23 April, 2024
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Anteprima, domani (mercoledì 25) a Cagliari, di Forma e Poesia nel Jazz, il festival organizzato dall’omonima cooperativa, che da giovedì 26 a domenica 29 settembre celebra nel capoluogo sardo la sua ventiduesima edizione. In programma una parata musicale per le strade cittadine della Seuin Street Band, una marching band nata di recente dal seno della Banda Musicale “Gioacchino Rossini” di Seui; partenza alle 18.00 da via Roma, di fronte alla Darsena, con arrivo finale – dopo aver attraversato il largo Carlo Felice, via Manno, via Garibaldi e via Sonnino – all’EXMA, il Centro Comunale d’Arte e Cultura in via San Lucifero, dove il festival pianterà le tende per tutto il resto della settimana. Prevista anche una “pedalata jazz” di un gruppo di cicloamatori aderenti alla FIAB, Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta, sempre con arrivo all’EXMA: un’iniziativa di promozione della mobilità sostenibile nella Città Metropolitana di Cagliari.
Da giovedì (26 settembre), Forma e Poesia nel Jazz entra nel vivo della sue edizione numero ventidue. In arrivo, nell’arco delle quattro serate, nomi di primo piano della scena jazzistica italiana, come è nella tradizione di questo festival: il duo del trombonista Gianluca Petrella e del vibrafonista Pasquale Mirra, The Italian Trio di Dado Moroni, Rosario Bonaccorso e Roberto Gatto, la cantante Maria Pia De Vito, il sassofonista Stefano Di Battista, la contrabbassista Federica Michisanti, i pianisti Julian Oliver Mazzariello, Sade Mangiaracina e Luca Mannutza in quartetto con Max Ionata, Lorenzo Conte e Joris Dudli. E, oltre ai concerti (due per ciascuna serata), diversi momenti collaterali: incontri, conferenze, laboratori per bambini, escursioni ed altro ancora.

 

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Un incontro educativo dedicato ai pazienti che svolgono la dialisi peritoneale a domicilio e ai familiari che ne condividono l’esperienza, mirato ad una migliore conoscenza della malattia renale cronica avanzata e alla gestione del trattamento. È stato questo il tema centrale della riunione organizzata nei giorni scorsi dalla struttura complessa di Nefrologia, Dialisi e Trapianto dell’Aou di Sassari, all’hotel Carlo Felice.

La dialisi peritoneale costituisce in Italia, e nel mondo, la metodica dialitica domiciliare più diffusa. È un trattamento continuo e fisiologico, con molti vantaggi clinici rispetto all’emodialisi. Per essere in grado di gestirla, prendersi cura di sé e collaborare con il personale sanitario – è stato detto durante l’incontro il paziente e i familiari devono essere formati alla gestione del trattamento, attraverso fasi di apprendimento costanti e ripetute nel tempo.

«Il paziente che svolge la Dialisi Peritonealespiega Maria Cossu, direttore della Struttura Complessa di Nefrologia, Dialisi e Trapianto dell’AOU di Sassari può organizzare al meglio la propria vita, perché non è legato al trattamento in ospedale.»

Il vantaggio è quello di potersi spostare portando con sé l’attrezzatura. L’Aou di Sassari ha stipulato un contratto con l’azienda fornitrice del servizio che recapita a domicilio del paziente il materiale per la dialisi peritoneale e ne garantisce la fornitura anche negli spostamenti in Italia e all’estero.

«Il trattamento – aggiunge Vincenzo Fanelli, responsabile del Servizio di dialisi peritoneale e responsabile scientifico dell’incontro – viene eseguito in molti casi con una metodica automatizzata notturna che si giova di un controllo remoto dal nostro centro, attraverso un sistema cloud via modem telefonico. Questo, a esempio ha consentito a un paziente sassarese, che per diversi mesi all’anno vive in Sud America, di ricevere anche all’estero il materiale e avere un controllo terapeutico a distanza.»

La struttura sassarese segue 35 pazienti, tra questi alcuni bambini dai primi mesi di vita in dialisi peritoneale. Il più piccolo – fanno sapere i medici della Nefrologia, dialisi e trapianto – ha un anno e sarà al più presto avviato al trapianto, mentre un altro è stato trapiantato all’età di due anni, attualmente ha 10 anni e conduce una vita normale.

«Lo scopo – riprende Maria Cossu è quello di garantire al paziente la migliore qualità di vita e la possibiità di trapianto». E sabato durante l’incontro erano presenti proprio alcuni pazienti trapiantati che in passato hanno svolto la dialisi peritoneale e che hanno portato la loro testimonianza.

All’incontro hanno partecipato i medici e infermieri della struttura di Nefrologia, Dialisi e Trapianto. Si è discusso dell’igiene e della prevenzione delle infezioni, e con la dottoressa Maria Piredda del comportamento alimentare e dell’esercizio fisico, mentre il dottor Milco Ciccarese ha introdotto l’argomento dei trapianti di rene.

A parlare invece della gestione del paziente, nella parte riservata alla formazione e addestramento del paziente e del familiare, è stata Vanna Porcu, infermiera dedicata alla dialisi peritoneale.

 

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Riflettori accesi, questa mattina a Cagliari, sulla grafologia e sui diversi approcci, aree di indagine e risultati. Esperti del settore, provenienti da tutta la Sardegna e dalla Sicilia, si sono dati appuntamento nello storico quartiere di Villanova nella sala conferenze dell’ente Alta Formazione e Sviluppo per dialogare sul tema: “La scienza grafologica ausilio della giustizia, professionalità e applicazioni pratiche”.

L’equipe di specialisti ha fatto una attenta disamina sia teorica sia pratica della grafologia e nello specifico come supporto in ambito pedagogico ed evolutivo, psicologico e applicata nella criminologia e giurisprudenza. L’incontro, organizzato da  Arigraf (associazione Italiana di Ricerca Grafologica nell’area del Mediterraneo), in collaborazione con Afs, Fondazione Istituto “Carlo Felice”, A.G.I (associazione grafologica italiana), AGP (associazione grafologi professionisti), Forinst e Aiga (associazione italiana giovani avvocati), ha visto la partecipazione di numerose professionisti, aspiranti grafologi, che lavorano nei suddetti settori.

«L’analisi grafologica – afferma Maria Valentina D’Anna, grafologa specializzata in età evolutiva – in ambito pedagogico è un valido strumento che permette di cogliere stili comportamentali, emotivi, cognitivi e genitoriali nei diversi setting relazionali (scolastico, familiare, ludico) in cui il bambino si trova ad agire. L’analisi grafologica è uno strumento utile al riconoscimento di eventuali disagi emotivi o comportamentali, dei disturbi di apprendimento e degli stili cognitivi.»

In che modo la psicologia e la grafologia si incontrano nello studio della personalità? Ne ha dato risposta Andrea Moi, psicologo, giudice onorario presso la Corte d’Appello sezione minori di Cagliari.

«La psicologia  dice – è una materia di ampio respiro che indaga la mente, il comportamento, la “psiche”. Si incontra con la grafologia, che si occupa della “traduzione” del mezzo grafico, in alcuni strumenti utilizzati per l’analisi e l’approfondimento della persona attraverso l’ausilio di test psicologici, proiettivi e grafologici.»

Sull’argomento sono intervenuti anche Paola Pischedda, avvocato del foro di Cagliari e criminologa; Daniele Solinas, avvocato del foro di Sassari nonché componente Aiga nazionale; Sara Gullotti, avvocato, consigliere nazionale di Aiga Patti; Francesco Dellavalle, presidente Forinst e Salvatore Caccamo, grafologo specializzato in grafologia giudiziaria nonché presidente ArigrafMediterraneo.

Presente alla giornata anche Marinella Arcidiacono, coordinatrice Arigraf in Sardegna. In ultima battuta, Salvatore Caccamo ha evidenziato l’applicazione della grafologia nell’ambito della perizia grafica in tribunale.

«Il responso della giornata è positivo – conclude l’esperto – grazie alla numerosa partecipazione di pubblico. A novembre inaugureremo il primo corso di grafologia professionale qui a Cagliari e avremmo quindi modo di approfondire la tematica.»

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Un ponte di dialogo intergenerazionale tra persone anziane, ragazzi, associazionismo e istituzioni.  E’ questa la mission dell’evento “Diversamente giovani. Dai bisogni alle nuove opportunità per gli anziani del territorio”, organizzato da Anteas Ogliastra,  in collaborazione con Anteas Sardegna, Fnp, CISL pensionati, CISL Ogliastra, Alta Formazione e Sviluppo, Fondazione “Carlo Felice” e l’associazione “Sinergie”, che accende i riflettori su un tema sociale e di vita che riguarda tutti, indistintamente. L’iniziativa sociale, moderata dalla giornalista Marinella Arcidiacono, si svolgerà venerdì 15 febbraio, presso la sede Anteas di via Grazia Deledda 22 ed avrà inizio alle ore 10.00. L’incontro è aperto a tutti e coinvolgerà oltre i soci Anteas, alcuni studenti e insegnanti dell’Istituto alberghiero di Tortolì, il sindaco e diverse  figure istituzionali e professionali.

«I bisogni e le necessità degli anziani sono sempre stati oggetto di attenzione dell’Anteas Ogliastra – afferma Alessandro Serra, presidente dell’ente promotore – lo dimostrano i numerosi progetti organizzati negli anni, come per esempio, il segretariato sociale, l’assistenza domiciliare leggera, la ginnastica dolce, il punto d’ascolto, l’aiuto alimentare e i numerosi corsi di formazione che hanno coinvolto centinaia di anziani. L’obiettivo dell’Anteas Ogliastra – aggiunge Alessandro Serra – non è solo quello di intervenire quando emerge un problema o un bisogno, ma è anche quello di prevenire il disagio e raccogliere specifiche esigenze che provengono dal nostro territorio.»

Obiettivo dell’incontro è quello di promuovere un confronto tra i presenti e consentire la rilevazione di un’analisi dei bisogni sul tema.

«Questo incontro ha l’obiettivo – osserva Michele Muggianu, segretario generale UST CISL Ogliastra – di offrire delle azioni volte ad aiutare gli anziani a rimanere all’interno delle loro reti sociali senza esserne allontanati e, al contempo, sviluppare nuove reti con gli altri componenti della società, in particolare attivando dei punti di incontro intergenerazionali. L’inclusione è fondamentale per impedire l’isolamento sociale, sia in senso sociale che fisico e culturale. La “memoria” e la storia – conclude Michele Muggianu – rappresentano da sempre il primo legame tra generazioni.»

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Giovedì 12 aprile, a partire dalle 20.30 all’Auditorium Comunale nuovo e conclusivo appuntamento con “Musica tra Le Righe”, rassegna di musica da camera e incontri con il pubblico, organizzata dall’associazione culturale Ponticello con il patrocinio della “Fondazione di Sardegna” e della “Fondazione Giuseppe Siotto”.

Protagonisti della serata finale due affermati artisti: Gianmaria Melis (violino) e Giulio Biddau (pianoforte); il duo eseguirà musiche di  Debussy, Franck e Brahms.

Gianmaria Melis, primo Violino di Spalla della Fondazione Teatro Lirico di Cagliari dal 2009, comincia lo studio del violino sotto la guida di Paolo Marascia, proseguendo poi con George Mönche, Igor Volochine, Felice Cusano e Sergey Krylov.

Diplomatosi con il massimo dei voti al Conservatorio Statale di Musica “Giovanni Pierluigi da Palestrina” di Cagliari, premiato alla rassegna nazionale violinisti del “Premio Città di Vittorio Veneto”, perfeziona i suoi studi seguendo diverse masterclass con Nicolas Chumachenco e Thomas Brandis ed entra presto a far parte dei corsi per professori d’orchestra dell’Orchestra Giovanile Italiana, della quale sarà Primo Violino di Spalla per due anni; prosegue la sua carriera vincendo numerosi concorsi internazionali, come primo idoneo per violino di fila, tra cui quelli presso la Fondazione Arturo Toscanini di Parma, la Fondazione del Teatro Lirico di Cagliari, l’Orchestra Haydn di Bolzano e Trento.

Negli anni successivi viene regolarmente invitato a collaborare con varie orchestre come la Sinfonica Nazionale della RAI di Torino, I Pomeriggi Musicali di Milano, Filarmonica Toscanini di Parma, Teatro Carlo Felice di Genova (primo violino dei secondi, concertino dei primi violini), Galilei di Firenze (Primo Violino di Spalla, per i corsi di direzione d’orchestra di Carlo Maria Giulini), Sinfonica Haydn di Bolzano e Trento, Orchestra Sinfonica Siciliana (Primo Violino dei secondi), Fondazione Teatro Petruzzelli di Bari (Primo Violino solista), Fondazione Teatro del Maggio Musicale Fiorentino (Primo Violino di Spalla); con alcune di queste ha partecipato a varie tournée suonando nelle più importanti sale in Europa e negli Stati Uniti. 

Giulio Biddau, nato a Cagliari nel 1985, ha intrapreso a dodici anni lo studio del pianoforte con Arlette Giangrandi Eggmann e si è diplomato al Conservatorio cittadino. Ha proseguito i suoi studi a Parigi sotto la guida di Jean Marc Luisada all’École Normale, dove ha ottenuto il Diplome Supérieur de Concertiste, e privatamente con Aldo Ciccolini. Si è perfezionato all’Accademia Nazionale di Santa Cecilia nella classe di Sergio Perticaroli, per terminare il ciclo di studi alla Hochschule für Musik “Hanns Eisler” di Berlino con Fabio Bidini e a Parigi con Dominique Merlet.

 Ha tenuto numerosi concerti, suonando in Italia per istituzioni quali l’Accademia di Santa Cecilia a Roma, Festival Dino Ciani a Cortina, Teatro Verdi di Trieste, il Politeama di Palermo; in Francia alla Salle Cortot di Parigi, al Grand Theatre de Provence di Aix-en-Provence, a Pontoise, Nancy, Rouffach, Gerberoy e poi in Spagna al Palau de la Musica di Valencia e a Leon, in Germania, al Konzerthaus di Berlino, e ancora Slovenia, Regno Unito, Austria, Svezia, Cina (Oriental Art Center di Shanghai e Auditorium della Tsinghua University di Pechino), Argentina, Colombia, Cile e Australia. È stato diretto da Lawrence Foster, François-Xavier Roth, Tan Dun, Damian Iorio, Silvia Massarelli, Filippo Maria Bressan.

All’attività di solista ha sempre accompagnato la musica da camera, con famosi cantanti e strumentisti, fra cui il mezzo-soprano Monica Bacelli e la violinista Anna Tifu. Le sue esecuzioni di brani contemporane sono state trasmesse da Rai Radio3, France Musique, ABC Australia e la televisione giapponese NHK.