19 April, 2024
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«Siamo dalla parte dei sindaci in grave difficoltà per gli effetti del Decreto Sicurezza. Non possiamo lasciarli soli e intendiamo ribadire, nella prossima riunione della Conferenza delle Regioni, la richiesta di avviare immediatamente un confronto con il Governo che nega a molte persone che si trovano nel territorio nazionale servizi essenziali e pone gli amministratori locali di fronte a seri problemi sul fronte dell’ordine pubblico e della sicurezza. I richiedenti asilo che si vedono negare accoglienza e servizi diventano fantasmi con i rischi, non trascurabili, che ciò comporta per tutti i cittadini.»

Così l’assessore degli Affari Generali Filippo Spanu che ha la delega in materia di flussi migratori.

«Si vanno delineando – aggiunge Filippo Spanu – scenari di grande incertezza. Lo Stato riduce i fondi e ridimensiona i servizi a favore dei richiedenti asilo ed i sindaci sono costretti a chiedere aiuto alla Regione per mantenere in vita il sistema dell’accoglienza. Noi continuiamo a sostenere i progetti finalizzati all’inclusione ed all’integrazione. Lo abbiamo fatto nell’ultima Finanziaria regionale e lo faremo nel Piano per i flussi migratori che sarà approvato nei prossimi giorni dalla Giunta. Con risorse minime offriamo l’indispensabile sostegno agli amministratori locali ma non possiamo sostituirci allo Stato.»

«Siamo di fronte – conclude l’assessore degli Affari generali – a uno Stato e ad un ministro dell’Interno in fuga da tutto sia dalla responsabilità di tutelare i sindaci che subiscono attentati sia da quella di ottemperare ai principi costituzionali e alle norme del diritto internazionale in materia di accoglienza di persone in fuga da guerre, persecuzioni, carestie ed eventi meteorologici estremi.»

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Sono 261 i Comuni sardi che hanno presentato la domanda per le nuove reti di videosorveglianza nell’ambito della seconda fase del progetto promosso dalla Regione. Entro la fine di questo mese di gennaio verranno accreditate le somme a favore degli enti interessati alla realizzazione dei nuovi apparati.

Potevano fare richiesta di contributo i Comuni singoli, le Unioni di Comuni e le aggregazioni tra almeno tre Comuni. Il finanziamento complessivo ammonta a 16 milioni 930mila euro, di cui un milione 225mila quale integrazione ai Comuni che hanno partecipato al precedente bando in forma associata. La dotazione finanziaria è sufficiente a coprire la totalità delle domande di contributo. Si va dai 35mila euro per i Comuni sino ai 1.000 abitanti ai 200mila euro per i centri oltre i 20mila abitanti.

«Si tratta di un intervento – sottolineano gli assessori degli Affari generali e degli Enti locali, Filippo Spanu e Cristiano Erriu – che la Giunta realizza in stretto raccordo con l’Anci e con gli amministratori locali che avvertono la necessità di avere una efficiente rete di controllo e di monitoraggio del territorio, allo scopo di prevenire episodi che violano i principi su cui si basa la civile convivenza. La Sardegna, in questo campo, fa da battistrada rispetto alle altre regioni italiane in termini di copertura del territorio con le nuove reti. A fronte dei 30 milioni stanziati dal Governo in tutto il territorio nazionale, la Giunta ha messo a disposizione dei Comuni sardi oltre 24 milioni di euro.»

Trattandosi di fondi POR FESR 2014-2020, la tempistica di realizzazione degli interventi da parte dei soggetti beneficiari segue i vincoli assunti dalla Regione Sardegna nei confronti dell’Unione europea. I progetti dovranno essere conclusi e rendicontati entro il termine perentorio del 31 luglio 2020.

Gli enti locali beneficiari dell’intervento dovranno avviare le attività di realizzazione della rete di sicurezza locale entro 30 giorni dalla data di ricevimento del contributo, procedendo con l’avvio delle fasi progettuali dell’intervento. Tutto il progetto viene seguito dalla Direzione generale dell’Assessorato degli Affari generali. La Regione Sardegna, presso il proprio Data Center di Cagliari, ha realizzato un nodo centralizzato di controllo, supervisione e monitoraggio delle reti sicurezza locali, che utilizzerà la Rete Telematica Regionale – RTR come piattaforma di comunicazione. Attraverso il nodo centralizzato, le forze di polizia possono avere accesso ai sistemi di videosorveglianza dei singoli Comuni.

In una prima fase, con uno stanziamento di oltre 7 milioni di euro, la Giunta aveva finanziato la realizzazione delle reti di videosorveglianza in 110 Comuni.

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«Le parole del presidente della Repubblica Sergio Mattarella rafforzano la nostra convinzione che sia possibile costruire anche in Sardegna una società più aperta ed accogliente nei confronti di chi è portatore di culture differenti e di chi è arrivato sin qui dopo aver lasciato la sua terra devastata da guerre, povertà, devastazioni di vario genere.»

Lo ha detto l’assessore degli Affari Generali Filippo Spanu commentando il messaggio di fine anno del Presidente della Repubblica.

«Ci riconosciamo – chiarisce Filippo Spanu – nel messaggio del presidente Mattarella perché interpreta nel migliore dei modi i valori fondanti di ogni comunità che deve essere aperta al dialogo ed al confronto con il mondo esterno perché il dialogo e il confronto sono aspetti che fanno crescere tutti, chi accoglie e chi viene accolto. Solo così, con questi valori di civiltà pienamente attuati, possiamo sconfiggere i demoni dell’intolleranza, dell’odio e del pregiudizio.»

«Di grande rilevanza – aggiunge l’assessore degli Affari generali – anche ciò che il Capo dello Stato dice a a proposito del senso di comunità che è un altro valore essenziale, che aiuta a sentirsi meno soli e ad affrontare con spirito unitario tutte le sfide che abbiamo di fronte compresa quella di creare una società più aperta e multirazziale.»

«Noi proseguiamo nella strada intrapresa con progetti finalizzati all’inclusione e all’integrazione dei richiedenti asilo e dei titolari di protezione internazionale che vivono nei Cas e nell’ambito degli Sprar. Nei giorni scorsi – ricorda Filippo Spanu – il ministero dell’Interno ha approvato un nostro progetto per la formazione linguistica dei cittadini stranieri e nei prossimi giorni sarà all’attenzione della Giunta una delibera con l’aggiornamento del Piano per l’accoglienza dei flussi migratori non programmati. Altre iniziative, nel solco di quelle già realizzate nel corso del 2018, caratterizzeranno l’inizio del 2018: in particolare voglio segnalare l’incontro in Sardegna con la delegazione del Governo ugandese guidata dal vice premier Moses Ali – conclude Filippo Spanu – che costituisce l’ideale prosecuzione della nostra missione nel paese subsahariano per la stipula, ad Adjumani, di un accordo di cooperazione con la sub-regione del Madi West Nile per il trasferimento di buone pratiche nel campo dell’approvvigionamento idrico e della gestione delle risorse forestali.»

 

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Il ministero dell’Interno ha approvato il progetto della Regione Sardegna finalizzato alla formazione linguistica dei migranti. L’intervento è inserito nel Fondo Asilo, Migrazione e Integrazione (FAMI) e per la sua attuazione è disponibile un finanziamento di 647 mila euro.

Con questa iniziativa, denominata Sardinia L2, la Sardegna intende consolidare e rafforzare il sistema regionale di governance in materia di integrazione e inclusione degli immigrati facendo leva sul sistema dell’istruzione in capo ai Centri provinciali per l’Istruzione degli Adulti (CPIA) con l’intento di agevolare e promuovere il loro inserimento nel tessuto sociale ed economico dei territori ospitanti.

«Il miglioramento delle competenze linguistiche – spiega l’assessore Filippo Spanu che ha delega sui flussi migratori – è un aspetto essenziale per consentire agli immigrati di avere un rapporto corretto con i diversi servizi del territorio. La conoscenza della lingua italiana contribuisce inoltre a rafforzare le relazioni con le comunità in cui i migranti vivono. Non c’è vera inclusione senza una piena padronanza dell’italiano che favorisce il dialogo e il confronto e agevola l’integrazione. Realizziamo questa azione – aggiunge l’assessore Filippo Spanu – insieme al Centro Provinciale Istruzione degli Adulti della Provincia di Cagliari e all’Ufficio scolastico regionale già meritoriamente impegnati nel campo della formazione di tanti richiedenti asilo che trovano nello studio opportunità di crescita umana e culturale e nuove occasioni di inserimento nel tessuto sociale delle comunità in cui vivono.»

L’obiettivo del progetto è quello di valorizzare il ruolo dei Centri provinciali per l’Istruzione degli Adulti (CPIA) soprattutto attraverso processi di standardizzazione delle attività e dei materiali didattici, l’aggiornamento delle competenze dei docenti, il dialogo e lo scambio di buone pratiche a livello interregionale.

L’avviso del ministero dell’Interno, a cui la Sardegna ha aderito, era rivolto a regioni e province autonome per un importo di 36 milioni di euro.

«Per  non gravare sul bilancio regionale – conclude l’assessore Filippo Spanu – nel corso degli ultimi due anni la Giunta ha promosso e favorito l’accesso agli strumenti finanziari nazionali ed europei, come  il FAMI, con l’obiettivo di promuovere la realizzazione di azioni integrate per una migliore gestione del fenomeno migratorio in raccordo con i soggetti istituzionali, le associazioni e gli operatori impegnati a vario titolo e a vario livello nel processo di inclusione dei richiedenti e titolari di protezione internazionale presenti in Sardegna.»

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La Giunta regionale ha approvato il disegno di legge con il quale viene istituita l’Avvocatura regionale della Sardegna, incaricata delle funzioni di difesa delle amministrazioni del comparto di contrattazione regionale del Sistema Regione.

«Si tratta – spiega l’assessore del Personale Filippo Spanu – di un’importante riforma che copre un vuoto organizzativo e normativo. Con il disegno di legge, che ora passa all’attenzione del Consiglio regionale, vengono organicamente disciplinati aspetti significativi che riguardano l’attività degli avvocati della Regione: inquadramento, funzioni e disposizioni sull’accesso. Il Ddl prevede che svolgano le mansioni professionali in autonomia e nel rispetto della disciplina dell’ordinamento della professione forense e rispondano dell’espletamento del mandato professionale unicamente al presidente della Regione.»

Il disegno di legge stabilisce che l’inquadramento professionale e il trattamento economico dei profili che compongono l’Avvocatura regionale sono specificatamente disciplinati dalla contrattazione collettiva mediante discipline distinte nell’ambito del contratto di comparto. Inoltre viene previsto che all’Avvocatura regionale si acceda attraverso concorso pubblico per titoli ed esami bandito nel rispetto di quanto stabilito dalla legge n. 31 del 1998 sulla disciplina del personale e dell’organizzazione degli uffici.

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«Dio ha creato i colori per arricchire il mondo e renderlo più bello e accogliente.»

Lo ha detto Mamadou Camara, 28 anni, nato in Guinea, che oggi vive nel centro di accoglienza per richiedenti asilo Casa Emmaus a Iglesias e che sogna di diventare chef. Per raggiungere questo traguardo sta completando il ciclo di studi all’Istituto “Galileo Ferraris” di Iglesias.

Mamadou Camara è intervenuto nell’aula Magna del “Ferraris” all’incontro che ha aperto l’iniziativa “Sardos e Migrantes”, organizzata dalla Regione sui temi dell’accoglienza e dell’integrazione.

«Le parole di Mamadou – ha dichiarato Filippo Spanu – riassumono il senso di questi momenti di approfondimento con i quali vogliamo far capire quanto sia importante per i giovani vivere in una società aperta e rispettosa di tutti, al di là del colore della pelle, dell’appartenenza etnica e delle religioni. Crediamo che i ragazzi, con corrette informazioni e sentendo i racconti drammatici di chi ha lasciato il suo paese devastato da guerre, povertà e conflitti etnici possano farsi un’idea del fenomeno migratorio.»

Sono intervenuti anche il giovane richiedente asilo Ibrahim Djallo, originario del Gambia, il direttore di Casa Emmaus Fernando Nonnis, la mediatrice culturale Carla Pinna ed il dirigente scolastico Massimo Mocci, si è svolta una degustazione di piatti tipici di Siria e Marocco.

Filippo Spanu ha inoltre ringraziato per il lavoro che stanno svolgendo ai fini dell’inclusione e dell’integrazione dei migranti gli operatori impegnati nel campo dell’accoglienza, che in Sardegna sono circa 1.000, ed i responsabili di Cas e Sprar: «Abbiamo costruito un modello fondato su un’accoglienza diffusa, nell’isola la media delle presenze nelle strutture è di 28 persone. Un plauso va anche ai Comuni che hanno offerto il loro prezioso sostegno alla costruzione di questa rete di solidarietà».

E proprio sul ruolo dei comuni era incentrato l’incontro successivo che si è svolto negli spazi del centro culturale a cui hanno preso parte, oltre all’assessore Filippo Spanu e a Fernando Nonnis, il sindaco di Iglesias Mauro Usai e Luca Di Sciullo, che ha presentato il Dossier statistico sull’immigrazione curato dal Centro Studi e Ricerche Idos.

Sempre a Iglesias, in piazza Sella, si è poi svolto un altro momento di degustazione di piatti africani preparati dai giovani richiedenti asilo prima dello spettacolo “C.arte d’imbarco” che ha chiuso, al Teatro Electra, l’intensa giornata di Sardos e Migrantes.

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«Lo scorso 27 novembre sono partite le procedure propedeutiche all’avvio della contrattazione ai fini dell’inserimento dei dipendenti dell’Agenzia Forestas nel comparto di contrattazione collettiva del personale della Regione. Tutto questo secondo le modalità previste dalla legge approvata dal Consiglio regionale lo scorso 14 novembre.»

Lo ha detto l’assessore del Personale Filippo Spanu che ricorda che «l’esecutivo ha approvato martedì scorso una delibera (61/31) che richiama e formalizza tutti i passaggi necessari per il raggiungimento dell’obiettivo».

«Abbiamo ben presente il traguardo e siamo attivamente impegnati – ha spiegato l’assessore – a dare attuazione alla legge approvata poco più di un mese fa dal Consiglio.»

Una delegazione è stata ricevuta dal direttore generale dell’assessorato del Personale Maria Giuseppina Medde.

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La Regione ha pubblicato nel sito istituzionale il bando del corso-concorso pubblico per l’assunzione a tempo indeterminato di 20 dirigenti da destinare all’amministrazione (18) e all’Enas (2).

Il corso ha una durata di sei mesi e comprende periodi di applicazione, anche a tempo parziale, presso amministrazioni pubbliche o private. Al termine del percorso di formazione, e solo dopo il superamento di un esame intermedio, i candidati verranno sottoposti a un esame-concorso finale.

Ai fini dell’ammissione al corso-concorso selettivo di formazione il candidato deve presentare domanda di partecipazione esclusivamente on line attraverso l’utilizzo della piattaforma telematica resa disponibile dall’amministrazione regionale e accessibile mediante il link attivato nella sezione “concorsi, selezioni, mobilità e comandi” del sito della Regione Sardegna. Nel bando sono indicati tutti i requisiti richiesti. L’accesso alla piattaforma telematica avviene mediante SPID con credenziali di livello 2 oppure con la Carta nazionale dei servizi. Le domande di partecipazione possono essere presentate a partire dalle ore 12 del prossimo 8 gennaio e sino alla stessa ora del 7 febbraio 2019.

Per essere ammessi al corso-concorso è necessario superare una prova preselettiva, che consisterà in un questionario composto da 60 quesiti, con lo scopo di selezionare 40 candidati che avranno accesso alla fase di formazione.  

«Per la selezione dei nuovi dirigenti della Regione, dopo lo stop imposto dal Tar al precedente bando – dichiara l’assessore del Personale Filippo Spanu – abbiamo deciso di adottare una modalità di selezione che per la prima volta viene utilizzata nel contesto della Regione Sardegna. Abbiamo mantenuto gli impegni assunti e riproposto con grande determinazione il bando che ha un’impronta innovativa. C’è bisogno di energie nuove per dare ulteriore slancio alla macchina amministrativa. Investiamo sul futuro della Regione, sul rafforzamento delle strutture e sul miglioramento delle competenze. La stagione concorsuale verrà poi completata con il bando per l’assunzione di nuovi funzionari che sarà un ulteriore tassello in un quadro già caratterizzato dai rinnovi contrattuali per dirigenti e personale e dalle stabilizzazioni secondo le indicazioni della legge n. 37 approvata dal Consiglio regionale nel dicembre del 2016.»

 

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«L’approvazione della legge che prevede il passaggio di 227 lavoratori dell’Aras all’interno dell’Agenzia Laore è un grande risultato. Abbiamo raggiunto una soluzione molto positiva con la quale diamo attuazione alla legge 3 del 2009 ed assicuriamo una migliore organizzazione del servizio di assistenza alle aziende zootecniche. Non è stata una partita semplice da gestire ma abbiamo raggiunto l’obiettivo auspicato.»

Lo hanno detto gli assessori degli Affari Generali e dell’Agricoltura Filippo Spanu e Pier Luigi Caria intervenuti in Consiglio regionale in occasione dell’approvazione del testo.

Gli assessori Spanu e Caria hanno ringraziato coloro «che hanno lavorato per raggiungere l’importante traguardo sulla base di una leale collaborazione tra tutti i soggetti coinvolti».

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La comunità di Mamoiada ha accolto con grande calore le nove scuole della Sardegna premiate nell’ambito del concorso dedicato alla memoria di Graziano Deiana, che per 15 anni, sino al 2015, ha guidato il paese aprendo la strada alla sua rinascita. 200 studenti in arrivo da tutta la Sardegna, prima della cerimonia di premiazione, sono stati accompagnati dalle ragazze e dai ragazzi delle associazioni locali alla scoperta di siti culturali di grande interesse, a partire dal museo delle Maschere. All’iniziativa, promossa dalla Regione, sono intervenuti, nell’incontro moderato dal giornalista Giacomo Mameli, gli assessori degli Affari generali e della Pubblica istruzione, Filippo Spanu e Giuseppe Dessena, il sindaco Luciano Barone, i familiari di Graziano Deiana, il mediatore culturale Abdou Ndiaye, docenti e dirigenti scolastici ed alcuni giovani richiedenti asilo ospiti dello Sprar di Nuoro e dei centri di accoglienza di Girasole e Sassari.

«Abbiamo voluto rendere omaggio alla memoria di un grande sindaco, Graziano Deiana – ha spiegato Filippo Spanu – con slancio e passione ha contribuito in modo determinante alla crescita economica e sociale di Mamoiada. Ha dato impulso ai progetti culturali valorizzando al massimo le grandi potenzialità del paese custode di tradizioni legate alle antiche maschere e a un patrimonio enologico che ora ha conquistato la meritata ribalta internazionale. Graziano Deiana ha delineato un percorso virtuoso fatto di dialogo, confronto e apertura con il mondo esterno. E l’apertura è l’aspetto che più contraddistingue oggi il paese dei Mamuthones, in grado di richiamare ogni anno migliaia di turisti sulla base di una solida cultura dell’accoglienza. Proprio per questo abbiamo voluto dedicare al sindaco Graziano Deiana questo concorso rivolto agli studenti delle scuole superiori e incentrato sui temi dell’inclusione e dell’integrazione dei migranti arrivati in Sardegna al termine di viaggi drammatici. Abbiamo visto che le scuole hanno aderito con grande entusiasmo a questa sollecitazione proponendo idee molto interessanti che nei prossimi mesi saranno realizzate.»

«Gli studenti – ha dichiarato l’assessore Giuseppe Dessena – oggi hanno scoperto un mondo ricco di slanci ed energie positive. Hanno conosciuto e dialogato con i loro coetanei di Mamoiada e presentato progetti e contributi di grande valore didattico e formativo su temi essenziali come l’inclusione dei migranti che è un argomento di un’attualità straordinaria che riguarda il nostro presente e il nostro futuro. I giovani, che hanno partecipato al concorso dedicato a Graziano Deiana, hanno mostrato una grande capacità di riflettere sui valori dell’accoglienza e dell’integrazione e questa particolare sensibilità li potrà aiutare ad essere domani cittadini informati e consapevoli delle dinamiche migratorie e delle cause che portano migliaia e migliaia di persone a lasciare i luoghi di origine.»

Dopo le visite guidate si è svolta, nella palestra comunale, la cerimonia di premiazione delle 9 scuole che hanno presentato in totale 11 progetti che ora dovranno essere sviluppati.

I riconoscimenti sono stati assegnati agli istituti superiori “Garibaldi” di La Maddalena, “De Castro” di Oristano, “Levi” e “Brotzu” di Quartu, Nautico e Alberghiero di Tortolì, “Fermi” di Nuoro, “Pitagora” di Sassari e “Pacinotti” di Cagliari. Molto originali le idee proposte: dai murales che descrivono scenari di dialogo e confronto tra culture differenti al torneo di calcio a cinque con squadre formate da migranti e giovani sardi; dal video sui temi dell’inclusione all’installazione dedicata all’interculturalità sino alle lezioni sulle migrazioni tenute dagli studenti delle Superiori nelle scuole elementari e alla creazione di un sito Internet in cui far confluire informazioni sul tema dei flussi migratori.

Ogni scuola ha ricevuto un premio di 3 mila euro destinati alla realizzazione dei progetti da completare entro il prossimo 30 aprile.