18 April, 2024
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«Un contributo di idee, progetti e valori che darà ulteriore slancio alle scelte politiche che la Giunta adotterà con il Consiglio regionale.»
Così l’assessore della Programmazione, Giuseppe Fasolino, esprime soddisfazione per il ciclo di incontri aperto oggi con gli enti locali e le organizzazioni datoriali e che a breve proseguirà con i sindacati sulla legge di stabilità regionale.

«Desidero ringraziare tutti i partecipanti per la dialettica costruttiva e per la qualità delle idee espresse. Vogliamo scrivere insieme – sottolinea l’assessore della Programmazione – una Finanziaria idonea ad affrontare il presente, ma al contempo anche di esprimere una visione che anticipi con scelte coraggiose le sfide future. Su alcuni contenuti c’è già una positiva identità di vedute con le categorie e con i territori: in particolare sulle azioni rivolte alla famiglia, all’occupazione, alla necessità di offrire alle nuove generazioni un’alternativa alla fuga dalla nostra terra per fronteggiare la piaga dello spopolamento. Vogliamo inoltre condividere le scelte fondamentali per sincronizzare i tempi della politica e della burocrazia con quelli più celeri delle imprese, al fine di poter rendere il sistema Sardegna efficiente, competitivo, attrattivo di nuovi investimenti. Sono troppe le pratiche ancora inevase – evidenzia Giuseppe Fasolino – ed occorre un impegno straordinario, anche con una cabina di regia ad hoc, affinché la Regione dia seguito ai bandi senza che i beneficiari debbano attendere tempi biblici per ricevere concretamente i contributi.»

Giuseppe Fasolino si è soffermato anche sul metodo: «Abbiamo voluto cominciare la fase di ascolto prima che le decisioni fossero già prese per condividere il più possibile le scelte sulle quali contiamo anche sulla spinta propositiva del Consiglio regionale in tutte le sue componenti. Questo è il primo di una serie di incontri che ci vedranno collaborare ‘spalla a spalla’ con le categorie e con i territori per tutti i passaggi cruciali della Legislatura. Con questo spirito – conclude l’assessore regionale della Programmazione -, seguendo la linea impressa dal presidente Christian Solinas, miriamo a stipulare un vero e proprio patto sociale, economico e culturale con un valore politico e ideale che vada oltre i cinque anni del nostro mandato e oltre le maggioranze che in futuro si avvicenderanno alla guida della Sardegna».  

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Continuare e rinsaldare il proficuo dialogo avviato nella precedente amministrazione regionale tra la Regione Autonoma della Sardegna e la Conferenza Episcopale Sarda. Questo l’obiettivo comune di entrambe le Istituzioni che ha caratterizzato il cordiale incontro avvenuto a Cagliari nei locali del Seminario regionale, martedì 10 dicembre, tra il Presidente della Regione Autonoma della Sardegna, Onorevole Christian Solinas e la Conferenza Episcopale Sarda, in occasione della sua riunione ordinaria.

Il confronto è stato introdotto dal Presidente della CES, Monsignor Arrigo Miglio: «Grati al Presidente Solinas – ha detto – per la pronta disponibilità offerta, i Vescovi della Sardegna intendono farsi interpreti presso il massimo organismo amministrativo della Regione di alcune istanze emergenti in questo momento dalle comunità cristiane della Sardegna. Contestualmente, i Vescovi sono interessati ad ascoltare quanto l’Amministrazione regionale si attende da parte della Chiesa sarda, in termini di apporto alla società e alle Istituzioni».

Piatto forte dell’incontro è stato il Protocollo d’intesa siglato il 22 settembre 2016, tra la Regione Sardegna nella persona dell’allora Presidente Francesco Pigliaru e la Conferenza Episcopale Sarda, nella persona del Presidente Monsignor Arrigo Miglio. Il protocollo è articolato attorno a tre ambiti: patrimonio ecclesiastico e beni culturali – inclusione sociale e sanità – formazione professionale, istruzione e lavoro. Il Protocollo prevede, sul piano operativo, una cabina di regia bipartisan, supportata da tre tavoli di lavoro per i rispettivi ambiti. Altri temi affrontati sono stati quello delle scuole paritarie cattoliche, quello delle scuole professionali, il cui ridimensionamento ha lasciato ai margini una folta schiera di ragazzi e giovani, che non intendono proseguire gli studi superiori e universitari e che, per contro, non hanno alcuna possibilità di prepararsi ad alcuna professione. Non è mancato nemmeno un accenno all’attuale situazione della sanità, alle lunghe liste d’attesa, alla mancanza di personale e di servizi essenziali, soprattutto nelle zone più disagiate geograficamente ed economicamente. Da ultimo si è pure accennato ai servizi assicurati dalla Chiesa sarda, attraverso la Facoltà Teologica, gli Istituti Superiori di Scienze Religiose di Cagliari e Sassari-Tempio.

Il Presidente Solinas ha preso nota di tutti gli interventi e dei temi affrontati, esponendo un’ampia e articolata informazione su quanto la Regione sta mettendo in atto per dare risposte adeguate ai problemi esposti. In particolare, si è detto disponibile a «mantenere fermo e costante il rapporto con le Diocesi sarde affinché tutti gli interventi realizzati attraverso la collaborazione con la Regione siano adeguati e produttivi per la nostra gente».

Circa il Protocollo d’intesa si è detto disponibile a concordare con la CES gli aggiustamenti necessari per snellire le procedure e dare piena attuazione agli obiettivi prefissati. Grande interesse, ha aggiunto, vi è nell’Amministrazione regionale per il ruolo sociale e formativo degli oratori parrocchiali, nonché per quel ricco patrimonio culturale, storico e artistico della Chiesa, dai notevoli risvolti sulla cultura e sull’economia della Sardegna. Dicendosi soddisfatto dell’incontro, alla fine, il Presidente Solinas ha chiesto ai Vescovi e alla Chiesa sarda «un fattivo contributo per contrastare lo spopolamento, per restituire dignità al lavoro e per una riscrittura del sistema della formazione professionale che sia in grado di contrastare l’abbandono scolastico».

Sebastiano Sanguinetti

Segretario CES

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«Ben venga ogni iniziativa utile a ottenere il riconoscimento per la Sardegna degli svantaggi causati dalle sue particolari condizioni geografiche, ma per raggiungere quanto prima un risultato positivo è indispensabile un confronto serrato ai più alti livelli con Stato e Unione europea.»

Lo afferma il presidente della Regione, Christian Solinas, comunicando di aver chiesto al Governo, in una lettera indirizzata al presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, il 9 dicembre scorso, «di poter avviare con urgenza le procedure per la costituzione del tavolo tecnico-politico finalizzato alla quantificazione e compensazione degli svantaggi strutturali permanenti derivanti alla Sardegna dalla condizione di insularità».
«Con il ministro per il Sud – sottolinea il presidente Christian Solinas – abbiamo già dato inizio a un dialogo costruttivo, che si è concretizzato in un accordo articolato che, oltre a definire una rimodulazione del Patto per la Sardegna per accelerare la spesa trasferendo risorse verso interventi immediatamente realizzabili, prevede espressamente l’istituzione di un tavolo Regione-Stato per l’insularità. Al Governo – conclude Christian Solinas – chiediamo una risposta in tempi rapidi che ci permetta di vedere subito riconosciuti i diritti dei sardi, a cominciare da quello alla mobilità con la nuova continuità territoriale.»

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Oltre dieci anni di lotte, oltre cinque anni di iter amministrativo per l’ottenimento della VIA, la Valutazione di impatto ambientale, passaggio fondamentale per il decollo del progetto di rilancio produttivo dello stabilimento Eurallumina di Portovesme. Tutte le lunghe e tormentate vicende che hanno portato all’approvazione della VIA da parte della Giunta regionale guidata dal presidente Christian Solinas, sono state ricostruite questo pomeriggio nella sala Fabio Masala della Fabbrica del Cinema, a Carbonia, in un incontro organizzato dalla RSU. Tra gli ospiti invitati, complessivamente circa 140 persone, quattro assessori regionali (Gianni Lampis dell’Ambiente, Alessandra Zedda del Lavoro, Anita Pili dell’Industria e Mario Nieddu della Sanità); tre capi di gabinetto (Andreina Farris dell’Ambiente, Marcello Tidore della Sanità, Alberto Urpi dell’Industria); l’ex presidente della provincia di Carbonia Iglesias ed ex commissario straordinario del Piano Sulcis Tore Cherchi; l’amministratore unico della provincia del Sud Sardegna Giorgio Sanna: il professor Paolo Amat di Sanfilippo; il professor Pasquale Mistretta; l’ex assessore regionale degli Enti locali Cristiano Erriu; l’ex parlamentare Francesco Sanna; l’ex consigliere regionale Luca Pizzuto.

Dopo il saluto di Paolo Serra, direttore del Centro Servizi culturali della Società Umanitaria, Antonello Pirotto ha ricostruito le fasi decisive della lunga vertenza, maturate negli ultimi mesi, ricostruite in due filmati proiettati nel mega schermo della sala Fabio Masala. Tra i presenti, ci sono stati momenti di commozione, nel rivedere le immagini che hanno seguito il via libera…alla VIA, prima in assessorato dell’Ambiente, poi in Giunta regionale, e l’intervista al presidente Christian Solinas.

Sono seguiti i ringraziamenti alla Giunta regionale, rappresentata da quattro assessori, invitati ad intervenire uno dopo l’altro.

«La Regione ha dimostrato concretamente il suo impegno per il riavvio produttivo dell’azienda pensando alla salvaguardia dell’occupazione, alla tutela del territorio e della salute per i cittadini e al rilancio del polo dell’alluminio.» Hanno ribadito Alessandra Zedda, Anita Pili, Mario Nieddu e Gianni Lampis.

«Il primo passo di questo percorso virtuoso verrà fatto domani a Roma dove formalizzeremo l’inizio della procedura per l’immediata reintegrazione di tutti i lavoratori di Eurallumina, attraverso gli strumenti contenuti nel programma ‘TVB’ (tirocini, voucher, bonus)», ha spiegato l’assessore Alessandra Zedda.

«È stata una vertenza difficile che perdurava da tanti anni, a scapito non solo dei lavoratori e delle loro famiglie, ma di tutto l’indotto economico e sociale del territorio. Grazie all’impegno preso dal presidente Solinas e da tutta la Giunta, si apre adesso una nuova fase industriale che punta al rilancio produttivo dello stabilimento di Portovesme e getta le basi per un nuovo polo di enorme importanza, capace di attrarre investimenti e di ridare lavoro a centinaia di persone», ha concluso la vicepresidente Alessandra Zedda.

«La positiva conclusione dell’istruttoria sanitaria e ambientale per lo stabilimento Eurallumina da parte della Regione è stata decisiva per la salvaguardia dei posti di lavoro e per il via libera ad investimenti per 200 milioni di euro», ha invece sottolineato l’assessore Gianni Lampis.

L’assessore Anita Pili ha evidenziato come «sia necessario pensare a modelli alternativi di sviluppo e a basso impatto ambientale, in un’ottica di potenziamento delle ‘energie green’. Stiamo facendo la nostra parte e vogliamo che l’Isola diventi un esempio virtuoso».

Un accenno alla «compatibilità delle iniziative produttive con il diritto alla salute e la tutela dei cittadini» è stato fatto dall’assessore Mario Nieddu che ha puntualizzato l’esigenza di «dare risposte e tempi certi alle aziende che vogliono rilanciare gli investimenti, ma anche rendere attuali le procedure di controllo e vigilanza sull’ambiente e sulla salute».

Sono intervenuti inoltre il capo di gabinetto dell’assessorato regionale della Sanità, Marcello Tidore; il capo di gabinetto dell’assessorato regionale dell’Ambiente, Andreina Farris; l’ex presidente della provincia di Carbonia Iglesias, Tore Cherchi; il presidente del Movimento Pastori Sardi, Felice Floris.

L’incontro si è concluso in un clima festoso, con l’impegno a vigilare sul proseguo dell’iter, perché se è vero che il passo fondamentale della vertenza era costituito dalla VIA, ed è stato superato, è altrettanto vero che altri passi devono essere ancora fatti per arrivare all’avvio dei lavori per la realizzazione del progetto da parte della Rusal che è sempre stata fortemente motivata per far ripartire la produzione, investendo ben 20 milioni l’anno, in tutti questi anni, caratterizzati da tanti alti e bassi.

Giampaolo Cirronis

              

                                                                     

               

 

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«Soltanto vuoti proclami e promesse mai mantenute. La maggioranza in seno a questo governo regionale ha dichiarato più volte che la nomina del nuovo Commissario dell’Azienda Ospedaliero Universitaria di Sassari sarebbe arrivata a breve. Ebbene, quanti giorni sono trascorsi dall’ultimo annuncio altisonante? Quanti mesi? Nel frattempo la sanità sassarese sta crollando, schiacciata dal peso dell’indifferenza, dell’apatia, dell’incuria dei nostri amministratori. È mai possibile che trascorsi nove mesi dall’insediamento di questo governo le diverse forze che lo compongono non riescano a mettersi d’accordo su un nome? Oltre la patina sfavillante esibita in pubblico e sui media scorgiamo soltanto il vuoto. Il vuoto più totale. Anziché nominare schiere di dirigenti regionali il presidente Solinas dovrebbe occuparsi di salvare l’Aou di Sassari da morte certa. Ma in cima all’agenda politica del Governatore evidentemente ci sono altre priorità e il diritto alla salute dei sardi rasenta il fondo.»

La capogruppo del Movimento 5 Stelle sferra un altro duro attacco al governatore Christian Solinas ed alla Giunta sulla mancata nomina del commissario dell’AOU di Sassari.

«Continuerò incessantemente a sollecitare la nomina di una guida per il Nord Sardegna. In attesa che venga nominato un commissario dell’AOU, le decisioni – spiega Desirè Manca – vengono prese da un facente funzioni. Di fatto ad essere portata avanti è soltanto l’ordinaria amministrazione, mentre le problematiche di fondo, le criticità che se risolte potrebbero dare nuovo ossigeno alla rete sanitaria del Nord Sardegna non possono essere affrontate. Senza un responsabile il piano di ristrutturazione dell’Azienda Ospedaliero Universitaria non può partire. Siamo completamente allo sbando.»

«Gli operatori sanitari sono stremati, impotenti, e con le mani legate assistono alla totale decadenza del secondo polo sanitario della Sardegna, oggi depauperato e abbandonato a sé stesso. Non c’è più tempo. Basta con i grandi proclami acchiappa consensi. Invito la maggioranza a mettere da parte, almeno stavolta, i giochi di potere e l’opportunismo politico. A rimetterci – conclude Desirè Manca – sono i pazienti, sono i lavoratori, sono le persone, siamo tutti noi.»

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«Mantenere fermo e costante il rapporto con le Diocesi sarde affinché tutti gli interventi realizzati attraverso la collaborazione con la Regione siano adeguati e produttivi per la nostra gente.»
Lo ha detto il presidente della Regione Christian Solinas incontrando stamattina a Cagliari tutti i componenti della Ces, la Conferenza episcopale sarda. «È necessario riscoprire nella politica il talento dell’ascolto», ha puntualizzato il presidente nel suo intervento dopo la relazione dei vescovi sardi sui grandi temi sociali e di sviluppo per l’Isola.

Il governatore ha condiviso l’esigenza di rilanciare e rendere attuale il protocollo d’intesa tra la Regione e la Conferenza «attraverso accorgimenti che rendano più snelle quelle procedure per razionalizzare gli interventi su beni culturali, sanità, formazione professionale, inclusione sociale». 

Christian Solinas ha ribadito anche «l’attenzione della Regione per gli Oratori, quali strutture di educazione, presidio per i territori e punto di riferimento per migliaia di ragazzi», sottolineando come anche nell’ultimo documento di riprogrammazione finanziaria «la Giunta abbia avuto una significativa sensibilità in questo senso».

Nel cogliere le istanze manifestate dai vescovi – che hanno espresso viva soddisfazione per l’intervento del presidente Christian Solinas – il governatore ha richiesto loro «un fattivo contributo per contrastare lo spopolamento, per restituire dignità al lavoro e per una riscrittura del sistema della formazione professionale che sia in grado di contrastare l’abbandono scolastico».

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Sulla paventata chiusura della Scuola di Specializzazione in Cardiologia presso l’AOU di Sassari  è immediato l’intervento del capogruppo in consiglio regionale dei Riformatori Sardi Aldo Salaris che, insieme a Michele Cossa, Giovanni Antonio Satta ed Alfonso Marras, ha presentato una interrogazione al presidente Christian Solinas e all’assessore alla Sanità Mario Nieddu. La richiesta è diretta: «Quali iniziative si intendono intraprendere per evitare la chiusura della scuola».
Salaris interviene su un problema che nasce a fine 2018 con l’andata in pensione del direttore della Cardiologia AOU Pier Franco Terrosu, e che ad oggi è ancora irrisolto tanto da rischiare di diventare emergenza. È tutt’ora in corso una raccolta firme promossa dagli studenti universitari, e gli specializzandi hanno scritto una lettera “aperta” per chiedere la trasformazione in struttura complessa con direzione universitaria del reparto: questa è l’unica soluzione possibile per scongiurare la chiusura della scuola.

«Siamo convinti che il mantenimento della scuola di specializzazione sia una priorità da salvaguardare così come indicato nel protocollo d’intesa tra Regione e aziende universitarie», scrivono i Riformatori sardi che ritengono inoltre sia da potenziare la struttura ospedaliera con mezzi e personale, garantendo così ai pazienti di avere garantiti ed adeguati livelli di assistenza.

 

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Il presidente Christian Solinas e l’assessore regionale dei Lavori Pubblici, Roberto Frongia, hanno chiesto il rinvio dell’assemblea dei soci di Abbanoa, fissata per l’8 dicembre in prima convocazione e il 9 dicembre in seconda. Un mese di tempo necessario per approfondire i complessi temi all’ordine del giorno e verificare le nuove informazioni contenute nella documentazione prodotta dalla società in merito alla riorganizzazione aziendale.

Fra i punti inseriti nella convocazione, il piano di riassetto organizzativo che la società è chiamata a presentare, in riscontro alla richiesta formulata dalla Regione nel corso dell’assemblea del 25 settembre, quindi le valutazioni dei soci sull’attuale governance del gestore; l’informativa dell’amministratore unico sul trasferimento delle azioni della Regione ai Comuni, in attuazione della legge regionale n. 4 del 2015.

A questi punti chiave si aggiunge la necessità di capire gli effetti della sentenza della Corte d’appello di Cagliari, sezione di Sassari, che ha condannato la società a un risarcimento di 5,2 milioni nei confronti del Consorzio industriale provinciale di Sassari, già consorzio ASI, e la necessità di avere dei chiarimenti sulle lettere inviate da Abbanoa per interrompere la prescrizione sulle fatture scadute.

L’assemblea è ritenuta dagli stessi esponenti della Giunta come “un’irrinunciabile occasione di confronto, valutazione e decisione”.

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La Giunta regionale ha dato il via libera alla “Via”, la Valutazione di impatto ambientale sul progetto di rilancio dello stabilimento Eurallumina.

«Con il rilancio del polo dell’alluminio si apre una nuova fase della politica industriale della Sardegna, che guarda al futuro puntando alla crescita di un settore moderno in grado di coniugare rispetto dell’ambiente e occupazione e di attrarre nuovi investimenti nel territorio», ha detto il presidente della Regione, Christian Solinas, commentando con soddisfazione la delibera, approvata oggi dalla Giunta, che chiude con un giudizio positivo la procedura di Valutazione di impatto ambientale del progetto di Eurallumina per la ripresa produttiva dello stabilimento di Portovesme.
«Abbiamo gettato solide basi – aggiunge il presidente Christian Solinas – per la rinascita di un polo strategico per il Sulcis e per l’economia della nostra Isola. Dopo anni di incertezze e di lentezze burocratiche, grazie al lavoro degli assessorati dell’Ambiente e della Sanità e alla sensibilità di tutta la Giunta, abbiamo trovato in tempi brevi la soluzione per il riavvio degli impianti di Portovesme, che apre la strada a investimenti per 200 milioni di euro e alla salvaguardia dei posti di lavoro, restituendo un futuro sereno e la dignità a centinaia di famiglie. La tutela dell’occupazione andrà di pari passo con quella della salute della popolazione e dell’ambiente, grazie a un serrato e continuo monitoraggio condotto da esperti dei più qualificati organismi nazionali.»
«La Giunta – evidenzia l’assessore della Difesa dell’Ambiente Gianni Lampis – ha approvato un atto indispensabile per consentire la ripresa dello stabilimento di Portovesme con un progetto di ammodernamento del sito produttivo che può ridare competitività alla produzione. Un documento – aggiunge Gianni Lampis – che contiene alcune importanti prescrizioni per contemperare le esigenze della produttività e dello sviluppo economico con quelle primarie della salvaguardia dell’ambiente e della tutela della salute, condizioni imprescindibili poste dal nostro Esecutivo.»
La Regione, infatti, si impegna «a verificare con tempestività e con il coinvolgimento di tutti i soggetti istituzionali competenti e i privati operatori, quali azioni porre in essere per garantire la coesistenza delle attività industriali con l’esigenza di tutela della salute dei lavoratori e della popolazione», che verrà costantemente monitorata avviando «un apposito studio per la sorveglianza epidemiologica salute/inquinanti ambientali sull’area».
«Abbiamo portato a termine positivamente una vicenda delicata – conclude Gianni Lampis – durata oltre quattro anni e che da subito ha avuto priorità nell’agenda politica regionale. La Giunta Solinas, a sette mesi dall’insediamento, ha posto rimedio ai gravi ritardi accumulati dalla Giunta precedente, portando a compimento il procedimento, consapevole dell’importanza sociale prima che economica per un intero territorio, che ha necessità di prospettive concrete per il futuro delle tante famiglie coinvolte.»

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Dopo la conclusione positiva dell’istruttoria sulla valutazione di impatto ambientale, l’assessorato regionale della Difesa dell’Ambiente presenterà giovedì sera in Giunta regionale la proposta di delibera sulla VIA. La riunione è convocata per le ore 18.00 ma, a causa degli impegni a Roma del presidente della Regione, Christian Solinas, potrebbe essere posticipata.

«Sarà l’ultimo atto per avere la definitiva ufficialità del provvedimento prima di poter finalmente celebrare l’obiettivo prioritario della nostra vertenza, dopo anni di impegno, lotta e sacrifici – si legge in una nota della RSU Eurallumina -. Invitiamo tutti a condividere questo momento così importante, compreso chi, da familiare o sostenitore esterno alla nostra lotta, ci è stato spesso al fianco per sostenerci. E siano ancora più sicuri, non vorrà mancare chi è stato sempre protagonista delle innumerevoli iniziative messe in campo a supporto delle nostre legittime rivendicazioni – si legge ancora nella nota della RSU Eurallumina -. Tutti utili e determinanti per l’obiettivo finale.»