25 April, 2024
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La Giunta regionale ha stanziato 1,4 milioni di euro per bonifiche da amianto di immobili privati e pubblici, su proposta dell’assessore della Difesa dell’Ambiente Donatella Spano.

«Prosegue il nostro impegno per bonificare l’ambiente dall’amianto – ha dichiarato l’esponente dell’Esecutivo -. In Sardegna abbiamo tracciato un percorso ancora non segnato grazie all’adozione del Piano regionale sull’amianto, mancante sino allo scorso anno. Il Piano prevede interventi prioritari in edifici pubblici per tutelare la salute dei cittadini e la bonifica degli immobili dei privati, tramite la concessione di apposite risorse finanziarie alle Amministrazioni provinciali per la redazione di bandi aperti a tutti i soggetti interessati.» 

Oltre un milione è destinato alle amministrazioni provinciali di Cagliari, Sud Sardegna, Sassari e Nuoro per la concessione di contributi (per un massimale del 60 per cento della spesa) ai privati che vorranno intervenire per la bonifica da amianto nei propri immobili. La Provincia di Oristano risulta già destinataria di oltre 1 milione e 190mila euro per analoghi interventi di bonifica.

Alcune risorse sono state impegnate in favore dei Comuni di Solarussa, Bonarcado e Bosa. Solarussa avrà 250mila euro per il compendio immobiliare “ex Olearia”, struttura pubblica da adibire a centro culturale polifunzionale del territorio. A Bonarcado arriveranno 120mila euro per la prima fase dell’intervento nell’ex cantina sociale. Infine Bosa riceverà 15mila euro per lo smaltimento di materiale contente amianto acquisito dal Comune e mai utilizzato.

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Eurallumina 23 settembre 2016

Dopo l’incontro avuto ieri con l’assessore regionale della Difesa dell’Ambiente, Donatella Soano, questa mattina è in corso, un nuovo presidio della RSU e di una delegazione di lavoratori Eurallumina presso la sede dell’assessorato dell’Ambiente, in via Roma, a Cagliari, per sostenere le proprie rivendicazioni e rappresentare fisicamente, la propria determinazione per il raggiungimento dell’obiettivo inseguito con la lotta e sacrifici. «La mobilitazione e protesta – sottolinea la RSU Eurallumina – sono pronte a spostarsi davanti ad altri palazzi, qualora si riscontrasse non la stessa attenzione, da parte di altri protagonisti della, auspichiamo, ultima fase autorizzativa.»

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Si è svolto stamane nella sala riunioni dell’assessorato regionale dell’Ambiente, in via Roma, a Cagliari, un incontro tra l’assessore regionale dell’Ambiente, Donatella Spano, con il suo staff, e la RSU dell’Eurallumina, richiesto dai rappresentanti dei lavoratori dello stabilimento di Portovesme, in occasione dell’ultima iniziativa di moblitazione, svoltasi il 15 settembre, in concomitanza della consegna da parte di Rusal – Eurallumina delle risposte alle integrazioni richieste dai vari enti coinvolti dopo la conferenza dei servizi del 29/30 dicembre 2015 .

La RSU ha ribadito la ormai inderogabile necessità che la nuova ed auspicabile, ultime fase del lungo iter autorizzativo, per pervenire alle autorizzazioni denominate V.I.A. e A.I.A, in capo allo S.V.A. dell’assessorato regionale dell’Ambiente della R.A.S., e al nuovo ente intermedio che ha sostituito l’ex Provincia di Carbonia Iglesias, ma che vede coinvolti altri venti diversi chiamati, per il loro ambito, ad esprimere le proprie valutazionisi concluda in tempi rapidi e, nel rispetto delle leggi e delle norme, con un esito, che per le aspettative dei lavoratori, le loro famiglie, il territorio che, attraverso il comparto industriale in attesa che gli altri settori trovino un concreto sviluppo, è ancora l‘unico veicolo per la sua ripresa economico e sociale.

«L’assessore – si legge in una nota della RSU Eurallumina – ha riferito che i funzionari e tecnici degli uffici di via Roma, hanno immediatamente avviato l’esame della documentazione consegnata dall’azienda il 15 settembre, un voluminoso dossier composto da 12 faldoni, che richiede massima attenzione nella sua verifica. L’iter prevede, tempi tecnici e normativi  non comprimibili, in meno di 60 giorni, ma l’impegno, sarà indirizzato a fare in modo, che alla scadenza, si possa programmare la nuova conferenza dei servizi  che se riterrà sufficiente quanto prodotto in merito alle integrazioni depositate, potrà deliberare con le definitive autorizzazioni. L’assessorato come fatto nella fase precedente all’ ultima conferenza dei servizi di fine 2015 , solleciterà coinvolgendo l’intera giunta regionale, tutti gli enti coinvolti, che hanno espresso osservazioni in merito al progetto in quella occasione esaminato, di valutare entro i 60 giorni, le integrazioni depositate, in modo che si arrivi al prossimo appuntamento pre decisorio, senza ritardi o rallentamenti. Rallentamenti che non possono essere accettati dalla RSU e dai lavoratori, che continuano a sollecitare la massima attenzione della Regione e delle sue appendici tecniche e burocratiche, compresi gli enti locali su cui ricade l’ultimo passaggio, per avviare gli investimenti (oltre 200 milioni di euro) che possano portare alla piena (stabilimento che vede oltre 100 addetti tutti i giorni a rotazione per le manutenzioni e la gestione ambientale) ripresa lavorativa( 357 diretti, 270 per gli appalti 200 tra servizi, mense, trasporti e fornitori) e produttiva del primo anello della filiera dell’alluminio, comparto più volte dichiarato, strategico.»

Tutto il percorso è seguito attraverso interlocuzioni costanti, dal Governo, attraverso le parti ministeriali che hanno già sottoscritto gli accordi istituzionali, per il rilancio dello stabilimento di Portovesme.

«A tal fine anche domani venerdì 23 settembre, la RSU ed una delegazione di lavoratori – conclude la nota -, saranno ancora impegnate in un presidio presso la sede dell’assessorato dell’Ambiente, per sostenere le proprie rivendicazioni e rappresentare fisicamente, la propria determinazione per il raggiungimento dell’obiettivo inseguito con la lotta e sacrifici. Mobilitazione e protesta pronta a spostarsi davanti ad altri palazzi, qualora si riscontrasse non la stessa attenzione, da parte di altri protagonisti della, auspichiamo, ultima fase autorizzativa.»

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Questa mattina, nell’entroterra tra Nebida e Buggerru, i tecnici faunisti dell’Agenzia Forestas hanno accompagnato al volo un giovane esemplare di aquila reale alla presenza dell’amministratore unico Giuseppe Pulina, degli agenti del Corpo forestale di Fluminimaggiore, dei veterinari del centro di primo soccorso di Villamassargia e dei funzionari dell’ex provincia Carbonia Iglesias.
Il primo volo è perfettamente riuscito per la giovane femmina che, lo scorso 4 agosto, era stata trovata in grave stato di malnutrizione nel territorio di Buggerru da due cittadini. Come succede in questi casi si è immediatamente attivato il servizio di recupero della fauna selvatica coordinato dall’assessorato della Difesa dell’ambiente.
«Stiamo lavorando per rendere ancora più capillare la rete del recupero della fauna perché questo ci permette di salvare una specie così pregiata» ha detto l’assessore Donatella Spano.
Il recupero del rapace era avvenuto a opera del personale del Corpo Forestale con il supporto dei cittadini che avevano segnalato il ritrovamento. Gli agenti della stazione di Fluminimaggiore hanno prelevato l’animale, con l’aiuto degli stessi cittadini da cui è partita la segnalazione, e lo hanno consegnato le prime cure al veterinario convenzionato della Provincia Carbonia Iglesias. Quindi, il giovane animale era stato ricoverato nel Centro di Allevamento e Recupero Fauna Selvatica (CARFS) di Monastir, gestito da Forestas.
L’esemplare è nato, con la schiusa del secondo uovo, a fine maggio da una coppia che occupa un territorio costiero tra i comuni di Nebida e Buggerru. Aveva fallito la prima dura prova di volo e la delicata e lenta fase di affrancamento dalle cure genitoriali.
Al momento del ricovero pesava solo 2,9 chilogrammi e probabilmente la morte sarebbe sopraggiunta a breve. L’assistenza e le cure continue da parte del veterinario e del personale del Centro di Monastir ne hanno consentito il pieno recupero. Il rapace oggi raggiungeva quasi 6 chilogrammi di peso e sarà monitorato nei prossimi giorni.

Nebida 2

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La Giunta regionale, su proposta dell’assessoredegli Enti locali ed Urbanistica, Cristiano Erriu, e a seguito del parere positivo della Conferenza permanente Regione-Enti locali, ha confermato la ripartizione dello stanziamento relativo al Fondo unico per l’anno 2016 nelle stesse quote assegnate nel 2015, in considerazione del fatto che il passaggio al nuovo assetto territoriale è in piena fase di transizione. Sulla base della disponibilità di cassa, ai Comuni sarà erogato un ulteriore 20% dell’importo ancora spettante, mentre alle Province andrà l’intera quota definita, in modo tale da chiudere la fase transitoria e agevolare la ripartizione nella fase successoria tra la Provincia di Cagliari, la Provincia del Sud Sardegna e la Città Metropolitana di tutti i rapporti attivi e passivi. Le attuali Amministrazioni provinciali riceveranno anche le quote delle rispettive Province conglobate, fatte salve le gestioni liquidatorie ancora attive. Infine, alle Unioni dei Comuni saranno destinati complessivamente 23 milioni di euro: 15 milioni provenienti da risorse della Regione e 8 dallo Stato.

La Giunta ha accolto la proposta dell’assessore del Personale Gianmario Demuro sulle linee guida e i criteri generali per l’attuazione del Piano della prestazione organizzativa della Regione. Il testo delinea funzioni, collegamenti con altri documenti e principali contenuti del Piano della prestazione organizzativa che definirà fasi, azioni e risultati del ciclo della gestione e costituisce il punto di riferimento dell’intero processo di programmazione e valutazione della performance dell’apparato amministrativo. Si tratta di un ulteriore tassello nel quadro del miglioramento della qualità dei servizi offerti dalla pubblica amministrazione regionale e di un più efficiente ed efficace utilizzo delle risorse pubbliche. La delibera prevede inoltre la costituzione del Nucleo di supporto alla valutazione con funzioni di collaborazione e consulenza tecnica dell’Organismo indipendente di valutazione (Oiv) che svolge compiti di verifica sui risultati dei dirigenti dell’amministrazione, degli enti e delle agenzie.
La Giunta, su proposta dell’assessore della Difesa dell’Ambiente Donatella Spano, ha deciso di sottoporre all’ulteriore procedura di valutazione di impatto ambientale (VIA), l’intervento per la realizzazione di un impianto idroelettrico ad acqua fluente con derivazione sul fiume Flumendosa in località Masoni Erdi – Seulo (potenza legale kW 50) a Seulo e Gadoni. Esclusi invece da ulteriore procedura di VIA, condizionati a prescrizioni, il progetto preliminare per il ripristino della cava di granito e prosecuzione dell’attività estrattiva a Olbia, in località San Giacomo, e il progetto di coltivazione e ripristino di una cava per la produzione di inerti in località L’Uruena – Montelittu nel comune di Loiri-Porto San Paolo. L’Esecutivo ha espresso giudizio positivo sulla compatibilità ambientale dell’intervento proposto dal Comune di Cagliari sulla rete di distribuzione delle acque depurate provenienti dall’impianto di depurazione di Is Arenas verso le aree attrezzate a verde pubblico nella città di Cagliari, a condizione che siano rispettate le prescrizioni. Giudizio positivo anche per il rinnovo della Concessione Mineraria “Sa Pigada Bianca”, nei Comuni di Ittiri e Uri. Estesa l’efficacia temporale di due delibere: la n. 56/43 del 2009 (giudizio di esclusione dalla procedura di VIA per un impianto di depurazione a Orosei e fascia costiera) e la n. 2/16 del 2011 (Ricerca mineraria in territorio del Comune di Sassari attraverso sondaggi, all’interno della concessione ‘Casa S’Aliderru’ per bentonite, argille smettiche e refrattarie).
Per la promozione della musica popolare sarda sono stati stanziati, su proposta dell’assessore della Cultura Claudia Firino, 850mila euro. La cifra è stata così ripartita: 500mila euro per le attività istituzionali e 350mila per attività musicali didattiche. In tal modo si assicura continuità alle attività di formazione didattica e si garantisce la promozione sociale e culturale della musica popolare e tradizionale sarda, in maniera omogenea nel territorio. I contributi andranno a sostegno di associazioni e bande musicali, gruppi strumentali di musica sarda e gruppi corali polifonici.
Su proposta dell’assessore Raffaele Paci la Giunta ha approvato l’atto di indirizzo per avviare le procedure preliminari all’eventuale contrazione di un mutuo per il pagamento dei residui perenti. Via libera anche all’atto di indirizzo per la salvaguardia degli equilibri di bilancio.

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La Giunta regionale ha deliberato oggi lo stanziamento di 3 milioni per i contributi “fitto casa” nel prossimo anno accademico. I destinatari sono gli studenti che frequentano corsi universitari nell’Isola, ai quali andranno due milioni; un milione sarà ripartito tra gli studenti che sceglieranno un corso fuori dalla Sardegna. Il contributo sarà erogato nella misura massima di 2.500 euro annui per studente.
L’Esecutivo ha dato il via libera alle linee guida per il sostegno all’impresa nell’ambito della programmazione Unitaria 2014-2020 a favore della competitività. Le linee guida, proposte dall’assessore Raffaele Paci, forniscono indicazioni alle strutture regionali per disciplinare, indirizzare e coordinare l’attuazione delle operazioni sugli aiuti di stato alle imprese, assicurando uniformità nelle procedure attuative.
La Giunta, sentito il parere della Conferenza permanente Regione-Enti locali e su indicazione dell’assessore Cristiano Erriu, ha dato un indirizzo interpretativo in merito alle disposizioni del titolo II della legge regionale n. 2/2016. Eventuali nuove Unioni dei Comuni dovranno garantire alle Unioni già esistenti alla data dell’entrata in vigore della stessa legge regionale, vale a dire il 12 febbraio 2016, il mantenimento dei requisiti della popolazione (10mila abitanti), della contiguità territoriale e del numero minimo dei Comuni (quattro) previsti dal titolo II della legge n. 2/2016.
Su proposta dell’assessore della Difesa dell’Ambiente Donatella Spano, è stato concesso il nulla osta alla immediata esecutività della delibera dell’Amministratore Unico dell’agenzia Forestas per la Seconda variazione di bilancio per la campagna antincendi boschivi 2016.
Su proposta dell’assessore Luigi Arru, la Giunta ha approvato la proroga, fino al 31 dicembre 2016, dei commissari delle Aziende sanitarie di Olbia, Nuoro, Lanusei, Sanluri, Cagliari, Oristano, Carbonia. L’esecutivo ha poi recepito l’accordo della Conferenza Stato-Regioni sui prezzi unitari della cessione di sangue, degli emocomponenti ed emoderivati.

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I radar della Sardegna, della Corsica e della Toscana saranno parte di una stessa rete con il fine di mettere a sistema la potenza degli strumenti di monitoraggio delle avversità meteorologiche attivi a cavallo della frontiera marittima italo-francese. Questo l’accordo tra gli esperti di radarmeteorologia di Italia a Francia che si sono incontrati ieri e oggi, a Sassari, per la costruzione del “Composito” radarmeteorologico transfrontaliero Italia-Francia Marittimo (la Mosaïque in francese).

«Il Composito è un passo assai significativo per ottenere, specialmente in momenti di crisi, informazioni utili nella previsione a brevissimo termine degli eventi meteorologici intensi, cioè nel cosiddetto nowcasting», ha affermato l’assessore della Difesa dell’Ambiente con delega alla Protezione civile Donatella Spano, la quale auspica adesso che l’aspetto tecnico sia concluso e operativo per la stagione autunnale 2017-2018.

Esprime soddisfazione Giuseppe Bianco, direttore del Dipartimento Meteoclimatico dell’Arpas, l’agenzia regionale per la Protezione dell’Ambiente della Sardegna, che ha organizzato il vertice nell’Isola: «Siamo riusciti a mettere cinque soggetti diversi e con storie differenti attorno allo stesso tavolo. È un successo importante perché ogni radar è una tessera preziosa avendo una portata utile di 200 chilometri che si sommerà alle portate degli altri radar».

Il “Composito” sarà formato da sei postazioni di misura della precipitazione intensa operativi, o in via di installazione, in Sardegna a Monte Armidda (della Protezione civile), Monte Rasu (dell’Arpa), Capo Caccia (dell’Aeronautica militare), in Corsica ad Aleria e ad Ajaccio (dove è in costruzione) e in Toscana a Cima di Monte, sull’Isola d’Elba (del Consorzio LaMMA, Laboratorio di monitoraggio e modellistica ambientale per lo sviluppo sostenibile, il consorzio pubblico tra la Regione Toscana e il Consiglio Nazionale delle Ricerche). Dato il raggio di copertura, gli strumenti sono in grado di fornire misure non solo sul proprio territorio regionale ma anche su quello delle regioni vicine e, quindi, “mosaicare” i dati contigui. Il risultato ottenuto affonda le basi nel Progetto RESMAR, finanziato grazie al Programma Operativo Italia-Francia Marittimo, mirato alla creazione di uno strumento operativo di monitoraggio da mettere a disposizione dei meteorologi delle tre regioni, oltre che degli enti nazionali attivi in ambito meteorologico.

Presenti agli incontri in Sardegna, oltre che Giuseppe Bianco, il direttore della Protezione civile regionale Graziano Nudda, Bernard Urban di Météo France, Paolo Capizzi del Servizio Meteorologico dell’Aeronautica militare, Andrea Antonini Consorzio LaMMA della Regione Toscana e Gianfranco Vulpiani del Dipartimento nazionale di Protezione civile.

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Si è concluso ieri sera con l’intervento dell’assessore dell’Ambiente Donatella Spano, in V commissione del Consiglio regionale, il primo ciclo di audizioni sul testo unificato in materia di turismo.

Nel corso del suo intervento, l’assessore, al di là delle considerazioni attinenti le parti del provvedimento di specifica competenza dell’assessorato (in particolare i compiti di Forestas nell’ambito del turismo escursionistico e la fruibilità delle aree protette) ha svolto alcune considerazioni di carattere più generale ed ha auspicato un miglioramento del testo in esame attraverso «uno sforzo di innovazione nel segno della sostenibilità»”.

Donatella Spano ha parlato di «una filiera della sostenibilità, che deve essere trasversale a tutte le norme contenute nella proposta unificata sul tema del turismo, «Sostenibilità che non significa vincoli e divieti ma che deve essere intesa come il valore aggiunto nella gestione dell’immenso e prezioso patrimonio naturalistico della Sardegna».

«Insieme con la sostenibilità – ha aggiunto Donatella Spano – particolare attenzione va prestata alla accessibilità dei luoghi, soprattutto con riferimento alle famiglie, ai bambini e a tutte le categorie deboli, perché è evidente che sul tema permangono sostanziali debolezze al livello regionale.».

L’assessore ha inoltre posto l’accento sull’opportunità di valutare tra i diversi tematismi del turismo anche il turismo venatorio («argomento delicato ma di grande importanza») e di introdurre nell’ambito delle norme che pongono in capo alla Regione funzioni e compiti di controllo, attualmente di competenza comunale, anche le misure di contrasto contro tutti quei reati al patrimonio naturalistico tipici della stagione turistica, ad incominciare dall’asportazione di sabbia dagli arenili. «Resta inteso – ha concluso l’assessore Spano – che insieme con le iniziative sanzionatorie devono essere valorizzate tutte quelle iniziative che attengono la prevenzione e la sensibilizzazione».

In precedenza i rappresentanti di “Fiab città ciclabili” (Virgilio Scanu e Giovanni Vargiu) e di “Italia Nostra” (Gianni Fanni) hanno svolto positive considerazioni in ordine alle norme riferite all’escursionismo e al cicloturismo («settore in espansione per il quale auspichiamo più coordinamento tra le diverse azioni») mentre Gigi Pambira e Giovanni Pigozzi con Giampaolo Aresu, hanno illustrato le osservazioni, rispettivamente, dell’associazione camperisti sardi e della Faita-Federcamping. Pambira ha insistito sull’introduzione di incentivi per le strutture che contribuiscono all’allungamento della stagione turistica garantendo l’apertura di aree sosta, attrezzate e di servizi anche nei periodi al di fuori della stagione estiva, nonché su azioni tese a valorizzare le opportunità offerte dalla settore della camperistica che in Italia produce un fatturato complessivo stimato intorno ai tre miliardi di euro e che interessa 3,9 milioni di turisti italiani e 2,8 milioni di stranieri.

L’architetto Pigozzi della Federcamping ha salutato con favore il varo di nuove norme che regolino il comparto del turismo all’aria aperta e sottolineandone l’importanza per l’economia isolana (30% del fatturato delle strutture classificante a fronte di una media nazionale del 17%) ha proposto puntuali integrazioni e modifiche all’articolo 18 (specificazione delle strutture ricettive all’aria aperta), all’articolo 26 (aree attrezzate di sosta temporanea) e all’articolo 32 prevedendo, nell’ambito della promozione del turismo balneare, la possibilità per le strutture alberghiere e all’aria aperta di ottenere «gli essenziali servizi di spiaggia finalizzati alla balneazione».

Le ragioni dei gestori dei Bed & Breakfast sono state illustrate, invece, da Enrico Marras (Domus Kalaritanae), Ugo Masala e Antonio Roccabianca (Associazione piccoli proprietari B&B) che hanno rigettato la vulgata comune sul fenomeno delle gestioni abusive («coloro che agiscono al di fuori delle norme non possono essere definiti gestori di B&B abusivi ma sono abusivi e basta») ed hanno ribadito la correttezza del loro operato. «Offriamo un’opportunità di soggiorno in strutture extra alberghiere – hanno dichiarato – come avviene in tutta in Europa e come il mercato delle vacanze domanda».

Marras e Masala hanno quindi contestato l’entità delle sanzioni indicate nel testo unico (oltre 6mila euro per posto letto aggiuntivo non consentito) ed hanno provocatoriamente invitato quanti affermano di conoscere casi di gestioni abusive e illecite a sporgere denuncia alle forze dell’ordine, in Comune o alla procura della Repubblica.

Sull’ipotesi prevista dalla proposta di legge di distinguere i B&B familiari (6 posti letto con tre stanze massimo) dai B&B imprenditoriali (fino a 18 posti letto ma con partita Iva) i rappresentanti di Domus e dei piccoli proprietari hanno ribadito l’opportunità di riaffermare la validità del B&B tradizionale, dunque familiare (magari con l’innalzamento di qualche unità dei posti letto) come modello da seguire.

Michela Mura, in rappresentanza di “Argts”, l’associazione regionale delle guide turistiche della Sardegna, ha manifestato favore per la confermata prova d’esame per l’ottenimento dell’abilitazione all’esercizio della professione, nonché l’esigenza di  stringenti requisiti d’acceso. Non sono mancati rilievi critici per il dilagare del fenomeno dell’abusivismo («bene la sanzione per chi si avvale di guide non professioniste») e suggerimenti al fine di garantire adeguati livelli di aggiornamento professionale attraverso specifici corsi di formazione.

Le audizioni della V commissione sul testo unificato in materia di turismo proseguiranno la prossima settimana con i rappresentanti degli Enti locali, dei sindacati, dei rappresentanti degli artigiani e delle cooperazione.

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Cormorani 4 copia

La Giunta regionale, su proposta dell’assessore della Difesa dell’Ambiente, Donatella Spano, a seguito della riorganizzazione delle autonomie locali, ha approvato ieri la nuova ripartizione degli indennizzi 2016, stanziando 916mila euro per i danni causati dalla fauna selvatica alle produzioni ittiche e a quelle agricole.
Oltre la metà dell’importo sarà destinato esclusivamente agli indennizzi dei danni causati dalla fauna selvatica alle produzioni agricole e zootecniche, e sarà ripartito tra le Amministrazioni provinciali di Cagliari, Sud Sardegna, Oristano, Nuoro e Sassari, secondo i criteri stabiliti precedentemente dalla stessa Giunta. La restante quota sarà destinata ai danni arrecati da cormorani alle produzioni ittiche, ripartita tra le Province di Oristano, Cagliari, Sud Sardegna (ex provincia di Carbonia Iglesias), Nuoro (ex Provincia dell’Ogliastra) e Sassari (ex Provincia di Sassari e ex Provincia di Olbia Tempio).
L’Esecutivo ha inoltre approvato la ripartizione di 400mila euro destinati al soccorso e il recupero della fauna selvatica terrestre e marina ferita o in difficoltà. Lo stanziamento va per 240mila euro alle Province. Al Cagliaritano arriveranno 34.285,72 euro. Pari l’importo per Sassari-Olbia e il Sud Sardegna (Villacidro e Villamassargia): 68.571,42 euro. Nuoro (Tortolì) e Oristano riceveranno ciascuna 34.285,72 euro. I restanti 160mila euro saranno destinati, in 7 parti uguali (22.857,14 euro) ai soggetti della Rete regionale per la conservazione della fauna marina. La Rete è formata dalle cinque Aree Marine Protette Isola dell’Asinara, Capo Caccia – Isola Piana, Capo Carbonara, Tavolara – Punta Coda Cavallo, Penisola del Sinis-Isola di Mal di Ventre, dal Parco nazionale di La Maddalena e dal comune di Pula per le operazioni di soccorso, recupero e rilascio della fauna marina previste dal citato protocollo d’intesa.

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Palazzo della Regione 3 copia

La Giunta regionale, riunita questo pomeriggio a Villa Devoto, sotto la direzione di Francesco Pigliaru, ha approvato l’integrazione alla delibera dello scorso luglio sugli indirizzi per le proposte di finanziamento finalizzate a progetti di cooperazione con i Paesi in via di sviluppo e di collaborazione internazionale (Delibera n. 44/16). La modifica odierna, proposta dalla Presidenza, consente che il ruolo di capofila delle proposte progettuali ammissibili a finanziamento, a valere sui fondi della L.R. 19/96, possa essere ricoperto, oltre che dagli Enti locali, anche dalle organizzazioni non governative, dalle associazioni di volontariato, dalle università, dagli enti di ricerca e dalle imprese, aventi sede legale e operativa nella Regione Sardegna.
Via libera della Regione ai comuni che chiedono di poter utilizzare le economie derivanti dal finanziamento regionale destinato alla riqualificazione delle case popolari di loro proprietà per interventi aggiuntivi e migliorativi. L’intervento regionale, avviato nel 2014, ha coinvolto 176 comuni per una spesa totale di 10.839.000 euro e con un cofinanziamento da parte delle amministrazioni comunali tra il 24 e il 56%. Con la delibera odierna, proposta dall’assessore dei Lavori Pubblici, Paolo Maninchedda, le amministrazioni comunali potranno impiegare le economie realizzate sugli interventi avviati nel 2014 per realizzare ulteriori lavori negli edifici e nelle aree circostanti: miglioramento delle condizioni abitative, eliminazione di barriere architettoniche, sistemazione degli spazi comuni, del verde urbano, impianti sportivi e centri di aggregazione sociale e culturale. I Comuni sono autorizzati a procedere a condizione di cofinanziare l’opera e ultimare i lavori entro 12 mesi.
Su proposta dell’assessore Raffaele Paci, la Giunta ha approvato la collaborazione con il sistema camerale attraverso il progetto “Enterprise-Oriented” proposto dall’Unione Regionale delle Camere di Commercio, con capofila la Camera di Sassari. Attraverso l’utilizzo dello stanziamento, già previsto in Finanziaria, di 200 mila euro, il progetto è finalizzato ad accompagnare le imprese nel processo di definizione della progettazione territoriale, aiutandole nella comprensione degli strumenti da utilizzare per migliorare il proprio grado di competitività e di integrazione con il sistema produttivo di riferimento. Approvazione definitiva è stata poi data a quattro delibere contenenti le direttive alle imprese nell’ambito della strategia 2 “Creare opportunità di lavoro favorendo la competitività delle imprese” della Programmazione Unitaria 2014-2020. Tre delle direttive di attuazione riguardano le micro, piccole e medie imprese (MPMI), la quarta i Progetti di ricerca e sviluppo. Le linee guida sono allegate alle delibere.
Su proposta dell’assessore della Difesa dell’Ambiente Donatella Spano, la Giunta approvato l’intesa con la Capitaneria di Porto di Cagliari per l’aggiornamento del Piano di raccolta e di gestione dei rifiuti e dei residui del carico prodotti dalle navi che fanno scalo nel porto turistico di Cala Verde, a Pula, nel prossimo triennio. Giudizio positivo, condizionato a prescrizioni, sulla compatibilità ambientale per la realizzazione del terzo modulo di discarica a servizio della piattaforma di trattamento e smaltimento di Villacidro, proposto dal Consorzio Industriale Provinciale del Medio Campidano; prorogata la delibera (N. 28/72 del 24 giugno 2011) che esprimeva un giudizio di compatibilità ambientale per l’ampliamento della discarica per rifiuti non pericolosi in località Serra Scirieddus, nel comune di Carbonia.
Non sarà sottoposta a ulteriore procedura di valutazione di impatto ambientale (condizionata a prescrizioni) l’aggiunta di una piattaforma per la produzione di compost di qualità in un impianto di recupero inerti e riciclaggio di materia prima secondaria situato nel comune di Sarroch.
Nulla osta alla immediata esecutività della determinazione del direttore generale dell’Arpas per la “2° variazione al bilancio di previsione 2016-2018” per consentire l’utilizzo straordinario della quota dell’avanzo non vincolato per finanziare spese di manutenzione delle reti di monitoraggio meteorologico, a supporto delle attività del Centro Funzionale Decentrato della Regione Sardegna.