29 March, 2024
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Il gruppo napoletano La Maschera s’è aggiudicato l’11° Premio Andrea Parodi, l’unico contest italiano di world music, conclusosi questa sera all’Auditoriun conunale di Cagliari. Il premio della critica è andati all’estero, ai ciprioti Monsieur Doumani. La menzione per il miglior testo se l’è aggiudicata Giuseppe Di Bella con “Ncucciarisi” (cantata in siciliano). Quelle per miglior musica e migliore interpretazione sono andate ancora a La Maschera (che hanno proposto il brano “Te vengo a cerca’ “, cantato in napoletano e wolof), mentre i Monsieur Doumani (con “Gongs”) si sono aggiudicati anche la menzione per la migliore reinterpretazione di un brano di Andrea Parodi, quella per il miglior arrangiamento e la menzione dei ragazzi in sala.

Nel contest, in programma da giovedì ad oggi, il premio della critica internazionale se lo sono meritati i Kor con “Albore” (in logudorese). La menzione dei concorrenti, infine, se la sono divisa a pari merito i Feral Cor con “La Sajetana” (in genovese) e Giuseppe Di Bella.

A contendersi la vittoria sono stati anche Aniello Misto con “Aumm aumm” (cantata in napoletano); Ararat Ensemble Orchestra con “Nietaan” (in wolof); Dindùn con “L’amur” (in piemontese) e Terrasonora con “Padre vostro” (in napoletano e swahili).

Prima della proclamazione dei vincitori, c’è stata una splendida jam session che ha visto protagonisti la direttrice artistica Elena Ledda, alcuni degli artisti in giuria e gli ospiti della serata, che si erano appena esibiti, ovvero il peruviano Jorge Pardo, accompagnato dal chitarrista Francisco Rey Soto, il macedone Stracho Temelkovski e, dal Veneto, il Duo D’Altrocanto.

Durante la serata Daniele Cossellu, storico fondatore dei Tenores di Bitti “Remunnu ‘e Locu”, ha ricevuto il Premio Albo d’oro 2018, il riconoscimento assegnato ogni anno ad una figura di rilievo del mondo culturale e artistico italiano.

Il festival nasce per omaggiare un grande artista sardo come Andrea Parodi, che dal pop d’autore dei Tazenda era arrivato come solista ai vertici della musica d’impronta etnica. Tutti i concorrenti e gli ospiti hanno proposto un suo brano lungo le tre serate del Premio.

A condurre l’edizione 2018 sono stati Ottavio Nieddu e Gianmaurizio Foderaro. La serata finale è stata trasmessa in diretta streaming sulla pagina Facebook di Rai Radio Tutta Italiana.

Molti i premi ed i bonus per il gruppo vincitore del “Parodi”: avrà l’opportunità di esibirsi alle edizioni 2019 dell’“European Jazz Expo” in Sardegna, di Folkest in Friuli, del Negro Festival di Pertosa (Salerno), del Premio dei Premi al Mei di Faenza, dello stesso Premio Parodi ed in vari altri eventi e serate che saranno man mano annunciati. Inoltre per La Maschera c’è un tour di otto concerti, realizzato grazie a NuovoImaie (progetto finanziato con i fondi dell’art. 7 della legge 93/92), ed una borsa di studio di 2.500 euro.

Al Premio della critica va invece la produzione di un videoclip offerto dalla Federazione degli Autori.

I finalisti sono frutto di un’approfondita selezione fra ben 220 iscritti, provenienti da da ogni parte del mondo, dal Messico alla Siberia, dal Senegal a Cipro. Indice, questo, del rilievo assunto da questa manifestazione nel corso degli anni.

La giuria che ha deciso il premio assoluto era composta da Gianfranco Cabiddu (Regista, musicista), Gigi Camedda (musicista), Lucia Campana (partner Premio Città di Loano), Gesuino Deiana (musicista), Gaetano D’Aponte (partner Premio Bianca D’Aponte), Andrea Del Favero (Partner Folkest), Giovanni Gianluca Floris (musicista, presidente del Conservatorio di Cagliari), Kaballà (musicista), Elena Ledda (musicista), Silvano Lobina (musicista), Annamaria Loddo (operatrice culturale), Marco Lutzu (musicista, etnomusicologo), Roberto Mancinelli (I Mean), Gino Marielli (musicista), Nicola Meloni (operatore culturale), Michele Palmas (produttore S’Ard Music), Andrea Ruggeri (musicista), Gisella Vacca (musicista, attrice).

Quella critica vedeva presenti Claudio Agostoni (Popolare Network), Gabriele Antonucci (Panorama), Matteo Bruni (Radio Super Sound), Angela Calvini (Avvenire), Stefano Carboni (Radio Montecarlo), Simone Cavagnino (Unica Radio), Flavia Corda (Rai 3 Sardegna), Valerio Corzani (Radio 3), Tore Cubeddu (Eja TV), Ciro De Rosa (Blogfoolk / Songlines), Daniela Deidda (Sardegna Eventi 24), Felice Liperi (Repubblica), Monica Magro (Radio Sintony), Elisabetta Malantrucco (Rai Radio Techetè), Luigi Mameli (Radiolina), Marco Mangiarotti (Quotidiano Nazionale / Il Giorno), Andrea Massidda (La Nuova Sardegna), Duccio Pasqua (Radio 1), Piersandro Pillonca (Uff. Stampa Consiglio Regionale della Sardegna), Timisoara Pinto (Radio 1), Walter Porcedda (Musica Jazz), Emanuela Teodora Russo (NuovoImaie), Cristiano Sanna (Tiscali), Claudio Scaccianoce (Linkiesta), Giacomo Serreli (giornalista musicale), Stefano Starace (Mo’l’estate), Mario Tasca (Sardegna 1), Jacopo Tomatis (Il giornale della musica).

Per la giuria internazionale, infine, c’erano Bastiaan Springer (ConcertZender, Olanda), Andrew Cronshaw (Froots magazine – Rough Guide to World Music, Regno Unito), Thorsten Bednarz (DeutchlandFunk Kultur, Germania), Petr Doruzka (Czech Radio, Praga), Sergio Albertoni (RSI Svizzera).

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Anche quest’anno il Premio Andrea Parodi va a pescare i suoi ospiti tra i più talentuosi artisti della world music internazionale. In quest’edizione, in programma dall’8 al 10 novembre a Cagliari al Teatro Auditorium Comunale, la direttrice artistica Elena Ledda ha scelto Jorge Pardo & Francisco Rey Soto (dal Perù), Stracho Temelkovski (dalla Macedonia) ed il Duo D’Altrocanto (dal Veneto) per affiancare sul palco i finalisti del tradizionale concorso dedicato ad Andrea Parodi, il grande artista sardo che dal pop d’autore dei Tazenda era arrivato come solista ai vertici della musica d’impronta etnica.

A completare il cast ci sarà Daniela Pes, la trionfatrice del Parodi 2017, che ha recentemente vinto anche il Premio dei Premi, il contest che riunisce i vincitori dei concorsi italiani di canzone d’autore e world music e che si svolge nell’ambito del Mei di Faenza.

Jorge Pardo è una delle voci più importanti della scena musicale peruviana. Ha sette album all’attivo, tre di musica pop-rock, una raccolta e tre che legano la musica tradizionale peruviana con la fusion. A Cagliari sarà accompagnato dalla straordinaria chitarra di Francisco Rey Soto, erede dello stile musicale del maestro Felix Casaverde.

Anche Stracho Temelkovski è un virtuoso della chitarra, oltre che percussionista, compositore e arrangiatore. Attinge la sua creatività dalle sue profonde radici macedoni, pur risiedendo in Francia.

Il Duo D’Altrocanto, composto da Elida Bellon e Giulia Prete, propone le danze della tradizione popolare italiana e non solo (polke, valzer, mazurke e molte altre ancora) senza l’ausilio di strumenti, a cappella, con risultati di rara suggestione.

Nella tre giorni di Cagliari come sempre il cuore della manifestazione sarà nel contest, l’unico in Italia riservato alla world music. A sfidarsi saranno: Aniello misto con “Aumm aumm” (cantata in napoletano); Ararat Ensemble Orchestra con “Nietaan” (in wolof); Dindùn con “L’amur” (in piemontese); Giuseppe Di Bella con “Ncucciarisi” (in siciliano); Feral Cor con “La Sajetana” (in genovese); Kor con “Albore” (in logudorese); La Maschera con “Te vengo a cerca’ “, (in napoletano e wolof); Monsieur Doumani con “Gongs” (in cipriota); Terrasonora con “Padre vostro” (in napoletano e swahili).

La conduzione sarà a cura di Ottavio Nieddu con la collaborazione e gli interventi di Gianmaurizio Foderaro.

Il vincitore del “Parodi” avrà l’opportunità di esibirsi alle edizioni 2019 dell’“European jazz expo” in Sardegna, di Folkest in Friuli, del Negro Festival di Pertosa (SA), del Mei di Faenza, dello stesso Premio Parodi e in vari altri eventi e serate che saranno man mano annunciati. Oltre a questo, avrà diritto a una borsa di studio per la propria crescita artistica per un importo massimo di 2.500 euro.

In palio ci sarà anche un tour di otto concerti, realizzato grazie a NuovoImaie (progetto finanziato con i fondi dell’art. 7 L. 93/92).

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Mare e Miniere giunge nel 2017 alla sua decima edizione, in occasione della quale è in fase di elaborazione un ricchissimo programma artistico, educativo e naturalistico, il cui obiettivo principale è ridare centralità ai luoghi legati al mare e alla cultura geomineraria del Sulcis Iglesiente, un territorio dalle radici culturali profondissime e dal fascinoso patrimonio storico ed archeologico. Seguendo la collaudata formula delle precedenti edizioni, dall’area sulcitana la rassegna si irradierà in tutta l’isola con concerti ed eventi che toccheranno località di tutta la Sardegna, coinvolgendo le comunità e richiamando per buona parte dell’anno visitatori non solo interessati a consumare il magnifico blu delle acque mediterranee, ma anche a trovare benessere psico-fisico personale e a dedicarsi alla formazione culturale.

Quest’anno sarà Portoscuso ad ospitare, nella splendida cornice della Vecchia Tonnara Su Pranu, l’anteprima dei Seminari di Canto condotti da Elena Ledda e Simonetta Soro che si terranno dal 16 al 19 marzo 2017. Indirizzato sia a cantanti già formati, sia a quanti desiderano per la prima volta avvicinarsi al mondo della musica popolare, lo stage prevede lezioni frontali nel corso delle quali saranno approfondite le tecniche vocali, partendo dall’apprendimento di brani della tradizione.

Ad impreziosire queste tre giornate di studio, sarà un imperdibile programma di eventi serali che si aprirà il 17 marzo alle ore 20,00 con il doppio concerto che proporrà canti e musiche del Nord Italia, con il Duo D’Altrocanto composto da Elida Bellon e Giulia del Prete e dell’one man show del talentuoso percussionista Gigi Biolcati, ben noto per essere l’anima ritmica di Banditaliana. Ad aprire la serata sarà il Duo D’Altrocanto.  A seguire il percussionista piemontese presenterà il suo disco di debutto omonimo “Da Spunda”, un disco funambolico suonato esclusivamente da solo, accompagnando la propria voce con una pluralità di percussioni (includenti anche vassoi metallici, damigiane, giocattoli), sintetizzatori, kalimba, piano elettrico, chitarra classica, la “fast-foot” – cassetta di legno suonata a piedi nudi da lui creata – e una chitarra autocostruita con materiali di recupero, percossa da una bacchetta del ristorante cinese. Del tutto uniche le performances di “Body Percussion” e la trasformazione del ritmo del dialetto in una sorta di rap.

Il giorno seguente, il 18 marzo, alle ore 18,30, sarà la volta dei Domo Emigrantes che proporranno “Kolymbetra Musica Mediterranea” viaggio nelle musiche dell’Italia Meridionale che si snoderà dalla Campania al Salento fino a toccare la Sicilia.

Il 19 marzo, alle 18,30, il duo composto da Marcello Peghin (Chitarra elettrica, chitarra sint, chitarra 10 corde lives electronics) e Mariano Piras (Oud, saz, serraggia, mandola, ghironda) proporranno la sonorizzazione dal vivo del video Giampiero Dore “Isola dalle vene d’argento”, un suggestivo viaggio in musica e immagini attraverso la Sardegna,  una visione poetica e senza una meta precisa, un vagabondare tra suoni, spazi e luoghi. A seguire si terrà lo spettacolo di Danze e Musiche Orientali con la compagnia Noyeleh diretta da Marta Pisano.