19 April, 2024
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La Dolomiti Energia Trentino s’è aggiudicata la prima sfida dei quarti di finale dei play-off scudetto con la Dinamo Banco di Sardegna (65 a 55, primo tempo 27 a 26).

Dopo un primo tempo equilibrato (16 a 15 per i padroni di casa al termine del primo quarto, vantaggio di cinque lunghezze per la Dinamo 21 a 16 e 27 a 26 all’intervallo lungo), la squadra di Maurizio Buscaglia ha preso il largo con un terzo quarto letteralmente dominato, concluso con un parziale di 25 a 8 che ha segnato il resto del match. La Dinamo, infatti, chiuso il terzo quarto sotto di ben 18 punti, 52 a 34, hanno provato a reagire ma con la determinazione che sarebbe stata necessaria per compiere il miracolo e Gara1 è andata così in archivio con il punteggio di 65 a 55.

Federico Pasquini ha recuperato Trevor Lacey è lo ha lanciato subito nella mischia nel quintetto iniziale con David Bell, Jack Devecchi, Brian Sacchetti e Tau Lydeka. Alla fine ha giocato 20 minuti, andato a segno solo una volta da due punti, segno evidente di una condizione ancora da rifinire. I migliori nella Dinamo sono risultati Gani Lawal (9 punti in 19 minuti, 3 su 5 da 2 punti, 3 su 3 ai tiri liberi, 11 rimbalzi, 1 stoppata, 16 di valutazione finale) e Brian Sacchetti (1 punto in 25 minuti, 1 su 2 ai tiri liberi, 9 rimbalzi, 2 assist, 11 di valutazione).

«La disamina della partita è abbastanza semplice – ha commentato alla fine Federico Pasquini -. Nei primi due quarti abbiamo rispettato il piano partita, ovvero fare in modo di togliere ritmo offensivo e possibilità di correre ai nostri avversari, che è la cosa che Trento fa meglio. All’intervallo eravamo pari ma dovuto alle tante palle perse e tanti errori al tiro in situazioni di gioco in cui generalmente facciamo canestro. Poi nel terzo quarto, sul 36-32 del 25’, abbiamo avuto purtroppo tre possessi offensivi e tre difese che hanno acceso il loro ritmo, e loro su questo ritmo diventano devastanti perché fanno valere il loro potere fisico. Noi ci siamo disuniti, abbiamo mosso poco la palla e in un amen ti trovi sotto di 20 punti che, in una partita con un punteggio basso come questa, sono tanta roba. È la prima partita di una serie di playoff, l’unica cosa fa dare è ragione sugli errori, resettare e tornare qua dopodomani più pronti di stasera.»

Aquila Trento 65 – Dinamo Sassari 55

Parziali: 15-16; 12-10; 25-8; 13-21.

Progressivi: 15-16; 27-26; 52-34; 65-55.

Dolomiti Energia Trento. Sutton 9, Bernardi, Craft 7, Forray 5, Conti, Flaccadori 8, Lovisotto, Gomes 17, Hogue 12, Lechtaler, Shields 7. Coach. Maurizio Buscaglia.

Dinamo Sassari. Bell 10, Lacey 2, Devecchi 2, D’Ercole 6, Sacchetti 1, Lydeka 9, Savanovic 9, Stipcevic 7, Lawal 9, Monaldi, Lighty, Ebeling. Coach. Federico Pasquini.

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Alle 20.45 la Dinamo banco di Sardegna inizia a Trento, contro la Dolomiti Energia di Maurizio Buscaglia, la nuova avventura nei play-off scudetto, per il settimo anno consecutivo.

I biancoblu di Federico Pasquini affrontano la squadra trentina nei quarti di finale proprio come due anni fa, quanto sotto la guida di Meo Sacchetti trasformarono quell’esperienza nell’inizio di una straordinaria cavalcata verso il primo scudetto della storia sassarese, al quale aggiunsero la conquista di Coppa Italia e Supercoppa per un triplete da favola.

L’approccio alla prima sfida di stasera al PalaTrento sarà fondamentale, perché l’aver perso l’ultima partita della “regular season” a Caserta e, conseguentemente, il quarto posto, pone la Dinamo nella condizione obbligata di vincere almeno una partita in trasferta, preferibilmente quella odierna o quella di domenica sera, per poter poi decidere la qualificazione alle semifinali con due vittorie al PalaSerradimigni.

Federico Pasquini ritrova Trevor Lacey, ormai recuperato al 100% dopo l’infortunio che lo ha costretto a saltare la parte finale della “regular season” ed ha quindi tutti i giocatori a disposizione.

Questa sera inizia un campionato nuovo, come ha spiegato coach Federico Pasquini nell’incontro con i giornalisti di mercoledì, alla vigilia della partenza per il Trentino: quanto fatto finora si resetta e inizia un campionato a sé stante, fatto di sfide, rivalità, emozioni, vibrazioni uniche e intense.

«Inizia la parte più bella della stagione, quella per cui si lavora dieci mesi e non si vede l’ora di partire, con un ritmo incredibile fatto da tantissimi stati d’animo particolari. In questo quadro, fa più strada che riesce a mantenere più lucidità e razionalità e chi ha la capacità di resettare dopo ogni partita, che sia una vittoria o una sconfitta – ha commentato Pasquini in conferenza stampa -. Questa è la storia dei playoff, la storia bellissima dei playoff, per cui penso che alla fine la differenza la farà la capacità di recuperare tra una partita e l’altra e la capacità di intervenire sui dettagli nel poco tempo che si avrà tra una partita e l’altra. Ci arriviamo abbastanza bene, perché a parte l’episodio di Caserta la squadra è reduce da un periodo buono, in cui ha fatto ottimi risultati e soprattutto ha dimostrato di essere una squadra vera, e penso che questo nei playoff permetta di partire sempre in una condizione di vantaggio. Sappiamo chi è Trento, una squadra che nel girone di ritorno ha fatto 12 su 15 non a caso, una squadra che ha un’energia fisica incredibile, con una presenza a rimbalzo offensivo disarmante. È un gruppo che gioca una pallacanestro leggera, fatta di entusiasmo e di tanta fiducia data da questi risultati. Dobbiamo essere bravi – ha concluso Federico Pasquini – a portare la gara sui nostri ritmi e a giocare come abbiamo fatto un mese fa.»

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La Dinamo Banco di Sardegna ha chiuso la regular season con una sconfitta a Caserta (77 a 70, primo tempo 37 a 42) ed accede ai play-off scudetto da 5ª, scavalcata dalla Dolomiti Energia Trentino. Venerdì, a Trento, è in programma la prima trasferta dei quarti di finale che prevedono per la squadra di Maurizio Buscaglia, impostasi ieri al fototofinish in rimonta sulla Sidigas Avellino per 77 a 75, il vantaggio del fattore campo nell’eventuale bella.

La Pasta Reggia Caserta, nonostante sia scesa in capo senza interessi di classifica, avendo acquisito la salvezza in anticipo e, non avendo più possibilità di inserirsi nel discorso play-off, ha onorato l’impegno come meglio non avrebbe potuto. L’avvio di partita è stato favorevole ai padroni di casa con un parziale di 9 a 0, mala Dinamo ha reagito bene ed è rientrata in partita, trascinata da Gani Lawal e Josh Carter, riuscendo a chiudere il primo quarto avanti di un punto, 18 a 19, ed è andata al riposo dell’intervallo lungo avanti di cinque punti: 37 a 42.

Nel terzo quarto la Pasta Reggia ha piazzato un parziale di 21 a 11, arrivando ad un vantaggio di 12 punti e tutti gli sforzi fatti nel finale non sono stati sufficienti alla Dinamo per rimettersi in carreggiata ed aggiudicarsi i due punti ai quali tanto ambiva per chiudere la regular season al quarto posto.

Nella Dinamo il migliore, ancora una volta, è stato Rok Stipcevic, in campo per ben 36 minuti, il migliore tra i suoi con 20 punti, 7 rimbalzi e 6 assist per un totale 30 di valutazione. Doppia doppia a referto anche per Gani Lawal con 12 punti e 11 rimbalzi, ottimo apporto dalla panchina anche di un ispirato Josh Carter, con 14 punti, 4 su 7 da tre, 3 rimbalzi e 3 assist, bene anche Brian Sacchetti (9 punti e 5 rimbalzi). Importante approccio alla sfida di Lollo D’Ercole, autore di due triple in un momento topico del match.

«Complimenti a Caserta perché hanno onorato il campionato e fatto un’ottima partita – ha commentato a fine partita il coach sassarese Federico Pasquini -. Noi abbiamo fatto la peggior partita dell’anno, e quando è così l’unico responsabile è l’allenatore. Siamo arrivati vuoti e sono responsabile di questa debacle, siamo stati poco squadra e molti individui e quando sei molto scollegato da un giocatore e l’altro la responsabilità è di chi li mette in campo. Detto questo giriamo pagina, abbiamo quattro giorni e mezzo per preparare gara1 di playoff a Trento. Sarà importante tirare una riga su quanto successo stasera, sicuramente domani guarderemo il video per capire quello che non è andato. Ho le idee abbastanza chiare – ha concluso Federico Pasquini – e sono estremamente ottimista che saremo pronti e protagonisti nel nuovo campionato che inizia venerdì.»

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Alle 20.45 la Dinamo in campo al PalaMaggiò di Caserta per l’ultimo match di regular season. Ai biancoblu serve una vittoria per chiudere al 4° posto e garantirsi il vantaggio del fattore campo nell’eventuale bella nel primo turno dei play-off scudetto con la quinta classificata.

La squadra allenata da Sandro Dell’Agnello ha cambiato profondamente volto rispetto al girone di andata e, pur avendo conquistato la salvezza con alcune giornate di anticipo, questa sera scenderà in campo con la volontà di chiudere la stagione al meglio di fronte al proprio pubblico.

«Sarà una partita tosta, l’ultimo test prima dei playoff ma ci fa bene che ci attenda un test così complicato – ha commentato coach Federico Pasquini nella conferenza stampa della vigilia -. È una situazione dove giocare contro una squadra che è leggera mentalmente ma spinta dalla voglia del voler finire bene fa sì che abbiano l’energia giusta per metterci in difficoltà e misurare il nostro valore. Vogliamo andare a Caserta per finire il nostro lavoro, chiudendo tra le prime quattro del campionato. Dalla prossima settimana poi si giocherà un’altra pallacanestro.»

«Quella di oggi è l’ultima partita davanti al nostro pubblico – ha detto da parte sua Sandro Dell’Agnello -. Questo basta per farci mettere il massimo dell’impegno possibile anche se di fronte avremo una squadra importante come la Dinamo Sassari che verrà a giocarsi il quarto posto. Ma noi vogliamo chiudere bene con una vittoria a prescindere da tutto.»

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La Dinamo Banco di Sardegna alle 20.45 affronta al PalaSerradimigni l’Umana Reyer Venezia in un antipasto dei playoff, nella penultima giornata della “regular season”.

La squadra sassarese ha approfittato della mini pausa per lavorare con intensità in vista dei playoff scudetto che disputeranno per il settimo anno di fila. Oggi e la prossima settimana a Caserta, i biancoblu cercheranno di chiudere nella migliore posizione possibile in ottica griglia playoff.

L’Umana è arrivata lunedì in Sardegna direttamente da Tenerife, dove ha chiuso al quarto posto della Final Four di Basketball Champions League: nonostante l’intenso week end però gli uomini di coach Walter De Raffaele, al secondo anno sulla panchina orogranata, sono pronti a dare battaglia sul parquet ai biancoblu.

«Sappiamo di dover seguire la via del girone di ritorno, dobbiamo pensare a vincere, a continuare la scalata, poi vedremo cosa diranno i campi nell’ultima giornata, ci teniamo a chiudere tra le prime quattro e dobbiamo ragionare consapevoli di essere padroni del nostro destino – ha detto coach Federico Pasquini in conferenza stampa -. Contro Venezia dobbiamo pensare a vincere e basta. Conosciamo bene la Reyer, è una squadra lunga e profonda che, anche se ha disputato la Final Four ed è arrivata ieri direttamente da Tenerife, sarà pronta per giocare domani, avendo sfruttato bene la profondità del suo roster con minutaggi molto diluiti.»

Lorenzo D’Ercole.

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A Torino la Dinamo va sotto di 21 al 22° minuto, teme la disfatta ma reagisce, rimonta e travolge l’Auxilium con un finale straordinario: 87 a 79 (55 a 30 nel secondo tempo!). Per la squadra di Federico Pasquini è la quinta vittoria consecutiva. La sconfitta taglia fuori forse definitivamente l’Auxilium dai play-off scudetto.

I padroni di casa sono partiti forte, trascinati da Wilson, White e Alibegovic, ed hanno chiuso il primo tempo avanti di 17 punti. Una Dinamo impacciata, imprecisa al tiro, ha avuto in un ispirato Josh Carter, determinante per lunghi tratti con tre triple pesantissime, il solo uomo in grado di tenere testa agli scatenati avversari.

Al rientro dall’intervallo lungo, la Dinamo è apparsa ancora in grande difficoltà, il suo ritardo è cresciuto fino al -21, ma è stato a quel punto che la partita è cambiata, con una Dinamo improvvisamente reattiva, ermetica in difesa, più presente ai rimbalzi ed implacabile al tiro, soprattutto con uno scatenato Gani Lawal (17 punti, 7 su 8 da due punti, 3 su 3 ai tiri liberi, 6 rimbalzi, 1 stoppata, 1 assist, 21 di valutazione), autore di tre schiacciate consecutive su assist ispiratissimi di Rok Stipcevic, per tutto il primo tempo in ombra e con i ritrovati David Bell e Dusko Savanovic.

Nel terzo quarto la Dinamo ha inflitto l’Auxilium Torino un parziale di 27 a 14, riportandosi a – 4 (63 a 59), ma è stato l’ultimo quarto quello che ha segnato la differenza, con una Dinamo praticamente inarrestabile, altro parziale schiacciante di 28 a 16, per il risultato finale di 87 a 79.

L’importanza della vittoria va al di là dei 2 punti acquisiti in classifica, con la conferma del quarto posto, alle spalle di Milano, Venezia e Avellino, perché è il chiaro segnale di una squadra viva, mai doma anche nelle situazioni più difficili, come aveva dimostrato già in Coppa Italia, arrivando a contendere in finale il trofeo a Milano fino a pochi minuti dalla fine.

«Abbiamo fatto i primi due quarti mosci, non eravamo pronti e subivamo tutti gli uno contro uno, in una condizione dove tutto diventava semplice per Torino mentre noi eravamo non intensi e non presenti – ha detto Federico Pasquini -. Non so se fosse colpa di una scarsa concentrazione o merito della bravura di Torino nell’aggredirci. All’intervallo è cambiato tutto, siamo tornati duri, precisi, abbiamo fatto 20’ di grande energia e grande presenza, abbiamo mischiato le carte a livello difensivo con la zona adattata e li abbiamo fatti pensare. Da lì essendo duri a livello difensivo abbiamo trovato la possibilità di correre di più, prendendo più tiri aperti e più gioco dentro-fuori. Alla fine l’abbiamo girata e l’abbiamo vinta, è la quinta in fila – ha concluso il coach sassarese -: sono molto soddisfatto dei ragazzi, abbiamo fatto uno step in avanti vincendo contro una squadra di grande livello.»

Fiat Torino 79 – Dinamo Sassari 87

Parziali: 19-14; 30-18; 14-27; 16-28.

Progressivi: 19-14; 49-32; 63-59; 79-87.

Fiat Torino: Wilson 20, Harvey 8, White 18, Parente 2, Alibegovic 11, Poeta 8, Cuccarolo, Hollins 3, Okeke 6, Mazzola 3, Vitale, Crespi. Coach. Frank Vitucci.

Dinamo Sassari: Bell 15, Devecchi , D’Ercole, Sacchetti 6, Lydeka 9, Savanovic 12, Carter 11,  Stipcevic 10, Lawal 17, Lighty 7, Ebeling, Monaldi. Coach: Federico Pasquini.

Josh Carter.

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La Dinamo Banco di Sardegna inizia questa sera al PalaRuffini di Torino, alle ore 18.15, il rush finale che porta ai play-off scudetto, con la ferma determinazione di concludere la “regular season” nella miglior posizione possibile, consapevole di quanto questo sia importante per alimentare i sogni. Attualmente al quarto posto in classifica con 32 punti, Stipcevic e compagni cercheranno di conservare questa posizione e possibilmente di migliorarla, considerato che il terzo posto, occupato dalla Sidigas Avellino dell’ex David Logan è lontano solo due punti (e oggi rischia a Capo d’Orlando, contro la squadra dell’altro grande ex Dinamo, Drake Diener) e che a quattro punti, al secondo posto, c’è l’Umana Reyer Venezia, unica squadra italiana qualificata per le Final Four di Champions League, dopo l’eliminazione della Dinamo ad opera del Monaco.

Nella 13ª giornata del girone d’andata, al PalaSerradimigni, contro la squadra allenata di Frank Vitucci, oggi ancora in corsa per i playoff, non ci fu partita, con la Dinamo che travolse la squadra piemontese per 96 a 64, con una straordinaria prestazione nel secondo tempo, chiuso con un parziale di 54 a 33. I piemontesi arrivano all’appuntamento odierno reduci da tre sconfitte consecutive ma la squadra di Federico Pasquini è consapevole di incontrare comunque una squadra temibile, nonostante le pesanti assenze di Washington e Wright.

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La Dinamo supera anche l’Orlandina, 74 a 64 (primo tempo 33 a 38), conquista la quarta vittoria consecutiva e conserva il quarto posto in classifica. Dopo un avvio positivo (7-2 con Lighty, Sacchetti e Lydeka), la squadra di Federico Pasquini ha subito la crescita della squadra siciliana che con un parziale di 11 a 0 (in evidenza il grande ex Drake Diener, autore di 7 punti) ha capovolto il risultato ed è andata al riposo dell’intervallo lungo sotto di 5 punti (33 a 38). Nella seconda parte dell’incontro, la Dinamo è scesa in campo con energia e intensità, trascinata dalle triple di David Bell e Rok Stipcevic ad un parziale di 10 a 0 e, dopo una fase equilibrata, sono stati i canestri di Savanovic, Carter e Stipcevic a rompere l’equilibrio (decisiva la sua tripla che ha portato la squadra a + 6 nell’ultimo minuto e suo anche il tiro libero successivo che ha fissato il punteggio sul 71 a 64, spegnendo le ultime speranze dell’Orlandina). Il + 10 finale, raggiunto con una tripla di Dusko Savanovic, consente alla Dinamo di superare l’Orlandina anche nella differenza canestri dopo il -7 del girone d’andata (72 a 65 il 17 dicembre 2016 a Capo d’Orlando).

Protagonista assoluto della serata il solito Rok Stipcevic a referto con 20 punti (4/4 da due punti, 3/6 da tre punti, 3 falli subiti e 3 assist per 25 di valutazione). Doppia cifra e grande apporto dalla panchina di Josh Carter, a segno con 10 punti (3 su 3 da due punti, 3 rimbalzi ed una stoppata). Bene anche David Bell (8 punti e 2 assist), sue le bombe in avvio del secondo tempo che hanno suonato la carica ai biancoblu per risalire la china, e Tau Lydeka (7 punti e 8 rimbalzi), alla partita numero 500 da professionista. Tanta energia dal capitano Jack Devecchi: per lui 5 punti messi a segno nel momento più importante e la solita, instancabile, intensità in difesa.

«E’ stata la partita che immaginavo, dura e intensa, contro una squadra che non a caso occupa questa posizione in classifica, con una solidità difensiva davvero importante – ha commentato Federico Pasquini -. Noi nei primi due quarti siamo stati macchinosi a livello offensivo disunendoci un po’ dopo aver sbagliato tanti tiri aperti e in quella fase contro i loro cambi difensivi intestardendoci a voler dare la palla dentro senza essere aggressivi sul perimetro. All’intervallo, ho chiesto ai ragazzi di essere più aggressivi, specie nell’uno contro uno, lavorando sui piccoli per creare quegli extra possessi che poi ti permettono di creare dei tiri in ritmo. Tutto questo, ovviamente, è partito dalla difesa e dalla capacità di complicare qualunque loro tiro. Per cui dico, bravi i ragazzi a voltare pagina dopo l’intervallo, bravi a chiudere il terzo quarto 24 a 13 e bravi poi a controllare la partita nell’ultimo quarto e a concludere ribaltando il -7 dell’andata.»

Dinamo Banco di Sardegna Sassari 74 – Orlandina Betaland Capo d’Orlando 64

Parziali: 16-20; 17-18; 24-12; 17-14.

Progressivi: 16-20; 33-38; 57-50; 74-64.

Dinamo: Bitti, Bell 8, Devecchi 5, D’Ercole, Sacchetti 5, Lydeka 7, Savanovic 9, Carter 10,  Stipcevic 20, Lawal 6, Lighty 5, Ebeling, Monaldi. Coach: Federico Pasquini.

Orlandina: Galipo, Tepic 13, Iannuzzi 9, Laquintana, Nicevic, Delas 4, Diener 11, Donda, Ivanovic 15, Stojanovic 12, Berzins. Coach: Gennaro Di Carlo.

Rok Stipcevic.

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Drake Diener ai tempi della Dinamo.

La “regular season” del campionato di A1 entra nella fase decisiva, con le partite della quart’ultima giornata del girone di ritorno. La Dinamo Banco di Sardegna, galvanizzata dalla bella vittoria di Trento che l’ha fatta salire al quarto posto in classifica, a 2 soli punti dalla Sidigas Avellino e a 4 dall’Umana Reyer Venezia, affronta questa sera, alle 20.30, la Betaland Capo d’Orlando, formazione che ha 2 soli punti in meno in classifica e punta ad un buon piazzamento nella griglia per gli ormai imminenti play-off scudetto.

«Quella con l’Orlandina sarà una partita estremamente importante dal punto di vista della classifica – ha commentato coach Federico Pasquini nella conferenza stampa della vigilia -. Sappiamo che queste ultime quattro gare avranno un’importanza enorme, perché ci sono in palio ancora diverse posizioni disponibili nella griglia finale. È evidente, quindi, che quella contro la Betaland sotto questo punto di vista è una partita di importanza capitale. Il valore dell’avversaria è oggettivo, perché se dopo 26 partite è in questa posizione in classifica vuol dire che ha fatto davvero qualcosa di straordinario e importante. Basti pensare che nel girone di ritorno ha vinto tre partite su sei fuori casa, e le tre che ha perso le ha perse a Milano, Varese e Pistoia, squadre che in questo momento nelle sfide casalinghe sono fortissime. Di conseguenza sappiamo che ci aspetta una partita estremamente dura, dobbiamo arrivare pronti, concentrati da subito perché è un’avversaria con tanto talento e capacità.»

La scorsa estate il club siciliano ha costruito un roster che rappresenta il perfetto mix di esperienza e gioventù. In panchina c’è Gennaro Di Carlo, al secondo anno nelle vesti di head coach. In fase di costruzione della squadra il General Manager Giuseppe Sindoni e il club hanno puntato su tre pedine principali: l’ex di giornata ed indimenticato biancoblu Drake Diener, tornato in Italia dopo l’anno vissuto in Spagna con la maglia del Saragozza; Dominique Archie, ritornato in Sicilia dopo l’esperienza in Belgio; Bruno Fitipaldo, play uruguaiano. Quest’ultimo, dopo aver condotto la Betaland nel girone di andata, ha salutato tutti per andare al Galatasaray.

Federico Pasquini, purtroppo, dovrà fare ancora a meno di Trevor Lacey, infortunato. «Dobbiamo aumentare il playmakeraggio diffuso all’interno della squadra, trovando diverse soluzioni. E’ chiaro che è un giocatore non facile da sostituire  ma i ragazzi hanno lavorato bene e credo che riusciranno a sopperire all’assenza di Trevor anche questa volta».

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Federico Pasquini.

Jack Devecchi.

La Dinamo Banco di Sardegna affronta questa sera, alle 20.45, la sfida con la Dolomiti Energia Trento. Al PalaTrento Jack Devecchi e compagni affrontano i ragazzi di coach Maurizio Buscaglia che, dopo una striscia positiva di sei successi consecutivi che ha aperto il 2017, hanno scalato la classifica approdando al quarto posto. Sono due squadre in difficoltà quelle che si incontreranno sul parquet trentino: i padroni di casa si presentano, infatti, senza Devyn Marble e Filippo Baldi Rossi, fermati entrambi da infortunio. I sassaresi invece sono arrivati in Trentino senza Trevor Lacey, rimasto in Sardegna dopo l’infortunio alla mano.

Non c’è tempo però per i piagnistei, Sassari e Trento conoscono il valore del match e si affronteranno a viso aperto consapevoli che in palio c’è la permanenza nella zona alta della classifica: l’Aquila siede, infatti, al quarto posto a quota 30 punti, la Dinamo ha invece 28 punti ed è settima. Come sempre nei momenti di maggiore difficoltà tutta la squadra è chiamato a dare quel qualcosa in più sul parquet per sopperire alle assenze: lo sa bene coach Federico Pasquini che, all’antivigilia del match, aveva sottolineato come gli infortuni per la Dolomiti Energia potessero rappresentare una motivazione aggiuntiva per gli avversari. Ora tocca ai giganti biancoblu che sono chiamati a portare sul parquet energia e aggressività, dando tutti -nessuno escluso – il 100 per cento nei quaranta minuti, pronti a sbucciarsi le ginocchia in ogni singolo possesso.

«Andiamo a giocare una partita molto importante, come dice la classifica, contro una squadra che ha fatto qualcosa di incredibile al girone di ritorno – ha commentato Federico Pasquini nella consueta conferenza stampa pre partita -. Dipenderà molto da noi, da che approccio avremo alla partita e da come arriveremo: perché è chiaro che loro a livello di energia e di spinta che avranno in questo momento saranno pronti, visto che dovranno giocare anche per Marble e Baldi Rossi. Trento è una squadra che sta bene, ha atletismo e due-tre giocatori che possono scalare di una posizione dentro il campo e questa grande energia, questa capacità di giocare uno contro uno ha fatto sì che ognuno di loro all’interno di questo sistema abbia trovato la possibilità di giocare al meglio, di crescere molto rispetto al girone di andata. L’esempio su tutti è il playmaker, Aaron Craft, che sta giocando una grande pallacanestro rispetto ai tanti up&down dell’andata. Gli innesti di Sutton e Marble hanno dato alla squadra la possibilità di aprire il campo facendo crescere molto anche gli altri giocatori come Gomes e Flaccadori.»

Quella di stasera sarà la partita numero 255 di Brian Sacchetti in maglia Dinamo Banco di Sardegna: l’ala originaria di Moncalieri eguaglia il numero di presenze in biancoblu dello storico capitano Emanuele Rotondo.