29 March, 2024
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La Buona Novella di Fabrizio De André spegne 50 candeline. Ad omaggiare una delle più belle e suggestive opere di Faber in Sardegna sarà la voce di Antonella Ruggiero, genovese come il cantautore. Previste due sole date nell’isola per assistere all’evento: l’appuntamento è a Cagliari per il 13 marzo, a Sassari il giorno successivo, il 14 marzo.

Spettacolo a Cagliari, 13 marzo ore 21.00. Il concerto si terrà a Cagliari al Teatro del Conservatorio in Via Ottone Bccaredda. Lo spettacolo sarà diviso in due parti. Antonella Ruggiero canterà l’intera opera de La Buona Novella di De André, accompagnata dalla corale Santa Cecilia e dai musicisti dell’Ensemble Laborintus, entrambi di Sassari. La voce maschile sarà quella di Carlo Doneddu, mentre la voce recitante quella di Maria Antonietta Azzu, il direttore Matteo Taras, gli arrangiamenti a cura di Gabriele Verdinelli. Lo spettacolo proseguirà con la parte dedicata ai grandi successi di Antonella Ruggiero, ex voce dei Matia Bazar. Indimenticabili i brani “Vacanze Romane”, “Ti sento”, “Stasera che sera”, accompagnata da uno dei più virtuosi fisarmonicisti italiani, Renzo Ruggieri. E ancora il repertorio della Ruggiero solista, come “Amore lontanissimo”. L’esibizione della cantante sarà inoltre impreziosita, sul palco, dalle coreografie di due ballerini-acrobati di fama internazionale: Silvia Sarritzu (di Quartu Sant’Elena) e Paolo Ladisa (di Roma). Le coreografie sono state curate da parte di Claudio e Paolo Ladisa, che tra le tante collaborazioni vantano anche quella con il Cirque du Soleil.

Beppe Dettori. Tra la prima e la seconda parte dello spettacolo ci sarà l’esibizione di una delle più belle voci della Sardegna, quella di Beppe Dettori (ex voce solista dei Tazenda). Ricordiamo inoltre – tra le sue più significative collaborazioni – quelle con Vasco Rossi, Eros Ramazzotti, Ron, Renga, Grignani, Enrico Ruggieri, ecc.

Spettacolo a Sassari, 14 marzo ore 21.00. Lo spettacolo nella città di Sassari sarà al Teatro comunale in viale Trieste.

Dove acquistare i biglietti. Per i biglietti rivolgersi a Cagliari, Box Office Sardegna Viale Regina Margherita tel. 070657428, a Carbonia Biagetti Marco, Via Gramsci 111, a Oristano Closer, Via Tirso 148, Villacidro, Tabaccheria Aresti. A Sassari Le Ragazze Terribili, Via Tempio 65, tel: 079.2822015, Nuove messaggerie sarde, Piazza Castello 11, tel. 079.230028. Ad Alghero Pi Tre, Via Lo Frasso 14 tel. 079.953323. Tempio Pausania, Baffigo Via Roma 1. A Olbia invece rivolgersi al Bar Baraonda in via Mameli 13. Nuoro, Non solo MusicaVia La Marmora 153, tel. 0784.255060. Lanusei, Edicola la Rotonda in piazza Mameli, e Tortolì il Tabacchino di viale monsignor Virgilio 121.

Infoline: Aefe Music 3409638066.

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“Manlio Brigaglia”, l’inedito filmato di Peter Marcias, in chiusura della mostra del libro “Qui c’è aria di Cultura”, a Tempio Pausania, è stato come un tuffo al cuore. È stato come incontrare per un’ultima volta ancora questo personaggio di straordinaria cultura che per la sua capacità comunicativa era riuscito a farsi apprezzare ed amare da intere generazioni.

E lo stesso Peter Marcias, classe 1977, in apertura della serata alla Casa del fanciullo, ha raccontato al pubblico le curiosità e i retroscena del suo rapporto con questo grande intellettuale, prima, durante e dopo la realizzazione del docufilm “Uno sguardo alla terra”,  alla riscoperta del capolavoro di Fiorenzo Serra di cui Manlio Brigaglia era stato il protagonista nella stesura dei testi. La video-testimonianza, estrapolata da un elaborato di almeno tre ore, rappresenta una delle ultime interviste, forse l’ultima rilasciata dal “professore” prima della scomparsa, ed è ricavata dal contenuto extra del documentario distribuito da Istituto Luce Cinecittà, ancora in fase di produzione.

Dopo tre giornate intense tra presentazioni, eventi, concerti e spettacoli con al centro l’editoria e le produzioni librarie dell’isola, la manifestazione organizzata dall’AES di concerto con l’amministrazione comunale tempiese e la collaborazione della libreria Bardamù, si è conclusa con il reading letterario a cura del Circolo Culturale Aristeo, dedicato a un’altra icona della cultura sarda, Enrico Costa, e al suo romanzo “Il muto di Gallura”, che più di tutti è ispirato al nord-est dell’isola. Il sipario sull’intera manifestazione è calato sulle ruvide narrazioni dell’attore Daniele Monachella, dalle quali sono scaturite le suggestioni della tremenda faida che dal 1850 al 1856 aveva sconvolto il territorio di Aggius.

Spigliato e brillante, un entusiasta Matteo Porru è stato invece il grande protagonista degli incontri con gli autori allo Spazio Faber, dove nel rispondere alle domande del giornalista Salvatore Taras ha raccontato la sua esperienza di fresco vincitore, a Venezia, del prestigioso Premio Campiello Junior. «È stato come diventare ciò che avevo sempre sognato di essere -ha dichiarato il giovane scrittore cagliaritano –. Ai giovani autori consiglierei tanta pazienza, non correre mai, anche se nel mio caso sembrerebbe un paradosso. È stata sicuramente una cosa che ti cambia la vita. Senza alcuna presunzione, cambia il modo di sentirti autore».

Tra storia e letteratura il romanzo “Eva Canta” di Maria Tiziana Putzolu, edito da Aipsa e presentato dall’autrice assieme ad Anna Maria Baldussi, è stato occasione per rievocare un momento difficile e controverso della storia italiana, quello coloniale. Tratto dalla storia vera di una famiglia di imprenditori ferraresi, il narrato si snoda su più spazi temporali, permettendo al lettore di calarsi in contesti che spaziano dall’avvento fascista sino alla fuga verso una Tripoli in cantiere. E quindi nel dopoguerra, in una Sardegna impoverita e proiettata verso le speranze del piano di rinascita.

Di assoluta originalità il volume “Carrasegare Design” realizzato da Mara Damiani per Arkadia Editore. Dopo aver riscoperto in Sardegna tanti spunti di ispirazione per il suo lavoro, rapita da Nivola e affascinata dalle opere di Tavolara, l’autrice ha fatto tesoro della lunga esperienza nel mondo della grafica e del design (che gli ha permesso di lavorare per la Disney), traducendo la sua folgorazione per i carnevali e le maschere della tradizione in un linguaggio costituito da elementi grafici essenziali ma dal forte impatto emozionale.

Dalla mostra del libro non poteva essere trascurato Fabrizio De Andrè, personaggio amato come pochi altri dai cittadini di Tempio Pausania. Alla libreria Bardamù, dopo l’inaugurazione della mostra artistica “Il mondo illustrato di Simone Sanna”, Giuseppe Pulina ha presentato il libro “Fratello senza peccato”, edito da Paolo Sorba, in compagnia dell’autrice Brunella Lottero e del protagonista Filippo Mariotti.

Una presentazione resa ancora più accattivante dalle interpretazioni canore dell’artista Daniela Pes. È la storia di un’amicizia divenuta fraterna tra il fattore dell’Agnata ed il padrone di casa, in cui sono rivelati i momenti della vita quotidiana nella tenuta, il rapporto con l’isola e con la Liguria, quello con i media, il dramma e i retroscena del sequestro fino agli aspetti più semplici della vita e le fragilità che forse sono state anche il motore ispirativo delle sue più indimenticabili canzoni.

Nel tracciare un primo bilancio dell’evento, la presidente AES Simonetta Castia ha evidenziato la mostra del libro di Tempio Pausania abbia centrato l’obiettivo di creare un dialogo tra la comunità gallurese e il mondo dell’editoria libraria sarda, suscitando interesse e curiosità: «Nondimeno ha permesso di fare emergere le criticità del settore – come evidenziato nel dibattito tra editori e librai – nella consapevolezza che sia opportuno presentare delle modifiche per una vera attualizzazione della legge regionale sull’editoria».

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La XVIII edizione del Premio Fabrizio De André registra il suo record di iscrizioni. Al 20 ottobre, data di chiusura delle iscrizioni online, il numero complessivo dei progetti artistici partecipanti al Premio Fabrizio De André 2019 è di ben1190, il maggiore di sempre per il Premio dedicato al grande cantautore genovese che quest’anno giunge alla sua diciottesima edizione. Per l’inatteso quanto vasto numero di iscritti, al fine di consentire alla direttrice artistica Luisa Melis di valutare con attenzione ogni proposta ricevuta, la fase di ascolto e selezione verrà quindi prolungata di qualche giorno. Gli artisti che accederanno alle semifinali del Premio Fabrizio De André 2019 verranno annunciati non più in data 4 novembre, bensì il prossimo 25 novembre.

Patrocinato dalla Fondazione Fabrizio De André Onlus, supportato da SIAE – Società Italiana degli Autori ed Editori, organizzato da iCompany, con la direzione artistica di Luisa Melis, il Premio Fabrizio De André ha come scopo quello di stimolare, presso autori, compositori, interpreti ed esecutori esordienti, una creatività sperimentale, libera da tendenze legate alle mode del momento, al fine di favorire l’originalità e di ricercare e promuovere nuove forme di cantautorato, scrittura e pittura contemporanea.

Le iscrizioni – totalmente gratuite – sono rimaste aperte da lunedì 15 luglio 2019 a domenica 20 ottobre 2019.

Le semifinali si svolgeranno a Roma nei mese di dicembre 2019, mentre la finale nazionale è fissata per il 16 gennaio 2020 all’Auditorium Parco della Musica, a Roma.

Il Premio Fabrizio De André si sviluppa in tre sezioni: Musica, Poesia, Pittura.

Faranno parte della giuria del Premio Fabrizio De André 2019:
Dori Ghezzi (Presidente di giuria), Luisa Melis (Direzione Artistica del Premio Fabrizio De André), Massimo Bonelli (iCompany e Concerto Primo Maggio), Dario Salvatori (giornalista e presentatore), Fausto Pellegrini (Rai News), Federico Durante (Billboard), Marco Gallorini (Woodworm), Marta Venturini (produttrice), Mattia Marzi (Rockol), Michele Moramarco (saggista, scrittore e autore musicale), Paolo Talanca (Il Fatto Quotidiano), Riccardo De Stefano (Exitwell), Silvia Boschero (Radio2), Vincent Messina (discografico, produttore), Diletta Parlangeli (giornalista), Enrico Schleifer (RadUni), Rossella Diaco (conduttrice RAI), Piero Cademartori (editore), Vincenzo Costantino Cinaski (poeta) e Roberto Sironi (pittore, musicista, scrittore).

Al vincitore assoluto della sezione Musica verrà attribuito il Premio SIAE Fabrizio De André che prevede la produzione di un brano e del relativo videoclip per la canzone che si sarà aggiudicata la vittoria.

Il vincitore avrà anche l’opportunità di siglare un contratto discografico con Sony Music Italia e riceverà un contributo da parte di Nuovo IMAIE (pari ad € 15.000,00) per la realizzazione di un live tour di almeno 8 concerti sul territorio nazionale.

Per le sezioni Pittura e Poesia la giuria sceglierà un adeguato numero di opere alle quali saranno date lettura e visibilità durante le diverse fasi del Premi.

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Venerdì 18 ottobre, alle ore 18.30, nella biblioteca popolare “L’albero del riccio”, a Cagliari, in via Doberdò 101, l’autrice Vanessa Roghi presenta “Piccola Città. Una storia comune di eroina” (Laterza, collana i Robinson) in dialogo con la sociologa Aide Esu. Un nuovo appuntamento della rassegna di letteratura sociale Storie in Trasformazione 2019, “le vie della gentilezza” organizzato con la collaborazione del Cagliari Film Festival e che come di consueto ospiterà le letture poetiche a cura di Alessandra Fanti, ambasciatrice di gentilezza.

Nelle mattine del 18 e del 19 ottobre, l’autrice incontrerà gli studenti e le studentesse delle scuole superiori di Cagliari all’interno del percorso YoungBook dove il libro di Vanessa Roghi sarà presentato da giovani studenti in dialogo con l’autrice di fronte ad una platea di pari. Un’attività che promuove la lettura a scuola con l’obbiettivo di rendere protagonisti gli studenti e che nel 2019 ha coinvolto oltre 1.000 studenti.

«Guardate questa bambina. Questa bambina sono io. Ho un buffo cappello di lana colorato, lo so perché c’è un’altra foto a colori che me lo dice. Sto con M. Deve essere il 1977. Sono felice. La città per me è ancora una soltanto. Nessun muro la divide in due. Per ora. Dopo non sarà mai più così.» Decine di migliaia di tossicodipendenti, una ‘generazione scomparsa’ su cui si è steso un velo di oblio. Un libro di storia, un memoir che squarcia un muro di silenzio e lo fa partendo dal punto di vista più difficile e doloroso: quello personale.

L’autrice, Vanessa Roghi è una storica del tempo presente e ricercatrice indipendente. Fa ricerca sulla storia della cultura: ha scritto di donne e preti, di Manzoni e Le Monnier, di diritto degli autori e della fatica di guadagnarsi da vivere con la scrittura. Ma il suo amore più grande è la storia della scuola. I suoi ultimi saggi sono “La lettera sovversiva” (Laterza 2016) e “Piccola città” (Laterza 2018). Le piace pensare che l’immaginario storico possa avere un posto nel dibattito storiografico, fa di tutto per portarcelo. Ha insegnato per anni alla Sapienza ma poi ha smesso. Fa documentari di storia per Rai Tre. Ha due figlie che si chiamano Alice e Anita. Pensava che dopo Nick Drake e Fabrizio De Andrè la musica avesse poco da dire poi meno male sono arrivati i Radiohead.

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Su proposta dell’assessore della Pubblica Istruzione, Andrea Biancareddu, la Giunta regionale ha approvato le iniziative celebrative per ricordare la figura di Fabrizio De Andrè. Con un finanziamento di 25mila euro al comune di Tempio, saranno organizzati convegni, seminari e giornate celebrative, con concerti ed eventi canori che hanno come tema principale la produzione musicale e il rapporto profondo del cantautore ligure con la Sardegna.

«Un riconoscimento – ha spiegato l’assessore Andrea Biancareddu – nel ventennale della sua morte, per la grande figura di artista e di uomo orgoglioso che ha utilizzato nelle sue canzoni il gallurese e le tematiche legate profondamente al territorio e alla cultura sarda, facendola conoscere al di fuori dei suoi confini. Fabrizio De Andrè ebbe un legame fortissimo con la Sardegna tanto da scegliere Tempio Pausania come luogo ideale in cui vivere e lavorare insieme alla sua famiglia. Dove si sposò e dove nacque sua figlia.»

Un altro finanziamento di pari importo (25mila euro), sempre su proposta dell’assessore Andrea Biancareddu, è stato concesso al comune di Ozieri per l’organizzazione di eventi e di approfondimento per ricordare la figura di Francesco Ignazio Mannu, autore dell’Inno ufficiale della Regione, con il componimento di “Su patriota Sardu a sos feudatarios”, meglio noto come “Procurade e moderare”.

Prosegue, per avviarsi poi alla conclusione lunedì 7, la seconda edizione del Festival del Passato Remoto, Sorgono al Centro del Primo Centro del Mondo, diretto dal giornalista e scrittore Sergio Frau. La mattinata di domani, domenica 6 ottobre, si apre alle 9.30 con l’inaugurazione della Fiera dei Maestri Artigiani dei lavori all’antica: nel Cortile del Museo di Sorgono e a Funtana Lei l’arte del Sapere e dei saperi lontani. Dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 20.00, nella Palestra Comunale di Sorgono sarà ancora il Planetario ad accompagnare i visitatori, grandi e piccoli, alla scoperta dell’Universo e dei suoi pianeti. Dalle 10.00 alle 13.00, si rinnovano le visite guidate ai Musei di Sorgono (che dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 15.30 alle 19.00 ospiterà anche i laboratori didattici per le scuole), Laconi e alla Tomba dei Giganti di Aiòdda a Nurallao. E dalle 10.00 alle 13.00 riprenderanno le visite guidate al Parco Archeologico di Biru ‘e Concas. Così come dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 15.30 alle 20.00 sarà ancora visitabile al Centro Polifunzionale di Sorgono la mostra, con i suoi laboratori, Sardinian Warriors. Ma il fulcro della ricca giornata di domani sarà al Teatro Murgia di Sorgono, che a partire dalle 10.30 ospiterà 40° Parallelo Nord: primo equatore?, un convegno internazionale di geografia antica, organizzato in collaborazione con la Società Geografica Italiana. Con Sergio Frau sul tema interverranno Franco Farinelli, dell’Università di Bologna, Claudio Giardino, dell’Università del Salento, Rossella Belluso, Gianfederico Pietrantoni ed Orazio Lagreca, della Società Geografica Italiana, gli archeologi greci Kostas e Bozena Soueref, lo studioso e scrittore Ciriaco Offeddu. “Omero, Esiodo, Eschilo, Platone… Almeno 15 Grandi Testimoni Greci giurano che Atlante sorreggeva la volta celeste dal Centro del Mondo”, così presenta il convegno Frau.”In tutte le culture si ricorda una storia parallela: un Mulino (di Amleto & Kronos) che dal Centro del Mondo ordinava spazio e tempo nell’Età dell’oro. Sia Atlante che il Mulino verranno feriti a morte dal mare. Non sono il primo, quindi, a dire che Atlante e la sua Isola sono stati il Centro del Mondo. Sono il primo a credere agli Antichi e a verificare su una mappa quel che dicevano. E, a quel punto, la geografia parla: esattamente a metà del 40° parallelo, spaccata in due da quella linea che i classici definivano la Linea degli Olimpi, c’è la Sardegna. A oriente – prosegue Frau – la Linea passa per il Salento (zona piú ricca d’Italia di menhir dopo la Sardegna), poi per il monte Olimpo e Lemnos, l’“isola dei Tirreni”, in Grecia, quindi per Hattuša, capitale degli Ittiti, infine per il Caucaso di Prometeo, fratello di Atlante, da cui parte la via della seta fino a Pechino. Verso occidente, invece, tocca le isole Baleari e Toledo, nota come l’ombelico di Spagna. Nel cuore dell’Isola – esattamente nel Centro Geografico dell’Isola – i 200 menhir di Biru ‘e Concas segnano e segnalano questa centralità. Ma se è così, rispettando davvero quel che ci raccontano gli Antichi, se Atlante stava al Centro del Mondo – conclude il direttore artistico del Festival del Passato Remoto – dovrebbe anche aver segnato con la sua posizione il primissimo equatore”. Nel pomeriggio, alle 15.30, si riprende con la visita al sito archeologico di Biru ‘e Concas con una guida d’eccezione, Francesco Manca, che quei duecento menhir 31 anni ha scoperto. Alle 16.00 una delegazione di ospiti del festival visiterà il Museo dei Menhir di Laconi. Sergio Frau, alle 17.00, racconterà la sua ricerca Omphalos: la Sardegna di Atlante, Primo Centro del Mondo, facendo visitare le sale del Museo di Sorgono, di cui è curatore. Alle 18.00 l’appuntamento con Aperitivi Letterari: gli autori Giancarlo Casula e Antonangelo Liori presenteranno, rispettivamente, “Desula” e “I Templi del Sonno”. Alle 18.30 si torna al Teatro Murgia di Sorgono per la proiezione, a cura della Fondazione Sardegna Film Commission, di Faber in Sardegna, alla presenza del regista Gianfranco Cabiddu. Un film documentario che racconta un Fabrizio De André privato, immortalato nella sua residenza dell’Agnata, e il suo amore per la Sardegna, la terra nella quale ha vissuto gli anni della sua maturità artistica. Il viaggio è accompagnato dalle immagini e la musica dell’ultimo storico concerto del cantautore genovese, al Teatro Brancaccio di Roma nel 1998. Alle 21.30, sarà ancora l’ora dello Star Party, l’osservazione della Luna nell’area archelogica di Biru ‘e Concas con il grande telescopio Boldrini, a cura dell’Associazione Astronomica Nuorese Rodolfo Calanca, direttore scientifico dell’Associazione “Borgo di Urania”, terrà una breve conferenza introduttiva su: “Le costellazioni, miti e asterismi”. Dalle 22.00, scatterà il party astronomico Osserviam i piu’ begli oggetti del cielo. La giornata conclusiva della seconda edizione del Festival del Passato Remoto, lunedì 7 ottobre, comincerà alle 10.00 con le visite guidate ai Musei di Sorgono, Laconi e al sito Aiòdda di Nurallao. Alle 11.00 l’Educational Tour per geografi e archeologi di livello nazionale e internazionale. Guida d’eccezione sarà Sergio Frau, e l’itinerario, questa volta, si articolerà nel Nord Sardegna: guest star sarà la ziqqurat di Monte d’Accoddi, un monumento unico nel bacino del Mediterraneo, massima espressione sacra della civiltà prenuragica, a pochi chilometri da Sassari. Il tempio di Monte d’Accoddi (dall’arcaico kodi, ‘pietra’) risale a cinquemila anni fa, è unico in Europa per la singolarità della tipologia architettonica. Fu scoperto a metà del XX secolo.

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La Cisl Scuola di Sassari, in linea con l’impegno assunto dalla Cisl e dalla Cisl Scuola nazionali, sposa apertamente il nobile fine della settimana sul clima e dà avvio ad una serie di attività sul tema. Il prossimo 27 settembre, nella prima giornata di mobilitazione del sindacato a favore della sostenibilità ambientale, inizierà un percorso di attività semplici e concrete che coinvolgeranno le scuole della provincia di Sassari. Saranno promossi  incontri con i bambini, con le famiglie e con tutto il personale scolastico. Tutte le iniziative in programma saranno “plastic free”: la necessità di ridurre il consumo della plastica sarà il tema portante delle giornate dedicate alla corrette abitudini ambientali. Gli alunni delle scuole coinvolte, futuri cittadini del mondo, verranno sensibilizzati sul tema attraverso un coinvolgimento diretto in attività “green”.

Si inizia venerdì 27 settembre, alle 10.00, con la donazione degli alberi e delle piante – forniti dall’Ente Foreste alla Cisl scuola – ai bambini della scuola dell’infanzia dell’Istituto Comprensivo San Donato, plesso Fabrizio De Andrè, via Artiglieria 16 a Sassari. Gli alberi, alcuni altri circa due metri- verranno piantumati nel cortile della scuola dando così il via ad un percorso di attenzione e protezione dell’ambiente che proseguirà durante tutto l’anno scolastico.

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«Dobbiamo riscoprire Dio che è aperto, non distratto e ci ascolta. È lui che ci invita a essere una comunità solidale. Così come fece San Nicola che donò un po’ del suo e non restò indifferente verso il prossimo.»

Con queste parole, ieri nella chiesa dedicata al patrono di Pozzo San Nicola, l’arcivescovo di Sassari, monsignor Gian Franco Saba, si è rivolto ai numerosi fedeli presenti in chiesa per l’ultima giornata della festa.

Festeggiamenti che hanno coinvolto l’intera borgata e non solo. Erano in tanti, infatti, i rappresentanti dei piccoli centri della Nurra che non sono voluti mancare, portando la loro testimonianza di fede e la bandiera del loro patrono. Davanti al simulacro del santo, portato in processione da volontari, il priore di Pozzo San Nicola Paolo Pilo quindi la confraternita stintinese della Beata Vergine della Difesa con il priore Nico Schiaffino, alla sua prima uscita ufficiale. Sempre presente, poi, la banda musicale “Luigi Canepa” che da anni accompagna tutti gli eventi religiosi stintinesi.

Il sindaco di Stintino, Antonio Diana, ha salutato il priore uscente che, a breve, cederà lo stendardo del santo patrono a tre prioresse: le sorelle Luisella, Sabrina e Barbara Mercurio.

La messa è stata concelebrata dall’arcivescovo di Sassari e dal rettore del seminario diocesano, don Andrea Piras, parroco di Stintino, sino a qualche settimana fa. Al suo posto, domenica 29 settembre, durante la messa delle ore 18.00, subentrerà don Daniele Contieri.

La funzione religiosa, infine, è stata animata dalla corale “Luigi Canepa” di Sassari, diretta dal maestro Luca Sirigu.

I festeggiamenti in onore del patrono della borgata, che chiudono gli appuntamenti delle feste stintinesi iniziate con la festa grande della Beata Vergine della Difesa, hanno preso il via venerdì con la sagra della pecora e ha fatto registrare un successo di pubblico e buon gustai. Quindi ancora, musica folk con Amigghi in festha, intrattenimento per bambini, una serata musicale tributo a Fabrizio De Andrè con il gruppo Banditi e Campioni e la comicità di Uccio de Santis sono stati gli altri ingredienti della tre giorni che si è chiusa appunto domenica 22 settembre.

La sagra della pecora, musica folk, intrattenimento per bambini e, ancora, una serata musicale per un tributo a De Andrè e la comicità di Uccio de Santis: sono alcuni degli ingredienti del programma per i festeggiamenti in onore del patrono della borgata di Pozzo San Nicola. A fare da guida saranno gli appuntamenti religiosi e la processione per le vie dell’abitato. La festa, organizzata dal priore Paolo Pilo, inizierà venerdì 20 settembre con la messa alle ore 18.00. Alle 19,30 è in programma l’immancabile sagra della pecora bollita che, ogni anno, richiama un gran numero di partecipanti. Alle 20.00 si svolgerà la serata di musica folk sassarese con il gruppo Amigghi in festha. Sabato 21 appuntamento alle 16 nella piazza della chiesa con giochi, musica e truccabimbi per i più piccoli. Alle 18.00 la messa e alle 21,30 è in programma la serata musicale con il gruppo Banditi e Campioni che eseguirà un tributo a Fabrizio De Andrè. Si proseguirà quindi con la comicità di Uccio de Santis direttamente da La sai l’ultima?”. Domenica 22 è prevista la chiusura della festa, con la messa alle ore 17.00. I canti liturgici saranno eseguiti dal coro polifonico “Luigi Canepa” di Sassari. Una volta conclusa la funzione liturgica, per le vie della borgata si svilupperà la processione dei fedeli con il simulacro del santo patrono portato a spalle dai volontari e l’accompagnamento della banda musicale “Luigi Canepa”.

Si è chiusa domenica sera una delle più belle, in assoluto, feste patronali della Beata Vergine Addolorata. Gli organizzatori dell’evento hanno messo in campo un ricco programma di iniziative religiose e civili, che hanno avuto il loro apice nelle serate di venerdì, sabato e domenica con le emozioni della musica del grande cantautore Lucio Battisti, le gag del duo comico dei Lapola “Cossu e Zara”, il divertimento dello spettacolare Schiuma Party, per finire in bellezza con una solenne e partecipata processione religiosa e con il remake dei migliori successi di Fabrizio De André e Andrea Parodi ad opera dei Zirichiltaggia e Limba.