20 April, 2024
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«Giuro di osservare lealmente le leggi e le altre disposizioni vigenti nel territorio della Repubblica e di adempiere le funzioni affidatemi con coscienza e diligenza, nel rispetto dei diritti dei cittadini.»
Con la tradizionale formula di rito, davanti alla sindaca Debora Porrà e alla sua giunta, Fulvio Loi ha prestato giuramento, dopo la nomina di capitano della Compagnia barracellare del comune di Villamassargia.
«Siamo onorati di poter fare oggi un altro passo avanti per la nostra comunitàha dichiarato la Sindaca -; sappiamo infatti che da ora in poi ci sarà un ulteriore presidio per la sicurezza dei nostri concittadini. La nostra attenzione è infatti focalizzata sulla tutela delle persone e del bene pubblico, in vista di un periodo di crescita e valorizzazione del nostro patrimonio ambientale, motivo per cui necessitiamo di validi supporti che possano affiancare e si coordinino al lavoro prezioso già svolto dalla locale stazione dei carabinieri e dalla Polizia locale.»
«Questo è il mio quarto giuramento e vi assicuro che ogni volta provo una grande emozione che devo controllare», ha affermato il comandante Fulvio Loi che ha ringraziato l’Amministrazione per la fiducia in lui riposta.
I barracelli, la cui prima citazione ufficiale in Sardegna risale alla seconda metà del XVI secolo e che hanno origine a Sassari, prima di diramarsi nelle varie comunità rurali di tutta l’isola, mancavano da Villamassargia dagli anni Cinquanta: «Motivo di orgoglio e di crescita l’aver ripristinato tale istituzione», ha sottolineato la prima cittadina.
Alla cerimonia hanno partecipato il comandante della stazione dei carabinieri Fabio Fanutza, l’agente di Polizia locale Andrea Orrù, i componenti  della Compagnia barracellare oltre che, in qualità di testimoni, la vicesegretaria del comune di Villamassargia Laura Pasci e il responsabile del settore tecnico Antonello Medda.

«Il nostro Carnevale si apre al mondo». Con questo proposito la sindaca di Villamassargia Debora Porrà invita tutti alla sfilata di sabato 17 febbraio a partire dalle ore 15, quando i mamuthones di Mamoiada, gli stessi che hanno stregato Venezia, si snoderanno per le strade del paese, insieme agli Urtzus di Sadali e alle maschere storiche veneziane, per merito di un gemellaggio tra la Serenissima e Villamassargia. Attesa anche la tradizionale zippolata e il Carnival party in piazza Pilar.
«Con la fondamentale collaborazione dell’ UNPLI, l’Unione nazionale delle Pro loco d’Italia, di cui ringraziamo il suo presidente Raffaele Sestuha aggiunto la prima cittadinavorremmo che questo appuntamento diventasse un nuovo evento turistico fuori stagione e di richiamo per ospiti e pubblico internazionali. La sfida per dare alla manifestazione un taglio cosmopolita non era semplice, vista la varietà di formule tradizionali già esistenti».
“Carnevale senza confini nel paese delle radici”, questo il titolo dell’evento che caratterizzerà il comune del Sulcis Iglesiente, è un progetto che inserisce la Sardegna nel nuovo lavoro di ricerca sulle maschere antropomorfe che l’UNPLI ripete da alcuni anni a Venezia.
«Villamassargiaha sottolineato ancora la sindaca di Villamassargia lancia una nuova prospettiva che unisce il fascino delle maschere antropomorfe all’incontro  tra diverse tradizioni carnascialesche. La proposta è di aprirsi sempre di più alla contaminazione culturale, senza dimenticare le nostre tradizioni e il nostro folclore: abbiamo così trovato una nuova strada per creare un melting pot.»
«L’evento ha spiegato l’assessora della Cultura Sara Cambularientra tra le iniziative dell’anno europeo delle radici per raccontare le tradizioni popolari ad un pubblico più ampio, favorendo tra le altre cose il turismo di ritorno dei discendenti degli emigrati sardi.»
«Sono contento che abbia luogo a Villamassargia, nel Sulcis Iglesiente, una manifestazione di così alto livello, resa realtà dalla grande famiglia dell’UNPLI a cui sono iscritte 6.300 Pro Loco d’Italia», ha precisato il presidente nazionale Raffaele Sestu.
Un Carnevale che si spinge oltre l’ambito territoriale locale incarna infatti  l’obiettivo di attrarre un turismo più consapevole e destagionalizzarlo, in un’ottica costante di promozione del territorio, senza mai dimenticare la lotta allo spopolamento.
«Il fatto che la manifestazione goda del patrocinio sia regionale sia nazionale UNPLI è un privilegio che accogliamo con orgoglio e a questo proposito ringraziamo il presidente del comitato provinciale Gianfranco Dessì che ha svolto un prezioso ruolo di raccordo tra le parti – ha concluso Andrea Tocco, presidente della Pro Loco di Villamassargia -. Auspichiamo fiduciosi che il nostro impegno incontri il gusto del pubblico con una partecipazione numerosa.»

Per un sistema agricolo locale forte e innovativo, sostenibile e solidale, ma soprattutto in grado di resistere ai grandi cambiamenti e alle difficoltà che lo stanno investendo. È con questo spirito che il comune di Villamassargia e l’agenzia regionale Agris hanno affrontato l’incontro a Casa Fenu per illustrare il progetto “Assiolo” a cui hanno già mostrato interesse tre realtà: azienda agricola Sant’Antonio, cooperativa rurale San Lorenzo e la società agricola Donne Rurali, quest’ultima già modello nell’ambito del biologico con animali, colture, agricampeggio e fattoria didattica, il tutto in un’ottica di autosostenibilità.
Villamassargia, con le sue caratteristiche specifiche e l’alta percentuale sul territorio di aziende agropastorali (45%), è stata individuata da Agris come protagonista del progetto pilota fondato sulla agroecologia per gestire sistemi agroalimentari che siano sostenibili dal punto di vista ambientale, economico e sociale. «Tante aziende locali applicano già questi valori alle loro produzioni o sono già incamminate in tale direzione», ha osservato la sindaca Debora Porrà nell’introdurre l’argomento ai presenti.
«L’agroecologia non è in contrasto con la sopravvivenza delle aziende agricole ne’ tantomeno marcia contro produttività e legittimo ritorno economico, ma intende aiutare, sostenere e incrementare», ha sottolineato la referente del progetto Daniela Spano, funzionaria di Agris, che ha partecipato insieme a una nutrita squadra di ricercatrici e tecnici specializzati: Giulia Urracci, Adriana Virdis, Antonella Sirigu, Marta Canu, Lucia Mameli e Riccardo Pisci.
«Si intende mettere insieme ha spiegato Daniela Spanoil mondo scientifico con le conoscenze tradizionali degli agricoltori per puntare, per esempio, sulla biodiversità del suolo, che in questo modo si autorigenera, e sulla multifunzionalità, con la coltivazione di più prodotti.»
«Miscugli di varietà di grano – ha aggiunto ancora Spano – sono molto più resilienti di una coltura monogenetica; forse diminuisce la produzione, tuttavia vengono garantiti un raccolto e un guadagno ogni anno”. E, per dare concretezza alla ‘biodiversità funzionale’, è stata ricordata l’esperienza positiva di un’azienda in Toscana dove olivi, polli e asparago selvatico convivono in un equilibrio perfetto perchè le galline, che razzolano in luoghi ombreggiati, mangiano la criocera e proteggono il raccolto.
Anche se non è facile, i cambiamenti climatici impongono un ripensamento radicale del modello agricolo produttivo attuale che può essere armonicamente allineato con la sostenibilità e la solidarietà. «Pensiamo alla riduzione degli sprechi: oggi si butta il 35% di ciò che si producerichiama all’attenzione con i dati alla mano la funzionaria Agris che rilancia l’idea di sistemi alimentari locali che possano proporre un’alternativa valida nonostanteavverte non ci siano ricette preconfezionate e ogni territorio può scegliere una propria modalità.»
Una catena che innesca tante pratiche intelligenti volte al benessere della comunità, con prodotti buoni a chilometro zero e garantendo prezzi più equi stabiliti dalla filiera corta, oltre che migliori abilità di riciclo, a partire da un compostaggio casalingo più consapevole. «Le sovvenzioni arriveranno, ma per ora siamo nella fase della sensibilizzazioneha concluso Daniela Spano -: vorremmo che gli agricoltori aderissero alla proposta per convinzione.»
«Si tratta di apportare piccoli accorgimenti a basso impatto che possono dare grandi vantaggi ha detto la sindaca Debora Porrà – : Villamassargia è pronta ad essere l’apripista di una nuova esperienza che si può rivelare molto interessante.»
Assiolo, nome ed emblema del progetto, è pronto a spiccare il volo.

Agricoltori, allevatori, operatori della ricettività e della ristorazione, artigiani, commercianti, associazioni locali, pubblica amministrazione, privati cittadini e tutti coloro siano interessati alla promozione di una gestione sostenibile del territorio, tutelando tuttavia il proprio lavoro, sono invitati dal comune di Villamassargia e da Agris a partecipare all’incontro a casa Fenu domani, martedì 30 gennaio, a partire dalle ore 10.00 per la presentazione del progetto Assiolo, acronimo che richiama al “sistema dei servizi agroecologici nell’insieme delle organizzazioni locali”, ma che porta anche  il nome di un uccello notturno stanziale in Sardegna e in via di estinzione, a causa dei cambiamenti climatici. Proprio per far fronte a questi ultimi, che hanno messo in difficoltà le colture, è urgente avviare una riflessione sulla nuova politica agricola comunitaria Pac 2023-2027, entrata in vigore il primo gennaio 2023.
«Per Assioloha sottolineato la sindaca Debora Porràè stato individuato Villamassargia come primo Comune preposto ad avviare questo progetto unico in Sardegna e in collaborazione con Agris. L’Agenzia regionale per la ricerca in Agricoltura, dopo aver studiato attentamente la situazione dei vari territori, ha ritenuto che a Villamassargia ci fossero le condizioni ideali per poter aprire una nuova sfida e, orgogliosi di questa scelta, raccogliamo il guanto con l’impegno di dare il nostro contributo, considerando tutti i progetti sull’agricoltura che sono stati promossi, grazie alla vitale realtà agricola che ci caratterizza.»
La nuova Politica Agricola Comune, approvata dall’Unione europea l’anno scorso, ha l’ambizioso progetto di far transitare il mondo agricolo verso l’agroecologia, scienza che applica i principi dell’ecologia nella gestione di sistemi agroalimentari sostenibili dal punto di vista ambientale, economico e sociale. Da un’ottica, per esempio, ambientale, si intende incrementare la fertilità del suolo e la biodiversità funzionale, garantendo la produttività e riducendo la dipendenza dall’utilizzo di risorse esterne.
Tutto questo ha trai suoi obiettivi, oltre che quello di proteggere l’ambiente, di valorizzare i saperi di chi opera in ambito rurale e supportarlo.
 «Riteniamo che si possa lavorare in modo innovativo, solidale ed essere pionieri di nuove pratiche: anche da piccoli accorgimenti si può cambiare e rendere migliore il pianeta», ha concluso Debora Porrà che sarà presente domani, insieme ai funzionari di Agris per illustrare il progetto.

«Riconoscere l’educazione ecologica sia nella legge sulla multifunzionalità agricola sia con una nuova legge regionale sulla pubblica istruzione, attraverso l’integrazione delle aziende agricole per attività didattiche specifiche, a partire dallo 0-6.»
È questo il sogno che la sindaca Debora Porrà ha espresso a casa Fenu, in occasione della presentazione dei risultati del progetto pilota promosso dal Gal “Agrinido Agritata” per sperimentare servizi innovativi rivolti all’infanzia.
Una tavola rotonda ricca di riflessioni e intorno alla quale si sono seduti, oltre che la prima cittadina e il presidente del Gal Cristoforo Luciano Piras, i vari esponenti del comitato tecnico-scientifico composto oltre che dal comune di Villamassargia, da quattro assessorati regionali (Agricoltura; Lavoro; Politiche Sociali; Pubblica Istruzione), CRP, CREA, Agenzia Laore e da un gruppo di professionisti esperti.
Tra le azioni per raggiungere un modello di welfare mutuabile su tutto il territorio regionale: “l’educational tour” che ha portato gli imprenditori di quattro aziende agricole locali (Donne Rurali, Azienda Agricola Alessandro Cugusi e Sa Prenda di Villamassargia; Azienda Agricola Andrea Vacca di Masainas) in Piemonte, dove l’agrinido è realtà virtuosa e il benessere dei bambini passa per la fattoria didattica, attrezzata, accogliente e con personale appositamente formato per seguire i piccoli nell’apprendimento.
Nel corso dell’incontro è stato sottolineato dagli esperti come le neuroscienze abbiano dimostrato che avvicinare i bambini al mondo rurale potenzia le capacità esplorative, sensoriali, motorie, linguistiche scientifiche e musicali: fare per apprendere consente un armonico sviluppo cognitivo, sociale ed emotivo.
Tuttavia, una legge regionale non basta, ma è necessario fare rete e ‘parlarsi’, così come sottolineato dalla Garante regionale per l’infanzia e l’adolescenza Carla Puligheddu che ha auspicato l’organizzazione prossima degli ‘Stati generali per l’infanzia’ in Sardegna.
Una strada da percorrere senza indugi quella di supportare i servizi di cura, secondo Annalisa Cauli (assessorato regionale al Lavoro e Formazione professionale), prevedendo una serie di incentivi per un’offerta che spesso risulta insufficiente davanti ai bisogni delle famiglie. Anche se, “più che un problema di soldi è un problema di visione” che si allargherebbe con un «processo di governance istituzionale e con la sensibilizzazione di un più ampio numero di Amministrazioni», ha precisato la direttrice del Gal Nicoletta Piras.
Coltivare l’amore, la conoscenza e l’attaccamento per la propria terra inizia dai più piccoli e continua con i più grandi. Per questo motivo, le azioni dell’Amministrazione Porrà proseguono con un altro progetto altrettanto pionieristico e innovativo che mira a sensibilizzare i coltivatori locali ad una transizione agroecologica, alla base del progetto ‘Assiolo’, in partnership con Agris. L’appuntamento è per martedì 30 gennaio, alle ore 10.00, a casa Fenu.

Al comune di Villamassargia e a s’Ortu mannu, con la sua “reina” dal tronco imponente e regale, sono dedicate alcune pagine dell’ultimo libro di Stefano Mancuso, botanico di fama internazionale e saggista che insegna arboricoltura ed etologia vegetale all’università di Firenze.
«È motivo di grande soddisfazioneha esordito la sindaca di Villamassargia Debora Porràche al capitolo sette di “Fitopolis”, edito da Laterza, Stefano Mancuso si soffermi sulla bellezza del nostro magnifico oliveto invitando il lettore a visitarlo; in realtà fa molto di più perché parlando di resistenza e longevità delle piante richiama capacità innate di cui il nostro popolo è detentore ed è binomio caratterizzante delle nostre radici.»
In “Fitopolis”, ovvero le città del futuro, il fondatore del laboratorio internazionale di neurobiologia vegetale, in veste di saggista, auspica che la natura ritorni all’interno del nostro habitat e affronta tanti temi di stretta attualità da cui dipendono la sopravvivenza umana come il riscaldamento globale e le risorse sempre più scarse.
«Tutto è nato da una lectio magistralis tenuta dal prof. Stefano Mancuso a S’Ortu mannu ha raccontato l’assessora della Cultura Sara Cambula -; abbiamo avuto la possibilità di portarlo a conoscere i nostri luoghi in occasione della presentazione dei suoi libri e ora anche Villamassargia e s’Ortu mannu ne fanno parte. La cultura è realmente una chiave fondamentale di promozione del territorio: un evento che può sembrare fine a se stesso, come la promozione di un libro, è in realtà un’occasione irripetibile con un impatto di gran lunga più ampio per tutto il territorio, permettendone un accrescimento e creando nuove e importanti connessioni.»
«Nella nostra esperienza amministrativaha dichiarato la sindacaabbiamo sempre ragionato e operato affinché la natura nella quale il nostro Comune è immerso fosse parte integrante del paesaggio urbano, pertanto a Stefano Mancuso rivolgo i nostri ringraziamenti.»
Nella sua pubblicazione, l’esperto definisce infatti gli olivi di s’Ortu mannu un miracolo naturale, apprezzandone, dall’alto della sua competenza, l’ottimo stato di salute.
«Continueremoha concluso Debora Porràad avere cura di questo patrimonio plurisecolare di cui sono orgogliosa, ma soprattutto perseguiremo l’obiettivo di valorizzarlo in modo che Villamassargia sia di riflesso sempre più sensibile, armonica e stanziale così come Stefano Mancuso ha definito i nostri ulivi.»

L’educazione ecologica rivoluzionerà il modo di fare scuola nel Comune di Villamassargia. Dove maestre e alunni si ritroveranno nei nuovi spazi didattici strutturati come aule all’aperto presso il Nido d’Infanzia Comunale Rosa L. Parks e la scuola dell’Infanzia di Largo Castello, nell’ambito di un percorso formativo innovativo studiato per i bimbi tra lo zero e i 3 anni e quelli dai 3 ai 6 anni.

«Nelle nuove aule, abbiamo alberi da frutto al posto degli armadi e aiuole come banchi spiega la sindaca Debora Porràallarghiamo gli edifici scolastici senza costruire nuove pareti, insegnando il rispetto dell’ambiente, della stagionalità e il valore dei prodotti della terra.»

L’evento di presentazione si svolgerà mercoledì 13 dicembre, dalle 15,30 alle 16,30, presso il giardino del Nido d’Infanzia Comunale Rosa L. Parks di Villamassargia, in via Salvador Allende 1, diretto e coordinato dalle esperte in promozione di progetti locali Cinzia Murgia e Alessia Ghisoni.

È prevista la partecipazione dell’Amministrazione comunale rappresentata dalla Sindaca Debora Porrà. Interverranno la pedagogista Mara Durante e l’imprenditrice Rosi Sgaravatti. Saranno presenti all’incontro pubblico, le scuole aderenti al Polo Zero Sei Ilaria Alpi di Villamassargia e Musei. In programma anche momenti di gioco e una merenda da consumare insieme in un pic nic invernale dedicato a insegnanti, piccoli partecipanti e famiglie.

«Siamo felicissime di essere estate inserite in questo meraviglioso e importantissimo progetto dedicato ai più piccoli – dichiarano le imprenditrici Murgia e Ghisonie speriamo che tanti altri comuni sulla scia di Villamassargia possano riservare ai bambini esperienze di questo tipo.»

«Come sosteneva Deweyafferma Mara Durante, direttrice scientifica del Polo 06 e del CPT Ilaria Alpiil compito dei sistemi educativi è quello di offrire esperienze e non quello di memorizzare conoscenze. Fare esperienza all’aperto offre ai bambini e alle bambine la possibilità di attivare le diverse intelligenze e di incontrare la cifra dell’imprevisto. L’elemento in più è proprio la possibilità di incontrare l’imprevedibile.»

Sono stati mobilitati tutti gli assessorati comunali, dai lavori pubblici ai servizi sociali, dalla pubblica istruzione alla salvaguardia del territorio, per i lavori straordinari affidati alla storica azienda florovivaistica Sgaravatti, fondata nel 1820.

«Avvicinando i bambini al ritmo delle stagionisottolinea l’imprenditrice Rosi Sgaravattil’orto didattico all’aperto diventa un luogo di apprendimento e di connessione con la natura. Si può imparare molto dalla terra sotto i nostri piedi.»

Per il futuro la prospettiva è quella di estendere questa buona pratica anche agli altri ordini di scuole. Gli spazi si prestano anche per attività e progetti intergenerazionali e inclusivi per tutta la comunità educante. Un’importante possibilità di sviluppo per il comune di Villamassargia è l’integrazione stabile delle aziende agricole nella gestione dei servizi educativi all’infanzia, per le piccole coltivazioni e la cura degli animali. L’Amministrazione Comunale è già al lavoro per lo sviluppo di azioni per la multifunzionalità delle attività agricole e lo sviluppo di progetti di agricoltura sociale.

Al progetto hanno collaborato le imprese locali S.A.D. scavi autotrasporti Deidda e Olandflor. Mentre la direzione dell’evento di presentazione è stata affidata a Oggi Sposi & Exclusive Event.

E’ stato inaugurato questa mattina a Iglesias il nuovo Ufficio di prossimità nei locali della ex Pretura, in via Pacinotti, nel quartiere di Serra Perdosa. Anche il comune di Villamassargia avrà il suo Ufficio di Prossimità, nel palazzo del Comune, la cui inaugurazione è avvenuta questo pomeriggio alla presenza delle autorità locali e dei funzionari della Regione.
A Iglesias il canonico nastro inaugurale è stato tagliato dal sindaco Mauro Usai insieme alla segretaria comunale Lucia Tegas e ai funzionari della Regione.
Gli Uffici di Prossimità, promossi dal ministero della Giustizia, nascono con l’intento di avvicinare l’amministrazione della Giustizia, in particolare quella della Volontaria Giurisdizione, ma non solo, ai cittadini delocalizzando una serie di servizi fino ad oggi tutti concentrati nei palazzi di Giustizia provinciali.
Una sorta di parziale marcia indietro rispetto alle decisioni assunte all’epoca in cui furono soppressi quasi tutti gli uffici periferici del Giudice di Pace di cui Iglesias e Carbonia erano sede.
Con il decreto n. 156 del 2012 la scure del risparmio finanziario statale soppresse questi uffici che, invece, assolvevano ad un compito importante per i cittadini e al contempo avevano contribuito a snellire il carico di lavoro dei Tribunali centrali.
Ora le risorse comunitarie del PON Governance e Capacità Istituzionale, attraverso la Regione Sardegna e la collaborazione con gli Enti locali e gli uffici giudiziari hanno permesso di ricreare una rete regionale, al momento, di 21 uffici distribuiti su tutto il territorio regionale dove i cittadini potranno rivolgersi per presentare istanze relative all’Amministrazione di sostegno, avere consulenze e supporti per la protezione giuridica come le tutele per i minori e, più in generale, ricevere assistenza nell’ambito della Volontaria Giurisdizione dove non è richiesto il supporto di un avvocato.
Per il sindaco Mauro Usai «questa iniziativa riveste particolare importanza per ribadire la centralità della città di Iglesias nell’offrire servizi fondamentali alla cittadinanza locale e a quella del circondario». Grande soddisfazione anche per la sindaca di Villamassargia Debora Porrà «per un risultato che crea vicinanza ai cittadini e semplificazione amministrativa, ossia il futuro della Pubblica Amministrazione che a Villamassargia diventa sempre più reale e tangibile».
L’auspicio generale resta comunque l’implementazione dei servizi territoriali sia per alleggerire il carico degli uffici centrali ma anche per venire incontro alle legittime esigenze dei cittadini che non saranno più costretti a snervanti e costose trasferte nel capoluogo anche solo per un semplice certificato.
Carlo Martinelli

 

Venerdì 10 novembre, alle 15.30, nell’Aula consiliare di Piazza Repubblica, ad Assemini, si terrà un convegno sugli scenari energetici nel Sud Sardegna, focus sui grandi parchi eolici e fotovoltaici, impatto ambientale e benefici per la comunità locale.

Dopo i saluti del sindaco di Assemini Mario Puddu e del presidente del Circolo Legambiente Assemini Antonello Deidda, sono previsti numerosi interventi:

Per un Futuro all’insegna del Green Deal – Vincenzo Tiana, responsabile Energia Legambiente Sardegna

Programmi della Regione – Marco Porcu, assessore regionale della Difesa dell’Ambiente

Prospettive energetiche in Sardegna – Fabrizio Pilo, Università di Cagliari

Il ruolo delle comunità locali: il caso Villamassargia – Debora Porrà sindaca del comune di Villamassargia

I Paesaggi dell’energia – Antonello Sanna Università di Cagliari, Comitato Scientifico Legambiente Sardegna

Esperienza innovativa nel mondo agropastorale – Salvatore Pala, presidente drll’Unione Pastori di Nurri

Percorsi di copianificazione per progetti di sviluppo – Alessia Meloni, assessore LLPP del comune di Assemini

La realtà del Comune di Assemini – Francesco Murtas, assessore dello Sviluppo economico del comune di Assemini

Mancata programmazione energetica: il caso di Guspini – Giuseppe De Fanti, sindaco del comune di Guspini

Le realtà rurali, integrazioni col tessuto produttivo e la valorizzazione del paesaggio – Giacomo Porcu sindaco del comune di Uta

Una giusta transizione ecologica in Sardegna – Giorgio Querzoli, coordinatore del Comitato Scientifico Legambiente Sardegna.

Coordinerà il dibattito Alberto Nioi, presidente del Consiglio comunale di Assemini.

 

Oggi, sabato 4 novembre 2023, è stata una giornata densa di emozioni, valori e significati, snodatasi tra la città di Carbonia e il capoluogo della Sardegna, Cagliari, ove sono stati commemorati i caduti di tutte le guerre ed è stata celebrata la giornata dell’Unità nazionale e delle Forze armate. A Cagliari, il sindaco di Carbonia Pietro Morittu ha partecipato alla manifestazione che ha visto la Sardegna alla ribalta nazionale delle cronache per la presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, accompagnato dal ministro della Difesa Guido Crosetto e dalle più alte cariche politiche e militari, tra cui il Capo di Stato Maggiore della Difesa, Ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone. Una cerimonia emozionante con la sfilata delle Forze Armate, gli inni musicali e la parata delle frecce tricolori. Un’occasione per rendere onore e merito alle Forze armate che, con grande spirito di sacrificio e abnegazione, profondono quotidianamente il loro impegno, mettendo spesso a repentaglio la propria vita per garantire la sicurezza, l’incolumità delle persone e per affermare il valore della Pace.
Nella città di Carbonia, il vicesindaco Michele Stivaletta, accompagnato dal presidente del Consiglio Federico Fantinel e dal Comandante della Polizia locale Andrea Usai – ha reso omaggio, insieme ai partecipanti alla celebrazione odierna, a tutti quegli italiani, uomini e donne, che si sono immolati, perdendo la vita per la Patria, per la libertà, con l’obiettivo di costruire un futuro di pace duratura. Un futuro di pace che purtroppo, stando anche alle cronache attuali, è ancora lontano da raggiungere, basti pensare alla recrudescenza della guerra israelo-palestinese e del conflitto russo-ucraino, di cui ogni giorno leggiamo il triste bollettino dei caduti, tra cui tanti civili, donne e bambini.
In piazza Rinascita, ai piedi della lapide ai Caduti di Serbariu e ai piedi del Monumento ai caduti di piazza Chiesa a Bacu Abis, è stata deposta una corona d’alloro per ricordare i caduti di tutte le guerre e coloro che hanno indossato con orgoglio e coraggio le divise delle Forze Armate.