento, nel segno del confronto tra culture vocali tradizionali, vedrà avvicendarsi sul palco i Tenores di Bitti Remunnu ‘e Locu e Le Mystere des Voix Bulgares. Se il coro di Bitti non ha bisogno di presentazioni, essendo da tempo tra i più noti ambasciatori della tradizione musicale sarda nel mondo, il coro bulgaro diretto da Dora Hristova è il gruppo che, più di ogni altro, è riuscito a diventare vero e proprio sinonimo di canto corale, grazie all’incredibile fascino esercitato sulle platee in ogni angolo del pianeta, nel corso di un’attività concertistica pluridecennale.
Con perfetta adesione allo spirito che ha animato le ventotto edizioni passate del festival di Sant’Anna Arresi, venerdì alle 19.00 il Coro delle Voci Bulgare salirà nuovamente sul palco dando vita a un progetto originale al fianco di Elena Ledda, eccezionale ed innovativa interprete del patrimonio vocale isolano. Ad accompagnare le voci sul palco troveremo le mandole di Mauro Palmas, le chitarre di Marcello Peghin e il basso di Silvano Lobina.
Un esordio eccezionale per la rassegna che coprirà l’intero periodo delle festività natalizie con dodici giornate di concerti durante le quali si alterneranno artisti internazionali e voci della tradizione locale in un percorso che accompagnerà il pubblico nel nuovo anno. Grande musica e manifestazioni culturali ed enogastronomiche tra le quali vale la pena citare la Notte delle Nieddittas, un cenone a base di specialità di mare  organizzato in collaborazione con la Cooperativa Pescatori di Arborea e la Proloco di Sant’anna Arresi, seguito dai concerti degli Snake Platform, ensemble di composizione istantanea, e del trio capitanato dalla voce ipnotica ed evocativa del californiano Dorian Wood.
Altro appuntamento da non perdere, i quattro concerti gratuiti che si avvicenderanno all’interno del Palanuraghe per la grande festa di capodanno. Animeranno il palco i Kandiru, Peter Evans, i Talibam! e la Bandakadabra, alcune tra le band più accattivanti dell’intero festival impegnate in incursioni oltre il jazz, all’insegna di una carica energetica in grado di trasportare le speranze del pubblico per un anno migliore di quello appena trascorso.
Più che mai, Sant’Anna Arresi sarà al centro di un fitto manifesto di concerti e jam session, aperitivi musicali alla Cantina Mesa, eventi di musica itinerante con la Bandakadabra, marching band che animerà le strade di vari paesi del Sulcis e serate di musica etnica e tradizione locale. Un programma arricchito da una lunga lista di attività che comprenderà spettacoli teatrali e performativi, escursioni tematiche, laboratori di fotografia naturalistica, tessitura, erbe medicinali e da cucina, conferenze, reading letterari e altro ancora, all’insegna di un impegno culturale e artistico che si auspica in grado di trasformare il piccolo centro sulcitano in una delle principali mete natalizie dell’isola.

Il coordinamento delle associazioni che concorrono a vario titolo alla realizzazione del festival “Ai confini tra Sardegna e Jazz 2014″ sabato sera hanno tenuto una conferenza stampa congiunta e pubblica nei locali della Cantina Mesa, in località Su Baroni, a Sant’Anna Arresi, nel corso della quale hanno presentato il programma completo e definitivo delle attività parallele al festival. E’ stata inoltre presentata la nuova linea grafica delle bottiglie realizzate dalla Cantina Mesa appositamente per la XXIX edizione del festival, con il calendario 2015 creato dall’Associazione Culturale Punta Giara in ricordo di “Butch” Morris. Hanno partecipato, tra gli altri, il direttore artistico del festival, Basilio Sulis; Paolo Luigi Dessì, sindaco di Sant’Anna Arresi; Ponziana Ledda, responsabile della Cooperativa Destinazione Sulcis e coordinatrice del progetto “Il tempo nelle mani: viaggio nei sensi”; Francesco Peddoni, socio dell’associazione culturale Punta Giara; Luca Fontana, responsabile della Cantina Mesa ed i titolari delle attività produttive coinvolte.

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Il coordinamento delle associazioni che concorrono a vario titolo alla realizzazione del festival “Ai confini tra Sardegna e Jazz 2014” terrà una conferenza stampa congiunta e pubblica che si terrà presso i locali della Cantina Mesa, in località Su Baroni, a Sant’Anna Arresi, questo pomeriggio, alle ore 17.00.

Nell’occasione verrà esposto il programma completo e definitivo delle attività parallele al festival. Verrà inoltre presentata la nuova linea grafica delle bottiglie realizzate dalla Cantina Mesa appositamente per la XXIX edizione del festival e il calendario 2015 creato dall’Associazione Culturale Punta Giara in ricordo di “Butch” Morris.

Parteciperanno Paolo Luigi Dessì, sindaco di Sant’Anna Arresi; Teresa Pintus, assessore alla cultura e spettacolo; Ponziana Ledda, responsabile della Cooperativa Destinazione Sulcis e coordinatrice del progetto “Il tempo nelle mani: viaggio nei sensi”: Luca Fontana,  responsabile della Cantina Mesa ed i titolari delle attività produttive coinvolte.

 

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L’Associazione Culturale Punta Giara ha annunciato oggi il nome dell’ultima band attesa per completare il cartellone della XXIX edizione del festival “Ai Confini tra Sardegna e Jazz”.
Ad affiancare il percussionista americano Hamid Drake il 28 dicembre sarà quindi la Grande Abarasse Orchestra, capitanata dal celebre John De Leo, cantante romagnolo dotato di straordinarie capacità vocali.

La figura artistica di De Leo non ha paragoni in Italia ed è sinonimo di geniale sperimentazione vocale e sonora. Considerato la voce più interessante del panorama musicale italiano, l’originalità della sua ricerca vocal-musicale e l’alchimia della sua arte in cui combina musica e letteratura, lo rendono un artista sui generis la cui unicità è riconosciuta anche all’estero.

Storico cantante dei Quintorigo e membro di innumerevoli ensemble internazionali, De Leo ha iniziato la sua carriera solista nel 2007, col suo primo album “Vago Svanendo”, turbinoso melange di sonorità, acclamato dalla critica nazionale come uno dei più innovativi dischi italiani di sempre. Negli ultimi anni De Leo si è dedicato a sperimentazioni artistiche che trascendono il contesto musicale, sconfinando fastosamente in territorio teatrale con alcuni spettacoli multimediali che fondono musica, recitazione e video-installazione.

Nell’ottobre 2014 la Carosello Record ha pubblicato il tanto atteso secondo album solista di De Leo, “Il Grande Abarasse”.
«IL GRANDE ABARASSE è un concept album ambientato in un ipotetico condominio dove ogni brano corrisponde a ognuno dei suoi appartamenti. La cosa certa – spiega John De Leo – è un’esplosione improvvisa: a seconda del brano è rappresentata in modi diversi. L’accadimento viene tradotto da differenti soggettive culturali o personali contingenti situazioni emotive. Volevo che l’esplosione corrispondesse alla materializzazione di una deflagrazione interiore la cui miccia, in ognuno dei condomini, era in realtà già accesa.»

Oltre alla presenza di John De Leo e la sua Grande Abarasse Orchestra il cartellone del festival è stato arricchito della presenza di alcuni musicisti ben conosciuti a livello nazionale. Ad accompagnare Elena Ledda nel suo concerto-incontro con il coro polifonico Le Mystere des Voix Bulgares troveremo Mauro Palmas alla mandola, Marcello Peghin alla chitarrra e Silvano Lobina al basso.

L’Associazione Culturale Punta Giara annuncia inoltre la presenza del trombettista Riccardo Pittau, stimato trombettista sardo e pioniere delle nuove rotte jazzistiche isolane. Pittau ha calcato il palco del festival di Sant’Anna Arresi in occasioni sempre considerevoli, all’interno dei progetti originali “A Boghe ‘Oghe” nel 2012 con Alberto Masala e il gruppo Stranos Elementos, “Piccola Pesca” nel 2007 con Andrea Pisu alle launeddas (ed elettroneddas) e Mauro Schiavone al piano, oltre la ormai storica “Conduction n. 192” di Butch Morris nel 2010. Pittau si esibirà il 29 dicembre in solo, in occasione del concerto-aperitivo organizzato dall’associazione per presentare l’album contenente la registrazione della “Conduction n. 192” prodotto dall’Associazione Culturale Punta Giara in onore di Butch.