29 March, 2024
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Sabato 10 giugno, alle 18.00, nel museo MAGMMA di Villacidro (nel Palazzo Arcivescovile di via Vittorio Emanuele 15) si svolgerà la serata finale del Premio Marchionni, concorso internazionale d’arte ideato per ricordare la figura del fine incisore Dino Marchionni, che negli anni Cinquanta lasciò la sua Urbino per stabilirsi a Villacidro, dove rimase sino alla morte.

Quest’anno le opere iscritte al Premio, diviso nelle due sezioni Grafica e Pittura, sono state circa 450, provenienti da tutto il mondo. Di queste, sono quaranta (venti per ciascuna sezione) quelle selezionate dalla giuria per la finalissima di sabato che vede in corsa anche i lavori di sei artisti sardi: Luca Tedde, Roberta Congiu, Irene Urru, Antonio Andrea Ibba, Matteo Matzeu e Manuela Dore.

La giuria composta da Vitaliano Angelini, presidente Incisori Urbinati, Laura Martinelli, responsabile attività culturali Museo Ca’ La Ghironda di Bologna, Adriano Corsi, direttore dell’Archivio Lazzaro di Milano, Giorgio Sorrentino della Galleria Artesanterasmo di Milano,  e Arialdo Ceribelli, direttore antiquario collezionista della  Galleria Ceribelli di Bergamo, nominerà il vincitore assoluto delle due sezioni principali, che riceverà un premio di 1.500 euro più un’esposizione personale nell’Archivio Lazzaro  di Milano, prestigiosa istituzione artistica che offrirà anche una collaborazione.

 

Sabato 16 luglio, alle 19.00, nel museo Magmma di Villacidro si svolgerà la serata finale del Premio Marchionni, concorso rivolto ad artisti di tutto il mondo, ideato per ricordare la figura di Dino Marchionni, incisore sopraffino ed insegnante di educazione artistica, che nel 1954 lasciò la sua Urbino per insegnare a Villacidro, dove rimase fino alla morte.

Quest’anno si celebra il 90° anniversario della nascita di Dino Marchionni, e la serata di sabato sarà anche l’occasione per esporre alcune opere inedite dell’artista urbinate, villacidrese d’adozione.

L’iniziativa è del MAGMMA (il Museo d’Arte Grafica del Mediterraneo Marchionni, con sede nel Palazzo Vescovile di via Vittorio Emanuele 15, a Villacidro) che, con l’organizzazione della Fondazione Estetica & Progresso ed il sostegno della Fondazione di Sardegna, intende così promuovere e valorizzare l’arte grafica contemporanea.

 

 

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E’ tempo di svelare i nomi dei vincitori per il Premio internazionale d’arte contemporanea Marchionni, il concorso organizzato dal Museo Magmma di Villacidro per ricordare la figura e l’opera di Dino Marchionni, incisore che nel 1957 lasciò la sua Urbino per venire a vivere nel centro del Medio Campidano.

Giovedì 2 luglio, a partire dalle 12.00, sulla Pagina Facebook Premio Marchionni saranno proclamati i primi classificati per ciascuna delle due sezioni: Pittura e Grafica.

A contendersi la finalissima sono 40 opere (20 per ogni sezione) che la giuria presieduta da Vitaliano Angelini, tra i decani del panorama dell’arte italiana contemporanea, ha scelto su una rosa di 657, arrivate da tutto il mondo. Oltre che dall’Italia hanno partecipato artisti da: Usa, Cina, Regno Unito, Spagna, Portogallo, Francia, Germania, Romania, Brasile, Macedonia, Israele.

Tra i finalisti ci sono anche cinque artisti sardi: Paolo Laconi (Oristano), Andrea Zineddu (Orani), Roberta Congiu (Ussana), Salvatore Atzeni (Monastir), Marco Mattei (Sassari).

Anche stavolta i lavori presentati sono tutti di altissima qualità, elemento che anno dopo anno, aumenta il prestigio del Premio Marchionni. Scrive la critica d’arte Alessandra Radaelli nel testo che accompagna il catalogo delle opere finaliste: «Il Premio Marchionni ha il pregio di raccogliere intorno a sé artisti di spessore, di cultura, riflessivi, che si intuiscono innamorati dell’arte e dei mezzi per farla. (…). L’innalzarsi di anno in anno del livello qualitativo dei partecipanti è il primo indice di successo per un concorso, perché ciò significa che il nome si fa conoscere tra gli addetti ai lavori: i risultati delle edizioni precedenti attestano il buon funzionamento della formula, i nomi girano, le mostre degli artisti selezionati si fanno notare».

I premi. I primi classificati nelle due sezioni riceveranno un premio di 2.500 euro o, in alternativa, 1.500 euro più la possibilità di esporre le proprie opere nella Galleria Lazzaro di Milano.

Le opere classificate sino al quinto posto saranno inoltre esposte nella sede storica del Centro culturale cittadino di Urbino (la massima istituzione culturale della città), all’interno delle iniziative pensate in occasione dei 500 anni dalla morte di Raffaello.

Prima di varcare il mare, e sino al 31 luglio, le 40 opere arrivate in finale saranno esposte nella sede del Magmma, dove, per via delle disposizioni imposte per il contenimento del covid 19, potranno essere visitate solo dietro prenotazione.

Il Premio Marchionni è organizzato con il sostegno della Fondazione di Sardegna.

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Domani, sabato 15 giugno, alle 18,30 nel museo Magmma di Villacidro, si svolgerà la serata finale del Premio Marchionni, concorso rivolto ad artisti di tutto il mondo, ideato per ricordare la figura di Dino Marchionni, incisore sopraffino e insegnante di educazione artistica, che nel 1954 lasciò la sua Urbino per insegnare a Villacidro, dove rimase fino alla morte.

L’iniziativa è del MAGMMA (il Museo d’Arte Grafica del Mediterraneo Marchionni, con sede nel Palazzo Vescovile di via Vittorio Emanuele 15, a Villacidro) che, con l’organizzazione della Fondazione Estetica & Progresso ed il sostegno della Fondazione di Sardegna, intende così promuovere e valorizzare l’arte grafica contemporanea.

Quest’anno sono state 750 le opere iscritte al concorso, arrivate da tutto il mondo.  Le 40 finaliste (20 per la sezione Grafica e 20 per la Pittura) saranno esposte sabato e rimarranno visitabili sino al 31 luglio. Insieme a queste saranno in mostra anche le 10 opere finaliste del Premio Rossopassione, concorso multidisciplinare (pittura, grafica, fotografia, scultura) concomitante al Marchionni.

Tra gli artisti arrivati in finale compaiono i nomi di quattro sardi. Si tratta di Marco Mattei, di Sassari, Andrea Zineddu, di Orani, Diego Vargiu, di Ussana (già vincitore targa Oro Premio Arte Mondadori 2018 sezione grafica) e di Laura Fonsa di Porto Torres.

La giuria composta da Umberto Palestini, direttore dell’Accademia di Belle Arti Urbino (tra le istituzioni artistiche più importanti d’Italia), Vittorio Spampinato, direttore artistico del Museo Cà La Ghironda Zola Pedosa città metropolitana Bologna,  Alessandra Redaelli, storica e giornalista di Arte Mondadori Milano, Adriano Corsi, direttore dell’Archivio Lazzaro di Milano, Giorgio Sorrentino della Galleria Artesanterasmo di Milano, Vitaliano Angelini, presidente Incisori Urbinati, e Arialdo Ceribelli, direttore antiquario collezionista della Galleria Ceribelli di Bergamo, nominerà il vincitore assoluto delle due sezioni principali, la Grafica e la Pittura, a cui andrà un premio a scelta tra 2.500 euro o 1.500 euro più la possibilità di esporre la propria opera nell’Archivio Lazzaro di Milano e di avere con la prestigiosa istituzione artistica una collaorazione.

Per il vincitore del Premio Rossopassione ci sarà invece la possibilità di vedere il proprio lavoro esposto in una prestigiosa sede, ancora da definire.

Sino al 31 luglio le 50 opere finaliste dei due premi resteranno al museo Magmma dove sarà possibile visitarle dal giovedì al sabato dalle 17.00 alle 20.00 (o in altri giorni su appuntamento scrivendo a info@premiomarchionni.it o chiamando al numero +393403473320).

Il concorso dedicato a Dino Marchionni ha avuto la sua appendice il 1° giugno a Olbia con la premiazione di “Venti artisti per Manet”, concorso organizzato in occasione della mostra Verba Volant Scripta Manet (visitabile sino al 31 luglio nel Museo Archeologico Molo Brin), realizzata con il contributo del comune di Olbia.

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Sabato 15 giugno, dlle 18,30, nel museo Magmma di Villacidro, si svolgerà la serata finale del Premio Marchionni, concorso rivolto ad artisti di tutto il mondo, ideato per ricordare la figura di Dino Marchionni, incisore sopraffino ed insegnante di educazione artistica, che nel 1954 lasciò la sua Urbino per insegnare a Villacidro, dove rimase fino alla morte.

L’iniziativa è del MAGMMA (il Museo d’Arte Grafica del Mediterraneo Marchionni, con sede nel Palazzo Vescovile di via Vittorio Emanuele 15, a Villacidro) che, con l’organizzazione della Fondazione Estetica & Progresso e il sostegno della Fondazione di Sardegna, intende così promuovere e valorizzare l’arte grafica contemporanea.

Quest’anno sono state 750 le opere iscritte al concorso, arrivate da tutto il mondo.  Le 40 finaliste (20 per la sezione Grafica e 20 per la Pittura) saranno esposte sabato e rimarranno visitabili sino al 31 luglio. Insieme a queste saranno in mostra anche le 10 opere finaliste del Premio Rossopassione, concorso multidisciplinare (pittura, grafica, fotografia, scultura) concomitante al Marchionni.

Tra gli artisti arrivati in finale compaiono i nomi di quattro sardi. Si tratta di Marco Mattei, di Sassari, Andrea Zineddu, di Orani, Diego Vargiu, di Ussana (già vincitore targa Oro Premio Arte Mondadori 2018 sezione grafica) e di Laura Fonsa di Porto Torres.

La giuria composta da Umberto Palestini, direttore dell’Accademia di Belle Arti Urbino (tra le istituzioni artistiche più importanti d’Italia), Vittorio Spampinato, direttore artistico del Museo Cà La Ghironda Zola Pedosa città metropolitana Bologna, Alessandra Redaelli, storica e giornalista di Arte Mondadori Milano, Adriano Corsi, direttore dell’Archivio Lazzaro di Milano, Giorgio Sorrentino della Galleria Artesanterasmo di Milano, Vitaliano Angelini, presidente Incisori Urbinati ed Arialdo Ceribelli, direttore antiquario collezionista della Galleria Ceribelli di Bergamo, nominerà il vincitore assoluto delle due sezioni principali, la Grafica e la Pittura, a cui andrà un premio a scelta tra 2.500euro o 1.500 euro più la possibilità di esporre la propria opera nell’Archivio Lazzaro di Milano e di avere con la prestigiosa istituzione artistica una collaorazione.

Per il vincitore del Premio Rossopassione ci sarà invece la possibilità di vedere il proprio lavoro esposto in una prestigiosa sede, ancora da definire.

Sino al 31 luglio le 50 opere finaliste dei due premi resteranno al museo Magmma dove sarà possibile visitarle dal giovedì al sabato dalle 17.00 alle 20.00 (o in altri giorni su appuntamento scrivendo a info@premiomarchionni.it o chiamando al numero +393403473320).

Il concorso dedicato a Dino Marchionni ha avuto la sua appendice il 1° giugno a Olbia con la premiazione di “Venti artisti per Manet”, concorso organizzato in occasione della mostra Verba Volant Scripta Manet (visitabile sino al 31 luglio nel Museo Archeologico Molo Brin), realizzata con il contributo del comune di Olbia.

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Sono Sinisha Kashawelski (Macedonia) e Tina Sgrò (Italia) i due vincitori, rispettivamente per la sezione Pittura e Grafica, dell’edizione 2017 del Premio Marchionni, il concorso internazionale d’arte contemporanea organizzato dal Museo Magmma di Villacidro.

La premiazione si è svolta sabato negli spazi del Magmma, in una serata che tra il folto pubblico ha visto anche alcuni dei numerosi  artisti in concorso.

Il macedone Sinisha Kashawelski ha vinto con l’opera intitolata “Je crois en progrès”, mentre Tina Sgrò si è imposta nella sezione Grafica con l’opera “Interno piccolo”: ai due è stato assegnato un premio di 2.500 euro. Le 30 opere arrivate in finale (15 per ciascuna sezione) potranno essere ammirate al Magmma, dove resteranno in esposizione sino al 31 agosto.

A giudicare i lavori è stata una giuria di qualità: Umberto Palestini, direttore dell’Accademia di Belle Arti Urbino, tra le istituzioni artistiche più importanti d’Italia,  Alessandra Redaelli, giornalista e curatrice di Arte Milano, Adriano Corsi, direttore dell’Archivio Lazzaro di Milano, Francesco Martani, direttore artistico del Museo Cá La Ghironda, Giorgio Sorrentino della Galleria Artesanterasmo di Milano, e Vitaliano Angelini, presidente Incisori Urbinati.

Il Premio Marchionni è stato istituito per ricordare la figura di Dino Marchionni, sopraffino incisore che nel 1954 lasciò la sua Urbino per insegnare a Villacidro, dove rimase fino alla fine della sua vita.

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Battute finali per il Premio Marchionni, il concorso internazionale d’arte contemporanea lanciato a dicembre dal Magmma di Villacidro: sabato 10 giugno, dalle 19.00, nella sede del museo (l’ex Casa Santi Anna e Gioacchino, in via San Gavino) si terranno le premiazioni, con una serata che vedrà protagoniste le opere finaliste, le altre arrivate in questi mesi, ma anche i diversi giurati, nomi di primo piano del panorama artistico nazionale e non.

Tra le 60 opere arrivate in finale (30 per la sezione arte grafica e 30 per quella di pittura) la giuria di qualità decreterà le vincitrici: ai primi classificati per ciascuna sezione andrà un premio in denaro di 2.500 euro. Ai 30 vincitori (15 per l’arte grafica e 15 per la pittura)andrà invece un premio speciale: l’esposizione della loro opera in una mostra itinerante che toccherà il Museo Cà La Ghironda di Bologna, il Palazzo Collegio Raffaello, di Urbino, e l’Archivio Galleria Lazzaro di Milano.

L’evento di domenica si aprirà con i saluti del direttore artistico del Magmma, Walter Marchionni, a cui seguiranno gli interventi dei presidenti della Fondazione di Sardegna e del Centro culturale d’alta formazione di Villacidro, Antonello Cabras ed Angelo Pittau, che hanno sostenuto l’iniziativa. E’ anche previsto l’intervento dei componenti della giuria: Umberto Palestini, direttore dell’Accademia di Belle Arti Urbino, tra le istituzioni artistiche più importanti d’Italia, Alessandra Redaelli, giornalista e curatrice di Arte Milano, Adriano Corsi, direttore dell’Archivio Lazzaro di Milano, Francesco Martani, direttore artistico del Museo Cá La Ghironda, Giorgio Sorrentino, della Galleria Artesanterasmo di Milano, e Vitaliano Angelini, presidente Incisori Urbinati.

Per l’occasione saranno esposte (e lo resteranno sino al 31 agosto) una novantina di opere: quelle arrivate alla finale e alla semifinale del concorso, dopo una scrematura che ha visto i giurati scegliere tra più di 900 lavori arrivati non solo dalla Sardegna e dall’Italia, ma da tutto il mondo, con lavori arrivati da paesi come Francia, Argentina, USA, Polonia, Macedonia, Spagna, Austria, Slovacchia. Tra i finalisti sono annoverati alcuni artisti già protagonisti di altri prestigiosi premi internazionali: lo statunitense Mans Awal, Simone Prudente, Francesco Stile, i sardi Gavino Ganau, Maz Mazzoli, Gavino Piana. Tra le curiosità: l’iscrizione ed il passaggio alla prima selezione di Tatiana Romanova, una dei discendenti della famiglia Romanov.

Il Premio Marchionni è stato istituito per ricordare la figura di Dino Marchionni, sopraffino incisore e insegnante di educazione artistica, che nel 1954 lasciò la sua Urbino per insegnare a Villacidro, dove rimase sino alla fine della sua vita.E’ organizzato dalla Fondazione Estetica & Progresso.

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Sabato 11 marzo, alle 18.00, nel Museo MAGMMA di Villacidro (nella Casa Santi Anna e Gioacchino, in via San Gavino), sarà inaugurata la personale di Vitaliano Angelini, artista tra i maggiori rappresentanti della Scuola d’arte di Urbino, che nei primi anni Sessanta si stabilì in Sardegna per insegnare disegno.

Inserita nel ciclo “La Sardegna e la scuola di Urbino”, la mostra propone 32 opere realizzate con diverse tecniche (acrilico e collage, acrilici e pastelli a olio, calcografie, acquarelli, litografie) nel periodo che dagli anni ’60 arriva sino ai giorni nostri. Lavori, quelli di Vitaliano Angelini, da cui emerge, scrive il critico Michele Dal Colle nel testo di presentazione dell’esposizione, come si sia davanti a un “poeta-pittore legato intensamente alla sua città (…), tra le punte di diamante di quell’ambito di artisti che ha sviluppato la tradizione urbinate delle arti visive”.

La sua pittura densa e corposa, scrive ancora Dal Colle, «vive della luce che la investe, rivela stati d’animo e passioni difficilmente reprimibili, slanci emotivi considerati come vitali momenti liberatori, come espressione di gioia e di libertà, sa alternare, con equilibrio, l’accendersi della luce ed il cadere delle ombre».

Attualmente presidente degli Incisori urbinati, Vitaliano Angelini è tra le decine di artisti che, tra gli anni Cinquanta e Sessanta, dalla Scuola di Urbino arrivò nell’isola per colmare la carenza di insegnanti di discipline artistiche, proprio come accadde anche a Dino Marchionni a cui il MAGMMA è dedicato.

La mostra sarà visitabile sino al 16 aprile, dal martedì alla domenica 16.30 alle 18.30.

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Si intitola “Dino Marchionni, gli anni ’50 e ‘60” la mostra che sarà inaugurata domani, sabato 17 dicembre alle 17.30, negli spazi del Museo MAGMMA di Villacidro (nella Casa anziani di via San Gavino).

Curata da Walter Marchionni, l’esposizione propone per la prima volta una cinquantina di opere realizzate dall’incisore urbinate Dino Marchionni a cavallo tra gli anni Cinquanta e Sessanta.

Graffiti, olii, tempere e disegni in questa esposizione vanno a rappresentare quel periodo straordinariamente fortunato della vita dell’artista, che attraversa la fase di transizione dalla residenza ad Urbino  all’approdo in Sardegna, a Villacidro. Il corpus presentato nell’allestimento è principalmente formato da figure realizzate prevalentemente con la tecnica litografica. L’influsso accademico si estende anche nei primi anni in Sardegna, dove la litografia è sostituita dalla tempera e dall’acquerello.

Dalle opere emerge come l’artista urbinate fosse inserito a pieno nel solco  di quella tendenza dell’arte contemporanea in cui la linea di ricerca estetica, scrive il critico Giorgio Pellegrini nel testo che accompagna la mostra, era «tutta rivolta al calore della presenza originaria, alla profondità delle radici, al fondamento stesso dell’arte: il fare artigianale, unica sua componente capace di rendere l’arte l’unico, autentico polo contrapposto alla realtà sociale alienata». «La riprova si ha – aggiunge Pellegrini – nella sorprendente varietà delle tecniche esecutive, praticate e insegnate (…) tutte unite dalla comune complessità dei procedimenti oltre che dal rigore di una manualità imperiosa quanto impeccabile, capace perfino di osare finissimi virtuosismi inesplorati (…) con un materiale, il colore a cera, che non ammette pentimenti».

Tra i graffiti, ne sarà esposto uno del 1965 ritrovato Walter Marchionni nell’ufficio del corpo di polizia municipale di Villacidro: si tratta di un’opera che rappresenta raccoglitrici di legna, uno straordinario esempio della tecnica di graffito su cera in bianco e nero, custodito gelosamente  dai vigili urbani .

La mostra sarà presentata dal critico d’arte Giorgio Pellegrini. All’inaugurazione saranno inoltre presenti  il presidente della Fondazione di Sardegna, Antonello Cabras, la sindaca di Villacidro, Marta Cabriolu, il vice sindaco, con delega alla Cultura, Giovanni Spano. A monsignor Angelo Pittau, presidente del Centro di cultura di Alta formazione, e all’architetto Antonio Piras, presidente dell’Università della terza età di Villacidro, ex alunni dell’artista, sono affidati testi di testimonianza sul proprio rapporto con Dino Marchionni, docente e uomo.

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Verrà inaugurata sabato 17 dicembre, alle 17.30, negli spazi del Museo MAGMMA di Villacidro (nella Casa anziani di via San Gavino), la mostra “Dino Marchionni, gli anni ’50 e ‘60”.

Curata da Walter Marchionni, l’esposizione propone per la prima volta una cinquantina di opere realizzate dall’incisore urbinate Dino Marchionni a cavallo tra gli anni Cinquanta e Sessanta.

Graffiti, olii, tempere e disegni in questa esposizione vanno a rappresentare quel periodo straordinariamente fortunato della vita dell’artista, che attraversa la fase di transizione dalla residenza ad Urbino  all’approdo in Sardegna, a Villacidro. Il corpus presentato nell’allestimento è principalmente formato da figure realizzate prevalentemente con la tecnica litografica. L’influsso accademico si estende anche nei primi anni in Sardegna, dove la litografia è sostituita dalla tempera e dall’acquerello.

Dalle opere emerge come l’artista urbinate fosse inserito a pieno nel solco di quella tendenza dell’arte contemporanea in cui la linea di ricerca estetica, scrive il critico Giorgio Pellegrini nel testo che accompagna la mostra, era «tutta rivolta al calore della presenza originaria, alla profondità delle radici, al fondamento stesso dell’arte: il fare artigianale, unica sua componente capace di rendere l’arte l’unico, autentico polo contrapposto alla realtà sociale alienata». La riprova si ha, continua Pellegrini, nella «sorprendente varietà delle tecniche esecutive, praticate e insegnate (…) tutte unite dalla comune complessità dei procedimenti oltre che dal rigore di una manualità imperiosa quanto impeccabile, capace perfino di osare finissimi virtuosismi inesplorati (…) con un materiale, il colore a cera, che non ammette pentimenti».

Tra i graffiti, ne sarà esposto uno del 1965 ritrovato Walter Marchionni nell’ufficio del corpo di polizia municipale di Villacidro: si tratta di un’opera che rappresenta raccoglitrici di legna, uno straordinario esempio della tecnica di graffito su cera in bianco e nero, custodito gelosamente  dai vigili urbani .

La mostra sarà presentata dal critico d’arte Giorgio Pellegrini. All’inaugurazione saranno inoltre presenti il presidente della Fondazione di Sardegna, Antonello Cabras, la sindaca di Villacidro, Marta Cabriolu, il vice sindaco, con delega alla Cultura, Giovanni Spano. A monsignor Angelo Pittau, presidente del Centro di cultura di Alta formazione, e all’architetto Antonio Piras, presidente dell’Università della terza età di Villacidro, ex alunni dell’artista, sono affidati testi di testimonianza sul proprio rapporto con Dino Marchionni, docente e uomo.

La mostra resterà aperta fino al 20 gennaio 2017 e potrà essere visitata dal martedì alla domenica dalle 16.00 alle 19.00.