23 April, 2024
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Un anno di lavoro con buoni segnali di ripresa. Almeno per le coop associate a Legacoop Sardegna che possono testimoniare, con la loro attività, una ripresa economica. A spiegarlo, nel corso della direzione regionale che si è svolta alla Cantina Gallura di Tempio, il presidente regionale Claudio Atzori.

«Il 2014 è stato sicuramente un anno molto triste e difficile, soprattutto per il settore edile dove abbiamo visto parecchie realtà cessare la propria attività – ha rimarcato nel corso della sua relazione introduttiva – l’anno 2015 può essere considerato quello della rinascita. Sono state fondate nuove cooperative e siamo l’organizzazione che da sola ha tenuto a battesimo oltre il 50% delle start up del 2015».

Attenzione della Legacoop al mondo dell’industria «a settembre si taglia il nastro per la nuova iniziativa che riguarda Porto Torres». «Siamo convinti che ci sia spazio per le industria e la produzione industriale». Segnali positivi dalla politica regionale. «La Finanziaria regionale anche a seguito dell’annullamento del patto di stabilità ha dato più respiro alle nostre imprese associate – ha aggiunto -. Legacoop con le ultime adesioni del 2015 può dire oggi di essere leader incontrastato nel settore vaccino e ovicaprino rappresentando nel primo caso il 100% del latte e formaggio raccolti in sardegna e il 65/70% nel secondo caso. Nel settore vitivinicolo le coop associate occupano uno spazio pari al 35%».

I numeri che riguardano il mondo Legacoop sono positivi: «Siamo indiscutibilmente l’associazione più grande e rappresentativa del mondo cooperativistico sardo – ha spiegato il direttore generale di legacoop Daniele Caddeo -. «Associamo 690 aziende associate, fatturato complessivo per oltre 1,2 miliardi di euro, 15.300 addetti e 127.400 soci. Dati confortanti – ha aggiunto Daniele Caddeo – che certificano l’impegno nei diversi settori in cui siano chiamati a operare».

A parlare di «segnali positivi di ripresa nei diversi settori» è stato il presidente nazionale di Legacoop Mauro Lusetti che ha rimarcato «l’impegno svolto dalla Legacoop della Sardegna che ha operato in un contesto economico difficile». Non solo, il presidente nazionale di Legacoop ha parlato anche della nuova sfida del mondo della cooperazione e le iniziative che hanno riguardato le diverse trasformazioni a livello nazionale, sia nel settore dei servizi sia nel settore dell’edilizia. Oltre che in quello del consumo. All’orizzonte anche  le altre iniziative per la nascita dell’Aci, l’alleanza delle cooperative italiane.

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L'europarlamentare Paolo De Castro.

L’europarlamentare Paolo De Castro.

Francesco Sanna, deputato del Partito Democratico.

Francesco Sanna, deputato del Partito Democratico.

Martedì 19 aprile, Paolo De Castro, parlamentare europeo, già ministro dell’Agricoltura nei governi del centrosinistra, presidente della Commissione Agricoltura e Sviluppo Rurale a Bruxelles, sarà in Sardegna.

«Paolo De  Castro ha accettato l’invito che insieme al Partito Democratico della Sardegna e ad alcune associazioni agricole gli abbiamo fatto per discutere della politica agricola comunitaria, con particolare attenzione al caso Sardegna – ha detto Francesco Sanna, deputato del Partito Democratico -. Alle ore 11.00, dopo aver visitato il mercato ortofrutticolo di Sestu, parteciperò con lui all’incontro organizzato dal Consorzio per la tutela del formaggio pecorino romano per parlare del settore agroalimentare nell’Unione Europea: ortofrutta e lattiero caseario, la crisi del settore del latte, le strategie per il settore ovino, il trattato TTIP, sempre negli spazi del Mercato ortofrutticolo. Nel primo pomeriggio visiteremo le strutture della cooperativa S’Atra Sardigna.»

Alle ore 18.00 a Sinnai, presso la Fondazione Polisolidale (locali ex Comunità Montana) in via della Libertà è in programma il dibattito dal titolo “La sfida europea dell’agricoltura”. Al centro della discussione il quadro di regole e le opportunità offerte dalla Politica Agricola Comunitaria nello scenario della competizione extra-continentale.

Si parlerà anche del quadro normativo nazionale e regionale. Francesco Sanna interverrà sui provvedimenti parlamentari adottati e in fase di studio riguardanti il settore agricolo, la valorizzazione dell’agroalimentare, la nuova legge contro gli sprechi alimentari e il ruolo del volontariato sociale.

Un approfondimento specifico sarà dedicato al Piano di sviluppo rurale ed alle imminenti opportunità per gli operatori del settore agropastorale. All’incontro-dibattito parteciperanno, insieme a Paolo De Castro, l’assessore regionale all’Agricoltura Elisabetta Falchi, i consiglieri regionali Luigi Lotto e Cesare Moriconi e concluderà i lavori l’europarlamentare e segretario del Partito Democratico della Sardegna Renato Soru.

Sarà l’occasione per un confronto con le associazioni di categoria, che interverranno con Martino Scanu (Cia), Luca Maria Sanna (Confagricoltura), Ignazio Cirronis (Copagri), Battista Cualbu (Coldiretti) e, infine, Claudio Atzori (Legacoop).

L’incontro sarà moderato da Andrea Murgia, componente della segreteria regionale Pd e sarà preceduto dai saluti del segretario provinciale, Francesco Lilliu, e dal sindaco di Sinnai, Barbara Pusceddu.

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INVITO SEMINARIO 12 FEBBRAIO

Servizi alla persona, accreditamento e alternativa agli appalti. E’ il tema del seminario che si svolgerà venerdì 12 febbraio nella sala convegni della Fondazione Banco di Sardegna in via Salvatore da Horta 2, a Cagliari, a partire dalle 9.00. All’iniziativa, promossa da Legacoop Cagliari e Legacoop Sardegna, partecipano l’assessore regionale alla Sanità Luigi Arru, il presidente dell’Anci Pier Sandro Scano, il responsabile integrazione socio sanitaria e politiche per la non autosufficienza della Regione Emilia Romagna Fabrizio Raffaele, il responsabile dell’area welfare di Legacoop Bologna, il presidente di Legacoop Sardegna Claudio Atzori. Apertura lavori Daniela Schirru presidente Legacoop Cagliari.

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Una delegazione cinese ha incontrato oggi, con i dirigenti della Legacoop Sardegna, i rappresentanti della 3A di Arborea. L’incontro rientra nel programma di interscambi e collaborazione internazionale promosso da Legacoop con l’associazione China to Sardinia che ha visto in Sardegna la delegazione orientale visitare anche la Cantina sociale di Oliena. «Questa iniziativa – spiega Claudio Atzori, presidente di Legacoop Sardegna – rientra nel programma di interventi promossi da Legacoop che prevede la valorizzazione del settore agroalimentare nell’export». A visitare lo stabilimento  di Arborea la delegazione composta da un rappresentante della Camera di Commercio italo cinese, due della Air China, dieci operatori e giornalisti della Televisione di Stato cinesi, rappresentanti di Tour operator, due responsabili della Bank of China, uno dell’Industrial Commercial Bank of China, uno della Construction Bank of China, un rappresentante della Huawey cellulari, rappresentanti della Chinatoitaly, Huawei e Barberio Corporation.

Nel corso dell’incontro con la delegazione orientale, Francesco Casula, direttore generale della 3A, ha spiegato che l’azienda, che occupa trecento persone, ha come obiettivo quello di “migliorare e produrre latte in maniera sostenibile per allevatori e dipendenti e consumatori».

Da tempo la Legacoop Sardegna ha deciso di puntare sull’export in oriente. Ed è proprio in quest’ambito più complessivo che rientra anche l’appuntamento di oggi. «L’iniziativa odierna rafforza ulteriormente l’idea della cooperazione come momento aggregante con grosse potenzialità di sviluppo soprattutto nei mercati esteri – ha spiegato Daniele Caddeo, direttore generale Legacoop -. La Tre A può essere nel comparto agroalimentare sardo quell’esempio di aggregazione e di sviluppo che deve animare gli altri settori produttivi dell’agroalimentare».

All’incontro con i rappresentanti della delegazione cinese, era presente anche l’assessore regionale all’Agricoltura Elisabetta Falchi.

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E’ un bilancio in crescita quello delle coop impegnate nel settore vinicolo della Sardegna che dall’isola guardano con maggiore attenzione i mercati esteri soprattutto a quelli asiatici. Ad illustrare questi cambiamenti sono stati i dirigenti di Legacoop Sardegna nel corso di un’iniziativa che si è tenuta alla Cantina del Rimedio a Oristano, e a cui hanno partecipato anche l’assessore regionale dell’agricoltura, Elisabetta Falchi, e la responsabile nazionale del settore vini agroalimentare di Legacoop, Valentina Sourin.

A indicare i numeri del settore “in crescita” è stato il direttore di Legacoop Daniele Caddeo che, nella relazione introduttiva ha spiegato che Legacoop conta “1.500 soci, 120 occupati, 9 milioni di bottiglie prodotte e fatturato che supera i 30 milioni di euro” per il settore vitivinicolo. Ricordando che la Sardegna ha una produzione di vino pari a 750mila ettolitri, con una percentuale dell’1,6 per cento di quella nazionale, il direttore di Legacoop ha ricordato che il punto di forza e su cui è necessario puntare è quello dell’esportazione. «In questo settore notiamo un più 4 per cento – ha spiegato – con i vini spumanti che fanno da traino e il vino imbottigliato che guadagna terreno». Nei vini imbottigliati «Usa e Canada crescono del 17 per cento e del 10 per cento, mentre nel segmento spumanti ci sono risultati anche più alti». Nel Regno unito poi si registra un “più 50 per cento”«Il mercato in cui si sta spingendo di più è in Asia e in Cina».

Dal direttore di Legacoop anche un’esortazione alle istituzioni affinché ci siano maggiori «controlli verso le aziende beneficiarie di misure economiche si sostegno». Claudio Atzori, presidente di Legacoop Sardegna ha detto che «finalmente il Psr e la struttura regionale hanno portato la cooperazione al centro dello sviluppo dei settori agroalimentari». Valentina Sourin, responsabile tecnico settore vini Legacoop agroalimentare, ha spiegato soprattutto i meccanismi e gli strumenti previsti dal sistema comunitario proprio relativi al settore vinicolo, compresa la predisposizione del cosiddetto “testo unico del vino” in cui si cerchi di “semplificare le norme che regolano il settore”. Riccardo Barbieri ha spiegato difficoltà e problematiche che riguardano il sistema economico finanziario del settore.

L’assessore regionale dell’agricoltura, Elisabetta Falchi, ha ricordato l’importanza programmazione. L’assessore ha poi rimarcato l’importanza dei mercati esteri e gli strumenti messi a disposizione dalla Regione per sostenere gli investimenti alle aziende agricole. Un passaggio dell’intervento dell’assessore ha riguardato poi i bandi. «Ci saranno i bandi a sportello – ha spiegato – un bando è aperto e resta aperto un anno e mezzo e non si dovrà più rincorrere una scadenza».

Vigneti Is Solinas 26

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L’emergenza che ha investito il comparto dei beni culturali e ambientali ed in particolare le coop che operano nelle gestioni di musei e di siti archeologici, è stata al centro stamane, dell’audizione di Agci, Legacoop e Confcooperative, in Seconda commissione.

Marco Benoni (Confcooperative), Claudio Atzori (Legacoop) e Sergio Cardia (Agci) nei loro rispettivi interventi hanno avanzato la richiesta unanime affinché la commissione Cultura rafforzi e sostenga il recente impegno assunto anche dal presidente della Giunta Pigliaru e dall’assessore Claudia Firino, per reperire le risorse necessarie, stimate in circa 3,5 milioni di euro, per le gestioni dei musei e delle aree archeologiche dell’Isola, riallineando così gli stanziamenti, dopo il taglio nel bilancio effettuato nel 2015.

Lo stanziamento finale si concretizzerebbe, quindi, in circa 18 milioni di euro e corrisponde alla cifra necessaria per assicurare la copertura del costo del lavoro per i circa 800 addetti impegnati nel sistema delle gestioni comunali. Al momento, infatti, le risorse erogate dalla Regione sono sufficienti a soddisfare solo l’85% del costo lavoro e lasciano senza copertura la quota imputabile ai costi generali e a quelli delle attrezzature.

Il presidente della commissione, Gavino Manca, ha ribadito l’impegno, annunciato nel corso dell’audizione del “Coordinamento nessuno a casa” (a cui aderiscono la maggior parte dei lavoratori impiegati attraverso le coop nelle attività di gestione dei beni culturali e ambientali)  per un tempestivo intervento nei confronti della Giunta, al fine di reperire nell’immediato le risorse necessarie alla copertura del costo del lavoro. Gavino Manca ha inoltre ipotizzato il ricorso alla procedura d’urgenza (articolo 102 del regolamento interno del Consiglio) per approvare rapidamente lo stanziamento di tali risorse ed ha altresì ribadito la volontà di procedere in tempi brevi con l’esame di un nuovo provvedimento legislativo per favorire la razionalizzazione delle gestioni e garantire stabilità e opportunità di crescita al comparto.

I rappresentanti delle organizzazioni cooperativistiche hanno quindi dichiarato piena disponibilità al confronto per procedere nel verso di una legge che punti a realizzare un vero e proprio sistema culturale della Sardegna ma non hanno nascosto sottolineature critiche verso la proposta di legge presentata in materia e che punta alla stabilizzazione dei lavoratori con la creazione di una fondazione unica.

Sollecitati anche dagli interventi e dalle richieste di chiarimento avanzate dai consiglieri Gianmario Tendas (Pd), Rossella Pinna (Pd), Piero Comandini (Pd), Fabrizio Anedda (Misto-Prc), Ignazio Locci (Fi) e Paolo Zedda (Soberania e Indipendentzia), i rappresentanti di Legacoop, Confcooperative e Agci hanno illustrato nei dettagli i meccanismi di affidamento delle gestioni e rappresentato con schiettezza le crescenti difficoltà che derivano dall’indisponibilità delle risorse a valere sul 2015, evidenziando il fatto che senza un intervento immediato della Regione, alle diverse coop che operano nei musei e nei siti archeologici non resta altra strada se non quella dell’avvio delle procedure di licenziamento.

Museo Sant'Antioco copia

Gianni Cuperlo, Deputato PD ed ex presidente del Partito, sabato 28 febbraio sarà a Cagliari per incontrare i giornalisti e partecipare al convegno organizzato da “SinistraDem Sardegna”.

Alle 10.00 Cuperlo sarà in via Emilia 39, presso i locali della “Fondazione Berlinguer-Salone Renzo Laconi”, per incontrare i giornalisti e gli organi di informazione.

Successivamente, parteciperà al convegno organizzato da “Sinistra Dem Sardegna”, dal titolo “Un nuovo orizzonte per l’EuropaDalle politiche del rigore a quelle del lavoro e della giustizia sociale”.

All’incontro, introdotto da Yuri Marcialis, coordinatore SinistraDem Sardegna, e coordinato da Pietrina Canu, parteciperanno Renato Soru, segretario regionale PD, Ignazio Angioni, Senatore PD, Michele Carrus, segretario regionale CGIL, e Gianfranco Bottazzi, sociologo.

Previsti gli interventi di Claudio Atzori, Presidente Lega Coop Sardegna, Francesco Berria, Presidente Fondazione Enrico Berlinguer, Davide Burchi, Segretario PD Ogliastra, Salvatore Cherchi, presidente dell’Istituto di studi e programmi per il Mediterraneo, Bruno Concas, Vicesegretario GD Sardegna, Ninni Depau, Presidente Consiglio Comunale di Cagliari, Giampaolo Diana, SinistraDem Sardegna, Carlo Dore jr, Libertà e Giustizia Cagliari, Salvatore Multinu, SinistraDem Sardegna, e Gianluca Scroccu, presidente della Fondazione Luca Raggio.

Palazzo del Consiglio regionale 3 copia

Con l’audizione dei rappresentanti del mondo delle imprese e della cooperazione si sono concluse in serata le audizioni sulle riforme programmate per questa settimana dalla #Prima commissione permanente del Consiglio regionale, presieduta da Francesco Agus.

In apertura del suo intervento, il presidente di Confindustria Sardegna, Alberto Scanu, ha espresso un giudizio positivo sulla direzione presa dalla riforma nazionale orientata verso l’abolizione del bicameralismo perfetto. Fondamentale per Scanu anche il progetto di revisione del Titolo V della Costituzione. «Nel 2001 – ha detto il rappresentante degli industriali – abbiamo assistito alla riforma federalista che non ha portato benefici alle imprese». Durissimo il giudizio sull’utilizzo della specialità in Sardegna: «Per oltre 60 anni l’autonomia è stata utilizzata in modo distorto – ha affermato Scanu – anziché favorire lo sviluppo ha garantito il sottosviluppo». Secondo il presidente di Confindustria, sarebbe un bene sopprimere la potestà legislativa concorrente su alcune materie come la sanità, l’energia e i lavori pubblici e riportare la competenza esclusiva allo Stato».

Altra riforma urgente, per Scanu, è quella della macchina amministrativa regionale. «Confindustria – ha detto il presidente – è da sempre contraria ad una proliferazione di enti. Serve una ricognizione sulle società in house e sugli enti strumentali della Regione, spesso inutili e dannosi per il sistema delle imprese». Scanu ha poi auspicato un riordino degli enti locali. «In Sardegna – ha detto – il 65% dei comuni sono sotto i cinquemila abitanti. Impensabile andare avanti senza un’aggregazione dei servizi». Ultimo cenno, infine, al metodo con cui avviare la stagione delle riforme: «Bene l’Assemblea Costituente se non si trasforma nell’ennesimo carrozzone. Pensiamo ad un organo formato dalle migliori e qualificate competenze della società civile. In ogni caso – ha concluso Scanu – i tempi per procedere alle riforme non devono superare i sei mesi».

Maurizio De Pascale, presidente di Confindustria Cagliari, ha focalizzato la sua attenzione sul tema della razionalizzazione del sistema pubblico. «Spesso – ha detto – assistiamo ad una duplicazione di competenze e funzioni. Tutto questo va a danno delle imprese e di chi produce. Nel settore dell’edilizia, per esempio, sarebbe utile l’istituzione di una centrale unica per gli appalti». Secondo De Pascale, è necessaria in Sardegna «una svolta culturale che consenta all’apparato produttivo isolano di poter contare su regole e tempi certi». Il rappresentante di #Confindustria, infine, ha parlato di riordino degli Enti Locali: «Siamo favorevoli all’abrogazione delle provincie, prima però occorre capire a chi andranno le funzioni».

Il presidente di Confindustria Nuoro e Ogliastra Roberto Bornioli, pur ritenendo ineludibile il processo riformatore, ha evidenziato il rischio che le spinte accentratrici possano ulteriormente penalizzare le zone interne della Sardegna. «Il territorio del nuorese è stato smembrato con la nascita delle nuove province, adesso si pensa a una razionalizzazione che potrebbe accentrare competenze e funzioni alla Regione. Noi crediamo invece utile un decentramento amministrativo. Da tempo – ha concluso Bornioli – chiediamo di portare alcuni assessorati, come quello dell’Ambiente, a Nuoro».

Enrico Gaia, responsabile dei rapporti istituzionali di Confapi, si è detto favorevole al superamento della potestà concorrente su alcune materie riportandole nella sfera legislativa statale. Per Gaia, l’imperativo categorico è rappresentato dall’urgenza di procedere ad una semplificazione della macchina amministrativa e ad una drastica riduzione del peso della burocrazia. «La duplicazione delle competenze è deleteria per lo sviluppo – ha detto il rappresentante di Confapi – molte società in house della regione hanno prodotto molte perdite e nessun vantaggio per le imprese».

Claudio Atzori, presidente regionale di #Legacoop, ha presentato alla Commissione una richiesta formale perché nella revisione del nuovo Statuto sia riconosciuta la funzione sociale delle cooperazione così come stabilito dall’art. 45 della Costituzione. «Altre regioni lo hanno previsto nei loro Statuti – ha detto Atzori – è giusto che lo faccia anche la Sardegna». Tra le richieste, anche l’introduzione di una norma che assegni alla Regione la competenza sul procedimento di revisione per le cooperative, oggi riservato allo Stato: «Garantirebbe risorse aggiuntive al bilancio regionale e procedimenti più snelli per le imprese». Dal rappresentante di Legacoop, infine, la sollecitazione per uno snellimento della macchina amministrativa «commisurata alla popolazione a al sistema economico regionale» e la creazione di una «stazione unica per gli appalti» che assicurerebbe gare certe, regolari, trasparenti e controllate.

Sergio Cardia, presidente di #Agci Sardegna, ha sottolineato la necessità di una riforma complessiva della Regione. Non solo Statuto ma anche Legge statutaria, riorganizzazione della macchina amministrativa e riordino degli Enti lLocali. «La sovrapposizione di competenze frena lo sviluppo – ha detto Cardia – per far ripartire le imprese serve oggi una semplificazione legislativa e un alleggerimento della burocrazia». Da Cardia è poi arrivata una sollecitazione per l’istituzione dell’#Agenzia regionale delle entrate, «uno strumento che ribalterebbe il rapporto finanziario con lo Stato». Giudizio positivo, infine, sull’ipotesi di istituire la #Città Metropolitana di Cagliari.

Per Carlo Tedde, presidente di #Confcooperative, occorre fare un riflessione profonda sul nuovo modello di sviluppo da proporre per la Sardegna. «In questo contesto il ruolo delle cooperative sarà sempre più importante, il mondo va verso un concetto di profitto funzionale al benessere dei territori e dei cittadini». «E’ necessario dare più valore alle imprese – ha concluso Tedde – l’azione della Regione e dello Stato deve essere di supporto e non di mero controllo. «Se non ci sarà un cambio di rotta il sistema produttivo isolano è destinato al collasso».

I lavori della Prima commissione riprenderanno martedì prossimo.