19 April, 2024
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La consigliera comunale del Patto Civico Daniela Garau ha presentato un’interpellanza sulla stabilizzazione dei lavoratori in utilizzo, 5 nel comune di Carbonia che hanno lavorato per un periodo complessivo di 36 mesi, maturando il diritto alla stabilizzazione. 

La Giunta regionale intende incentivare gli enti locali alla trasformazione dei contratti a tempo determinato dei lavoratori coinvolti in questi progetti di utilizzo in rapporti di lavoro a tempo indeterminato, attraverso il ricorso alla procedura di stabilizzazione e per tale finalità concede agli enti che assumono a tempo indeterminato un contributo nella misura del 100% degli oneri retributivi e riflessi e, comunque, nella misura massima di € 30. 000 a decorrere dalla data di assunzione a tempo indeterminato.

“Il nostro Comunesottolinea Daniela Garau -, a differenza di ciò che sta accadendo in altri Enti locali, ha deciso per ragioni inspiegabili, di proseguire i cantieri comunali affidandoli, però, ad una cooperativa sociale. Ciò comporta che questi lavoratori, anziché avere l’opportunità, in virtù del diritto maturato, di essere assunti a tempo indeterminato dal Comune con contratto collettivo nazionale di lavoro del comparto Enti locali, potranno eventualmente accettare la proposta di lavoro da parte della cooperativa sociale con contratto privatistico.”

Daniela Garau chiede di conoscere, infine, quali siano “le ragioni per cui il Comune abbia deciso di affidare l’appalto ad un soggetto privato, esternalizzando il progetto e non assumere, invece, direttamente detti lavoratori con tutte le conseguenze che ne deriverebbero per i 5 lavoratori del nostro Comune”.

 

I consiglieri comunali di minoranza del Patto civico Daniela Garau e Daniele Mele, hanno presentato una mozione al presidente del Consiglio comunale Federico Fantinel ed al sindaco di Carbonia, Pietro Morittu, per l’attivazione dell’hub vaccinale.

«Pur non essendo noti i dati ufficiali dei soggetti positivi al Covid-19 e di quelli ospedalizzati, si ha ragione di ritenere che i numeri siano importanti, rispetto anche a quelli non dichiarati scrivono Daniela Garau e Daniele Mele -. Questa importante incidenza sulla popolazione del Sulcis Iglesiente, soprattutto su quella parte anziana e fragile, pone il problema, anche e, soprattutto, per ragioni di prevenzione, di garantire l’apertura immediata a Carbonia di un hub vaccinale che consenta agli over 60 e a tutti i soggetti fragili di potersi vaccinare o effettuare il richiamo vaccinale senza dover sopportare alcun disagio o, quantomeno limitandoli al massimo, non ultimi i disagi legati alle percorrenze chilometriche, alle difficoltà di utilizzo dei mezzi pubblici e di esborso di risorse economicheaggiungono Daniela Garau e Daniele Mele -; constatato che sia urgente rafforzare la dimensione locale e i servizi di prossimità e considerato che è necessario sollecitare con urgenza gli organi competenti ad attivare nell’immediato a Carbonia l’hub vaccinale, la mozione impegna il Sindaco e la Giunta, resi noti i dati ufficiali del numero dei soggetti positivi al Covid-19 e di quelli ospedalizzati, ad attivarsi per sollecitare gli organi competenti all’apertura immediata a Carbonia dell’hub vaccinale.»

Daniela Garau, consigliera di minoranza del Consiglio comunale di Carbonia, ha presentato un’interpellanza, sottoscritta anche da alcuni colleghi, sulla situazione venutasi a creare, da più di sette giorni, nel cimitero di Carbonia, per la carenza di loculi sepolcrali.
«Ieri si è appreso che nella camera mortuaria del cimitero di Carbonia sono presenti, da almeno 6 giorni, alcune salme di soggetti defunti, in attesa di essere tumulate nei loculi sepolcralidice Daniela Garau -. Poiché questa situazione contravviene alla normativa di settore e non è certamente degna di un Paese civile, appare urgente ed opportuno affrontare quella che si prospetta essere una vera e propria emergenza che rende ancora più deprimente e doloroso l’addio per chi ha perso una persona cara.»
«A tal fineconclude Daniela Garausi chiede al Sindaco e alla Giunta comunale di riferire in aula quali siano le motivazioni dell’insorgenza di detta problematica e quali gli intendimenti, le azioni ma, soprattutto, secondo quale tempistica si intenda porre rimedio a detta incresciosa e triste situazione.»

Ieri pomeriggio, nel corso della seduta del Consiglio comunale, si sono trattati gli atti con i quali intendevamo avere rassicurazioni in merito alla riapertura della piscina comunale.

Le risposte date, purtroppo, non solo, non sono state rassicuranti sulla riapertura imminente, ma soprattutto, non è chiaro quale iter si intenda seguire per arrivare ad una soluzione finalizzata alla stessa riapertura.

Si è detto di tutto e di più, ma i dubbi, anziché essere risolti, si sono moltiplicati.

L’amministrazione ha ipotizzato l’affidamento ad un altro soggetto, diverso dall’attuale concessionario.

A questo punto ci si chiede: ma allora l’attuale società è inadempiente? E se sì, rispetto a quale obbligo?

L’amministrazione ha mai diffidato l’attuale società all’adempimento di eventuali obblighi contrattuali?

Il contratto di concessione è stato risolto o risulta ancora in essere?

Allo stato attuale non risulterebbero “messe in mora” e/o diffide nei confronti della società concessionaria.

L’amministrazione comunale perché non ha dato seguito a quanto dichiarato nel novembre del 2021, allorquando asseriva che la chiusura fosse stata concordata con la società e che sarebbe stata funzionale all’esecuzione a suo carico di lavori di ristrutturazione per i quali risultavano già disponibili 50mila euro?

I lavori di ristrutturazione ed efficientamento di cui necessiterebbe la piscina, peraltro noti da tempo, forse più di 10 anni, sono mai stati quantificati?

Si è mai cercato concretamente di porvi rimedio?

Parrebbe di no.

È certo, però, secondo quanto dichiarato, che l’amministrazione non abbia risorse sufficienti da destinare a ciò, neppure per compartecipare a bandi di finanziamento!!!

Ma questo, aggiungo io, era ben noto a tutti noi, almeno a chi non ha creduto al “libro dei sogni”.

Tralasciando considerazioni poco edificanti in merito alla perdita di opportunità per la mancata o ritardata partecipazione a bandi di finanziamento, rimane il problema più grave.

Il problema della perdita dell’ennesimo servizio a beneficio della nostra comunità, a beneficio di utenti dilettanti, agonisti e disabili, di un indotto economico mancato e di un aggravio di spese ulteriori a carico di decine e decine di persone che ogni giorno sopportano sacrifici per continuare a svolgere le attività correlate alla piscina.

Non ultimo, ma non certo per il minor pregio, l’ennesima perdita di una decina di posti di lavoro.

A tutto questo, però, nessuno di noi potrà abituarsi passivamente.

Ringrazio di cuore tutte le persone, utenti della piscina, che oggi con la loro presenza in aula consiliare hanno manifestato in modo silenzioso la loro preoccupazione ed evidenziato, se mai ce ne fosse stato bisogno, di quanto questo problema sia particolarmente sentito in città.

Grazie ancora.

Daniela Garau

Patto Civico

«Apprendo con profonda delusione del rigetto della richiesta di convocazione urgente del Consiglio comunale per discutere gli atti arretrati presentata da me e da 1/5 dei colleghi. Che fratta c’è? Nessuna, secondo la maggioranza Morittu. Interpellanze, mozioni, interrogazioni che giacciono ferme da sei mesi e per le quali non si ravvisa la necessità di discussione in Consiglio.»

A dirlo è Daniela Garau, consigliera di minoranza del Patto Civico nel Consiglio comunale di Carbonia.

«Si tratta di una trentina di attiaggiunge Daniela Garau che riguardano questioni importanti, tra le altre: l’esenzione dal pagamento del suolo pubblico per le attività commerciali; stato di degrado campi Rom e loro inclusione sociale; abbellimento vetrine dei locali commerciali non locati; altezze delle isole centrali delle rotatorie; attivazione scuola civica di musica; attivazione “Orti urbani”; 10 idee per rivitalizzare il centro città. E tante altre.»

«Ciò che è più grave non è solo il mancato rispetto del regolamento comunale che stabilisce la trattazione entro 20 giorni dalla presentazione degli atti, ma la noncuranza assoluta, in spregio alle regole della democrazia, delle esigenze di chi chiede risposte, ossia i cittadini. Mi rammarico di tutto ciò e auspico che, al di là dei ruoli e posizioni, pur divergenti, il rispetto di valori non negoziabili, quali il rispetto delle norme appunto, non vengano mai menoconclude Daniela Garau -. Per ora non è così. Spero non si debba arrivare a decisioni drastiche di richiesta di intervento di altri organi.»

«Il taser anche agli agenti della Polizia locale.» E’ la richiesta inoltrata dalla consigliera della Lega Monica Atzori, sottoscritta anche dai consiglieri del Patto civico Daniela Garau e Daniele Mele, al sindaco di Carbonia Pietro Morittu, che impegna Sindaco e Giunta ad adottare tutti gli adempimenti necessari per avviare la fase di sperimentazione per dotare gli agenti della Polizia locale del taser.

La richiesta della consigliera comunale leghista è quella di dare seguito al decreto sicurezza del 2018 che prevede la dotazione dell’arma ad impulsi elettrici alle forze di polizia nei comuni capoluogo e in quelli con più di 100mila abitanti.
«Il taser è già in dotazione a Polizia di Stato, Carabinieri e Guardia di Finanzia in diverse, città tra le quali anche Cagliaridice Monica Atzori -. Con la nostra richiesta, chiediamo al primo cittadino di pronunciarsi sull’avvio della fase sperimentale e della successiva modifica del regolamento di Polizia locale, affinché gli agenti possano dotarsi dell’arma ad impulsi elettrici. Il Taser è classificato come arma non letale e può servire, oltre che come deterrente, anche come arma di difesa per gli agenti in caso di aggressioni.»

 

«I conflitti bellici che si stanno consumando in queste ore in Ucraina rappresentano uno degli eventi più drammatici della storia recente dell’Europa, in spregio dei valori, dei principi fondamentali del diritto internazionale, europeo e della nostra Costituzione che ripudia ogni guerra come strumento di offesa alla libertà dei popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali.»

Lo scrivono in una nota, Daniela Garau e Daniele Mele del Patto Civico e Monica Atzori della Lega, consiglieri comunali di minoranza a Carbonia.

«È opportuno e urgente che le istituzioni tutte concordemente predispongano una linea politica e di azione immediata in termini di cooperazione internazionale, nazionale e locale per scongiurare la prevedibile catastrofe umanitaria ai danni della popolazione Ucraina, con conseguenze gravi e irreparabili per tutti i popoli civiliaggiungono Daniela Garau, Daniele Mele e Monica Atzori –. Condanniamo recisamente qualunque forma di violenza perpetrata ai danni della popolazione Ucraina, esprimiano solidarietà e vicinanza alle popolazioni coinvolte nella guerra e ci impegniamo, anche con un ordine del giorno che stiamo trasmettendo al Sindaco e alla Giunta, affinché si facciano carico di garantire qualunque forma di sostegno e aiuto umanitario per l’accoglienza anche nella città di Carbonia dei profughi ucraini, vittime della guerra, anche attraverso i privati che volessero ospitarli, in collaborazione anche con le realtà istituzionali, associative del territorio.»
«Sollecitiamo il Governo italianoconcludono Daniela Garau, Daniele Mele e Monica Atzori ad attivare qualsivoglia canale istituzionale/diplomatico per il superamento del conflitto armato e per la ripresa del dialogo.»

I consiglieri di minoranza Daniela Garau e Daniele Mele del Patto Civico e Monica Atzori della Lega, hanno presentato un’interpellanza al sindaco di Carbonia Pietro Morittu e alla Giunta, sui tempi di evasione delle pratiche dell’ufficio tecnico.

I tre consiglieri chiedono, nello specifico, di riferire in aula su quante siano attualmente le pratiche di competenza dell’ufficio tecnico giacenti inevase, quante di queste siano in attesa di integrazioni di competenza del soggetto richiedente e quante siano complete per essere evase dall’ufficio, quante provengano da privati cittadini e quante da persone giuridiche. Chiedono, inoltre, quale sia il tempo medio di evasione di una pratica urbanistica e quale sia lo stato di evasione delle 4.750 pratiche urbanistiche risalenti sin dal 1985. 

Daniela Garau, Daniele Mele e Monica Atzori, infine, chiedono se l’Amministrazione comunale di Carbonia intenda potenziare l’ufficio urbanistica con l’assunzione di personale o quali altri provvedimenti intenda adottare per risolvere il problema.

I consiglieri comunali di minoranza Daniela Garau e Daniele Mele del Patto Civico e Monica Atzori della Lega hanno presentato tre nuove mozioni al presidente del Consiglio comunale Federico Fantinel e al sindaco di Carbonia Pietro Morittu.

La prima mozione, una volta approvata dal Consiglio comunale, impegnerà il Sindaco e la Giunta «ad attivarsi al fine di perfezionare un accordo con i proprietari e/o conduttori e/o concessionari degli immobili ad uso commerciale inutilizzati ubicati, soprattutto, nel centro città, affinché detti locali e, soprattutto, le vetrine con affaccio sulle pubbliche vie, siano pulite e nelle vetrine dei locali inutilizzati vengano affisse foto in formato gigante ad alta risoluzione raffiguranti angoli della città, o immagini di attività storiche di Carbonia; ciòconcludono Daniela Garau, Daniele Mele e Monica Atzori con il contributo economico del Comune che valuterà anche l’opportunità di indire un concorso fotografico e/o manifestazione d’interesse per la selezione delle foto e/o immagini da affiggere nelle vetrine».

Una seconda mozione presentata dai tre consiglieri di minoranza riguarda la proposta di riattivazione della scuola civica di musica, all’interno della quale potrebbe operare, a titolo esemplificativo, un direttore artistico che impartirebbe l’indirizzo artistico, coordinerebbe e supervisionerebbe l’attività didattica, un servizio di segreteria preposto alla cura della gestione delle iscrizioni, del calendario didattico e delle aule, le attività formative ed extra formative, oltre i docenti di musica che gestirebbero la didattica, elaborerebbero i piani didattici, selezionerebbero gli allievi, parteciperebbero alle attività collaterali quali saggi, seminari, concerti, offrendo così opportunità di lavoro in un territorio in cui la disoccupazione ha raggiunto livelli non più sostenibili.

Una terza ed ultima mozione presentata dai consiglieri Daniela Garau, Daniele Mele e Monica Atzori, propone l’adozione degli “Orti Urbani” e, a tal fine, una ricognizione, soprattutto nelle periferie, dei terreni abbandonati, incolti e/o adibiti a verde pubblico, dove poterli realizzare; e l’adozione di un idoneo regolamento, per poi procedere alla pubblicazione di una manifestazione di interesse e/o bando di assegnazione, dando preferibilmente priorità a soggetti svantaggiati, disoccupati/inoccupati o cassaintegrati, anziani, giovani e anche ad associazioni per fini pedagogici e socioculturali; e, infine, di coinvolgere, tramite un processo partecipato, tutta la cittadinanza e tutte le associazioni.

I consiglieri di minoranza Daniela Garau e Daniele Mele del Patto Civico e Monica Atzori della Lega, hanno presentato una mozione al presidente del Consiglio comunale Federico Fantinel ed al sindaco di Carbonia Pietro Morittu, con la quale chiedono l’applicazione del decreto PUC (Progetti Utili alla Collettività) per i percettori del Reddito di Cittadinanza.

Ritenuto che è interesse dei Comuni e della collettività in un’ottica di inclusione sociale, collaborazione attiva e solidarietà sociale, attivare progetti Utili alla Collettività (PUC) e stabilire le attività che i percettori del Reddito di Cittadinanza dovranno svolgere e che nel comune di Carbonia i percettori di Reddito di Cittadinanza sono un numero considerevole. E ancora, tra l’altro, che gli oneri per l’attivazione e la realizzazione dei PUC non gravano sui bilanci comunali.

La mozione, se venisse approvata, impegnerebbe il sindaco Pietro Morittu e la sua Giunta, ciascuno per le proprie competenze, a predisporre entro 60 giorni dall’approvazione di questa mozione, i progetti utili alla collettività in ambito culturale, sociale, artistico, ambientale, formativo e di tutela dei beni comuni, cui saranno tenuti, offrendo la loro disponibilità, i beneficiari del Reddito di Cittadinanza, ai sensi dell’art. 4, comma 15 del decreto-legge n. 4/2019.

La mozione impegnerebbe, altresì, il Sindaco e la Giunta a realizzare celermente ogni azione utile e necessaria al fine di rendere attuabili detti progetti e coinvolgere i residenti nel comune di Carbonia beneficiari del Reddito di Cittadinanza – tenuti a svolgere lavori di pubblica utilità – in un’ottica di potenziamento e supporto dei servizi civici alla collettività. E, infine, l’amministrazione a controllare e monitorare l’effettiva partecipazione ai progetti utili alla collettività dei residenti nel comune di Carbonia percettori del Reddito di cittadinanza.