29 March, 2024
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Alle 15.00 il Cagliari scende in campo allo Stadio Luigi Ferraris di Genova, contro la Sampdoria dell’ex Marco Giampaolo, per la quart’ultima giornata del campionato di serie A, snodo fondamentale verso il traguardo della salvezza. La squadra doriana è ancora in corsa per la qualificazione in Europa League e non renderà certamente la vita facile ai rossoblu che hanno assoluto bisogno di punti, per non ritrovarsi in piega bagarre nella zona retrocessione, nelle ultime tre giornate.

Marco Giampaolo è in emergenza nel reparto offensivo, dovendo fare forzatamente a meno di Zapata, Caprari e Alvarez, oltre che dell’ex rossoblù Murru.
Anche Diego Lopez ha problemi di formazione, per la contemporanea indisponibilità di Ceter e Romagna, Dessena e Miangue ma recupera Diego Farias ed Andrea Cossu.

«Quella di Genova è una partita importante – ha detto alla vigilia Diego Lopez -. Ci aspettano quattro finali da affrontare con personalità ed entusiasmo, in casa e fuori. Pensiamo innanzitutto alla Sampdoria, in questo momento conta questa gara. Sappiamo le difficoltà a cui andremo incontro, in settimana ci abbiamo lavorato – ha aggiunto il tecnico rossoblu -. Alla Sardegna Arena loro furono bravi ad arrivare direttamente nei pressi della nostra area giocando tre contro tre con i nostri difensori. Nel secondo tempo noi facemmo girare la palla con più rapidità e arrivando agli esterni: questa può essere la chiave. La partita di andata dovrà servirci come monito, per non ripetere gli stessi errori. Abbiamo lavorato tutta la settimana per arrivare preparati all’appuntamento. La Sampdoria è forte, ha un ottimo tecnico, oltre che una grande persona, che ha dato alla squadra una organizzazione tattica ben precisa. Ma anche noi – ha concluso Diego Lopez – possiamo far male e dire la nostra.»

La foto allegata è stata scattata da Fabio Murru, inviato a Genova, nella fase di riscaldamento della squadra rossoblu.

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Dalla grande paura alla gioia sfrenata per una rimonta ed una vittoria clamorosa, maturata nei minuti di recupero che rilancia le quotazioni rossoblu nella corsa salvezza.

Benevento-Cagliari è una partita che la squadra di Diego Lopez ricorderà a lungo. Per 90′ è stata una grande sofferenza, perché il Benevento ha giocato decisamente meglio, costruito diverse occasioni da goal, realizzandone uno in avvio di ripresa, ma il Cagliari ha saputo soffrire e nel finale ha costruito il clamoroso sorpasso che, per la squadra campana, ha il sapore di una beffa atroce.

Dopo un avvio equilibrato, il primo brivido per la porta rossoblu è arrivato al 24′, quando Enrico Brignola ha superato Alessio Cragno con un rasoterra forte e preciso che si è stampato su un palo. La seconda metà del primo tempo non ha fornito grandi emozioni.

Al 2’ della ripresa è arrivato il goal del Benevento, con un gran tiro dalla distanza che si è infilato all’incrocio dei pali, imprendibile per Alessio Cragno.

Il Benevento ha continuato ad attaccare alla ricerca del goal della tranquillità ma il Cagliari è riuscito ad evitarlo e nel finale, dopo una lunga serie di cambi, ha cambiato atteggiamento, alla ricerca del goal del pareggio, senza risultato fino al 90′.

La svolta, nei minuti di recupero. Un tiro di Diego Farias, subentrato all’80’ a Leandro Castán, è stato deviato in angolo, sulla battuta dello stesso Farias, Senna Miangue sul primo palo ha prolungato di testa per Leonardo Pavoletti che, sempre di testa, ha messo la sfera alle spalle del portiere campano, il sardo Christian Puggioni (37 anni). Tutto finito? Per niente!

Il Cagliari, ritrovato il pari e fiducia nei propri mezzi, ha continuato ad attaccare alla ricerca del goal-vittoria che è arrivato al 97′: Nicolò Barella ha crossato dal fondo, il brasiliano Sandro in tuffo ha deviato con una mano, l’arbitro Gianluca Manganiello in un primo momento non è intervenuto ma è stato richiamato dagli uomini del VAR e costretto a cambiare la sua decisione, con l’assegnazione del calcio di rigore. Sul dischetto si è portato il 21enne Nicolò Barella che ha trasformato con grande freddezza, con un tiro forte ed angolato alla destra di Christian Puggioni.

Dopo un ultimo disperato tentativo del Benevento, neutralizzato da Alessio Cragno, l’arbitro ha fischiato la fine ed il Cagliari ha dato sfogo alla sua gioia per la conquista di 3 punti che potrebbero avere un peso decisivo in chiave salvezza. Per il Benevento, viceversa, potrebbe essere tramontata anche l’ultima speranza di risalire la china, in un campionato iniziato con 14 sconfitte consecutive, ed una classifica che oggi lo vede fermo a quota 10 punti, ben 15 meno della quart’ultima, a 9 giornate dal termine.

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Riparte il campionato dopo l’interruzione determinata dalla tragica scomparsa di Davide Astori, il capitano della Fiorentina che ha lasciato a Cagliari tanti ricordi per la sua lunga esperienza con la maglia rossoblu, durata ben sei stagioni (dal 2008 al 2014, 174 presenze, 3 goal). La partita non disputata domenica scorsa a Marassi con il Genoa, verrà recuperata il 3 aprile.

Alla Sardegna Arena arriva la Lazio, una delle grandi del campionato, in corsa per uno dei primi quattro posti che valgono la qualificazione diretta alla Champions League, sicuramente non nel suo miglior periodo di forma ma in grado di fare paura in trasferta, dove ha conquistato 29 dei 42 punti a disposizione in 14 giornate, frutto di ben 9 vittorie, 2 pareggi e 3 sconfitte. Uno degli elementi sui quali cercherà di fare leva il Cagliari, oltre alla voglia di riprendere a conquistare preziosi punti salvezza e all’entusiasmo del pubblico della Sardegna Arena, è il numero di goal subito in trasferta dalla Lazio, ben 20, alla media di quasi 1,5 a partita. Per contro, la squadra di Simone Inzaghi ha un attacco che fa paura, capace finora di realizzare in trasferta ben 33 reti, stesso bottino messo insieme dalla Juventus, superiore a quello del Napoli (30).

Sono tanti gli uomini della Lazio da controllare con particolare attenzione: dal bomber Ciro Immobile – capocannoniere del campionato con 23 reti realizzate in 24 partite (stesso numero con il quale ha concluso la passata stagione in 36 giornate; le reti realizzate nella stagione in corso tra campionato e coppe sono addirittura 33) – a Milinkovic-Savic, da Felipe Anderson a Luis Alberto.

Alla gara del girone d’andata, vinta dalla Lazio per 3 a 0, è legato l’esordio di Diego Lopez sulla panchina rossoblu, dopo l’esonero di Massimo Rastelli.

Il tecnico rossoblu deve fare a meno di Joao Pedro, sospeso dopo essere stato trovato positivo all’idroclorotiazide (un diuretico) nei test effettuati da Nado Italia subito dopo la partita con il Sassuolo dell’11 febbraio scorso, ma recupera Diego Farias, terzo del reparto offensivo al fianco del nordcoreano Kwang-Song Han e di Leonardo Pavoletti.

Dirigerà Marco Guida di Torre Annunziata, assistenti di linea Ciro Carbone di Napoli e Giorgio Schenone di Genova. Quarto ufficiale Ivano Pezzuto di Lecce. Addetti al VAR Claudio Gavillucci di Latina e Alberto Tegoni di Milano.

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Il Cagliari è uscito imbattuto dal Mapei Stadium nello scontro diretto con una concorrente per la salvezza, il Sassuolo, e torna in Sardegna con un prezioso punto che costituisce un nuovo significativo passo in avanti verso il traguardo finale, considerato che i punti di vantaggio sulla terz’ultima posizione, occupata dalla Spal, sono ora 8.

Quella disputata oggi nell’anticipo di mezzogiorno e mezza non è stata certamente una bella partita, condizionata sicuramente dall’importanza della posta in palio.

Diego Lopez ha tenuto inizialmente in panchina Leonardo Pavoletti, non in perfette condizioni fisiche, schierando in attacco la coppia brasiliana formata da Joao Pedro e Farias. Al posto di Paolo Faragò ha esordito dal 1’ Charalampos Lykogiannis.

Nel primo tempo il Cagliari ha controllato senza difficoltà tutti i tentativi del Sassuolo, cercando anche di creare qualche problema alla porta avversaria. Perso Luca Cigarini per infortunio al 25′, sostituito da Marco Sau, Diego Lopez ha tenuto gli equilibri facendo arretrare Joao Pedro in mezzo al campo.

In avvio di ripresa il Sassuolo ha sfiorato il goal con Domenico Berardi che ha sprecato calciando alto da favorevolissima posizione. Ci ha provato anche Babacar, sul quale ha fatto buona guardia Alessio Cragno. Nonostante la pressione del Sassuolo, la porta rossoblu non ha corso grossi rischi e lo 0 a 0 finale è arrivato come risultanza inevitabile di una partita equilibrata, con pochi lampi.

Il Cagliari conferma di essere in salute e sabato giocherà ancora in trasferta, un altro scontro salvezza, sul campo del Chievo, battuto in casa oggi dal Genoa di Davide Ballardini.

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Cagliari, missione compiuta! I rossoblu superano la Spal, 2 a 0 (goal di Luca Cigarini e Marco Sau, il primo con un tiro dalla distanza, il secondo 3 minuti dopo il suo ingresso in campo), e portano a 7 i punti il vantaggio sul terz’ultimo posto. E’ stata una vittoria limpida, anche al di là dello scarto di due goal, frutto di una prestazione convincente che conferma la crescita della squadra.

Diego Lopez ha impiegato nell’undici iniziale i tre giocatori reduci da squalifiche: Nicolò Barella, Joao Pedro e Leonardo Pavoletti. Il Cagliari ha controllato il gioco fin dall’inizio ma nella prima mezz’ora non ci sono state grandi occasioni da rete e a sbloccare la situazione ci ha pensato Luca Cigarini, alla seconda marcatura consecutiva dopo quella di Crotone, che ricevuta palla sulla trequarti al 34′, se l’è sistemata sul destro ed ha esploso un bolide che si è infilato in rete dopo aver sbattuto sul palo, fuori portata per il giovane portiere ferrarese Alex Meret.

Il Cagliari ha sfiorato subito il raddoppio, al 40′, con Leonardo Pavoletti, arrivato in ritardo alla deviazione vincente su cross di Paolo Faragò.

Anche in avvio di secondo tempo è stato il Cagliari a rendersi più pericolo, con un cross di Simone Padoin, sul quale Jasmin Kurtic ha deviato in angolo, sugli sviluppi del quale Alex Meret ha compiuto un miracolo sul colpo di testa di Luca Ceppitelli. Il raddoppio del Cagliari era ormai nell’aria ed è arrivato al 15′, con una splendida azione avviata da Luca Cigarini, rifinita da Diego Farias e conclusa da Joao Pedro con un tiro imprendibile per il pur bravo Alex Meret. Tutto inutile, purtroppo, perché l’arbitro Davide Massa, dopo aver inizialmente convalidato il goal, lo ha poi annullato su indicazione del VAR, per fuorigioco di Diego Farias al momento dell’assist per Joao Pedro.

Il Cagliari il secondo goal lo voleva ad ogni costo, ha continuato a cercarlo e lo ha trovato al 33′, con Marco Sau, entrato in campo 3′ prima al posto di Diego Farias. Sugli sviluppi di un calcio di punizione battuto dalla destra da Luca Cigarini, Leandro Castán (trai migliori in campo) ha servito con un colpo di tacco Marco Sau che con un tiro forte e preciso non ha lasciato scampo ad Alex Meret.

Il finale ha offerto ancora qualche emozione ma la vittoria del Cagliari, ampiamente meritata, non è mai stata in discussione.

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Una doppietta dell’ivoriano Frank Kessie in 6 minuti nella parte finale del primo tempo ha consentito al Milan di rimontare il goal iniziale di Nicolò Barella e di uscire con i 3 punti dalla Sardegna Arena nella sfida valida per la seconda giornata di ritorno del campionato di serie A.

Al Cagliari non è stata sufficiente una partita generosa, ben giocata nella parte iniziale, per strappare un risultato positivo al termine di un incontro sostanzialmente equilibrato, condizionato da un fortissimo vento di maestrale.

La partita era iniziata benissimo per il Cagliari, in vantaggio già al 7’ con un gran goal di Nicolò Barella che si è inserito dalla sinistra, si è accentrato ed ha beffato Gianluigi Donnarumma con un destro preciso. Il Milan ha reagito subito, cercando spesso Nikola Kalinić, ben controllato dai difensori rossoblù.

Al 16′ il Cagliari ha perso uno sfortunatissimo Marco Sau, ritornato titolare dopo diverso tempo, messo fuori causa da un guaio muscolare e sostituito da Diego Farias.

Al 24’ Alessio Cragno ha negato il pari a Frank Kessie, autore di una bella conclusione indirizzata all’incrocio dei pali. Il Cagliari ha cercato in un paio di occasioni il goal del 2 a 0 ma proprio nel suo momento migliore, il Milan ha trovato il pareggio, al 36′, su un calcio di rigore decretato dal direttore di gara Marco Guida per un fallo di Luca Ceppitelli su Nikola Kalinić e trasformato da Frank Kessie.

Il goal ha dato la carica al Milan che ci ha provato ancora al 41’ con Nikola Kalinić, imbeccato da Frank Kessie e lo stesso centrocampista ivoriano al 42′ ha concesso il bis, portando il Milan in vantaggio: conclusione di Davide Calabria deviata da un difensore, Nikola Kalinić (in posizione sospetta) ha controllato bene ed ha offerto un assist all’indietro a Frank Kessie che ha piazzato il pallone nell’angolo lontano, imprendibile per Alessio Cragno.

Nel secondo tempo, decisamente meno bello del primo, il Cagliari ci ha provato con grande generosità ma le occasioni da goal sono state poche e non significative. La più preziosa l’ha costruita il Milan al 9′ con Giacomo Bonaventura, sulla cui conclusione dalla distanza si è esaltato il portiere rossoblu Alessio Cragno. Nel finale i due tecnici hanno effettuato alcuni cambi e al 35′ il Milan è rimasto in 10 uomini per l’espulsione di Ricardo Rodríguez per doppia ammonizione. Altri due cambi nel Milan e al 43′ le due squadre sono tornate in parità numerica, per l’espulsione di Nicolò Barella, anche lui per doppia ammonizione.

L’ultimo brivido in pieno recupero, con un colpo di testa di Leonardo Pavoletti, su angolo di Andrea Cossu, terminato di poco a lato alla destra di Gianluigi Donnarumma.

Il Milan di Gennaro Gattuso conquista la seconda vittoria consecutiva e sale a quota 31 punti, al 7° posto; il Cagliari resta fermo a quota 20, al quint’ultimo posto, con 4 punti di margine sulla terz’ultima posizione, occupata dalla Spal, uscita imbattuta dalla Dacia Arena di Udine.

Domenica prossima il Cagliari giocherà a Crotone, un delicato scontro salvezza, contro la squadra di Walter Zenga, carica per la splendida vittoria per 3 a 0 conquistata oggi al Bentegodi di Verona ed ora a soli due punti dai rossoblu. Diego Lopez, purtroppo, dovrà fare a meno di Nicolò Barella e Leonardo Pavoletti, che verranno squalificati a seguito dell’espulsione e dell’ammonizione (il centravanti era diffidato) rimediate oggi. Il Milan ospiterà la lanciatissima Lazio di Simone Inzaghi, impostasi oggi per 5 a 1 sul Chievo.

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La Juventus ha espugnato la Sardegna Arena con un goal di Federico Bernardeschi realizzato al 29′ della ripresa e resta a contatto della capolista Napoli, distanziata di un solo punto. Fin qui tutto normale, tutto nei pronostici della vigilia. Ciò che non è normale ed è inaccettabile da parte del Cagliari e di chi guarda con obiettività le partite, è il modo in cui è maturata la vittoria della squadra di Massimiliano Allegri.

L’azione dalla quale è scaturito il goal della Juventus, era viziata da una chiarissima gomitata di Medhi Benatia su Leonardo Pavoletti, ignorata dall’arbitro che non ha neppure fermato l’azione, come avrebbe dovuto fare da regolamento, perché il centravanti rossoblu è rimasto infortunato a terra e sugli sviluppi dell’azione la Juventus ha segnato la rete che poi ha deciso la partita; pochi minuti dopo, l’arbitro ha negato un clamoroso rigore al Cagliari, per un tocco con un braccio largo di Federico Bernardeschi. L’arbitro non ha ritenuto di chiedere l’intervento del Var, scatenando giustamente le proteste del Cagliari che nel finale ha provato ancora a recuperare il risultato senza riuscirvi.

Al di là dei due episodi, poi rivelatisi decisivi, la partita ha confermato la forza della Juventus che nella prima metà del primo tempo ha messo sotto il Cagliari, colpendo una traversa ed un palo con un calcio di punizione di Paulo Dybala (10′) ed un diagonale di Federico Bernardeschi (17′), ma con il passare dei minuti il Cagliari è cresciuto ed ha costruito alcune nitidissime occasioni da goal: la prima con un colpo di testa di Leonardo Pavoletti (27′), neutralizzata con un intervento super dal portiere Wojciech Szczęsny; la seconda con Diego Farias (34′), bravi a liberarsi nell’area avversaria ma poi non altrettanto nel trovare il tempo per la conclusione; la terza, nel finale del tempo, ancora con Diego Farias (44′), sventata da un secondo grande intervento di Wojciech Szczęsny che ha deviato il pallone sul palo.

In avvio di ripresa il Cagliari ha avuto subito una buona opportunità con l’attivissimo Leonardo Pavoletti ed al 4′ la Juventus ha perso Paulo Dybala, bloccato da un problema muscolare, sostituito da Douglas Costa. Il Cagliari ha creato meno in avanti ma ha continuato a chiudere bene gli spazi agli attaccanti bianconeri, rischiando solo al 15′ su una conclusione da buona posizione di Miralem Pjanic terminata di poco a lato, fino ai due episodi già descritti, che hanno deciso la partita a favore della Juventus.

I tre punti portano la Juventus a quota 50 punti, un punto dietro il Napoli capolista; il Cagliari resta fermo a 2o punti, con un margine di 5 punti immutato su Spal e Crotone, sconfitte da Lazio e Milan, e 7 sul Verona, tornato a mani vuote da Napoli.

Diego Lopez e Tommaso Giulini a fine partita hanno contestato la direzione arbitrale per il mancato coinvolgimento del Var nelle azioni decisive.

 

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Anticipo di Natale questa sera per il Cagliari, alla Sardegna Arena, contro la Fiorentina, per la 18ª giornata di andata del campionato di serie A. Si tratta indubbiamente di una prova impegnativa per i rossoblu che, comunque, la affrontano senza timori, decisi a strappare un risultato positivo.

La partita dell’Olimpico con la Roma, nonostante la sconfitta al “fotofinish”, ha fornito al tecnico Diego Lopez le conferme che cercava, visto che la sconfitta è maturata su un episodio, quando ormai il pari sembrava cosa fatta.

Diego Lopez fa grande affidamento sulla crescita di Leonardo Pavoletti, al fianco del quale dovrebbero giocare Joao Pedro e Diego Farias. A centrocampo, torna a disposizione Paolo Faragò ma Gregory van der Wiel non ha demeritato e spera in una conferma.

Fischio d’inizio alle 20.45, dirigerà Di Bello di Brindisi, assistenti di linea Lo Cicero e Muto.

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Un goal-beffa del difensore argentino Federico Fazio al 4° minuto di recupero, una deviazione casuale molto contestata e poi legittimata dal Var, ha negato al Cagliari un meritato pareggio, al termine di una partita ben giocata dall’inizio alla fine.

I rossoblu sono stati protagonisti di una gara attenta, molto ordinata, non hanno mai sofferto i tentativi della squadra di Eusebio Di Francesco. Poche le palle goal nitide costruite dalla Roma, neutralizzate da Alessio Cragno, bravissimo anche a bloccare in due tempi un calcio di rigore di Diego Perotti, concesso anche in questo caso dopo il ricorso al Var (in un primo tempo l’arbitro Damato aveva ammonito Edwin Dzeko per simulazione sull’uscita a terra di Cragno) all’8′ della ripresa.

La Roma, con il passare dei minuti, ha aumentato la pressione, producendo ancora poco e nel finale il Cagliari l’avrebbe anche potuta beffare. Diego Lopez al 14′ ha inserito Diego Farias al posto di Joao Pedro e, dopo l’uscita dal campo di Nicolò Barella per infortunio, sostituito da Alessandro Deiola, proprio sui piedi del 27enne attaccante brasiliano è capitata la migliore occasione, su assist centrale di Gregory van der Wiel, ma dopo essersi girato bene, ha calciato male, spedendo alto.

L’arbitro ha assegnato 6 minuti di recupero (alla fine diventati 8). Il goal decisivo al 94′: Leonardo Pavoletti ha commesso fallo su Aleksandar Kolarov, sulla cui battuta Alessio Cragno ha rinviato di pugno in anticipo su tutti, ma il pallone è terminato addosso a Federico Fazio che ha messo dentro a porta sguarnita. I giocatori rossoblu hanno reclamato per un fallo di mano dell’argentino ma l’arbitro Damato, dopo aver rivisto l’azione al Var, ha convalidato.

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E’ un Cagliari deciso a giocarsela senza alcun timore reverenziale, nonostante il valore dell’avversario e le distanze presenti in classifica, quello che scenderà in campo tra pochi minuti allo stadio Olimpico contro la Roma di Eusebio Di Francesco, nell’anticipo della 17ª giornata di andata del campionato di serie A. La partita sarà diretta Antonio Damato di Barletta, assistenti di linea Posado di Bari e Santoro di Catania, quarto uomo Nasca di Bari, Var Guida di Torre Annunziata, Avar Tognolini di Milano. La Roma arriva alla partita odierna reduce da un mezzo passo falso sul campo del Chievo e vorrà assolutamente vincere, per tenere il passo del Napoli, impostosi per 3 a 1 nell’anticipo sul campo del Torino, ed approfittare della prima sconfitta stagionale subita dall’Inter, alla vigilia capolista solitaria, battuta al Giuseppe Mezza dall’Udinese, con l’identico punteggio di 3 a 1, e scavalcata al comando della classifica dalla squadra di Maurizio Sarri di due lunghezze.

Diego Lopez fa affidamento sulle qualità dei suoi attaccanti, Joao Pedro, Diego Farias e Leonardo Pavoletti, quest’ultimo chiamato ad un confronto “pesante” con i centrali romanisti. Non ci sarà, purtroppo, Paolo Faragò, una delle rivelazioni stagionali, che dovrebbe essere rimpiazzato dall’olandese Gregory van der Wiel, nelle ultime settimane in chiara crescita.

Leonardo Pavoletti.