29 March, 2024
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Martedì 22 gennaio, l’assessore degli Affari Generali, con delega ai flussi migratori, Filippo Spanu, nel corso di una conferenza stampa, che avrà inizio alle 10.30, farà il punto sui progetti della Regione per favorire l’inclusione dei richiedenti asilo alla luce delle novità scaturite dal nuovo Piano dell’accoglienza varato dalla Giunta. L’incontro con i giornalisti si svolgerà a Cagliari, nella sala riunioni dell’assessorato degli Affari Generali, in viale Trieste 190. Interverrà Silvana Tilocca, responsabile del Dipartimento di Prevenzione dell’ATS ASSL di Cagliari, che traccerà un primo bilancio delle azioni nell’ambito della tutela della salute dei migranti.

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Un paese che con grande generosità accoglie dentro i suoi confini oltre un milione di profughi in arrivo dal Sud Sudan, Repubblica Democratica del Congo, Burundi, Somalia, Ruanda ed Eritrea. È il caso dell’Uganda, grande un quinto meno dell’Italia con un Pil pro capite di 520 euro (cinquanta volte minore del Pil italiano) ma con la forza di un’ospitalità che lo contraddistingue. Di questo modello di cui si parla poco a livello internazionale si è discusso a Cagliari, all’Hostel Marina, nel corso di un incontro promosso dalla Regione a cui ha preso parte l’assessore degli Affari generali Filippo Spanu. La Sardegna ha stipulato con la regione ugandese del West Nile un patto di collaborazione con il quale si intende portare nel paese subsahariano, con il supporto dell’Enas e dell’Università di Sassari, buone pratiche nel campo dell’approvvigionamento idrico e del rimboschimento.

«Siamo di fronte a un paese che, nonostante i problemi, ha fatto da molti anni una scelta orientata all’accoglienza senza pregiudizi e con senso di apertura – ha detto Filippo Spanu – che è un grande esempio in tempi di rigida chiusura delle frontiere. Un caso che dovrebbe indurre a riflettere sulle scelte dell’Europa che invece vanno nella direzione opposta.»

L’assessore degli Affari generali ha anche ricordato che «con l’Uganda la Sardegna ha stipulato un accordo di collaborazione che supera il modello di cooperazione decentrata per andare incontro , in un rapporto da pari a pari, alle reali necessità di un territorio in difficoltà che deve far fronte a una presenza massiccia di persone provenienti da altri Stati africani. Abbiamo avviato il percorso, ora stiamo preparando i progetti che presto saranno sottoposti al vaglio delle strutture del ministero degli Esteri per ottenere i necessari finanziamenti».

All’incontro sono intervenuti Caesar Kotevu, dell’Ufficio Immigrazione del ministero degli Affari Esteri ugandese, il direttore e il vice direttore del giornale on line Africa Express Massimo Alberizzi e Cornelia Toelgyes. Caesar Kotevu ha spiegato che il modello ugandese mira ad aumentare l’autosufficienza delle due comunità: rifugiati e popolazione locale. Secondo Alberizzi e Toelgyes si tratta di un’esperienza che alla vecchia Europa, sempre più impaurita e ripiegata su sé stessa, dovrebbe servire come esempio.

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Domani, giovedì 17 gennaio, l’assessore degli Affari Generali Filippo Spanu, che ha la delega sui flussi migratori, nel corso di una conferenza stampa che avrà inizio alle 10.30, farà il punto sui progetti della Regione per favorire l’inclusione dei richiedenti asilo alla luce delle novità scaturite dal nuovo Piano per l’accoglienza varato dalla Giunta. L’incontro con i giornalisti si svolgerà, a Cagliari nella sala riunioni dell’assessorato degli Affari Generali, in viale Trieste 190. Interverrà Silvana Tilocca, responsabile del Dipartimento di Prevenzione dell’ATS ASSL di Cagliari, che traccerà un primo bilancio delle azioni nell’ambito della tutela della salute dei migranti.

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Domani, giovedì 17 gennaio, alle ore 10.45, nella sala Emilio Lussu a Villa Devoto a Cagliari, il presidente Francesco Pigliaru, gli assessori della Sanità e dell’Agricoltura, Luigi Arru e Pier Luigi Caria, ed i vertici dell’Unità di Progetto per l’eradicazione della Peste suina africana in Sardegna, illustreranno alla stampa gli ultimi importanti risultati raggiunti in questi mesi nell’ambito del contrasto alla PSA. Si farà anche il punto sull’incontro tenuto oggi a Bruxelles tra i rappresentanti dell’Unità di Progetto e del ministero della Salute e quelli della Sanità animale della Commissione europea. 

La conferenza stampa dell’assessore Filippo Spanu, inizialmente prevista domani nella sala riunioni dell’assessorato degli Affari Generali con inizio alle 10.30 sui progetti finalizzati all’inclusione dei richiedenti asilo, alla luce delle novità scaturite dal nuovo Piano dell’Accoglienza, è rinviata ai prossimi giorni.

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«Stiamo dando corso a tutti gli adempimenti amministrativi necessari per l’ingresso dei lavoratori dell’Associazione regionale allevatori Sardegna (Aras) all’interno dell’Agenzia Laore Sardegna. L’obiettivo è quello di dare avvio alle previste procedure selettive entro i primi dieci giorni del prossimo mese di marzo.»

Lo hanno detto gli assessori del Personale e dell’Agricoltura Filippo Spanu e Pier Luigi Caria che oggi hanno incontrato a Cagliari i lavoratori dell’Aras e i rappresentanti delle organizzazioni sindacali per fare il punto della situazione alla luce delle ultime positive novità che hanno caratterizzato una vicenda che dopo 10 anni ha trovato una soluzione.

Gli esponenti della Giunta hanno ribadito che «è stato raggiunto un risultato straordinario che all’inizio non era certo scontato in considerazione della complessità di una vertenza lunga e delicata. Tutti hanno fatto la loro parte con la massima unità di intenti e ora con lo stesso spirito vogliamo portare a termine il percorso attraverso gli atti amministrativi che ancora sono necessari come il nuovo Piano del Fabbisogno di Laore e le questioni più strettamente finanziarie. Siamo molto soddisfatti e la giornata di oggi, che suggella il grande risultato raggiunto, è molto importante per la Regione Sardegna e per il mondo zootecnico dell’isola che potrà avvalersi in modo strutturato di professionalità preziose che sinora hanno svolto un ruolo fondamentale nell’assistenza sulla Misura 14 del Benessere degli animali. Siamo passati da una situazione di grandissima incertezza a un quadro definito con prospettive molto positive e questo ci pare il dato più significativo che oggi abbiamo voluto condividere con tutti i lavoratori».

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Riguarda 410 operai e 68 tra impiegati, quadri e dirigenti, il rafforzamento di organico che interessa l’agenzia Forestas sulla base del piano triennale del fabbisogno del personale e del reclutamento 2018-2020 approvato a luglio dalla Giunta Pigliaru. L’assunzione a tempo indeterminato, effettuata sulla capacità assunzionale calcolata in base al turn over, viene fatta con un bilancio pluriennale di 2,1 milioni di euro per il 2018, 5 milioni e 150mila per il 2019 e di 5 e 150mila euro per il 2020.

«Grazie alla certezza della copertura finanziaria e dei tempi di una programmazione triennale viene rafforzato l’organico sia con i quadri che con oltre 400 operai generici i quali, grazie alla qualificazione, vedono trasformato il loro contratto da part time a tempo pieno», affermano gli assessori della Difesa dell’ambiente e del Personale Donatella Spano e Filippo Spanu.

La titolare dell’Ambiente si è soffermata sul percorso avviato in questa legislatura per avere la prima legge forestale della Sardegna ed il completo risanamento dell’Agenzia, oggi impegnata, oltre che nella gestione del patrimonio forestale, nei compiti di protezione civile e di eradicazione della peste suina africana. L’assessore Spanu ha ricordato che la Giunta sta seguendo le complesse procedure per dare applicazione alla legge regionale 43 che prevede l’inserimento dei lavoratori di Forestas nel comparto di contrattazione della Regione.

Soddisfatto Giuseppe Pulina, amministratore unico dell’Agenzia, che oggi alla presenza degli assessori e del direttore generale Giuliano Patteri ha spiegato i dettagli: «Con il nostro piano triennale si avvia la stabilizzazione definitiva dei semestrali, si risolve la questione delle mansioni superiori e le disastrose carenze in organico di dirigenti e quadri».

La programmazione – nel pieno rispetto della normativa statale per i nuovi ingressi a lavoro – ha già consentito l’assunzione di 4 dirigenti da concorso e quella di 2 dirigenti tramite mobilità o comando. Per quanto concerne i quadri sono stati assunti tramite concorso 6 delle 9 posizioni previste e una delle 3 derivanti dalla mobilità e una delle 3 previste con selezione interna. È in svolgimento la procedura per concorso di assunzione di 27 impiegati e sarà bandita la selezione interna per altri 10 mentre in mobilità sono già arrivati 12 dei 13 previsti (per l’ultimo impiegato la procedura è in fase di espletamento). Infine, dei 410 operai generici previsti nel piano, sono stati qualificati 81. Entro gennaio altri 125 avranno la qualifica. Sono state bandite inoltre 185 qualificazioni (le procedure si concluderanno a febbraio 2019) e ne restano 19 da bandire.

A partire da quest’anno l’Agenzia porterà da 6 a 7 mesi il periodo lavorativo del personale attualmente semestrale,  pari a 1.230 unità, calcolate al netto di quelle che transiteranno a tempo indeterminato grazie alla procedura di qualificazione. Nel 2020 il periodo di lavoro sarà portato a 12 mesi.

La dotazione organica dell’agenzia Forestas al primo gennaio di quest’anno è rappresentata da 6.502 unità di cui 13 dirigenti, 103 quadri (di cui vacanti rispetto alla dotazione 23 posizioni), 551 impiegati (234 vacanti) e 5.835 operai (vacanti 1.254).

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L’Africa sub-sahariana continua ad ospitare un gran numero di rifugiati e sfollati in fuga da conflitti e violenze generalizzate: sono circa 20 milioni le persone in situazione di estrema difficoltà ospitate da Paesi quali Uganda, Etiopia, Ciad. Questa grave emergenza umanitaria è il tema dell’incontro-promosso dalla Regione il prossimo 18 gennaio a Cagliari, all’Hostel Marina (Scalette San Sepolcro) con inizio alle ore 17.00. Prendono parte al dibattito l’assessore degli Affari Generali Filippo Spanu, Caesar Kotevu, funzionario della Direzione della cittadinanza e controllo dell’immigrazione del ministero degli Affari Interni del Governo ugandese, il direttore ed il vicedirettore del quotidiano online Africa Express, Massimo Alberizzi e Cornelia Toelgyes, ed il presidente di Confcommercio Cagliari Alberto Bertolotti. L’attenzione sarà rivolta in particolare all’Uganda, che accoglie, secondo i dati dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR), circa 950 mila profughi in fuga dal Sud Sudan, dalla Repubblica Democratica del Congo, Burundi, Somalia, Ruanda ed Eritrea.
Il Governo ugandese gestisce il fenomeno migratorio in stretto raccordo con l’UNHCR e i governi locali dei distretti maggiormente interessati, promuovendo una strategia integrata mirata ad aumentare l’autosufficienza della popolazione locale e di coloro che vengono ospitati. Gli ambiti su cui si concentrano gli interventi sono quelli dell’istruzione, infrastrutture idriche, ambiente ed energia, sanità, occupazione.
La Sardegna, con l’assessore Filippo Spanu, ha sottoscritto lo scorso 19 ottobre ad Adjumani, nel nord ovest dell’Uganda, un accordo di collaborazione con la Sub Regione Madi West Nile, per promuovere lo scambio di buone pratiche nel settore dell’approvvigionamento idrico, nella gestione delle risorse forestali e nella formazione tecnica e scientifica per le attività di rimboschimento.

La Sub Regione del Madi-West Nile è impegnata con grande generosità nell’accoglienza di oltre 500mila rifugiati provenienti dal Sud Sudan, che vivono in 48 insediamenti. Solo il territorio di Adjumani ospita oltre 200mila persone in fuga da guerre e persecuzioni. Tutto questo determina una continua pressione sulle risorse territoriali: terreni, foreste, zone umide e acqua.

 

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La Regione, in collaborazione con il CTM, ha avviato nell’area vasta di Cagliari una campagna di sensibilizzazione sulla lotta alla tratta di esseri umani. Sugli autobus di linea dell’azienda di trasporti pubblici e nelle pensiline di attesa vengono proposti, in diverse forme, messaggi che promuovono la conoscenza e la diffusione del numero verde anti tratta 800290290 attivo 24 ore su 24. per favorire l’emersione del fenomeno e supportare le vittime di tratta e sfruttamento. Al numero, istituito dal dipartimento per le Pari opportunità, possono rivolgersi anche operatori dei servizi sociali, rappresentanti delle forze dell’ordine, cittadini che vogliono segnalare situazioni di sfruttamento. Il servizio, oltre ad offrire informazioni sulle possibilità di aiuto e assistenza, mette in contatto le vittime con i servizi socio-assistenziali territoriali. E’ disponibile in più lingue tra le quali inglese, albanese, russo, francese, spagnolo, rumeno, ungherese, arabo, cinese, nigeriano. 

«Ritengo fondamentale questa iniziativa che stiamo realizzando in collaborazione con il CTM per garantire maggiore ampiezza e risonanza al messaggio di aiuto e protezione che vogliamo dare alle vittime della tratta. È necessario favorire  – dice l’assessore regionale degli Affari Generali, Filippo Spanu – una maggiore sensibilizzazione e consapevolezza sul tema della lotta alla tratta di esseri umani, rafforzando la collaborazione ed il dialogo tra istituzioni, enti, università ed associazioni che operano a vario titolo nel campo delle migrazioni. Occorre capire le reali dimensioni di un crimine odioso per poterlo contrastare in modo efficace sulla base di una piena conoscenza da parte di tutti. La Regione è impegnata a sostenere tutte le azioni utili al contrasto di questa attività criminale e garantire alle vittime nuove prospettive.»

«CTM ha aderito alla richiesta pervenuta dall’assessorato degli Affari Generali, Personale e Riforma della Regione Sardegna e ha messo a disposizione i propri canali di comunicazione – dichiara Roberto Porrà, presidente di CTM SpA -. Il materiale è già disponibile, infatti, sui monitor presenti a bordo dei mezzi CTM e sui mancorrenti, dove sono posizionati flyer informativi con il numero verde specifico contro la tratta degli esseri umani. La comunicazione sarà inoltre inserita sulle pensiline CTM e sarà pubblicata anche attraverso i canali social aziendali. Credo che i mezzi pubblici sui quali viaggiano ogni giorno migliaia di persone – conclude Roberto Porrà – possano rappresentare un vettore importante per contribuire all’informazione ed eventualmente incoraggiare le vittime della tratta di esseri umani a farsi supportare, utilizzando gli aiuti disponibili.»

Grazie a un finanziamento di 500mila euro, che rientra nell’avviso del Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei ministri, la Regione è partner del progetto “Elen Joy” avviato dalla Congregazione Figlie della Carità e finalizzato ad assicurare tutela e protezione alle vittime, il loro inserimento in strutture protette e l’assistenza necessaria per affrontare una vita diversa, libera dai precedenti terribili vincoli. In via di rafforzamento le attività di primo contatto (Unità di strada, Sportello anti tratta, presenza agli sbarchi), gli interventi di sostegno educativo e psicologico, consulenza ed orientamento e l’intera rete di aiuto e supporto.

La tratta di esseri umani è un’attività criminale che colpisce, ogni anno, migliaia di uomini, donne e bambini. Inizialmente maggiormente diffusa ai fini di sfruttamento sessuale, si è ormai ramificata in diverse tipologie: lo sfruttamento lavorativo, l’accattonaggio, i matrimoni forzati, il traffico illegale di organi, il compimento di attività illecite come il traffico di droga.

Nel mondo il 51% delle vittime è costituito da donne, mentre gli uomini rappresentano il 21% e i minori il 28%. In Sardegna non ci sono ancora dati certi ma le indagini delle forze di polizia, sin dal 2015, hanno portato alla luce questa attività criminale. 

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In tempi molto brevi la Giunta lavorerà ad una soluzione positiva per consentire la stabilizzazione dei borsisti dell’Agenzia Agris (25 unità), rimasti esclusi dalle recenti graduatorie a causa di un problema interpretativo legato al loro contratto di lavoro.

Lo ha annunciato l’assessore degli Affari generali, Filippo Spanu, al termine di un incontro dei capigruppo, presieduto dal presidente del Consiglio Gianfranco Ganau, con una delegazione dei professionisti dell’Agenzia, accompagnati dai rappresentanti sindacali.

«La soluzione – ha spiegato l’assessore Filippo Spanu -, potrebbe arrivare inserendo i ricercatori Agris in una parte della riforma Madia che riguarda in modo specifico gli enti di ricerca. La nostra volontà è quella di considerare queste figure professionali, al di là della tipologia contrattuale di inquadramento, fra quelle contenute nella legge regionale 37/2016 sulle stabilizzazioni, superando questioni di forma che purtroppo nel tempo sono diventate anche di sostanza».

Tutto è nato, come hanno ricordato i sindacalisti, quando nel 2009 la legge di stabilità introdusse una drastica riduzione dei cosiddetti contratti Co.co.co. inducendo l’Agenzia, per salvaguardare la sua operatività, a trasformare gli stessi contratti in borse di studio. Nei fatti, però, i professionisti continuarono a lavorare come in precedenza a progetti di ricerca finanziati da risorse regionali ed europee regolarmente portati a termine, attraverso attività e modalità del tutto assimilabili al lavoro subordinato.

«Conosciamo il valore della vostra professionalità, del vostro lavoro e della vostra esperienza – ha detto l’assessore dell’Agricoltura Pier Luigi Caria, presente all’incontro -, e faremo ogni sforzo per arrivare ad una soluzione tecnica soddisfacente.»

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L’Azienda per la Tutela della Salute avrà una quota del 2% del capitale di Sardegna IT. Lo ha deciso l’assemblea dei soci della società in house della Regione. Quote dello 0,125% vengono invece assegnate rispettivamente all’Azienda “Brotzu”, alle aziende ospedaliere-universitarie di Cagliari e Sassari e all’Azienda dell’Emergenza e Urgenza della Sardegna. Una quota del 2,5% è invece a disposizione dei Comuni. In questo modo, tutti i nuovi soci sono in grado di affidare direttamente incarichi alla società, secondo il modello dell’in house providing, per lo svolgimento di servizi strumentali nel settore dell’ICT media.
L’assessore degli Affari Generali, Filippo Spanu, sottolinea che «si tratta di un’ulteriore conferma delle capacità tecniche e operative di Sardegna IT che svolge un ruolo fondamentale, che stiamo consolidando, nel quadro del Sistema Regione. Abbiamo voluto garantire agli enti locali e a una pluralità di soggetti pubblici la concreta possibilità di beneficiare di servizi altamente qualificati in grado di migliorare notevolmente l’attività amministrativa con notevoli vantaggi per i cittadini».

Sardegna IT è la società in house della Regione che si occupa di fornire alle diverse strutture dell’amministrazione, servizi strumentali nel settore delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione. Lo scorso 2 ottobre la Giunta ha approvato la delibera con le disposizioni relative all’ampliamento della compagine societaria attraverso l’inclusione, per un massimo del 5% del capitale sociale, degli enti locali e delle aziende sanitarie della Sardegna.