28 March, 2024
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Consiglio regionale B copia

Il Consiglio regionale si riunisce questo pomeriggio, alle ore 16.00. La prima ora della seduta sarà dedicata all’esame delle interpellanze.

All’ordine del giorno la n. 69/A (Christian Solinas) sulla grave situazione dei circoli sardi nel mondo e sul progressivo smantellamento delle politiche per favorire il concorso dei sardi non residenti e la funzione democratica e culturale dell’associazionismo sardo fuori dall’Isola, valorizzando le competenze professionali, le esperienze umane e il possibile contributo di iniziative imprenditoriali finalizzate allo sviluppo della Sardegna; la n. 64/A (Attilio Dedoni e più) sull’immediato pericolo di chiusura dei circoli degli emigrati sardi all’estero; la n. 60/A (Attilio Dedoni e più) sulla partecipazione all’EXPO 2015; la n. 22/A (Giorgio Oppi e più) sulle azioni poste in essere e da porre in essere per ottenere il trasferimento al demanio della Regione dei beni dismessi già di proprietà delle aziende statali; la n. 35/A (Michele Azara e più) sui gravi problemi causati dalle numerose riduzioni e sospensioni del servizio ferroviario in diversi comuni sardi; la n. 6/A (Rossella Pinna e più)  sulla necessità di realizzare con urgenza gli interventi di messa in sicurezza nella strada statale 197 tratto Sanluri-Guspini e realizzazione dell’intersezione a rotatoria al km 13,500 incrocio strada provinciale 61 con viabilità urbana del comune di San Gavino Monreale. Seguirà l’esame dell’interpellanza n. 41/A (Edoardo Tocco e più) sullo stato di precarietà del personale dell’Ente Foreste della Sardegna; la n. 10 /A (Daniela Forma e più) sulla Misura 126 del PSR “Ripristino del potenziale produttivo agricolo danneggiato da calamità naturali”; la n. 65 (Alessandra Zedda e più) sull’attività di vigilanza venatoria.

I lavori dell’Aula proseguiranno poi con l’esame dell’assestamento alla manovra finanziaria per gli anni 2014 -2016, con l’esame dei disegni di Legge sull’istituzione del Parco naturale regionale di Gutturu Mannu e sull’Istituzione del Parco naturale regionale di Tepilora.

All’ordine del giorno anche il DL n. 97 Interventi urgenti per le spese di funzionamento e manutenzione delle sedi della formazione professionale e il completamento dei piani di formazione professionale”, la mozione 79 (Paolo Truzzu e più)  sul progetto Erasmus (regionale) e sulla mobilità giovanile e la mozione n. 59 (Ignazio Tatti e più) sull’attuazione dell’articolo 4 della legge regionale 21 gennaio 2014, n. 7, in materia di stabilizzazione del personale precario dell’Ente foreste della Sardegna. L’aula dovrà anche procedere alla nomina del Collegio dei revisori dei conti per l’Agenzia regionale del lavoro, di sette componenti effettivi e sette componenti supplenti del Comitato misto paritetico per le servitù militari, di due componenti del Comitato regionale faunistico, di tre componenti della Commissione regionale per le attività editoriali, di tre componenti della Commissione scientifica per l’espressione del parere di cui al comma 3 dell’art. 20 della L.R. 14/2006 (Beni culturali), di cinque componenti della Consulta regionale giovani, di due componenti del Consiglio di amministrazione dell’Istituto zooprofilattico sperimentale “Giuseppe Pegreffi” (IZS), di tre componenti dell’Osservatorio regionale dei musei, di due componenti dell’Osservatorio regionale delle biblioteche, di cinque componenti dell’Osservatorio regionale per la cultura e la lingua sarda.

I lavori del Consiglio proseguiranno per tutta la settimana, fino a venerdì.

Cristiano Erriu

La Giunta regionale guidata da Francesco Pigliaru ha approvato, su proposta dell’assessore dell’Urbanistica, Cristiano Erriu, il “Disegno di legge. Norme per il miglioramento del patrimonio edilizio e per la semplificazione e il riordino di disposizioni in materia urbanistica ed edilizia” con il quale viene cancellato il Piano paesaggistico approvato dalla Giunta regionale guidata da Ugo Cappellacci al termine della scorsa legislatura. La materia urbanistica torna così ad essere regolamentata dal Piano Paesaggistico approvato dalla Giunta Soru.

Nel corso di una conferenza stampa, il presidente Francesco Pigliaru ha sottolineato come questa delibera vada nella direzione della tutela dell’ambiente dando spazio, nello stesso tempo, al lavoro dell’edilizia. «La nostra scelta è quella di mettere insieme la qualità paesaggistica – ha detto il Presidente Pigliaru – elemento fondamentale per vivere bene, e incentivi per l’edilizia e un lavoro di riqualificazione con la creazione di posti di lavoro di qualità”.

La legge urbanistica modifica e supera il vecchio Piano Casa. Il nuovo quadro normativo garantisce maggiore certezza e semplificazione nel governo del territorio. «Il ddl – ha detto l’assessore degli Enti locali, Cristiano Erriu – è un primo passo verso un reale rinnovamento del quadro normativo in materia urbanistico-edilizia e ha tre principali obiettivi». 

L’obiettivo è il riordino normativo e porre un freno alle iniziative straordinarie o contingenti. Inoltre, contrastare il consumo del suolo non compromesso, salvaguardare i caratteri delle aree rurali e soprattutto incentivare la “buona edilizia” grazie ad agevolazioni e riqualificazione architettonica ed energetica del patrimonio esistente. 
Sarà possibile riqualificare e ridurre il fabbisogno energetico degli edifici attraverso premialità con incremento di volumi per la riqualificazione dei servizi turistici, ma non l’aumento dei posti letto: gli ampliamenti volumetrici saranno consentiti solo al miglioramento dell’offerta turistica. 

«Ci sarà il riordino – ha precisato l’assessore Erriu – delle principali norme regionali: utilizzo ottimale e controllato del suolo. Sarà applicata la direttiva per le zone agricole ed eliminate le norme del piano casa per seminterrati e pilotis a fini abitativi, ancora, eleminate norme intruse che derogano a norme contenute nel Ppr, zone rurali e lottizzazioni, insieme alle nuove disposizioni sul golf (LR 19/2011).»

Contestualmente e sempre su proposta dell’assessore Cristiano Erriu, è stato revocato il Pps del precedente governo regionale guidato dal Presidente Ugo Cappellacci, con la revoca della delibera 45/2 dell’ottobre 2013. «Con questa delibera di adozione – dice l’assessore Erriu – alla quale poi seguì la delibera di approvazione del Pps del 14 febbraio 2014 (delibera 6/18), erano stati ridotti i livelli di tutela rispetto alle norme del Ppr del 2006». La Giunta Pigliaru dunque, con la delibera 10/20 del 28 marzo 2014, aveva già annullato la delibera di approvazione 6/18 della Giunta Cappellacci. 

«Abbiamo deciso di revocare anche la delibera 45/2 d’adozione perché le scelte di questa giunta sul grado di tutela da riconoscere ai centri matrice, alla fascia costiera e agli altri beni è ben più forte di quello della precedente giunta perché vogliamo completare il percorso avviato con il MIBACT». Con la revoca del Pps 2013 si torna alle norme di attuazione del 2006 integrate con l’aggiornamento del repertorio condiviso con il MIBACT. Con la revoca perdono inoltre efficacia il repertorio delle grotte e caverne, alberi monumetali e beni paesaggistici e contesti identitari, ma il repertorio 2014 distingue beni paesaggistici, architettonici, archeologici e identitari. «Vengono eliminati i duplicati e gli impropri e vengono inseriti – prosegue Erriu- a titolo di conoscenza i beni rilevanti in sede di copianificazione da parte dei comuni che hanno adeguato il Puc al Ppr».

Contro il provvedimento adottato dall’Esecutivo, annunciato come primo provvedimento dopo il suo insediamento, insorgono le opposizioni di centrodestra.

«La decisione di tornare al Ppr di Soru – attacca Michele Cossa, coordinatore regionale dei Riformatori sardi – è la certificazione che questa maggioranza ha intenzione di affossare definitivamente la Sardegna.»

«Il Ppr di Soru – aggiunge Michele Cossa – ha creato danni inenarrabili alla Sardegna, ha bloccato l’economia, ci ha fatto precipitare nella crisi più nera ben prima della altre regioni italiane. E l’atteggiamento ideologico e pretestuoso sul piano casa della Giunta ne è la dimostrazione: anziché avere un paracadute e approvare una leggina che lo proroga in attesa delle nuove norme, preferiscono i tempi lunghi di un disegno di legge che difficilmente sarà approvato entro la scadenza dell’attuale piano casa, cioè entro novembre. In Consiglio regionale faremo una grande battaglia perché il piano casa sia prorogato. Se la maggioranza non lo permetterà avranno sulla coscienza migliaia di artigiani e operai e piccoli imprenditori che da un giorno all’altro si troveranno disoccupati, senza nemmeno diritto ad ammortizzatori sociali.»

Anche Edoardo Tocco (Forza Italia) ha parole dure per il disegno di legge in materia urbanistica approvato ieri dalla giunta Pigliaru.

«L’abolizione della possibilità di aumentare le volumetrie dei sottotetti, che ha prodotto un indotto non indifferente, è una pecca davvero grave. La chiusura all’utilizzo abitativo dei piani pilotis è una scelta davvero incomprensibile. Altroché nuovo piano casa». Edoardo Tocco critica anche l’eliminazione della legge sul golf. «Una decisione che certifica la miopia politica dell’esecutivo. Si tratta di un progetto che di fatto porterà ad ingessare il comparto edificatorio, con rigidi vincoli sulla possibilità di nuove costruzioni o ampliamenti di caseggiati già esistenti. Si rischia così di bloccare, ancora una volta – conclude Edoardo Tocco – una voce importante dell’economia isolana, mettendo in ginocchio diverse aziende del settore che si sono sinora dimostrate il vero motore trainante del sistema produttivo sardo·»

Edoardo Tocco copia

Il consigliere regionale Edoardo Tocco (FI) ha presentato un’interpellanza urgente per sollecitare la stabilizzazione dei lavoratori dell’#Ente Foreste, da perseguire attraverso una nuova organizzazione, con i lavoratori che siano in prima linea nella gestione e tutela complessiva del sistema ambientale della Sardegna. L’interpellanza verrà discussa martedì prossimo, alle 16.00, in occasione della prossima seduta del Consiglio regionale. «L’efficienza e l’efficacia dell’attività di prevenzione, monitoraggio, controllo ed intervento svolta dal personale forestale, risultando di fondamentale importanza nel territorio regionale, soprattutto nel periodo estivo – spiega il consigliere regionale forzista – rischia di essere compromessa dal persistente stato di precarietà che investe oltre mille lavoratori che da anni operano nel settore su più fronti. Una grossa pattuglia di dipendenti che, attraverso le organizzazioni sindacali di categoria, ha manifestato in più occasioni il disagio connesso alla mancata stabilizzazione in capo all’Ente.»

«E’ auspicabile un progetto immediato di stabilizzazione ed eliminazione del precariato – sottolinea Tocco -, senza tralasciare il rilancio delle politiche di sviluppo, pianificazione e organizzazione da parte della Giunta, con un programma che investa la generalità delle risorse umane impiegate, nell’ottica di un proficuo e virtuoso utilizzo delle stesse nei vari contesti e comparti in cui si estrinseca l’attività dell’Ente foreste.»

Il consigliere regionale Edoardo Tocco (FI), commissario della Sesta commissione e consigliere regionale di Forza Italia, al termine dell’audizione del Sapmi e dei rappresentanti dei laboratori di analisi convenzionati, ha espresso piena solidarietà ai professionisti medici autonomi e ai laboratori d’analisi convenzionati e piena condivisione delle loro richieste di aggiornare il nomenclatore tariffario.

«La necessità di tagliare la spesa sanitaria non deve colpire e condannare un servizio, seppur privato, in maniera miope e poco lungimirante. Le prestazioni offerte dai medici specialisti convenzionati – ha spiegato Tocco – contribuiscono in maniera importante, visto che rappresentano il 52 per cento delle prestazioni ambulatoriali, a garantire il diritto alla salute dei cittadini. Serve un incontro urgente con l’assessore della Sanità.»

Edoardo Tocco copia

Aeroporto Elmas 1 copia

Il consigliere regionale di Forza Italia Edoardo Tocco ha presentato un’interpellanza sulle vicende legate alla compagnia aerea #Meridiana. «Va evitato il tracollo della compagnia – sostiene Tocco – per salvare l’immagine dell’isola».

«Purtroppo – aggiunge Tocco – la verità è che il blocco della mobilità appare solo temporaneo. Con la sospensione della procedura interrotta sino al 21 ottobre infatti potrebbero riattivarsi tutti i processi che provocherebbero il taglio dei dipendenti. I termini per il rinvio di tale procedura appaiono ristretti, visto che la compagnia deve trovare una soluzione alternativa che contempli le esigenze dell’azienda e dei lavoratori. Secondo una stima della società servirebbero circa 110 milioni all’anno per minimo tre anni. Sinora peraltro tutte le richieste dell’azienda sono cadute nel vuoto, con le risorse che appaiono insufficienti a garantire un futuro alla compagnia destinata a finire fuori pista.» 

«Occorre salvare una realtà economica e sociale che si propone come un’eccellenza della Sardegna – sottolinea ancora il consigliere regionale di Forza Italia – salvaguardando non solo i posti di lavoro prodotti dalla compagnia, ma anche una delle bandiere isolane nel panorama mondiale, visto che #Meridiana si declina nell’immagine della #Costa Smeralda e dell’Aga Khan, non dimenticando che secondo gli ultimi dati resi noti dall’ultimo rapporto sul trasporto aereo, il vettore aereo è il secondo d’Italia, con 4 milioni di passeggeri all’anno (1,5 di questi viaggiano sulle rotte sarde).»

La proposta è chiara: «L’unica speranza di salvataggio dell’azienda appare quella di una partnership sul modello della sinergia #Alitalia-Etihad, con un’intesa forte con un soggetto internazionale del trasporto aereo che possa destinare risorse per il mantenimento degli attuali livelli occupazionali e per il rilancio della compagnia Meridiana anche finalizzata all’espansione su altre piattaforme operative».

Edoardo Tocco copia

Il consigliere regionale Edoardo Tocco (FI), componente della Sesta Commissione, ha proposto all’assessore regionale della Sanità, Luigi Arru, l’istituzione di un numero verde per dare informazioni alle famiglie sui fondi a disposizione per la non autosufficienza.

«Oggi la Commissione si è espressa in modo favorevole, all’unanimità, sulla legge 7 del 2014 sul Fondo per la non autosufficienza. E’ importante – ha detto Tocco – che l’assessorato della Sanità si attivi, con urgenza, per comunicare ai servizi sociali dei singoli Comuni i tempi per l’erogazione e le finalità delle risorse. La situazione delle famiglie è disperata e hanno bisogno di risposte immediate. Per questo motivo ho proposto all’assessore Arru di istituire il numero verde e, devo dire, che ha accolto favorevolmente la mia proposta.»

Modesto Fenu copia

Anche il #Gruppo Sardegna critica duramente l’accordo raggiunto dalla #Giunta regionale con il Governo nazionale sul #patto di stabilità.

«E’ davvero assurdo – attacca Modesto Fenu, il capogruppo del #Gruppo Sardegna, del quale fanno parte anche Mario Floris (Uds), Paolo Truzzu (Fratelli D’Italia), Zona Franca Sardegna e d il consigliere di Forza Italia Edoardo Tocco -. Con l’operazione messa in campo dal Governo mediante il decreto pubblicato il 16 settembre, la Sardegna rischia di subire l’ennesima beffa, con lo scippo di numerose ed ingenti risorse finanziarie.»

«Sono riservate allo Stato, per un periodo di cinque anni a decorrere dal 1° gennaio 2014, per essere interamente destinate alla copertura degli oneri per il servizio del debito pubblico – aggiunge Fenu – le nuove e maggiori entrate erariali. Possiamo dire, purtroppo, di aver visto giusto, nel momento dell’accordo sul patto di stabilità siglato dal governatore Pigliaru e dal ministro dell’economia Padoan, mentre altre Regioni hanno rifiutato di accettare l’intesa con lo Stato, la Sardegna si è asservita ai vincoli del patto di stabilità sposando le tesi del Governo.»

L’attacco è frontale. «Avevamo già denunciato il rischio – aggiunge il responsabile del #Gruppo Sardegna – Ora c’è anche la certezza. L’accordo con lo Stato è un vero e proprio bluff per l’Isola. E’ il risultato del fallimento dell’assessore Paci. Per questo invochiamo l’annullamento immediato dell’intesa. Mi chiedo cosa altro debba succedere affinché i sovranisti inizino a far sentire la loro voce in modo determinato e determinante all’interno della maggioranza, contro questa sottomissione alla volontà di un Governo che disconosce di fatto gli interessi e le prerogative della nostra Isola. Se questo dovesse accadere, avranno sicuramente il nostro sostegno nell’interesse della Sardegna e dei sardi. La cosa più preoccupante è che il decreto è stato adottato ai sensi della legge 147 del 2013.»

Una normativa che fa parte dei ricorsi pendenti che la Giunta regionale isolana ha rinunciato ad impugnare. Ecco perché anche il Gruppo Sardegna si associa all’appello di #Forza Italia. «Invitiamo fermamente l’esecutivo – conclude Modesto Fenu – a non ritirare quei risorsi, che sono l’unico espediente per difendersi con gli artigli dall’ennesimo scippo ai danni della Sardegna, con un pacchetto di risorse che rischia di finire nelle mani dello Stato in virtù di questo passaggio delle entrate erariali direttamente per la copertura del debito pubblico.»

Forza Italia sul patto di stabilità

Nuovo duro attacco dell’opposizione alla maggioranza di centrosinistra che sostiene la Giunta Pigliaru, sull’accordo siglato tra Regione e Governo sul #patto di stabilità.

Oggi il gruppo di Forza Italia ha tenuto una conferenza stampa, nel corso della quale il capogruppo, Pietro Pittalis, ha affermato che «con l’accordo sul #patto di stabilità la Sardegna perderà ingenti risorse, l’assessore Paci ne tragga le conseguenze».

Pietro Pittalis ha messo inoltre l’accento sul fatto che «con la rinuncia a tutti ricorsi, ammesso e non concesso che si possa rinunciare a diritti costituzionali contenuti nello Statuto, la Sardegna ha perduto risorse che le spettano ma soprattutto è tornata in coda rispetto a tutte le altre Regioni autonomistiche, come Sicilia, Trentino-Alto Adige, Friuli Venezia Giulia e Val d’Aosta, che hanno difeso la loro specialità ottenendo risultati concreti sul fronte delle entrate».

L’ex presidente, Ugo Cappellacci, si è soffermato su alcuni recenti provvedimenti del Governo nazionale che, a suo giudizio, avranno immediate ricadute negative per la Sardegna. «Con il decreto 215 della Ragioneria dello Stato, diretta conseguenza della legge 147/2013 che a suo tempo avevamo impugnato – ha sostenuto – la Sardegna dà nuovamente mano libera allo Stato in materia di entrate: avremo meno autonomia, meno spazi di manovrabilità fiscale, meno risorse. Rispetto a tutto questo l’assessore Paci fa come il professore che, mentre spiega alla lavagna sbaglia un calcolo, non si corregge e se la prende con gli studenti».

Il vice capogruppo Alessandra Zedda, respingendo l’accusa di «voler fare polemiche a tutti i costi» ha spiegato i contenuti del Decreto della Ragioneria: «Dal 2015 e per i prossimi 5 anni – ha detto l’ex assessore dell’Industria – le maggiori entrate provenienti da giochi, tabacchi, patrimoni all’estero ed altre voci entreranno direttamente nel bilancio statale. Dov’è il punto? E’che prima queste risorse dovevano essere oggetto di un accordo fra Stato e Regione, ora non vedremo neanche un euro e non potremo nemmeno protestare perché ci siamo impegnati a ritirare i ricorsi. In termini reali queste minori entrate oscillano fra i 150 e i 250 milioni di euro ma a queste vanno aggiunte quelle che perderemo a causa del calo complessivo del gettito, visto che siamo in recessione».

Il consigliere Giuseppe Fasolino ha detto che «a parti invertite, la sinistra ci avrebbe accusato di tutto, ora perfino i sovranisti ingoiano questo amarissimo boccone senza nemmeno fiatare».

Per il consigliere Oscar Cherchi i fatti dicono che «la Sicilia ha ottenuto molto di più ma in fondo la responsabilità non è dello Stato, è del governo regionale guidato dai professori».

Secondo il consigliere Antonello Peru «è tutto molto chiaro. Di fronte ad uno Stato che promette a parole e toglie con i fatti dovremo impugnare anche il decreto della Ragioneria, altro che ritirare i ricorsi».

Se è vero che nessun governo è amico, ha osservato infine il consigliere Edoardo Tocco, «la Regione ha perso la migliore occasione per dimostrarlo: si è arresa senza nemmeno combattere».

Paolo Truzzu

L’onorevole  Paolo Truzzu (Fratelli d’Italia) ha illustrato questa mattina la proposta di legge n. 87, presentata dai consiglieri del gruppo “Sardegna” , sulla moratoria totale sul Fracking ed un aggiornamento al rialzo dei canoni e le royalties dovuti alla Regione dai concessionari di coltivazioni di combustibili solidi, liquidi e gassosi nel territorio della Sardegna, insieme con nuove norme che garantiscano la tutela dell’ambiente e scongiurino eventuali speculazioni.

La proposta, sottoscritta anche da Modesto Fenu, Mario Floris e Edoardo Tocco, punta alla modifica della legge regionale n. 20 del 18 dicembre 1959, inerente la disciplina della ricerca e coltivazione degli idrocarburi, ed introduce alcune novità, ad incominciare dalla richiesta di una polizza fideiussoria a copertura del danno ambientale, a totale carico delle compagnie concessionarie. Le modifiche riguardano inoltre i canoni e le royalties dovuti all’amministrazione regionale che sono elevati nella misura del 12% per le produzioni di olio e gas in terraferma, al 10% per le coltivazioni di gas a mare e all’8% per le coltivazioni a mare di olio. Le aliquote, così è scritto all’articolo 2 della proposta di legge, sono maggiorate del 30% per le produzioni pozzo\mese eccedenti le 2.000 tonnellate.

«L’obiettivo principale dell’iniziativa legislativa del gruppo Sardegna, che segue la mozione n. 60 sottoscritta da tutti i consiglieri della minoranza sull’attività di coltivazione degli idrocarburi – ha dichiarato Paolo Truzzu – è garantire una maggiore tutela del nostro ambiente ed evitare speculazioni in danno dell’Isola».

«Tutti i firmatari della proposta di legge che disciplina e aggiorna le disposizioni vigenti in materia di coltivazioni di idrocarburi nell’Isola – ha concluso Truzzu – hanno a cuore, prima di ogni altra cosa, le garanzie e la tutela dell’ambiente e non riesco, dunque, a comprendere le ragioni per le quali l’Isola dovrebbe rinunciare ai benefici che deriverebbero ai nostri territori e alla nostra economia da un  corretto utilizzo dei giacimenti di gas naturale.»

Edoardo Tocco copia

«L’annuncio del #Governo nazionale di una manovra che taglierebbe risorse per circa 3 miliardi alla Sanità, rischia di mettere in ginocchio il sistema sanitario regionale e di vanificare l’azione del #Consiglio regionale e della #commissione Sanità in particolare, impegnati in una difficile azione di contenimento della spesa senza andare a scapito del servizio ai cittadini.»

Lo ha dichiarato l’on. Edoardo Tocco (Forza Italia), componente della Commissione Sanità, sottolineando anche che «se passasse questa linea di tagli lineari, il Governo nazionale confermerebbe lo strabismo della sua azione, che con una mano dà 80 euro, ma non a tutti, e con l’altra toglie molto di più, stavolta a tutti, in un servizio essenziale per la comunità».

«E’quanto mai necessario – ha concluso Tocco – che il presidente Francesco Pigliaru e l’assessore Luigi Arru si impegnino al massimo per evitare l’ennesimo taglio alla sanità sarda, che metterebbe a rischio la tenuta del sistema pubblico.»