25 April, 2024
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Ieri mattina il sindaco di Iglesias, Emilio Gariazzo, e l’assessore della Difesa dell’ambiente, Melania Meo, hanno incontrato l’assessore regionale della Difesa dell’ambiente, Donatella Spano, per fare il punto sull’iter di assegnazione al comune di Iglesias delle risorse per la costruzione del sito di raccolta della Valle del Rio San Giorgio.

«L’intervento – spiega Emilio Gariazzo – è propedeutico al risanamento ambientale del nostro territorio e vede l’investimento di oltre 43 milioni di euro. La prossima settimana abbiamo calendarizzato un incontro operativo tra i tecnici comunali e lo staff dell’assessorato regionale per programmare gli ulteriori passi dopo la firma della delega, avvenuta la scorsa settimana. Con questo atto, la Regione ha impegnato a favore del comune di Iglesias i primi denari utili a costituire lo staff di supporto al progetto. Dopo tanta attesa – conclude il sindaco di Iglesias – è iniziato concretamente il percorso che porterà a spendere i fondi pubblici stanziati da tanti anni a favore delle bonifiche e mai utilizzati.»

Emilio Gariazzo 81 copia

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Donatella Spano 2

«Gli impatti climatici in Sardegna saranno determinati principalmente dall’incremento delle temperature e dalla scarsità idrica, con effetti negativi soprattutto per le colture a ciclo primaverile estivo. In tali condizioni è necessario pertanto orientarsi verso varietà più tolleranti e su una gestione più sostenibile ed efficiente delle risorse. Le lavorazioni conservative e le rotazioni, per esempio, si rivelano una soluzione efficace per il grano duro in Sardegna, consentendo di garantire e incrementare i livelli di produzione, riducendo le emissioni e aumentando il contenuto di carbonio nel suolo». Lo ha detto questo pomeriggio l’assessore della Difesa dell’Ambiente, Donatella Spano, nella sua relazione all’incontro “L’agricoltura si fa smart. Innovazione, imprese e ricerca per rispondere ai cambiamenti climatici”, organizzato dal Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici (CMCC) all’Expo di Milano.
In vista della COP21, la prossima Conferenza sul clima di Parigi, l’intervento dell’assessore regionale dell’Ambiente, che ha anche il ruolo di coordinatore del Tavolo interregionale sulle strategie di adattamento ai cambiamenti climatici presso la Conferenza delle Regioni, ha sottolineato la necessità di piani di adattamento che devono essere gestiti con una governance sia di tipo verticale, a livello nazionale, sia orizzontale, coinvolgendo trasversalmente tutti i settori produttivi.
Nell’evidenziare la fondamentale relazione tra agricoltura e clima, ha aggiunto: «I cambiamenti climatici avranno e già stanno avendo significativi impatti su un’area altamente vulnerabile, com’è il Mediterraneo. Il settore agricolo dovrà orientarsi quindi verso uno sviluppo sempre più ‘climate-smart’. Questo significa sposare un modello di sviluppo basato su tre pilastri: avviare una crescita della produttività e del reddito in maniera sostenibile, aumentare la resilienza, cioè l’adattamento al cambiamento climatico, e ridurre le emissioni aziendali.»
«Tutto ciò – ha concluso l’assessore dell’Ambiente – garantendo il soddisfacimento della sicurezza alimentare e gli obiettivi di sviluppo del Paese.»

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Palazzo della Regione 3 copia
La Giunta regionale, riunita in viale Trento con il presidente Francesco Pigliaru, ha integrato i componenti dell’Unità di progetto per l’eradicazione della peste suina africana, di cui è responsabile il Direttore Generale della Presidenza.
Sono stati nominati: Daniela Mulas, dirigente del Servizio sanità pubblica veterinaria e sicurezza alimentare; Maria Giovanna Medde, dirigente della Presidenza, con funzioni di Responsabile Unico del Procedimento per l’espletamento della gara; Valeria Cau, funzionario della Presidenza, con funzioni di supporto giuridico; Francesco Sgarangella, dirigente della Asl 1, con funzioni di responsabile dell’esecuzione del contratto per i servizi finalizzati al depopolamento dei suini bradi o confinati per esigenze di biosicurezza; Sandro Rolesu, responsabile dell’Osservatorio Epidemiologico dell’Istituto Zooprofilattico della Sardegna.
I nuovi componenti sono reclutati tra il personale dell’amministrazione regionale, di Agenzie, Enti e Asl – attraverso procedure di comando o mobilità – in attesa che il Responsabile dell’Unità di progetto individui i profili professionali e la consistenza numerica del personale necessario per lo svolgimento delle attività operative dell’Unità di progetto. Via libera, sempre su proposta della Presidenza, anche a modifiche e integrazioni al Piano di Gestione del Rischio di Alluvioni del distretto idrografico della Sardegna: gli obiettivi sono verificare la sicurezza delle infrastrutture esistenti di attraversamento viario o ferroviario del reticolo idrografico, dei canali tombati e di quelli di guardia. Viene inoltre aggiornata la direttiva per la manutenzione degli alvei e la gestione dei sedimenti.
Approvate le aree di specializzazione tecnologica individuate nella bozza di Strategia di Specializzazione Intelligente S3, allegata al Por Fesr 2014-2020. Si tratta di Biomedicina, Ict, Agrifood, Aerospazio, Turismo e Beni Culturali, reti intelligenti per la gestione efficiente dell’energia per una loro revisione ed eventuale accorpamento che trovi fondamento nella “rivoluzione industriale verde” che la Sardegna intende promuovere e sostenere. La sede della condivisione e del coordinamento politico della S3 sarà la Cabina di Regia della Programmazione Unitaria, mentre l’Autorità di Gestione del Por Fesr 2014-2020 proseguirà nel percorso di “scoperta imprenditoriale” e nel processo di definizione della Strategia di Specializzazione Intelligente. La delibera approvata oggi sarà trasmessa al Consiglio regionale.
La Giunta ha espresso parere favorevole, su richiesta dell’assessore Donatella Spano, alla compatibilità ambientale del Progetto per il recupero ambientale e il completamento della coltivazione della cava “Canali Trottu-Canali Figu” nel comune di Gonnesa (Carbonia Iglesias) e a quella su un impianto eolico da 200 KW a Pattada, in provincia di Sassari.
Grazie alla delibera approvata su richiesta dell’assessore Paolo Maninchedda potranno essere ristrutturati con interventi di importo inferiore a 15mila euro e rimessi in affitto 85 alloggi di edilizia residenziale pubblica, di proprietà dei Comuni e di Area in varie zone della Sardegna, attualmente sfitti proprio perché necessitavano di una serie di interventi edilizi mai realizzati. I 536.857 euro necessari per portare a compimento i lavori, contenuti nell’Accordo di programma stipulato con il ministero dei Lavori pubblici, saranno anticipati dalla Regione.
Con una riprogrammazione di risorse, proposta dall’assessore Maria Grazia Piras, saranno realizzati i lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria per il mantenimento in efficienza degli attuali impianti del raccordo ferroviario tra la Zona Industriale di Villacidro e la Stazione ferroviaria di Sanluri Stato. Saranno poi potenziati gli impianti del fascio consortile e dello Stabilimento della Keller.
Su proposta dell’assessore Luigi Arru, l’esecutivo ha dato il via libera allo Schema di Protocollo di Intesa tra Regione Sardegna e il MIUR – Ufficio scolastico regionale per la Sardegna, per la definizione delle modalità di finanziamento dei servizi socio-educativi per la prima infanzia per l’anno scolastico 2014-2015, denominati “Sezioni Primavera” con il relativo finanziamento ai Comuni. Approvato anche il cofinanziamento al Programma di emersione e prima assistenza e al Programma di assistenza e integrazione sociale per il 2015. La campagna vaccinale obbligatoria contro la blue tongue sarà prorogata di un mese, con il termine ultimo spostato dal 31 agosto al 30 settembre. Per questo, su proposta dell’assessore Luigi Arru, la Giunta ha stanziato 600mila euro da ripartire fra le Asl a garanzia della copertura necessaria.
È stata autorizzata, su proposta dell’assessore Cristiano Erriu, l’alienazione a favore del comune di Solarussa, in provincia di Oristano, al prezzo simbolico di 51, 65 euro, del cosiddetto ex casello idraulico n. 2 con annessa area cortilizia: l’immobile, ceduto per finalità di pubblico interesse, sarà utilizzato per attività estive e di aggregazione di giovani e anziani.

 

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La RSU e una rappresentanza di lavoratori Eurallumina questa mattina hanno effettuato un sit-in presso la sede dell’assessorato regionale dell’Ambiente, in via Roma, a Cagliari, in concomitanza con la ripresa dell’attività del servizio “Savi”, dopo la sospensione dei termini per tutto il mese di agosto prevista dalla legge regionale in merito ai procedimenti di V.I.A. (Valutazione di Impatto ambientale).

«Con questa iniziativa – si legge in una nota della Rsu aziendale – si intende ribadire quanto già espresso con l’iniziativa del 28 luglio scorso, la forte preoccupazione delle lavoratrici e dei lavoratori Eurallumina per i ritardi accumulati nel percorso autorizzativo e la determinazione nel richiedere che non se ne accumulino altri.»

Il Piano industriale e gli accordi istituzionali sottoscritti a tutti i livelli prevedono, per la ripresa produttiva del primo anello della filiera dell’alluminio, investimenti per 185 milioni di euro, l’impiego di oltre 200 addetti degli appalti per la realizzazione degli impianti e 357 lavoratori diretti (molti dei quali saranno nuovi assunti), oltre agli addetti ai servizi (mensa, trasporti), ai fornitori, all’indotto in generale, per una valenza complessiva di circa 1.000 posti di lavoro.

«Tutto questo – sottolinea la Rsu Eurallumina – nel pieno rispetto degli organi autorizzativi quali il “Savi” regionale e il settore Ambiente dell’ex provincia di Carbonia Iglesias, della loro competenza e imparzialità di giudizio, come abbiamo sempre fatto in questi difficili anni di lotta per la rivendicazione del diritto fondamentale qual è il “lavoro”, certi che si possano coniugare, nel rispetto delle leggi e delle regole in vigore, essendo i primi a pretenderlo, “Ambiente – Salute – Lavoro”, al fine di scongiurare che i ritardi possano pregiudicare un così importante progetto industriale, per l’enorme valenza socio-economica, oltre che migliorativa rispetto alla fase pre-fermata, dal punto di vista tecnico e ambientale.»

«I lavoratori e le lavoratrici Eurallumina – conclude la nota della Rsu aziendale -, senza voler esercitare nessuna pressione, saranno presenti in tutta la fase autorizzativa, per monitorare che l’iter specifico, seguendo il suo corso normativo, non subisca ulteriori ritardi e che gli impegni riguardo la tempistica indicati dall’assessore dell’Ambiente, siano rispettati.»

L’assessore regionale della Difesa dell’Ambiente, Donatella Spano, ha assicurato che l’assessorato farà la propria parte e garantirà una tempistica certa e rapida delle procedure di Valutazione di Impatto Ambientale. Donatella Spano ha ribadito che gli impegni presi il 28 luglio scorso verranno mantenuti, con «la massima attenzione per le richieste degli operai dell’Eurallumina di Portovesme».

Il capo di Gabinetto dell’assessorato, Franco Corosu, ha ricevuto una delegazione dei lavoratori Eurallumina, ai quali ha ricordato che «i tempi decorreranno dal momento in cui agli uffici arriverà un’istanza corredata con tutti gli elementi necessari per procedere a una valutazione accurata del progetto complessivo».

Manifestazzione Eurallumina 1 settembre 2015 1Manifestazzione Eurallumina 1 settembre 2015 4 Manifestazzione Eurallumina 1 settembre 2015 3 Manifestazzione Eurallumina 1 settembre 2015 2

Nuovo striscione EuralluminaEurallumina.

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«La recente riforma della Pubblica Amministrazione ha confermato che nei territori delle Regioni a Statuto speciale e delle Province autonome restano ferme tutte le funzioni di pubblica sicurezza e polizia giudiziaria spettanti ai Corpi Forestali regionali e provinciali. Tale previsione consente di salvaguardare le specificità del Corpo Forestale e Vigilanza Ambientale». Lo ha affermato nuovamente oggi, dopo averlo già fatto presente lo scorso 4 agosto al Sindacato Autonomo Forestale (SAF), che stamattina ha manifestato davanti all’assessorato regionale dell’Ambiente, l’assessore degli Affari Generali, Personale e Riforma della Regione Sardegna, Gianmario Demuro. Sulla problematica delle progressioni professionali del personale del Corpo Forestale, anch’essa già discussa il 4 agosto, l’assessore Demuro precisa che gli uffici hanno approfondito gli aspetti relativi alla necessaria copertura finanziaria. «Degli esiti sostanzialmente positivi dell’incontro del 4 agosto scorso – dichiara l’assessore Demuro – ha dato atto lo stesso sindacato SAF con un comunicato pubblicato sul proprio sito web: desta pertanto stupore che lo sciopero non sia stato revocato».
«Il Governo regionale è fermamente intenzionato a tutelare e valorizzare il Corpo Forestale in quanto le competenze e le funzioni specialistiche sviluppate nel tempo rappresentano una risorsa irrinunciabile per la nostra regione – afferma l’assessore della Difesa dell’Ambiente, Donatella Spano -. L’impegno dell’esecutivo sarà attuato anche attraverso un processo di revisione del Corpo, necessario per riorganizzare le funzioni esercitate, attualizzandone i compiti senza abdicare alle competenze attribuite dal nostro Statuto speciale ma, semmai, ampliandole, alla luce del principio di sussidiarietà che ha ispirato la riforma del Titolo V della Carta costituzionale». In particolare, proprio sulla riforma dell’attuale legge regionale n. 26/1985, l’assessore Spano ha precisato di aver già assunto il preciso impegno – comunicato alle organizzazioni sindacali con una lettera inviata alla fine del mese di luglio – di presentare, entro settembre, una delibera di Giunta con la quale verrà formalizzata la costituzione di un gruppo di lavoro interassessoriale incaricato di predisporre in tempi brevi un disegno di legge di riordino che terrà conto delle specificità del Corpo. «Il progetto di riforma – conclude l’assessore Spano – sarà elaborato confrontandosi costantemente con le organizzazioni sindacali e tenendo ben ferme le prerogative attribuite alla Sardegna dallo Statuto speciale».

Gianmario Demuro 2

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La Giunta regionale, riunita oggi in viale Trento, ha nominato i direttori generali delle Agenzie agricole Laore e Argea, su proposta dell’assessore dell’Agricoltura Elisabetta Falchi, riconfermando Maria Ibba e Gianni Ibba, sino all’approvazione della legge di riforma delle stesse agenzie, e comunque per un periodo non superiore alla durata della legislatura.

L’Esecutivo ha approvato il programma operativo della Commissione regionale di Parità tra uomini e donne relativo all’anno in corso, su proposta del presidente Francesco Pigliaru, per una spesa complessiva di 40mila euro. Le attività dell’organismo prevedono tra l’altro la realizzazione di seminari di formazione per insegnanti delle scuole dell’infanzia, primarie, di primo e secondo grado, finalizzati all’introduzione nella programmazione didattica dei temi sulla parità, per contrastare gli stereotipi e per sensibilizzare contro il fenomeno della violenza di genere.
L’Esecutivo ha avviato le procedure di liquidazione della tranche 2015 del processo di capitalizzazione della Società Abbanoa, su proposta dell’assessore Paolo Maninchedda. Inoltre è stato dato il nulla osta all’immediata esecutività per la variazione e lo storno del bilancio di previsione 2015 dell’Enas, Ente acque della Sardegna. Assicurato il personale necessario per garantire il servizio di piena e di pronto intervento idraulico attraverso il rinnovo degli accordi di programma con i Consorzi di bonifica. Gli interventi si configurano indispensabili per il mantenimento delle condizioni di sicurezza sui tronchi idraulici di seconda categoria di competenza della Regione.
Non sarà sottoposto a ulteriore procedura di valutazione di impatto ambientale l’incremento dei quantitativi di rifiuti, stoccati in un deposito preliminare, proposto dalla società Longoni nella zona industriale di Cagliari-Elmas. La delibera sulla non assoggettabilità a Via, fatte salve le prescrizioni, è stata proposta dall’assessore Donatella Spano.
È stata approvata, infine, su proposta dell’assessore Maria Grazia Piras, la prosecuzione dei lavori di custodia e messa in sicurezza del sito minerario di “Genna tres Montis” (Comuni di Silius e San Basilio) e delle relative pertinenze da parte della società Fluorite di Silius Spa in liquidazione.

Palazzo della Regione 1 copia

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Ferma presa di posizione degli assessori della Difesa dell’Ambiente, Donatella Spano, e degli Enti locali, Finanze e Urbanistica, Cristiano Erriu, sui problemi legati all’individuazione di aree e siti da destinare all’installazione di nuovi impianti eolici in Sardegna.
«Questa Giunta non accetterà nessuna speculazione dell’eolico in Sardegna», hanno detto Donatella Spano e Cristiano Erriu qualche giorno fa, nella conferenza stampa di presentazione delle aree e dei siti della Sardegna individuati come non idonei all’installazione di impianti eolici.
I due assessori della Giunta Pigliaru hanno illustrato la delibera approvata nell’ultima riunione della Giunta regionale, con l’elenco dei luoghi non idonei a impianti eolici con precise caratteristiche. Oltre che dei beni immobili soggetti ai vincoli del Codice dei beni culturali e del paesaggio e del sito Unesco di Barumini, si tratta di tutte le aree naturali protette nazionali e regionali, comprese quindi quelle marine e dei parchi, le aree incluse nella Rete Natura 2000, cioè per la tutela della biodiversità (i Siti di importanza comunitaria, SIC, e le Zone Speciali di Conservazione, ZPS) e relative fasce di rispetto. Sono state escluse le oasi permanenti di protezione faunistica (L.R. n. 23/98), per le conseguenze di impatto sui flussi migratori, e le zone a rischio idrogeologico, a pericolosità da frana e a pericolosità idraulica elevata o molto elevata. Le aree e i siti non idonei saranno visibili nella cartografia in via di pubblicazione sul portale tematico Sardegna Geoportale.
La Regione Sardegna è dovuta intervenire recentemente nella propria normativa (articolo 42 della legge regionale 8 del 23 aprile 2015), dopo i pronunciamenti della Corte Costituzionale per cui tutte Regioni, incluse quelle a statuto speciale, sono tenute all’osservanza di disposizioni di carattere generale delle linee guida e possono procedere solo all’individuazione dei siti non idonei all’installazione di specifiche tipologie di impianto.
«Nel nuovo e complesso quadro normativo e amministrativo – ha detto l’assessore Erriu – lo studio ha individuato specifiche aree non idonee, cioè quelle all’interno delle quali gli impianti, a seconda della dimensione, possono produrre un impatto negativo sui valori paesaggistici.»
«Abbiamo eseguito un’attenta ricognizione normativa, analizzato i casi pratici affrontati all’interno di procedimenti di VIA ed esaminato i dati degli studi specifici a carattere naturalistico – ha aggiunto l’assessore Spano -. Stiamo quindi presentando un documento unico che contempera sia gli aspetti paesaggistici che quelli ambientali affinché l’Isola venga tutelata in tutte le aree di pregio. La Regione Sardegna è per le energie rinnovabili, ma la sostenibilità energetica va coniugata con la sostenibilità ambientale, quindi con le aree ambientali di pregio, con le aree di grande valore naturalistico e con quelle di grande valenza paesaggistica.»
Gli Assessorati lavoreranno all’interno di un gruppo di lavoro per il monitoraggio e l’aggiornamento dello studio delle aree e dei siti non idonei all’installazione degli impianti eolici. Successivamente saranno individuate ulteriori aree non idonee in ragione delle esigenze di tutela connesse alle tradizioni agroalimentari, alla presenza di produzioni agricolo-alimentari di qualità e/o di particolare pregio rispetto al contesto paesaggistico-culturale rurale o di un’elevata capacità d’uso del suolo. L’individuazione potrà essere aggiornata anche a seguito dell’approvazione del Piano Energetico Ambientale Regionale.
Il provvedimento, intanto, sarà aperto al pubblico dibattito sul sito SardegnaParteciPA. I contenuti saranno verificati dopo il 31 ottobre.
Tramonto con pale eoliche 1

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La Giunta regionale ha deliberato i contributi per il potenziamento del sistema della Protezione civile della Sardegna e il completamento del piano degli interventi, con il sostegno a privati e alle attività produttive danneggiati dall’alluvione del novembre 2013. Lo prevede la delibera sul programma di spese approvata ieri dalla Giunta regionale, su proposta dell’assessore della Difesa dell’Ambiente Donatella Spano. «Avendo lavorato molto per conoscere al meglio i danni provocati dagli eventi calamitosi – ha detto Donatella Spano -, abbiamo potuto ripartire queste importanti risorse rispettando le esigenze concrete in maniera molto puntuale e prevedendo una parte di risorse per la prevenzione».
«Lo scorso aprile abbiamo costituito la struttura operativa che gestisce il fondo di solidarietà dell’Unione Europea, in modo che la Regione possa condurre in autonomia le iniziative destinate al superamento di situazioni di criticità. Questo, unitamente alla possibilità di assegnazione diretta ai privati e alle attività produttive da noi prevista nel collegato alla Finanziaria – conclude l’assessore Spano -, ci permette oggi di far fronte alle esigenze della nostra popolazione e delle attività economiche.»
Gli stanziamenti, per oltre 16 milioni di euro di risorse europee e un milione di euro di fondi regionali, prevedono interventi di potenziamento del Centro Funzionale Decentrato per il settore meteo per 1,835 milioni di euro da assegnare all’Arpas. Un milione e 160mila euro sono destinati all’allestimento della Sala operativa regionale integrata (SORI) e del Centro Funzionale Decentrato. Infine, 200mila euro sono stanziati per lo sviluppo di applicazioni e l’acquisto di hardware e software.
Oltre 14 milioni di euro la somma per il completamento del piano degli interventi, con il contributo a privati e alle attività economiche e produttive. Tra questi, un milione e 400mila sono destinati ai nuclei familiari evacuati dalle abitazioni che nei 180 giorni dall’alluvione non avevano fatto rientro nelle proprie case. Quasi 92mila euro la cifra per gli interventi di soccorso e assistenza alla popolazione attuati dagli enti locali nella prima fase di emergenza: vengono finanziate le spese sostenute dai Comuni di Uras e Villagrande Strisaili per lo smaltimento di detriti e rifiuti. Un importo di 2 milioni di euro va ai soggetti privati per i danni a seguito degli eventi calamitosi, da attribuirsi secondo le procedure di legge. Identica la somma dei contributi stanziati a favore delle attività produttive. Previsto anche il finanziamento, con oltre 8 milioni di euro, delle opere di ripristino del patrimonio pubblico in particolare per i comuni più colpiti in termini di danni provocati dagli eventi alluvionali, nonché l’Enas e la Provincia di Cagliari per due importanti interventi.

Donatella Spano 2

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L’assessore regionale della Difesa dell’Ambiente, Donatella Spano, ha ribadito ieri a Roma la competenza regionale sulle valutazioni ambientali, nel corso dei lavori della Commissione Ambiente ed Energia della Conferenza delle Regioni riunita ieri a Roma, che si è occupata delle attività di prospezione e ricerca di idrocarburi e sicurezza delle operazioni in mare. L’assessore ha ricordato l’impegnativa battaglia che la Regione Sardegna porta avanti insieme alle altre Regioni, fin dallo scorso anno, tesa ad impedire che le procedure autorizzative sulla valutazione degli impatti ambientali vengano sottratte alla potestà delle regioni.

«Nella legge di conversione del decreto Sblocca Italia siamo riusciti, con enorme sforzo, a far introdurre una norma di salvaguardia in favore delle regioni a Statuto speciale affinché resti in capo alla Regione il potere di effettuare le valutazioni di impatto ambientale – ha detto l’assessore Spano -. L’applicazione della normativa sul tema resta infatti subordinata alle disposizioni del nostro Statuto speciale e alle relative leggi di attuazione.»

È stata inoltre condivisa la richiesta al Governo di integrare gli organismi territoriali del Comitato per la sicurezza in mare con la presenza di un rappresentante per regione. «Dobbiamo tenere alta la guardia su tutti i provvedimenti collegati alla materia delle prospezioni e ricerche degli idrocarburi – ha aggiunto Donatella Spano -, per garantire piena trasparenza e massima sicurezza per le persone e per l’ambiente».

Altro importante argomento è stato quello sulla condivisione del documento presentato dall’assessore Spano lo scorso 22 giugno in occasione della riunione degli Stati Generali su clima e dissesto idrogeologico, in qualità di rappresentante della Conferenza delle Regioni e coordinatrice del Tavolo. La Commissione Ambiente ed Energia ha preso l’impegno di portare il tale contributo all’approvazione della Conferenza delle Regioni. È stato inoltre deciso che il Tavolo interregionale, coordinato dall’assessore Spano, rappresenterà le regioni nell’Osservatorio nazionale di prossima istituzione presso il Ministero dell’Ambiente nell’ambito della strategia di adattamento ai cambiamenti del clima e agli impatti sul territorio.

Donatella Spano 5

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Il Comitato faunistico, presieduto dall’assessore della Difesa dell’Ambiente Donatella Spano, si è riunito per discutere il parere ISPRA e approvare definitivamente il calendario venatorio. Le principali date deliberate riguardano: la pre-apertura per la tortora nelle giornate del 3 e 6 settembre; l’apertura generale della caccia al 27 settembre e, a seguire, per tre mezze giornate il 4 e 11 ottobre; per la beccaccia, il Comitato ha confermato l’apertura al 15 di ottobre e utilizzato lo strumento della sovrapposizione della decade, consentito dalla normativa vigente, al fine di motivare la chiusura al 17 gennaio; per la cornacchia si chiederà un ulteriore parere all’ISPRA al fine di prolungare il prelievo alla prima settimana di febbraio; per gli anatidi si conferma la chiusura al 31 gennaio; per il tordo sassello e bottaccio è prevista la chiusura al 17 gennaio (termine massimo ai sensi della normativa vigente).
Per quanto concerne la caccia al cinghiale, il Comitato su proposta dell’assessore Spano ha confermato la chiusura al 31 gennaio nelle giornate di domenica e festivi infrasettimanali.
Relativamente alla previsione di consentire la caccia “grossa” il giovedì, il Comitato ha discusso delle problematiche dei danni alle coltivazioni e della gravità della situazione sanitaria causata dalla peste suina africana. E’ stato preso atto dell’esigenza di un approfondimento ulteriore e della necessaria condivisione della regolamentazione venatoria. Inoltre, è stato deciso che l’argomento dovrà essere oggetto di un approfondimento congiunto tra l’Unità di progetto e gli Assessorati competenti (Sanità, Agricoltura e Ambiente) per presentare al Comitato una rigorosa proposta in tal senso.
A fine riunione si è tenuta la presentazione del provvedimento sull’eradicazione della peste suina nei cinghiali.
Cinghiale 1