19 March, 2024
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Alle 20.30 la Dinamo scende in campo al PalaSerradimigni contro l’Aek Atene in un match decisivo della Basketball Champions League. All’andata si impose l’Aek per 78-58, contro una Dinamo ancora alla ricerca di quella identità che oggi sembra più chiara e definita. Gli uomini di Federico Pasquini, reduci da due convincenti vittorie in campionato, sono chiamati a dare prova di continuità contro uno degli avversari più ostici del gruppo E.

«Affrontiamo la squadra più fisica del nostro girone – ha ammonito coach Pasquini nella conferenza stampa della vigilia – quindi dovremo esser bravi a fare un buon lavoro dentro l’area e a sfruttare la velocità contro di loro, perché giocando molto di fisicità possono pagare qualcosa dal punto di vista della corsa. Vogliamo andare avanti su quello che stiamo facendo ultimamente, mettendo quel tipo di energia che credo che possa essere la chiave contro chiunque per poter avere quella continuità necessaria a riprendere posizione a livello di classifica.» 

Arbitreranno l’incontro i signori Ademir Zurapovic, Michal Proc e Sergiy Zashchuk.

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Dopo la convincente vittoria casalinga sull’Auxilium Torino (96 a 64), la Dinamo Banco di Sardegna ha confermato a Venezia di essere ritornata grande protagonista della regular season della A1 di basket, superando nettamente l’Umana Reyer, una delle squadre più in forma, seconda in classifica alle spalle di Milano, con il largo punteggio di 84 a 71 (primo tempo 41 a 34), nell’anticipo della 14° giornata di andata.

I ragazzi di coach Pasquini, avanti fin dai primi 10’, chiusi sul punteggio di 21 a 17, hanno trovato il primo allungo importante già nel secondo quarto, andando negli spogliatoi sul +7. La Dinamo ha poi confezionato l’impresa con un terzo quarto stellare, con un parziale di 24 a 16 che ha spento definitivamente ogni possibilità di rimonta veneziana. L’ultimo quarto, iniziato con 15 punti di vantaggio (65 a 50), sono stati una formalità, fino al conclusivo 84 a 71.

Nella Dinamo, con quattro uomini in doppia cifra, è stato fondamentale l’apporto dei due veterani italiani nel primo tempo, Jack Devecchi, uscito dopo 6′ per un problema fisico, Brian Sacchetti (9 punti e 7 rimbalzi) e Lorenzo D’Ercole autore di due triple importantissime. Determinante ai rimbalzi l’apporto di Tau Lydeka, e in attacco quello di Darius Johnson Odom (14 punti, 4 assist e 5 falli subiti), David Bell (10 punti e 65 assist), Dusko Savanovic (10 punti e 3 assist), la cui sfida con Peric ha infiammato il pubblico, Gani Lawal (11 punti, 5/6 da 2 e 5 rimbalzi) e Rok Stipcevic (8 punti e 4 falli subiti).

La Dinamo tornerà in Sardegna lunedì, per preparare la sfida della Basketball Champions League in programma mercoledì, alle 20.30, con la corazzata greca dell’Aek Atene.

«Abbiamo fatto una grande partita sulla falsa riga di quella di con Torino di pochi giorni fa – ha commentato Federico Pasquini a fine match -, siamo stati bravi a eseguire quello che dovevamo fare contro una grande squadra come la Reyer, che arrivava in un momento di grande fiducia soprattutto in casa. Sapevamo che la chiave era imporre il nostro ritmo in attacco a prescindere dalle loro difese, visto che Venezia può cambiare spesso, andare avanti ed eseguire all’interno dei nostri sistemi nonostante le loro scelte difensive. Siamo stati bravi nell’approccio all’inizio del terzo quarto, perché era lì che pensavo si facesse la partita: dopo cinque minuti, dopo una loro bella partenza con il loro ritmo difensivo e offensivo, siamo stati bravi a riprendere ad eseguire il copione del primo tempo. Aver chiuso gli ultimi 5’ con parziale 17-7 e chiudere avanti di 15 al 30’ ci ha permesso di fare un quarto quarto controllato. Complimenti ai miei ragazzi – ha concluso il coach sassarese -, ora guardiamo avanti.» 

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La vera Dinamo Banco di Sardegna è tornata nell’ultima partita dell’anno, al PalaSerradimigni, dove ieri sera ha letteralmente travolto l’Auxilium Torino, squadra che alla vigilia aveva due punti in più in classifica, con il larghissimo punteggio di 96 a 64 (primo tempo 42 a 31).

Federico Pasquini ha mandato in campo un quintetto con due italiani, Brian Sacchetti e capitan Jack Devecchi e la risposta della squadra è stata subito convincente, come emerge chiaramente dal parziale del primo quarto: 29 a 18! La squadra piemontese ha cercato di reagire nel secondo quarto, chiuso in parità (13 a 13) ma al ritorno sul parquet dopo l’intervallo lungo, non c’è stata più partita, con un vero e proprio show al tiro di tutti i biancoblu (alla fine 17 su 38 dalla linea dei 6.75 e cinque in doppia cifra, con Rok Stipcevic miglior realizzatore (21 punti, 2/2 da 2 punti, 4 su 5 da 3 punti, 3 su 3 ai tiri liberi, 2 rimbalzi, 3 assist e 25 di valutazione): 63 a 45 alla fine del terzo quarto, 96 a 64 alla fine, con un parziale di 33 a 19 nell’ultimo quarto.

In evidenza anche un super Brian Sacchetti (11 punti, 3 su 7 da 3 punti e 2 su 2 ai tiri liberi), Jack Devecchi (9 punti, 0 su 1 da 2 punti e 3 su 5 da 3 punti) David Bell (16 punti, 1 su 4 da 2 punti, 4 su 9 da 3 punti, 2 su 2 ai tiri liberi, 7 rimbalzi, 5 assist, 19 di valutazione) e Trevor Lacey (10 punti, 3 su 4 da 2 punti, 1 su 5 da 3 punti e 1 su 2 ai tiri liberi, 4 assist). Nel secondo tempo hanno brillato Gani Lawal (11 punti, 4 su 6 da 2 punti e 3 su 4 ai tiri liberi, 5 rimbalzi) e Dusko Savanovic (9 punti, 1 su 5 da 2 punti, 1 su 3 da 3 punti e 4 su 4 ai tiri liberi, 6 rimbalzi).

Con la vittoria di ieri la Dinamo è ritornata all’ottavo posto in classifica, ultimo utile per accedere alle finali della Coppa Italia. Il 1° gennaio tornerà in campo al Taliercio di Venezia contro la Reyer e il 4 giocherà in Champions, al Palaserradimigni, contro l’Aek Atene.

«Devo fare i complimenti ai ragazzi, hanno eseguito perfettamente tutto il piano partita e messo in pratica tutto ciò che avevamo preparato – ha detto a fine partita Federico Pasquini -. La chiave era difendere forte e interrompere il loro ritmo e lo hanno fatto perfettamente. Dobbiamo raggiungere l’equilibrio, ritrovare la fiducia che in questi tre mesi e mezzo di lavoro è stata messa a dura prova dalle sconfitte. Ora dobbiamo continuare a lavorare per  trovare la continuità. E’ solo l’inizio, io sono estremamente razionale dopo le sconfitte figuriamoci dopo le vittorie, perciò domani stacchiamo un po’ ma da dopodomani riprendiamo a lavorare ragionando sulle cose da migliorare e su quelle da costruire sui singoli e sul gruppo.»

Il play biancoblu Rok Stipcevic è stato il miglior in campo: «Oggi abbiamo messo in campo voglia, energia, grinta. Siamo usciti dal nostro momento di crisi, battere Torino di 30 vuol dire che siamo sulla buona strada. Sono molto contento, abbiamo mostrato la nostra vera faccia, le nostre potenzialità, abbiamo fatto vedere chi siamo davvero, peccato per le partite che abbiamo perso di un punto. Oggi in realtà non abbiamo fatto niente di diverso rispetto al lavoro su cui da sempre ci prepariamo, nessuno schema o strategia nuovi, ma sicuramente c’era qualcosa di diverso nella nostra testa. Dobbiamo avere la continuità in quello che facciamo per essere una squadra forte, e su questo dobbiamo concentrarci, questo è l’obiettivo. Credo che il ritiro ci sia servito, è stata una cosa che ci ha aiutato, abbiamo avuto il tempo di pensare, di ragionare e di allenarci bene e totalmente concentrati. Se abbiamo vinto di 30 dopo una cosa del genere vuol dire che ne avevamo  bisogno».

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La Dinamo Banco di Sardegna affronta questa sera, alle 20.30, al PalaSerradimigni, l’Auxilium Torino, nel match valido per la tredicesima giornata della regular season del campionato di A1. Una sfida cruciale e importante sotto tanti punti di vista, anzitutto in ottica di qualificazione alla Final Eight, ma anche in termini di reazione dopo le sconfitte di Capo d’Orlando e Charleroi.

La squadra ha lavorato per cinque giorni in un clima di grande concentrazione al GeoVillage di Olbia, nel ritiro che ha preceduto la sfida di questa sera: ora è il campo a dover parlare. Serve un messaggio chiaro dal parquet di piazzale Segni, i giganti sono chiamati a una grande prestazione per allontanare con decisione le nuvole dal proprio cammino. E servirà un PalaSerradimigni rovente, con i cinquemila pronti a sostenere la squadra e fare la loro parte nella sfida con i piemontesi.

L’Auxilium Torino, alla seconda stagione in A, dopo la lunga assenza dalla massima ribalta cestistica, archiviata la salvezza conquistata lo scorso anno, l’Auxilium è ripartita con energia nella nuova annata. La Fiat ha costruito il suo progetto partendo dalla conferma di coach Frank Vitucci, arrivato lo scorso dicembre, in panchina: nel roster confermato il centro americano DJ White che in breve tempo è diventato il punto di riferimento della squadra grazie al suo dinamismo. Durante il mercato estivo in casa
Auxilium è approdato il playmaker statunitense Chris Wright, già visto a Varese, mentre da Cremona è arrivato Deron Washington. A completare il quintetto due elementi di talento a garantire profondità e solidità: Tyler Harvey, esterno con tanti punti nelle mani, e l’ala Jamil Wilson, prodotto di Marquette. In panchina troviamo due veterani del campionato italiano come Peppe Poeta e Valerio Mazzola, mentre fanno il loro esordio nella massima serie il centro Abdel Fall e Mirza Alibegovic, classe 1992 lo scorso anno a Brescia.

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La Dinamo rinnova la fiducia a Federico Pasquini. Il coach ferrarese non è in discussione nonostante le due brutte sconfitte esterne maturate a Capo d’Orlando e Charleroi, che hanno portato a 9-13 il record totale stagionale della squadra biancoblu, mettendo a rischio sia la qualificazione alle Final Eight di Coppa Italia sia il passaggio del turno in Champions League. La società esclude categoricamente l’esonero dell’allenatore-general manager, scartando qualsiasi profilo italiano o straniero proposto: solo in caso di dimissioni – al momento escluse – la dirigenza della Dinamo andrà sul mercato degli allenatori.

Di rientro da Charleroi, la Dinamo oggi si trasferisce al Geovillage di Olbia, dove si ritroverà per cinque giorni di preparazione full immersion in vista della sfida contro la Fiat Torino, che la vedrà impegnata il 27 dicembre al PalaSerradimigni. La squadra lavorerà in ritiro a partire da questo pomeriggio, nella massima concentrazione e focalizzazione sull’appuntamento cruciale di martedì prossimo.

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Ancora una sconfitta per una brutta Dinamo Banco di Sardegna, a Charleroi, nella decima giornata della regular season di Basketball Champions League: 63 a 57 (primo tempo 30 a 28).

Dopo un primo tempo in equilibrio, chiuso al 20’ con la squadra di casa avanti di 2 punti (30 a 28), Devecchi e compagni hanno subito l’offensiva belga nella terza frazione che ha scavato un largo vantaggio (51 a 38 all’ultimo intervallo). Negli ultimi 5’ i ragazzi di Federico Pasquini non sono riusciti a completare la rimonta guidata da David Bell e, dopo essersi riportati da -16 a -4, si sono arresi sul punteggio di 63 a 57. Complessivamente è stata la peggior Dinamo vista dall’inizio della stagione, tra campionato e Champions League. L’unico giocatore in doppia cifra alla fine è stato Lorenzo D’Ercole, che ha messo a segno 11 punti nei 13 minuti e 10 secondi giocati, con 1 su 1 nei tiri da 2 punti e 3 su 5 dalla distanza dei 6.75.

Oggi la squadra biancoblu è tornata in Sardegna ed ha ripreso il lavoro per preparare la prossima sfida di campionato contro la Fiat Torino, in programma martedì 27 dicembre, al PalaSerradimigni di Sassari.

«Abbiamo giocato la peggior partita della stagione, sicuramente i peggiori 40’ offensivi visti finora – ha commentato amaramente Federico Pasquini -. Abbiamo il problema di non riuscire a ripartire dopo una sconfitta: arriviamo dal match di campionato tre giorni fa dove siamo stati avanti di 17 che abbiamo perso nel finale e siamo arrivati qui completamente senza fiducia. Dobbiamo sicuramente lavorare duro per mettere dentro i nostri nuovi giocatori e lavorare a testa bassa per uscire da questa situazione. Ora abbiamo bisogno di stare insieme e lavorare uniti prima del prossimo match in campionato di martedì prossimo. Ho visto una reazione nell’ultimo quarto, bisogna ripartire da lì e spero che questa sia l’ultima volta che la squadra giochi così male in stagione. Quando la situazione diventa difficile – ha concluso il coach biancoblu – l’unico modo per uscirne è chiudersi in palestra, lavorare più duramente possibile e cercare di risolvere i nostri problemi tutti insieme.»

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Una Dinamo bellissima domina il primo tempo, chiuso avanti di ben 12 punti, 41 a 29, ma nel secondo tempo la partita cambia, la squadra di Federico Pasquini crolla nell’ultimo quarto e alla fine vince l’Orlandina dell’ex Drake Diener: 72 a 65. La Dinamo è arrivata ad avere un vantaggio di 17 punti in avvio di secondo tempo, ma non è bastato. La squadra è ancora in formazione, Pasquini ha inserito David Bell, oggi meno brillante rispetto alle ultime uscite in campionato e Champions League, ma non ha potuto contare sull’altro nuovo arrivato, Gani Lawal e su Darius Johnson Odom, sul quale ci sono ancora voci di una possibile partenza.

Stipcevic e compagni domani mattina lasceranno la Sicilia per raggiungere il Belgio, seconda tappa di questa doppia trasferta prenatalizia tra campionato e coppa. A Charleroi martedì affronteranno il Proximus Spirou nella sfida della 10° giornata di regular season di Basketball Champions League.

«Una partita completamente divisa da due situazioni totalmente diverse – ha detto Federico Pasquini – con un primo tempo in cui eseguiamo perfettamente il piano partita, dando profondità all’attacco per ottenere buone spaziature, sapevamo che questo era importante per fronteggiare l’aggressività di Capo d’Orlando. Lo abbiamo fatto egregiamente nei primi venti minuti e al secondo tempo ci siamo completamente disuniti, abbiamo smesso di dare la palla dentro palla fuori, abbiamo iniziato ad attaccare esclusivamente in maniera perimetrale, cascando in pieno nel loro piano partita, consentendo loro di prendere fiducia e di svegliare il pubblico. Noi ci siamo fatti prendere dall’ansia di volerla risolvere senza riuscire a mantenere la lucidità e siamo finiti nella parte sbagliata della partita, facendo tanti errori. Ha vinto la squadra che nel secondo tempo ha giocato meglio. Domani partiremo per il Belgio, ci alleneremo lì e ragioneremo sugli errori. Siamo una squadra esperta – ha concluso Federico Pasquini –, non possiamo esaltarci dopo due vittorie né disperarci dopo una sconfitta.»

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La Dinamo Banco di Sardegna va a caccia del tris di vittorie, dopo quelle con Trento in campionato e con lo Szolnoki in Champions League, al Palafantozzi di Capo d’Orlando, contro l’Orlandina, una delle formazioni più in forma, reduce da cinque vittorie interne consecutive.

Il coach sassarese, Federico Pasquini, è fiducioso.

«La partita di sabato sera è una partita contro una squadra in grandissima fiducia, in grandissima condizione mentale – ha detto in conferenza stampa il coach biancoblu – che arriva da cinque vittorie consecutive in casa e in questo momento c’è un intero paese che sta sognando. Io sono stato lì tre anni, ho ancora diversi contatti e so bene quello che sta vivendo l’ambiente in questo momento. Da quando si è fatto male Delas stanno giocando con quintetti molto leggeri, molto atipici e cercano ogni volta di allargare il campo, per giocare uno contro uno utilizzando le grandi qualità di Fitipaldo come passatore e quelle di Archie come finto pivot. Sulla scia di questo ci sono tutti gli altri giocatori – da Stojanovic a Drake, a Iannuzzi, che è un giocatore italiano molto interessante, fino ad arrivare a Tepic che è l’ultimo arrivato – che di volta in volta riescono a fare qualcosa di utile per la squadra. Questo è il loro grande vantaggio, noi dobbiamo fare in modo che diventi il loro svantaggio nell’altra metà campo. Sarà molto importante il ritmo, il controllo della palla, non andare in over speed, lasciando che loro facciano il loro gioco. Dobbiamo invece imporre il nostro ritmo.»

«Le due partite vinte con Trento e con Szolnok hanno un aspetto particolarmente positivo – ha aggiunto Federico Pasquini -, che è quello di essere avvenute su un terreno in cui ci eravamo sempre disgregati. In entrambe le partite, questa volta, quando l’avversario si è avvicinato siamo stati bravi a tenere il controllo e la lucidità, a riprendere il ritmo dell’esecuzione facendo delle buone difese. Spero che il fatto di aver vinto queste gare tenendo sul finale ci dia fiducia, Bell ci sta dando una grande mano, è un giocatore di grande livello.»

A Capo d’Orlando non ci saranno Gani Lawal e Darius Johnson Odom, alle prese con le terapie per recuperare la migliore condizione fisica.

«Gani Lawal sta facendo le terapie, da valutare giorno per giorno, siamo in una situazione in cui abbiamo delle alternative senza dover prendere rischi su un giocatore che è molto importante per noi – ha spiegato Federico Pasquini -. Darius Johnson Odom ha un problema al ginocchio, una cosa di poco conto, anche lui sta facendo le terapie ed è soggetto a valutazione giorno dopo giorno.»

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Dopo essere tornata alla vittoria in campionato contro la Dolomiti Energia Trentino, la Dinamo Banco di Sardegna si è riscattata ieri sera anche in Champions League, imponendosi sulla squadra polacca dello Szolnok con il punteggio di 97 a 88 (primo tempo 51 a 49). Non è stata una partita facile, equilibrata nella prima metà, è stata decisa da un grande terzo quarto che ha visto Devecchi e compagni distanziare i polacchi di 10 punti, margine gestito con una buona sicurezza nell’ultimo quarto, nonostante un tentativo estremo di reazione degli ospiti.

I ragazzi di Federico Pasquini hanno vinto grazie ad una elevata intensità sul campo e la giusta cattiveria nei momenti topici, trovando la leadership da diversi uomini in campo. A partire da un super David Bell, Mvp del match con 31 punti, 10/13 al tiro – 4 su 4 da 2 punti, 6 su 9 da 3 punti – 5 su 5 ai tiri liberi, 4 rimbalzi, 6 assist e 37 di efficienza in 30’ sul campo; grande intensità per Trevor Lacey, a referto con 18 punti – 7 su 10 da 2 punti, 1 su 3 da 3 punti – 1 su 1 ai tiri liberi, 5 rimbalzi, 7 assist e 25 di efficienza, determinante nel terzo quarto un super Rok Stipcevic (10 punti e 3 assist) autore di tre bombe fondamentali per scavare il break nella terza frazione di gioco. La vittoria è frutto dell’energia di un gruppo che ci crede e che si supporta per tutta la durata della partita, con l’apporto di tanti uomini della panchina: Gabe Olaseni (8unti e 6 rimbalzi), Jack Devecchi (8 punti e 2 assist) e Lollo D’Ercole (3 punti e 2 assist).

«Abbiamo interpretato la partita benissimo a livello offensivo – ha detto a fine match Federico Pasquini -, facendo perfettamente quello che avevamo deciso di fare, muovendo bene la palla. Dobbiamo migliorare il discorso di coinvolgere meglio il pivot sui flash dentro l’area. Credo che sia normale quando cambi il regista della squadra, dobbiamo ancora trovare il nostro equilibrio in questo, è un’intesa che necessita più tempo. Dobbiamo riuscire a diventare più furbi, e in certe situazioni difensivi e spendere i falli, per esempio. Nel primo tempo eravamo forse più focalizzati sull’attacco e abbiamo fatto meno bene a livello difensivo, non eravamo abbastanza reattivi e svegli e su questo ci hanno punito facendo 8 su 10 da tre.  Ciò che ha fatto la differenza nel terzo quarto è stata l’aggressività, con difesa molto dura, molto maschia, contro una squadra che era in fiducia, che gioca molto bene in attacco, a prescindere dai suoi risultati in Champions. Nel quarto quarto,quando eravamo 70-60, dopo il loro parziale 9-0, sull’80 a 77 ne siamo usciti bene, riuscendo a controllare bene e a ricacciarli indietro. Questo mi è piaciuto molto, sono molto soddisfatto della prova dei ragazzi.»

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Ritorno alla vittoria col brivido per la Dinamo Banco di Sardegna contro l’Aquila Basket Trento, superata nel finale con il punteggio di 69 a 66, al termine di 40′ ricchi di colpi di scena con continui capovolgimenti di fronte. La seconda bella notizia della partita di sabato sera al PalaSerradimigni di Sassari è costituita dall’ottimo esordio del nuovo play David Bell.

La Dinamo doveva vincere ad ogni costo, per riprendere la corsa verso la fase finale della Coppa Italia e i play off scudetto, dopo una lunga serie negativa che ha portato la società guidata dal presidente Stefano Sardara ad inserire due nuovi giocatori, il centro Gani Lawal (ieri sera lasciato in tribuna da coach Pasquini insieme a Darius Johnson Odom per il turn over) e il play David Bell, e la vittoria è arrivata ma per 20′ il PalaSerradimigni ha tenuto una nuova cocente delusione. La squadra trentina, infatti, ha letteralmente dominato il primo quarto, chiuso avanti di ben 13 punti, sul 27 a 14, ed ha tenuto nel secondo quarto, concedendo un solo punto alla Dinamo ed andando così all’intervallo lungo sopra di 12 punti, dopo aver toccato un massimo vantaggio di +15: 41 a 29.

Il secondo tempo, invece, contrariamente a quanto era accaduto spesso quest’anno, ha visto la Dinamo cambiare letteralmente marcia e, trascinata da un super Trevor Lacey (19 punti, 4 rimbalzi e 2 assist) e Dusko Savanovic (12 punti, 6 rimbalzi e 3 assist), ha piazzato un parziale di 22 a 10 nel terzo quarto, andando all’ultimo breve riposo in perfetta parità: 51 a 51.

L’ultimo quarto è stato un appassionante testa a testa, con la Dinamo avanti fino al +10 a 4′ dalla fine (69 a 59) e con un ultimo tentativo di rimonta della squadra di Fabrizio Buscaglia nel finale (parziale di 7 a 0), bloccato dalla Dinamo fino al definitivo 69 a 66.

David Bell s’è presentato al pubblico sassarese con 18 punti, 3 rimbalzi, 6 falli subiti, 5 recuperate e 3 assist per un totale 21 di valutazione, il migliore in campo della serata. La vittoria è importantissima per la classifica e per il morale, una grande iniezione di fiducia anche per il prossimo impegno di Champions League, in programma martedì sera al PalaSerradimigni, alle 20.30, contro lo Szolnok Olaj.

«E’ stata la gara che un po’ mi aspettavo, con un approccio complicatissimo dopo tante buone prestazioni ma partite in cui non vinci – ha commentato a fine gara il coach sassarese Federico Pasquini -. Ma poi i ragazzi sono stati grandiosi, dal 31-46 hanno fatto quel parziale di 38 a 13, frutto di una difesa incredibile, dove siamo stati bravi a sporcare tutti i palloni, tutte le ricezioni. E quando siamo andati 69-59 si è creata la situazione in cui vedi il traguardo vicino ma noi siamo reduci da un mese in cui il traguardo lo hanno sempre tagliato gli altri ed allora, come è normale che succeda, può venire l’ansia. Così si sono create le situazioni in cui uno come Rok che sbaglia dalla lunetta o facciamo un tiro accelerato, come successo a 1’40 “dalla fine a Lydeka. Grandi complimenti ai ragazzi, hanno dimostrato ancora una volta di avere le palle, e vuol dire che nonostante la stanchezza la mente può prevalere sul fisico. E’ un gruppo estremamente compatto, molto unito, mi ha fatto enormemente piacere vedere un atteggiamento coeso durante l’intervallo. Ora pensiamo a martedì e a smuovere la classifica della Champions.»

Entusiasta per l’esordio vincente il nuovo play della Dinamo Banco di Sardegna David Bell: «Sono davvero entusiasta per la squadra ed è stato incredibile essere parte di questa vittoria, vederli darsi carica e incoraggiarsi fra di loro nei momenti di difficoltà. Sono davvero felice di questo, oggi il mio obiettivo era aiutare i ragazzi, era il mio unico pensiero, e sono felice di essere riuscito a dare il mio contributo. Il pubblico è stato straordinario, in Germania i tifosi ci seguivano ma non in questo modo, non con questo entusiasmo, è stato davvero fantastico».

David Bell.

David Bell.