28 March, 2024
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La prima commissione del Consiglio regionale si riunirà domani, venerdì 19 dicembre 2014, alle 10.30. Il parlamentino presieduto da Francesco Agus (Sel) sentirà in audizione l’assessore degli Enti locali, Cristiano Erriu, sul progetto di riforma delle autonomie locali predisposto dalla Giunta. All’ordine del giorno figura anche l’elezione di un segretario.

Cristiano Erriu

Palazzo della Regione 1 copia

La Giunta regionale ha approvato oggi numerose delibere. Tra le più importanti, quella sulla peste suina proposta dal presidente Francesco Pigliaru: la Giunta, nel rispetto de tempi concordati con il Ministero, ha adottato il piano di contrasto e di eradicazione della peste suina che, prima della approvazione definitiva, dovrà avere il via libera dal ministero della Sanità, dalla Commissione Europea e dal Consiglio Regionale.
Su proposta dell’assessore Virginia Mura, l’esecutivo ha approvato una delibera che incrementa di 1 milione e 845mila euro i fondi per le politiche attive del lavoro e per le misure di Flexicurity. La somma sarà utilizzata per rendere più appetibile il “bonus occupazionale” che passerà da 6.000 a 7.500 euro per l’attivazione di un contratto a tempo indeterminato per almeno 1.300 persone disoccupate o non più nelle condizioni di usufruire di ammortizzatori sociali. Le risorse finanziarie provengono da una rimodulazione del POR FSE 2007-2013.
Via libera, su proposta dell’assessore Elisabetta Falchi, alla riprogrammazione delle economie del Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013. La delibera, di fatto, consente di non compromettere l’impegno e la spesa dei fondi residui da parte dei GAL. Gli interventi riguardano gli Assi sulla qualità della vita nelle zone rurali e la diversificazione dell’economia rurale, e l’attuazione dell’approccio leader. Le risorse saranno destinate a progetti strategici di valenza regionale. Ammontano a poco più di un milione di euro, invece, i fondi destinati alle organizzazioni di produttori agricoli non ortofrutta, inseriti in un’altra delibera proposta dall’assessore. Le risorse derivano dalla precedente programmazione Argea (803mila euro, giacenti nel bilancio dell’Agenzia) e dal bilancio regionale 2014 (200mila euro). La somma assicura la copertura finanziaria dell’annualità 2015 dei programmi di attività e dei programmi di avviamento approvati e in corso di approvazione, e gli interventi che erano stati finanziati nelle precedenti annualità. «Il nostro obiettivo – ha detto l’assessore Falchi – è contrastare l’estrema polverizzazione dell’offerta produttiva, con aziende di dimensione spesso non adeguate a competere sui mercati, e favorire l’accorpamento delle imprese per dare valore aggiunto alla filiera agroalimentare».
La giunta, su proposta dell’assessore Cristiano Erriu, ha approvato la delibera con la quale viene sciolto il Consiglio comunale di Orani. L’esecutivo ha nominato Francesco Pani commissario straordinario per la provvisoria gestione del Comune sino alle prossime elezioni previste a maggio. Nel novembre dell’anno scorso, era stato il commissario ad acta ad approvare il bilancio.
Si va verso una nuova governance dell’Azienda Speciale Parco di Porto Conte, l’ente di gestione del Parco Naturale regionale di Porto Conte. La Giunta, su proposta dell’assessore Donatella Spano, ha approvato un DL di modifica della legge regionale istitutiva del Parco. Il nuovo quadro normativo nazionale (legge Severino) rende incompatibile l’attuale assetto istituzionale dell’Azienda Speciale, la cui assemblea coincide con il consiglio comunale in carica e il presidente è individuato al suo interno. Una nuova legge regionale dovrà risolvere l’attuale situazione di incompatibilità.
Oltre alle due delibere su Igea, la Giunta, su proposta dell’assessore Maria Grazia Piras, ha approvato una delibera che autorizza il commissario liquidatore del Consorzio ZIR di Tempio Pausania a concedere in comodato gratuito alla Regione, per la durata di 25 anni, un’area di proprietà dello stesso Consorzio, da destinare all’installazione di un modulo prefabbricato per realizzarvi una rete d’accesso in fibra ottica nella zona industriale.
Approvato, su proposta dell’assessore Luigi Arru, il censimento del patrimonio immobiliare dell’Azienda Sanitaria numero 3 di Nuoro. Via libera anche alla ripartizione tra le Aziende Sanitarie Locali dei fondi regionali per la prevenzione del randagismo e il controllo delle nascite degli animali di affezione. Approvati, infine, la convenzione con la direzione regionale per la Sardegna dei Vigili del Fuoco per il servizio di elisoccorso sanitario nel 2015, e il finanziamento dei contratti di Formazione Specialistica per la frequenza delle Scuole di Specializzazione in discipline mediche delle Facoltà di Medicina e chirurgia di Cagliari e Sassari.
Su proposta dell’assessore Gianmario Demuro, è stata approvata la copertura delle spese relative al soggiorno degli END (Esperti Nazionali Distaccati) presso la sede estera. La delibera stabilisce la corresponsione dell’indennità speciale in misura pari al 90 per cento di quella stabilita per i dipendenti regionali all’estero.
Su proposta dell’assessore Paolo Maninchedda, è stata approvata una delibera che stanzia 80 mila euro a favore dell’Azienda Regionale per l’Edilizia Abitativa (AREA). Le risorse regionali, assegnate al Fondo sociale, riguardano l’assegnazione dello stanziamento 2014 e saranno destinate alla fascia più debole di assegnatari di alloggi di edilizia residenziale pubblica.
Su proposta dell’assessore dei Trasporti, Massimo Deiana, è stata decisa la ricapitalizzazione della SOGEAAL con 11 milioni e 700 milioni di euro (la ricostituzione del capitale sociale e la copertura delle perdite richiede un intervento di 7 milioni e 754 milioni). La SOGEAAL, società di gestione dell’aeroporto di Alghero, domani riunirà l’assemblea dei soci. Essendo però l’obiettivo finale quello di irrobustire la società e rilanciarne l’attività, l’esecutivo ha poi deciso di collocare sul mercato parte della quota di partecipazione azionaria in capo alla Regione. L’assemblea dei soci, in base a un atto di indirizzo della Giunta, dovrà garantire che resterà pubblico il 20% del capitale sociale e stabilire che sulla quota azionaria eccedente quel 20% non venga esercitato il diritto di opzione. Alla sottoscrizione delle quote dovranno essere ammessi solo soggetti che svolgano attività nel settore aeroportuale o delle infrastrutture per la mobilità e la valutazione dovrà avvenire selezionando la migliore offerta economica rispetto al valore nominale delle azioni.
Su proposta dell’assessore Claudia Firino, è stato approvato il finanziamento del programma per il 2014 delle attività proposte dal Comitato regionale del Coni e autorizzato l’anticipazione pari al 60% del contributo totale che è pari a 360.180 euro. I finanziamenti sono così suddivisi: 40mila euro alle Delegazioni Provinciali Coni per spese di gestione e funzionamento; 40mila a Scuola dello Sport; 118mila per Monitoraggio e Banca Dati impianti sportivi e Albo regionale delle società sportive; 12.180 euro per i Giochi della Gioventù; 40mila al Progetto Sport di Classe; 90mila per organizzazione e promozione di Turisport. Infine, 20mila euro finanzieranno attività di ricerca, studi e convegni per progetti sul territorio.
La Giunta, su proposta dell’assessore Raffaele Paci, ha preso atto dell’approvazione da parte della Commissione Europea della rimodulazione di una parte dei fondi Fesr non spesi all’interno della programmazione 2007-2013.

Consiglio regionale 2 copia

Il Consiglio regionale ha abolito il Crel ed ha approvato gli interventi straordinari a favore delle società sportive dilettantistiche e la legge che semplifica i procedimenti in materia di difesa del suolo.

Il consigliere Anna Maria Busia (Misto-Cd) ha illustrato la proposta di legge n. 64, ricordando le motivazioni che portarono all’istituzione del Crel sottolineando però che, nel tempo, le stesse si sono gradualmente esaurite. «Il Crel – ha aggiunto – si riunisce sporadicamente: l’ultima relazione sintetica è del dicembre 2010, l’ultimo seminario del 2009, l’ultimo quaderno pubblicato del lontano 2005. Inoltre i dati dell’Osservatorio legislativo interregionale ci dicono che alcune Regioni non hanno mai istituito il Crel ed alcune lo hanno già soppresso, in coerenza con un indirizzo nazionale che porterà all’abolizione del Cnel, strumento ormai obsoleto alla luce del nuovo sistema di relazioni sociali». «Con questo provvedimento – ha concluso – la Sardegna non vuole certamente rinunciare all’ascolto parti sociali ma solo eliminare un ente che non ha svolto attività consistente, sia per raggiungere obiettivi di risparmio che per iniziare un percorso di snellimento della burocrazia e della macchina regionale».

Il consigliere Marco Tedde (Forza Italia) ha osservato che «approvando questa legge stiamo indubbiamente alleggerendo e sfrondando, ma avremmo fatto meglio ad intervenire in sede di assestamento di bilancio con un semplice tratto di penna approvando il nostro emendamento; così è solo un bizantinismo della politica». «Comunque – ha precisato Tedde – condividiamo la proposta e la sosteniamo; a livello nazionale il Cnel è ormai un elefante che sa di muffa istituzionale, drena risorse pubbliche che, per poche che siano, meritano altra e migliore destinazione. Del resto sarà soppresso anche il Cnel che stranamente si sta mostrando attivissimo in questo periodo, nonostante l’inchiesta della Corte dei conti su 5 milioni di consulenze sospette».

Subito dopo è intervenuto il capogruppo di Sel Daniele Cocco che ha subito annunciato il voto favorevole all’abolizione del Crel ringraziando la prima firmataria della proposta di legge Anna Maria Busia per l’iniziativa assunta.

Non essendoci altri iscritti a parlare, il presidente Ganau ha dato la parola all’assessore agli Affari Generali, Gian Mario Demuro, che ha espresso parere favorevole al provvedimento. «Apprezzo il coraggio di questo Consiglio che decide di rivedere le decisioni del passato – ha detto Demuro – il Crel è oggi un organismo lontano dai motivi che ne avevano determinato la costituzione. La Giunta in ogni caso favorirà i presidi di discussione con le parti sociali».

Il presidente Ganau ha quindi posto in votazione il passaggio agli articoli che è stato approvato all’unanimità dall’Aula. Subito dopo il Consiglio ha dato il via libera al testo integrale della legge con 48 voti a favore e uno contrario.

Il presidente del Consiglio ha quindi aperto la discussione sulla proposta di legge n. 141 e il consigliere del Pd, Lorenzo Cozzolino, ha illustrato la Proposta di legge (Cocco Pietro e più) “Interventi straordinari per la promozione e la diffusione della pratica sportiva a sostegno delle associazioni sportive dilettantistiche per la partecipazione ai campionati nazionali ed europei”. Il provvedimento, ha spiegato il relatore della maggioranza, garantisce un contributo una tantum alle società dilettantistiche sarde per garantire la partecipazione ai campionati federali nazionali ed europei. Partecipazione, così ha dichiarato Cozzolino, che è stata messa a rischio dall’alto costo delle trasferte, dalle spese federali e da tutti gli altri oneri che penalizzano atleti e squadre isolane. «Un supporto straordinario per garantire la prosecuzione dei campionati», ha dichiarato il consigliere del centrosinistra che ha però più volte rimarcato il carattere straordinario dell’intervento della Regione. Cozzolino ha quindi richiamato la funzione sociale della pratica sportiva e lo “spirito” della legge 17 del 1999 che riconosce la funzione educativa dello sport. Il relatore ha proseguito illustrando i tre articoli di legge: il primo prevede, in conformità a quanto stabilito dall’articolo 31 delle legge regionale 17/99, la corresponsione alle associazioni sportive dilettantistiche della Sardegna di un contributo integrativo una tantum per la copertura delle spese sostenute per l’annualità sportiva 2013-2014; il secondo contiene la norma finanziaria prevedendo una copertura finanziaria di un milione di euro e l’ultimo disciplina l’entrata in vigore.

La consigliera di Forza Italia, Alessandra Zedda, ha ribadito che la norma nasce per fare fronte alla crescenti difficoltà cui vanno incontro le società dilettantistiche sarde impegnate nei campionati nazionali ed europei. Zedda ha inoltre rimarcato l’opportunità di interventi adeguati per la promozione della pratica sportiva ed ha definito un «provvedimento doveroso e tempestivo» quello in discussione in Aula. Alessandra Zedda ha quindi auspicato una soluzione anche per l’annualità sportiva in corso (2014-2015) e non solo per quella del 2013-2014, così come previsto nella Pl 141.

L’esponente della minoranza ha quindi invitato l’assessore a procedere con il relativo  impegno di spesa entro il 31 dicembre 2014 e a garantire l’erogazione delle somme immediatamente dopo l’approvazione della finanziaria regionale.

Alessandra Zedda ha ricordato che i benefici della legge riguardano 77 società dilettantistiche e ha concluso con l’augurio che lo stanziamento di un milione di euro a valere sull’articolo 31 della legge 17\99 possa rappresentare un valido sostegno alle compagini sportive e agli atleti della Sardegna.

Il consigliere dei Riformatori sardi, Luigi Crisponi, ha ricordato in apertura del suo intervento il precedente passaggio in Consiglio della proposta di legge per il sostegno alle società dilettantistiche sarde ed in particolare la pregiudiziale, approvata dall’Aula su richiesta del consigliere Pd, Ruggeri, per far tornare in commissione l’intero provvedimento. Crisponi nel dichiarare che quella in esame è una proposta migliore, rispetto alla proposta originaria, ha criticato la copertura finanziaria perché, a suo giudizio, sottrae risorse all’assessorato del Turismo e del Commercio («è un’autentica lotta tra poveri»). L’esponente della minoranza ha inoltre espresso dubbi in ordine all’applicazione delle disposizioni contenute nella Pl 141 ed ha denunciato l’esclusione, tra le 77 società destinatarie dei benefici di legge, della Handball Club Nuoro che partecipa la campionato di A1 di pallamano. «Se non sarà eliminata questa discriminazione – ha concluso Crisponi – preannuncio il voto contrario alla Pl 141».

Soddisfazione per l’attività svolta dalla Seconda commissione è stata espressa dal consigliere regionale di Forza Italia, Edoardo Tocco. «Apprendo con dispiacere le parole dell’amico Crisponi», ha affermato spiegando che l’obiettivo della “leggina” è di porre rimedio alle problematiche legate allo sport e che spera in un suo ripensamento. «Plauso va alla commissione per il lavoro svolto, abbiamo discusso anche animatamente, ma abbiamo usato il buonsenso. Credo – ha continuato – che questa sia la cosa più importante perché siamo riusciti a trovare una soluzione». Tocco ha ricordato i grandi sacrifici che le società sportive stanno sostenendo e ha proposto all’assessore un intervento di valorizzazione e promozione della pratica sportiva perché la Sardegna abbia un’immagine importante a livello nazionale.

Per il capogruppo del Centro democratico, Roberto Desini, «con questo dispositivo di legge stiamo andando a sanare la situazione di 77 società. Stiamo ponendo rimedio a un disegno di legge che, magari per la fretta,  non andava bene». La legge 17 del ‘’99, secondo Desini, è una delle migliori leggi sullo sport in tutto territorio nazionale. Con questo provvedimento si pone fine – ha continuato – alla confusione sulle competenze dovuta al fatto che i finanziamenti erano in capo a Sardegna promozione. «Ringrazio per il lavoro fatto l’assessore Morandi». Desini ha poi auspicato che l’applicazione degli articoli della 17 in capo alle Province, «che da due anni non stanno più espletando queste funzioni,  ritorni in capo alla Regione». Per il consigliere dei Riformatori sardi, Michele Cossa, «è evidente che questa legge mette riparo a un pasticcio, che ha origini profonde, e viene incontro a società che hanno già sostenuto spese». Secondo l’esponente dell’opposizione è una situazione del sostegno allo sport da rivedere, perché si sta mischiando la promozione dell’Isola con la promozione dello sport. Non si capisce, ha continuato, quale destino attende tutte le altre società sportive, tutte quelle che non prendono soldi o di quelle che aspettano soldi del 2013 e «se va bene li avranno nelle primavera 2015».

«Assessore lei deve mettere mano a una nuova legge di promozione dell’attività sportiva e non soltanto per le società agonistiche ma per tutte quelle piccole società che non chiedono niente e svolgono una vera attività sociale, educando allo sport centinaia e centinaia di bambini. Il mio voto – ha concluso Cossa –  dipenderà molto dalla risposta che darà l’assessore». (eln)

A nome della Giunta, l’assessore della Pubblica istruzione e Sport Claudia Firino ha apprezzato i numerosi interventi del Consiglio che hanno sottolineato la natura eccezionale del provvedimento, determinata dalle vicende di Sardegna promozione. E’un provvedimento per tutti, ha continuato l’assessore, «e c’è anche la società citata dal consigliere Crisponi, abbiamo operato con correttezza seguendo un indirizzo coerente; sul piano generale è indubbio che il tema dello sport abbia bisogno di innovazione anche se la legge attuale è buona perchè bilancia professionismo dilettantismo e sport di base». «Per quanto riguarda i finanziamenti – ha poi precisato esponente della Giunta, «bisogna accorciare i tempi, ma voglio chiarire che i ritardi sono dovuti anche al fatto che c’era molto arretrato, risalente in qualche caso al 2010». «Dall’anno prossimo – ha concluso – seguiremo con particolare attenzione l’attività sportiva di base con strumenti già presenti nella 17 ed altri che vorrà individuare il Consiglio».

Sull’ordine dei lavori il capogruppo di Forza Italia Pietro Pittalis, rivolto all’assessore, ha detto che la società di Nuoro che risulterebbe esclusa è l’Hc handball «ed occorre quindi una correzione».

L’assessore Firino ha assicurato una puntuale verifica, fermo restando che non risultano esclusioni di società dotate dei requisiti e che un eventuale inserimento a posteriori non è possibile per via amministrativa.

Il consigliere Luigi Crisponi (Riformatori sardi) ha affermato di non capire «se l’allegato fa parte della legge o no; è’un problema di giustizia sportiva, quella di Nuoro è l’unica società di pallamano che milita in A1, nel massimo campionato».

Il presidente Ganau ha tenuto a precisare che «non c’è nessun allegato formale alla legge, le società con requisiti potranno inoltrare apposita domanda».

Il consigliere Angelo Carta (Psd’Az) ha sottolineato che il provvedimento «è stato un parto laborioso con molte contraddizioni, o stiamo rivalutando Sardegna promozione o stiamo facendo altro, è il solito provvedimento eccezionale dove come sempre c’è chi prende e chi non prende, non riesco a votare a favore».

Il consigliere Luigi Ruggeri (Pd) si è detto «un po’ in imbarazzo, è un provvedimento straordinario che riapre la disponibilità della legge 17, con beneficiari individuati dall’art.31 della stessa legge, che hanno risposto ad un bando». «E’ stata solo introdotta – ha precisato – una procedura diversa per la rendicontazione, che fa riferimento alla promozione sportiva e non di marchi; modo per incrementare i contributi a tutte le società che hanno sostenuto spese rilevanti, cosa che giustifica l’intervento straordinario ed irripetibile».

Il consigliere  Giorgio Oppi (Udc) ha espresso dubbi sulla fondatezza della perplessità del consigliere Ruggeri che «ha fatto una specie di patto del Nazareno di serie B: la verità è che 1 milione è una cifra insignificante, fermo restando che le società sportive non possono entrare ed uscire da porte girevoli».

Il consigliere Alessandra Zedda (Forza Italia) ha dichiarato che il consigliere Oppi ha fatto chiarezza; «l’elenco delle società presente nell’allegato è del 2013, le valutazioni saranno fatte sulla base di quanto contenuto nel piano triennale a seconda dell’importanza e dei campionati cui partecipano le diverse società». «La legge – ha concluso – non risolve tutti i problemi ma dà boccata di ossigeno, sono favorevole senza riserve e preciso che, contrariamente a quanto è stato scritto, non sono dirigente di nessuna società sportiva e non lo sono mai stata».

Il consigliere Ignazio Locci (Forza Italia) anch’egli favorevole, ha sollecitato «una riflessione su vicenda che non ha nulla a che vedere con Sardegna promozione con cui invece si è incrociata in modo strano in Consiglio, che non ha fatto bella figura; non dobbiamo consentire a nessuno di farci la morale, soprattutto a chi non hanno titoli».

Il consigliere Marco Tedde (Forza Italia) ha messo l’accento positivamente sul fatto che «tanti colleghi ed alcuni assessori si sono spesi per raggiungere un obiettivo importante, il contesto di riferimento premia le società che hanno i requisiti senza esclusioni, è una legge che va incontro allo sport migliore che ha una grande funzione sociale, nell’educazione e nella formazione dei giovani».

Il consigliere del Psd’Az Angelo Carta ha annunciato che il suo gruppo non parteciperà al voto.

Non essendoci altri iscritti a parlare, il presidente Ganau ha messo in votazione il passaggio agli articoli e gli articoli della legge, approvati con 42 voti favorevoli e 2 astensioni.

Prima dello scrutinio finale, per dichiarazione di voto, il consigliere dei Riformatori sardi Michele Cossa ha annunciato voto favorevole, prendendo atto positivamente «delle dichiarazioni dell’assessore; dobbiamo fare giustizia per sanare la situazione venutasi a creare ed è apprezzabile l’impegno per altre società non inserite nel piano triennale, società spesso molto piccole, che svolgono una funzione molto importante ed infine, sullo sfondo, resta la questione dello sport di base».

La legge è stata poi approvata con 42 voti favorevoli e 2 astensioni.

Subito dopo il via libera alla legge  per gli interventi straordinari a favore delle società sportive dilettantistiche, l’Aula è passata all’esame del Testo Unificato di semplificazione amministrativa in materia di difesa del suolo. Il Testo, approvato dalla Quarta Commissione il 26 novembre scorso, è la sintesi di due diversi provvedimenti: la proposta di legge n. 41 (primo firmatario Eugenio Lai) e il disegno di legge n. 100 della Giunta regionale.

Il presidente Ganau ha aperto la discussione generale dando la parola al relatore della maggioranza Eugenio Lai (Sel). «Si tratta di un provvedimento importante che consentirà di arrivare a una semplificazione amministrativa in materia di difesa del suolo – ha esordito Lai – la delicatezza delle problematiche relative all’individuazione delle aree pericolose e a rischio idrogeologico impone sia una costante e precisa opera di pianificazione della mitigazione del rischio sia un’attenta valutazione delle reali emergenze». Tra le priorità indicate dai proponenti, la separazione puntuale delle competenze di Regione e amministrazioni comunali: le strutture regionali si occuperanno delle emergenze mentre ai comuni spetterà l’approvazione degli studi di compatibilità idraulica, geologica e geotecnica.

Lai si è poi soffermato sull’aspetto delle risorse disponibili per dare attuazione alla norma: «Saranno utilizzati i fondi di cui all’articolo 5, comma 3 della legge regionale n. 7 del 2014 – ha detto Lai – e si individuerà uno stanziamento minimo per gli anni successivi eventualmente integrabile con le successive manovre finanziarie. Ciò che è significativo è che la spesa prevista, per quanto certamente non sufficiente, ha carattere permanente e costituisce un chiaro sintomo di una scelta di semplificazione irreversibile». Il relatore di maggioranza ha quindi concluso il suo intervento auspicando il voto favorevole dell’Aula «che consentirà di semplificare la burocrazia attuale, circa 700 pratiche ferme, e di incentivare, attraverso i progetti associati (Unione dei Comuni), la condivisione e l’unità di intenti nel territorio».

Il presidente Ganau ha quindi dato la parola al relatore di minoranza Giuseppe Fasolino (Forza Italia) che ha riconosciuto, da subito, l’importanza del provvedimento all’esame dell’Aula chiarendo i motivi dell’astensione in Commissione dei rappresentati dell’opposizione. «Le perplessità – ha affermato Fasolino – erano legate all’esiguità delle risorse finanziarie disponibili, insufficienti a garantire il funzionamento delle strutture incaricate di mandare avanti le istruttorie, e all’aggravamento dei compiti affidati ai comuni. Tuttavia riconosciamo l’importanza di questo Testo Unificato che si propone di invertire la tendenza in un ambito così delicato». Fasolino ha quindi concluso il suo intervento auspicando un’effettiva ed immediata velocizzazione di tutte le procedure autorizzatorie di competenza regionale. «Queste, infatti, sempre più numerose e penetranti, determinano un intollerabile freno alle varie iniziative economiche ed imprenditoriali che vengono programmate nel territorio, spesso con l’input decisivo delle amministrazioni comunali».

Il consigliere del Pd, Salvatore Demontis, ha dichiarato di condividere lo spirito della norma ed ha ribadito l’opportunità del provvedimento che mira a eliminare la sovrapposizione di competenze tra diverse amministrazioni pubbliche. «Ma insieme con le competenze – ha dichiarato l’esponente della maggioranza – serve trasferire ai Comuni le risorse necessarie». Demontis ha quindi definito insufficienti gli stanziamenti indicati nel testo unificato ed ha manifestato perplessità per la copertura finanziaria a valere sul fondo unico per gli Enti Locali. «Con una mano si dà e con l’altra si toglie», ha spiegato il consigliere dei democratici che ha sottolineato come le risorse con tale decisione saranno vincolate nell’utilizzo. «Avrei individuato un’altra copertura – ha concluso Demontis – e auspico che il fondo per gli Enti locali sia presto incrementato degli importi che oggi vengono indicati nel testo unificato all’esame dell’Aula».

Il consigliere dei Riformatori sardi, Michele Cossa, si è dichiarato a favore del provvedimento in discussione perché, a suo giudizio, restituisce ai Comuni competenze e funzioni che gli sono propri e libera l’autorità di bacino di incombenze inutili. L’esponente della minoranza ha affermato di condividere le perplessità espresse dal consigliere Demontis in rodine alla scarsità delle risorse e alla prevista copertura finanziaria. Cossa ha auspicato che ai Comuni sia inoltre garantito anche un opportuno supporto tecnico ed ha preannunciato il voto a favore al testo unificato 41-100.

Il consigliere del Psd’Az, Angelo Carta, ha affermato che la proposta in discussione semplifica e accelera i processi autorizzativi in capo ai Comuni ed ha dichiarato che le norme contenute nel testo approvato in Quarta commissione «vanno nella giusta direzione e restituiscono ai Comuni funzioni che gli competono». Carta ha quindi definito “insufficienti” le coperture finanziarie previste e si è detto sicuro che la Giunta in sede di finanziaria saprà garantire le risorse necessarie agli Enti locali.

Parere positivo alla proposta di legge è stato espresso dal capogruppo di Sel, Daniele Cocco, il quale ha annunciato il voto favorevole del suo gruppo. «Questa proposta di legge dimostra quanto sia importante la presenza dei sindaci in quest’aula perché conoscono i problemi che vivono i cittadini e i Comuni». Cocco ha evidenziato gli aspetti importanti del testo: la semplificazione dell’attività amministrativa e l’attribuzione delle funzioni ai Comuni per quanto attiene ai Pai. L’esponente della maggioranza ha anche rilevato positivamente la sinergia che c’è stata tra la Giunta e il Consiglio.

Per il capogruppo del Centro democratico, Roberto Desini, «la proposta di legge fa chiarezza in materia di competenze e trasferisce ai Comuni le giuste funzioni». Desini ha spiegato che spesso all’Autorità di bacino, di cui fa parte, arrivano pratiche minime che potrebbero essere gestite dai Comuni velocizzando la risposta da dare agli utenti. Per il consigliere del Centro Democratico i fondi stanziati non sono sufficienti per l’aggiornamento dei Pai e ha proposto un aumento. «Saranno soddisfatti i Comuni – ha detto – ma anche i cittadini perché questa proposta di legge va nei loro interessi».

«Sosteniamo questa proposta di legge e avrà il voto del Partito democratico», ha affermato il capogruppo del Pd, Pietro Cocco, e ha ricordato che questa legge porterà a una semplificazione e a una velocizzazione dell’approvazione delle pratiche relative al dissesto idrogeologico. Per Cocco la Regione deve mettere a disposizione dei Comuni figure specializzate e una dotazione finanziaria adeguata. «Ho proposto -. ha concluso – un emendamento all’articolo 3 che aumenta l’importo da 200mila euro a 600mila euro, che vanno calcolati come aggiuntivi al Fondo unico».

L’assessore degli Enti Locali Cristiano Erriu ha messo l’accento in apertura che si tratta di un problema già emerso nella precedente legislatura. «Ci sono criticità evidenti nell’agenzia – ha spiegato – un ingorgo che porta i 13 dipendenti ad occuparsi di un po’ di tutto, spesso di cose molto complesse e delicate e, nello stesso tempo, di numerosissime pratiche minute, col risultato che sono circa 800 le pratiche arretrate». Un problema che può essere facilmente risolto, ha aggiunto, «con una delega ai Comuni, relativa peraltro ad interventi inerenti solo il territorio comunale di riferimento, non a studi di caratterizzazione idro-geologica perché su quelle la Giunta ed il Consiglio sono già intervenuti con oltre 2 milioni il 7 novembre scorso, così come per studi relativi ai Puc». «La delega quindi – ha continuato l’assessore Erriu – può essere estesa a Comuni ed alle Unioni di Comuni sia per una migliore organizzazione che per una più elevata qualità dei servizi al cittadino, seguendo una strada simile a quella delle autorizzazioni paesaggistiche». Per quanto riguarda i 600.000 euro aggiuntivi rispetto al Fondo, ha concluso, «servono a potenziare gli uffici tecnici degli enti locali, soprattutto dei Comuni più piccoli dove certe figure non sono presenti e ci sarà un help desk (una sorto di pronto soccorso per situazioni particolari e specifiche), mentre l’Agenzia si potrà specializzare su questioni più complesse, come il Piano contro il rischio-alluvione».

Prima del voto sul passaggio agli articoli, hanno preso la parola diversi consiglieri per dichiarazione di voto.

Il consigliere Giuseppe Fasolino (Forza Italia) ha annunciato il voto favorevole dopo l’ emendamento proposto dal capogruppo del Pd Pietro Cocco. «E’ un buon esempio, ha detto, «di sinergia fra Giunta e Consiglio come ha detto anche il capogruppo di Sel Daniele Cocco, che per quanto ci riguarda ci sarà sempre sulle cose concrete che interessano i cittadini».

Il consigliere Paolo Truzzu (Sardegna-Fdi) si è espresso in modo favorevole, suggerendo di «sfruttare apposite convenzioni con l’ordine dei geologi per sviluppare la pianificazione urbanistica».

Il consigliere Marco Tedde (Forza Italia) ha affermato che «si tratta di una legge che meritava da tempo un intervento perché troppo centralista, si prosegue ora l’idea della Giunta Cappellacci del 2013, riducendo i tempi per i cittadini ed aiutando i Comuni a lavorare meglio».

Voto favorevole è stato annunciato anche da Michele Cossa (Riformatori sardi) che ha espresso apprezzamento per la volontà della Giunta di offrite un supporto tecnico ai comuni. «Per i comuni avere una struttura di riferimento sarebbe un passaggio fondamentale – ha detto Cossa – credo che questa sia la migliore soluzione economica e anche la più efficace».

Alessandra Zedda ha manifestato perplessità sulla capacità delle strutture comunale, soprattutto quelle dei centri più piccoli, di esercitare le competenze trasferite dalla legge. «Per questo – ha detto Zedda – ben vengano le Unioni dei Comuni ma sarebbe auspicabile confermare la convenzione con l’Ordine dei Geologi che in passato ha dato risultati importanti.»

Il capogruppo del Centro Democratico, Roberto Desini, dopo aver annunciato il suo voto favorevole ha definito “fondamentale” il provvedimento portato oggi all’esame del Consiglio. «Ci saranno enormi benefici per gli amministrati – ha detto Desini – le somme non intaccheranno il Fondo Unico per gli Enti locali e finalmente si darà vita a una una sburocratizzazione senza precedenti».

Il presidente Ganau ah quindi posto in votazione il passaggio agli articoli che l’Aula ha approvato all’unanimità. Subito dopo l’Assemblea è passata all’esame dell’art.1 al quale è stato presentato un emendamento aggiuntivo che estende le competenze dei Comuni agli interventi per la conduzione delle attività agricole, silvoculturali e pastorali. Articolo ed emendamento hanno ottenuto il via libera del Consiglio. Subito dopo sono stati messi in discussione l’articolo 2 e il relativo emendamento sostitutivo parziale che aumenta la dotazione finanziaria annuale per l’attuazione della legge da 200.000 a 600.000 euro. Anche in questo caso l’Aula ha dato parere favorevole. Si è quindi passati alla votazione finale del Testo Unico che è stato approvato all’unanimità.

Il presidente Ganau ha dichiarato chiusa la seduta. Il Consiglio sarà convocato a domicilio.

La Giunta regionale ha deliberato il raddoppio dello stanziamento dei fondi europei Fesr 2007-2013 messi in campo con una procedura semplificata a sportello lo scorso 25 novembre, quando decise di stanziare 20 milioni di euro per dare una decisa accelerata alle procedure. Visto il grande successo del bando, che in poche ore ha ricevuto 283 richieste da Comuni e Province sardi per un totale di 139 milioni e mezzo di euro, l’assessore della Programmazione e del Bilancio, Raffaele Paci, ha deciso di raddoppiare la posta portando a 40 i milioni a disposizione e assicurando che si valuterà la possibilità di incrementali ulteriormente. I soldi sono destinati a opere in avanzato stato di progettazione, cioè pronte per essere cantierizzate, e che possano essere realizzate dal sistema degli Enti locali in Sardegna entro il 2015, con la consegna prevista per il 30 settembre.
«Il successo che il bando ha avuto in poche ore dimostra che avevamo ragione a tentare una nuova strada per poter spendere fondi colpevolmente mai utilizzati nella precedente legislatura e che rischiavano di andare perduti – dice l’assessore Paci – L’obiettivo è spendere i soldi bene, velocemente e a favore delle comunità locali, il che significa aprire cantieri, creare nuova occupazione e rimettere in moto l’economia locale. Nei prossimi 5 giorni verificheremo i progetti, nei successivi 3 pubblicheremo una prima graduatoria e prima di Natale affideremo i progetti. Abbiamo dimostrato di poter lavorare bene insieme, più assessorati, su più linee di azione ma con un’unica regia.» 
Le linee di attività interessate dalla procedura sono: sostegno all’adozione dei principi di risparmio ed efficienza energetica (asse 3); azioni di prevenzione dei fenomeni di dissesto idrogeologico, erosione e degrado, desertificazione del suolo; promozione, riqualificazione e integrazione degli itinerari tematici che valorizzino il patrimonio culturale, paesaggistico e ambientale sardo (asse 4); ristrutturazione del patrimonio architettonico, recupero degli spazi pubblici e delle aree verdi, offerta di servizi urbani innovativi e di eccellenza incentivando anche il ricorso agli strumenti di Partnership Pubblico Privato (PPP); iniziative di riqualificazione dei sistemi ambientali e delle loro opere istruttive di pregio per migliorare l’attrattività dei centri. Il Centro unico di responsabilità amministrativa, che coordinerà l’attività di programma di spesa dei vari assessorati coinvolti, è individuato nell’assessorato dei Lavori pubblici, mentre i diversi responsabili di linee interessati al programma, con il compito di attestazione della spesa, saranno supportati dall’Autoritàdi Gestione, cioè il Centro Regionale di Programmazione.
«Il successo di questo bando dimostra che stiamo imparando a fare progettazione definitiva, ad andare oltre il preliminare – sottolinea l’assessore dei Lavori pubblici Paolo Maninchedda – Gli Enti locali sardi hanno risposto con grande maturità perché le loro richieste ed esigenze si sono ben incrociate con l’offerta della Regione. Insomma, per dirla con una battuta, non stiamo buttando soldi per fare le facciate. Questo è solo l’inizio dell’approccio che il presidente Pigliaru aveva detto di voler avere con i fondi europei, ovvero bandi multi linee e multifondo».
La provincia che ha presentato più domande, per un totale di richiesta di finanziamento di 36,7 milioni di euro, è quella di Oristano, seguita da Sassari (stesso importo per 70 progetti), Nuoro (45 progetti per 20,9 milioni di euro), Ogliastra (33 progetti per 12,2 milioni), Cagliari (28 progetti per 17,2 milioni), Medio Campidano (9 progetti per 6,3 milioni), Carbonia Iglesias (8 progetti per 5 milioni) e, infine, Olbia Tempio che ha presentato 5 progetti e ha chiesto un finanziamento di 4 milioni e mezzo.
Per progetti sul risparmio energetico sono stati chiesti 45,3 milioni, 38,7 per la ristrutturazione del patrimonio architettonico con l’obiettivo di aumentare l’appello turistico delle città interessare, 21,7 milioni per la riqualificazione dei sistemi ambientali, 17,1 per realizzare interventi contro il dissesto idrogeologico, l’erosione e il degrado e 16,8 per gli itinerari tematici (patrimonio culturale, paesaggistico e ambientale sardo).
«Quello che ci arriva oggi è un buon segnale che indica la capacità degli enti locali di organizzarsi in fretta e bene – dice l’assessore degli Enti locali, Cristiano Erriu -. L’automatismo della selezione e la limitazione della discrezionalità nella scelta dei progetti sono poi una garanzia di maggiore certezza giuridica e di semplificazione delle procedure. La cosa sorprendente è che i bandi si siano perfettamente integrate in un’ottica multilivello e multilinea, cosa che ci consente di fare ragionamenti importanti sul futuro».
Secondo il direttore del Centro Regionale di Programmazione Gianluca Cadeddu «questa procedura segna una svolta, uno spartiacque nella storia dei bandi europei. Nei prossimi 30 giorni i progetti da definitivi diventeranno esecutivi e nei successivi 15 saranno appaltati i lavori, con l’apertura di decine e decine di cantieri in tutta la Sardegna. Si tratta di un esempio perfettamente riuscito di governance multilivello».
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Da oggi fino al 31 gennaio Comuni e Province possono richiedere il finanziamento per progetti in fase definitiva, pronti cioè per essere cantierizzati: ieri è stato pubblicato il bando che mette a disposizione 20 milioni di Fondi europei Fesr 2007-2013 con una procedura a sportello (i progetti saranno finanziati in ordine di arrivo delle richieste). L’elenco dei progetti ammessi sarà definito entro il 1 marzo 2015 e le opere dovranno essere consegnate entro il prossimo 30 settembre. I finanziamenti possono essere richiesti per progetti che si occupano di: sostegno all’adozione dei principi di risparmio ed efficienza energetica (asse 3); azioni di prevenzione dei fenomeni di dissesto idrogeologico, erosione e degrado, desertificazione del suolo; promozione, riqualificazione e integrazione degli itinerari tematici che valorizzino il patrimonio culturale, paesaggistico e ambientale sardo (asse 4); ristrutturazione del patrimonio architettonico, recupero degli spazi pubblici e delle aree verdi, offerta di servizi urbani innovativi e di eccellenza incentivando anche il ricorso agli strumenti di Partnership Pubblico Privato (PPP); iniziative di riqualificazione dei sistemi ambientali e delle loro opere istruttive di pregio per migliorare l’attrattività dei centri minori (asse 5).

La delibera che definisce le procedure è stata approvata in Giunta la scorsa settimana, ed è stata presentata dall’assessore della Programmazione e del Bilancio Raffaele Paci con gli assessori dei Lavori Pubblici, Paolo Maninchedda, della Difesa dell’Ambiente, Donatella Spano, del Turismo, Francesco Morandi e degli Enti locali, Cristiano Erriu, con il duplice obiettivo di salvare una parte importante dei fondi europei non spesi nella precedente programmazione e di dare un’accelerata ai cantieri.

Si tratta di interventi ammissibili a finanziamento nelle linee di attività del Por Fesr 2007/2013, la cui previsione di spesa sia inserita nel programma triennale delle opere pubbliche, dotate almeno di progettazione definitiva, che abbiano acquisito tutte le autorizzazioni amministrative necessarie e per le quali, entro trenta giorni dalla data di comunicazione dell’avvenuta selezione, l’amministrazione si impegni all’approvazione del relativo progetto esecutivo e all’indizione della gara di appalto entro i quindici giorni successivi. Sono inoltre ammissibili gli interventi per i quali a oggi sia già stato disposto l’affidamento mediante procedura di appalto di progettazione ed esecuzione sulla base di un progetto preliminare o definitivo, già dotato delle relative autorizzazioni, per le quali le amministrazioni si impegnino ad approvare la progettazione esecutiva entro trenta giorni dalla data di comunicazione dell’avvenuta selezione e ad indire la gara di appalto entro i quindici giorni successivi. Gli interventi, per essere ammissibili al finanziamento, dovranno essere collaudati e rendicontati entro il 30 settembre 2015. Sono inoltre ammissibili gli interventi di pronta cantierabilità, dotati di progettazione esecutiva, proposti dagli enti locali a valere sull’Avviso Opere pubbliche cantierabili, non ancora finanziate. Gli enti locali che hanno proposto interventi coerenti con le linee di attività previste dall’avviso potranno presentare la domanda di partecipazione per gli stessi progetti anche nel caso in cui abbiano già anticipato l’avvio dei lavori.

Per semplificare le procedure di presentazione delle domande di finanziamento, è predisposta una piattaforma informatica che consentirà ai proponenti, dopo la fase di accreditamento, di caricare tutti i dati necessari e di stampare la domanda. Per quanto concerne il progetto definitivo, o il livello progettuale acquisito nel caso sia già stato disposto l’affidamento mediante appalto di progettazione ed esecuzione, si richiede sia la presentazione in cartaceo, sia in supporto informatico (Cd-Rom/DVD) in formato immagine jpeg o pdf, che dovrà essere inviato, insieme a tutta la documentazione richiesta. Le proposte progettuali possono essere presentate, dalle 9.00 di domani in formato telematico e dovranno essere inoltrate in formato cartaceo entro 5 giorni dalla presentazione della domanda telematica. Le proposte verranno esaminate per essere giudicate ammissibili a finanziamento secondo l’ordine cronologico di arrivo. La scadenza ultima per la presentazione delle domande è prevista il 31.01.2015 e la scadenza per la comunicazione dell’avvenuta ammissione a selezione è fissata al 1.03.2015.

«Questa della procedura a sportello per erogare fondi Ue è un’iniziativa sperimentale – sottolinea il vicepresidente della Giunta – ma se vediamo che la cosa funziona siamo pronti a mettere in campo altre risorse, perché i fondi europei vanno spesi presto e bene. Invece, siamo qui a recuperare ancora una volta gli inammissibili ritardi della precedente amministrazione regionale: questi soldi la Sardegna non può permettersi di perderli perché possono essere utilizzati per opere strategiche.»

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Su proposta dell’assessore dell’ambiente Donatella Spano, la Giunta regionale ha dato il via libera a un piano che riesca a contenere i costi ambientali, energetici ed economici della gestione dei rifiuti urbani e nel rispetto degli standard minimi di protezione dell’ambiente: in particolare, i provvedimenti riguardano il conferimento in discarica del secco non pretrattato.

L’assessore Spano ha ricordato che il raggiungimento degli obiettivi di riduzione dei rifiuti biodegradabili da collocare in discarica si è concretizzato in modo differente da Provincia a Provincia, come riportato dal 14esimo Rapporto sulla gestione dei rifiuti urbani in Sardegna. I target sono ampiamente rispettati dalle Province servite da termovalorizzatori (province di Cagliari, Nuoro e Ogliastra) e dove viene eseguita una adeguata raccolta differenziata (province di Oristano e Villacidro-Sanluri), mentre non rispettano i target le province di Sassari e Olbia-Tempio. Giudizio negativo è stato espresso sulla compatibilità ambientale del progetto di un impianto eolico in località Medau Monti Oi nel comune di Iglesias in quanto ricadente in ambito di paesaggio costiero dove non è consentita la realizzazione di impianti eolici. Per quanto infine riguarda la valutazione di impatto ambientale del lotto Tertenia-San Priamo della Statale 125, la Giunta ha deciso di estendere l’efficacia della valutazione di impatto ambientale ai prossimi cinque anni, termine ultimo entro cui dovranno essere conclusi i lavori per evitare una nuova procedura di valutazione di impatto ambientale.

Approvato, sempre su proposta dell’assessore Donatella Spano, l’atto di indirizzo per lo smaltimento in discarica di secco residuo non trattato ai fini del contenimento dei costi ambientali, energetici ed economici nella gestione dei rifiuti, dando attuazione a quanto previsto dal Piano regionale di gestione dei rifiuti. A causa di un errore sul numero dei destinatari, è stata modificata la ripartizione delle somme già deliberate lo scorso ottobre per le attività di soccorso e recupero della fauna selvatica terrestre e marina ferita o in difficoltà. Con l’atto di indirizzo per la pianificazione in materia di gestione dei rifiuti e il rispetto della gerarchia comunitaria sono passate le linee di pianificazione che migliorano la gestione dei rifiuti, dalla prevenzione fino allo smaltimento. Tra le altre cose, il piano si prefigge una significativa riduzione della produzione dei rifiuti e il raggiungimento del 65% di raccolta differenziata entro il 2012.

Approvata una delibera presentata dall’assessore del Bilancio Raffaele Paci, di concerto con l’assessore della Sanità Luigi Arru, con la quale si autorizza il trasferimento di oltre 258mila euro del bilancio 2014 per sostenere le spese degli accertamenti obbligatori di idoneità dei componenti le compagnie barracellari e delle associazioni di volontariato di Protezione civile che svolgono attività di tutela ambientale in regime di convenzione con le pubbliche amministrazioni. Le spese degli accertamenti, infatti, sono a carico del Sistema sanitario regionale.

Su proposta dell’assessore Cristiano Erriu, la Giunta ha nominato i componenti del Comitato Tecnico Regionale per l’Urbanistica, organismo tecnico-consultivo della Giunta regionale in materia di urbanistica e assetto del territorio. I componenti del Comitato sono nominati con decreto del presidente della Regione e durano in carica per l’intera legislatura. Sono stati nominati anche i componenti della Commissione regionale per il paesaggio e la qualità architettonica. Sempre su proposta dell’assessore Cristiano Erriu è stato ripartito il premio di 2.177.500 euro alle compagnie barracellari che si sono particolarmente distinte nell’espletamento delle proprie attività per l’anno 2014.

Su proposta dell’assessore dell’Agricoltura Elisabetta Falchi, la Giunta Pigliaru ha deciso di prorogare la gestione commissariale del Consorzio di Bonifica del Nord Sardegna e di nominare commissario straordinario Francesco Putzolu, funzionario dell’assessorato dell’Agricoltura, che sarà in carica per sei mesi, e comunque per un periodo non superiore all’entrata in carica dei nuovi organismi.

E’ stato nominato, quale rappresentante della Regione Sardegna in seno al Consiglio di Indirizzo della Fondazione del Teatro Lirico di Cagliari, il dottor Alessio Loi.

La Giunta ha approvato il censimento del patrimonio immobiliare del Brotzu, inviato a ottobre scorso dopo che l’ultimo era stato effettuato negli anni Novanta. E sempre su proposta dell’assessore della Sanità, Luigi Benedetto Arru, arriva il sostegno economico a favore dei nuclei familiari numerosi: 270 mila euro a gravare sul Fondo nazionale per le politiche sociali 2014, che interessa le famiglie che abbiano dai 5 figli in su. Destinati anche 300 mila euro a sostegno della cura delle malattie rare.

L’assessore del Lavoro, Virginia Mura, ha proposto il Programma annuale 2014 per l’emigrazione che destina 1.585.000 euro alle organizzazioni degli emigrati per le spese di funzionamento, svolgimento delle attività, funzionamento della Consulta e progetti.

La Giunta regionale ha inoltre deciso di annullare in autotutela la delibera del 5 febbraio 2014 che modificava lo Statuto dell’Enas, Ente Acque Sardegna e di dare mandato al commissario straordinario, affinché presenti all’assessorato dei Lavori pubblici una nuova proposta di statuto dell’Ente.

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Il centrodestra attacca la maggioranza sul Piano casa, in scadenza il 29 novembre. «E’ ritornata l’era Soru e il pregiudizio ideologico contro l’edilizia». Così il capogruppo di Forza Italia, Pietro Pittalis, ha aperto la conferenza stampa dei gruppi dell’opposizione, convocata questa mattina in Consiglio regionale, per marcare la ferma contrarietà al testo di legge in materia edilizia (DL n. 130 Norme per il miglioramento del patrimonio edilizio e per la semplificazione e il riordino di disposizioni in materia urbanistica ed edilizia”) che, nelle intenzione del centrosinistra, dovrebbe segnare il superamento delle disposizioni contenute nella legge 4\2009 (Piano casa) e che è in queste ore all’esame della Quarta commissione.

Pietro Pittalis, nel ribadire la validità e l’efficacia delle misure stabilite nel “Piano casa” varato nella scorsa legislatura, ha rimarcato come, l’avvicinarsi della scadenza della legge 4 (29 novembre 2014) sia in queste ore motivo di grande preoccupazione per le associazioni di categoria, per i professionisti, le piccole imprese, gli artigiani e gli amministratori locali. «La decisione della maggioranza di centrosinistra di non prorogare le disposizioni del Piano Casa – ha dichiarato il capogruppo Fi – è una decisione irresponsabile che bloccherà l’edilizia in Sardegna e che ridà fiato a quel fondamentalismo ambientalistico che tanti danni ha causato all’economia sarda».

Il capogruppo di Fi ha definito “vergognosa” la decisione della maggioranza di cancellare quanto disposto dal vecchio piano casa e ha denunciato che il testo che si discute in commissione Urbanistica è totalmente diverso da quello proposto dalla Giunta e dall’assessore Erriu, sui cui contenuti si sono invece svolte le audizioni delle associazioni di categoria e degli amministratori locali.

«Il tutto – ha dichiarato Pittalis – dimostra che il nuovo segretario del Pd, Renato Soru sta dettando l’agenda politica del presidente Pigliaru.»

Il capogruppo dei Riformatori, Attilio Dedoni, ha invitato quindi l’assessore all’Urbanistica, Cristiano Erriu, a rassegnare le dimissioni, dopo che il testo da lui proposto (il Dl 130) è stato «sconfessato in maniera così plateale dal suo stesso partito e dagli esponenti della maggioranza in commissione».

Il consigliere Ignazio Tatti (Udc) ha definito “bipartisan” le preoccupazioni degli amministratori locali per la scadenza del Piano Casa ed ha rimarcato il «distacco tra Giunta e maggioranza in Consiglio» che è dimostrato dallo stravolgimento del testo del Dl 130.

Il consigliere Paolo Truzzu (FdI-Sardegna) ha ricordato, invece, la mozione discussa in Aula su iniziativa delle opposizioni, per la proroga del Piano casa in attesa del varo di nuove norme in materia edilizia, ed ha denunciato una situazione di vero e proprio “caos” che cresce con l’avvicinarsi della scadenza della legge 4|2009.

Antonello Peru (Fi), componente della sottocommissione del parlamentino dell’Urbanistica, ha invece sintetizzato le ragioni della contrarietà del centrodestra alle proposte avanzate dalla maggioranza in materia edilizia. «Rispetto alla legge 4/2009 – ha spiegato il vice presidente del Consiglio – spariscono le premialità per le demolizioni e le ricostruzioni (“chi demolisce vede ridotti del 15% i volumi in sede di ricostruzione”); l’ampliamento volumetrico massimo consentito rende, di fatto, inutile l’intervento («massimo 90 metri cubi qualunque sia la superficie  dell’abitazione»); è stata esclusa la possibilità di ricorrerre al piano casa per gli edifici in Agro.

«Ma non basta – ha concluso Peru – il centrosinistra nel testo all’esame della commissione propone l’abolizione della cosiddetta legge sul golf (n. 19/2011).»

Il consigliere, Giuseppe Fasolino (Fi), ha definito “una buona base di partenza” l’originaria proposta avanzata dall’assessore Cristiano Erriu ma le successive modifiche in sede di sottocommissione, a giudizio dell’esponente della minoranza consiliare, «hanno stravolto in peggio il Dl approvato dalla Giunta». «Nel centrosinistra – ha dichiarato il primo cittadino di Golfo Aranci – la mano che ha cancellato il testo di Erriu è lo stesso della “salva coste”». «Siamo ritornati ai tempi della “salvacoste” – ha concluso Fasolino – che ha anticipato la crisi in Sardegna e ha rappresentato il periodo più buio dell’edilizia nell’Isola».

La consigliera Alessandra Zedda (Fi) ha quindi posto l’accento sulla scadenza fissata per il 31 dicembre 2014 di un’altra norma in materia Urbanistica: la legge che proroga i tempi per l’approvazione dei Puc. Considerato che solo 8 Comuni sardi su 377 hanno approvato il Piano Urbanistico, la consigliera ha posto il quesito su che cosa intenderà fare la Giunta regionale per scongiurare un ulteriore caos, dopo quella che si registra in queste ore nelle amministrazioni locali per la mancata proroga del Piano Casa.

Il capogruppo di Forza Italia, Pietro Pittalis, ha quindi concluso l’incontro con i giornalisti preannunciando una mobilitazione nei territori e la richiesta alla commissione consiliare dell’Urbanistica di unificazione del testo della Giunta con la proposta di legge del centrodestra per la proroga delle misure del Piano Casa (legge 4/2009).   

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La Giunta regionale ha approvato oggi numerose delibere in tema di sanità, proposte dall’assessore Luigi Arru. A favore delle disabilità gravissime, attingendo dal Fondo nazionale per le non autosufficienze, è stato potenziato il programma “Ritornare a casa”, cui va l’assegnazione di 9.214.000 euro. In base a un protocollo di intesa tra Regione e il ministero del Lavoro e politiche sociali, è stata inoltre approvata l’adesione alla sperimentazione di progetti di vita indipendente e inclusione nella società delle persone con disabilità per un valore di 200mila euro, di cui 160 mila euro di risorse statali.
Approvato l’adeguamento degli obiettivi, assistenziali ed organizzativi ed economici, dei Direttori generali delle Aziende sanitarie regionali. A favore della ASL n. 7 di Carbonia sono stati rimodulati alcuni interventi di ammodernamento tecnologico.
E’ stato inoltre recepito l’Accordo sul protocollo d’intesa tra il ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali, ministero della Salute, Regioni e Province autonome e Agenzia per le erogazioni in agricoltura (AGEA) per favorire le procedure di trasmissione al ministero delle Politiche agricole e ad AGEA degli esiti dei controlli dei requisiti comunitari di protezione ambientale, sanità pubblica, igiene e benessere animale effettuati dai Servizi veterinari regionali.
Mette ordine e circoscrive gli sprechi, la delibera sul contenimento della spesa per l’acquisto di ausili e protesi che trasferisce il ruolo di ASL capofila dalla ASL 8 di Cagliari alla ASL 1 di Sassari per l’indizione della gara di acquisto per la fornitura di ausili e protesi. Approvazione definitiva per i 232.069,80 euro destinati a borse di studio in favore dei laureati medici e non medici per la frequenza delle Scuole di specializzazione in discipline non mediche delle Facoltà di medicina e chirurgia e della Scuola di specializzazione in farmacia ospedaliera. Ulteriori 174.052,35 euro sono stati stanziati per la frequenza delle Scuole di specializzazione della Facoltà di medicina veterinaria dell’Università di Sassari.
La Giunta ha poi deliberato la soppressione dell’Agenzia regionale della Sanità, nominando commissario liquidatore, per un periodo non superiore ai sei mesi, l’avvocato Tiziana Ledda. Previsti infine 250mila euro per il campo nomadi di Alghero.
Su proposta dell’assessore dei Trasporti, Massimo Deiana, è stato approvato il disegno di legge che rende applicabili sanzioni amministrative sui servizi di trasporto pubblico regionale e locale per gli utenti.
Positive le procedure di verifica, presentate dall’assessore della Difesa dell’Ambiente Donatella Spano, per gli interventi di salvaguardia della fascia costiera e delle infrastrutture nel comune di Porto Torres e per l’esercizio delle operazioni di recupero di inerti non pericolosi a Olbia, in località Paule e Lada. Approvato anche, col giudizio di compatibilità ambientale del Savi, l’intervento di recupero e bonifica dell’area ex FAS di Elmas.
In materia di agricoltura, via libera al Fondo speciale per il ristoro dei danni nelle colture nei campi subiti dagli imprenditori agricoli a causa degli eventi alluvionali del 18 – 19 novembre 2013. L’assessore Elisabetta Falchi ha proposto la somma di 10 milioni da trasferire tramite Argea. Approvata inoltre la prima variazione al bilancio di previsione 2014-2016 dell’Agenzia regionale per ricerca in agricoltura (AGRIS Sardegna) con un aumento delle risorse regionali.
E’ stata nominata, su proposta dell’assessore Cristiano Erriu, la Commissione del Paesaggio, prevista dal Codice Urbani con il compito di valutare il miglioramento della qualità architettonica per i progetti sottoposti a vincolo paesaggistico. Secondo le designazioni pervenute sono stati nominati Corrado Zoppi, Giovanni Macciocco, Enrico Corti e Felice Di Gregorio.
Su proposta dell’assessore Francesco Morandi, sono stati rimodulati gli interventi sui Sistemi Turistici Locali impegnando 400mila euro di fondi nazionali (fondi Cipe). Per permettere alle associazioni Pro Loco di beneficiare delle provvidenze della L. 383 del 2000, in attesa del riordino e dell’attribuzione delle competenze ai Comuni, sono state previste le modifiche delle direttive e del modello di statuto.
È stata individuata la rosa dei sette funzionari candidati a divenire membri del Comitato consultivo del Fondo immobiliare regionale – housing sociale, che si esprime, tra l’altro, a proposito del business plan. Aprono la lista il direttore generali dei Lavori pubblici Edoardo Balzarini e il direttore di servizio Giulio Capobianco. L’assessore dei Lavori Pubblici, Paolo Maninchedda, rappresenterà la Regione in sede di Assemblea dei partecipanti.
Per la realizzazione dei Piani per insediamenti produttivi (PIP), sono state approvate le direttive proposte dall’assessore Maria Grazia Piras sulle sovvenzioni a favore degli Enti locali. Si tratta di due milioni, in parte già erogati a titolo di anticipazioni. Approvazione definitiva, infine, per le direttive di attuazione sulle risorse per la partecipazione all’Expo 2015.

Una procedura semplificata a sportello per erogare 20 milioni di euro destinati a opere in avanzato stato di progettazione, cioè pronte per essere cantierizzate, e che possono essere realizzate dal sistema degli Enti locali in Sardegna entro il 2015. Con un meccanismo a bando (chi prima presenta le domande, prima accede al finanziamento) l’assessore della Programmazione e del Bilancio, Raffaele Paci, con gli assessori dei Lavori pubblici, Paolo Maninchedda, della Difesa dell’Ambiente, Donatella Spano, del Turismo, Francesco Morandi e degli Enti Locali, Cristiano Erriu, intendono così imprimere un’accelerazione decisa alla spesa delle risorse comunitarie, in particolare a quelle che registrano minori performance di spesa: l’esecutivo Pigliaru ha dunque approvato l’attivazione di una procedura veloce e semplificata per arrivare in tempi brevi all’assunzione di obbligazioni giuridicamente vincolanti (Ogv) e al completamento delle opere entro i tempi previsti dai regolamenti comunitari, il 30 settembre 2015.
«L’attivazione di questa procedura veloce e semplificata ha importanti effetti anche sul tessuto economico della Sardegna – dice l’assessore Paci – Abbiamo cercato di mettere insieme più linee di intervento in modo da ottenere effetti rapidi e diffusi sul tessuto socio-economico dell’Isola. È un’iniziativa sperimentale ma se vediamo che la cosa funziona siamo pronti a mettere in campo altre risorse, per esempio quelle per le bonifiche Igea. Ancora una volta scontiamo i colpevoli ritardi della precedente amministrazione sulla spendita dei fondi europei, ritardi che stiamo cercando in tutti i modi di recuperare, anche con questa procedura che fornisce risposte adeguate alle esigenze dei Comuni e della Sardegna che non può assolutamente permettersi di perdere fondi europei utilizzabili per opere sicuramente strategiche.» 

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La Regione ha stipulato un protocollo d’intesa per l’attuazione, il monitoraggio e la qualificazione delle funzioni del personale coinvolto nel processo di riordino degli enti locali con Anci, Ups, Cgil, Cisl, Uil, Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl. Sarà istituito un tavolo permanente a livello regionale di confronto e monitoraggio del personale delle Province coinvolto nel processi di mobilità tra Enti.

«Questo consentirà di agevolare – ha detto l’assessore degli Enti locali Cristiano Erriu – il percorso di riqualificazione professionale dei dipendenti, la continuità del lavoro e la posizione giuridica ed economica”.

La Regione, l’Anci, Ups e sindacati si impegnano a monitorare le attività degli enti interessati, perché il trasferimento del personale avvenga nel rispetto di quanto previsto dalla legge in materia di mobilità, con l’applicazione delle norme contrattuali vigenti e la salvaguardia dei livelli occupazionali.

«Sarà anche osservata – ha proseguito l’assessore degli Enti locali – la situazione del lavoro precario e del personale delle società in house degli Enti coinvolti nel processo di riforma».

Gli eventuali processi di trasferimento delle funzioni non dovranno incidere sui vincoli di bilancio, sui limiti di spesa e delle assunzioni previsti per il personale delle amministrazioni che ricevono i dipendenti. «I trasferimenti – ha sottolineato ancora l’assessore Erriu – dovranno avvenire con garanzia di copertura per i trattamenti economici del personale trasferito e per gli altri rapporti in corso nei quali subentrino altri enti».

Il protocollo d’intesa prevede l’impegno delle parti per raccogliere, analizzare e valutare i dati del personale a oggi impegnato nei servizi e nelle funzioni oggetto di possibile riordino, compresi i dati relativi a soggetti, diversi dalla Regione e dagli enti locali, cui sono affidati compiti o attività riconducibili alle funzioni oggetto di riordino. Ciò anche al fine di concordare iniziative per salvaguardare i livelli occupazionali anche attraverso l’Istituzione di un tavolo di confronto specifico.