24 April, 2024
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Emanuele Cani 79 copia

«E’ un fatto sicuramente positivo che l’assessore regionale del Lavoro abbia sottoscritto oggi la convenzione con il ministero del Lavoro e Politiche Sociali.» Lo ascrive, in una nota, Emanuele Cani, deputato del Partito Democratico.

«Si tratta di un atto necessario perché attraverso questo strumento sarà possibile garantire anche per l’anno 2015 le risorse finanziarie pari ad euro 505.567,92 per il riconoscimento dell’assegno ai 66 lavoratori socialmente utili ancora operanti presso 24 enti locali della Regione Sardegna. Giova ricordare che negli anni il bacino dei lavoratori socialmente utili si è progressivamente ridotto anche grazie a diversi interventi regionali destinati a favorire il ricollocamento e la stabilizzazione occupazionale dei lavoratori attraverso assunzioni nelle Pubbliche amministrazioni, la creazione di autonome iniziative d’impresa e percorsi di accompagnamento alla pensione. Un tassello in più – conclude Emanuele Cani -, frutto anche di un buon lavoro portato avanti dall’amministrazione regionale e in particolare dall’assessorato regionale al lavoro in difesa dei lavoratori.»

La buona scuola

La sala polifunzionale di Piazza 1° Maggio, a Carbonia, ospita sabato 17 gennaio, alle 18.00, un incontro sui problemi del mondo della scuola, organizzato dall’associazione politico-culturale FutureDem Sardegna.

Dopo i saluti del sindaco di Carbonia, Giuseppe Casti, sono previsti numerosi interventi. Tre giovani esporranno il loro punto di vista: Luca Santus, coordinatore di Unica 2.0; Alessio Tidu, responsabile scuola di FutureDem Sardegna; Gianmarco Vacca, rappresentante di Sinistra Ecologia Libertà.

Interverranno: Emanuele Cani, deputato del Partito Democratico; Daniele Reginali, segretario del Partito Democratico di Carbonia Iglesias; Francesco Piludu, direttore scientifico di FutureDem Sardegna; Maria Marongiu, vice sindaco e assessore dei Servizi sociali del comune di Carbonia; Lucia Amorino, assessore dell’Istruzione del comune di Carbonia.

Concluderà i lavori, che verranno moderati da Roberto Cotza, consigliere comunale del Partito Democratico e coordinatore di FutureDem di Carbonia Iglesias, Federico Porcu, coordinatore regionale di Futuredem Sardegna.

Una delegazione di parlamentari e consiglieri regionali del Partito Democratico ho partecipato alla visita al poligono interforze del Salto di Quirra. Si è trattato di un appuntamento importante svolto nell’ambito di un più ampio programma di visite in tutti i siti militari della Sardegna.

«Obiettivo di questa visita, considerata sicuramente positiva – ha detto Emanuele Cani -, è quello di verificare personalmente la situazione e ciò che avviene in questi siti. La visita che si è compiuta questa mattina ha fatto emergere la presenza di un altissimo livello di professionalità e tecnologie che possono essere impiegate non solo nel settore militare ma anche in quello civile. I temi posti all’ordine del giorno degli interlocutori presenti sono stati quelli riguardanti l’incidenza nell’economia del territorio di tali attività e soprattutto le misure di tutela dell’ambiente che, come noto, per il sito in oggetto hanno costituito forti polemiche in passato e tutt’oggi al centro di un procedimento giudiziario in corso. Così come più volte rimarcato ritengo che sia arrivato il momento  di ridisegnare complessivamente il sistema della presenza militare in Sardegna intervenendo su alcuni fronti: il primo è un ridimensionamento della quantità dei territori occupati; il secondo è un monitoraggio dell’ambiente occupato, che dia un quadro preciso; il terzo è il modo in cui tale presenza può sviluppare attività di impresa nel territorio regionale. Un buon esempio è costituito dalla Vitrociset che opera in stretta sinergia con il poligono interforze di Quirra – conclude Emanuele Cani -, modello che potrebbe essere esportato anche in altri siti militari presenti in Sardegna.»

Emanuele Cani.

«I passaggi compiuti ieri dalla Giunta regionale sono importanti nella delicata e drammatica vertenza Igea. E’ comunque significativa la questione relativa al pagamento degli stipendi e le bonifiche. Gli sforzi della Giunta regionale devono proseguire in questo verso perché è necessario che si proceda sia con il pagamento degli stipendi sia con tutte le azioni necessarie per salvare e rilanciare questa azienda la cui attività è importante per le bonifiche e il risanamento del territorio.»

Lo ha detto Emanuele Cani, deputato del Partito Democratico.

Emanuele Cani 79 copia

La Camera dei Deputati ha approvato, in sede di votazione della legge di stabilità, l’ordine del giorno presentato da cinque deputati del Partito Democratico, primo firmatario Emanuele Cani, su cui il Governo ha espresso parere favorevole come raccomandazione. L’ordine del giorno riguarda la copertura finanziaria del sistema degli ammortizzatori sociali in Sardegna. 

Premesso che in Sardegna risultano presentate ad oggi richieste di cigs in deroga che interessano quasi 2.500 imprese, per complessivi 14.485 lavoratori, mentre per quanto riguarda la mobilità in deroga, risultano presentate richieste che interessano complessivamente  oltre 15.000 lavoratori; e che attualmente, circa 400 lavoratori già beneficiari di ammortizzatori in deroga sono in utilizzo presso amministrazioni pubbliche (Comuni, Province, ASL, ONLUS), le quali beneficiano delle loro prestazioni lavorative a fronte della corresponsione di un sussidio straordinario erogato dalla Regione Sardegna, che verrà però a cessare al prossimo 31 dicembre 2014, lasciando gli stessi privi di ogni forma di sostegno del reddito; sottolineato il consistente rischio che le nuove disposizioni determinino un aggravio della già grave crisi occupazionale per la Sardegna, territorio che registra tassi di disoccupazione  superiore a quelli medi nazionali ed allarmanti per la tenuta economica e sociale, l’ordine del giorno impegna il Governo:

  • a garantire il reperimento delle risorse finanziarie necessarie per l’integrale copertura del fabbisogno per gli ammortizzatori sociali in deroga per la Regione Sardegna, come descritti in premessa, e pari a duecento milioni di euro per l’anno 2014; 
  • ad individuare, in sede di applicazione del Decreto Interministeriale del 1 agosto 2014, azioni che, in una fase transitoria e limitata, ne mitighino i dirompenti effetti negativi conseguenti alla perdita di ogni forma di sostegno del reddito; 
  • a definire, in sede di determinazione dei criteri per la quantificazione del 5% di cui all’art. 6, comma 3 del Decreto Interministeriale in questione, indicatori che, nel valutare in maniera appropriata la situazione di particolare gravità che si registra nella regione Sardegna, consentano lo stanziamento di almeno sei milioni di euro; 
  • ad adottare disposizioni analoghe a quelle a suo tempo previste nel Decreto Legislativo 1 dicembre 1997, n. 468 (art. 12)  in favore dei lavoratori già beneficiari di ammortizzatori sociali nella regione Sardegna ed attualmente in regime di utilizzo presso amministrazioni ed enti pubblici.

Emanuele Cani 2 copia

Sulla vicenda Igea, precipitata nelle ultime ore con l’occupazione di Monteponi e Campo Pisano, interviene Emanuele Cani, deputato del Partito Democratico.

«La protesta che questa mattina hanno posto in essere le lavoratrici dell’Igea rinchiudendosi nella galleria della miniera di Monteponi, è drammatica – dice Emanuele Cani -. È il segno di quanto gli animi delle lavoratrici e lavoratori siano ormai dilaniati ed esasperati da una situazione che si aggrava giorno per giorno. Purtroppo il grande impegno profuso dalla Regione in questi mesi non ha ancora portato risultati a causa di una precedente gestione aziendale assolutamente scellerata. È bene, a questo punto, che chi ha sbagliato paghi le dovute conseguenze e mi riferisco a chi ha direttamente gestito la società e chi, per conto della Regione, non ha fatto i dovuti controlli.»

«A questo punto però serve un intervento da parte di questa Regione assolutamente straordinario. Sul piano politico – conclude Emanuele Cani – si assumano tutte le decisioni in tempi rapidissimi e si rilanci un’azienda importante come Igea per il territorio e il risanamento ambientale.»

Emanuele Cani 79 copia

Il deputato Emanuele Cani (PD) interviene sulla vicenda della Port.Al, dopo che l’imprenditore Ninetto Deriu ha annunciato di voler rinunciare alla riapertura della fabbrica per la mancata autorizzazione alla realizzazione di un mini parco eolico per autoproduzione dell’energia necessaria alla produzione.

«E’ importante e necessario che tutti i soggetti istituzionali coinvolti facciano tutti gli sforzi necessari per far sì che possa riaprire lo stabilimento ex Ila oggi Portal di Portovesme – dice Emanuele Cani -. Non bisogna dimenticare che l’auspicabile riapertura dello stabilimento Alcoa non può che essere una grande opportunità per il Sulcis Iglesiente e l’intera Sardegna. Un’opportunità importante, quindi, per far ripartire anche il progetto di valorizzazione e ripresa della filiera dell’alluminio nell’isola e nel paese. Proprio in questo contesto diventa ancor più importante il ruolo che vuole ricoprire la Portal che si candida a riattivare la produzione di laminati.»

«Pare evidente che al fine della concretizzazione dell’intrapresa economica sia indispensabile che si concretizzi la realizzazione del parco eolico a supporto dell’attività industriale al servizio dello stabilimento. Come è noto, infatti, il tema dell’abbattimento dei costi dell’energia – conclude il deputato del PD – costituisce elemento fondamentale per la buona riuscita di qualsiasi attività industriale.»

Emanuele Cani 2 copia

Il deputato Pd Emanuele Cani è intervenuto ieri ai lavori dell’11° congresso Legacoop.

«E’ utile evidenziare alcuni temi che non sono più rinviabili e di cui la politica deve farsi carico – ha detto Cani -. In primis l’efficienza della pubblica amministrazione che deve dare più servizi e meno burocrazia, attraverso risposte certe e tempi ragionevoli. Serve inoltre che il sistema cooperativistico abbia maggiore attenzione dal settore bancario che si limita a valutare il patrimonio materiale delle cooperative senza prendere in considerazione il grande patrimonio umano e in molti casi di elevate professionalità che sono la vera ricchezza di questo settore. In ultimo, ma non meno importante – ha concluso Emanuele Cani -, le istituzioni tutte devono dedicare maggiore attenzione al sistema legato a progettazione e finanziamento dei fondi europei che possono costituire per il settore della cooperazione così come per altri settori un vero e proprio volano di crescita.»

Emanuele Cani 79 copia

«Le dimissioni del commissario liquidatore dell’Igea, comunicate ieri dall’assessore regionale dell’Industria a margine dell’incontro sulla Carbosulcis, e il non rispetto dell’accordo firmato 10 giorni fa tra Regione e sindacati, sono un atto preoccupante e grave cui la Regione deve porre rimedio subito.»

Lo dice Emanuele Cani, deputato del Partito Democratico.

«Non è pensabile né accettabile che si continui a tergiversare perdendo tempo inutilmente. Se ci sono dei problemi burocratici  o tecnico organizzativi si rimuovano subito, non si può continuare a rinviare la risoluzione di un problema. La Regione deve dare risposte immediate e deve intervenire con atti concreti subito rispettando il percorso tracciato.  i lavoratori  devono ricevere quattro stipendi  arretrati e il quinto viaggia con 25 giorni di ritardo, non possono perdere un solo giorno. Chi ha assunto impegni precisi deve onorarli rapidamente. La Regione intervenga subito fornendo al commissario liquidatore, a cui va chiesto di stare al proprio posto gli strumenti per far ripartire l’Igea – conclude Cani – mettendola in condizioni di affrontare la situazione già da oggi.»

Girotonno Mattanza 1

I deputati del Partito Democratico Emanuele Cani e Siro Marrocu hanno presentato un’interrogazione a risposta in commissione al ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali, per sapere, se intenda intervenire per riequilibrare la  ripartizione delle quote della pesca del tonno, prevedendone l’assegnazione del 30% a ciascuna delle tipologie di pesca quali tonnare fisse, pesca con i palangari e circuizione ed il rimanente 10% per la pesca  sportiva e indiviso; e se si intenda aumentare il peso della taglia minima del pescato oggi fissato in 30 kg.

Cani e Marrocu sottolineano che la Commissione internazionale Iccat, riunitasi lo scorso 17 novembre a Genova, ha preso in considerazione la possibilità di un aumento del 20% per il 2015 delle quote di tonno rosso pescabile in quanto il controllo scientifico in atto per il monitoraggio dello stock di tonno ne ha rilevato un leggero aumento presumibilmente dovuto ad un corrispondente aumento della temperatura del mare, avvenuta in questi anni a causa dei cambiamenti climatici;

per quanto riguarda l’Italia si passerà dalle attuali 1.950 tonnellate alle oltre 2.300 tonnellate nel 2015;

tenendo conto della realtà odierna, oltre alle previste misure contro la pesca illegale non dichiarata e non regolamentata, bisognerebbe considerare un riequilibrio di assegnazione delle quote di pesca  in base alle tecniche adottate. Sino ad oggi il Governo italiano ha assegnato la ripartizione delle quote mediante il decreto del 13 maggio 2014 assegnando ben il 75% alla pesca a circuizione (così dette tonnare volanti), il 13,5% ai palangari, solo l’8% alle tonnare fisse e oltre il 10% alla pesca sportiva ed indiviso;

secondo i due deputati del PD appare necessario un riequilibrio della ripartizione delle suddette quote prevedendo una ripartizione che assegni il 30% delle quote alle  tonnare fisse, un 30% alla pesca con i palangari, un 30% per la circuizione e il 10% per la pesca sportiva e indiviso. Questa nuova ripartizione contribuirebbe non poco a  salvaguardare la specie e aumentarne così la popolazione, in quanto le tonnare fisse rappresentano la pesca ecologicamente più sostenibile e con forti tradizioni locali come nel caso di quelle di Portoscuso e Carloforte;

un ulteriore aspetto da valutare – concludono Cani e Marrocu – è quello relativo all’aumento del peso della taglia del pescato attualmente stabilito in 30 kg, ossia quando il tonno è all’inizio della sua maturità sessuale e della fase riproduttiva; è quindi necessario prevedere un parametro diverso per dare il giusto tempo al tonno di riprodursi naturalmente. In pratica la piccola taglia del pescato determina il fatto che oltre il 90% viene portato nelle gabbie ad ingrasso per soddisfare la richiesta del mercato che richiede taglie ben superiori.