19 April, 2024
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La Dinamo Banco di Sardegna ritorna questa sera (inizio ore 20.45, arbitri Alessandro Martolini, Michele Rossi e Denis Quarta, diretta su RaiSport 1 HD), sul campo dove in gara 7, 10 mesi fa, ha conquistato il suo primo storico scudetto, in una sfida con la Grissin Bon Pallacanestro Reggiana che, per la Dinamo, mette in palio i due punti che valgono la certezza dell’accesso ai nuovi play off scudetto. La Grissin Bon guida la classifica, con 40 punti, in compagnia dell’Ea7 Emporio Armani Milano e vuole vincere per assicurarsi la miglior posizione di partenza in vista degli ormai prossimi play off scudetto.

La squadra di coach Federico Pasquini affronta oggi la prima di due trasferte consecutive che costituisce anche la rivincita di quella che nel girone d’andata, al PalaSerradimigni, vide la squadra biancoblu imporsi nettamente con il punteggio di 94 a 70. Il coach toscano Max Menetti dovrà fare a meno di Amedeo Della Valle, fermato da un piccolo infortunio, e Ojar Silins, colpito da un lutto familiare e rientrato a casa. Quest’anno la Grissin Bon non ha mai perso in casa e la Dinamo ha vinto una sola volta al PalaBigi, proprio la gara 7 scudetto.

La Dinamo affronta la sfida odierna rinfrancata dalla larga e convincente vittoria conquistata sette giorni fa contro la Manital Torino, ultima in classifica ma una delle squadre più in forma in questo finale di “regular season” ed è pronta a scendere in campo senza pura, avendo tutte le potenzialità per disputare una grande partita e per vincerla. Gli uomini chiave potrebbero essere i soliti David Logan, Josh Akognon (30 punti contro Torino), Joe Alexander e Rok Stipcevic.

La festa scudetto 2014/2015 della Dinamo, al PalaBigi di Reggio Emilia.

La festa scudetto 2014/2015 della Dinamo, al PalaBigi di Reggio Emilia.

David Logan 61

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La Dinamo Banco di Sardegna ha vinto la sfida con la Manital Torino, ultima in classifica ma tra le squadre più in forma del momento, reduce com’era da tre vittorie consecutive e da una vittoria mancata con la capolista Milano solo all’over time, con una straordinaria prova di forza al tiro, fotografata alla perfezione dal punteggio finale, 112 a 98, e da percentuali al tiro “stellari”, in particolare un incredibile 68% nel tiro da 3 punti: 17 su 25! 13 su 14 dalla lunetta, 92,9% e un “normale” 24 su 43 nei tiri da 2 punti, 55,8%. Anche la Manital Torino ha chiuso con numeri importanti: 26 su 40 (65%) nei tiri da 2 punti, 12 su 22 (54,5%) nei tiri da 3 punti e 10 su 14 (71,4%) dalla lunetta.

A livello individuale, nella Dinamo quattro uomini su tutti: Josh Akognon, David Logan, Rok Stipcevic e Matteo Formenti. Il primo ha realizzato 30 punti in 27′, con percentuali da NBA: 4 su 5 da 2 punti, 6 su 9 da 3 punti,m 4 su 4 dalla lunetta, 1 rimbalzo, 1 stoppata e 2 assist, 29 di valutazione; David Logan ha messo a segno 19 punti, 3 su 8 da 2 punti, 4 su 6 da 3 punti e 1 su 1 dalla lunetta, 1 stoppata, 3 palle recuperate e ben 10 assist, 25 di valutazione; per Rok Stipcevic, 2 su 3 da 2 punti, 1 su 1 da 3 punti e 5 su 5 dalla lunetta, 5 rimbalzi, 18 di valutazione; Matteo Formenti ha realizzato 12 punti in 13 minuti giocati, con 1 su 3 da 2 punti, 3 su 3 da 3 punti, 2 rimbalzi, 12 di valutazione. Bene a tratti Joe Alexander, Giacomo Devecchi e Kenneth Kadji. In ombra Brenton Petway e Jarvis Varnado.

Nella giornata del punteggio record (210 punti non sono frequenti in una partita della A1 italiana), la Dinamo conferma di avere il migliore attacco del girone, con 2.256 punti in 27 partite (alla media di 83,56 a partita), e al tempo stesso la seconda peggiore difesa, con 2.184 punti subiti in 27 partite (80,89 a partita). Da oggi ha fatto leggermente peggio solo la Manital Torino, con 2.187 punti.

Nella Manital i miglior sono stati gli ex Christian Eyenga e Jerome Dyson. Il primo ha giocato come non aveva mai fatto nella sua breve esperienza ad inizio stagione con la Dinamo: 19 punti in 28 minuti, frutto di un 5 su 6 (83,3%) da 2 punti, 2 su 3 da 3 punti, 3 su 4 dalla lunetta, 4 stoppate, 3 assist, 24 di valutazione; per Jerome Dyson, 24 punti, con 6 su 8 (75%) da 2 punti, 3 su 8 da 3 punti, 3 su 3 dalla lunetta, 4 rimbalzi, 15 di valutazione.

La partita è stata equilibrata per tutta la prima parte, parità assoluta, 28 a 28, al termine del primo quarto; Dinamo avanti di tre punti all’intervallo lungo: 52 a 49. La Dinamo ha dato lo strattone decisivo alla partita nel terzo quarto, chiuso con un margine di 13 punti, 34 a 21 e + 16 all’inizio dell’ultimo quarto, nel quale Logan e compagni hanno controllato senza problemi la situazione, cedendo solo due punti alla Manital e chiudendo così sul punteggio di 112 a 98.

La Dinamo ha compiuto un passo avanti quasi decisivo per la qualificazione ai play scudetto, ma la squadra du Federico Pasquini ha ora un calendario difficile, con due trasferte consecutive a Reggio Emilia e Pistoia e l’ultima partita della regular season, in casa, contro la capolista l’Olimpia Milano.

David Logan 47

 

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La Dinamo Banco di Sardegna ha conquistato questa sera un’importantissima vittoria contro la Juve Caserta, nella quint’ultima giornata della regular season della A1 di basket, fondamentale nella corsa verso i play off scudetto. La squadra di Federico Pasquini ha costruito il suo successo con uno splendido secondo tempo, dopo una prima metà del match sviluppatasi sul filo dell’equilibrio, ed ora è quinta, con 26 punti, alla pari con Trentino, Pistoia e Venezia.

La vittoria sulla Juve Caserta porta il marchio di una grande intensità mista ad aggressività, una grande difesa e delle firme di tre giocatori in giornata positiva: Jarvis Varnado, autore di 10 punti con 5 su 7 nel tiro da due punti e 5 rimbalzi; Josh Akognon, 19 punti (3 su 5 da due punti, 3 su 6 da tre punti e 4 su 5 ai tiri liberi) e, soprattutto, David Logan, 25 punti (7 su 10 da due punti, 1 su 3 da tre punti e 8 su 8 ai tiri liberi, 4 rimbalzi, 8 falli subiti e 32 totale di valutazione). In evidenza anche Joe Alexander, autore di un grande secondo quarto, con 13 punti e 5 rimbalzi.

Federico Pasquini inizialmente ha mandato in campo Petway, Logan, Formenti, Akognon e Varnado: Sandro Dell’Agnello ha risposto con Downs, Siva, Cinciarini, Johnson, Slokar. Quattro punti di Brent Petway hanno aperto il match, per i campani ha risposto Daniele Cinciarini con due triple. Le due squadre sono andate avanti punto a punto e la Dinamo guidata da Akognon ha allungato a + 4: 16 a 12. Il play nigeriano è stato però costretto alla panca insieme a Varnado per due falli e il primo quarto si è concluso sul punteggio di 23 a 25.

Joe Alexander ha aperto il secondo quarto con 6 punti personali ma i campani sono rimasti avanti trascinati da Cinciarini. Una tripla di Stipcevic ha firmato il sorpasso biancoblu, 32 a 31, e Logan e Akognon hanno consentito alla Dinamo di andare al riposo avanti di 3 punti: 45 a 42.

Al rientro dall’intervallo lungo, la Juve Caserta si è riportata in parità, con Jones e una tripla di Slokar. Reazione sassarese con un Varnado in crescita, autore di 8 punti, e un parziale di 10 punti. Il terzo quarto si è chiuso con la Dinamo avanti di 10 lunghezze: 63 a 53.

Nell’ultimo quarto la Dinamo ha saputo tenere le distanze con autorità, dilagando negli ultimi minuti con un super David Logan, per il finale di 87 a 75.

David Logan 78

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Domenica sera, alle 18.15, la Dinamo Banco di Sardegna affronta al PalaSerradimigni la Juve Caserta, una sfida che vale una grossa fetta di qualificazione ai play off scudetto. A cinque giornate dalla conclusione della regular season, la squadra di Federico Pasquini non può più sbagliare.

Saranno cinque finali, tre da giocare in casa, con Caserta, Torino e Milano, e due in trasferta, a Reggio Emilia e Pistoia. La Juve Caserta quest’anno ha cambiato faccia, dopo essere stata riammessa in serie A1 per la “autoretrocessione” della Virtus Roma, il team campano è ripartito con Sandro Dell’Agnello in panchina. Il tecnico livornese è tornato a Caserta nelle vesti di allenatore, squadra nella quale ha militato come giocatore dal 1984 al 1992, dopo aver condotto la scorsa stagione la Consultinvest Pesaro nella sfida alla retrocessione conclusasi all’ultima giornata proprio con la sfida diretta con i campani.

La Juve Caserta arriva a Sassari reduce dalla vittoria di misura sulla Victoria Libertas Pesaro, conquistata domenica in trasferta per 72 a 71 al termine di un match equilibratissimo, grazie alla quale ha raggiunto il 12°posto della classifica, con 20 punti.

«Giochiamo una partita difficile contro una squadra tosta, che con l’inserimento di due giocatori come Slokar e Johnson ha trovato la sua quadratura – ha detto oggi Federico Pasquini -. Hanno tre americani interessanti, Siva, Downs e Hunt, mentre gli altri sono giocatori che vogliono dimostrare qualcosa. Con l’arrivo di Slokar e Johnson hanno inserito un atletismo importante con una pallacanestro fatta di cambi di ritmo continui. Nonostante le poche rotazioni hanno sette giocatori dal grande talento tecnico e fisico, molto pericolosi. È una squadra impegnativa, dovremo essere bravi a giocare al nostro ritmo. Chi si impone domani vince. Domani sarà fondamentale il contributo dei cinquemila del Palazzetto per fare blocco unico col pubblico e battere Caserta.»

Arbitreranno l’incontro Saverio Lanzarini, Alessandro Vicino e Nicola Ranaudo.

Federico Pasquini 1 copia

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Amara sconfitta per la Dinamo Banco di Sardegna, dopo un supplementare, al PalaTrento, contro la Dolomiti Energia Trentino: 93 a 81 (primo tempo 44 a 32, al 40′ 76 a 76). La squadra di Federico Pasquini ha sofferto nei primi due quarti, nei quali ha ceduto 12 punti alla squadra di casa, 6 per quarto), reagendo alla grande nel terzo quarto che l’ha vista dominare la scena, trascinata da Joe Alexander e Rok Stipcevic, e riprendere in mano la partita (parziale di 26 a 15 e 59 a 58 all’ultimo intervallo breve), per prendere poi il largo fino al + 9 in un esaltante avvio di quarto set, con due “bombe” a testa di Joe Alexander e Rok Stipcevic, in quei minuti praticamente infallibili dalla lunghissima distanza. Trento, trascinata a sua volta da un eccezionale Davide Pascolo (con 19 punti il miglior realizzatore dell’incontro, al gigante Dominique Sutton e a Giuseppe Poeta (gli ultimi due i migliori per valutazione, rispettivamente con 23 e 24, al parti del gigante della Dinamo Jarvis Varnado, finalmente brillante, con 24 – frutto di 14 punti e 12 rimbalzi), ha reagito ed ha ripreso la Dinamo nel finale, fallendo anche l’opportunità di chiudere l’incontro entro i 40′.

Il supplementare non ha avuto storia, come emerge chiaramente dal parziale di 17 a 5.

La Dinamo a tratti ha giocato una grande partita, puntando moltissimo sul tiro dalla lunga distanza (15 centri su ben 44 tentativi effettuati, 34,1%) ma ha pagato nel tiro da 2, con un 16 su 33 che l’ha tenuta sotto il 50%); Trento ha risposto con un gioco più semplice, superando il 60% nel tiro da 2 (29 su 48) e fermandosi al 31,3% dai 6.75, con 5 centri su soli 16 tentativi, ma facendo la differenza dlala lunetta (20 su 24, 83,3%, contro il 4 su 8 della Dinamo, 50%).

Sul piano individuale, oltre ai già menzionati Alexander e Stipcevic, bene a tratti David Logan (12 punti in 37′ giocati), e Josh Akognon (11 punti) e prezioso l’apporto di Matteo Formenti, autore di due triple nelle fasi decisive dell’incontro; nella formazione di Maurizio Buscaglia, oltre ai già citati Poeta, Pascolo e Sutton, in evidenza Trent Lockett (18 punti, 7 su 11 da 2 punti e 8 rimbalzi), Julian Wright (13 punti) e Diego Flaccadori (9 punti).

Questa battuta d’arresto frena la rincorsa della Dinamo verso i play off ma niente è perduto e la squadra pensa già alla prossima partita, in programma il 3 aprile al PalaSerradimigni contro la Pasta Reggia Caserta.

Jarvis Varnado 77

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Federico Pasquini 1 copia

La Dinamo Banco di Sardegna torna a sorridere. Questa sera la squadra di Federico Pasquini ha travolto Capo D’Orlando con un punteggio che dice tutto: 92 a 63 (primo tempo 40 a 42). Decisivo il secondo tempo, dopo una prima parte dell’incontro equilibrata che ha visto addirittura la squadra siciliana andare al riposo con un vantaggio di due punti. In un colpo solo ha guadagnato alcune posizioni in classifica, salendo al sesto posto, posizione utile, se mantenuta al termine della regular season, per l’accesso ai play-off scudetto.

Tre gli uomini in doppia cifra del Banco: David Logan, autore di 20 punti,  3 rimbalzi, 4 palle recuperate e 7 assist con un totale 28 di valutazione, Joe Alexander a segno con 23 pt, 3 rb e 2 stoppate, e Rok Stipcevic  a referto con 13 punti, 2 rimbalzi, 5 assist e 4 falli subiti. Interessanti i dati che coinvolgono gli italiani: a partire da Matteo Formenti in quintetto, autore di diverse capriole per recuperare palloni impossibili,  i 5 falli subiti e i 4 rimbalzi di Brian Sacchetti, il 21 di plus minus di Jack Devecchi.

«Nei primi venti minuti ogni volta che facevamo qualcosa di buono subivamo qualcosa da Capo d’Orlando, come il canestro di Laquintana o la rimessa a sei secondi dalla fine con Boatright che segna da tre o il rimbalzo offensivo di Basile che è andato a canestro – ha commentato Federico Pasquini -. Nel secondo tempo ho visto la squadra che vedo ogni giorno in allenamento, sono molto contento di averli visti tutti pronti a buttarsi per terra, giocatori che, sebbene non siano grandi difensori, hanno dato qualcosa in più, con un grande spirito di collaborazione. Non sono un mago, quello che si è visto stasera è qualcosa che è partito dai giocatori che ogni giorno fanno qualcosa di positivo. Non dobbiamo guardare il passato perché ci facciamo del male, soprattutto in una stagione come questa in cui è successo di tutto.  Non credo che ci siamo tolti la scimmia dopo una gara vinta ma credo che una partita così ci farà tornare in palestra martedì con una energia incredibile. Ora dobbiamo sfruttare questa vittoria di 30 per essere ancora più arrabbiati con noi stessi e lavorare a fondo su dettagli importanti. La prossima sfida sarà Trento, non credo sarà la gara decisiva ma sicuramente un bel test perché giochiamo con una squadra che con il doppio impegno campionato-Europa ha dei momenti di up&down. Noi dobbiamo essere bravi a sfruttare questo e a reggere l’impressionante energia che mettono tutti in campo.»

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Pesantissima sconfitta per la Dinamo Banco di Sardegna sul campo della Consultinvest Pesaro, all’esordio di Federico Pasquini in panchina: 86 a 65. La partita si è decisa praticamente nei primi due quarti, chiusi dalla squadra marchigiana (battuta a Sassari, nel girone d’andata, con l’ancora più netto punteggio di 106 a 80) avanti rispettivamente di 12 (26 a 14) e 19 punti (49 a 30).

Nella seconda parte del match la fisionomia della partita non è cambiata, la Dinamo non è riuscita ad invertire l’inerzia e realizzare la rimonta. Domani i biancoblu torneranno in Sardegna e inizieranno a lavorare in vista della sfida casalinga di domenica prossima con Capo d’Orlando, forse l’ultimo treno per il raggiungimento dei play-off.

Federico Pasquini in avvio ha mandato in campo Petway, Mitchell, Logan, Akognon e Kadji, coach Paolini ha rispostoe con Sheperd, Lacey, Christon, Daye e Lydeka. Avvio contratto per entrambe le squadre a rompere il ghiaccio sono stati cinque punti di Kenny Kadji, per Pesaro hanno replicato Sheperd e Lacey dai 6.75. La Dinamo di è caricata di falli ed ha incespicato in attacco, e i padroni di casa, trascinati da Lacey, sono scattati avanti sul 12-5. Akognon e Sacchetti hanno messo la loro firma sulla reazione sassarese, ma Pesaro ha chiuso il primo quarto avanti di ben 12 punti: 26 a 14.

Nel secondo quarto Pesaro ha allungato ancora con un parziale iniziale di 21-9: gli uomini di Pasquini, carichi di falli, non sono riusciti a trovare la via del canestro, al contrario Pesaaro ha allungato fino al +19: 40 a 21. Josh Akognon ha cercato di scuotere la sua squadra per arginare i danni ma i padroni di casa sono andati al riposo sul 49 a 30.

Il secondo tempo non ha avuto praticamente storia e dopo il 70 a 48 del finale del terzo quarto, la partita si è chiusa sull’86 a 65.

La serataccia della Dinamo è fotografata anche dai numeri dei singoli: i 3 punti di David Logan, i 6 di Tony Mitchell, 0 di Brenton Petway. Si sono salvati solo Josh Akognon con 20 punti, Kenny Kadji 12 e Rok Stipcevic 11.

Federico Pasquini 1 copia

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Federico Pasquini 1 copia

La Dinamo Banco di Sardegna Sassari cerca riscatto dopo due ko consecutivi in campionato. Le sconfitte interne contro Avellino (94-95) e Bologna (85-91) hanno lasciato il segno e gli uomini del nuovo head coach Federico Pasquini – che ha preso in mano le redini della squadra a inizio settimana dopo che il club aveva accettato le dimissioni di Marco Calvani proprio in seguito alla debacle con Bologna – hanno lavorato intensamente in palestra per tutta la settimana in vista della sfida contro la Victoria Libertas Pesaro. I marchigiani non navigano in acque tranquille, che sia chiaro, ma le tre vittorie consecutive inanellate in casa, l’ultima delle quali nel match infrasettimanale, recupero della sesta giornata di ritorno, contro Trento per 79-72 non devono far dormire sogni tranquilli ai campioni d’Italia in carica.

Grazie all’inatteso succesesso contro Trento, che ha smentito la previsione di Scommesse.it
Pesaro ha agganciato Capo d’Orlando e il terzetto completato anche dalla presenza di Bologna è riuscito ad allungare su una Manital Torino che è sempre più fanalino di coda del campionato. Pesaro ha trovato in Austin Daye, arrivato a inizio dicembre, punti ed energia e l’ala americana sarà da tenere particolarmente d’occhio in casa-Sassari: Daye sta viaggiando a una media di 21.5 punti a partita.

Tornando alla situazione del Banco di Sardegna, invece, nonostante la sconfitta di domenica scorsa, sono emersi alcuni dati importanti in termini di crescita della squadra e di inserimento dei nuovi. Al PalaSerradimigni decisamente buona la prova di Josh Akognon, un autentico trascinatore nei concitati minuti finali, così come ha destato un’impressione positiva Kenny Kadji, che si era eretto a ottimo protagonista nel primo tempo. I due giocatori hanno chiuso rispettivamente con 19 e 18 punti. Kadji, in particolare, ha messo a segno un positivo 7 su 9 da due più 4 rimbalzi. I migliori rimbalzisti del match sono stati invece a parimerito Joe Alexander e Tony Mitchell.

Come detto, l’Adriatic Arena è stata terra di conquista in settimana per la Consultinvest Pesaro che in casa vanta un’andatura migliore dei rivali sardi. Sette le vittorie arrivate in questa stagione sul parquet di casa a fronte di quattro sconfitte. Contro Trento, la partita si è decisa nell’ultimo quarto quando, al 35′, Pesaro ha infilato un parziale di 9-0 che l’ha portata dal 60-64 al 69-64 al 38′. Un piccolo margine di vantaggio che è stato sufficiente perché Trento a quel punto è arrivata stanca, commettendo troppi errori in fase di realizzazione. La Consultinvest è stata brava a rimanere sempre a contatto con i trentini pur tirando meno bene (40% contro 45%), grazie alle buone prove di Lydeka (12 punti), Christon (15), Gazzotti e soprattutto di Lacey (23). Il già citato Daye (1/11 da due, 3/10 da tre), impalpabile per buona parte del match, si è parzialmente riscattato segnando i 4 liberi della sicurezza.

Sassari si presenta all’Adriatic Arena forte di 7 successi negli ultimi confronti diretti. È dal 22 aprile del 2012 che Pesaro non batte i sardi e allora finì 89-81. Nella gara di andata di questa stagione, invece, fu Sassari a dominare portando a casa il successo per 106-80.

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Il general manager Federico Pasquini guiderà la Dinamo nei prossimi due mesi al posto del dimissionario Marco Calvani. Lo ha annunciato questa mattina il presidente Stefano Sardara, nel corso di una conferenza stampa tenuta insieme al coach dimissionario.

«Arrivo da un incontro con la squadra e credo che il modo più esauriente per farvi capire la situazione sia riferirvi le cose che ho detto al gruppo. A inizio stagione, dopo tre mesi, durante la conferenza stampa nel post partita di Bologna coach Meo Sacchetti ha dichiarato “O questa squadra non va bene per me o io non sono l’allenatore per loro” – ha detto Stefano Sardara -; dopo tre mesi accade la stessa identica cosa con coach Marco Calvani. A questo punto mi pare chiaro che il problema non siano gli allenatori ma la squadra, non credo sia un problema di quadratura tecnica o tattica bensì cerebrale o di attributi. Quando si parla di gare in cui si va avanti punto a punto posso capire, ma ieri eravamo sopra di 11 punti, il crollo visto nella partita di ieri non è il primo né una novità. Noi arriviamo da settimane di allenamenti perfetti e ci squagliamo durante le partite. Questa è una dinamica che abbiamo vissuto la prima volta a Milano, dove siamo arrivati in fiducia al termine forse della migliore settimana di allenamenti degli ultimi cinque anni. Nonostante questo, ci siamo sciolti perdendo pesantemente. Crediamo sia necessario lavorare sull’aspetto psicologico con un gruppo dalla tenuta mentale ballerina. Le strade da percorrere erano tre: proseguire con un allenatore come Marco Calvani, tecnico che ha portato una grande qualità del lavoro all’interno società, oppure cercare un nuovo allenatore o infine affidare la squadra ai due assistenti. Tre soluzioni che però non sono percorribili singolarmente, per questo siamo arrivati alla quarta: affidiamo la squadra a Federico Pasquini per i prossimi due mesi, ricordo a tutti che ha un contratto come general manager fino al 2020. In questo momento è la persona giusta perché conosce l’ambiente, conosce singolarmente i giocatori. Ci mettiamo tutti la faccia e cerchiamo di raddrizzare una stagione nata storta. La prima cosa da fare è questa e cercare di portare a casa il miglior risultato: ringrazio Federico per la disponibilità mostrata nel voler trovare una soluzione all’interno alla società. Sento il dovere e il piacere di ringraziare Marco Calvani per quanto dato in questo periodo, ritengo fosse l’allenatore ideale per approccio ed etica del lavoro, purtroppo arrivato nel momento sbagliato.»

«Non voglio fare il solito discorso del chi siamo e da dove veniamo – ha aggiunto Stefano Sardara -: sappiamo chi siamo e sappiamo anche che quando sono arrivato l’obiettivo era garantirci un futuro solido. Questa società si è ritagliata un posto e un ruolo all’interno della pallacanestro italiana e lo vogliamo mantenere. Attenzione, non siamo una club di blasone come possono essere altri, non abbiamo quei mezzi e quella storia, ma quello che ci siamo coltivati e zappati con le nostre forze non vogliamo metterlo in discussione o vanificarlo. Oggi abbiamo fatto uno step rispetto al passato, lo vogliamo consolidare rispetto a quanto successo: se non faremo i playoff va bene, lo accetteremo, ma prima voglio giocarmela fino all’ultimo minuto.»

Marco Calvani è apparso molto emozionato: «Buongiorno a tutti, faccio un passo indietro e vi do un flash del passato, quando venivo da avversario ed ero molto colpito dall’ambiente, dalla presenza e la partecipazione del pubblico, dal fatto che i tifosi sostenessero la squadra – ha esordio il coach dimissionario -. All’epoca mi domandavo se mai avrei avuto la fortuna di andare a Sassari. È successo e sapevo che difficoltà potessero esserci, arrivavo dopo un allenatore che aveva vinto tutto e avevo solo una strada da seguire: provare a vincere qualcosa o fare campionato di assoluta eccellenza. Così non è stato e c’è rammarico perché c’è stata la possibilità di giocarmi un bonus che non sono riuscito a sfruttare. Mi dispiace perché sarei rimasto qui 10 anni, chissà che un domani non ci possa essere un ritorno. Ringrazio tutti quanti, chi mi ha sostenuti e chi mi ha criticato che mi ha spronato a fare meglio, non avrei mai fatto una cosa del genere se non qui. Ma se sei circondato da persone speciali che ti trattato dimostrando un grande spessore umano gli devi rispetto; Stefano e Federico mi hanno sempre sostenuto anche dopo sconfitta toste come con Trento e Milano. Per me è stata un’assoluta spontaneità e naturalezza nel dare dimissioni. Mi dispiace davvero tanto – ha concluso Marco Calvani – di non essere riuscito a dare a questa piazza ciò che meritava».

Federico Pasquini.

Federico Pasquini.

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Il presidente della Dinamo Stefano Sardara.

Il presidente della Dinamo Stefano Sardara.

Bologna ha espugnato il PalaSerradimigni (85 a 91, primo tempo 45 a 40) e il coach della Dinamo Marco Calvani si è dimesso. Un girone fa, dopo la partita persa a Bologna, il presidente Stefano Sardara decise di esonerare il coach del “Triplete” Meo Sacchetti, arrivato a fine ciclo, ma risultati alla mano, emerge chiaramente che quella scelta non ha dato frutti positivi, con la squadra ancora più in difficoltà che rischia seriamente di non centrare neppure la qualificazione ai play-off scudetto.

«Prima di parlare della gara – ha detto a fine partita Marco Calvani – vi informo che ho chiamato il presidente e il manager e ho rassegnato le dimissioni, perché credo che nel tempo in cui sono stato qui abbia trovato persone splendide come Stefano Sardara e Federico Pasquini, – e cito loro due per citare tutti – che mi hanno sempre messo nelle condizioni di lavorare bene e di intervenire sul mercato, e siccome io la mattina voglio continuare a guardarmi allo specchio, devo rispetto a questa gente. Dimissioni è un vocabolo che non rientra nel mio scenario ma quando ci si trova davanti a persone oneste che hanno fatto tutto ciò che hanno fatto per la Dinamo e per Sassari, credo che il minimo che possa fare è essere onesto con loro e quindi se io sono il problema, mi tiro indietro. Ho comunicato questo al presidente, che ha preso atto di quello che io gli ho detto ma si è riservato di dare una risposta.»

La partita odierna è stata la fotografia di questa stagione della Dinamo, capace di momenti di gioco brillante ed efficace e, subito dopo, di cali di tensione improvvisi che vanificano tutto il lavoro svolto, favorendo le vittorie delle squadre avversarie.

Marco Calvani ha schierato inizialmente Petway, Mitchell, Logan, Akognon e Kadji; Giorgio Valli ha risposto con Pittmann, Vitali, Gaddy, Fontecchio e Odom. Bologna è partita meglio, trascinata da un super Pittman, in doppia cifra dopo soli tre minuti di gioco. È stato Kadji a sbloccare la Dinamo e a riportarla in parità dopo un parziale di 4-11 in favore degli ospiti. La Dinamo si è portata avanti con una tripla di Devecchi e una schiacciata di Alexander, che ha fatto esplodere il Palazzetto. Valerio Mazzola chiuso i primi 10’ con una tripla sul 26 a 24.

Nel secondo quarto, in evidenza Joe Alexander che ha messo a segno un break di 4 punti che ha permesso alla Dinamo di restare in vantaggio. Pittman ha firmato il -1 ma l’asse Mitchell-Alexander e un’ottima azione di squadra hanno riportato la Dinamo a un possesso pieno di distacco: 36 a 33. Dinamo avanti con Kadji e una tripla di David Logan e l’ultimo arrivato Akognon dalla lunetta ha chiuso il primo tempo con il massimo vantaggio sassarese +5: 45- a 40.

Al rientro dall’intervallo lungo la Dinamo ha allungato sul + 11 e la partita è sembrata incanalata a favore della Dinamo con Akognon, Logan e Alexander. Reazione bolognese con Fontecchio e Vitali: 56 a 51. Le triple di Akognon e Petway hanno tenuto a distanza Bologna ma poi Hasbrouk e Collins hanno piazzato due triple che hanno portato la squadra ospite al sorpasso.

La partita è filata via punto a punto, e Bologna ha chiuso il terzo quarto avanti di due punti: 65 a 67.

Nell’ultimo quarto la Dinamo ha reagito con orgoglio, con Mitchell, Akognon e Petway e la partita è tornata in parità a 2’41” dalla fine. Bologna ha piazzato un break di 5 a 1 e la Dinamo non è più riuscita a reagire, finendo col perdere ancora una volta davanti ai suoi tifosi, con il punteggio di 85 a 91.

La situazione è diventata assai critica e le dimissioni di Marco Calvani potrebbero portare ad una nuova svolta, dopo la fine del ciclo di Meo Sacchetti e la successiva mezza rivoluzione dell’organico.