28 March, 2024
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Lunedì 11 giugno, alle 10.00, nei locali del comune di Cagliari, in via Roma, sarà presentata l’edizione 2018 di “E-state in corso”. Giunta alla sua sesta edizione, può considerarsi a pieno titolo una delle iniziative più apprezzate dell’estate cagliaritana, visto il grosso seguito fra turisti e gli stessi cagliaritani.

Sino alla fine di agosto, il Corso Vittorio Emanuele II si vestirà ogni settimana di un tema differente e sarà teatro di tante attività culturali, musicali e teatrali. Ci sarà spazio per le eccellenze enogastronomiche isolane e per la cultura a 360 gradi.

Alla presentazione di lunedì interverranno l’assessore delle Attività produttive e Turismo Marzia Cilloccu, il presidente dell’associazione CCN Corso Vittorio Emanuele, Emanuele Frongia, il presidente provinciale della Confesercenti di Cagliari, Davide Marcello, e, per conto dell’associazione Piazza Yenne, Michela Ghiani.

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Si terrà domani pomeriggio, a partire dalle ore 15.00, presso la sala Convegni dell’Edificio Sali Scelti (Ingresso Parco di Molentargius), a Cagliari, l’Assemblea costitutiva della FIARC (Federazione Italiana Agenti e Rappresentanti di Commercio) della provincia di Cagliari, aderente alla Confesercenti.

Durante l’Assemblea si svolgeranno tutti gli adempimenti statutari per la sua costituzione e per la nomina degli organismi dirigenti in seno alla federazione provinciale.

Ma sarà anche l’occasione per fare il punto sulle numerose problematiche che gli agenti e i rappresentanti di commercio devono affrontare quotidianamente, sia in relazione ai rapporti con le case mandanti, sia ai rapporti con gli organismi che regolano le questioni amministrative e previdenziali del loro settore.

All’Assemblea parteciperanno tutti gli agenti di commercio iscritti alla Confesercenti della provincia di Cagliari, il presidente provinciale di Confesercenti Davide Marcello ed interverrà anche il coordinatore nazionale Fabio D’Onofrio.

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La Confesercenti provinciale di Cagliari è presente a Thessaloniki (Grecia) insieme all’associazione TDM 2000 a un importante incontro nello sviluppo di un progetto internazionale avente come obiettivo principale la determinazione delle competenze occupazionali di lungo periodo per i nostri giovani.

«Grazie alla TDM 2000 anche la Confesercenti provinciale di Cagliari è presente a questa ottima iniziativa, con il nostro vice presidente Emanuele Frongia – sottolinea Davide Marcello, presidente della Confesercenti provinciale di Cagliari – e siamo certi che iniziative di questo genere siano davvero altamente formative per provare a creare gli imprenditori del domani.»

Per competenze occupazionali si intendono le competenze chiave e le caratteristiche personali di cui si ha bisogno per entrare, operare e crescere nel moderno mondo del lavoro. La mancanza di queste competenze, nel lungo periodo, porta a problemi sia dal punto di vista della riduzione della produttività del lavoro e dei servizi, sia della disoccupazione giovanile e della risultante esclusione sociale. Come conseguenza, i bassi tassi di occupazione e la manodopera di bassa qualità influiscono negativamente sulla competitività globale dei paesi coinvolti nel progetto e sulla transizione verso l’economia della conoscenza.

Si tratta del secondo incontro sul tema, nell’ambito del progetto in questione, ma è molto importante sottolineare che il prossimo incontro si terrà a Cagliari nei mesi a venire.

Il partenariato è composto da: TURKONFED (Turchia), organizzazione coordinatrice; Istanbul Provincial Directorate of Social Studies and Projects (İSEM, Turchia), Global Education Culture and Communication Association (GLOBEST, Turchia), Junior Achievement Turkey (Turchia), Institute of Entrepreneurship Development (IED, Grecia), Institute for Training of Personnel in International Organizations (ITPIO, Bulgaria), Media Creativa 2020 (Spagna), TDM 2000 (Italia)

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Mercoledì 14/02/2018, alle ore 10.00, presso la sala riunioni della Confesercenti in Via Cavalcanti 32, si terrà la conferenza stampa di presentazione del Capodanno Cinese 2018, organizzato dalla Confesercenti Provinciale di Cagliari, insieme all’associazione Cina Più Vicina, dall’Associazione della Sardegna per la Amicizia e la Cultura Cinese (che rappresenta la comunità cinese in Sardegna) e dal Centro Commerciale Naturale Cagliari Centro Storico.

Durante la Conferenza stampa saranno presentate le iniziative che si terranno a dal pomeriggio del 16/02/2018 e durante sabato 17/02/2018 nella zona della Marina e presso la sede dell’Hostel Marina. Alleghiamo al comunicato la locandina degli eventi.

Interverranno, insieme al presidente Davide Marcello, la presidente dell’Associazione Cina Più Vicina Chiara Sini e i rappresentanti dell’associazione per la cultura cinese.

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Il commercio su area pubblica in Sardegna rappresenta una fetta importante dell’intero sistema distributivo commerciale. Si parla, infatti, di circa 7.000 aziende in essere su un totale di circa 40.000 imprese iscritte nelle quattro Camere di Commercio isolane, con circa 11.000 persone impiegate nel settore, tra gli imprenditori e i dipendenti. Si tratta peraltro di un settore che fa registrare un segno positivo tra nuove aperture e chiusure, in piena controtendenza rispetto alle altre categorie merceologiche.

È però troppo spesso considerato il “fratello piccolo” del resto dei commercianti, nel senso che non gli viene riconosciuto il peso commerciale e, spesso, sociale che questo tipo di attività rappresenta.

«Il commercio su area pubblica svolge un importante ruolo per la regolarizzazione di posizioni che spesso sono nel pieno abusivismo – commenta Marco Medda, presidente dell’ANVA (Associazione Nazionale Venditori Ambulanti) aderente alla Confesercenti Provinciale di Cagliari – perché permette la regolarizzazione con un investimento contenuto. Ma non solo: è uno dei settori che più di altri serve a ravvivare i centri urbani, perché sono un attrattore per le persone che devono fare la piccola spesa. Inoltre, è una tipologia di commercio che riesce a distribuire con maggior facilità la le produzioni del territorio, permettendo ai produttori propri di vendere le loro merci senza dover per forza fare riferimento ad altri canali distributivi che, chiaramente, si accaparrano la maggior parte del profitto lasciando le briciole al produttore. La nostra associazione – aggiunge Marco Medda – sta costruendo un progetto di sviluppo per la riqualificazione dei mercati, che ha come obiettivo, con la loro rinascita, quello di riuscire a costruire 1.000 nuove imprese tra i settori alimentare e non alimentare. Stiamo interloquendo anche con l’assessorato regionale al Commercio – conclude Marco Medda – per studiare una strategia comune che serva a riordinare il settore, anche dal punto di vista legislativo, trovando sponda positiva.»

«Nei prossimi giorni abbiamo diversi incontri con alcune amministrazioni comunali che ci hanno chiesto aiuto per trovare soluzioni su alcuni problemi dei loro mercati – sottolinea Davide Marcello, presidente della Confesercenti provinciale di Cagliari  -. La Confesercenti è da sempre alla ricerca di soluzioni per la tutela dei propri associati e trova nell’interlocuzione con la Pubblica Amministrazione uno dei suoi punti di azione principali; ancor di più per un settore che fino a oggi ha sofferto fortemente, ma che, numeri alla mano, dimostra di essere davvero un pezzo importante del commercio sardo.»

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«L’ennesimo balzello che grava sui consumatori e che complica ulteriormente il lavoro dei piccoli commercianti: questa imposizione della Comunità Europea non piace alla Confesercenti e ai suoi associati che, pur nel rispetto dell’ambiente e delle leggi vigenti, mal digerisce questa nuova imposta sui sacchetti di plastica.»

E’ molto critica la posizione della Confesercenti provinciale di Cagliari sull’imposizione dei sacchetti di plastica a pagamento.

«Troviamo intollerante che il commerciante non abbia la possibilità di scegliere se fare un regalo al proprio cliente oppure no – spiega Davide Marcello, presidente della Confesercenti Provinciale di Cagliari -. E’ evidente che la nostra polemica non è relativa agli importi (certamente sostenibili), ma riguarda, di fatto, l’impossibilità di scegliere di non far pagare il sacchetto, a causa delle sanzioni pesantissime che, in taluni casi, possono arrivare anche a 25.000 euro: uno sproposito!»

«Comprendiamo – aggiunge Davide Marcello – che l’Italia era in piena infrazione rispetto alle indicazioni della Comunità Europea, ma francamente riteniamo che provvedimenti di questo tipo non possano aiutare a sensibilizzare le coscienze dei consumatori per il rispetto dell’ambiente, e conseguentemente sottopone i piccoli operatori commerciali ad un ennesimo vincolo che impedisce anche quel piccolo gesto di cortesia – conclude Davide Marcello – che il commerciante ha sempre dedicato ai propri clienti.»

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Le notizie di questo ultimo periodo per quanto riguarda la produzione dei ricci stanno facendo allarmare sia i pescatori, sia i consumatori, sia i ristoratori che fanno della polpa di ricci uno degli ingredienti principali per i loro piatti.

«La diminuzione della produzione dei ricci sta generando preoccupazione tra i nostri associati – sottolinea Emanuele Frongia, vice presidente della Confesercenti provinciale di Cagliari e responsabile provinciale della FIEPET (la federazione dei pubblici esercizi aderente a Confesercenti) -, sia per quanto riguarda la difficoltà nel reperimento della materia prima, sia per i prezzi che, verosimilmente tenderanno a salire. Le notizie degli accordi sulla produzione di questi ultimi giorni ci fanno capire che anche noi ristoratori dobbiamo regolarne il consumo al nostro interno. In particolare – conclude Emanuele Frongia – stiamo cercando di sensibilizzare la categoria per evitare sprechi o consumi smodati di un prodotto che invece deve rigenerarsi.»

«Chiediamo agli operatori maggior attenzione e un poco di pazienza per quanto riguarda il consumo della polpa di ricci – dichiara Davide Marcello, presidente della Confesercenti provinciale di Cagliari – cercando di limitarne l’uso oggi per permettere ai ricci di ripopolare i nostri mari e per far si che domani si possa continuare a utilizzarli per la preparazione delle prelibatezze alle quali i nostri ristoratori ci hanno abituato, la responsabilizzazione dei ristoratori da parte della nostra Associazione è uno degli elementi fondamentali tra i nostri compiti. Crediamo fortemente – conclude Davide Marcello – che con maggior attenzione e sensibilità da parte di tutti si possa salvaguardare un bene collettivo ed identitario come la polpa di ricci nella nostra tradizione culinaria.»

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Sono tante ormai le segnalazioni da parte delle attività associate e non che vivono il problema dell’ordine pubblico e della sicurezza nelle zone di richiamo della vita notturna cagliaritana, relativamente a episodi, sempre più frequenti, di scippi, palpeggiamenti e risse provocate troppo spesso da extra comunitari che non sempre vengono controllati dalle Forze dell’Ordine.

«Dopo gli incontri in Prefettura con tutti i rappresentanti delle Forze dell’Ordine e nonostante tutti i messaggi di tranquillità che ci hanno voluto dare, la situazione nel centro di Cagliari, soprattutto la notte sta diventando insostenibile – commenta amaramente Davide Marcello, presidente provinciale della Confesercenti – a causa di continui episodi di micro criminalità che, troppo spesso, non vengono denunciati agli organismi preposti.»

«Ci sono gruppetti di extra comunitari che seminano il panico tra i nostri clienti e tra le persone che cercano un po’ di serenità in centro storico – dice con preoccupazione Emanuele Frongia, vice presidente Confesercenti e responsabile del Centro Commeriale Naturale del Corso Vittorio Emanuele -. Il fatto che gli episodi spesso non vengano denunciati, non significa che non succedano e stanno facendo diventare il nostro territorio poco sicuro e poco adatto allo sviluppo turistico e imprenditoriale che, invece, la nostra città vuole perseguire. Dall’ultimo incontro in Prefettura, purtroppo, la situazione è peggiorata e i messaggi di tranquillità che le Forze dell’Ordine ci hanno voluto trasmettere purtroppo non corrispondono alla realtà dei fatti. I giornali sono pieni di racconti su episodi di questo tipo e le nostre attività troppo spesso si trovano a fare il controllo del territorio senza averne la competenza. Siamo inoltre ancora in attesa di un segnale per quanto concerne il progetto Confesercenti per gli Stewart – conclude Emanuele Frongia -, ma ancora la Prefettura non ci ha dato risposta.»

In definitiva, la situazione nel centro della Movida cagliaritana sta dando segnali di forte criticità dal punto di vista della sicurezza e la nostra Associazione chiede con forza interventi forti e puntuali sia da parte delle Forze dell’Ordine che da parte dell’Amministrazione comunale. Non è accettabile che, dopo tutti gli investimenti e il lavoro messo in piedi dagli imprenditori, gli stessi vengano lasciati soli a fare fronte a situazioni che vanno al di la della loro attività.

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Da diversi anni il Corso Vittorio Emanuele II è interessato da una serie di lavori di rifacimento che lo riqualificano, rendendolo una delle zone più belle della città di Cagliari. In particolare, la parte iniziale, fino quasi all’incrocio con via Sassari è diventata, grazie anche alla pedonalizzazione integrale, uno degli spazi più ambiti per la realizzazione di manifestazioni ed eventi che, sistematicamente, fanno il pieno di visitatori.

Ma, all’incrocio con via Sassari, ci troviamo di fronte a un “monumento” formato da palizzate in legno, completamente storte, che dovrebbe proteggere i resti di un alloggio di epoca romana, che tutto fa tranne che richiamare turisti.

«La situazione è drammatica e paradossale allo stesso tempo – tuona Davide Marcello, presidente della Confesercenti provinciale di Cagliari – poiché le imprese che stanno al di la del muro stanno risentendo in maniera esagerata della lungaggine dei lavori. Ma allo stesso tempo il rimpallo di responsabilità tra il comune di Cagliari e la Sovrintendenza (che dovrebbe occuparsi di salvaguardare i reperti) è davvero paradossale.»

«Non solo – aggiunge Davide Marcello – i lavori infiniti per il rifacimento della seconda parte del Corso ed i ritardi per i collaudi di legge impediscono agli operatori di poter fare le domande per le autorizzazioni per i tavoli all’esterno, penalizzandoli in modo esponenziale rispetto ai loro colleghi del primo pezzo del Corso.»

Nonostante i ripetuti solleciti e le promesse dei vari assessori sulla pronta chiusura del “cantiere Casa Romana”, purtroppo, ad oggi registriamo ancora una situazione insostenibile e che sta lentamente facendo morire imprese che fino a ieri erano in grado di dare posti di lavoro e far crescere una economia che navigava tra mille difficoltà. «Vogliamo sapere dal comune di Cagliari – conclude Davide Marcello – quali sono i tempi previsti per eliminare il tappo del Corso Vittorio e vogliamo sapere quanto ancora le attività saranno costrette a sopportare questi disagi in un momento difficilissimo come questo».

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La Confesercenti provinciale di Cagliari esprime forte contrarietà rispetto alle metodologie decisionali del comune di Cagliari con particolare riferimento alla questione del Piano delle Aree, per il quale l’assessorato alle Attività Produttive continua a non condividere le decisioni con le associazioni di categoria.

«Appena qualche settimana fa ci siamo incontrati con l’assessore Cilloccu per riprendere il discorso relativo al Piano delle Aree del comune di Cagliari, dopo aver scoperto che era già stato approvato ma mai condiviso con noi» tuona Marco Medda, vice presidente della Confesercenti provinciale di Cagliari, con delega al commercio su area pubblica. «Durante l’incontro – aggiunte Marco Medda – abbiamo cercato una posizione comune per discutere di problemi veri, riguardanti il riordino del commercio ambulante a Cagliari e, sempre durante la riunione, ci è stato solamente accennato dell’intenzione di provare a porre in essere anche dei mercatini a tema diretti per lo più agli operatori dell’ingegno (hobbisti). Va tutto bene fino al momento in cui però l’Amministrazione Comunale prende decisioni senza condividere con i soggetti rappresentativi che, più di altri, ben conoscono le realtà del territorio cittadino e, soprattutto, mettono in secondo piano gli operatori commerciali su area pubblica che, in Sardegna, rappresentano oltre 7.300 imprese e circa 11.000 operatori tra imprenditori e dipendenti. Ma ciò che più ci dispiace è apprendere dai giornali la notizia che il comune di Cagliari ha messo a bando le aree per i mercatini tematici, senza alcun tipo di comunicazione e di condivisione con noi».

«La nostra Associazione individuò alcune piazze cittadine (durante la precedente legislatura Zedda, con l’assessore Barbara Argiolas e ancor prima con Paolo Carta) nelle quali sarebbe stato importante avere dei piccoli mercatini di quartiere che fornissero un servizio di piccola distribuzione commerciale e anche un sostegno di tipo sociale alla popolazione. Oggi scopriamo (leggendo i giornali) che alcune di quelle piazze invece il Comune le sta dedicando agli hobbisti. Non ci sembra un buon modo di fare condivisione e politica attiva di sviluppo – aggiunge Davide Marcello, presidente provinciale di Confesercenti – ma, non essendo questo il primo episodio di tal genere con l’assessorato delle Attività produttive, ci viene da pensare che evidentemente questi siano i nuovi metodi per fare politica attiva e prendere decisioni per la popolazione, senza però conoscere davvero quali siano le ricadute che queste stesse decisioni hanno su ciascuno di noi.»