25 April, 2024
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Vacanze già finite per la Dinamo, in campo alle 18.00 a Venezia contro i campioni d’Italia della Reyer. Interrotta la scorsa settimana ad Oldemburg, in Champions League, la serie positiva di sette vittorie consecutive tra campionato e Champions League, la squadra di Federico Pasquini si rituffa nel campionato, giunto alla 12ª giornata di andata della “regular season”.

La squadra è arriva in Laguna la mattina del giorno di Natale e si è messa subito al lavoro per preparare la sfida contro la formazione allenata da coach Walter De Raffaele, che si presenta davanti al proprio pubblico con la voglia di riscattarsi dalle recenti sei sconfitte consecutive.

«La sfida Tra Venezia e Sassari non è mai una partita normale; soprattutto quando si gioca così tanto e si vive di strisce positive e negative è evidente che l’approccio alla partita diventa decisivo – ha ammonito alla vigilia Federico Pasquini -. Una squadra come Venezia, reduce da sei sconfitte consecutive, giocando peraltro davanti al proprio pubblico, avrà sicuramente un approccio molto duro. Noi vogliamo mettere da parte Oldenburg e vogliamo esprimere quello che siamo stati negli ultimi due mesi. Detto questo da un punto di vista individuale si incontrano due squadre che hanno la possibilità di giocare grandi o piccoli: Venezia può giocare con Orelik da numero tre oppure aprire il campo mettendo dentro una formazione più leggera. Noi dovremo essere bravi a leggere la loro zona e i loro cambi difensivi, perché da un attacco bilanciato viene fuori una difesa bilanciata. Venezia ha la caratteristica di correre e attaccarti nei primi cinque secondi oppure aspettare e attaccarti negli ultimi cinque secondi per punirti.»

«Sassari è una delle squadre più in forma del campionato, che sta esprimendo al massimo il suo potenziale – ha detto il coach veneto Walter De Raffaele -. Gioca spesso con due piccoli, come Bamforth e Hatcher, e può contare su un centro dinamico come Jones che sta facendo bene. La squadra completa ha tanti giocatori che possono incidere sulla partita, penso a Randolph, e può facilmente cambiare assetto diventando più grande con Planinic. Quella con Sassari sarà una partita difficile perché è un avversario di qualità e per noi non è un momento positivo, ma noi dovremo fare di tutto per portarla a casa. Giochiamo nelle mura amiche e sappiamo che il nostro pubblico può essere un fattore; abbiamo diversi problemi di infortuni ma è inutile piangerci addossi. Dobbiamo trovare uno spirito combattivo e di grande energia – ha conclusoWalter De Raffaele – per fare un match intelligente e faremo di tutto per portare via i due punti.»

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Battuta anche Pistoia, 88 a 81, per la Dinamo è la settima vittoria consecutiva tra campionato e Champions League. L’incontro con la squadra toscana è stato molto equilibrato anche se la Dinamo ha sempre dato l’impressione di poterlo fare suo, fin dalle battute iniziali che l’hanno vista avanti di 8 punti sul 10 a 2 con una tripla di William Hatcher, poi 12 a 4 al 3′. Pistoia ha saputo reggere l’urto iniziale sassarese, tornando a -2 con una tripla di Fabio Mian al 6′, 15 a 13, a -1 al 10′ con una tripla di Cesare Barbon ed ha chiuso il primo quarto sotto di soli 3 punti (26 sa 23), riuscendo a tenersi a contatto con la Dinamo anche nel secondo quarto, nel corso del quale è andata anche avanti di 4 punti al 15′, 32 a 36, ed ha chiuso sul 43 a 41.

Nuovo tentativo di fuga della Dinamo nella seconda parte del terzo quarto con un canestro da fuori e tre triple consecutive di uno scatenato Scott Bamforth, 63 a 56 al 27′, e nuova reazione di Pistoia che con una tripla di Raphael Gaspardo è tornata ancora a -2: 63 a 61, prima del 65 a 61 del 30′ segnato da due tiri liberi di Dyshawn Pierre. In avvio di ultimo quarto, la Dinamo ha spiccato il volo, con una tripla di Dyshawn Pierre ed una di Marco Spissu (73 a 63); il vantaggio si è dilatato fino al +18 al 38′, 87 a 69, con quattro schiacciate di Shawn Jones, Dyshawn Pierre, Levi Randolph e ancora Dyshawn Pierre ed una tripla di Levi Randolph.

Nel finale la Dinamo ha smesso praticamente di giocare ma il vantaggio era talmente ampio che la vittoria non è mai stata in discussione e la squadra di Federico Pasquini ha incamerato la nuova vittoria, la settima consecutiva tra campionato e Champions League, che fa classifica ed anche convinzione nei propri mezzi che, a questo punto, è legittimo dirlo, sono davvero notevoli.

Prestazione superlativa, ancora una volta, di Scott Bamforth, nuovo fenomeno biancoblu, autore di 24 punti in 29′, 5/7 da tre, 4 rimbalzi, 5 falli subiti e 6 assist per un totale 28 di valutazione: altro protagonista un ottimo Dyshawn Pierre alla seconda doppia doppia consecutiva con 16 punti e 10 rimbalzi, 23 di valutazione. Doppia cifra anche per Shawn Jones (13 punti e 6 rimbalzi), Levi Randolph (11 punti e 3 assist). Ottima serata per William Hatcher, autore di 9 punti con il 100% al tiro e 4 assist.

Dinamo Banco di Sardegna 88 – Pistoia Basket 81

Parziali: 26-23; 17-18; 22-19; 23-20.

Progressivi: 26-23; 43-41; 65-61; 88-81.

Banco di Sardegna: Spissu 8, Bamforth 24, Planinic 4, Devecchi , Randolph 11, Pierre 16, Jones 13, Stipcevic, Hatcher 9, Polonara 3, Picarelli, Tavernari . All. Federico Pasquini.

Pistoia: Della Rosa, McGee 8, Kennedy 6, Barbon 3, Mian 14, Gaspardo 8, Onuoha, Bond 17, Magro 2, Moore 13, Ivanov 10. All. Vincenzo Esposito.

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La Dinamo Banco di Sardegna ritorna al PalaSerradimigni, dopo la grande impresa compiuta in Champions League in Turchia contro il Pinar (seguita ad altre cinque vittorie consecutive, tra campionato e Chamions, l’ultima sul campo della capolista Germani Brescia, fino a una settimana fa imbattuta), per affrontare The Flexx Pistoia, per l’undicesima giornata della regular season del campionato di A1 (inizio ore 20.45).

Sulla carta la Dinamo parte chiaramente favorita ma quella di questa sera, soprattutto per il momento in cui arriva, è una di quelle classiche partite ricche di insidie che possono nascondere pericolosissimi tranelli se non vengono affrontate con lo spirito giusto.

«Dobbiamo stare attenti a Pistoia per due ragioni fondamentali – ha ammonito alla vigilia coach Federico Pasquini – prima di tutto perché è una squadra che ha sempre battagliato e, superato il momento in cui aveva diversi infortuni, ha sempre giocato punto a punto partite molto valide, come per esempio quella di Venezia. In secondo luogo – in particolare nelle ultime due gare – da quando è arrivato Ivanov sono molto migliorati dal punto di vista della concretezza, hanno vinto in casa contro Torino e contro Pesaro. Ivanov dà molta profondità al loro attacco perché è bravo a prendere posizione sia sugli scarichi che nelle giocate che fanno direttamente per lui sotto canestro. Bisogna quindi fare molto lavoro su di lui e soprattutto molto lavoro sul perimetro, perché Moore oltre a fare il playmaker classico sta facendo moltissimo canestro da tre punti. A questo si aggiunge il rientro di McGee, che ha giocato già due partite, e domani me lo aspetto completamente a posto. Quando hai tre giocatori del genere sai che devi stare attento. Ci sono poi anche Mian, Gaspardo, Bond, che sono tutti giocatori che stanno facendo una buonissima stagione, per cui dobbiamo essere assolutamente bravi a tirare fuori tutto quello che abbiamo a livello di energie mentali e fisiche per portare a casa la gara.»

«Dobbiamo sicuramente ancora migliorare molto – aggiunge Federico Pasquini -, ci deve essere la capacità di limare alcune cose sia in difesa sia in attacco, dobbiamo riuscire a portare su tutti i quaranta minuti sempre un certo livello di qualità, senza fermarci, andando oltre. Per il resto mi porto dietro il fatto che abbiamo avuto tanta personalità, siamo stati sempre molto consistenti e capaci di fare la partita da subito, decidendo noi i ritmi e senza andare mai in ansia quando l’avversario si avvicinava. Questi sono un po’ i flash che mi porto nella testa di questi ultimi dieci giorni.»

«Nello sport si impiega tantissimo ad acquisire un livello di equilibrio e positività. A questo si arriva grazie al lavoro e ci puoi impiegare un secondo a tornare ad essere la squadra in cui non funziona nulla. Quello che mi interessa è che riusciamo ad essere molto equilibrati e razionali, capendo che non si è fatto nulla ma quello che è stato raggiunto è stato possibile grazie al lavoro. Avevo detto che questa squadra aveva bisogno di tempo, perché giovane e perché con tanti infortuni – conclude Federico Pasquini – e ora si è visto che nel momento in cui siamo stati al completo e dopo tre mesi di lavoro sono venute fuori le potenzialità, anche se dobbiamo motivarci sempre di più.»

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La Dinamo Banco di Sardegna non si ferma più. Dopo aver espugnato il campo dell’imbattuta capolista del campionato Germani Brescia, questa sera ha violato anche quello della squadra turca del Pinar Karsiyaka, vicecapolista del girone di Champions League, con il netto punteggio di 79 a 70, primo tempo 39 a 35 (all’andata la Dinamo perse al PalaSerradimigni di un solo punto). Per la Dinamo è la sesta vittoria consecutiva tra campionato e Champions League.

La Dinamo ha controllato la partita dall’inizio alla fine, chiudendo il primo quarto avanti di 6 lunghezze, 18 a 12, trascinata da un grande Dyshawn Pierre, andando al riposo sul 39 a 35 e controllando con autorità tutti i tentativi di reazione della squadra turca, con altri due parziali favorevoli, 19 a 16 e 21 a 19, per il 79 a 70 finale.

Miglior realizzatore della Dinamo è stato anche oggi Scott Bamforth, autore di 19 punti in 31′ (4 su 7 da 2 punti, 3 su 7 da 3 punti e e 2 su 3 ai tiri liberi, 4 rimbalzi e 4 assist) in doppia cifra anche Dyshawn Pierre (17 punti), Achille Polonara (13) e Shawn Jones (13). In leggera crescita Rok Stipcevic che si sta riprendendo lentamente dopo la lunga assenza per infortunio (oggi Federico Pasquini gli ha concesso 11 minuti) ed è andato a referto con un tiro libero.

 

 

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E’ una Dinamo Banco di Sardegna in forma e carica di entusiasmo, dopo le ultime vittorie conquistare in campionato e in Champions League. quella che alle 19.15 sfida la capolista Germani dell’ex Brian Sacchetti, a Brescia.

La squadra lombarda è la grande rivelazione di questo avvio di stagione, letteralmente dominato, con 9 vittorie in 9 partite. Oggi la squadra della presidentessa Graziella Bragaglio cerca la “decima” ma per centrare il prestigioso traguardo, dovrà fermare una Dinamo capace di qualsiasi risultato, contro qualsiasi avversario.

La sfida della 10° giornata siglerà un altro importante traguardo: per il capitano Jack Devecchi, bandiera del club biancoblu con le 12 stagioni consecutive in Sardegna, record nella massima serie, che giocherà la partita numero 500 in maglia Dinamo. Un record destinato a crescere ancora, considerato che ad inizio stagione il capitano ha rinnovato il contratto fino al 2024, praticamente a vita, considerato che oggi ha 32 anni e mezzo.

«Giochiamo contro una squadra prima in classifica che non ha mai perso, quindi non bisogna parlare dei singoli giocatori ma del sistema squadra che si è creato. Quello di Brescia è un sistema in cui qualsiasi tipo di giocata sia offensiva sia difensiva viene fatta con grande fiducia e lucidità, a livello difensivo hanno l’abilità di giocare sia a uomo sia a zona 3-2 in tutti i modi, soprattutto con la capacità di adattarsi sulla base delle caratteristiche degli avversari. Bisogna essere bravi a leggerla ma neanche fermarsi troppo, è il concetto su cui tolgono ritmo della partita e dettano il loro – ha ammonito alla vigilia coach Federico Pasquini -. Siamo pronti per una sfida di questo genere, vogliamo vedere a che livello siamo, vogliamo andare avanti in questa crescita costante a prescindere dai risultati positivi che abbiamo ottenuto. A prescindere dal valore di Brescia vogliamo pensare a noi stessi, perché in questo momento è importante andare avanti su questa strada.»

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La Dinamo cresce anche in Europa. La squadra di Federico Pasquini ha confermato oggi di essere in grande crescita e in fiducia, andando a vincere in Siberia, sul campo dell’Enisey Krasnoyarsk, con il punteggio di 75 a 65 (primo tempo 42 a 34).

Pierre e compagni hanno fatto capire subito quali fossero le loro intenzioni, con un primo quarto brillantissimo con un parziale iniziale di 16 a 0 che al 10′ li ha visti avanti di ben 11 lunghezze: 26 a 15. In grande evidenza Pierre, autore di due triple pesantissime. Nel secondo quarto l’Enisey si è riportata in partita con un break di 12 a 4, ad un solo possesso di distanza, ma la Dinamo non s’è disunita, e con Jones ed il duo Planinic-Pierre è tornata avanti di 8 lunghezze al termine del primo tempo: 34-42.

In avvio di secondo tempo è stato Shawn Jones a trascinare la squadra sassarese, portandosi ad un bottino personale di 16 punti, ed il vantaggio è cresciuto al 30′ a +12: 48 a 60. L’ultimo quarto ha visto la squadra siberiana tentare di riavvicinare la Dinamo che è stata però brava a respingere ogni tentativo e a chiudere con un punteggio netto: 75 a 65. Per la Dinamo è la seconda vittoria esterna in Champions dopo quella di Murcia, ed ora la qualificazione alla fase successiva è più vicina.

«Abbiamo fatto una buona partita, era importante l’approccio all’inizio del match e poi è stato fondamentale disinnescare la loro inerzia quando hanno reagito, perché quando prendono il ritmo sono davvero pericolosi – ha commentato Federico Pasquini -. Siamo stati bravi a riprendere il controllo della partita, con una buona difesa, muovendo bene la palla in attacco e costruendo dei buoni tiri. Abbiamo mantenuto bene il controllo anche nel secondo tempo, con un’ottima mentalità da parte di tutti, che hanno lavorato duro per vincere questa che era una gara importantissima per andare avanti in questa competizione.»

Sabato la Dinamo si rituffa nel campionato, con una trasferta molto difficile, sul campo dell’imbattuta capolista Germani Brescia dell’ex Brian Sacchetti.

Enisey Kranosnoyarsk 65 – Dinamo Banco di Sardegna 75.

Parziali: 15-26; 19-16; 14-18; 17-15.

Progressivi: 15-26; 34-42; 48-60; 65-75.

Enisey Krasnoyarsk: Dowdell 12, Hilliard 13, Gudumak 2, Liutych 7,  Rebec 4, Zavoruev 8, Zakharov 7, Ellis 5, Braimoh 5, Pavlov, Kanygin 2, Mitusov. All. Oleg Okulov.

Banco di Sardegna: Spissu, Gallizzi, Bamforth 14, Planinic 11, Devecchi, Randolph, Pierre 17, Jones 16, Hatcher 12, Polonara 5, Picarelli, Tavernari. All. Federico Pasquini.

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Dopo la pausa di due settimane determinata dagli impegni della Nazionale di Meo Sacchetti, riparte il campionato di A1 e la Dinamo scende in campo alle 21.05 al PalaSerradimigni contro la New Basket Brindisi di coach Sandro Dell’Agnello .

Questa sera sarà fondamentale ripartire da quanto fatto due settimane fa contro Varese, dopo la vittoria di Champions League con la squadra israeliana dell’Holon.

«Giochiamo contro una squadra che nelle ultime partite, le due vittorie con Avellino e Bologna e anche nella sconfitta a Pesaro dove sono stati avanti per gran parte del match, hanno difeso molto bene a zona e corso tanto in contropiede – ha detto alla vigilia coach Federico Pasquini -. Dovremo essere bravi ad attaccare la loro zona e fermare la transizione perché specie con il loro playmaker Moore hanno grande qualità e capacità di correre e trovare soluzioni di tiro rapide, chiudendosi poi a zona e sfidandoti a tirare. Non dovremo permettergli di dettare il ritmo, seguendo il nostro.»

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Rinfrancata nel morale, oltre che nella classifica, dalla brillante vittoria conquistata quattro giorni fa contro l’Hapoel Holon nella sesta giornata della prima fase della Champions League, la Dinamo Banco di Sardegna torna in campo questa sera sul campo della Pallacanestro Varese, per l’ottava giornata della regular season del campionato di A1. William Hatcher e compagni hanno l’obbligo di vincere, per rilanciarsi anche in campionato, dopo le ultime due sconfitte seguite alla grande vittoria ottenuta sull’Olimpia Milano.

«Varese in questo momento è una squadra che in casa esprime una pallacanestro estremamente interessante – ha spiegato coach Pasquini nella conferenza stampa della vigilia -. È una squadra che vive un ottimo stato sia fisico sia mentale, pur essendo un gruppo nuovo ha raggiunto un equilibrio tecnico-tattico abbastanza rapidamente con il ritmo che dà Wells alla partita, la qualità di Waller e Okoye sul perimetro. Ma anche quelli di cui si parla di meno tipo Ferrero, Pelle, Hollis, sono tutti giocatori pronti. Sappiamo che sarà una partita estremamente dura e dovremo essere bravi ad avere un approccio forte perchésoprattutto a Masnago – loro aggrediscono subito con  difesa molto fisica e attacco veloce, rapido, di contropiede – ha concluso Federico Pasquini -, per cui sarà una partita tosta ma siamo pronti.»

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La Dinamo ritorna alla vittoria in Champions League e dà un calcio alla crisi che, dopo quattro sconfitte consecutive (due in campionato e due in Champions League), aveva portato alle dimissioni di Federico Pasquini, respinte sia dalla società sia dai giocatori.

Ieri sera, contro la squadra israeliana dell’Hapoel Holon, s’è vista un’ottima Dinamo, una squadra che, ancora priva dell’infortunato Rok Stipcevic, sul campo ha dato le risposte che sia il coach, sia la società e tutto l’ambiente, aspettavano.

La Dinamo s’è imposta con autorità fin dal primo quarto, chiuso con un vantaggio di ben 12 lunghezze, 26 a 14, trascinata da uno straripante Achille Polonara, autore di 3 triple e dalla concretezza di Scott Bamforth e Darko Planinic. Anche nel secondo quarto la Dinamo ha continuato a segnare tanto ma ha trovato un’Hapoel Holon più determinata che ha realizzato ben 30 punti in 10′ e s’è riportata a -7 all’intervallo lungo.

Nel secondo tempo la Dinamo ha sofferto il ritorno israeliano, è affiorato qualche errore dettato soprattutto dal timore di vanificare tutto quanto fatto di buono fin lì, è l’Hapoel Holon è arrivata fino a cinque punti. E’ stato proprio in quei momenti che la Dinamo ha dimostrato carattere, reagendo con decisione e riallungando già al 30′, sul 75 a 65, per poi riprendere in mano il match nell’ultimo quarto, nel quale non ha mai lasciato spazio all’Hapoel Holon, finendo per sfiorare quota 100, con un margine di ben 14 punti, 98 a 84, importante anche in prospettiva di un’eventuale differenza canestri con il match di ritorno in Israele.

A livello individuale, hanno brillanto quasi tutti: Achille Polonara, a referto con 16 punti e 8 rimbalzi; Scott Bamforth (15 punti, 6/8 da due e 9 assist); William Hatcher (10 punti e 8 assist); Dyshawn Pierre (16 punti, 4 rimbalzi e 4 assist). Bene anche Shawn Jones (12 punti) e Marco Spissu, autore di due triple pesantissime nella fase in cui l’Hapoel Holon ha tentato la rimonta.

«Mi interessava avere un approccio molto duro dal punto di vista difensivo per cambiare il ritmo al loro attacco, che ha tanti punti nelle mani – ha commentato a fine match Federico Pasquini -. Abbiamo fatto un ottimo primo quarto a livello difensivo, poi alla fine del secondo quarto abbiamo perso un po’ di concentrazione e serenità quando ci hanno segnato 18 punti. Siamo stati però bravi a dare un altro strattone importante a livello difensivo nel terzo quarto, controllando la gara e soprattutto abbiamo giocato una partita estremamente intelligente cercando di raggiungere tutti i punti di riferimento in attacco che volevamo avere a seconda delle loro caratteristiche. Sono molto contento e credo che quando rientrerà Rok e dopo il turno di riposo – ha concluso il coach sassarese – potremo davvero continuare a lavorare bene e con la necessaria serenità.»  

Dinamo Banco di Sardegna 98 – Hapoel Holon 84

Parziali: 26-14; 25-30; 24-21; 23-19.

Progressivi: 26-14; 51-44; 75-65; 98-84,

Dinamo Banco di Sardegna: Spissu 6, Gallizzi, Bamforth 15, Planinic 16, Devecchi 3, Randolph 2, Pierre 16, Jones 12, Hatcher 10, Polonara 18, Picarelli, Tavernari. All. Federico Pasquini.

Hapoel Holon: Walden, Colman 3, Blatt 13, Mor, Pnini 17, Alexander12, Harrush, Zach, Thomas 18, Rice 21. All. Dan Shamir.

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Alle 20.30 la Dinamo scende in campo, al PalaSerradimigni, contro la squadra israeliana dell’Hapoel Holon, per la sesta giornata di regular season di Basketball Champions League. L’impegno odierno arriva tre giorni dopo la sconfitta casalinga subita con l’Orlandina di Capo d’Orlando in campionato, al termine della quale Federico Pasquini ha rassegnato le dimissioni, respinte sia dalla società sia dai giocatori. Nell’ambiente biancoblu c’è una grande voglia di ripartire e riscattarsi dai recenti risultati (quattro sconfitte consecutive, due di campionato, due di Champions League).

Oggi la Dinamo è obbligata a vincere, se vuole tenere in piedi la possibilità di qualificarsi per la fase successiva, considerato che in classifica occupa l’ultimo posto, con 2 soli punti, in compagnia proprio dell’Hapoel Holon.