25 April, 2024
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«Ancora una volta, e con estremo rammarico, prendiamo atto del comportamento irresponsabile della Regione davanti al problema che riguarda il futuro del centro ricerche Sotacarbo. Dopo gli impegni assunti e non rispettati dall’assessore Giuseppe Fasolino ci aspettavamo oggi un sussulto d’orgoglio del presidente Christian Solinas, invece dalla presidenza non c’è stata alcuna convocazione per i lavoratori e sindacati riuniti in sit in davanti a Villa Devoto. E’ questo l’interesse verso i lavoratori sardi? L’impegno preso lo scorso 3 dicembre è stato disatteso, confermando ancora una volta il disinteresse verso un settore fondamentale e cruciale per lo sviluppo della ricerca.»

Lo scrivono, in una nota, Emanuele Madeddu, Gianrico Cuboni e Pierluigi Loi, segretari di Filctem-Cgil Sardegna Sud Occidentale, Flaei-Cisl Sardegna e Uiltec-Uil Sardegna.

«Proprio in questi giorni in cui si parla di Recovery fund constatiamo la distanza di chi deve occuparsi di programmare il futuro dei cittadini. La mobilitazione che da tempo ci vede sostenere la vertenza de lavoratori Sotacarbo non si fermerà oggi ma proseguirà con un inasprimento dei toni. Chi ha ruolo di governo si assuma tutte le responsabilità del caso.»

“Sardi e sicuri’, è lo slogan che la Regione Sardegna ha scelto per promuovere la grande campagna di screening anti Covid-19 che partirà a gennaio nell’Isola.

«Una sfida che ha l’obiettivo di riportare la Sardegna all’azzeramento della circolazione virale, attraverso fasi sequenziali in un tempo ragionevolmente breve. Un progetto che, oltre alla parte tecnico scientifica, farà leva sulla responsabilizzazione e il coinvolgimento delle comunità e di tutte le istituzioni», ha dichiarato il presidente della Regione, Christian Solinas, che oggi ha presentato l’iniziativa nel corso di una conferenza stampa con l’assessore della Sanità, Mario Nieddu, il commissario straordinario di Ares-Ats, Massimo Temussi, ed il prof. Andrea Crisanti, ordinario dell’Università di Padova che supporterà la Regione nel progetto.

«Un’iniziativa che nel pieno della seconda ondata – sottolinea il presidente della Regione – punta a riportare la Sardegna allo stato di ‘Covid-free’, raggiunto durante la prima fase grazie alle misure adottate e al comportamento responsabile del popolo sardo. Realizzeremo un’azione mirata per l’individuazione dei positivi e la compressione della circolazione virale che prevede anche l’adozione di interventi per consolidare i risultati raggiunti.»

L’attività di informazione e promozione alla base del progetto sarà orientata su quattro fattori: unità, responsabilizzazione delle comunità, opportunità per l’Isola di ridurre o, addirittura, azzerare la circolazione virale e la possibilità, per i cittadini, di accedere gratuitamente a uno strumento di controllo del virus.

La campagna di screening partirà dall’Ogliastra e procederà nei mesi successivi sulle altre aree: 23 i comuni individuati come sede per effettuare i test, con 46 postazioni e un totale di 180 operatori per l’esecuzione di 32.278 tamponi antigenici per un’adesione stimata attorno al 65% della popolazione.

«Il territorio su cui avvieremo la campagna – spiega Andrea Crisanti – ci permetterà di individuare eventuali criticità e di valutare problematiche che eventualmente dovessero emergere e che possono riguardare diversi aspetti, come il flusso dei dati, la logistica, il personale o altro. Sarà una ‘palestra’ che ci consentirà di procedere, successivamente, su scala più vasta.»

Due gli ‘step’ previsti per lo screening, ciascuno della durata di due giorni. I primi tamponi antigenici rapidi, saranno eseguiti tra il 4 e il 5 gennaio e saranno ripetuti sui soggetti risultati negativi a distanza di una settimana, per aumentare la probabilità di intercettare eventuali positività al Covid. Nella prima sessione di test saranno utilizzati tamponi antigenici rapidi cromatografici (in grado di restituire un risultato visibile a occhio nudo tramite la colorazione, nell’arco di 15 minuti), mentre nella seconda saranno impiegati tamponi antigenici immunofluorescenti (risultato entro 24 ore attraverso l’analisi con un apposito macchinario). In entrambe le fasi le persone risultate positive saranno immediatamente sottoposte al tampone molecolare e con loro saranno tracciati e testati i contatti stretti.

«Al termine di questa campagna – conclude Andrea Crisanti – non avremo solo migliorato la situazione dal punto di vista della circolazione virale, ma avremo lasciato sul campo un bagaglio di formazione, competenze tecnico scientifiche e organizzative fondamentali per la fase di consolidamento che seguirà.»

Sono stati sbloccati 68 milioni di euro per interventi di efficientamento nella distribuzione dell’acqua. È stata appena firmata dall’Agenzia regionale del Distretto Idrografico, Adis, e dall’Ente di Governo d’Ambito della Sardegna, Egas, la convenzione per la programmazione delle risorse da destinare alle reti idriche dei Comuni sardi con elevati livelli di dispersione. Beneficiario delle risorse (derivanti da Fondi FSC 2014/2020 – Patto per lo sviluppo) è Egas, che le metterà a disposizione del Gestore del servizio idrico integrato, Abbanoa, sulla base di una programmazione quadriennale.

«La risorsa idrica per una regione che a differenza del resto della Penisola, ne è povera e dipende per il 74% da invasi artificiali, rappresenta una ricchezza da tutelarespiega il presidente della Regione, Christian Solinas -. Oggi mettiamo in campo quelle risorse che fino a questo momento erano ferme, per avviare concretamente il piano di efficientamento delle reti di distribuzione dei Comuni sardi. Grazie a tutti i soggetti che a vario titolo si occupano di acqua in Sardegnaconclude il presidente Christian Solinas abbiamo avviato una importante stagione di collaborazione, armonia e unità, come è stato dimostrato anche nel corso degli ultimi eventi alluvionali, affrontati con tempestività e impegno anche sotto il profilo delle criticità di carattere idrico.»

Abbanoa potrà proseguire l’attività di lotta alle perdite idriche e ingegnerizzazione delle reti che fino a oggi l’ha vista impegnata in tutta la Sardegna: attraverso Egas per il 2020 beneficerà di 5.545.121, per il 2021 di 10.030.500, per il 2022 di 39.476.500, per il 2023 di 12.947.878. Sono compresi nel programma di efficientamento ora finanziato tutti i capoluoghi di provincia (Cagliari, Sassari, Nuoro, Oristano) e le altre principali città sarde, fino ai Comuni più piccoli. Nello specifico, grazie alla convenzione, Abbanoa potrà portare avanti i servizi tecnici specialistici per l’efficientamento idraulico, energetico e gestionale (ingegnerizzazione) delle reti idriche di distribuzione, la gestione attiva delle reti i e gli interventi di adeguamento, riqualificazione ed efficientamento delle condotte comunali, fino al completamento del piano che secondo le stime del Gestore interessa 230 Comuni della Sardegna.

«Con la programmazione di queste risorse viene reso possibile il loro utilizzo in tempi rapidi e con modalità celeri, evitando così il rischio di perdita dei finanziamentichiarisce l’assessore dei Lavori pubblici Roberto Frongia -. Continua quindi il lavoro che fin qui ci ha portati a rivedere il sistema idrico della Sardegna in chiave moderna, più efficiente e orientato alle esigenze della Sardegna e dei sardi. L’acqua, essendo una risorsa limitata e un diritto fondamentale, è un patrimonio da tutelare. La gestione della risorsa e delle infrastrutture idraulicheconclude l’assessore dei Lavori pubbliciè per la nostra regione di fondamentale importanza e deve essere portata avanti secondo criteri di efficacia, efficienza ed economicità.»

La Regione avvia una campagna di screening di massa con postazioni diffuse sul territorio, e con la collaborazione delle strutture sanitarie e dei medici militari.

«Ho sempre sostenuto – spiega il presidente della Regione Christian Solinas – la necessità di attuare uno screening il più diffuso possibile tra la popolazione, per agevolare il rilevamento dei positivi anche asintomatici, isolare i focolai e permettere un rapido abbassamento della curva di contagio.»

«Oracomunica il presidente della RegioneAts ha acquistato 1 milione e 100mila test antigenici rapidi orofaringei con l’opzione di un altro milione, mediante gara Invitalia. La prossima settimana inizieranno le consegne. Si tratta di tamponi rapidi di due tipologie: il primo tipo, del quale sono in arrivo 800mila pezzi, è un tampone orofaringeo rapidi rapido in grado di fornire l’esito entro 13 minuti. Costano 1,29 euro l’uno. In arrivo anche 200mila test antigenici rapidi, sempre 13 minuti di attesa, che effettuano l’analisi del campione tramite un piccolo apparecchio elettrico, del costo complessivo di 3,63 euro l’uno. Il grado di affidabilità è altissimo. I tamponi del primo tipo possono essere utilizzati anche all’aperto, in qualsiasi tipo di postazione, mentre i secondi necessitano di corrente elettrica.»

«Con questa campagna di rilevamento, possiamo finalmente attuare il modello di quanto praticato in Corea, a Singapore e in varie zone del mondo, che ci consente di avere in tempi molto rapidi l’individuazione dei positivi e provvedere immediatamente all’isolamento, a protezione di tutta la cittadinanza conclude Christian Solinas -. Per implementare questo progetto e creare un vero e proprio “modello Sardegna” ci avvarremo del professor Andrea Crisanti, che ha scelto di collaborare con la nostra Regione, spendendo parole di apprezzamento per quanto abbiamo fatto in questi mesi nella gestione della pandemia.»

«Ammonterà in totale a 3.500.000 euro la cifra destinata oggi (tramite l’assestamento di bilancio) dal Consiglio regionale all’attivazione di progetti di politiche attive del lavoro per le ex maestranze delle vertenze Sider Alloys, Porto Canale e Air Italy. La somma, finanziata grazie ai contributi provenienti dal “Fondo Europeo di Adeguamento alla Globalizzazione” e in parte grazie ad un cofinanziamento regionale di 1.400.000 euro, servirà ad allestire piani di allineamento delle competenze e di reinclusione nel mercato del lavoro per almeno 1.300 ex lavoratori; 600 di essi legati alla vertenza Sider Alloys; 500 a quella Air Italy e, infine, 200 al Porto Canale.»
Lo scrive, in una nota, Fabio Usai, consigliere regionale del Partito sardo d’Azione.

«Nello specifico aggiunge Fabio Usai i beneficiari di questi progetti potranno essere impiegati in attività quali:

  • formazione e riqualificazione su misura, anche nel campo ICT e della certificazione delle competenze;
  • assistenza per la ricerca di un lavoro e il ricollocamento;
  • orientamento professionale;
  • servizi di consulenza e tutoraggio;
  • promozione dell’imprenditorialità e assistenza al lavoro autonomo;
  • creazione e rilevamento di imprese da parte dei dipendenti, nonché per attività di cooperazione;
  • misure speciali di durata limitata, come l’indennità per la ricerca di un lavoro, gli incentivi all’assunzione destinati ai datori di lavoro e le indennità per la mobilità territoriale, di soggiorno o di formazione e per l’integrazione salariale per chi partecipa ad attività di formazione ed apprendimento permanente.»
    «In particolare i lavoratori ex Alcoa/Sider Alloys (espulsi dai cicli produttivi nel dicembre 2012 ed ancora oggi sottoposti a regime di mobilità in deroga con consistente decurtazione economica della stessa), così come discusso in questi mesi nelle diverse riunioni tenutesi alla presenza del presidente della Regione Christian Solinas, dell’assessora del Lavoro Alessandra Zedda e delle rappresentanze sindacali, potranno essere introdotti, contestualmente e di pari passo all’avvio del piano di revamping e di riavvio dell’unità produttiva di Portovesme, a un percorso di riprofessionalizzazione e allineamento delle competenze, propedeutico alla loro progressiva ricollocazione all’interno della fabbricasottolinea Fabio Usai . L’auspicio è che, in conseguenza allo stanziamento odierno delle risorse da parte della Regione Sardegna, ognuno dei soggetti coinvolti nella vertenza, in primis a partire dalla multinazionale svizzera, faccia la propria parte per concretizzare il prima possibile il piano di politiche attive e, si spera in tempi rapidi, la ricollocazione di tutte le maestranze all’interno dello stabilimento.»
    «Il Sulcis Iglesiente, territorio fra i più colpiti dalla crisi economica degli anni scorsi conclude il consigliere regionale sardista – necessita di urgenti interventi occupazionali e di un’inversione di tendenza immediata che solo il riavvio di grandi realtà produttive come appunto Sider Alloys potrebbe assicurare nel brevissimo periodo.»

La Giunta regionale ha stanziato 40 milioni di euro subito disponibili per il ristoro dei danni subiti dalle popolazioni colpite dall’alluvione. Il presidente della Regione Christian Solinas, stamane prendendo la parola in apertura della seduta del Consiglio regionale, ha illustrato all’Aula i provvedimenti che entrano a far parte, con un emendamento proposto dalla Giunta, della manovra di assestamento di Bilancio.

«Ieri – ha detto il presidente Christian Solinas – insieme al Capo della Protezione civile nazionale Angelo Borrelli, ad alcuni rappresentanti istituzionali della Regione e al Sindaco Giuseppe Ciccolini, ho visitato Bitti per verificare i gravi danni subiti da quella comunità.»

«Fin da sabato, la Giunta regionale da me riunita d’urgenza ha provveduto a dichiarare lo stato di emergenza, e avviato la procedura per richiedere al Governo il riconoscimento dello stato di calamità. Oggi – ha detto il presidente della Regione – propongo a quest’Aula un emendamento per lo stanziamento immediato di 40 milioni di euro per dare in tempi rapidi un segno di presenza della Regione e delle Istituzioni, e per sostenere le volontà di ritorno alla normalità delle popolazioni colpite. Tale intervento è finalizzato a consentire un immediato ristoro alle famiglie, affinché possano ritornare nelle abitazioni nelle quali è possibile fare rientro in sicurezza.»

«L’intervento economico proposto dalla Giunta – ha proseguito il presidente Christian Solinas – consentirà anche un immediato intervento sulle opere infrastrutturali danneggiate. Ulteriori stanziamenti sono previsti per il prossimo anno, per completare gli interventi necessari. Abbiamo inoltre chiesto al Governo una corsia preferenziale per la realizzazione degli interventi da attuare, perché le opere di mitigazione del rischio idrogeologico soffrono troppo spesso per le ben note lentezze dei percorsi burocratici. La Regione ha messo in campo tutte le proprie forze: la colonna mobile della Protezione civile, mezzi di ogni genere, centinaia di uomini della Protezione civile, del Corpo forestale, dell’Agenzia Forestas, riuscendo ad agire tempestivamente con 48 ore di anticipo sull’evento calamitoso, con la collaborazione dei Sindaci per la chiusura di scuole ed esercizi commerciali, per la pulizia di alvei e foci fondamentale per favorire il rapido deflusso delle acque.»

«Anche nelle fasi di evacuazione abbiamo osservato la massima attenzione all’emergenza sanitaria allestendo aree covid e no covid per i cittadini. Sono particolarmente grato – ha aggiunto il presidente Christian Solinas – al Capo dello Stato Sergio Mattarella, che mi ha raggiunto al telefono mentre mi trovavo a Bitti e ha voluto manifestare affetto, vicinanza e attenzione a tutti i cittadini sardi e alle istituzioni.»

«Ora è fondamentale l’unità e la collaborazione tra istituzioni. A Bitti ho trovato una comunità forte anche nella disgrazia e nella difficoltà di questi giorni. Uniti – ha concluso il presidente Christian Solinas – potremo affrontare e superare anche questo momento difficile.»

Il presidente della Regione Christian Solinas ha presieduto nel pomeriggio un vertice nella sede della Protezione Civile Regionale che coordina le operazioni di soccorso alle popolazioni colpite dall’alluvione che si è abbattuta su vaste zone dell’Isola. Tutta la macchina dei soccorsi regionale, ha detto il Presidente, è mobilitata per fronteggiare l’emergenza, con centinaia di uomini in campo e decine di mezzi, che si affiancano a quelli dei vigili del fuoco.

«Il nostro primo pensiero – ha detto il presidente Christian Solinas -, va alle persone che hanno perso la vita e che risultano ancora disperse a causa di un evento catastrofico, il più grave degli ultimi decenni, di potenza 3 volte superiore all’uragano che 7 anni fa provocò numerose vittime e ingenti danni. La Regione, prosegue il Presidente, è al fianco delle comunità colpite, in particolare quella di Bitti, e si adopererà con ogni mezzo per la ripresa delle normali attività. In serata – ha aggiunto il presidente della Regione -, ho convocato una riunione straordinaria della Giunta Regionale per proclamare lo stato di calamità naturale. La Giunta presenterà in aula, lunedì, un emendamento all’assestamento di bilancio per destinare i primi fondi a sostegno delle attività danneggiate, per le quali saranno avviati gli accertamenti.»

Il presidente Christian Solinas, a nome dei sardi, ha ringraziato i numerosi rappresentanti delle istituzioni che in queste ore hanno manifestato la loro solidarietà e vicinanza alla Sardegna.

Il presidente della Regione Christian Solinas ha presieduto nel pomeriggio un vertice nella sede della Protezione Civile Regionale che coordina le operazioni di soccorso alle popolazioni colpite dall’alluvione che si è abbattuta su vaste zone dell’Isola.
«Tutta la macchina dei soccorsi regionale ha detto il Presidente -, è mobilitata per fronteggiare l’emergenza, con centinaia di uomini in campo e decine di mezzi, che si affiancano a quelli dei vigili del fuoco. Il nostro primo pensiero,, va alle persone che hanno perso la vita e che risultano ancora disperse a causa di un evento catastrofico, il più grave degli ultimi decenni, di potenza 3 volte superiore all’uragano che 7 anni fa provocò numerose vittime e ingenti danni.
La Regione è al fianco delle comunità colpite, in particolare quella di Bitti, e si adopererà con ogni mezzo per la ripresa delle normali attività. In serata
ha aggiunto il Presidente -, ho convocato una riunione straordinaria della Giunta Regionale per proclamare lo stato di calamità naturale. La Giunta presenterà in aula, lunedì, un emendamento all’assestamento di bilancio per destinare i primi fondi a sostegno delle attività danneggiate, per le quali saranno avviati gli accertamenti.»
Il presidente Christian Solinas, a nome dei Sardi, ha ringraziato i numerosi rappresentanti delle istituzioni che in queste ore hanno manifestato la loro solidarietà e vicinanza alla Sardegna.

https://www.facebook.com/giampaolo.cirronis/videos/10224578237511335

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Il Consiglio regionale, come ampiamente previsto, ha respinto la mozione di sfiducia presentata dai consiglieri di opposizione nei confronti del presidente della Giunta Christian Solinas, sulla gestione dell’emergenza sanitaria determinata dalla diffusione del Coronavirus e, in particolare sul caso legato all’apertura delle discoteche disposta con l’ordinanza dell’11 agosto. 34 i voti contrari alla sfiducia, 19 i favorevoli, 1 astenuto (il governatore Christian Solinas). 6 i consiglieri assenti.

«Una strumentalizzazione senza precedenti, compiuta da agenti politici e giornalistici del tutto incuranti del danno di immagine causato alla Sardegna, alla sua reputazione turistica nazionale e internazionale», ha detto il presidente della Regione Christian Solinas nel suo intervento.
«Si è utilizzata la pandemia per cercare di dare una spallata politica alla mia persona e alla maggioranza che la sostiene.
Nessun sistema sanitario era pronto ad affrontare questa pandemia di portata epocale. Fino a oggi la Sardegna continua a essere la Regione con il minor tasso di diffusione virale. La risposta è certamente faticosa, ha detto il Presidente, ma nessuno può dire che non ci sia un affaticamento nel sistema sanitario; quando qualcuno evoca file di ambulanze, reparti in sofferenza, non guarda a cosa succede in tutto il mondo. Questo dibattito – ha aggiunto il presidente della Regione – si è incentrato sulla forma di un parere, di un’ordinanza di tre mesi fa. Lo stesso direttore dell’Istituto superiore di sanità il dottor Rezza ha chiarito: non c’è alcuna dipendenza dal fenomeno delle discoteche aperte in Italia ad agosto rispetto alla ripresa dei contagi di settembre.»
Il presidente Solinas ha voluto ricordare le sue numerose proposte, dalla chiusura dei porti e aeroporti, fino alla richiesta dei certificati, citando quella di settembre sull’obbligatorietà del certificato di negatività: «È stata impugnata e il Tar della Sardegna ha certificato che la mia ordinanza doveva essere respinta perché in Sardegna non vi era alcuna emergenza sanitaria. Se oggi ci sono 517 ricoveri ordinari e 67 intensivi significa che questi posti letto ci sono, e a febbraio non c’erano; significa che qualcuno li ha creati. Sono stati fatti programmi modulari e prima di chiudere altre discipline abbiamo cercato di preservare l’intero sistema. Certo, se l’andamento della curva continuerà con questa veemenza in tutto il Paese, l’Europa, il mondo, per far fronte all’esigenza di posti dovremo pagare un prezzo. In questo momento la priorità è planetaria, è quella di offrire cure a chi purtroppo è contagiato dal Covid. Auspico che da questa mozione si possa mettere punto fermo sulle polemiche e si possa cominciare a dire ai sardi quali sono le proposte per fare, se necessario, di più e meglio».
«Il ‘marasma mediatico’ – ha rimarcato il presidente della Regione -, ha soltanto alimentato una confusione che da mio punto di vista non obnubila le cose buone che si sono fatte.»

Riguardo al parere espresso dal CTS sardo sulla delibera n. 38 dell’11 agosto, il Presidente Solinas ha chiarito che «la stessa delibera istitutiva chiarisce che il Comitato è ispirato alla massima semplificazione e celerità. E quindi mille e mille volte i parere sono stati resi in forma sintetica, resi da un solo componente a nome di tutti gli altri, non c’è nulla di cui meravigliarsi. E’ chiaro – ha concluso il Presidente Solinas – che ancora una volta si è cercato, su questo fatto, di attuare una forzatura evidente, per di più su un fatto accaduto ad agosto richiamato strumentalmente a novembre, in condizioni epidemiologiche diverse per cercare di creare accostamento suggestivo a vicende che non hanno alcuna attinenza».

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Il Consiglio regionale si riunirà domani, alle 11.00, per discutere la mozione n. 361 (Ciusa e più) di sfiducia al presidente della Regione, Christian Solinas. Lo ha deciso stamattina la Conferenza dei Capigruppo presieduta dal presidente del Consiglio regionale, Michele Pais.

“E’ necessariaha detto il presidente Michele Pais proponendo ai capigruppo l’inserimento immediato della mozione all’ordine del giorno dell’Assembleauna discussione immediata a difesa dell’autonomia del Consiglio regionale e delle prerogative dei singoli consiglieri di maggioranza e opposizione che hanno sempre espresso liberamente il voto. La spettacolarizzazione a cui abbiamo assistito negli ultimi giorni non ha certo giovato all’immagine della Sardegna e dei sardi. Chiedo la collaborazione di tutti per riportare il confronto nell’unica sede deputata a garantire l’onorabilità delle Istituzioni e a fare finalmente chiarezza: il Consiglio regionale.»