19 April, 2024
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Il consigliere regionale Edoardo Tocco è intervenuto nella riunione della commissione salute e politiche sociali, sulla situazione negli allevamenti isolani. «Negli ultimi tre anni – ha detto Tocco – il numero delle aziende suinicole professionali in Sardegna si è drasticamente ridotto e, recentemente, a causa del focolaio di peste suina africana scoperto a Villacidro nel Medio Campidano, territorio che fino ad oggi era riuscito a rimanere indenne dalla malattia, sono state messe in ginocchio le ultime aziende suinicole sarde, di piccole e grandi dimensioni, che in tale territorio erano riuscite a preservare l’ultimo baluardo di filiera suinicola regionale costituita da un insieme di circa 20 allevamenti, 5 macelli, 3 laboratori di sezionamento e 2 salumifici».

«Si è assistito all’assoluta mancanza di qualsiasi azione repressiva da parte del sistema di controllo ufficiale in Sardegna volta a contrastare la pratica dell’allevamento suino brado clandestino – osserva Tocco -. Occorre poi mettere in evidenza l’inadeguatezza della struttura regionale di prevenzione preposta all’elaborazione delle azioni di contrasto ed eradicazione della peste suina ed al coordinamento delle strutture di prevenzione periferiche».

«Se si vuole uscire da questa situazione di emergenza e ricreare le condizioni di sviluppo del comparto suinicolo regionale e della filiera agro-industriale ad essa connessa è necessario invertire la rotta di 180 gradi rispetto alle azioni fino ad oggi intraprese a livello regionale, a cominciare dalla immediata rottamazione dei principali soggetti responsabili di questi 35 anni di insuccessi e causa di grave danno per l’economia regionale – conclude Tocco -. E’ necessario costituire ex novo il Servizio di Prevenzione regionale con soggetti altamente qualificati nelle specifiche aree di competenza con autorità effettiva di coordinamento e controllo dell’attività di prevenzione periferica. Senza poi escludere un sistema di premialità per l’allevamento suinicolo sardo regolarmente accreditato e continuativamente indenne da peste suina, sia di piccole che di grandi dimensioni, al fine di salvaguardare le aziende esistenti e favorire la progressiva emersione e regolarizzazione delle aziende suinicole irregolari».

«Il settore dell’editoria è ormai da qualche tempo in una condizione di forte sofferenza finanziaria ed economica, con una situazione che genera il ridimensionamento o, addirittura, lo smantellamento delle emittenti giornalistiche televisive e della carta stampata, con la messa in cassa integrazione di diversi dipendenti. Le difficoltà si allargano anche a diverse case editrici». E’ l’allarme lanciato dal consigliere regionale di Forza Italia Edoardo Tocco che sulla questione ha presentato una mozione che sarà in discussione nell’assemblea di via Roma. La presa di posizione è accompagnata da una fotografia delle emergenze che affliggono il comparto, con la preoccupazione imminente di un taglio di dipendenti nella maggiore espressione del giornalismo isolano. «Secondo le ultime fonti provenienti dal mondo sindacale del settore, anche Videolina (uno degli imperi televisivi e giornalistici del panorama sardo) – aggiunge Tocco – sarebbe prossima ad aprire le procedure di mobilità con la prospettiva di licenziare metà del personale tra giornalisti, impiegati e tecnici di produzione. Una situazione provocata dai drastici tagli dei contributi nazionali sull’editoria, accompagnata dalla contrazione dei consumi che hanno colpito la raccolta pubblicitaria. Le difficoltà della suddetta emittente pongono importanti interrogativi sullo stato del settore». Il quadro è scuro, scurissimo. «Si ricordi che, solo nell’ultimo periodo abbiamo assistito alla crisi de La Nuova Sardegna (con il taglio delle pagine della provincia di Cagliari), Sardegna 1, Cinquestelle, Nova Tv e Antenna 1 Sassari, con la chiusura di diversi quotidiani come Il Giornale di Sardegna, Sardegna 24 e Sardegna Quotidiano. Non si può assistere ancora passivamente a questo andazzo. Per questo – conclude Tocco – si invita la giunta a prendere provvedimenti urgenti, ridisegnando la normativa di settore e salvaguardando tutti i posti di lavoro che provengono dall’editoria».

Il via libera alla legge che ha sbloccato i contributi per diverse compagini isolane impegnate nei campionati nazionali, è arrivato oggi dal Consiglio regionale, con il voto favorevole, oltre che dei consiglieri di maggioranza, anche di quasi tutti i consiglieri di minoranza. Voto favorevole anche da Edoardo Tocco, esponente di Forza Italia. «Si tratta ora di passare dalle parole ai fatti, disponendo subito una determina con gli stanziamenti per la stagione in corso. L’assemblea di via Roma ha dato un segnale importante mettendo in campo delle risorse fondamentali per il proseguimento dei campionati. Abbiamo combattuto una battaglia importante, anche con il sostegno della collega Alessandra Zedda – osserva Tocco -. E’ una soluzione che assegna un riconoscimento importante per le squadre sarde che promuovono l’immagine della nostra Isola in giro per l’Italia e l’Europa. Senza dimenticare la funzione fondamentale svolta dalle società per la crescita di tanti giovani». Il consigliere regionale degli azzurri esulta per il varo al provvedimento: «E’ un segnale positivo, ovviamente, da parte delle forze politiche. Sono tantissime le società che, grazie a questa norma, potranno avere una boccata d’ossigeno attraverso gli importi che saranno destinati ai sodalizi – continua Tocco – visto che solo per le trasferte c’è un esborso ingente di denaro».

Il disegno di legge prevede interventi straordinari per la promozione e la diffusione della pratica sportiva a sostegno delle associazioni isolane per la partecipazione a campionati nazionali ed europei. L’esercito delle compagini isolane auspica di riempire il salvadanaio ora a secco. «Saranno dei finanziamenti fondamentali utilissimi a coprire le spese – conclude Tocco -. Occorre rilevare l’importante ruolo di queste squadre, sottolineato dal fatto che portano l’immagine della Sardegna in giro per i campi nazionali e non solo. Tante società hanno già preso impegni finanziari per la stagione in corso. Ora si dovrà lavorare per assicurare risorse certe, in tempo per affrontare i prossimi campionati».

Consiglio regionale 2 copia

Il Consiglio regionale ha abolito il Crel ed ha approvato gli interventi straordinari a favore delle società sportive dilettantistiche e la legge che semplifica i procedimenti in materia di difesa del suolo.

Il consigliere Anna Maria Busia (Misto-Cd) ha illustrato la proposta di legge n. 64, ricordando le motivazioni che portarono all’istituzione del Crel sottolineando però che, nel tempo, le stesse si sono gradualmente esaurite. «Il Crel – ha aggiunto – si riunisce sporadicamente: l’ultima relazione sintetica è del dicembre 2010, l’ultimo seminario del 2009, l’ultimo quaderno pubblicato del lontano 2005. Inoltre i dati dell’Osservatorio legislativo interregionale ci dicono che alcune Regioni non hanno mai istituito il Crel ed alcune lo hanno già soppresso, in coerenza con un indirizzo nazionale che porterà all’abolizione del Cnel, strumento ormai obsoleto alla luce del nuovo sistema di relazioni sociali». «Con questo provvedimento – ha concluso – la Sardegna non vuole certamente rinunciare all’ascolto parti sociali ma solo eliminare un ente che non ha svolto attività consistente, sia per raggiungere obiettivi di risparmio che per iniziare un percorso di snellimento della burocrazia e della macchina regionale».

Il consigliere Marco Tedde (Forza Italia) ha osservato che «approvando questa legge stiamo indubbiamente alleggerendo e sfrondando, ma avremmo fatto meglio ad intervenire in sede di assestamento di bilancio con un semplice tratto di penna approvando il nostro emendamento; così è solo un bizantinismo della politica». «Comunque – ha precisato Tedde – condividiamo la proposta e la sosteniamo; a livello nazionale il Cnel è ormai un elefante che sa di muffa istituzionale, drena risorse pubbliche che, per poche che siano, meritano altra e migliore destinazione. Del resto sarà soppresso anche il Cnel che stranamente si sta mostrando attivissimo in questo periodo, nonostante l’inchiesta della Corte dei conti su 5 milioni di consulenze sospette».

Subito dopo è intervenuto il capogruppo di Sel Daniele Cocco che ha subito annunciato il voto favorevole all’abolizione del Crel ringraziando la prima firmataria della proposta di legge Anna Maria Busia per l’iniziativa assunta.

Non essendoci altri iscritti a parlare, il presidente Ganau ha dato la parola all’assessore agli Affari Generali, Gian Mario Demuro, che ha espresso parere favorevole al provvedimento. «Apprezzo il coraggio di questo Consiglio che decide di rivedere le decisioni del passato – ha detto Demuro – il Crel è oggi un organismo lontano dai motivi che ne avevano determinato la costituzione. La Giunta in ogni caso favorirà i presidi di discussione con le parti sociali».

Il presidente Ganau ha quindi posto in votazione il passaggio agli articoli che è stato approvato all’unanimità dall’Aula. Subito dopo il Consiglio ha dato il via libera al testo integrale della legge con 48 voti a favore e uno contrario.

Il presidente del Consiglio ha quindi aperto la discussione sulla proposta di legge n. 141 e il consigliere del Pd, Lorenzo Cozzolino, ha illustrato la Proposta di legge (Cocco Pietro e più) “Interventi straordinari per la promozione e la diffusione della pratica sportiva a sostegno delle associazioni sportive dilettantistiche per la partecipazione ai campionati nazionali ed europei”. Il provvedimento, ha spiegato il relatore della maggioranza, garantisce un contributo una tantum alle società dilettantistiche sarde per garantire la partecipazione ai campionati federali nazionali ed europei. Partecipazione, così ha dichiarato Cozzolino, che è stata messa a rischio dall’alto costo delle trasferte, dalle spese federali e da tutti gli altri oneri che penalizzano atleti e squadre isolane. «Un supporto straordinario per garantire la prosecuzione dei campionati», ha dichiarato il consigliere del centrosinistra che ha però più volte rimarcato il carattere straordinario dell’intervento della Regione. Cozzolino ha quindi richiamato la funzione sociale della pratica sportiva e lo “spirito” della legge 17 del 1999 che riconosce la funzione educativa dello sport. Il relatore ha proseguito illustrando i tre articoli di legge: il primo prevede, in conformità a quanto stabilito dall’articolo 31 delle legge regionale 17/99, la corresponsione alle associazioni sportive dilettantistiche della Sardegna di un contributo integrativo una tantum per la copertura delle spese sostenute per l’annualità sportiva 2013-2014; il secondo contiene la norma finanziaria prevedendo una copertura finanziaria di un milione di euro e l’ultimo disciplina l’entrata in vigore.

La consigliera di Forza Italia, Alessandra Zedda, ha ribadito che la norma nasce per fare fronte alla crescenti difficoltà cui vanno incontro le società dilettantistiche sarde impegnate nei campionati nazionali ed europei. Zedda ha inoltre rimarcato l’opportunità di interventi adeguati per la promozione della pratica sportiva ed ha definito un «provvedimento doveroso e tempestivo» quello in discussione in Aula. Alessandra Zedda ha quindi auspicato una soluzione anche per l’annualità sportiva in corso (2014-2015) e non solo per quella del 2013-2014, così come previsto nella Pl 141.

L’esponente della minoranza ha quindi invitato l’assessore a procedere con il relativo  impegno di spesa entro il 31 dicembre 2014 e a garantire l’erogazione delle somme immediatamente dopo l’approvazione della finanziaria regionale.

Alessandra Zedda ha ricordato che i benefici della legge riguardano 77 società dilettantistiche e ha concluso con l’augurio che lo stanziamento di un milione di euro a valere sull’articolo 31 della legge 17\99 possa rappresentare un valido sostegno alle compagini sportive e agli atleti della Sardegna.

Il consigliere dei Riformatori sardi, Luigi Crisponi, ha ricordato in apertura del suo intervento il precedente passaggio in Consiglio della proposta di legge per il sostegno alle società dilettantistiche sarde ed in particolare la pregiudiziale, approvata dall’Aula su richiesta del consigliere Pd, Ruggeri, per far tornare in commissione l’intero provvedimento. Crisponi nel dichiarare che quella in esame è una proposta migliore, rispetto alla proposta originaria, ha criticato la copertura finanziaria perché, a suo giudizio, sottrae risorse all’assessorato del Turismo e del Commercio («è un’autentica lotta tra poveri»). L’esponente della minoranza ha inoltre espresso dubbi in ordine all’applicazione delle disposizioni contenute nella Pl 141 ed ha denunciato l’esclusione, tra le 77 società destinatarie dei benefici di legge, della Handball Club Nuoro che partecipa la campionato di A1 di pallamano. «Se non sarà eliminata questa discriminazione – ha concluso Crisponi – preannuncio il voto contrario alla Pl 141».

Soddisfazione per l’attività svolta dalla Seconda commissione è stata espressa dal consigliere regionale di Forza Italia, Edoardo Tocco. «Apprendo con dispiacere le parole dell’amico Crisponi», ha affermato spiegando che l’obiettivo della “leggina” è di porre rimedio alle problematiche legate allo sport e che spera in un suo ripensamento. «Plauso va alla commissione per il lavoro svolto, abbiamo discusso anche animatamente, ma abbiamo usato il buonsenso. Credo – ha continuato – che questa sia la cosa più importante perché siamo riusciti a trovare una soluzione». Tocco ha ricordato i grandi sacrifici che le società sportive stanno sostenendo e ha proposto all’assessore un intervento di valorizzazione e promozione della pratica sportiva perché la Sardegna abbia un’immagine importante a livello nazionale.

Per il capogruppo del Centro democratico, Roberto Desini, «con questo dispositivo di legge stiamo andando a sanare la situazione di 77 società. Stiamo ponendo rimedio a un disegno di legge che, magari per la fretta,  non andava bene». La legge 17 del ‘’99, secondo Desini, è una delle migliori leggi sullo sport in tutto territorio nazionale. Con questo provvedimento si pone fine – ha continuato – alla confusione sulle competenze dovuta al fatto che i finanziamenti erano in capo a Sardegna promozione. «Ringrazio per il lavoro fatto l’assessore Morandi». Desini ha poi auspicato che l’applicazione degli articoli della 17 in capo alle Province, «che da due anni non stanno più espletando queste funzioni,  ritorni in capo alla Regione». Per il consigliere dei Riformatori sardi, Michele Cossa, «è evidente che questa legge mette riparo a un pasticcio, che ha origini profonde, e viene incontro a società che hanno già sostenuto spese». Secondo l’esponente dell’opposizione è una situazione del sostegno allo sport da rivedere, perché si sta mischiando la promozione dell’Isola con la promozione dello sport. Non si capisce, ha continuato, quale destino attende tutte le altre società sportive, tutte quelle che non prendono soldi o di quelle che aspettano soldi del 2013 e «se va bene li avranno nelle primavera 2015».

«Assessore lei deve mettere mano a una nuova legge di promozione dell’attività sportiva e non soltanto per le società agonistiche ma per tutte quelle piccole società che non chiedono niente e svolgono una vera attività sociale, educando allo sport centinaia e centinaia di bambini. Il mio voto – ha concluso Cossa –  dipenderà molto dalla risposta che darà l’assessore». (eln)

A nome della Giunta, l’assessore della Pubblica istruzione e Sport Claudia Firino ha apprezzato i numerosi interventi del Consiglio che hanno sottolineato la natura eccezionale del provvedimento, determinata dalle vicende di Sardegna promozione. E’un provvedimento per tutti, ha continuato l’assessore, «e c’è anche la società citata dal consigliere Crisponi, abbiamo operato con correttezza seguendo un indirizzo coerente; sul piano generale è indubbio che il tema dello sport abbia bisogno di innovazione anche se la legge attuale è buona perchè bilancia professionismo dilettantismo e sport di base». «Per quanto riguarda i finanziamenti – ha poi precisato esponente della Giunta, «bisogna accorciare i tempi, ma voglio chiarire che i ritardi sono dovuti anche al fatto che c’era molto arretrato, risalente in qualche caso al 2010». «Dall’anno prossimo – ha concluso – seguiremo con particolare attenzione l’attività sportiva di base con strumenti già presenti nella 17 ed altri che vorrà individuare il Consiglio».

Sull’ordine dei lavori il capogruppo di Forza Italia Pietro Pittalis, rivolto all’assessore, ha detto che la società di Nuoro che risulterebbe esclusa è l’Hc handball «ed occorre quindi una correzione».

L’assessore Firino ha assicurato una puntuale verifica, fermo restando che non risultano esclusioni di società dotate dei requisiti e che un eventuale inserimento a posteriori non è possibile per via amministrativa.

Il consigliere Luigi Crisponi (Riformatori sardi) ha affermato di non capire «se l’allegato fa parte della legge o no; è’un problema di giustizia sportiva, quella di Nuoro è l’unica società di pallamano che milita in A1, nel massimo campionato».

Il presidente Ganau ha tenuto a precisare che «non c’è nessun allegato formale alla legge, le società con requisiti potranno inoltrare apposita domanda».

Il consigliere Angelo Carta (Psd’Az) ha sottolineato che il provvedimento «è stato un parto laborioso con molte contraddizioni, o stiamo rivalutando Sardegna promozione o stiamo facendo altro, è il solito provvedimento eccezionale dove come sempre c’è chi prende e chi non prende, non riesco a votare a favore».

Il consigliere Luigi Ruggeri (Pd) si è detto «un po’ in imbarazzo, è un provvedimento straordinario che riapre la disponibilità della legge 17, con beneficiari individuati dall’art.31 della stessa legge, che hanno risposto ad un bando». «E’ stata solo introdotta – ha precisato – una procedura diversa per la rendicontazione, che fa riferimento alla promozione sportiva e non di marchi; modo per incrementare i contributi a tutte le società che hanno sostenuto spese rilevanti, cosa che giustifica l’intervento straordinario ed irripetibile».

Il consigliere  Giorgio Oppi (Udc) ha espresso dubbi sulla fondatezza della perplessità del consigliere Ruggeri che «ha fatto una specie di patto del Nazareno di serie B: la verità è che 1 milione è una cifra insignificante, fermo restando che le società sportive non possono entrare ed uscire da porte girevoli».

Il consigliere Alessandra Zedda (Forza Italia) ha dichiarato che il consigliere Oppi ha fatto chiarezza; «l’elenco delle società presente nell’allegato è del 2013, le valutazioni saranno fatte sulla base di quanto contenuto nel piano triennale a seconda dell’importanza e dei campionati cui partecipano le diverse società». «La legge – ha concluso – non risolve tutti i problemi ma dà boccata di ossigeno, sono favorevole senza riserve e preciso che, contrariamente a quanto è stato scritto, non sono dirigente di nessuna società sportiva e non lo sono mai stata».

Il consigliere Ignazio Locci (Forza Italia) anch’egli favorevole, ha sollecitato «una riflessione su vicenda che non ha nulla a che vedere con Sardegna promozione con cui invece si è incrociata in modo strano in Consiglio, che non ha fatto bella figura; non dobbiamo consentire a nessuno di farci la morale, soprattutto a chi non hanno titoli».

Il consigliere Marco Tedde (Forza Italia) ha messo l’accento positivamente sul fatto che «tanti colleghi ed alcuni assessori si sono spesi per raggiungere un obiettivo importante, il contesto di riferimento premia le società che hanno i requisiti senza esclusioni, è una legge che va incontro allo sport migliore che ha una grande funzione sociale, nell’educazione e nella formazione dei giovani».

Il consigliere del Psd’Az Angelo Carta ha annunciato che il suo gruppo non parteciperà al voto.

Non essendoci altri iscritti a parlare, il presidente Ganau ha messo in votazione il passaggio agli articoli e gli articoli della legge, approvati con 42 voti favorevoli e 2 astensioni.

Prima dello scrutinio finale, per dichiarazione di voto, il consigliere dei Riformatori sardi Michele Cossa ha annunciato voto favorevole, prendendo atto positivamente «delle dichiarazioni dell’assessore; dobbiamo fare giustizia per sanare la situazione venutasi a creare ed è apprezzabile l’impegno per altre società non inserite nel piano triennale, società spesso molto piccole, che svolgono una funzione molto importante ed infine, sullo sfondo, resta la questione dello sport di base».

La legge è stata poi approvata con 42 voti favorevoli e 2 astensioni.

Subito dopo il via libera alla legge  per gli interventi straordinari a favore delle società sportive dilettantistiche, l’Aula è passata all’esame del Testo Unificato di semplificazione amministrativa in materia di difesa del suolo. Il Testo, approvato dalla Quarta Commissione il 26 novembre scorso, è la sintesi di due diversi provvedimenti: la proposta di legge n. 41 (primo firmatario Eugenio Lai) e il disegno di legge n. 100 della Giunta regionale.

Il presidente Ganau ha aperto la discussione generale dando la parola al relatore della maggioranza Eugenio Lai (Sel). «Si tratta di un provvedimento importante che consentirà di arrivare a una semplificazione amministrativa in materia di difesa del suolo – ha esordito Lai – la delicatezza delle problematiche relative all’individuazione delle aree pericolose e a rischio idrogeologico impone sia una costante e precisa opera di pianificazione della mitigazione del rischio sia un’attenta valutazione delle reali emergenze». Tra le priorità indicate dai proponenti, la separazione puntuale delle competenze di Regione e amministrazioni comunali: le strutture regionali si occuperanno delle emergenze mentre ai comuni spetterà l’approvazione degli studi di compatibilità idraulica, geologica e geotecnica.

Lai si è poi soffermato sull’aspetto delle risorse disponibili per dare attuazione alla norma: «Saranno utilizzati i fondi di cui all’articolo 5, comma 3 della legge regionale n. 7 del 2014 – ha detto Lai – e si individuerà uno stanziamento minimo per gli anni successivi eventualmente integrabile con le successive manovre finanziarie. Ciò che è significativo è che la spesa prevista, per quanto certamente non sufficiente, ha carattere permanente e costituisce un chiaro sintomo di una scelta di semplificazione irreversibile». Il relatore di maggioranza ha quindi concluso il suo intervento auspicando il voto favorevole dell’Aula «che consentirà di semplificare la burocrazia attuale, circa 700 pratiche ferme, e di incentivare, attraverso i progetti associati (Unione dei Comuni), la condivisione e l’unità di intenti nel territorio».

Il presidente Ganau ha quindi dato la parola al relatore di minoranza Giuseppe Fasolino (Forza Italia) che ha riconosciuto, da subito, l’importanza del provvedimento all’esame dell’Aula chiarendo i motivi dell’astensione in Commissione dei rappresentati dell’opposizione. «Le perplessità – ha affermato Fasolino – erano legate all’esiguità delle risorse finanziarie disponibili, insufficienti a garantire il funzionamento delle strutture incaricate di mandare avanti le istruttorie, e all’aggravamento dei compiti affidati ai comuni. Tuttavia riconosciamo l’importanza di questo Testo Unificato che si propone di invertire la tendenza in un ambito così delicato». Fasolino ha quindi concluso il suo intervento auspicando un’effettiva ed immediata velocizzazione di tutte le procedure autorizzatorie di competenza regionale. «Queste, infatti, sempre più numerose e penetranti, determinano un intollerabile freno alle varie iniziative economiche ed imprenditoriali che vengono programmate nel territorio, spesso con l’input decisivo delle amministrazioni comunali».

Il consigliere del Pd, Salvatore Demontis, ha dichiarato di condividere lo spirito della norma ed ha ribadito l’opportunità del provvedimento che mira a eliminare la sovrapposizione di competenze tra diverse amministrazioni pubbliche. «Ma insieme con le competenze – ha dichiarato l’esponente della maggioranza – serve trasferire ai Comuni le risorse necessarie». Demontis ha quindi definito insufficienti gli stanziamenti indicati nel testo unificato ed ha manifestato perplessità per la copertura finanziaria a valere sul fondo unico per gli Enti Locali. «Con una mano si dà e con l’altra si toglie», ha spiegato il consigliere dei democratici che ha sottolineato come le risorse con tale decisione saranno vincolate nell’utilizzo. «Avrei individuato un’altra copertura – ha concluso Demontis – e auspico che il fondo per gli Enti locali sia presto incrementato degli importi che oggi vengono indicati nel testo unificato all’esame dell’Aula».

Il consigliere dei Riformatori sardi, Michele Cossa, si è dichiarato a favore del provvedimento in discussione perché, a suo giudizio, restituisce ai Comuni competenze e funzioni che gli sono propri e libera l’autorità di bacino di incombenze inutili. L’esponente della minoranza ha affermato di condividere le perplessità espresse dal consigliere Demontis in rodine alla scarsità delle risorse e alla prevista copertura finanziaria. Cossa ha auspicato che ai Comuni sia inoltre garantito anche un opportuno supporto tecnico ed ha preannunciato il voto a favore al testo unificato 41-100.

Il consigliere del Psd’Az, Angelo Carta, ha affermato che la proposta in discussione semplifica e accelera i processi autorizzativi in capo ai Comuni ed ha dichiarato che le norme contenute nel testo approvato in Quarta commissione «vanno nella giusta direzione e restituiscono ai Comuni funzioni che gli competono». Carta ha quindi definito “insufficienti” le coperture finanziarie previste e si è detto sicuro che la Giunta in sede di finanziaria saprà garantire le risorse necessarie agli Enti locali.

Parere positivo alla proposta di legge è stato espresso dal capogruppo di Sel, Daniele Cocco, il quale ha annunciato il voto favorevole del suo gruppo. «Questa proposta di legge dimostra quanto sia importante la presenza dei sindaci in quest’aula perché conoscono i problemi che vivono i cittadini e i Comuni». Cocco ha evidenziato gli aspetti importanti del testo: la semplificazione dell’attività amministrativa e l’attribuzione delle funzioni ai Comuni per quanto attiene ai Pai. L’esponente della maggioranza ha anche rilevato positivamente la sinergia che c’è stata tra la Giunta e il Consiglio.

Per il capogruppo del Centro democratico, Roberto Desini, «la proposta di legge fa chiarezza in materia di competenze e trasferisce ai Comuni le giuste funzioni». Desini ha spiegato che spesso all’Autorità di bacino, di cui fa parte, arrivano pratiche minime che potrebbero essere gestite dai Comuni velocizzando la risposta da dare agli utenti. Per il consigliere del Centro Democratico i fondi stanziati non sono sufficienti per l’aggiornamento dei Pai e ha proposto un aumento. «Saranno soddisfatti i Comuni – ha detto – ma anche i cittadini perché questa proposta di legge va nei loro interessi».

«Sosteniamo questa proposta di legge e avrà il voto del Partito democratico», ha affermato il capogruppo del Pd, Pietro Cocco, e ha ricordato che questa legge porterà a una semplificazione e a una velocizzazione dell’approvazione delle pratiche relative al dissesto idrogeologico. Per Cocco la Regione deve mettere a disposizione dei Comuni figure specializzate e una dotazione finanziaria adeguata. «Ho proposto -. ha concluso – un emendamento all’articolo 3 che aumenta l’importo da 200mila euro a 600mila euro, che vanno calcolati come aggiuntivi al Fondo unico».

L’assessore degli Enti Locali Cristiano Erriu ha messo l’accento in apertura che si tratta di un problema già emerso nella precedente legislatura. «Ci sono criticità evidenti nell’agenzia – ha spiegato – un ingorgo che porta i 13 dipendenti ad occuparsi di un po’ di tutto, spesso di cose molto complesse e delicate e, nello stesso tempo, di numerosissime pratiche minute, col risultato che sono circa 800 le pratiche arretrate». Un problema che può essere facilmente risolto, ha aggiunto, «con una delega ai Comuni, relativa peraltro ad interventi inerenti solo il territorio comunale di riferimento, non a studi di caratterizzazione idro-geologica perché su quelle la Giunta ed il Consiglio sono già intervenuti con oltre 2 milioni il 7 novembre scorso, così come per studi relativi ai Puc». «La delega quindi – ha continuato l’assessore Erriu – può essere estesa a Comuni ed alle Unioni di Comuni sia per una migliore organizzazione che per una più elevata qualità dei servizi al cittadino, seguendo una strada simile a quella delle autorizzazioni paesaggistiche». Per quanto riguarda i 600.000 euro aggiuntivi rispetto al Fondo, ha concluso, «servono a potenziare gli uffici tecnici degli enti locali, soprattutto dei Comuni più piccoli dove certe figure non sono presenti e ci sarà un help desk (una sorto di pronto soccorso per situazioni particolari e specifiche), mentre l’Agenzia si potrà specializzare su questioni più complesse, come il Piano contro il rischio-alluvione».

Prima del voto sul passaggio agli articoli, hanno preso la parola diversi consiglieri per dichiarazione di voto.

Il consigliere Giuseppe Fasolino (Forza Italia) ha annunciato il voto favorevole dopo l’ emendamento proposto dal capogruppo del Pd Pietro Cocco. «E’ un buon esempio, ha detto, «di sinergia fra Giunta e Consiglio come ha detto anche il capogruppo di Sel Daniele Cocco, che per quanto ci riguarda ci sarà sempre sulle cose concrete che interessano i cittadini».

Il consigliere Paolo Truzzu (Sardegna-Fdi) si è espresso in modo favorevole, suggerendo di «sfruttare apposite convenzioni con l’ordine dei geologi per sviluppare la pianificazione urbanistica».

Il consigliere Marco Tedde (Forza Italia) ha affermato che «si tratta di una legge che meritava da tempo un intervento perché troppo centralista, si prosegue ora l’idea della Giunta Cappellacci del 2013, riducendo i tempi per i cittadini ed aiutando i Comuni a lavorare meglio».

Voto favorevole è stato annunciato anche da Michele Cossa (Riformatori sardi) che ha espresso apprezzamento per la volontà della Giunta di offrite un supporto tecnico ai comuni. «Per i comuni avere una struttura di riferimento sarebbe un passaggio fondamentale – ha detto Cossa – credo che questa sia la migliore soluzione economica e anche la più efficace».

Alessandra Zedda ha manifestato perplessità sulla capacità delle strutture comunale, soprattutto quelle dei centri più piccoli, di esercitare le competenze trasferite dalla legge. «Per questo – ha detto Zedda – ben vengano le Unioni dei Comuni ma sarebbe auspicabile confermare la convenzione con l’Ordine dei Geologi che in passato ha dato risultati importanti.»

Il capogruppo del Centro Democratico, Roberto Desini, dopo aver annunciato il suo voto favorevole ha definito “fondamentale” il provvedimento portato oggi all’esame del Consiglio. «Ci saranno enormi benefici per gli amministrati – ha detto Desini – le somme non intaccheranno il Fondo Unico per gli Enti locali e finalmente si darà vita a una una sburocratizzazione senza precedenti».

Il presidente Ganau ah quindi posto in votazione il passaggio agli articoli che l’Aula ha approvato all’unanimità. Subito dopo l’Assemblea è passata all’esame dell’art.1 al quale è stato presentato un emendamento aggiuntivo che estende le competenze dei Comuni agli interventi per la conduzione delle attività agricole, silvoculturali e pastorali. Articolo ed emendamento hanno ottenuto il via libera del Consiglio. Subito dopo sono stati messi in discussione l’articolo 2 e il relativo emendamento sostitutivo parziale che aumenta la dotazione finanziaria annuale per l’attuazione della legge da 200.000 a 600.000 euro. Anche in questo caso l’Aula ha dato parere favorevole. Si è quindi passati alla votazione finale del Testo Unico che è stato approvato all’unanimità.

Il presidente Ganau ha dichiarato chiusa la seduta. Il Consiglio sarà convocato a domicilio.

Il consigliere regionale di Forza Italia Edoardo Tocco ha predisposto un’interrogazione che sarà presentata agli assessori ai lavori pubblici e all’ambiente, per sollecitare la Regione ad intervenire immediatamente con la messa in sicurezza del litorale di Capoterra e dintorni. «E’ necessario lo stanziamento di finanziamenti per un progetto di risanamento dell’intera battigia che si allunga da La Maddalena Spiaggia a Frutti d’Oro sino a Torre degli Ulivi – dice Edoardo Tocco -. La devastazione è stata compiuta con i lavori del dopo alluvione. Una devastazione senza fine. Uno scempio ambientale. La sabbia è stata sottratta dalle onde. La situazione è di alto rischio soprattutto a Frutti d’Oro, con l’acqua del mare che arriva sin dentro le abitazioni, mettendo in pericolo gli abitanti della borgata.»

La situazione è simile anche a La Maddalena Spiaggia e Torre degli Ulivi. «E’ in atto un inesorabile processo di erosione che sta facendo strage degli arenili – conclude Tocco -. Occorre intervenire nel più breve tempo possibile con la sistemazione dell’intero litorale lungo la Sulcitana, mediante un intervento che miri a mettere in sicurezza le abitazioni e un piano di ripascimento, evitando una nuova catastrofe che suonerebbe come una beffa dopo le recenti alluvioni».

I consiglieri regionali di Forza Italia chiedono l’approvazione urgente in Consiglio regionale della legge che stanzia i fondi per le società dello sport dilettantistico. Pietro Pittalis, Ugo Cappellacci, Alessandra Zedda, Edoardo Tocco, Oscar Cherchi, Antonello Peru e Marco Tedde, nel corso dell’incontro con la stampa svoltosi sul tema questa mattina in Consiglio, hanno ribadito l’urgenza di un provvedimento che scongiuri il rischio crack per le numerose associazioni sportive che da tempo denunciano una situazione di vera e propria crisi.

«Gli interventi non sono più rinviabili», ha dichiarato il capogruppo Pittalis che ha poi definito una “buona sintesi” le misure varate in commissione e che superano la proposta di legge n. 41, riconducendo la contribuzione pubblica a favore dello sport sardo nell’alveo della legge 17 del 1999.

L’ex presidente della Giunta, Ugo Cappellacci, ha puntato il dito contro la revoca dei contributi da parte di “Sardegna Promozione” per gli interventi a sostegno dei professionisti per affermare che: il  centrosinistra continua a fare confusione tra il sostegno alle società dilettantistiche per la promozione della pratica sportiva e le attività di promozione realizzate attraverso testimonial di eccezione. Cappellacci ha citato ad esempio il velista, Andrea Mura, e la squadra di basket della Dinamo.

La consigliera Alessandra Zedda, nel rimarcare l’urgenza del via libera da parte del Consiglio regionale, ha espresso soddisfazione per le norme approvate nel parlamentino presieduto da Mondo Perra (Psi-Sardegna Vera) e si è detta disponibile ad individuare le opportune misure per dare copertura anche la stagione sportiva in corso. Gli stanziamenti, infatti, non “coprono” il campionato 2014-2015. Alessandra Zedda ha quindi ricordato l’importanza dello sport dilettantistico ed in riferimento ad alcune notizie di stampa pubblicate di recente ha definito “illazioni prive di fondamento” quelle che le hanno attribuito ruoli dirigenziali in seno ad una società sportiva.

«Sono un dirigente di una società sportiva e sono qui a testimoniare la drammatica situazione che vivono tante società dilettantistiche della nostra Isola», ha invece dichiarato Edoardo Tocco. Nel riaffermare  la richiesta di un provvedimento urgente, Tocco ha denunciato il rischio che già prima della pausa natalizia molte società potrebbero procedere con il ritiro delle rispettive squadre e degli atleti dalle gare.

I consiglieri Oscar Cherchi e Marco Tedde hanno confermato la disponibilità alla collaborazione in Consiglio «per dare gambe a tutte quelle iniziative che offrono alla Sardegna e ai sardi risposte adeguate alla crisi, ad incominciare dalle soluzioni che impediranno il fallimento delle società dello sport dilettantistico isolano».

Il vice presidente del Consiglio, Antonello Peru, ha dichiarato la volontà di procedere speditamente per aiutare la Sardegna e il mondo dello sport sardo e si è detto “fortemente preoccupato” per la revoca dei contributi di “Sardegna Promozione” alla Dinamo basket.

Il capogruppo di Forza Italia, Pietro Pittalis, ha quindi concluso con l’annuncio di un emendamento  al testo approvato in Sesta commissione, per far sì che il previsto programma della Giunta per l’attribuzione dei contributi alle società dilettantistiche, sia preventivamente oggetto di esame nella competente commissione consiliare.

«L’ospedale San Marcellino di Muravera conta 60 posti letto, con reparti e servizi che costituiscono delle vere e proprie eccellenze nel campo della medicina isolana e dell’assistenza sanitaria. Si tratta, dunque, di un presidio multi specialistico, con specifica vocazione nel gestire le emergenze del territorio circostante». Il consigliere regionale di Forza Italia Edoardo Tocco che prende le distanze da un eventuale smantellamento del complesso ospedaliero inglobato nel Sarrabus Gerrei. La preoccupazione del territorio è contrassegnata anche dalla costituzione del Comitato civico “Salviamo il San Marcellino”. Il rischio è palesato dall’approvazione dell’ultima legge regionale, con i piccoli ospedali messi nella black list della Giunta.

«Il complesso si trova in una situazione geografica particolare, vista la collocazione e la distanza da Cagliari con i servizi del capoluogo che quindi diventano difficilmente raggiungibili in pochi minuti. All’interno della struttura si trovano servizi di anestesia, medicina perioperatoria ed emergenza; chirurgia, farmacia, medicina, nefrologia e dialisi, pronto soccorso generale (con medico chirurgico, ostretico ed ortopedico), divisione ortopedia, centro raccolta sangue, trasfusione e prelievi, laboratori di analisi, servizio di otorinolaringoiatria e radiologia. I piccoli ospedali, quali il San Marcellino di Muravera ed il San Giuseppe a Isili, rappresentano delle risorse fondamentali per il territorio – conclude Tocco -. Per questo mi impegnerò all’interno del consiglio regionale, partendo dalle stesse commissioni in materia, perché sia evitato uno scippo ai paesi del territorio.»

Il consigliere regionale di Forza Italia Edoardo Tocco critica la sospensione della procedura per il bando di accesso al microcredito comunicata ieri sera dalla Sfirs, la società finanziaria che dipende dalla Regione. Una brutta notizia per centinaia di aziende isolane e diversi soggetti svantaggiati, compresi molti disoccupati, che avevano riposto nei finanziamenti una speranza di lavoro.

«Il bando – attacca Edoardo Tocco che al riguardo ha presentato un’interrogazione in Consiglio regionale – avrebbe dovuto concludersi il 30 dicembre, con opportunità uniche per l’universo dei senza lavoro. Ieri in tanti si sono collegati con il sistema, trovando la comunicazione sulla sospensione del bando. Una mazzata.»

«Non si comprende questa decisione improvvisa ed inopportuna – aggiunge Tocco – che mortifica le attese di molti disoccupati o inoccupati. Senza tralasciare le nuove imprese, che hanno riposto le speranze di rilancio in queste risorse provenienti dal fondo sociale europeo.»

Un tesoretto pari a 25mila euro a tasso zero, in grado di dare una boccata d’ossigeno all’universo delle attività che gravitano dal settore turistico all’artigianato sino alle nuove tecnologie.

«E’ necessario che la Giunta intervenga per ripristinare i tempi del bando sino al 30 dicembre – conclude Tocco – aumentando, nel caso sia necessario, il pacchetto di risorse disponibili per far ripartire l’economia.»

Il consigliere regionale di Forza Italia Edoardo Tocco ha presentato una proposta di legge tesa a sostenere le fattorie sociali per promuovere l’integrazione dell’attività agricola con la prestazione di servizi socio assistenziali e socio sanitari, con l’inserimento lavorativo di soggetti svantaggiati. Un disegno che promuova le fattorie didattiche allo scopo di valorizzare territorio, tradizioni rurali, attività e prodotti agricoli.

«Si tratta di un’opportunità unica per l’Isola, con la possibilità di nuovi orizzonti lavorativi – spiega Tocco – si prevede che la Regione possa dare in concessione alle fattorie sociali beni facenti parte del proprio patrimonio e promuovere la concessione di beni di enti locali o altri soggetti pubblici. Prevista inoltre anche la concessione di beni a destinazione agricola o forestale confiscati alla criminalità organizzata e poi trasferiti al patrimonio della Regione.«

«In questo contesto – aggiunge Tocco – l’agricoltura sociale offre l’opportunità di conoscere l’attività rurale ed il ciclo degli alimenti, la vita animale e vegetale, i mestieri ed il ruolo sociale degli agricoltori, per educare al consumo consapevole ed al rispetto dell’ambiente.»

Nel provvedimento, che presto verrà portato all’attenzione del Consiglio regionale, si incrociano le attenzioni alla tutela dell’ambiente ed alla biodiversità che assumono un ruolo sempre più strategico, tanto da condizionare i finanziamenti dell’Unione Europea verso il mondo rurale.

«Ecco perché la nostra Isola si trova ancora indietro rispetto ad altre realtà. Occorre scommettere – conclude Tocco – su un’azienda agricola multifunzionale che sappia offrire un’offerta variegata, anche con l’intento di riscoprire le tradizionali attività rurali coniugandole alle iniziative sociali. La Sardegna vanta 168 fattorie didattiche che svolgono questa attività connessa all’agricoltura, con funzioni che potrebbero allargarsi alle scuole, alle famiglie e alle associazioni con nuove occasioni di lavoro. Le fattorie sociali punteranno invece sull’inclusione lavorativa dei soggetti svantaggiati.»

Il consigliere regionale Edoardo Tocco (FI) contesta il blocco alla legge sul golf. «E’ davvero assurdo pensare che uno dei settori strategici della nostra economia venga bloccato – sottolinea Tocco -. Si tratta di un durissimo colpo per le speranze di ripresa dell’Isola, con tantissimi investimenti che verranno impediti da una scelta senza logica». La chiusura netta alla proroga del Piano casa, con un provvedimento ormai dimenticato e tralasciato dalla Giunta Pigliaru, provocherà, infatti, la scomparsa anche della legge sul golf. «Una situazione che avrebbe dato uno spiraglio importante per tantissimi che intendevano investire risorse sul settore. Questa decisione – conclude Tocco – avrà invece effetti devastanti sul turismo, con riflessi negativi sull’edilizia ricettiva con finalità sportive».