19 April, 2024
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Cristiano Erriu

“Noi sappiamo talmente bene che il problema della mancata approvazione dei Puc nasce dal ginepraio di norme e normette e dalla burocrazia che entro il primo anno di legislatura approveremo proprio il testo che semplifica la materia urbanistica.  
Non aspetteremo l’ultimo giorno della legislatura come fatto, inutilmente, dalla giunta Cappellacci. Daremo certezza ai cittadini e alle imprese e snelliremo le pratiche. Insomma faremo in pochi mesi tutto quello che il centrodestra non ha fatto in cinque anni.»
Lo ha detto l’assessore regionale dell’Urbanistica, Cristiano Erriu, replicando al coordinatore regionale dei Riformatori sardi, Michele Cossa.«La politica degli annunci è più consona al centrodestra di cui fa parte Cossa – ha aggiunto Cristiano Erriu -. Lo abbiamo visto nella riforma degli enti locali dopo l’esito referendario, mai concretamente attuata con un continuo rinvio a tempi futuri. Stia pure sereno l’onorevole Cossa: sappiamo bene ciò di cui parliamo. Tanto bene da essere riusciti a portare a termine in poche settimane i processi di adeguamento di un numero di piani urbanistici comunali equiparabile a quelli dei cinque anni del centrodestra: in tre mesi sono stati approvati la metà dei Puc che la Giunta Cappellacci era riuscita a far approvare in cinque anni, senza dimenticare che le malcelate promesse di modifica del Piano Paesaggistico Regionale, fatte dal centrodestra, avevano fatto arrestare i procedimenti di approvazione. Tutti sanno che nei cinque anni del governo di centrodestra – ha concluso l’assessore regionale dell’Urbanistica – le amministrazioni locali non sono state certo aiutate in termini di semplificazione e assistenza.»

Michele Cossa 718 copia

Duro attacco di Michele Cossa, consigliere regionale e coordinatore regionale dei Riformatori sardi, all’assessore regionale dell’Urbanistica, Cristiano Erriu.

«Illusionista di serie B: se l’assessore all’Urbanistica, Cristiano Erriu, pensa che con gli annunci possano ripartire i Puc e, dunque, l’edilizia in Sardegna, evidentemente non sa di che parla. L’unica cosa che potrebbe davvero far cambiare verso alla Sardegna – attacca Cossa – è che la Giunta regionale la smetta di fare spot propagandistici che poi non portano a nulla ma mettersi a lavorare semplificando le procedure. Basta con il ginepraio burocratico delle mille autorizzazioni che fanno perdere tempo ed alimentano la corruzione.»

«Il motivo per cui i Comuni non sono riusciti ad approvare i Puc e l’edilizia è bloccata è proprio per le mille norme che esistono e affollano la legislazione regionale – prosegue Cossa – cosa che mi auguro sia ben presente a questa Giunta degli annunci e di zero fatti concreti. Senza considerare che l’edilizia, se la Regione non attua serie misure anti crisi, a partire dalla strozzatura rappresentata dalla gestione del credito, difficilmente potrà ripartire dato che i sardi non hanno più soldi da spendere né per questo né per altro.»

Larboi, comune di Domus De Maria.

Larboi, comune di Domus De Maria.

 Il Poetto di Cagliari.
#Goletta Verde promuove il mare sardo, solo 3 dei 29 punti campionati sono risultati inquinati. Il quadro emerso dall’esito del monitoraggio scientifico effettuato nelle acque della Sardegna premia gli sforzi messi in campo negli ultimi anni sul fronte della depurazione. Due siti sono giudicati “fortemente inquinati”, il primo a Valledoria, alla foce del rio Cuggiani, in località San Pietro a mare, il secondo alla foce del fiume Silis a Sorso. Inquinato, invece, il prelievo effettuato a Tresnuraghes allo sbocco del canale sulla spiaggia di Porto Alabe.
In tema di mare, anche quest’anno la Sardegna si conferma al top anche nella #Guida Blu di Legambiente e #Touring Club, dove svetta ancora sul podio il comune di #Posada, premiato questa mattina con la consegna delle “5 vele”, un riconoscimento assegnato anche ad altri tre comuni sardi: #Bosa, #Baunei e #Domus De Maria. Addirittura imbattibile la regione nella classifica dei comprensori turistici con ben cinque distretti nella top ten: al primo posto il #Golfo di Orosei, #Ogliastra e #Baronia.

La campagna di #Legambiente dedicata al monitoraggio ed all’informazione sullo stato di salute delle coste e delle acque italiane, è stata realizzata anche grazie al contributo del COOU, #Consorzio Obbligatorio degli Oli Usati, che in questi giorni ha fatto tappa in Sardegna, oltre che per verificare lo stato di salute del mare, anche per ribadire l’importanza di accrescere la rete di aree marine protette, del rafforzamento della salvaguardia degli ecosistemi costieri e della necessità di  avviare al più presto una riduzione delle servitù militari con la contestuale bonifica delle zone interessate. L’istantanea regionale sulle acque costiere dell’equipe tecnica della Goletta Verde è stata presentata questa mattina a #Cagliari, nel corso di una conferenza stampa, da Serena Carpentieri, portavoce di #Goletta Verde e Marta Battaglia, direzione Legambiente Sardegna. Nel corso dell’incontro è stata consegnata al sindaco di #Posada, Roberto Tola, la bandiera con le “5 vele”, simbolo d’eccellenza della #Guida Blu.

«Così come capita da anni, il nostro monitoraggio in Sardegna ci consegna una fotografia quasi perfetta, a testimonianza che la regione gode complessivamente di un adeguato sistema di depurazione – spiega Serena Carpentieri, portavoce di Goletta Verde -. Questo non significa che sia tutto perfetto e che quindi ci si può fermare, come dimostra il caso del sequestro del depuratore de #La Maddalena. Occorre risolvere le criticità che abbiamo individuato e capire al più presto le cause del carico batterico rilevato. Tra l’altro, proprio alla vigilia della stagione balneare, anche l’Unione Europea ha nuovamente avviato una procedura di infrazione ai danni dell’Italia per il mancato rispetto della direttiva comunitaria sul trattamento delle acque reflue urbane, dopo già due condanne a carico del nostro Paese. La procedura coinvolge anche 64 agglomerati urbani sardi, per i quali secondo l’Ue non è stato dimostrato che tutto il carico generato riceve un adeguato trattamento secondario. Questa Regione ha già fatto più volte da apripista in Italia sul tema della depurazione e della difesa del proprio paesaggio, proprio per questo confidiamo che si prosegua su questa strada e si possa far sempre meglio. Le magnifiche coste dell’isola fanno gola a molti ed è bene mantenere alta la guardia.»

L’obiettivo del monitoraggio di Goletta Verde è individuare i punti critici di una regione, analizzando il carico batterico che arriva in mare. #Legambiente, è bene ribadirlo effettua un’istantanea che non vuole sostituirsi ai monitoraggi ufficiali e non assegna patenti di balneabilità. È evidente, però, che i punti critici evidenziati dai monitoraggi – che nel caso della foce del Rio Cuggiani si è ripetuto anche lo scorso anno – meritano un approfondimento da parte degli enti competenti.

I prelievi e le analisi di Goletta Verde sono stati eseguiti dal laboratorio mobile di Legambiente nei giorni 27, 28, 30 giugno e 1 luglio. I parametri indagati sono microbiologici (enterococchi intestinali, Escherichia coli) e vengono considerati come “inquinati” i risultati che superano i valori limite previsti dalla normativa sulle acque di balneazione vigente in Italia (Dlgs 116/2008 e decreto attuativo del 30 marzo 2010) e “fortemente inquinati” quelli che superano di più del doppio tali valori.

Sono sei, in totale, i punti analizzati in provincia di Cagliari, tre dei quali nel capoluogo (al #Poetto, di fronte ospedale marino, alla spiaggia #Calamosca e allo sbocco canale stagno di Cagliari, in località #Giorgino). Gli altri punti monitorati sono stati quelli nei comuni di #Pula (sia alla spiaggia nei pressi della foce che alla foce del Rio Pula) e #Villaputzu (spiaggia nei pressi della foce del fiume #Flumendosa, in località #Porto Corallo). Entro i limiti di legge anche i tre campionamenti in provincia dell’Ogliastra: a Lotzorai (alla spiaggia nei pressi della foce del #Rio Girasole in località #Iscrixedda) a #Tortolì (spiaggia nei pressi della foce del Rio Foddeddu) e a #Tertenia (spiaggia di #Serralla). Tre i punti analizzati anche in provincia di #Oristano. Tranne quello a Tresnuraghes già citato, sono risultati nella norma le acque prelevate nel capoluogo (#Foce Tirso a #Torre Grande e #Marina di Torre Grande, allo sbocco del canale #stagni di Cabras). Sette i punti in provincia di Olbia Tempio, anche qui tutti nella norma: a #San Teodoro (spiaggia Isuledda a Puntaldia, spiaggia fronte sbocco canale a #Cala D’Ambra e alla spiaggia #La Cinta di Puntaldia); a Olbia (spiaggia nei pressi della foce #Pittulongu e alla foce del Rio Bados) e a Trinità D’Agultu (in località #Costa Paradiso, alla spiaggia e alla foce del fiume #Li Cossi). Dei sei punti monitorati in provincia di Sassari, oltre i due fortemente inquinati di #Valledoria e #Sorso, gli quattro sono risultati nella norma: sempre a #Valledoria (foce fiume #Coghinas, località #San Pietro a Mare); a #Sassari (spiaggia di #Platamona, fronte stabilimento diroccato); ad #Alghero (sbocco porto canale a #Fertilia e alla #spiaggia di Maria Pia). Entro i limiti di legge, infine, i prelievi effettuati a #Bosa, in provincia di Oristano (alla foce del #fiume Temo ed alla spiaggia di #Bosa Marina).

La tappa di Goletta Verde in Sardegna è stata anche l’occasione per ribadire la necessità di proseguire nella tutela delle coste della regione che si avvale già di un piano paesaggistico tra i più avanzati in Italia. Di esempi virtuosi ve ne sono tanti, a partire proprio dai comuni premiati da #Legambiente e #Touring Club nell’annuale “Guida blu – Il mare più bello” con le “5 vele” e che vede da anni primeggiare la Sardegna. #Posada (Nu) si piazza al terzo posto in Italia, sul podio della classifica delle località peninsulari e delle isole maggiori. “5 vele” sventolano però anche a #Baunei, a #Bosa e a #Domus de Maria, new entry del 2014. La Sardegna è addirittura imbattibile nella classifica dei comprensori turistici con ben 5 distretti nella top ten. Al primo posto c’è il #Golfo di Orosei, #Ogliastra e #Baronia e a seguire #Sinis e Arburese; #Golfo degli angeli; #Sulcis Iglesiente e #Costa Nord Occidentale e #Parco dell’Asinara. Questa mattina, come già sottolineato, Legambiente ha consegnato questa mattina l’ambito vessillo delle “5 vele” al sindaco di Posada, mentre ieri era stato consegnato al primo cittadino di #Domus de Maria.

«La riconferma delle tante “5 vele” che sventolano in questa regione sono la dimostrazione che le battaglie avviate negli anni passati ormai hanno portato i frutti sperati – dice Marta Battaglia, del direttivo di Legambiente Sardegna -. Un risultato che però non deve assolutamente far abbassare la guardia. Gli splendidi panorami di quest’isola, il suo mare cristallino e i tanti esempi di buone pratiche nel campo della sostenibilità ambientale rischiano sempre di subire gli attacchi  di speculazioni e cemento. È quindi fondamentale mantenere alta l’attenzione e convogliare le esperienze raccolte e dare inizio ad una nuova fase che possa fungere da volano per l’economia turistica oltre che per la protezione della biodiversità. Durante la tappa di Goletta Verde in Sardegna abbiamo chiesto proprio questo: la necessità di estendere sempre più le aree marine protette, difendere, correggere e rafforzare ulteriormente le misure di tutele del Piano Paesaggistico Regionale del 2006 che è ancora un esempio a livello nazionale. Lo abbiamo chiesto alla Regione proprio durante la sosta di Goletta Verde a Cagliari e le dichiarazioni dell’assessore regionale all’Urbanistica #Cristiano Erriu di ieri circa l’impegno a rafforzare ancora di più il #Piano Paesaggistico regionale ci rassicurano. Speriamo che la politica riparta anche dagli insegnamenti che ancora dobbiamo trarre in tema di difesa del territorio, anche alla luce delle ultime alluvioni che hanno messo in ginocchio diversi centri dell’isola.»

Anche quest’anno il Consorzio Obbligatorio degli Oli Usati, che da 30 anni si occupa della raccolta e del riciclo dell’olio lubrificante usato su tutto il territorio nazionale, è main partner della storica campagna estiva di Legambiente. «La difesa dell’ambiente, e del mare in particolare, rappresenta uno dei capisaldi della nostra azione», spiega Antonio Mastrostefano, direttore della Comunicazione del COOU. L’olio usato si recupera alla fine del ciclo di vita dei lubrificanti nei macchinari industriali, ma anche nelle automobili, nelle barche e nei mezzi agricoli di ciascun cittadino. «Se eliminato in modo scorretto questo rifiuto pericoloso può danneggiare l’ambiente in modo gravissimo: 4 chili di olio usato, il cambio di un’auto, se versati in mare inquinano una superficie grande come sei piscine olimpiche». A contatto con l’acqua, l’olio lubrificante usato crea una patina sottile che impedisce alla flora e alla fauna sottostante di respirare. Lo scorso anno in Sardegna il COOU ha raccolto 3.143 tonnellate di olio usato – 1.585 in provincia di Cagliari, 1.079 a Sassari, 272 a Oristano e 207 a Nuoro – evitandone così lo sversamento nell’ambiente.

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Consiglio regionale 42 copia

La #Giunta regionale, su proposta dell’assessore della Sanità, Luigi Arru, ha stanziato un milione di euro per i centri contro la violenza sulle donne e per quelli di accoglienza. Ai centri anti-violenza sono destinati 350mila euro, mentre 650mila vanno ai centri di accoglienza. «Nel prossimo stanziamento – ha detto l’assessore Arru – bisognerà inserire anche l’istituzione del centro anti-violenza per la zona di Carbonia e Iglesias». 

La Giunta ha nominato il commissario straordinario dell’Agenzia regionale della Sanità: è l’avvocato Tiziana Ledda. 

Con una delibera presentata dall’assessore dell’Ambiente, Donatella Spano, è stato deciso che l’allerta della Protezione civile per eventi di criticità ordinaria (che talvolta, come è accaduto di recente, si trasformano in eventi eccezionali) dovrà essere dato non solo con l’inserimento della notizia sul sito della stessa Protezione civile, ma anche con la comunicazione diretta ai comuni interessati. Il provvedimento era stato richiesto del Capo della Protezione civile nazionale, Franco Gabrielli.

Su proposta dell’assessore degli Enti locali Cristiano Erriu, infine, la Giunta ha nominato la dottoressa Giovannina Busia commissario straordinario del comune di Ilbono. Sempre su proposta di Erriu è stata approvata la cessione al comune di Osini a prezzo simbolico di terreni e fabbricati, compresa la vecchia stazione ferroviaria in disuso, ex Ferrovie della Sardegna.

Giunta regionale

La Giunta regionale ha dato il via libera alla ripartizione di 27 milioni come contributi all’attività di manutenzione dei #Consorzi di Bonifica, con l’approvazione della delibera presentata dall’assessore all’Agricoltura Elisabetta Falchi. L’assessore ha ricordato che i commissari nominati dalla Giunta stanno effettuando verifiche e ricognizioni in ogni consorzio. E che in base a questa attività verranno stabiliti nuovi criteri di ripartizione delle risorse, per puntare su un uso più efficiente dei finanziamenti della Regione. 

L’Esecutivo guidato da Francesco Pigliaru ha prorogato fino al 31 luglio la scadenza per la iscrizione delle società sportive all’albo regionale. «E’ una proroga straordinaria, solo per quest’anno», ha spiegato l’assessore Claudia Firino. L’assessore della Cultura e dello Sport, illustrando alla Giunta la sua delibera, approvata nella seduta di oggi, ha annunciato che dall’anno prossimo saranno definiti nuovi criteri, con diverse procedure, per l’accesso ai contributi regionali.

La cessione dall’agenzia Laore al comune di Ozieri al prezzo simbolico di un euro dell’edificio della scuola media di Chilivani con il fabbricato di servizio e di alcune strade rurali, proposta dall’assessore agli Enti locali Cristiano Erriu, è stata autorizzata dalla Giunta regionale.

Tra le altre delibere approvate tre sono quelle proposte dall’assessore dell’Ambiente Donatella Spano. La prima approva un finanziamento per l’ampliamento della discarica di Ozieri, la seconda dà l’ok alla procedura di verifica del progetto di ampliamento di un’area per il conferimento di rifiuti speciali prodotti dall’attività di costruzione, demolizione e scavi nel comune di Tempio Pausania, frazione di Bassacutena. La terza infine approva la valutazione di impatto ambientale per un parco eolico a Marrubiu, senza imporre nuovi vincoli. Riguarda ancora l’assessorato all’Ambiente lo spostamento di fondi all’interno del bilancio proposto dall’assessore al Bilancio Raffaele Paci.

Sulla base di un rilievo della #Corte dei Conti, l’assessore dei Trasporti Massimo Deiana ha presentato una delibera, approvata dalla Giunta, con la quale viene ripristinata la corretta suddivisione tra parte fissa e parte variabile, legata agli obiettivi raggiunti, del trattamento economico dell’amministratore unico dell’Arst, che era stata modificata nel dicembre dello scorso anno.

La Giunta ha ratificato tre nomine.

Costantino Foddai è stato nominato, su proposta dell’assessore della Sanità Luigi Arru, commissario della Fondazione San Giovanni Battista di Ploaghe.

Su proposta dell’assessore dell’Agricoltura Elisabetta Falchi, i nuovi direttori generali di Argea e Laore sono rispettivamente Gianni Ibba e Maria Ibba.

Non è stato invece discusso l’atteso disegno di legge sulle “Disposizioni urgenti in materia di organizzazione della Regione”. Lo stesso assessore degli Affari generali Gianmario Demuro, che lo ha elaborato, ha ritenuto opportuno un ulteriore approfondimento da parte della Giunta sugli articoli relativi al tema della mobilità.

 

Cristiano Erriu
Olbia è il primo comune sardo in cui viene sperimentata una innovativa metodologia, condivisa con la Regione, per la tutela del territorio secondo una nuova visione paesaggistico-urbanistica. Il protocollo tecnico di intesa Regione-Comune è stato firmato, stamani, dall’assessore degli Enti locali, finanze e urbanistica, Cristiano Erriu, e il vicesindaco di Olbia, Carlo Careddu.
Obiettivo del protocollo è la sperimentazione di processi collaborativi per elaborare il Piano urbanistico comunale coerentemente con le previsioni del Piano paesaggistico. Si punta ad avere procedure standardizzate e semplificate per adeguare gli strumenti urbanistici comunali e aggiornarli secondo una nuova visione paesaggistico-urbanistica del territorio nel rispetto delle previsioni del #Piano Paesaggistico Regionale (Ppr). In base all’accordo le parti cooperano, infatti, per favorire la piena attuazione del Piano paesaggistico regionale e promuovere azioni di tutela e valorizzazione delle valenze paesaggistiche di ambito omogeneo sotto il profilo geomorfologico, storico, culturale e paesaggistico.
Vista la complessità dei processi, l’assessorato regionale supporterà l’ente locale nella redazione dello strumento urbanistico fornendo assistenza tecnico-giuridica. Inoltre, si impegna a costruire il “Database delle informazioni territoriali”, già in corso di creazione, e a implementare la banca dati geografica regionale contenente il patrimonio storico-culturale dell’Isola. Infine l’assessorato sosterrà lo sviluppo e l’analisi paesaggistica per definire i perimetri e le discipline di tutela.
«Olbia, sia per l’ampiezza dell’abitato che per la presenza della fascia litoranea – ha dichiarato l’assessore Erriu – rappresenta un buon banco di prova per iniziare la sperimentazione che intende accompagnare i comuni sardi nell’adeguamento dei propri strumenti urbanistici al Ppr. Adesso sono in preparazione i protocolli d’intesa per Cagliari e Alghero.»

 

Pigliaru Erriu Piano strategico sulcis

La Regione Sardegna reinveste sul Sulcis i soldi della zona franca urbana per dare continuità al regime. Lo ha annunciato il presidente Francesco Pigliaru, questa mattina, in apertura della riunione con i sindaci del territorio, convocata per fare il punto sullo stato di attuazione del Piano Sulcis. All’incontro in Sala Giunta con i rappresentanti dei 23 Comuni, erano presenti anche l’assessore degli Enti locali Cristiano Erriu e il coordinatore del tavolo tecnico istituzionale Tore Cherchi, delegato a guidare la nuova struttura attivata dalla Presidenza, in sinergia con gli assessorati, per il rafforzamento del Piano attraverso una governance unica.

Il presidente della Regione, partendo dall’argomento del fisco per le piccole e medie imprese, ha ricordato che l’intervento di defiscalizzazione diffusa della #Zona franca del Sulcis è operativo dal mese passato: si applica a 4539 piccole e micro imprese del territorio provinciale per un equivalente di 124,4 milioni di euro, cifra che garantirà la copertura per tutte le imprese richiedenti per un periodo minimo di tre anni. Francesco Pigliaru ha sottolineato come i fondi di provenienza statale che sostituiscono gli adempimenti fiscali da parte delle imprese, siano soggetti a compartecipazione da parte della Regione: «Ed è volontà della Regione continuare a intervenire sulla leva fiscale. Stiamo valutando l’utilizzo di queste compartecipazioni per prolungare di uno o due anni l’intervento garantito dallo Stato. È una scelta che conferma l’intenzione di reinvestire sul Sulcis tutte le risorse che dalla stessa area provengono». 

La riunione è proseguita con l’illustrazione dello Stato di attuazione del Piano, secondo le linee guida del protocollo d’intesa. Sul tema grande impresa è stato sottolineato che è in approvazione proprio oggi il Contratto di sviluppo per Eurallumina, con un investimento di 188 milioni di euro, mentre è in via di definizione il Contratto di sviluppo per la realizzazione di un impianto per la produzione di biofuel a Portovesme con un investimento di circa 230 milioni di euro. Su #Alcoa c’è l’impegno per la ripresa produttiva, e sono stati avviati contatti con nuovi potenziali investitori. Sul fronte energia, è stato aperto un confronto con Enel per l’ammodernamento della centrale Grazia Deledda, contestualmente sarà preparato il bando per la centrale da 250 MW ed è in corso l’attività per portare a regime i programmi previsti nel polo tecnologico dell’energia, con un impegno di 68 milioni di euro. Confermato il processo di chiusura e poi messa in sicurezza di #Carbosulcis, nei piani della Regione c’è l’impegno di intervenire con misure adatte per la prevenzione di impatti sociali negativi. Una forte accelerazione, in termini di azioni e date, viene impressa al bando 99Ideas, con l’obiettivo di promuovere bandi coerenti con la progettazione emersa dal concorso di idee. Su Igea è stato evidenziato come la Regione, evitando censure sugli aiuti di Stato, abbia l’obiettivo complesso sul piano giuridico di rimettere l’azienda in condizioni di piena operatività per custodire i siti dismessi e fare le bonifiche. Altri punti toccati sono stati la filiera agroalimentare peculiare del territorio e la filiera del turismo, considerati ambiti di particolare rilevanza per le potenzialità di crescita: 38 le richieste arrivate per il primo bando effettuato, con 6,1, milioni di euro di incentivi concessi, a fronte di una disponibilità pari a 10 milioni. Per quanto riguarda il Parco geominerario, la Regione mira a garantirne con apposita delibera la piena operatività, e avvia le procedure per la richiesta di riconoscimento Unesco del patrimonio minerario sardo. Istruttorie in corso per i porti e programma indicativo di trenta mesi per la grande banchina del porto industriale di Portovesme. Per le strade, è in fase di progettazione il piano approvato dalla giunta che ha mostrato notevoli ritardi attuativi; sul collegamento del bacino idrico del Sulcis con quello regionale del Flumendosa, c’è l’impegno della Regione a ripristinare gli stanziamenti necessari, stimati in 60 milioni di euro, in passato già assegnati e poi reindirizzati dalla precedente amministrazione. Infine l’argomento politiche attive del lavoro e sostegno al reddito, con alcuni punti fissi: definire con il Governo una soluzione per i lavoratori dell’indotto Alcoa; una modalità di copertura per la cassa integrazione in deroga Eurallumina in scadenza a fine agosto; fronteggiare le conseguenze del Decreto del Governo sugli ammortizzatori sociali; avviare i primi programmi sulle politiche del lavoro in funzione degli investimenti #Biofuel ed #Eurallumina.

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«Anche in politica, la fretta fa i gattini ciechi. Applicando in maniera pedissequa la riforma Renzi-Del Rio sugli Enti Locali, la Giunta Pigliaru soffoca la base dell’autonomismo comunale – denuncia l’ex presidente della Regione Mario Floris. E’ un brutto segnale anche per l’Autonomia regionale, per la nostra “specialità autonomistica”.»

Dopo aver letto in un dispaccio dell’ANSA la dichiarazione da Bruxelles, dove era in missione, dell’assessore degli Enti locali Cristiano Erriu, il leader dell’Uds Mario Floris chiede al presidente Francesco Pigliaru di «far conoscere anche a noi le linee guida che la Giunta regionale ha elaborato e le sedi nelle quali è in corso il dibattito – come ha dichiarato l’assessore Erriu – sulla strutturazione del nuovo sistema degli Enti Locali in Sardegna, secondo i principi della riforma Renzi-Del Rio.  Anche noi abbiamo diritto di partecipare».

«Sono certo che l’assessore Erriu ben conosce lo #Statuto Sardo, che è legge costituzionale, esattamente la legge n. 3 del 1948 con la quale i “Padri Costituenti” hanno fissato i principi fondamentali della nostra Autonomia, tra i quali – precisa Mario Floris – la competenza legislativa primaria in materia di ordinamento degli enti locali, che la Giunta Pigliaru, applicando subito la legge Renzi-Del Rio, approvata nei giorni scorsi, vorrebbe affossare.»

«E’ un obiettivo dichiarato e ciò preoccupa per gli effetti devastanti che può avere nel sistema istituzionale, culturale e sociale complessivo della Sardegna e del sistema autonomistico.»

«Con la scusa dell’utilizzo dei fondi europei – incalza il leader dell’Uds Mario Floris – a Bruxelles l’assessore Erriu ha sottolineato – si legge nella nota ANSA del 19 giugno scorso – che la Sardegna è tra le Regioni d’Italia col più alto numero di piccoli Comuni e che il varo di un nuovo sistema di poteri locali fondato sulle unioni e sui processi di fusione tra Comuni, rappresenta un obbligo imposto dalla legge Renzi.»

«E’ una strada pericolosa, questa – sottolinea ancora Mario Floris – e la fretta che la Giunta regionale vuole imporre non può passare sulla testa del nostro Statuto e dei nostri poteri autonomistici, i cui principi sono inalienabili, fondati su ragioni storiche, culturali, economiche, sociali e territoriali nelle quali i piccoli Comuni sono il tessuto connettivo della nostra identità.»

«Non possiamo essere succubi o sottomessi ai poteri romani e non verremmo che le nostre comunità un domani prossimo finissero in mano ad una podestà. Un film già visto e purtroppo tragico, di un modello di libertà fondato solo sul dio denaro e sulla volontà di una parte, se non di un singolo.».

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Del Fondo unico destinato ai trasferimenti dalla Regione agli Enti Locali, che ammonta a circa 490 milioni di euro, la Regione ha finora trasferito ai comuni solo il 40% per le difficoltà imposte dal patto di stabilità, sul cui tetto per il 2014 è nelle fasi finali la trattativa con il Governo. 

E’ emerso ieri, nel corso della Conferenza permanente Regione-Enti Locali, cui hanno partecipato il presidente Francesco Pigliaru e gli assessori degli Enti Locali Cristiano Erriu, della Programmazione Raffaele Paci e degli Affari generali Gianmario Demuro. 

Mentre per il 2015, quando la Sardegna non avrà più il vincolo del patto di stabilità ma solo quello del pareggio di bilancio, non ci saranno problemi – hanno rimarcato i rappresentanti della Giunta -, per quest’anno la Regione deve ancora rispettare quel tetto di spesa, ma si è impegnata a trasferire immediatamente un altro 20%. Per il rimanente 40% sarà necessario attendere la conclusione, ormai imminente, della trattativa con il Governo. La Regione, hanno sostenuto gli assessori presenti, considera prioritari i finanziamenti destinati agli enti locali perché servono ad attivare servizi per i cittadini e sono destinati, soprattutto, al sostegno per i più deboli. Quindi con le nuove possibilità di spesa sarà garantita la copertura del fondo unico al cento per cento. 

L’altro tema all’ordine del giorno della Conferenza era quello delle riforme. Anche su questo c’è stato pieno accordo, a partire dalla necessità che la Regione tenga conto della riforma Delrio, fino al passaggio di competenze dallo Stato alla Regione sulla gestione di tutta la finanza locale. La Giunta ha ribadito che coinvolgerà tutte le associazioni degli Enti Locali nel processo di riforma a cui la Giunta sta lavorando. 

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Gli enti interessati si attivino per il ripristino immediato del tratto di strada della #strada provinciale n. 2 (Portoscuso-Carbonia-Villamassargia), da tempo chiuso per il rischio cedimento del cosiddetto ponte di Barbusi. Affinché questo avvenga, la Giunta regionale vigili e, se necessario, intervenga per quanto di sua competenza.

Con un’interpellanza depositata nella giornata di ieri, il consigliere regionale Ignazio Locci (Forza Italia) si è rivolto al presidente della Giunta regionale, Francesco Pigliaru, e all’assessore agli Enti locali, Cristiano Erriu, «per sapere se siano a conoscenza della situazione riguardante la strada provinciale n. 2 (nel documento sono ricostruiti gli eventi che hanno obbligato alla chiusura del tratto stradale), se abbiano disposto una verifica riguardante sicurezza ed emergenza dell’arteria in questione e, soprattutto, se sia stato avviato un controllo sull’operato del commissario della ex Provincia di Carbonia Iglesias in riferimento, nello specifico, al protocollo d’intesa tra comune di Carbonia ed ente intermedio stipulato proprio per la soluzione del problema ma rivelatosi, a oggi, evidentemente inefficace».

«Dall’interdizione del traffico veicolare nella strada provinciale 2, precisamente tra il chilometro 53.700 e il chilometro 54.500, a oggi, è trascorso fin troppo tempo. È giunto il momento – conclude Ignazio Locci – che chi di competenza si adoperi per ripristinare la strada, percorso obbligato per chi quotidianamente raggiunge il capoluogo sardo.»