19 April, 2024
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Dopo l’annuncio dei Seminari di Canto, Musica e Danza Popolare che andranno in scena a Portoscuso dal 25 al 30 giugno 2019, Mare e Miniere apre il ricco programma musicale della sua dodicesima edizione con il progetto speciale “Surfaro e Fucu. Vite Sottoterra” di Mario Incudine che andrà in scena mercoledì 3 aprile 2019 alle 18,30 a Villacidro presso il Teatro dell’Oratorio San Giovanni Bosco. Il cantautore e ricercatore ennese cunta alla sua maniera, le fatiche, le lotte, i destini sporchi di nero di tanta, troppa gente che per vincere la miseria ha vissuto il buio fitto delle miniere di zolfo. Il pubblico ricostruisce la storia e le tradizioni, riscopre le radici proprie e di popoli fratelli, guidato dal racconto e dalle parole in musica che ricordano le stragi a causa delle quali molti persero la vita. Vita che diventa morte nelle storie di migranti, sempre diverse ma sempre uguali nei decenni, ieri sottoterra, oggi sottomare. Da Grottacalda a Tallarita, da Gessolungo alla lontana Marcinelle protagoniste saranno le storie sotterrate, che hanno abitato i cunicoli delle tante miniere in Sicilia e fuori. Storie che devono essere riportate in superficie. Storie di sopravvivenza e identità sopravvissuta. Ad accompagnare Mario Incudine (voce, corde e cunto) saranno Antonio Vasta (fisarmonica, organetto e zampogna), Emanuele Rinella (percussioni), Manfredi Tumminello (chitarra), Pino Ricosta (basso) ed Antonio Putzu (flauti pastorali e fiati etnici).
L’ingresso di Villacidro nel circuito di Mare e Miniere sarà suggellato dal concerto sacro “Boxis Po Pasca Manna” che andrà in scena il prossimo martedì 16 aprile, alle ore 19,00, nella Chiesa di Santa Barbara. Frutto di un lungo percorso di ricerche sui canti della Settimana Santa in Sardegna, il recital ruota intorno a musiche ed arrangiamenti originali, impreziosite da una parte letteraria curata da Maria Gabriella Ledda che affonda le sue radici tanto nelle sacre rappresentazioni di origini sardo-spagnole, quanto in creazioni originali affidate a poeti contemporanei. Protagonisti della serata saranno Elena Ledda (voce), Simonetta Soro (voce), Mauro Palmas (liuto cantabile, mandoloncello), Marcello Peghin (chitarra), Silvano Lobina (basso), Alessandro Foresti (organo) e Su Cuncordu ‘e Su Rosario di Santulussurgiu.

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Il presidente del Consiglio regionale, Gianfranco Ganau, celebra domani (venerdì 21 aprile) a Bono il 72° anniversario della festa della liberazione. La manifestazione, introdotta dai saluti del sindaco, Michela Sau, si svolge nei locali del cinema Rex a partire dalle 9.30 ed ha tra i protagonisti il presidente dell’associazione nazionale partigiani di Treviso, Umberto Lorenzoni, già commissario di battaglione nella divisione partigiana “Nino Nannetti”.

A conclusione degli interventi “R-esistenza, dall’unità d’Italia al 25 aprile i canti di una Italia liberata”, un progetto di Mario Incudine (voce e chitarre) con Antonio Vasta (fisarmonica, organetto e zampogna) e Emanuele Rinella (percussioni).

Partecipano gli studenti del Liceo Scientifico “Segni”, dell’Istituto Tecnico “Fermi” e le terze classi dell’Istituto Comprensivo statale di Bono.

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La programmazione estiva di Mare e Miniere 2016 prosegue lunedì 1 agosto, alle ore 21,30, ad Iglesias, in Piazza San Francesco, con “Surfaro e Fucu. Vite Sottoterra”, progetto speciale portato in scena da Mario Incudine. Il cantautore e ricercatore ennese canta alla sua maniera, le fatiche, le lotte, i destini sporchi di nero di tanta, troppa gente che per vincere la miseria ha vissuto il buio fitto delle miniere di zolfo. Il pubblico ricostruisce la storia e le tradizioni, riscopre le radici proprie e di popoli fratelli, guidato dal racconto e dalle parole in musica che ricordano le stragi a causa delle quali molti persero la vita. Vita che diventa morte nelle storie di migranti, sempre diverse ma sempre uguali nei decenni, ieri sottoterra, oggi sottomare. Da Grottacalda a Tallarita, da Gessolungo alla lontana Marcinelle protagoniste saranno le storie sotterrate, che hanno abitato i cunicoli delle tante miniere in Sicilia e fuori. Storie che devono essere riportate in superficie. Storie di sopravvivenza e identità sopravvissuta. Ad accompagnare Mario Incudine (voce, corde e cunto) saranno Antonio Vasta (fisarmonica, organetto e zampogna), Antonio Putzu (flauti pastorali e fiati etnici) ed Emanuele Rinella (percussioni).

Il programma degli eventi estivi di Mare e Miniere 2016 continuerà con quattro appuntamenti dedicati alla danza: il 4 agosto, alle ore 21,30, a Portoscuso, presso la Vecchia Tonnara Su Pranu con lo spettacolo “Danze Del Mare 2.0” che verrà replicato il giorno successivo a Muravera, alle 21,30, in Piazza Europa. L’11 agosto andrà in scena lo spettacolo “Trans-U-Mare” con la regia e le coreografie di Francesca La Cava e le musiche originali di Mauro Palmas. La replica andrà in scena il giorno successivo, alle 21,30, a Sant’Anna Arresi, in Piazza del Nuraghe.

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Il programma degli eventi estivi di Mare e Miniere 2016 continua con quattro appuntamenti dedicati alla danza. Il 4 agosto, alle ore 21,30, a Portoscuso, presso la Vecchia Tonnara Su Pranu, con lo spettacolo “Danze Del Mare 2.0” che verrà replicato il giorno successivo a Muravera, alle 21,30, in Piazza Europa. L’11 agosto andrà in scena lo spettacolo “Trans-U-Mare” con la regia e le coreografie di Francesca La Cava e le musiche originali di Mauro Palmas. La replica andrà in scena il giorno successivo, alle 21,30, a Sant’Anna Arresi, in Piazza del Nuraghe.La programmazione estiva di Mare e Miniere 2016 prosegue il 1 agosto, alle ore 21,30, ad Iglesias, in Piazza San Francesco con “Surfaro e Fucu. Vite Sottoterra”, progetto speciale portato in scena da Mario Incudine. Il cantautore e ricercatore ennese cunta alla sua maniera, le fatiche, le lotte, i destini sporchi di nero di tanta, troppa gente che per vincere la miseria ha vissuto il buio fitto delle miniere di zolfo. Il pubblico ricostruisce la storia e le tradizioni, riscopre le radici proprie e di popoli fratelli, guidato dal racconto e dalle parole in musica che ricordano le stragi a causa delle quali molti persero la vita. Vita che diventa morte nelle storie di migranti, sempre diverse ma sempre uguali nei decenni, ieri sottoterra, oggi sottomare. Da Grottacalda a Tallarita, da Gessolungo alla lontana Marcinelle protagoniste saranno le storie sotterrate, che hanno abitato i cunicoli delle tante miniere in Sicilia e fuori. Storie che devono essere riportate in superficie. Storie di sopravvivenza e identità sopravvissuta. Ad accompagnare Mario Incudine (voce, corde e cunto) saranno Antonio Vasta (fisarmonica, organetto e zampogna), Antonio Putzu (flauti pastorali e fiati etnici) ed Emanuele Rinella (percussioni).