18 April, 2024
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La Dinamo ritorna sul mercato e mette nel mirino l’asso Nate Robinson, 32 anni, playmaker (1.75 m, 84 kg, Washington’05) con alle spalle 10 stagioni NBA (11.0ppg in 618 gare con 8 diverse maglie). Il tre volte campione dello Slam Dunk Contest (All Star Game 2006, 2009 e 2010) aveva chiuso la stagione 2015/2016 all’Hapoel Tel Aviv (16,0ppg e 2,8apg in 14 gare) dopo aver disputato le prime 2 gare della stagione ai New Orleans Pelicans.

La Dinamo ha sottoposto all’atleta statunitense una proposta contrattuale articolata, ma Robinson avrebbe preso tempo, in attesa di esplorare le possibilità di un ritorno in NBA, oppure una collocazione più lucrosa in Cina; in attesa di una risposta positiva del giocatore, profilo similare per propensione offensiva a Darius Johnson Odom (vicino a chiudere con una formazione straniera), il club del presidente Stefano Sardara continua parallelamente la ricerca di un regista puro; considerato Chasson Randle (BDA Sports-MVP), ma fra stipendio e costo del D-league out ai Westchester Knicks, è al momento fuori portata.

Stefano Sardara 33 copia

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E’ un periodo decisamente poco fortunato quello che sta attraversando la Dinamo Banco di Sardegna sia in campionato sia in Champions League. Martedì sera, ancora una volta, la squadra di Federico Pasquini ha perso di un solo punto, con una tripla di Tekele Cotton che, a fil di sirena, ha consegnato il successo al Ludwigsburg (80 a 79, primo tempo 39 a 33 per la Dinamo), al termine di un match combattutissimo.

Due gli attori protagonisti, entrambi a referto con oltre 20 punti: Mvp tra le file sassaresi Dusko Savanovic, a segno con 24 punti, 5 rimbalzi, 1 assist, 1 palla rubata e 8 falli subiti. Serata in grande spolvero anche per Josh Carter, per lui 21 punti, con 3/ 4 da due, 3 rimbalzi e 5 falli subiti. Importante l’apporto italiano in termini di energia e grinta: tanto lavoro sporco è spettato al capitano Jack Devecchi e Brian Sacchetti (8 punti). Ottimo ritorno sul parquet di Lorenzo D’Ercole, bravo a farsi trovare pronto alla chiamata di coach Pasquini: per lui due bombe a segno in un momento topico del match. in una partita non brillante dal punto di vista offensivo, l’apporto alla squadra di Darius Johnson Odom e Trevor Lacey è arrivato sotto altri numeri: 9 assist per il numero uno biancoblu mentre 6 assist e 5 rimbalzi a referto per l’ex Pesaro.

«Dobbiamo andare oltre, è una brutta botta alla nostra fiducia perché secondo me meritavamo di vincere – ha commentato Federico Pasquini -. Dobbiamo tenere duro, essere forti e andare avanti. Guardiamo a Cremona, dobbiamo fare in modo da toglierci la scimmia degli sfigati di dosso, perché quella è la cosa che può fare più male: i giocatori sono compatti, siamo tutti professionisti sappiamo che funziona così e che bisogna guardare con maturità e con il giusto distacco la cosa.»

L’imperativo ora è ritrovare fiducia e concretezza, archiviare le sconfitte e focalizzarsi sulla prossima sfida. Non c’è davvero tempo per buttarsi giù o piangersi addosso, sabato sera è in programma l’appuntamento per la quarta sfida consecutiva al PalaSerradimigni, in campionato, con la Vanoli Cremona. Inizio ore 20.30.

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Amara sconfitta interna per la Dinamo Banco di Sardegna nell’anticipo di mezzogiorno con la Sidigas Avellino, impostasi al PalaSerradimigni con il punteggio di 75 a 70 (primo tempo 41 a 35 per la Dinamo).

E’ stato un match intenso, vissuto con il fiato sospeso per tutti i 40’. Una partita che ha visto due squadre fronteggiarsi a viso aperto e non mollare mai, decisa nell’ultimo giro di cronometro. L’avvio di partita è stato nettamente favorevole ai campani, bravi a chiudere il primo quarto avanti di ben 8 punti sul 24 a 16, ai quali la Dinamo ha risposto con un secondo quarto spettacolare chiuso sul 25 a 11 che l’ha portata al riposo all’intervallo lungo avanti di 6 punti: 41 a 35. Nel secondo tempo la Sidigas s’è riportata presto in parità con un grande Ragland (18 punti e 9 assist alla fine). Il finale è filato via sul punto a punto e gli ospiti sono stati vravi a trovare il break decisivo con l’ex Cusin che ha chiuso la sfida sul 70-75.

Nella Dinamo s’è distinto su tutti Rok Stipcevic, miglior realizzatore dell’incontro con 18 punti, 5 rimbalzi e 2 assist. Doppia cifra anche per Tautvydas Lydeka (10 punti e 5 rimbalzi); in evidenza, soprattutto per grinta e carattere, il capitano Jack Devecchi, a segno con due triple in due momenti topici, Brian Sacchetti e Diego Monaldi. 9 punti a referto e 5 falli subiti per Darius Johnson Odom.

Da domani la squadra biancoblu si metterà al lavoro in vista del match di Basketball Champions League di martedì contro i tedeschi dell’MHP Riesen Ludwigsburg, in programma al Palazzetto alle 20.30.

«Nell’approccio iniziale non eravamo pronti – ha commentato il coach sassarese Federico Pasquini -, senz’altro avevamo ancora scorie dalla gara contro il Besiktas. Non  abbiamo ancora la capacità di ripartire, non siamo abbastanza forti mentalmente. Abbiamo fatto buone esecuzioni offensive ma con cattive conclusioni. A livello difensivo abbiamo fatto bene ma con tanti errori. La bravura di Avellino e la precisione al tiro ci hanno fatto perdere la fiducia Ci manca ancora qualcosa, dobbiamo riuscire a tenere e ad essere più forti mentalmente nel momento in cui si decide la partita. Quando non facciamo canestro tendiamo a deprimerci un po’ mentalmente, e questa è secondo me una scimmia che ci trasciniamo dai finali punto a punto. Oggi nel momento decisivo è bastata una giocata un po’ fortunata per scoraggiare i ragazzi. Questo non va bene, una squadra come la nostra non se lo può permettere. Il fatto che giochiamo tra 48 ore ci farà bene, sono convinto  che, al di là delle analisi e delle strategie, tornare in campo sia la cura migliore per ritrovare durezza mentale.»

Rok Stipcebic 4

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La Dinamo Banco di Sardegna è uscita a testa alta dal confronto con la capolista Olimpia Milano, cedendo solo nel finale dopo aver combattuto punto a punto per quasi tutti i 40′. 86 a 77 il risultato finale, dal quale non emerge compiutamente il quadro di una partita tra due squadre molto più vicine, sul piano tecnico, di quanto non dica l’attuale classifica che vede Milano al comando a punteggio pieno con 14 punti e la Dinamo al sesto posto con 8 punti.

La Dinamo è stata aggressiva ed intensa per tutto il primo tempo che Milano ha chiuso avanti di un solo possesso. Al rientro dall’intervallo lungo però Gentile e compagni trovano l’allungo decisivo, con un margine massimo di 11 punti: la Dinamo non ha mai mollato definitivamente ed è riuscita a riportarsi fino a -5, sul 75 a 80, senza però riuscire a rimettere la testa avanti. Nella Dinamo il migliore è stato Darius Johnson Odom con 25 punti (7/10 da due, 1 rimbalzo, 2 palle recuperate, 4 assist e 5 falli subiti per un totale 20 di valutazione). Ottime anche la prove di Tau Lydeka con 13 punti (6/8 da due, 7 rimbalzi e 3 assist) e di Rok Stipcevic, partito in quintetto, a referto con 11 punti e 4 assist.

«Peccato che non siamo riusciti a fare sull’80 a 75 la difesa che poteva cambiare l’esito del match – ha commentato Federico Pasquini -. Sapevo che avremmo fatto una partita importante e vera, perché Atene è stata una parentesi, data dalla stanchezza mentale. Sapevo che stasera avremmo giocato vero, da squadra, perché ho capito che cosa hanno questi ragazzi dentro: abbiamo lavorato duro nel post Atene per tre giorni consecutivi e ci siamo riposati nel modo giusto. Posso fare solo i complimenti alla squadra per approccio alla partita e quello soprattutto difensivo. Peccato non essere riusciti a dare la zampata finale, ma li abbiamo sicuramente messi in difficoltà. Guardiamo avanti sappiamo di poter essere questi, dobbiamo saper resettare dopo ogni partita e avere la capacità di essere così veri come squadra, come stasera, a prescindere dalle risorse fisiche e mentali.»

La squadra ritorna oggi in Sardegna, per preparare la sfida europea con i turchi del Besiktas in programma domani, alle 20,30, al PalaSerradimigni.

Dinamo Banco di Sardegna 2016-2017 1

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AEK Atene troppo forte per la Dinamo Banco di Sardegna, battuta nettamente ieri sera alla OAKA Olympics Indor Hall, con il punteggio di 78 a 58 (primo tempo 47 a 26), nella quarta giornata della Basketball Champions League. La partita si è decisa praticamente nei primi 10′, dominati dall’AEK che ha messo tra sé e la Dinamo un margine di ben 14 punti: 27 a 13. Nella seconda frazione l’AEK ha compito ripetutamente dai 6,75 con Vasileiadis, Ukic e Williams ed è volata sul +20. La Dinamo ha cercato una reazione con Savanovic e Sacchetti ma le due squadre sono andate al riposo con un divario di ben 21 punti: 47 a 26.

Al rientro dagli spogliatoi l’AEK Atene ha continuato la sua corsa, sfruttando gli errori dei sassaresi per aprire il contropiede e colpendo dall’arco. Per la Dinamo sono andati a segno con canestri da 3 punti Johnson Odom, Stipcevic e Monaldi e un canestro di Olaseni. L’AEK è arrivata all’ultimo intervallo avanti di 22 punti: 60-38. La partita non ha cambiato volto neanche nell’ultimo quarto, nel corso del quale la Dinamo è riuscito però a contenere un po’ meglio la furia greca, e con un parziale di 20 a 18 ha chiuso la partita con un passivo di 20 punti: 78-58. Il miglior realizzatore della Dinamo e dell’incontro è stato Darius Johnson Odom, con 17 punti, ma solo Lydeka lo ha seguito in doppia cifra con 10 punti, Nell’AEK ben 5 i giocatori in doppia cifra: Ukic 11, Sakota 10, Dixon 13, Mavroeidis 10, Williams 15.

La Dinamo non ha tempo per fermarsi e guarda già al campionato che nel prossimo turno della regular season la vedrà opposta alla capolista EA7 Emporio Armani, al Mediolanum Forum di Milano.

Darius Johnson-Odom 3Joshua Carter 2

 

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A distanza di soli tre giorni dalla larga vittoria ottenuta nella quinta giornata della regular season del campionato sulla Consultinvest Pesaro, la Dinamo Banco di Sardegna s’è ripetuta ieri sera, ottenendo la seconda vittoria nella regular season di Basketball Champions League, superando con altrettanto largo punteggio la squadra belga de Proximus Spirou Charleroi per 95 a 75 (primo tempo 35 a 32). Contrariamente a quanto è accaduto in tante altre occasioni, anche nella passata stagione, i ragazzi di coach Pasquini hanno costruito la vittoria nel primo tempo ma, dopo aver respinto ogni tentativo di reazione dello Charleroi, channo dilagato nella ripresa. Tanti i protagonisti della bella vittoria, ad iniziare da Darius Johnson-Odom: 22 punti e 4 assist ma, soprattutto, tanta leadership sul campo. In evidenza anche Dusko Savanovic (18 punti e 4 assist per lui), ottima prestazione di Rok Stipcevic (14 punti e 6 assist) e Trevor Lacey (9 punti e 5 rimbalzi). Molto bene anche Josh Carter, a segno con 12 punti, uscito dal match dopo un contatto, e Tau Lydeka (10 punti).

Non sono stati da meno gli italiani, ad iniziare da Brian Sacchetti, al rientro da un leggero infortunio, partito in quintetto. Ottimo in difesa il capitano Jack Devecchi e importante anche l’apporto di Diego Monaldi nei 14′ in cui è rimasto in campo. La vittoria ha dato nuova carica al gruppo che già oggi ritorna al lavoro, perché sabato il programma propone la sfida con The Flexx Pistoia, valida per la sesta giornata di campionato.

«Abbiamo giocato una partita solida contro una squadra che ha dimostrato il suo valore – ha commentato Federico Pasquini -. Sono contento, era una partita dura e credo che vincere di 20 punti sia importante anche guardando al ritorno. Nel primo tempo abbiamo costruito bene a livello difensivo e meno a livello offensivo ma nel  secondo tempo abbiamo fatto molto bene, segnato 60 punti, è stato tutto perfetto. Dobbiamo continuare a essere concentrati sul nostro lavoro, la componente mentale a questi ritmi, giocando ogni 72 ore, è fondamentale. Pensiamo a crescere giorno dopo giorno, cerchiamo di prendere energia per affrontare al meglio questo ritmo, che è devastante ma allo stesso tempo è bellissimo perché ti tiene sempre al massimo.»

Federico Pasquini 3

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Pronto riscatto per la Dinamo Banco di Sardegna, nella quinta giornata della regular season del camoionato di A1 di basket. La squadra di Federico Pasquini ha letteralmente travolto, al PalaSerradimigni, la Consultinvest Pesaro, con un punteggio, 86 a 59 (primo tempo 45 a 27), risultato di una partita senza storia dall’inizio alla fine.

Cinque i giocatori biancoblu in doppia cifra: Darius Johnson-Odom (11 punti, 5 rb+imbalzi, 8 assist), Rok Stipcevic, autentico protagonista del secondo tempo con 18 punti, 3 rimbalzi, 3 palle recuperate e 3 assist per un 22 di valutazione totale, Trevor Lacey (12 punti con 4/4 da due, 6 rimbalzi e 3 assist), Dusko Savanovic (12 punti, 5 rimbalzi e 3 assist) e Josh Carter (16 punti, 2 rimbalzi e 3 assist).

Per la Dinamo non c’è un giorno di pausa, perché mercoledì è in programma la sfida contro Spirou Charleroi valida per la terza giornata della regular season di Basketball Champions League.

«Abbiamo fatto un’ottima gara, una partita  di gran livello difensivo, era quello che avevo chiesto ai ragazzi – ha commentato Federico Pasquini -. Se tutti sono in grado di tenere questo tipo di intensità possiamo gestire quei black out che ci hanno fatto  perdere le ultime partite. I ragazzi hanno risposto molto bene, con un 4 in meno – con Brian Sacchetti fermo –  il lavoro della squadra è stato davvero importante e siamo riusciti a non subire a rimbalzo da una squadra pericolosa. Siamo stati bravi ad attaccare sempre il post basso e l’avversario più vicino tenendolo lontano dal ferro, riuscendo a farlo bene anche con un quintetto piccolo. Stasera ce la godiamo, domani lavoriamo su Charleroi, un’altra gara importante con una squadra di grande livello in Europa.»

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Pesante sconfitta per la Dinamo Banco di Sardegna nella seconda trasferta stagionale, a Desio, contro la Red October Cantù: 90 a 69 (primo tempo 51 a 49). La squadra di Federico Pasquini ha retto il confronto alla pari nella prima parte dell’incontro, cedendo nettamente nella ripresa, con percentuali disastrose (20 punti in 20′) ed una presenza assolutamente insufficiente ai rimbalzi, sia offensivi sia difensivi.

In evidenza Gabe Olaseni, al debutto nel quintetto iniziale: 17 punti, con 7/9 da due, 8 rimbalzi e 17 di valutazione. Doppia cifra anche per Rok Stipcevic (13 punti con il 100% dalla lunetta, 3 rimbalzi e 6 falli subiti), bene Darius Johnson Odom con 13 punti, 7 assist e 5 falli subiti. Grande intensità e lavoro sporco da parte dello zoccolo duro italiano, con capitan Jack Devecchi (5 punti) e Brian Sacchetti (4 punti) in prima linea. Buona partita per Dusko Savanovic, autore di 13 punti e 3 rimbalzi, costretto però alla panchina nel terzo quarto per la quinta infrazione.

«Complimenti a Cantù che ha fatto una buona partita, noi purtroppo nel secondo tempo ci siamo disuniti dopo un paio di errori offensivi su alcune azioni – ha commentato coach Federico Pasquini -. Lì si è creati un sistema di sfiducia che ci siamo portati dietro anche in difesa, poi siamo passati a una fase dove non essendoci lunghi abbiamo cercando di essere più aggressivi cambiando sul pick and roll. Questa accelerazione che abbiamo voluto dare a livello difensivo ci ha portato confusione offensiva perché abbiamo perso aggressività. Abbiamo smesso di muovere la palla e fare i blocchi, e in un momento come quello una squadra fisica come Cantù ringrazia e ne approfitta per scappare via.»

La Dinamo oggi è partita verso l’Ungheria dove mercoledì, inizio ore 18.00, incontrerà lo Szolnoki Olaj nel secondo round della Basketball Champions League.

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Dopo la netta vittoria conquistata in campionato sul Brescia, la Dinamo Banco di Sardegna ieri sera ha vinto anche in Europa, superando 74 a 70 i polacchi dello Stelmet Zielona Gora nel game 1 della Basketball Champions League. E’ stata una partita molto combattuta, a lungo in equilibrio che, ad un certo punto, ha rischiato anche di sfuggire di mano alla squadra di Federico Pasquini, quando la squadra ospite è riuscita a portarsi avanti di 10 punti, in avvio di terzo quarto.

Sacchetti e compagni sono stati bravi a non mollare e non allentare la tensione ed alla fine sono stati i tiri liberi idi Rok Stipcevic (15 punti e 4 assist) prima e Trevor Lacey (12 punti, 4 assist e 4 rimbalzi) poi, a consegnare la prima vittoria europea alla Dinamo. Da sottolineare un’altra grande prestazione di Darius Johnson Odom (17 punti e 4 assist), e di Brian Sacchetti (9 punti, 7 falli subiti e 5 rimbalzi).

Coach Pasquini all’inizio ha mandato in campo Johnson-Odom, Lacey, Lydeka, Savanovic e Carter, coach Gronek ha risposto con Vaughn, Kelati, Gruszceki, Djurisic e Koszarek.La Dinamo ha iniziato a grande, con un break di 12-0,  due triple di Carter e 4 punti di Lacey. Vaughn ha scosso i suoi, 5 punti di Hrycaniuk hanno riportato i polacchi in partita. Con Sacchetti e Stipcevic in evidenza, la Dinamo ha chiuso il primo quarto avanti 21-15. Florence ha trascina i suoi nel secondo quarto e le parti si sono invertite, con il sorpasso e la squadra ospite avanti di 7 punti all’intervallo lungo, 32 a 39, nonostante la reazione di Savanovic e Johnson Odom.

Al rientro dagli spogliatoi, dopo aver toccato il massimo svantaggio di 10 punti, è scattata la reazione biancoblu, guidata da Johnson Odom, che ha infilato la tripla e nell’azione successiva ha servito Carter nel contropiede. Le bombe di Sacchetti e Stipcevic hanno sancito il sorpasso sassarese ma lo Stelmet ha reagito con Zamojski e Moore che hanno firmato l’allungo, e dopo un acceso testa a testa, una tripla di Florence ha chiuso il terzo quarto sul 54-56.

L’ultimo quarto va avanti sul filo del perfetto equilibrio, nella Dinamo si distinguono Brian Sacchetti e Rok Stipcevic e l’ultimo minuto inizia con la Dinamo avanti di 2 punti: 68-66. Un canestro frutto dell’asse Stipcevic-Lacey firma il +4 e con 17’’ sul cronometro il fallo di Koszarek manda in lunetta Stipcevic, che infila entrambi i liberi. Lo Stelmet Zielona Gora si riporta a -2 ma Lacey realizza i liberi decisivi per il definitivo 74-70.

«Sono veramente soddisfatto, come poche altre volte, perché in questi 40 minuti abbiamo trovato tutte le difficoltà che una grande squadra ti può mettere davanti – ha commentato il coach sassarese Federico Pasquini -. In particolare incontrando diversi break dati da una profondità di organico e dalla incredibile fisicità dei nostri avversari. Siamo partiti forte mettendo a segno un break di 16-3 per poi chiudere con 16-36: nonostante questo, siamo ripartiti con cattiveria agonistica con una squadra che per larghi tratti è riuscita a segnare da tutte le parti, con un Florence davvero incontenibile. Avere il coraggio di lottare su ogni pallone e giocare così duro nei momenti topici, andando oltre la stanchezza, mi fa grande piacere perché un match del genere lo puoi giocare con questa intensità dopo mesi, non dopo così poco. Ho visto segnali positivi questa sera e sono davvero molto soddisfatto.»

«Voglio congratularmi con la Dinamo Sassari, non abbiamo iniziato per niente bene e sono molto contento di come hanno giocato i miei ragazzi alla fine del primo tempo – ha detto il coach ospite Artur Gronek -. Nel secondo tempo mi è piaciuta la reazione anche se forse abbiamo sprecato troppe occasioni nel pitturato e a rimbalzo. Faccio i complimenti anche ai miei ragazzi perché credo, comunque, che abbiamo giocato una bella gara, abbiamo tenuto un punteggio basso e alla fine perso solo di quattro punti.»

Dinamo Banco di Sardegna 2016-2017 1

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La Dinamo travolge la matricola Brescia (96 a 73, primo tempo 51 a 37) nella terza giornata della regular season e riscatta subito la battuta d’arresto subita la scorsa settimana sul campo di Reggio Emilia.

La squadra lombarda, guidata da coach Andrea Diana, reggono il confronto solo nel primo quarto, chiuso avanti di un punto, 22 a 21, ma già nel secondo quarto la squadra di coach Federico Pasquini ha cambiato marcia, e con un parziale di 31 a 15 è andata al riposo sul 51 a 37. Al rientro dall’intervallo lungo Brescia ha provato a colmare il ritardo ma la risposta della Dinamo è stata immediata. Nell’ultima frazione la Dinamo dilaga, condotta dalle triple di Stipcevic e Darius Johnson Odom e dalle giocate di un ottimo Savanovic che chiude con 19 punti, 5/6 da due, 3 rimbalzi e 21 di valutazione. Grande prestazione anche per Brian Sacchetti, a referto con 7 punti, 9 assist e 8 rimbalzi, cifre che lo eleggono assistman del match e top per valutazione (25). Sfiora la doppia doppia Gabe Olaseni, per lui 11 punti e 8 rimbalzi in 22 minuti; 12 punti per Josh Carter e 13 per Trevor Lacey. Fondamentale l’apporto dalla panchina di Lollo D’Ercole e Diego Monaldi.

La Dinamo chiude il terzo quarto avanti di 13 punti, 71 a 58, e allunga ancora nell’ultimo quarto con un + 10 e chiude sul 96 a 73.

«Abbiamo fatto un’ottima partita, sono molto soddisfatto – ha commentato Federico Pasquini -. Siamo stati bravi a trovare energia offensiva nel secondo quarto e quindi a costruire anche una migliore difesa. Abbiamo fatto tre partite molto solide prima del triplice impegno che comincerà martedì, dobbiamo continuare su questa strada e i  segnali arrivati anche dalla panchina, da uomini come Lollo, Monaldi e Olaseni, che hanno fatto un’ottima gara, mi danno serenità. C’è da lavorare duro, è chiaro che ancora dobbiamo crescere su certi automatismi di squadra. Sappiamo che per fare la Coppa dobbiamo giocare in media ogni tre giorni – ha concluso il coach sassarese -, sono curioso di testare la reazione a questo tipo di impegno e di lavoro senza pause.»

La squadra biancoblu già domani si ritroverà in palestra per lavorare in vista del debutto in Basketball Champions League in agenda martedì al PalaSerradimigni, contro i polacchi dello Stelmet Zielona Gora.

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