25 April, 2024
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Ancora una sconfitta di strettissima misura, 81 a 78 (primo tempo 37 pari) per la Dinamo Banco di Sardegna sul campo dello Stelmet Zielona Gora, nell’ottava ed ultima giornata del girone di andata della regular season della Basketball Champions League.

Alla Dinamo non è bastato un Josh Carter in grande spolvero, autore di 24 punti e 3 rimbalzi in 31 minuti di gioco, per portare a casa il match contro i polacchi, dopo una partita combattuta per tutti i 40’, che non ha visto nessuna delle squadre imporsi fino alla fine.

Quattro uomini in doppia cifra per i biancoverdi, oltre al numero 23 anche Darius Johnson-Odom (10 punti e 8 assist), Tau Lydeka (10 punti e 6 rimbalzi) e Dusko Savanovic (14 punti con 4/4 dall’arco). Domani la squadra farà ritorno in Sardegna dove si metterà al lavoro in vista della sfida di sabato (inizio ore 20.30) contro la Dolomiti Energia Trentino, al PalaSerradimigni.

«Parliamo di un’altra partita che abbiamo perso negli ultimi secondi – ha commentato a fine match Federico Pasquini -, ma posso dire che ci ho visto molto consistenti, siamo stati svegli e attenti per gran parte della partita. Eravamo avanti di 7 a cinque minuti dalla fine, questo significa che non siamo riusciti a chiuderla prima ma sappiamo che questo è uno dei nostri problemi, e sappiamo soprattutto che in Champions League non è facile vincere soprattutto nelle partite punto a punto, non ci sono campi facili. Dobbiamo migliorare il nostro gioco, dobbiamo inserire al meglio l’ultimo arrivato, Lawal, che è con noi solo da una settimana e crescere tutti insieme.»

Stelmet Zielona Gora 81 – Dinamo Sassari 78

Parziali: 18-22; 19-15; 19-21; 25-20.

Progressivi: 18-22; 37-37; 56-58; 81-78.

Stelmet Zielona: Florence 1, Vaughn 1, Moore 10, Dragicevic 15, Zywert, Der, Kelati, Gruszecki, Hrycaniuk 18, Zamojsk 7, Djurisic 13, Koszarek 10. Coach: Artur Gronek.

Dinamo Sassari: Johnson Odom 10, Lacey 3, Devecchi 2, D’Ercole, Sacchetti 5, Lydeka 10, Savanovic 14, Carter 24, Stipcevic 6, Lawal 4, Ebeling, Monaldi. Coach: Federico Pasquini.

Joshua Carter.

Joshua Carter.

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La Dinamo Banco di Sardegna torna in campo questa sera (inizio ore 18.00) sul campo dello Stelmet Zielona Gora, per l’8° giornata di ritorno di regular season della Basketball Champions League.

Si tratta di una sfida importante per il cammino della Dinamo in Champions League. che arriva in un momento molto delicato e lo sa bene coach Federico Pasquini che analizza così gli avversari: «Lo Stelmet è una squadra molto compatta che gioca di energia. Ha grande fisicità sotto canestro, come abbiamo visto in casa nella prima sfida. La scorsa settimana hanno fatto una bella partita contro l’Aek Atene, partendo sotto ma riuscendo a recuperarla giocando di squadra, risalendo punto dopo punto soprattutto restando uniti».

«I punti di forza sono Thomas Kelati e James Florence – aggiunge il coach biancoblu -. Kelati è un giocatore di squadra che fa bene tante cose soprattutto a livello difensivo, mentre Florence ha grande talento e può creare un tiro in qualsiasi momento, ogni situazione pericolosa per la difesa avversaria. Tutto viene controllato da Koszarek, playmaker, pedina di esperienza che gioca nella nazionale polacca ed è la bandiera di Zielona Gora. Sotto canestro hanno grande fisicità, tutti i lunghi sono in grado di dare qualcosa dal punto di vista fisico e dell’energia che mettono sul campo. Questo gli consente di giocare bene con grande presenza soprattutto a livello difensivo, raddoppiando spesso sul pick and roll, sporcando i passaggi e mettendo molta energia.»

«L’imperativo sarà scendere in campo con la voglia di rivalsa dopo la partita di domenica – conclude Federico Pasquini -, approcciando al match con intensità e aggressività fin dalla palla a due.»

Federico Pasquini 18

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La Dinamo ha scelto David Bell per sostituire Darius Johnson Odom. Manca solo l’annuncio ufficiale della firma del 35enne playmaker statunitense (1.85 metri, 86 kg) che si è appena liberato dai Phoenix Hagen, esclusi per motivi economici dalla Bundesliga, di cui era il quarto marcatore e quinto nella classifica degli assist. Nelle precedenti tre stagioni disputate in Germania a Hagen, Bell è sempre stato sul podio dei migliori realizzatori (terzo nel 2013/14 e nel 2015/16, secondo nel 2014/15).

La squadra biancoblu, intanto, prepara la trasferta di Brindisi, contro la squadra dell’indimenticato ex Meo Sacchetti. Dopo la bella impresa di Belgrado in Champions League, la Dinamo insegue il riscatto anche in campionato, per rilanciarsi verso i play off scudetto.

«A Brindisi troviamo Meo e tutto quello che abbiamo fatto in questi anni insieme, sarà un piacere incontrarlo – ha detto alla vigilia Federico Pasquini -. Brindisi ha già una marcata impronta sacchettiana, corrono molto e sfruttano bene il loro atletismo. La transizione difensiva contro una squadra come l’Enel sarà la chiave. Carter adesso che si è sistemato fisicamente ha grande atletismo, è vero che si può aprire e tirare ma ha anche un certo peso in area, Agbelese invece è un centro molto simile a Shane Lawal, per cui hai il doppio incastro con l’atleta leggero e il giocatore di peso che si può aprire. Infine, M’Baye è forte sia spalle che fronte a canestro.»

Il coach biancoblu parla Gani Lawal, ultimo arrivato in casa Dinamo. «Mi è sempre piaciuto, lo seguivo già prima che andasse a Roma. È uno che ha bisogno di trovarsi nel posto giusto, dopo la Virtus ha avuto esperienze più o meno sbagliate per le sue necessità. Dovrà essere bravo ad entrare in un sistema di squadra come il nostro, in cui ci passiamo molto la palla in attacco e ci aiutiamo in difesa. Non ha molto tempo per farlo perché ci aspettano tre partite importanti e dovrà essere bravo, avrà possibilità di dimostrare il suo valore. Ci può dare intimidazione e presenza a rimbalzo, che sono due cose in cui siamo un po’ mancati finora».

Federico Pasquini 8

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La squadra fatica a trovare la sua giusta dimensione ed accumula sconfitte sia in campionato sia in Champions League e la società si muove sul mercato alla ricerca di rinforzi.

Le ultime notizie dagli ambienti ci mercato danno la Dinamo vicinissima all’accordo con Cantù per l’acquisto del centro nigeriano Gani Lawal, 28 anni, 2 metri e 5 centimetri per 106 kg, cugino di Shane Lawal, campione d’Italia con la Dinamo due anni fa, poi passato al Barcellona. La Dinamo ha chiesto il giocatore alla società brianzola che avrebbe dato la disponibilità alla cessione, nell’ambito di un restyling del reparto lunghi. A Cantù Lawal viaggia alla media di 11,4 punti e 4,7 rimbalzi a partita. A far posto a Gani Lawal dovrebbe essere Gabriel Olaseni che per ora resterà comunque in organico e farà potenzialmente parte del turnover cui sarà costretto Federico Pasquini. Cantù, intanto, sta già cercando il sostituto di Gani Lawal, a conferma del fatto che la cessione alla Dinamo sarebbe molto vicina, e tra in papabili ci sarebbe Vlad Maldoveanu.

Questa sera, intanto, la squadra biancoblu ritorna in campo, alle 20.30, a Belgrado, per affrontare il Partizan, per la settima giornata di regular season di Basketball Champions League. Dopo quattro partite consecutive in casa, purtroppo tutte perse, non senza un pizzico di sfortuna, quella odierna è la prima di tre trasferte consecutive che proseguiranno domenica a Brindisi, contro la squadra dell’ex Meo Sacchetti, e mercoledì 7 dicembre, a Zielona Gora, in agenda nella prima giornata di ritorno della regular season di basketball Champions League.

Questa sera arbitreranno Marek Cmikiewicz, Mehdi Difallah e Anastasios Manos.

Dinamo Banco di Sardegna 2016-2017 1

 

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La Dinamo perde ancora in casa, 82 a 83, con la Vanoli Cremona dell’ex Cesare Pancotto, ultima in classifica, ed ora è proprio crisi. Un canestro allo scadere di Tu Holloway, mattatore assoluto della serata con 31 punti (8 su 9 da e punti, 2 su 2 da 3 punti, 9 su 9 ai tiri liberi, 2 rimbalzi, 4 assist e 10 falli subiti, per un incredibile 42 di valutazione) ha consegnato la vittoria alla Vanoli Cremona e costretto ancora alla sconfitta interna la Dinamo dopo l’epilogo amaro del match di Champions League con il Ludwigsburg. Alla Dinamo non sono bastati i 19 punti di Darius Johnson-Odom, i 17 di Trevor Lacey (5 rimbalzi e 4 assist) e i 17 di Dusko Savanovic (3 rimbalzi e 5 assist). Per gli ospiti è un super

Già oggi la squadra ritorna al lavoro in vista della sfida di martedì in Basketball Champions League con il Partizan Belgrado, lunedì la squadra partirà in Serbia.

«Siamo all’interno di una crisi importante, di un momento di sfiducia – ha detto a fine partita il coach sassarese Federico Pasquini -. Anche questa sera sul 75-67 non siamo riusciti a chiudere la partita. Ci dobbiamo tutti mettere in discussione, lo faccio io per primo, perché sono io a guidare questo gruppo. Sono convinto che ne verremo fuori, ho perfettamente in testa quello che dobbiamo fare. Credo che il problema in questo momento sia mentale, più che di energia: ci è bastato vivere questa settimana tragica per arrivare a questa sera che sul +8 non abbiamo creduto di poter vincere, non abbiamo quella forza mentale che ci permette di chiudere la partita.»

«Ora abbiamo bisogno di sbollire, guardarci in faccia e parlare, e poi vedremo cosa fare, sicuramente questa situazione è da cambiare. In questo momento ci sono responsabilità abbastanza diffuse ed è evidente che bisogna fare qualcosa, nel senso che dal punto di vista della mentalità ci deve essere una squadra intera – ha concluso Federico Pasquini -, un gruppo che deve essere convinto di potercela fare, che ci deve credere.»

Dinamo Sassari 82 – Vanoli Cremona 83.

Parziali: 25-19; 10-20; 26- 21; 21-23.

Progressivi: 25-19; 35-39; 61-60; 82-83.

Dinamo Sassari: Johnson Odom 19, Lacey 17, Devecchi 2, D’Ercole, Sacchetti 3, Lydeka 4, Savanovic 17, Carter 5, Stipcevic 9, Olaseni 6, Ebeling, Monaldi. Coach: Federico Pasquini.

Vanoli Cremona: Amato, Mian 7, Gaspardo 6, Harris 2, Carlino 3, Wojciechowski 3, Biligha 13, Turner 6, Thomas 16, Holloway 31. Coach: Cesare Pancotto.

Darius Johnson-Odom.

Darius Johnson-Odom.

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Archiviata la grande amarezza per la nuova sconfitta interna subita al fotofinish in Champions League contro il Ludwihsburg, la Dinamo Banco di Sardegna si rituffa in campionato, per affrontare la Vanoli Cremona (PalaSerradimigni, inizio ore 20.30), nell’anticipo della nona giornata della regular season. Cremona sulla carta è avversario pienamente alla portata dei biancoblu di Federico Pasquini, come emerge chiaramente dalla classifica che la vede ultima in solitudine con due soli punti in otto giornate, contro gli otto di Stipcevic e compagni, ma come insegna l’esperienza, non va assolutamente sottovalutato, perché nella A1 italiana le sorprese sono sempre dietro l’angolo se non si affrontano le partite con la giusta concentrazione e la massima determinazione.

«Domani sera andiamo ad affrontare la partita più difficile di questo scorcio di stagione per diverse ragioni – ha detto Federico Pasquini nella consueta conferenza stampa della vigilia -. Anzitutto perché Cremona ha cambiato faccia con l’arrivo di Harris e Carlino, come si è visto nella sfida con Milano, e poi perché ci troviamo in una situazione dove dal punto di vista emotivo arriviamo da tre partite in casa perse all’ultimo tiro e c’è grande voglia di reagire. Dobbiamo essere consapevoli che domani sarà necessario fare un blocco unico dentro e fuori dal campo. Nelle ultime partite casalinghe ho visto un grande pubblico, più del solito, e la squadra ha apprezzato il sostegno dei tifosi durante l’allenamento al Palazzetto all’indomani della sconfitta con Ludwigsburg. Dovremo attaccarci a questo per trovare energie e orgoglio per affrontare un match tutt’altro che semplice.»

Il coach biancoblu è tornato sulla sconfitta subita in Coppa contro i tedeschi del Ludwigsburg. «Sicuramente di aver avuto un approccio troppo morbido, frutto probabilmente di come si era conclusa la sfida precedente. Dal punto di vista mentale sappiamo di dover migliorare quando c’è da chiudere il match, limando dei dettagli che possono essere difensivi o offensivi. Abbiamo tutti giocatori di esperienza e ognuno di noi deve trovare quel click in avanti. Ci vuole grande razionalità da parte nostra per non cambiare il metro di giudizio: un +1 e un -1 ti cambiano tutto dal punto di vista emotivo ma non deve cambiarlo in termini di giudizio generale. Se avessimo perso di 20 avremmo determinate problematiche, con un -1 sappiamo di dover limare dei dettagli. È necessario saper andare oltre lasciandoci alle spalle le partite perse e focalizzandoci sulla sfida successiva in brevissimo tempo».

E ancora sulla Vanoli Cremona. «L’innesto dei due nuovi ha dato energie e ossigeno al gruppo: Paul Harris è un giocatore molto fisico in avvicinamento, ha dato atletismo alla squadra in un reparto dove non ne avevano mentre Matt Carlino può giocare in più ruoli, play e guardia, e ha tanti punti nelle mani. Arriveranno qui con la testa leggera e avranno grande spinta da parte di questi due innesti».

Federico Pasquini, in conclusione di conferenza stampa, ha fatto una battuta anche sulle voci di mercato che si rincorrono da qualche giorno, sottolineando: «Ad oggi non siamo sul mercato».

Nonostante la smentita di Federico Pasquini, continuano a circolare le voci circa movimenti della Dinamo sul mercato. Dopo quello di Nate Robinson, che per il momento avrebbe detto no, ora circola il nome di un altro playmaker, Mike Green, 31 anni, statunitense, attualmente in Turchia, che gradirebbe tornare in Italia, dove ha giocato quattro stagioni, tra Cantù, Barcellona Pozzo di Gotto, Varese e Venezia, e si sarebbe proposto alla società sassarese.

Federico Pasquini 18

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E’ un periodo decisamente poco fortunato quello che sta attraversando la Dinamo Banco di Sardegna sia in campionato sia in Champions League. Martedì sera, ancora una volta, la squadra di Federico Pasquini ha perso di un solo punto, con una tripla di Tekele Cotton che, a fil di sirena, ha consegnato il successo al Ludwigsburg (80 a 79, primo tempo 39 a 33 per la Dinamo), al termine di un match combattutissimo.

Due gli attori protagonisti, entrambi a referto con oltre 20 punti: Mvp tra le file sassaresi Dusko Savanovic, a segno con 24 punti, 5 rimbalzi, 1 assist, 1 palla rubata e 8 falli subiti. Serata in grande spolvero anche per Josh Carter, per lui 21 punti, con 3/ 4 da due, 3 rimbalzi e 5 falli subiti. Importante l’apporto italiano in termini di energia e grinta: tanto lavoro sporco è spettato al capitano Jack Devecchi e Brian Sacchetti (8 punti). Ottimo ritorno sul parquet di Lorenzo D’Ercole, bravo a farsi trovare pronto alla chiamata di coach Pasquini: per lui due bombe a segno in un momento topico del match. in una partita non brillante dal punto di vista offensivo, l’apporto alla squadra di Darius Johnson Odom e Trevor Lacey è arrivato sotto altri numeri: 9 assist per il numero uno biancoblu mentre 6 assist e 5 rimbalzi a referto per l’ex Pesaro.

«Dobbiamo andare oltre, è una brutta botta alla nostra fiducia perché secondo me meritavamo di vincere – ha commentato Federico Pasquini -. Dobbiamo tenere duro, essere forti e andare avanti. Guardiamo a Cremona, dobbiamo fare in modo da toglierci la scimmia degli sfigati di dosso, perché quella è la cosa che può fare più male: i giocatori sono compatti, siamo tutti professionisti sappiamo che funziona così e che bisogna guardare con maturità e con il giusto distacco la cosa.»

L’imperativo ora è ritrovare fiducia e concretezza, archiviare le sconfitte e focalizzarsi sulla prossima sfida. Non c’è davvero tempo per buttarsi giù o piangersi addosso, sabato sera è in programma l’appuntamento per la quarta sfida consecutiva al PalaSerradimigni, in campionato, con la Vanoli Cremona. Inizio ore 20.30.

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A distanza di due giorni dall’amaro ko con Avellino, la Dinamo torna in campo contro il Ludwigsburg in Basketball Champions League.

La squadra tedesca è reduce dalla vittoria contro la corazzata greca dell’Aek Atene e per la squadra di Federico Pasquini, desiderosa di riscattare le sconfitte interne subite con il Besiktas in Coppa e la Sidigas Avellino in campionato, costituisce un avversario molto ostico..

Il match di questa sera è cruciale per il prosieguo del cammino nella competizione europea: i sassaresi dovranno sfruttare al massimo il fattore campo, consapevoli di quanto possa essere determinante il calore del PalaSerradimigni, più che mai in coppa.

«Sarà molto importante l’approccio alla gara – ha detto coach Federico Pasquini alla vigilia – perché nelle ultime due partite in campionato hanno perso contro l’Alba Berlino perché l’Alba ha avuto un grande approccio, e in Champions contro l’AEK hanno vinto perché l’Aek ha avuto un approccio troppo soft. È una partita molto importante per il nostro cammino in Champions, è una gara che ci deve dare molte risposte. Dobbiamo portare a casa il risultato, contro una squadra particolare, molto strana.»

Federico Pasquini 8

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Amara sconfitta interna per la Dinamo Banco di Sardegna nell’anticipo di mezzogiorno con la Sidigas Avellino, impostasi al PalaSerradimigni con il punteggio di 75 a 70 (primo tempo 41 a 35 per la Dinamo).

E’ stato un match intenso, vissuto con il fiato sospeso per tutti i 40’. Una partita che ha visto due squadre fronteggiarsi a viso aperto e non mollare mai, decisa nell’ultimo giro di cronometro. L’avvio di partita è stato nettamente favorevole ai campani, bravi a chiudere il primo quarto avanti di ben 8 punti sul 24 a 16, ai quali la Dinamo ha risposto con un secondo quarto spettacolare chiuso sul 25 a 11 che l’ha portata al riposo all’intervallo lungo avanti di 6 punti: 41 a 35. Nel secondo tempo la Sidigas s’è riportata presto in parità con un grande Ragland (18 punti e 9 assist alla fine). Il finale è filato via sul punto a punto e gli ospiti sono stati vravi a trovare il break decisivo con l’ex Cusin che ha chiuso la sfida sul 70-75.

Nella Dinamo s’è distinto su tutti Rok Stipcevic, miglior realizzatore dell’incontro con 18 punti, 5 rimbalzi e 2 assist. Doppia cifra anche per Tautvydas Lydeka (10 punti e 5 rimbalzi); in evidenza, soprattutto per grinta e carattere, il capitano Jack Devecchi, a segno con due triple in due momenti topici, Brian Sacchetti e Diego Monaldi. 9 punti a referto e 5 falli subiti per Darius Johnson Odom.

Da domani la squadra biancoblu si metterà al lavoro in vista del match di Basketball Champions League di martedì contro i tedeschi dell’MHP Riesen Ludwigsburg, in programma al Palazzetto alle 20.30.

«Nell’approccio iniziale non eravamo pronti – ha commentato il coach sassarese Federico Pasquini -, senz’altro avevamo ancora scorie dalla gara contro il Besiktas. Non  abbiamo ancora la capacità di ripartire, non siamo abbastanza forti mentalmente. Abbiamo fatto buone esecuzioni offensive ma con cattive conclusioni. A livello difensivo abbiamo fatto bene ma con tanti errori. La bravura di Avellino e la precisione al tiro ci hanno fatto perdere la fiducia Ci manca ancora qualcosa, dobbiamo riuscire a tenere e ad essere più forti mentalmente nel momento in cui si decide la partita. Quando non facciamo canestro tendiamo a deprimerci un po’ mentalmente, e questa è secondo me una scimmia che ci trasciniamo dai finali punto a punto. Oggi nel momento decisivo è bastata una giocata un po’ fortunata per scoraggiare i ragazzi. Questo non va bene, una squadra come la nostra non se lo può permettere. Il fatto che giochiamo tra 48 ore ci farà bene, sono convinto  che, al di là delle analisi e delle strategie, tornare in campo sia la cura migliore per ritrovare durezza mentale.»

Rok Stipcebic 4

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Una tripla di Weems a 56/100 di secondo dalla sirena finale ha negato alla Dinamo Banco di Sardegna, ieri sera, una straordinaria vittoria contro la corazzata turca del Besiktas Sompo Japan, nella quinta giornata del girone d’andata della Basketball Champions League, al PalaSerradimigni di Sassari: 74 a 75 (primo tempo 34 a 38).

La Dinamo ha giocato un grande match, il migliore di questo avvio di stagione, arrivando ad un vantaggio massimo di 11 punti che ha fatto sognare a lungo i tifosi, contro la seconda forza della competizione europea. Resta una grande amarezza per aver lasciato l’ultimo tiro agli avversari ma anche la consapevolezza di aver messo in grande difficoltà una squadra competitiva e fisica come il Besiktas. Serata in grande spolvero per Josh Carter (19 punti e 5 rimbalzi), determinante nel secondo tempo Trevor Lacey (15 punti 3 rimbalzi e 6 assist): doppia cifra per Gabe Olaseni (13 ptunti e 7 rimbalzi) e tanto lavoro sporco per Tau Lydeka. Nel complesso grande contributo da parte di tutta la squadra che ha cercato in ogni modo di portare a casa la vittoria.

«E’ un peccato – ha detto alla fine coach Federico Pasquini -, abbiamo fatto una bella partita, mi sono congratulato con i giocatori perché hanno fatto davvero uno sforzo clamoroso. Non siamo riusciti a gestire il vantaggio al meglio e alla fine un errore dalla rimessa ci ha punito.  Negli ultimi due minuti le due palle perse hanno permesso a loro di prendere la fiducia necessaria per rimanere attaccati e vincerla. Ci è mancato il controllo  per fare lo sforzo finale decisivo. Si chiude questa serate, stasera siamo rammaricati ma da domani pensiamo ad Avellino, non possiamo pensare di fermarci a questa sconfitta,  a una gara giocata in questo modo: certamente rivedremo gli errori fatti e andremo avanti sul lavoro con fiducia.»

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