23 April, 2024
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Si è conclusa con il pubblico in piedi ad applaudire e ballare la quarta edizione della Rassegna Angolazioni, svoltasi a Sant’Anna Arresi dal 9 al 11 settembre. La performance musicale dell’ultima serata ,“Dialogo Musicale tra Sardegna e Tunisia” con le cantanti Mouna Amari ed Elena Ledda e i musicisti Silvano Lobina al basso, Ali Marmouch alle percussioni, Wajdi Mzali al qanun e Mauro Palmas al liuto cantabile e alla mandola, è andata oltre le più rosee atteseLe artiste sul palco, accompagnate magistralmente dai musicisti, hanno saputo coinvolgere i presenti in un viaggio musicale che ha toccato le sponde del mediterraneo, parlando un’unica voce: quella della fratellanza e della cooperazione. Il numeroso pubblico si è fatto coinvolgere sino a cimentarsi in una danza collettiva che ha interpretato alla perfezione lo spirito di tutta la Rassegna.

Angolazioniche quest’anno ha scelto come titolo “Un confine amico – Mediterraneo che unisce”, è organizzata dall’Associazione Enti Locali per le Attività Culturali e di Spettacolo e dall’Amministrazione Comunale di Sant’Anna Arresi, con il finanziamento della Fondazione di Sardegna, la sponsorizzazione di “Cantina Mesa” e la partecipazione preziosa delle tante associazioni che l’hanno adottata, costruita e la sostengono con eventi collaterali e assistenza logistica, come l’Associazione Identirari ed il Gruppo Folk San Domenico SavioQuest’anno, inoltre, la Rassegna gode della preziosissima collaborazione con l’Ambasciata della Tunisia a Roma, l’Istituto Italiano di Cultura (Tunisi) e l’Associazione Ciné-Sud Patrimoine.

Sono stati tre giorni intensissimi, carichi di momenti densi di significato. Dalla presentazione dei libri alla proiezione dei film, dalle mostre alle installazioni artistiche, passando per la tavola rotonda, i balli e i momenti di convivialità. Anche la scelta degli ospiti si è rivelata vincente, dato che tutti (l’Ambasciatore Tunisino in Italia Moez Sinaoui, il Senatore Gianni Marilotti, la Docente dell’Università di Cagliari Patrizia Manduchi, il regista Marcello Bivona, le artiste e gli artisti del dialogo musicale, l’attore Gaspare Balsamo e lo scrittore e Giornalista Sandro Mantega) hanno saputo catturare l’interesse di tutti i presenti.

Il direttore artistico Mohamed Challouf si è detto “Molto felice per l’esito della rassegna e per l’attenzione manifestata dal pubblico. Ringrazio gli organizzatori per la fiducia confermatami e ritengo che queste iniziative siano la buona strada per percorsi di pace e collaborazione attiva

L’assessora della Cultura Elisabetta Rossu riprendendo il titolo della rassegna di quest’anno ha dichiarato che “i confini si sono avvicinati talmente tanto sino ad esaurirsi e trasformarsi in una danza comune tra tutti i diversi popoli. Siamo molto soddisfatti perché, nel nostro piccolo, abbiamo compreso che si può costruire la pace attraverso la conoscenza reciproca della diversità, abbracciando l’umanità nel suo destino planetario”.

La rassegna ha inoltre goduto, e con essa il pubblico, della presenza dell’artista Daniela Madeddu impegnata nella costruzione dell’opera collettiva “Con-fine amico, il passato ci parla”, della mostra itinerante del costume tradizionale antico a cura dell’Associazione Culturale “Identirari”, dell’esibizione delle bambine e dei bambini del gruppo Folk San Domenico Savio e dell’ASD San Giorgio attraverso l’esibizione di Daniele Manca con il “Surya Namaskar – Saluto al Sole”.

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La gabbia delle mixed martial arts ha offerto uno spettacolo unico e a garantirlo, sabato sera, sono stati gli atleti della seconda edizione del Fight club championship. Tecnica, concentrazione e tanta bravura: si è visto questo all’interno dell’ottagono allestito al Tarantini Fight training center di via Venezia. Dieci combattimenti, tra Mma, Muay thai, Kick boxing e grappling, che hanno acceso la platea sempre pronta a sostenere i propri beniamini.

Interessanti i match clou di grappling ed Mma. Nelle arti marziali miste Gabriele Pagano (team Tarantini) si è arreso al primo round a Claudio Dettori della Kimura academy e, sempre nelle Mma e sempre al primo round, Mattia Agus della Nova Uniao con una tecnica di strangolamento si è imposto su Ruggero Marras della Mad dogs. Nel grappling, la lotta in cui lo scopo è portare a terra l’avversario e costringerlo alla resa con una tecnica di sottomissione, Claudio Lubrano (Nova Uniao) ha vinto ai punti su un bravo Daniele Luzzu (Kimura academy).

Non sono mancati tecnica, emozioni e spettacolo nel match di grappling che, sulla distanza di 10 minuti in un unico round, ha visto contrapposti Stefano Sanna della Mas di Porto Torres e l’atleta di origine brasiliana Leonardo Lucido della Eda di Cagliari. Ad avere la meglio ai punti l’atleta del team cagliaritano.

Emozioni nel main event di Mma, che ha visto in gabbia Diego Deiana (fight Nuoro academy) e Giovanni Mulas (Tarantini). L’incontro, chiuso ai punti da Deiana, ha mostrato un grande equilibrio tra i due atleti.

Ancora prima in gabbia si sono misurati sempre nel grappling Alessandro Porcu della Fight Nuoro Academy che ha battuto ai punti Daniele Manca della Kimura quindi Nicola Gaspa (Mas) che all’overtime si è arreso a un tenace Alessandro Piras (Nova Uniao)

Scintille tra le uniche due donne in gara, Martina Rindi (Kimura) e Jessica Meloni (Tarantini), che nella gabbia si sono misurate nella specialità della Kick boxing. Sulla distanza dei tre round le atlete hanno mostrato una buona dose di tecnica. Il match che si è chiuso in parità ha visto sul ring, nelle vesti di arbitro federale, la campionessa del mondo e “signora della Muay thai italiana” Sara Donghi.

Infine, l’atteso incontro che avrebbe dovuto vedere nella gabbia la giovane campionessa sassarese Michela Demontis è stato rimandato per una indisponibilità dell’avversaria. L’atleta, comunque, ieri sera ha dispensato consigli ai giovanissimi combattenti del team Tarantini che, per la prima volta, sono entrati nella gabbia per match di Muay thai exibition e Mma safe exibition. I due incontri, finiti entrambi in parità, hanno visto impegnati prima Erica Deiana ed Elisabetta Scanu, categoria 35 kg, e poi Matteo Chessa e Matteo Dore, categoria 60 kg.

La manifestazione si è svolta sotto l’egida della Figmma e dell’Endas.

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Holy Queen, Amazing Grace,White Christmas, Holy night, Jesus, oh what a wonderful child, Oh happy day queste canzoni è altre ancora hanno rappresentato il vasto repertorio del concerto di Natale a Stintino. Una corale Vivaldi in grande spolvero ha animato il consueto appuntamento prenatalizio che l’amministrazione comunale stintinese ha voluto dal 2010.

In tanti, stintinesi e non solo, ieri sera nella palestra di via Frecce Tricolori hanno assistito all’esibizione della corale diretta da Daniele Manca e alle musiche suonate dalla Joyful Soul ensemble, formata da Uccio Soro alla chitarra, Giancarlo Longoni al basso, Daniele Ziranu al pianoforte e Paolo Zannin alla batteria.

Il concerto, che ha spaziato tra il pop, il gospel e la World music, è stato organizzato dall’assessorato alla Cultura, diretto da Francesca Demontis, in collaborazione con l’associazione LABohème Stintino e la partecipazione di “Bertas associazione Fra Artisti”, con la parte fonica curata da Graziano Desole.

Gli appuntamenti natalizi organizzati dall’assessorato alla Cultura proseguiranno sino all’Epifania.

Il 28 dicembre il Museo della Tonnara, alle 18,30, ospiterà la presentazione del libro “Fabrizio De Andrè e l’isola paradiso” di Giovanni Gelsomino. L’incontro, che sarà accompagnato dall’esibizione musicale di Giada Moschella, è organizzato in collaborazione con la Comes, la cooperativa che gestisce la biblioteca comunale di piazza dei 45.

Venerdì 29 dicembre, invece, tutti al cinema. Alle 18,30, nella palestra comunale, sarà proiettato il film della Disney “Alla ricerca di Dory”. L’appuntamento è organizzato in collaborazione con la “Enzo Event Management”.

Il 30 dicembre quindi, alle ore 16.00, tombolata in famiglia sempre al palazzetto dello sport.

Il giorno dell’Epifania sarà dedicato ai ragazzi e non solo. Con il contributo dell’associazione Tuttotondo e al Circomobile Sardegna, le vie del paese si animeranno per una grande caccia al tesoro. “La Befana cerca casa a Stintino” vedrà la comparsa di personaggi bizzarri per le vie del centro che, con giochi entusiasmanti e divertenti, coinvolgeranno grandi e piccini. Tutti, alla fine, si ritroveranno alla “Casa della Befana” ambientata al centro culturale di via Marco Polo.

A fare da cornice a questi appuntamenti sarà il presepe a grandezza naturale che, quest’anno, si sviluppa lungo tutto il porto Minori, dalla piazzetta delle vele sino al Museo della Tonnara. La “Betlemme d’Europa” sarà visitabile anche dopo l’Epifania.

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Ritorna a Stintino il concerto di Natale, l’appuntamento che l’amministrazione comunale dal 2010 ha voluto per augurare buone feste agli stintinesi, e non solo. Sarà la palestra funzionale di via Frecce tricolori a ospitare il 22 dicembre l’evento che, quest’anno, vede un gradito ritorno: la corale Vivaldi che, proprio nel 2010, aprì la serie dei concerti natalizi. Non mancheranno, poi, altri appuntamenti culturali e per la famiglia sino all’Epifania.

La palestra dedicata alla Frecce Tricolori è pronta a ospitare il concerto di Natale che, venerdì 22 dicembre alle ore 19, vedrà salire sul palco la corale Vivaldi di Sassari ed i Joyful Soul. Una ensemble frizzante con un repertorio che spazierà tra il pop, il gospel e la World music.

A dirigere il coro sarà Daniele Manca mentre suoneranno alla chitarra Uccio Soro, al basso Giancarlo Longoni, al pianoforte Daniele Ziranu e alla batteria Paolo Zannin.

Il programma prevede le canzoni Hail, Holy Queen, It’s alright, it’s OK, Asimbonanga, Everybody sing freedom, Amazing Grace, When the saints go marchin’in, Down by the riverside, This little light of mine. Quindi ancora White Christmas, Salelaka mokonzi, Give me that old time religion, Holy night, Jesus, oh what a wonderful child, Oh happy day.

Il concerto è stato organizzato dall’assessorato alla Cultura, diretto da Francesca Demontis, in collaborazione con l’associazione LABohème Stintino e la partecipazione di “Bertas associazione Fra Artisti”, con la parte fonica curata da Graziano Desole.

Gli appuntamenti natalizi organizzati dall’assessorato alla Cultura proseguiranno sino all’Epifania.

Il 28 dicembre il Museo della Tonnara, alle 18,30, ospiterà la presentazione del libro “Fabrizio De Andrè e l’isola paradiso” di Giovanni Gelsomino. L’incontro, che sarà accompagnato dall’esibizione musicale di Giada Moschella, è organizzato in collaborazione con la Comes, la cooperativa che gestisce la biblioteca comunale di piazza dei 45.

Venerdì 29 dicembre, invece, tutti al cinema. Alle 18,30 nella palestra comunale sarà proiettato il film della Disney “Alla ricerca di Dory”. L’appuntamento è organizzato in collaborazione con la “Enzo Event Management”.

Il giorno dell’Epifania sarà dedicato ai ragazzi e non solo. Con il contributo dell’associazione Tuttotondo e al Circomobile Sardegna, le vie del paese si animeranno per una grande caccia al tesoro. “La Befana cerca casa a Stintino” vedrà la comparsa di personaggi bizzarri per le vie del centro che, con giochi entusiasmanti e divertenti, coinvolgeranno grandi e piccini. Tutti, alla fine, si ritroveranno alla “casa della Befana” ambientata al centro culturale di via Marco Polo.

A fare da cornice a questi appuntamenti sarà il presepe a grandezza naturale che, quest’anno, si sviluppa lungo tutto il porto Minori, dalla piazzetta delle vele sino al Museo della Tonnara. La “Betlemme d’Europa” sarà visitabile anche dopo l’Epifania.

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InvitaS 2016 parte con il botto. L’edizione bis dell’evento che racchiude tutte le unicità della Sardegna, dal food all’artigianato, dalle tradizioni ai saperi, riempie il lungomare del porto di Cagliari. Migliaia di persone, tantissime famiglie e una buona fetta di turisti –sciamano tra gli stand e si fanno letteralmente rapire dall’atmosfera del “villaggio sardo” imbastito dall’organizzazione Primavera Sulcitana.Il taglio del nastro è un continuo omaggio all’Isola: le Fruste del Campidano, i tamburi e gli sbandieratori di Iglesias, uomini e donne in costumi tipici, rappresentazioni della vita in miniera e produttori locali danno vita a uno spettacolo mozzafiato. Con la ciliegina finale del dono di dolcetti, in pieno stile “su cumbidu” da parte di donne vestite in costume tipico e il lancio di tanti palloncini bianchi, che “litigano” amichevolmente con il blu del cielo, limpido, che fa da tetto al capoluogo sardo. Tante le autorità presenti, che con i loro interventi rimarcano l’importanza dell’evento che si snoda fino al prossimo due novembre.

«Il porto che si apre sempre più verso la città, le navi da crociera che nei prossimi giorni attraccano a Cagliari e trovano un’accoglienza davvero speciale, oltre alla possibilità per tutti di poter godere di un simile panorama», questo il succo del discorso di Roberto Farci, delegato dell’Autorità portuale. Cristiano Erriu, assessore regionale agli Enti locali, punta il mirino sulla necessità di una Sardegna da vivere tutto l’anno: «La nostra Isola possiede una grande ricchezza, data dal valore che i singoli territori sono capaci di offrire a un mercato attento e sofisticato. Prodotti tipi e di nicchia, produzioni di eccellenza che si rivelano interessantissime. InvitaS è un evento da consolidare, sviluppare e aiutare a crescere sempre di più». Un plauso totale arriva anche da Emanuele Cani, deputato Pd e membro della commissione delle Attività produttive alla Camera: «Turismo, tradizione, folklore. È un cocktail vincente, ciò che si deve fare è unire tradizione e valorizzazione dei nostri prodotti e metterli a disposizione. Così è possibile la promozione da parte dei produttori locali in un palcoscenico di prestigio quale quello di Cagliari».

Tanti gli eventi in programma fino al 2 novembre prossimo: lo sport nuragico di Daniele Manca, i bronzetti nuragici di Andrea Loddo, i canti e i cori di Teulada, le maschere tipiche barbaricine, la sfilata delle “Donne di Sardegna” dell’associazione Libera, la musica dal vivo di Nicola Agus. Ancora, le lavorazioni dei cibi tipici sardi, “Is Animeddas e su mortu mortu” nelle giornate del 31 ottobre e 1 novembre. Il tutto col contorno gustoso delle 7 aree food, dove è possibile perdersi tra i sapori, ricercati ed esclusivi, della Sardegna.

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Non è necessario mettersi in viaggio per scoprire la Sardegna, nel ponte di inizio novembre. Anche perché, a Cagliari, sono ben 5 le giornate dedicate alle ricette e all’artigianato della millenaria tradizione sarda. Dal 29 ottobre al 2 novembre c’è il bis di InvitaS, il porto di Cagliari si trasforma in un’imponente “galleria dell’Isola” all’aperto. Oltre 700 persone impegnate nell’organizzazione, 150 gli espositori da tutte le Province e ben 7 aree food con cucina a vista e 500 posti a sedere. Dal pane ai dolci, passando per piatti di mare, funghi, carne e formaggio arrosto del “re dei funghi” del Letizia di Nuxis, Manuele Fanutza. C’è spazio per le preferenze alimentari di tutti, inclusi i vegani. Sono già particolarità della cucina sarda, alle quali si aggiungono di diritto su mazzamurru con porchettone a cura di Damiano Basciu, il pilau di Calasetta dello chef Tony Porseo e il pesce fritto di Angelo Ibba e Gianfranco Piras, la purpuzza alla barbarcina, su pani lentu e il pecorino arrosto di Mario Dessolis, oltre all’olio, il miele e i croccantini della sposa, il cascà di Carloforte e le birre artigianali.

Anche l’occhio vuole la sua parte: l’associazione Primavera Sulcitana lo sa bene, ecco perché nella porta-cartolina di Cagliari stanno già scaldando i motori molti progagonisti della Sardegna, pronti a far trionfare il folklore. Nicola Agus e le sue launeddas, lo sport nuragico di Daniele Manca, i bronzetti di Andrea Loddo. Ancora: i mamuthones e issohadores di Mamoiada e i boes e merdules di Ottana, tutte unicità sarde pronte a stregare i tantissimi visitatori attesi. Le sfilate di abiti tipici, grazie all’impegno dell’associazione Sant’Efis e Le Fruste del Campidano, entrambe di Monserrato. Le minatrici, le janas e le tessitrici a cura dell’associazione Libera, le rappresentazioni sul Rinascimento con in prima linea il Marchesato di Villasor. Lungo tutte le 5 giornate garantita anche la musica dal vivo e le dimostrazioni, negli stand, della lavorazione di pane, pasta, fomaggio e ricotta, oltre all’impagliatura delle sedie e lo sconfinato artigianato sardo.

Ogni giorno è una festa continua, al porto di Cagliari.Lo start, in grande stile, è sabato 29 ottobre, alle 11.00, con la parata composta da una rappresentanza di ogni settore presente a InvitaS. Dopo il discorso delle autorità, spazio a “su cumbidu”, con l’offerta di dolcetti a tutti i presenti. Per gli eventi speciali, proprio in  occasione della festa-ricordo dei morti, “Is Animeddas e su mortu mortu”: il 31 ottobre e 1 novembre festa per bambini – aperta a tutti – con dolcetti, noci, melograni e mandarini offerti per onorare quella che è una tra le tante tradizioni della terra dei 4 mori. Il “villaggio sardo” chiude i battenti la sera del 2 novembre.

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Dopo il successo della prima edizione presso la Fiera della Sardegna, dal 29 ottobre al 2 novembre 2016 ritorna Invitas, con un’edizione più lunga e ricca di iniziative e contenuti.

L’evento Invitas sarà a carattere regionale e rappresenterà i territori della Sardegna (Sulcis, Barbagia, Ogliastra, etc.) dal punto di vista delle tradizioni, usi, storia, attrazioni, enogastronomico, turismo attivo e culturale. E’ l’invito che ogni territorio, comune, azienda, associazione rivolge al visitatore presentandosi nella 5 giorni a Cagliari, con il suo materiale, le sue esibizioni, i suoi laboratori, i suoi prodotti alimentari, affinché il visitatore scopra e conosca quella parte del territorio.

Invitas vuole raccontare la storia e la cultura della Sardegna attraverso le rappresentazioni ed esibizioni storiche:
a) la sfilata delle maschere della Barbagia, con lo staff del “Museo delle Maschere Mediterranee di Mamoiada”.
b) la rappresentazione storica dei minatori del Sulcis Iglesiente
c) la rappresentazione del Medioevo in Sardegna
e tanto altro ancora…
Verrà definita un’area archeologica con esibizioni sulla creazione dei bronzetti (Andrea Loddo), e sullo sport praticato in quell’epoca (Daniele Manca), con i protagonisti vestiti da nuragici.

Invitas vuole far vivere le tradizioni e gli usi dei vari territori attraverso le esibizioni dei bambini dei giogus antigus di Gonnesa, l’impagliatura delle sedie, l’arte del ricamo, la lavorazione del telaio antico, la lavorazione della pasta, del pane e del formaggio, ecc.

A Invitas, inoltre, saranno presenti
a) espositori di prodotti agroalimentari, vinicoli ma non solo, anche istituzioni, musei e strutture ricettive

b) Food Village: con prodotti e ricette tipiche di tutta la Sardegna

c) Area dolci: dalle sebadas barbaricine ai ravioli fritti, ad ogni tipo di dolce tipico sardo

Invitas, il fascino e il gusto di millenni di tradizione.