19 April, 2024
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«Ben vengano i quasi 13 milioni del Piano nazionale di Ripresa e Resilienza, il PNRR, destinati agli enti locali, ma occorre capire come saranno utilizzati e se la Regione ha già dei progetti sui quali investire.»

All’indomani della pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del decreto del presidente del Consiglio dei Ministri che ripartisce il Fondo per la progettazione territoriale e destina alla Sardegna quasi 12,800 milioni per Comuni, Province e la Città Metropolitana di Cagliari, la consigliera regionale del Gruppo Misto, Carla Cuccu, ha presentato un’interrogazione al presidente della Regione, Christian Solinas, e all’assessore degli Enti locali, Quirico Sanna, per far chiarezza sulla spendita delle ingenti risorse.  

Nel documento – sottoscritto anche dai colleghi di Gruppo, Roberto Caredda e Giovanni Antonio Satta -, Carla Cuccu chiede come saranno suddivise le risorse destinate alla Sardegna, quali interventi siano già in fase di progettazione e quali pronti per la realizzazione.

«Vogliamo, inoltre, capire – aggiunge Carla Cuccuquali ricadute concrete ci saranno per i cittadini sardi e per quali territori in particolare, con quale tempistica saranno assegnate le risorse agli Enti locali e con quale saranno, invece, individuati e realizzati i progetti.»

Nell’interrogazione Carla Cuccu, Roberto Caredda e Giovanni Antonio Satta chiedono alla Giunta regionale, infine, se abbia in programma il reclutamento di nuovi professionisti come supporto per la predisposizione dei progetti, quali siano le figure eventualmente necessarie, come si intenda selezionarle e contrattualizzarle.

“Ho presentato un’interpellanza per chiedere al presidente della Regione e all’assessore della Sanità di rivedere, in via straordinaria, i tetti di spesa per le prestazioni ambulatoriali convenzionate del Sulcis Iglesiente. Da settembre è chiuso il servizio di Analisi Ematochimica dell’ospedale Sirai e del Santa Barbara di Iglesias, che copriva un territorio con 126.324 residenti, 57.540 pazienti esenti ed un fabbisogno di oltre un milione di prestazioni annue. Si tratta di esami che i cittadini dell’Iglesiente e del Sulcis hanno diritto di poter richiedere ed eseguire senza essere costretti a percorrere chilometri di strada.”

Lo annuncia la consigliera regionale del Gruppo Misto, Carla Cuccu, che aggiunge: “Le strutture private convenzionate non riescono a sopperire alle carenze del Servizio Sanitario pubblico, perché il budget loro assegnato non copre le prestazioni richieste. Per questo è indispensabile rideterminare i tetti di spesa e consentire ai privati convenzionati di dare risposte alle richieste del nostro territorio”.

Antonio Caria

Carla Cuccu ha lasciato il M5S ed ha aderito al gruppo Misto del Consiglio regionale della Sardegna. Si è conclusa così, con il divorzio, l’esperienza della consigliera regionale iglesiente, eletta con il M5S nella circoscrizione di Cagliari. Carla Cuccu ha ufficializzato la sua decisione con un comunicato stampa e la contestuale comunicazione al presidente del Consiglio regionale, Michele Pais, della sua adesione al gruppo Misto.

«Mio malgrado, ho deciso di concludere la mia esperienza di portavoce del MoVimento 5 Stellescrive Carla Cuccu -. Ho provato fino all’ultimo a cercare un’agibilità politica per il mio ruolo di consigliere regionale, agibilità che mi è stata costantemente e caparbiamente impedita nonostante il largo supporto di consensi di cui ho sempre goduto tra gli attivisti, gli elettori pentastellati ed i cittadini. Ancora oggi, i colleghi del gruppo consiliare regionale nelle persone di Michele Ciusa, Desirè Alma Manca, Alessandro Solinas e Roberto Li Gioi, persistono nell’isolarmi dai lavori del gruppo rifiutandosi, perfino, di farmi avere collaboratori per l’esercizio del mio mandato elettorale, nonostante la legge regionale me lo consenta conformemente alla Costituzione italiana. Non hanno voluto condividere le mie proposte di legge, ancora pendenti nelle commissioni pertinenti, paralizzandone l’iter. E, per di più, non versano le restituzioni di denaro delle indennità consiliari nel conto corrente nazionale del M5S, come io ho sempre fatto, trattenendole, invece, in un conto corrente cointestato tra loro quattro.»
«La necessità, morale e politica, di portare avanti la realizzazione del programma per cui sono stata eletta non mi lascia altra scelta, sebbene dolorosa e sofferta, che quella di proseguire l’attività consiliare nel gruppo Misto in seno al Consiglio regionale della Sardegnaaggiunge Carla Cuccu -. Del resto, dopo il cambio di paradigma delM5S nazionale, che ha disatteso i principi ispiratori tradendo la fiducia dei cittadini, attuato con l’approvazione di uno statuto seicentesco che è la negazione di quello che regolava la vita associativa quando aderii al M5S nel lontano 2010, dopo la modifica del significato delle 5 stelle, l’unica possibilità di rimanere fedele e coerente agli ideali di coloro che mi hanno eletta e primariamente a me stessa è il recupero della centralità di una pratica di democrazia diretta attraverso il consolidamento dei rapporti con quelle numerose realtà cittadine, sociali e culturali che meglio rappresentano la virtù del civismo e l’amore sincero per la nostra amata Sardegna, facendo dell’attività consiliare il momento di raccordo tra istanze della popolazione ed istituzioni.»

 

La consigliera regionale e segretaria della commissione Sanità e Politiche sociali del Movimento Cinque stelle, Carla Cuccu ha presentato un’interrogazione al governatore Christian Solinas ed agli assessori regionali competenti per chiedere conto della mancata attivazione, dopo ben 23 anni, della Zona Franca a Cagliari e Portovesme.
«Sarebbe interessante capire ha dichiarato Carla Cuccu quali siano le motivazioni per le quali, dopo quel 7 giugno del 2001, data in cui venne emanato il decreto della Presidenza del Consiglio che dava il via libera allo stesso documento legislativo del 1998, quest’ultimo non sia stato reso ancora attuativo dalla Regione Sardegna.»
Il 16 maggio del 2019 lo stesso procedimento ha interessato il porto di Portovesme. Inoltre Carla Cuccu continua ad avere interlocuzioni con comitati ed associazioni che, da tempo ormai, si battono per la Zona Franca, tuttavia, ancora in attesa di esiti circostanziati. In qualità di avvocato, ancor prima di essere eletta consigliera regionale, inviai all’allora Governatore della Regione Sardegna, dott. Ugo Cappellacci, una formale richiesta per dare attuazione a quanto la normativa prevedeva in materia.
«Chiedo immediatamente di avere risposte sia da parte del governatore Solinas che dagli assessori competentiha concluso Carla Cuccudel perché di tali ritardi. Tutto ciò va a danno dei residenti in questi territori che, qualora venissero attuati i decreti, avrebbero numerosi vantaggi dal punto di vista sociale, economico ed ambientale.»

«Il Comitato di Garanzia del MoVimento 5 Stelle dopo aver annullato il provvedimento di espulsione di Carla Cuccu, ha oggi provveduto a cassare anche la sanzione della sospensione disciplinare che le aveva irrogato il Collegio dei Probiviri, il tutto a evidente  riprova che la nostra assistita ha sempre tenuto una condotta irreprensibile e conforme al Codice etico del M5S. Si chiude così il contenzioso giudiziario civile, con conseguente cessazione delle funzioni del curatore speciale, la cui nomina era stata richiesta e disposta  a fini meramente processuali. Rimangono invece in piedi, nelle sedi deputate,  gli accertamenti atti ad individuare  i responsabili di condotte collaterali che hanno gravemente compromesso i diritti politici della nostra assistita.»

Ad annunciarlo sono i legali della consigliera regionale del Movimento Cinque Stelle, Carla Cuccu, Patrizio Rovelli e Lorenzo Borrè.

«Il tempo è galantuomoha dichiarato Carla Cuccu -. Ero certa di questo esito perché non ho mai violato regola alcuna. Adesso, attendo che i primi responsabili a livello locale di queste dolorose ed annose persecuzioni e di tutti i danni cagionati al M5S abbiano la giusta mercede.»

Antonio Caria

«Serve una legge per tutelare i caregiver». A dirlo è Carla Cuccu, consigliera regionale e segretaria della Commissione Sanità e Politiche sociali.

«Sono storie particolari e commoventi quelli dei cosiddetti caregiver, persone che sono costrette ad accudire i genitori malati e che, di conseguenza, devono trascurare il loro lavoro oppure lo studiosostiene Carla Cuccu -. Di recente, su alcuni organi di stampa, è apparsa la storia di Antonio Demarcus di Pattada che ogni giorno accudisce sua madre, costretta a letto da problemi di salute, ma che non vuole rinunciare al suo sogno di conseguire la laurea.»
«Una vicenda, quella di Antonio, che mi ha colpito moltoaggiunge Carla Cuccu -. Sono del parere che chi si occupa dei genitori malati debba essere agevolato dallo Stato in ogni modo.»
«Mi farò promotrice presso gli organi competenti affinché venga promossa una legge che vada a tutela dei caregiverconclude Carla Cuccu -. Dobbiamo fare in modo che queste persone possano sia aiutare i loro genitori malati, ma nello stesso tempo dare loro modo di poter continuare la loro attività lavorativa o di studio, per poter realizzare i loro sogni.»

Mentre anche nel Sulcis Iglesiente, finalmente, parte la vaccinazione contro il coronavirus per le persone di età compresa tra i i 70 e i 79. Una campagna vaccinale che interesserà anche gli ultraottantenni che non hanno avuto modo di vaccinarsi nella prima fase, così come le persone fragili, gli abitanti di Carloforte dovranno spostarsi negli Hub vaccinali di Carbonia, Iglesias e San Giovanni Suergiu. Un disagio sia in termini chilometrici che economici. 

Per questo la consigliera regionale e segretaria della Commissione Sanità e Politiche sociali, Carla Cuccu, chiede alla regione di inviare un’equipe di medici e infermieri per effettuare le vaccinazioni direttamente in loco. «È fondamentale che la Regione, in modo particolare l’assessorato alla Sanità, e gli altri organi sanitari che si stanno occupando della campagna di vaccinazione ha detto Carla Cuccusi attivino in maniera celere per allestire un hub vaccinale direttamente a Carloforte e somministrare le dosi di vaccino direttamente in sede, evitando lunghi spostamenti e la conseguente spesa economica.»

Per Carla Cuccu serve buon senso. «Così come è stato fatto in altre parti della Sardegna ha concluso Carla Cuccu -, auspico che anche in questa situazione si decida di venire incontro alle esigenze tanti cittadini di Carloforte che aspettano, da tempo, la vaccinazione.»

«E’ inaccettabile che i tamponi debbano essere a pagamento per tutte quelle persone residenti che devono fare rientro in Sardegna dopo essere stati nella penisola e all’estero per motivi di salute, lavoro e necessità.»
Lo ha detto Carla Cuccu, consigliera regionale del M5S e segretaria della commissione Sanità, dopo aver appreso la notizia, data da organi di stampa, di una 48enne malata oncologica costretta a recarsi a Milano per ricevere una cura sperimentale e che per rientrare in Sardegna ha dovuto pagare il tampone.
«Parliamo di 150 euro in 15 giorni. Trovo davvero assurdo ha detto Carla Cuccuche un cittadino residente in Sardegna che ha necessità di spostarsi all’estero o nella penisola sia costretto a doversi pagare di tasca il tampone per poter fare rientro nell’isola. Capisco il momento delicato dovuto alla pandemia da coronavirus, ma non è possibile che i residenti che hanno necessità di spostarsi per tutte quelle condizioni previste dalle ordinanze governative debbano aggiungere ulteriori spese a quelle che già sopportano per poter compiere gli spostamenti.»
Per Carla Cuccu, la soluzione potrebbe essere quella di creare un ulteriore hub nei porti e negli aeroporti dedicati ai residenti in Sardegna. «Chiederò spiegazioni personalmente al presidente della Regione e all’assessore della Sanità Mario Niedduha concluso Carla Cuccu -. Spero vivamente che chi di dovere si attivi affinché chi si deve spostare per casi di necessità, salute e lavoro e che poi fa rientro nel proprio luogo di residenza sia messo in condizioni di effettuare il tampone in maniera del tutto gratuita.»

«Sono solidale con tutti i lavoratori esasperati dalla chiusura delle loro attività per questa pandemia che ha generato una crisi economica oramai insostenibile.»
La consigliera regionale e segretaria della Commissione Sanità e Politiche sociali, Carla Cuccu, vuole esprimere la sua vicinanza alle categorie lavorative che hanno dovuto chiudere per via delle restrizioni contro la diffusione del coronavirus.
Da qui l’appello alle istituzioni: «Non si può stare a guardare inermi. Occorre passare immediatamente dalle belle parole ai fatti. Urgono politiche a tutela di tutte le categorie di lavoratori che finora, con alto senso dello Stato e con grande responsabilità solidale hanno atteso silenti che giungesse il proprio turno. Ora questo momento è arrivato. Non possiamo più aspettare»

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Il Tribunale di Cagliari, ravvisando l’evidente illegittimità dell’espulsione dal M5S del consigliere regionale Carla Cuccu, ha disposto con decreto emesso nel pomeriggio di oggi, la sospensione dell’efficacia di detto provvedimento, accogliendo l’istanza cautelare presentata dagli avvocati Patrizio Rovelli e Lorenzo Borrè che hanno annunciato la decisione con una nota diffusa nel pomeriggio. Carla Cuccu era stata espulsa venti giorni fa da Vito Crimi con un provvedimento del Comitato di Garanzia che, rigettando il reclamo proposto dalla consigliera avverso il provvedimento di sospensione, aveva aggravato la sanzione, deliberando la sua espulsione richiamando genericamente condotte contrarie al movimento, senza però specificare in cosa queste consistessero e senza contestarle previamente all’incolpata, violando così, tra l’altro, i più elementari principi del diritto di difesa.