29 March, 2024
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Dopo 6mila chilometri, 20 Regioni e altrettante città attraversate, la Carovana dello Sport Integrato ha portato a termine la sua lunga missione d’inclusione sociale. Lunedì pomeriggio la prestigiosa Aula Giulio Cesare, abituale sede delle riunioni dell’Assemblea Capitolina, è stata la cornice dell’evento conclusivo della kermesse targata Csen. I componenti dei 4 Equipaggi si sono ritrovati in Piazza del Campidoglio, laddove la lunga avventura era partita, e sono stati accolti con grande calore dalle autorità della capitale oltre che dai vertici nazionali Csen.

Dopo l’esecuzione solenne dell’Inno di Mameli da parte della Banda della Polizia locale di Roma, la comitiva ha preso posto nella sala Giulio Cesare. E qui, a fare gli onori di casa, è stato Enrico Stefàno, vice presidente vicario dell’Assemblea Capitolina: «Siamo orgogliosi di ospitarvi. E sono emozionato, perché iniziative come questa riempiono di gioia. Come Roma Capitale siamo ben felici di condividere con voi questi momenti e di darvi tutto il supporto necessario». Breve ma sentito l’intervento del Responsabile Csen Progetti Andrea Bruni: «Non voglio togliere spazio alle relazioni degli ospiti – ha affermato – dopo aver parlato tanto nel corso della Carovana, mi armo di carta e penna per trarre spunti dalle idee da chi ci ha seguiti». Il presidente Csen Nazionale Francesco Proietti ha invece voluto mettere al centro dell’attenzione il lavoro degli operatori sul campo: «La situazione è nelle mani soprattutto dei comitati periferici, che da anni lavorano in questo settore. Siamo un Ente pieno di risorse e talvolta ce lo dimentichiamo. Queste occasioni, invece, ci consentono di stare tutti insieme e di crescere».

Dopo i primi interventi istituzionali c’è stato spazio per i grandi protagonisti dell’evento, ovvero i quattro Equipaggi, che hanno avuto modo di rivivere le emozioni del loro viaggio e di raccontare quanto la Carovana abbia permesso di realizzare un’inclusione sociale reale grazie anche al supporto degli alunni degli istituti coinvolti nell’alternanza scuola-lavoro. Assieme a loro hanno preso la parola anche i rappresentanti delle istituzioni che hanno sposato l’iniziativa della Carovana dello Sport Integrato. A partire da Cinzia Nava, presidente della Commissione Pari Opportunità della Regione Calabria, per passare poi a Sergio Cantiani, sindaco di Marsicovetere, Isabella Lettori, assessore dei Servizi sociali del comune di Brindisi, Eddy Tosi, sindaco di Vigasi, Lorenzo Lucarelli, assessore dello Sport del comune di Narni, Luca Santambrogio, sindaco di Meda e Nicola Sassu, primo cittadino di Sennori.

Il vice presidente nazionale Gianfranco Sartini ha sottolineato i notevoli traguardi raggiunti dal progetto, che ha ottenuto delle medaglie da parte del presidente della Repubblica, della Regione Emilia Romagna e della Regione Lombardia: «Dentro questa Carovana c’è un mondo strepitoso e un messaggio importantissimo che abbiamo voluto lanciare tutti assieme – ha dichiarato – il nostro intento è quello di fare rete sul sociale e sul territorio, avvicinando le persone e creando ponti».

Commoventi le parole del presidente Csen Lazio Giampiero Cantarini, che ha voluto raccontare un episodio che lo ha riguardato in prima persona: «Una mattina, su invito di Andrea Bruni, mi sono recato nel quartiere San Lorenzo di Roma, dove si teneva una manifestazione di Sport Integrato. Dopo la presentazione ufficiale ho tentato qualche approccio in campo. Poi mi si è avvicinata una bimba. Io sono una bambina disabile – ha detto – e mi pare che tu non abbia capito molto di questo gioco. Non ti preoccupare, tanto se sbagli ti applaudiamo lo stesso. L’importante è stare assieme». In quel momento ho capito cosa è l’inclusione sociale. La capitale dello sport siamo noi, e lo abbiamo mostrato a tutta l’Italia”. Henrika Zecchetti, presidente del Csen provinciale di Roma, ha poi voluto accendere un focus sulla Carta dei Valori dello Sport Integrato: «Il Comitato di Roma ha sostenuto fortemente questa nobile iniziativa che pone in primo piano l’inclusione sociale e che ha avuto un’importante cassa di risonanza nazionale. Ne approfitto per invitare tutti voi alla giornata dello sport dedicata a Mario Pappagallo, che vuole ulteriormente sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema».

Riflettori puntati, ovviamente, anche sul mondo della scuola. Nell’Aula Giulio Cesare c’è stato spazio anche per gli studenti e gli insegnanti che hanno contribuito fattivamente alla stesura della Carta dei Valori dello Sport Integrato: «I ragazzi sono stati fantastici – ha evidenziato Piera Di Nisio, insegnante dell’Istituto Tito Acerbo di Pescara – ed hanno tirato fuori tutto ciò che di bello hanno dentro. Inizialmente erano incerti e titubanti, ma poi hanno svolto un lavoro encomiabile. I ragazzi di oggi non sono aridi e non pensano solo alle tecnologie. Sono orgogliosa di loro».

Ha portato la sua preziosa testimonianza anche lo psichiatra Santo Rullo, che ha raccontato ai presenti la sua esperienza con la Nazionale Italiana dei pazienti psichiatrici, che lo scorso maggio a Roma si è laureata Campione del Mondo. Silvia Bracci, responsabile del Distretto Asl Rm 1, ha sottolineato quanto sia importante la pratica sportiva anche per la salute dei più giovani. Presente anche il mondo del pallone professionistico, con una rappresentanza dell’A.C. Chievo Verona e della Virtusvecomp (Serie C): «Stiamo imbastendo un progetto che ha a che fare con il mondo della disabilità – ha detto direttore generale Diego Campedelli – speriamo di poterlo mettere in pratica già dalla prossima stagione agonistica».

Il Vice Presidente Csen Nazionale Giuliano Clinori ha invece sottolineato il grande clima di collaborazione trovato negli istituti scolastici e delle amministrazioni locali per la diffusione dello Sport Integrato: «Questa è una rivoluzione – ha detto – tutti hanno dato la loro massima disponibilità, e solo così è stato possibile dare qualità a questo progetto. Una società che si ferma ad aspettare chi vive una situazione di disagio ci dà fiducia per il futuro. L’Ufficio Progetti Csen ha lanciato un messaggio importante all’Italia intera».

Tra le Regioni che hanno sviluppato meglio il Football Integrato c’è senz’altro la Sardegna, rappresentata nell’Aula Giulio Cesare dal presidente Francesco Corgiolu: «Siamo riusciti a organizzare due campionati regionali e questo grazie alla Regione Sardegna, che su nostra proposta ha finanziato un progetto che per due anni che ha coinvolto circa 140 atleti – ha spiegato – il grosso del lavoro, però, è stato fatto dagli educatori del territorio. Non è finita qui: dal 23 al 29 settembre, a Stintino, si terrà il Campus del Football Integrato. Ciò significa che mentre qualcuno chiede, l’Ente è già avanti e sta pianificando».

C’è stato anche l’intervento, breve ma sentito, di Andrea Borney, considerato il padre del Football Integrato: «Questo è sogno – ha detto – la Carovana rappresenta il successo di chi crede nello sport come strumento di crescita della persona».

La chiosa finale è stata affidata ancora al presidente Francesco Proietti: «Faremo il massimo per dar seguito ai progetti sullo Sport Integrato, anche se il momento è incerto sotto il profilo della politica sportiva. Ad ogni modo faremo tutto ciò che è possibile usando tutte le nostre forze. Stiamo chiedendo al Coni l’inquadramento delle attività di Sport Integrato. Oggi ci ringraziate, ma non abbiamo nessun merito. Stiamo semplicemente assecondando la vostra passione e il vostro entusiasmo».

Martedì mattina, negli impianti sportivi del Centro Italiano Paralimpico si è tenuta un’ulteriore festa di sport, con i quattro Equipaggi che si sono sfidati in un quadrangolare disputato su due campi. E’ stata, ovviamente, l’occasione per salutarsi con allegria e spiensieratezza, anche se non sono mancati interventi toccanti e spunti di riflessione. A partire da quelli offerti dal Sottosegretario di Stato Vincenzo Zoccano, che ha raccolto il libro delle sottoscrizioni alla Carta dei Valori dello Sport Integrato (giunto a 1400 firme) e ha preso l’impegno di incontrare il responsabile del progetto al fine di pianificarne la continuità: «L’Italia è il paese delle idee, dei cervelli, ma anche del cuore – ha sottolineato – può insegnare tanto al mondo intero e quello che sta facendo Csen è emblematico, perché rivela l’alto valore sociale che riveste lo Sport Integrato. Mi piace veder esibire la disabilità, perché non è una malattia ma solo condizione. Mi ha colpito la meccanica di assegnazione del ruolo, perché si basa sulle abilità. Si tratta di un esempio che tutti dovrebbero cogliere. Sono le abilità residue che ci rendono uomini e donne dignitosi all’interno di un Paese civile. Dove vive meglio una persona con disabilità viviamo meglio tutti». A cimentarsi in pantaloncini e maglietta all’interno del quadrangolare anche l’assessore dello Sport del comune di Roma Daniele Frongia: «Sono molto contento della presenza del Sottosegretario – ha esordito – ringrazio e faccio i complimenti a Csen per aver costruito un progetto importante per chi è portatore di disabilità, ma anche per i normodotati. Ricordiamoci che senza una crescita culturale da parte di tutti non si arriva da nessuna parte».

A far calare il sipario sulla Carovana dello Sport Integrato le parole del Responsabile Ufficio Progetti Andrea Bruni: «Quando tanta bella gente si incontra non è facile capire dove si andrà a finire – ha detto – il progetto è finito, e ora siamo su una grande piazza. C’è chi terrà emozioni e ricordi per sé e chi continuerà a condividere. Noi siamo tra questi ultimi. Sono molto fiducioso sul futuro di questa pratica sportiva».

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La grande festa di Piazza del Campidoglio ha salutato la partenza ufficiale della Carovana dello Spot Integrato. Questa mattina, proprio di fronte alla sede di rappresentanza del comune di Roma, i vertici Csen e le istituzioni locali hanno augurato buon viaggio alla spedizione di oltre 120 unità tra atleti, coordinatori, educatori sportivi, accompagnatori e arbitri, che si apprestano ad attraversare l’Italia da Nord a Sud in nome dell’integrazione sociale legata allo sport.

 A fare gli onori di casa è stato Andrea Bruni, responsabile Ufficio Progetti Nazionale CSEN: «Il primo saluto va agli equipaggi che comporranno la Carovana dello Sport Integrato, che per due mesi saranno ambasciatori di un nuovo modello sportivo, che vuole guardare prima di tutto al benessere delle persone. E’ importante creare le condizioni favorevoli affinché ognuno possa esprimere il meglio di sé, e siamo convinti che ciò sia possibile in ogni campo della vita umana. In molti, agli inizi, non credevano che si potesse pensare a uno sport realmente integrato. Noi abbiamo studiato a fondo la materia cercando di creare delle regole. Oggi tutto ciò è possibile, e la Carovana potrà portare con sé in giro per la Penisola anche la Carta dei Valori dello Sport Integrato, frutto del lavoro di 400 studenti di tutta Italia. Partiamo da Roma e non poteva essere diversamente: i grandi cambiamenti partono sempre dalla Capitale». Andrea Bruni ha quindi concluso citando la lettera che del presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha fatto recapitare in segno di apprezzamento per l’iniziativa promossa dal Centro Sportivo Educativo Nazionale.

Ad intervenire successivamente è stato Francesco Proietti, presidente CSEN Nazionale: “Da qui parte un messaggio per lo sport promozionale, educativo e rivolto alla disabilità. La nostra missione è essenzialmente educativa. Sono 10 anni che portiamo avanti questo lavoro. Ora anche altri iniziano finalmente a parlare di sport integrato e questo ci fa un grande piacere. Si discute spesso del mondo paralimpico, ma non bisogna scordare mai la base dello sport per chi è affetto da disabilità. CSEN vuole essere capostipite in questo”.

Al termine della presentazione è dunque intervenuto Daniele Frongia, assessore dello Sport, delle Politiche Giovanili e dei Grandi Eventi del comune di Roma, che ha portato il saluto della sindaca Virginia Raggi ed ha espresso tutto il proprio orgoglio nel poter ospitare in Piazza del Campidoglio la partenza della Carovana dello Sport Integrato: «Questa iniziativa porta avanti temi che dovrebbero essere ordinari e che, purtroppo, invece ancora non lo sono. Si tratta di un viaggio rivoluzionario. Desidero rivolgere i miei complimenti ai 72 atleti che parteciperanno, alle famiglie e alle oltre mille persone che daranno vita a quel meraviglioso progetto che si chiama Carovana dello Sport Integrato».

La presentazione è proseguita quindi nella suggestiva Sala del Carroccio, dove numerosi rappresentanti delle istituzioni politiche e del mondo CSEN hanno apposto le prime firme sulla Carta dei Valori dello Sport Integrato.  

Il grande viaggio che toccherà tutte le regioni italiane inizierà con l’ormai imminente prima tappa siciliana (Palermo, 18 e 19 marzo). Seguiranno Calabria (Reggio Calabria, 20 e 21 marzo), Basilicata (Marsicovetere, 22 e 23 marzo), Puglia (Brindisi, 24 e 25 marzo), Campania (Napoli, 26 e 27 marzo), Molise (Riccia, 28 e 29 marzo), Abruzzo (Pescara, 30 e 31 marzo), Marche (Ascoli Piceno, 1 e 2 aprile), Emilia Romagna (Vignola, 3 e 4 aprile), Veneto (Vigasio, 5 e 6 aprile), Friuli Venezia Giulia (Lignano Sabbiadoro, 7 e 8 aprile), Trentino Alto Adige (Cavalese, 9 e 10 aprile), Lombardia (Meda, 11 e 12 aprile), Piemonte (Torino, 13 e 14 aprile), Valle d’Aosta (Point-Saint-Martin, 15 e 16 aprile), Sardegna (Sennori, 3 e 4 maggio), Liguria (Quiliano, 5 e 6 maggio), Toscana (Serravalle Pistoiese, 7 e 8 maggio), Umbria (Narni, 9 e 10 maggio), Lazio (Roma, 13 e 14 maggio).

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Federico Garau.

Il Movimento 5 Stelle, a Iglesias, ha presentato oggi la lista con la quale partecipa alle elezioni Amministrative del 10 giugno (eventuale ballottaggio il 24 giugno). Con il candidato sindaco Federico Garau, 26 anni, laureando in economia aziendale svolgente servizio civile presso le ACLI, sono 24 i candidati alla carica di consigliere comunale, di seguito elencati ciascuno con la propria professione.

Laura Abis, imprenditrice

Paolo Boi, cantautore

Tiziana Campulla, casalinga

Bruno Cappai, carabiniere in pensione

Maurizio Curreli, carabiniere in pensione

Cecilia Cuscusa, insegnante,

Sara Deias, commerciante,

Stefano Esu, tecnico ambulatorio ospedaliero

Daniele Frongia, congegnatore meccanico

Sandro Giordano, pensionato IGEA

Paolo Ferreli, poliziotto municipale

Marco Lallai, imprenditore

Salvatore Medda, impiegato

Francesca Mele, geologa

Davide Camboni, autolavaggista

Antonello Milia, commesso

Bruna Moi, pediatra

Lisa Musu, ristorazione

Emilio Peracchio, pensionato IGEA

Giovanni Pisu, autista ARST

Marino Sanna, ingermiere

Marilena Smenghi, pensionata bancaria

Francesca Tronci, architetto

Antonella Zedda, assistente geriatrica.

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I pazienti affetti da sclerosi multipla di Iglesias hanno scritto una lettera aperta all’assessore regionale della Sanità Luigi Arru, al presidente del Consiglio regionale Gianfranco Ganau e al direttore dell’area socio sanitaria di Carbonia Maddalena Giua.

Siamo un gruppo di pazienti di Iglesias affetti da sclerosi multipla e vorremmo sottoporre alla vostra attenzione la nostra preoccupazione per la riduzione del budget alle strutture riabilitative del nostro territorio. 

Circostanza che sta comportando la mancata proroga o il ridimensionamento (con la riduzione delle ore) dei programmi riabilitativi che, per noi malati di sclerosi multipla come per quelli affetti da altre patologie, sono fondamentali per ritardare il più possibile la perdita di autosufficienza. 

Stiamo parlando di un servizio di vitale importanza, un’àncora alla quale ci aggrappiamo con la speranza di mantenere la nostra autonomia, seppure già minata dalla malattia. 

Per questo abbiamo deciso di rivolgervi il nostro grido d’aiuto: non toglieteci questa speranza di contrastare gli effetti della malattia, non impediteci di proseguire la riabilitazione mirata a rinforzare la fascia muscolo scheletrica e farci sentire un po’ meno limitati nelle nostre attività quotidiane. Anche quelle, per voi, più “normali”

Voi parlate continuamente di “riorganizzazione sanitaria” e “risparmio”. Ebbene, a noi fa paura sentirvi ripetere quelle parole. Permetteteci, al riguardo, di invitarvi a fare una riflessione: se noi perdiamo la nostra autonomia, c’è davvero un risparmio per la sanità? Quanto, al contrario, potrebbe incidere la nostra precoce non autosufficienza sulla spesa sanitaria? Quanto graverebbe rispetto ai tagli sulla riabilitazione?  

Vi chiediamo di prendere in considerazione questo nostro appello e – al tempo stesso – di valutare la possibilità di concederci un incontro per approfondire questa tematica, legata ad un grave problema sociale. 

Certi di un vostro riscontro, cogliamo l’occasione per porgervi i nostri cordiali saluti, 

Ivan Melis (portavoce) – Luisa Murgia – Nicola Zara – Daniele Frongia