29 March, 2024
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I capigruppo del Consiglio regionale hanno incontrato una delegazione sindacale dei lavoratori della centrale Enel di Portovesme, in una riunione presieduta dal vice presidente dell’Assemblea Giovanni Antonio Satta, alla quale ha partecipato l’assessore del Lavoro, Ada Lai (l’assessore dell’Industria Anita Pili era impegnata a Roma in un vertice sulla Portovesme Srl).

Il segretario regionale della Fiom Cgil Roberto Forresu, nel suo intervento, ha richiamato l’attenzione dei capigruppo sui temi del confronto in corso a livello nazionale sulla “transizione energetica” che accompagnerà anche in Sardegna, con investimenti molto consistenti (nell’ordine di 4-500 milioni di euro) la dismissione delle fonti fossili e la loro graduale sostituzione con le rinnovabili.

«Questi processi ha aggiunto Roberto Forresu -, richiedono però una grande capacità di programmazione perché, nel caso della centrale Enel di Portovesme, le previsioni parlano di una decina di addetti per gestire la distribuzione dell’energia stoccata negli accumulatori e prodotta dalle rinnovabili, al posto dell’attuale forza-lavoro di 450 unità. Se non vogliamo subire la pressione dell’emergenza che potrebbe verificarsi nel 2025ha concluso il segretario regionale della Fiom Cgil -, dobbiamo muoverci per tempo e lavorare ad una dimensione “sociale” della transizione che deve necessariamente prevedere nuove iniziative industriali per la ricollocazione dei lavoratori, ed è proprio su questo punto che occorre accelerare.»

I rappresentanti dei gruppi hanno assicurato la massima attenzione alle tematiche collegate alla transizione (hanno parlato Michele Ennas della Lega, Francesco Agus dei Progressisti, Alessandro Solinas del M5S, Daniele Cocco di Alleanza Europa Verde e Carla Cuccu di Idea Sardegna) sottolineando che la Regione ha il dovere di governare i processi di trasformazione del tessuto industriale ed energetico della Sardegna, senza che questa fase complessa determini nuove crisi economiche ed occupazionali.

L’assessore del Lavoro Ada Lai ha affermato che è precisa volontà del governo regionale “fare i conti con il futuro” con una programmazione efficiente che, fra l’altro, garantisca l’impatto positivo delle politiche attive del lavoro sulle persone.

Il vice presidente del Consiglio Giovanni Antonio Satta, nelle conclusioni, ha assunto l’impegno di favorire in tempi brevi un confronto sui temi sollevati nelle commissioni di merito, a cominciare da quella delle Attività produttive.

«L’alta partecipazione all’assemblea e al sit-in a Cagliari davanti all’assessorato all’Industria, hanno dimostrato che la precarietà che stanno affrontando i lavoratori, ha portato il limite di sopportazione prossimo allo zeroscrivono in una nota le segreterie territoriali FIOM, FSM, UILM Sardegna Sud Occidentale e Sulcis Iglesiente -. Le iniziative hanno avviato il percorso richiesto dai lavoratori: portare la politica ad occuparsi per tempo dei problemi legati alla decarbonizzazione. Condizione che i lavoratori della centrale Enel di Portovesme, ad essere licenziati in conseguenza della fermata prevista, nonostante gli investimenti previsti dal Just Transition Fund (370 mln €)e di cui si sta discutendo a livello nazionale proprio in questi giorni. A tal proposito, le organizzazioni sindacali hanno avanzato la richiesta di un immediato tavolo istituzionale ufficiale, alla presenza delle confederazioni di CGIL, CISL e UIL, per condividere investimenti, e affrontare il futuro industriale del territorio anche attraverso il coinvolgimento degli stakeholder esistenti, con l’obiettivo di riuscire a rendere percorribili, in termine di transizione sociale, i futuri investimenti del JTF. Il confronto con i capigruppo, si è concluso con le dichiarazioni da parte dell’assessore al Lavoro che in linea con tutti gli interventi che l’hanno preceduta, dimostravano apprezzamento per le iniziative messe in campo dalle organizzazioni sindacali, tendenti essenzialmente a ricercare la continuità lavorativa, messa fortemente in discussione dalle scelte produttive future dell’Enel. L’impegno da parte delle Istituzioni di convocare un confronto urgente con le Commissioni che comprendano gli assessorati dell’Ambiente, dell’Industria, del Lavoro e della Programmazione, è andato incontro alle richieste di FIOM-FSM e UILM, le quali, prima di dichiarare il proprio apprezzamento per l’impegno profuso attenderanno la conferma dell’auspicata convocazione, scottati dai diversi tentativi andati a vuoto nei giorni scorsi con l’assessorato dell’Industria. Nuovo confronto con il Comitato Interimprese. Allo stesso tempo FIOM, FSM e UILM hanno voluto mantenere un doppio binario, con i lavoratori in assemblea, richiedendo alle aziende di appartenenza la convocazione del Comitato Interimprese (convocazione prevista il 19/05/2023), per affrontare i temi dei salari. I lavoratori infatti, si sentono fortemente penalizzati dall’assegnazione degli appalti esistenti, in quanto non permettono di sviluppare la contrattazione di II livello prevista dai CCNL di appartenenza. Condizione che chiedono venga superata con urgenza.»

«E’ notizia ormai da anni, ma ancora non c’è una soluzione. Faccio riferimento alle lunghissime liste d’attesa che sono presenti nella sanità pubblica della nostra isola. Nel 2021, con l’emergenza Covid, l’ex ministro Speranza aveva stanziato circa 500 milioni di euro per la sanità delle Regioni, proprio per diminuire le liste d’attesa. E’ notizia certa che la Regione Sardegna abbia investito solamente l’1,7% delle proprie risorse per migliorare la situazione delle liste d’attesa negli ospedali. Una vera e propria follia.»

A dirlo è Carla Cuccu, consigliere regionale di Idea Sardegna e segretaria della commissione Sanità.

«In Italia ormai è netto ed evidente un dato, quasi nella totalità dei casi nessuna Regione è stata in grado di avere numeri e prestazioni sanitarie che venivano svolte in epoca pre Covidaggiunge Carla Cuccu -. C’è quindi da occuparsi urgentemente di questa situazione, la nostra isola ed i suoi ospedali meritano investimenti e organizzazione per tornare a livelli di eccellenza di un tempo. Mi impegnerò personalmente, in sede di Consiglio e in quanto segretaria della Commissione Sanità, per ottenere risposte dalla giunta attuale.»

La coalizione che alle prossime elezioni Amministrative, in programma il 28 e 29 maggio, sosterrà il sindaco uscente Mauro Usai, cresce con l’adesione della lista Idea Sardegna. Ad annunciare la scelta di campo è stata la promotrice della lista, la consigliera regionale Carla Cuccu.

«La lista civica Idea Sardegna Alleanza Civica Identitaria per le elezioni comunali iglesienti scende in campo sostenendo con grandissima convinzione il sindaco uscente Mauro Usai annuncia Carla Cuccu -. La scelta è stata una conseguenza logica. Visti gli altri candidati e gli schieramenti, ed analizzati tutti i progetti, la scelta definitiva è ricaduta su Mauro Usai perché Idea Sardegna, essendo un centro liberale e moderato, propone e sostiene progetti civici e le buone amministrazioni. In questi anni l’operato del sindaco Mauro Usai è stato determinante per la crescita di Iglesias, partendo da grandi investimenti e lavori sulle infrastrutture cittadine, la valorizzazione e gli investimenti nella zona industriale comunale, passando per l’acquisizione dei siti minerari e il rilancio turistico ed infine, una nota di merito, per l’ottimale gestione durante il difficile periodo Covid.»
«Il nostro gruppo di candidati condivide e supporta tutta la squadra amministrativa di Mauro Usai, tra i quali sicuramente Federico Casti come un interlocutore che per primo ha sposato il nostro progettoaggiunge Carla Cuccu -. Siamo a completa disposizione di Iglesias e dei suoi cittadini per creare un futuro solido per tutti i cittadini, mettendo come sempre attenzione verso la sanità, le attività commerciali, i nostri giovani ed anziani, il turismo.»
«Come consigliera regionale e fondatrice del movimento politico “Idea Sardegna Alleanza Civica Identitaria” ho avuto tante interlocuzioni in questi anni ed ho trovato in Mauro Usai un giovane determinato per Iglesiasconclude Carla Cuccu -. Consapevoli che ci sarà un grande lavoro da fare, nella nostra lista troviamo nomi come Pinello Cossu, Federico Casti, Simona Ledda, Antonio Fadda, Eleonora Secci, Federico Sireus, Christian Melis, Federico Pisu, Marta Asara, Emilio Peracchio, ed altri. Un gruppo unito e pronto a sostenere Mauro Usai in questa nuova sfida per Iglesias.»

Idea Sardegna, Alleanza Civica Identitaria costituita da diversi consiglieri regionali, scende in campo con una lista civica per le Amministrative di Iglesias, in programma il 28 e 29 maggio.

“La sua composizioneha detto Carla Cuccuvede adesioni da parte di cittadini provenienti dal mondo sociale, politico – istituzionale, culturale, del commercio, dello sport nonché rappresentanti di attività produttive imprenditoriali anche artigianali. siamo felici di scendere in campo con Idea Sardegna ad Iglesias. Una conquista per la città, dove ci poniamo l’obiettivo di contribuire al suo futuro. Il gruppo vede la partecipazione del consigliere comunale Federico Casti; Antonio Fadda, giovane imprenditore; Federico Sireus, giovanissimo operaio del polo di Portovesme e giocatore di baseball; Eleonora Secci, capo cantiere e grande appassionata di sport; Pinello Cossu, ex amministratore comunale e provinciale.”

«Nefrologia e Dialisi a Iglesias, la Asl garantisca di operare in sicurezza.» A dirlo è la consigliera regionale Carla Cuccu, segretaria della commissione Sanità del Consiglio regionale, che nei giorni scorsi ha visitato l’ospedale Santa Barbara di Iglesiasm, dove ha incontrato l’associazione ANED dei trapiantati ed alcuni medici del reparto di Nefrologia e Dialisi, «una mattinata trascorsa ad ascoltare i loro problemi, i loro racconti e le loro preoccupazioni».
«Il primo impatto, quando si entra in questi spazi è disastrosoaggiunge Carla Cuccu -. La situazione degli edifici è disastrosa, soprattutto in reparto ci sono condizioni al limite. Da parte dell’ASL è ormai noto che non c’è nessuna intenzione di migliorare gli ambienti, ma di aspettare il trasferimento (forse) all’ospedale C.T.O. Il centro dialisi di Iglesias ha avuto tante difficoltà in questi anni, inizialmente erano circa 1500 le persone seguite in ambulatorio, ora sono diventate molte di più. L’obiettivo deve essere quello di migliorare il servizio, e di avere sanitari e pazienti soddisfatti di un centro che risponda alle proprie esigenze. Il centro si occupa anche della prevenzione di persone in una fase pre-dialisi, e questo significa esser raggiunti da tantissime persone presenti in tutto il territorio.»
«Oltre al problema della struttura, esiste un problema serio e gravissimo di gestione di questo prezioso repartosottolinea Carla Cuccu -. L’isolamento rispetto alla cardiologia ed alla terapia intensiva crea delle situazioni estremamente pericolose, in quanto i pazienti in dialisi possono presentare dei problemi acuti, a cui serve esser pronti sempre. Si è messa a rischio la vita di tante persone, spesso utilizzando ambulanze per spostarsi tra Santa Barbara e C.T.O. o addirittura mandando i pazienti al Sirai di Carbonia.»
«Emerge inoltre, per l’ennesima volta, un gravissimo problema del personaleconclude Carla Cuccu -. Attualmente sono presenti solo 4 medici, ma con due pensioni in arrivo, ed è nota una carenza gravissima di infermieri. Tra l’altro questo è un reparto che necessita di una formazione seria per poterci operare nel tempo.»

La consigliera regionale Carla Cuccu (Idea Sardegna) ha chiesto nuovamente alla Asl 7 la revoca della direttrice Giuliana Campus.
«La Direttrice, ha presentato per la seconda volta, un atto aziendale irricevibile poiché una chiara violazione della rete ospedaliera approvata dal Consiglio regionale, che ricordiamo è tutt’oggi in vigore! E’ ormai chiaro, come ho precedentemente comunicato alla stampa, alla commissione sanità, all’assessore della Sanità, Carlo Doria, ed al presidente Solinas, che l’intento è quello di declassare il CTO di Iglesias, sabotandolo dei servizi primari e rendendolo di fatto non funzionante per Iglesias e per i paesi limitrofi.  Questo porterà dei danni gravissimi in tutto il territorio dell’iglesiente, che verrà definitivamente privato dei livelli minimi dei servizi assistenzialidice Carla Cuccu -. Da poco ho visitato e mi sono interessata al Laboratorio Analisi, lavoro eccellente che rischia di essere oscurato ed inutilizzato a causa di una gestione senza alcun senso logico.»

«Chiudendo la rianimazione del CTO, si decreta in maniera subdola la chiusura dell’ospedale, poiché i reparti chirurgici presenti al CTO, senza una rianimazione, non possono operare in sicurezza.»

La denuncia è di Carla Cuccu, consigliera regionale di Idea Sardegna.

«Proprio negli ultimi giorni – aggiunge Carla Cuccusi paventerebbe anche l’ipotesi di utilizzare in prevalenza il laboratorio analisi del P.O. Sirai, giustificando tale scelta con le attività dell’urgenza. Si sta tentando di portare via macchinari dal laboratorio di Iglesias per portarli al Sirai, che ricordiamo è in condizioni precarie e disagiate. Il problema è estremamente grave, si sta privando tutto il bacino iglesiente, di circa 55.000 abitanti, di assistenza sanitaria di base, in piena violazione della rete ospedaliera varata dal Consiglio regionale nel 2017.»
«E’ giunta notizia rimarca Carla Cuccu che essendo andata in pensione la dirigente del Laboratorio analisi del CTO la direttrice generale della ASL Sulcis Iglesiente avrebbe nominato una facente funzioni, sembrerebbe in violazione della normativa del contratto collettivo nazionale dei dirigenti che prevede che si svolga una selezione per individuare i dirigenti. Ho contattato l’Assessore alla Sanità, Carlo Doria, chiedendo che venga immediatamente sollevata la direttrice generale dall’incarico per manifesta incapacità di amministrare la ASL del Sulcis Iglesiente nelle sue articolazioni. Inoltre chiediamo al Governatore della Sardegna Solinas, di farsi garante del rispetto dei livelli minimi essenziali sanitari nell’intero Iglesiente. E’ una situazione disastrosa in cui è ormai necessario l’intervento della Regione. Io, come sempreconclude Carla Cuccu -, mi schiererò accanto ai cittadini, a tutto il bacino dell’Iglesiente ed alle parti sociali, per avere garantito il diritto alla salute in questo territorio depredato ingiustamente da troppo tempo.»

«Il CTO di Iglesias ha un centro di eccellenza in Sardegna, il nuovo laboratorio analisi. Spesso sentiamo parlare dei nostri ospedali e della sanità del Sud Sardegna in senso negativo. Ma abbiamo delle eccellenze. Il laboratorio analisi può supportare gli altri nosocomi sardi e riprendere già da oggi a lavorare anche per gli esterni.»

Lo scrive, in una nota, la consigliera regionale di Idea Sardegna Carla Cuccu che ieri ha visitato il laboratorio analisi.

«Ora mi chiedo, come mai, dopo questi investimenti importanti, ancora non si valorizzi il CTO e vi siano solamente 15 operatori attivi su 33aggiunge Carla Cuccu -. Domande che meritano una risposta dalla politica e dall’ASL.»

“Non si può andare avanti. Siamo veramente in una situazione surreale. Oggi, con una nota della ASL veniamo informati che non ci sarà nessuna chiamata ai medici in affitto. Il pronto soccorso di Iglesias torna a chiudere.”
La consigliera regionale di Idea Sardegna, Carla Cuccu, segretaria della commissione Sanità, ha contattato ieri in serata l’assessore dell’Igiene, Sanità e dell’Assistenza sociale, ribadendo la disponibilità dei medici ma la totale assenza di volontà da parte della ASL di mantenere aperto il pronto soccorso.
“Il sindacato insieme ai lavoratori rimarranno a presidiare il loro posto di lavoro, fino alla soluzione del problema. Io sarò con loro. Non intendo accettare, dopo tante battaglie, che questa situazione prosegua nel silenzio di tuttiha rimarcato Carla Cuccu -. Servono azioni mirate a risolvere questo sabotaggio, dove viene negato il diritto alla salute ai cittadini di Iglesias, dei paesi vicini e di tutta la Sardegna. Ora basta.”

«Continuano a chiudere il Pronto Soccorso del CTO di Iglesias, nonostante gli accordi presi dalla ASL Sulcis Iglesiente, in data 21 dicembre 2022. Impossibile andare avanti così.»

La consigliera regionale di Idea Sardegna, Carla Cuccu, segretaria della commissione sanità, ha inoltrato delle istanze di accesso agli atti, per il CTO e per il Sirai, per verificare la situazione, gravissima, ed individuare eventuali responsabilità.

«Ad Iglesias, nell’Ospedale CTOricorda la consigliera del Consiglio regionale sono state chiuse la Chirurgia e l’Ortopedia. Incredibile situazione, dove ben 3 medici su 4 sono stati trasferiti al Sirai. Per quanto riguarda il Pronto Soccorso del Sirai, oggi, sono in turno tre medici mentre ad Iglesias il CTO è e rimane chiuso. In questo modo i LEA (livelli essenziali di assistenza) non vengono minimamente garantiti ad Iglesias ed alla regione dell’Iglesiente. Bisogna urgentemente risolvere la situazione ha concluso Carla Cuccue garantire la riapertura del Pronto Soccorso e dei reparti di Chirurgia e Ortopedia ad Iglesias. Ho chiesto l’intervento del prefetto perché dichiari lo Stato di emergenza sanitaria con la riapertura di tutto.»