28 March, 2024
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E’ morto la notte scorsa, all’età di 89 anni, Alfredo Putzolu, ex calciatore e presidente del Carbonia Calcio. Lascia la moglie Tina, i figli Monica e Andrea, la nuora Stefania e i nipoti Viola e Federico.

Alfredo Putzolu ha avuto una lunga esperienza nel calcio, da calciatore, allenatore e presidente. Da calciatore ha vestito 15 volte la maglia della prima squadra del Carbonia, ma ha avuto significative esperienze con la Nuorese e il Sant’Antioco. Da allenatore ha guidato diverse squadre dei campionati minori.

Gli anni migliori, nel calcio, sono stati quelli vissuti da presidente del Carbonia Calcio, incarico assunto con grande generosità dopo la fine dell’esperienza in serie D, con la retrocessione tra i dilettanti.

Per salvare il Carbonia Calcio, convinse i calciatori, tutti di Carbonia, a giocare pressoché gratis per sanare la complicata situazione economica della società. La prima stagione fu molto difficile e si concluse con una seconda retrocessione, cui seguì il ripescaggio in Promozione regionale, concesso per acquisiti meriti sportivi.

Iniziò la risalita e il campionato 1971/1972 (vinto dall’Iglesias) vide il Carbonia allenato da Giulio Ravot classificarsi al 6° posto, trascinato dai goal della coppia di attaccanti formata da Mario Cuccu (10 goal) e Gianni Pusceddu (9 goal).

Nella stagione successiva 1972/1973 la squadra venne affidata a Toto Cesaracciu che confermò il 6° posto. In quel campionato esordì la nuova stella del calcio biancoblù, Floriano Congiu, sempre presente nelle 30 partite e autore di un goal, poi protagonista assoluto nel campionato 1973/1974, concluso al 4° posto, ancora con Toto Cesaracciu in panchina, con 31 presenze su 32 e ben 13 goal.

Nell’estate del 1974 il presidente Alfredo Putzolu resistette alle numerose richieste pervenute per Floriano Congiu e affidò la panchina a Giampaolo Vacca. Toto Cesaracciu assunse la guida tecnica del Sant’Elena, conquistando la promozione in serie D. Il Carbonia, nonostante gli 11 goal di Floriano Congiu, non disputò il suo miglior campionato, concluso al 12° posto. A fine stagione Alfredo Putzolu lasciò la presidenza e Floriano Congiu venne ceduto all’Olbia in serie C. Alla presidenza arrivò Alessandro Masciarelli, ex calciatore e già dirigente da diversi anni.

Alfredo Putzolu ha avuto una lunga esperienza lavorativa all’Enel, con la direzione degli uffici territoriali di via Roma.

Negli ultimi anni Alfredo Putzolu ha partecipato ad alcuni incontri organizzati dalle vecchie glorie del Carbonia e di altre società sarde, occasioni molto gradite, nel corso delle quali ha avuto modo di ricordare le bellissime esperienze vissute nel mondo del calcio regionale.

La cerimonia funebre di Alfredo Putzolu si terrà giovedì 17 agosto, alle 11.00, nella chiesa della parrocchia di San Ponziano, a Carbonia.

Giampaolo Cirronis

 

Il giovanissimo centrocampista della Costa Orientale Sarda Alberto Piras, classe 2005, è stato convocato nella Nazionale dilettanti Under 18 del campionato di serie D. Dopo gli inizi alla Karol (Pulcini) con Riccardo Erriu ed alla Polisportiva Rosmarino (Esordienti) con Giorgio Melis, ha vestito la maglia del Carbonia, due stagioni con i Giovanissimi di Floriano Congiu (come il pari età Nicola Muscas, attaccante del Carbonia, convocato nella Nazionale dilettanti Under 18 del campionato di Eccellenza), poi una stagione con gli Allievi di Roberto Montano, ed è stato inserito nella rosa della prima squadra con David Suazo nel campionato di serie D 2021/2022 e la scorsa estate è stato tesserato dalla Costa Orientale Sarda, nelle cui file si sta ritagliando uno spazio importante. Questa convocazione arriva a premiare i progressi fatti negli ultimi mesi e anche la sua nuova società.

Il Carbonia ha conquistato la 30ª Coppa Capodanno, superando per 1 a 0 una bella Fermassenti, sul campo dello stadio Comunale di Villamassargia. E’ stata una partita sostanzialmente equilibrata, con un primo tempo privo di significative occasioni da entrambe le parti, con la Fermassenti che ha protestato per un sospetto intervento in area avversaria, sul quale il direttore di gara non è intervenuto. Il secondo tempo è proseguito sulla falsariga del primo, fino al 22′, quando il centravanti biancoblù Riccardo Mileddu ha trovato il varco giusto e, appena entrato in area, ha superato il bravo estremo difensore della Fermassenti Nicola Rodolfo Romagno, con un sinistro potente a fil di palo.

La squadra guidata da Floriano Congiu (un ex da grande calciatore che ha segnato la storia del Carbonia Calcio, sia da tecnico che ha guidato in passato la prima squadra e nelle ultime due stagioni ha portato i giovanissimi del Carbonia a vincere la Coppa Capodanno, imponendosi in entrambe le edizioni – 2019 e 2020, perché lo scorso anno non si è giocata per la pandemia da Coronavirus – sulla Monteponi, con l’identico punteggio di 4 a 0) ha accusato il colpo, ha cercato di reagire, ma il Carbonia ha portato in porto il risultato che vale la terza Coppa Capodanno consecutiva, la quinta nelle ultime sei edizioni, senza particolari problemi.

Per il neo tecnico biancoblù Simone Sotgiu, lo scorso anno alla guida degli Esordienti biancoblù, si tratta del primo successo nella prestigiosa Coppa per la categoria Giovanissimi.

Al termine della partita sono state effettuate le premiazioni delle squadre finaliste, della terna arbitrale e dei migliori calciatori delle due squadre in finale, Riccardo Mileddu per il Carbonia e Matteo Dall’Oca per la Fermassenti.

Carbonia: Satta, Mereu, Cocco, Frau, Lindiri (dal 10′ s.t. Dettori), Fidanza, Perna, Tartaglione (dal 17′ s.t. Sabiu), Nocco (dal 15′ s.t. Dentis), Mileddu, Lambroni. A disposizione: Ballisai, De Sanctis, Loddo, Perna, Pusceddu, Scano, Sotgiu. All. Simone Sotgiu.

Fermassenti: Soddu Patrik (Romagno), Cocco, Soddu Damian (Basciu), Dall’Oca, Porceddu, Lardieri, Zonchello, Zedde, Abbruzzi, Lampis (Melis), Giorgini. A disposizione: Arru, Matteu, Pistis. All. Floriano Congiu.

Arbitro: Mattia Farci.

Assistenti di linea: Alessandro Fanutza ed Annamaria Sabiu.

Rete: al 22′ s.t. Mileddu (C).

 

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Carbonia-Latina, una sfida che parte da lontano, dal 26/10/1947. Le due squadre si affrontarono allo stadio Comunale di Carbonia nella giornata d’esordio del campionato di serie C, la partita terminò 2 a 2, con goal di Badas e Mario Fiori per la Carbosarda di Stefano Perati, Plini e Lulli per il Latina. Al ritorno si impose il Latina, 2 a 1, ancora con goal di Badas per la Carbosarda, doppietta di Plini per il Latina. La Carbosarda concluse il campionato al secondo posto con 38 punti, alle spalle del Tivoli (45), a pari punti con Civitavecchia e San Lorenzo; il Latina si classificò 8°, con 30 punti.

L’anno successivo, Carbosarda e Latina vennero inserite in gironi diversi, ma le loro strade si incrociarono nuovamente, per due stagioni consecutive, nel girone C della serie C. Nel campionato 1949/1950, nuovo pareggio per 2 a 2 al Comunale di Carbonia, con goal di Donatini e Lasi per la Carbosarda, doppietta di Strolighi per il Latina. Nel girone di ritorno, largo successo del Latina, 4 a 0, con goal di Rinaldi e tripletta di Strolighi. La Carbosarda con 40 punti si classificò al 10° posto, il Latina terminò 15° con 39 punti.

Nel campionato 1950/51 primo ed unico successo della Carbosarda nei 14 confronti diretti complessivi nella storia delle due squadre, 3 a 0, il 24 dicembre 1950, con goal di Adam e doppietta del “mitico” Carlo Zoboli (allora segnare due goal in una partita, per un terzino destro, era un’autentica impresa). La formazione di quella Carbosarda: Antoniani, Zoboli, Buttarelli, Tanelli, Michelucci, Lazzari, Adam, Perni, Ferrari, Miniati, Cattaneo. All. Perati. Al ritorno, altra vittoria con ampio margine del Latina, 5 a 0, con goal di Strolighi, Strocchi, Forte e doppietta di Rinaldi. La Carbosarda concluse il campionato all’8° posto con 40 punti, il Latina 14° con 36 punti.

Le due squadre si ritrovarono l’una di fronte all’altra, nel campionato di serie D, per ben quattro stagioni consecutive, la prima nel 1965. Doppio successo per il Latina, 2 a 0 a Carbonia, goal di Carnevali e Crociara; 1 a 0 in casa, goal di Guarniero. Il Latina sfiorò la promozione in serie C, secondo con 48 punti ad un solo punto dal Frosinone promosso; il Carbonia concluse il campionato al 12° posto con 30 punti.

Nel campionato 1966/1967, 1 a 1 a Latina, il 6 novembre 1966, con goal di Carnevali per il Latina e di un giovanissimo Aldo Scopa per il Carbonia. La formazione del Carbonia allenato da Moscardo: Fumi, D’Arpa, Cacciapaglia, Scopa, Orani, Savigni, Boi, Mereu, Marconi, De Gradi, Corda Ugo. 1 a 0 per il Latina al ritorno a Carbonia, con goal di Guarniero. Latina 5° a fine campionato con 38 punti, Carbonia 16° con 26 punti.

Nel campionato 1967/1968, due successi per il Latina: 2 a 0 a Carbonia, con goal di Guarniero e Cassin; 4 a 0 a Latina con doppiette degli stessi Guarniero e Cassin. Il Latina dominò quel campionato, collezionando ben 50 punti che gli avrebbero dato la promozione se non fosse stato penalizzato di ben 13 punti e scivolò al 5° posto con 37 punti. Il Carbonia terminò 14° con 30 punti.

Gli ultimi due confronti tra Carbonia e Latina, risalgono al campionato di serie D 1968/69, girone F, con il compianto Giulio Ravot in panchina. l’8 dicembre 1968, a Latina, non ci fu partita, finì 4 a 0 per il Latina, con goal di Crociara, Carnaroli e doppietta di Cavallini. Al ritorno, a Carbonia, il Latina vinse ancora, quella volta di misura, 1 a 0, con goal di Cassin. Il Latina vinse il campionato, con 48 punti, riscattando così la grande delusione dell’anno precedente. Per il Carbonia fu una stagione triste, ultimo posto con 21 punti, con retrocessione in Lega Dilettanti. Questa l’ultima formazione che affrontò il Latina: Corda Andrea, Fois, Mereu, Pisanu, Rinaldo, Baseggio, Giugia, De Gradi, Zoboli Hubert, Boschetto, Corda Ugo.

Il bilancio dei confronti tra le due squadre, registra 1 vittoria del Carbonia, 3 pareggi e ben 10 vittorie del Latina. 31 i goal del Latina, 9 quelli del Carbonia.

I precedenti tra Carbonia e Latina non si fermano ai campionati, perché le due squadre si affrontarono nella fase eliminatoria della Coppa Italia, nella stagione 1982/1983, la prima la promozione del Carbonia in serie C2, sotto la guida di Checco Fele. E questi recedenti sono favorevoli al Carbonia che superò il turno imponendosi nel girone a quattro con Frosinone, Quartu Sant’Elena e Latina, con 8 punti frutto di due vittorie e quattro pareggi. Il Latina si classificò ultimo, con 3 punti, frutto di 3 pareggi e 3 sconfitte.

Dopo aver superato il Frosinone per 2 a 1 con goal di Pino Tocco e Floriano Congiu, il 25 agosto 1982 il Carbonia sconfisse il Latina al Comunale per 2 a 0, con goal di Floriano Congiu e del giovanissimo Francesco Borelli. Questa la formazione: Tronci, Fenu, Pusceddu, Zaccolo Sequi, Mura, Tocco (Borelli), Zaccheddu (Scopa), Congiu Marco (Erriu), Congiu Floriano, Pillosu. La partita del mini girone di ritorno, a Latina, si concluse in parità, 1 a 1, con goal do Tassiero per il Latina e Pino Tocco per il Carbonia. La formazione: Tronci, Fenu, Pusceddu, Mura, Scopa, Sequi, Tocco, Zaccheddu, Zaccolo, Congiu Marco, Congiu Floriano (Erriu), Pillosu.

Nel turno successivo, il Carbonia venne eliminato dal Campania, che si impose 3 a 2 a Carbonia (fu la seconda partita del grande Mario Brugnera che esordì in maglia biancoblù tre giorni prima in campionato a Pontedera) e pareggio per 1 a 1 a Napoli. A Carbonia i goal vennero realizzati per la squadra di Checco Fele da Adriano Novellini e Marco Congiu; autogoal di Marco Congiu, Sorbello e Nobile per il Campania. La formazione del Carbonia: Tronci, Fenu, Pusceddu, Bodano, Sequi, Pardini, Novellini, Congiu Marco (Congiu Floriano), Zaccheddu (Erriu), Brugnera, Pillosu (Tocco). A Napoli, goal di Liguori per il Campania e Pino Tocco per il Carbonia. La formazione del Carbonia: Tronci, Fenu, Pusceddu, Bodano, Sequi, Mura, Novellini, Zaccolo, Congiu Marco (Pillosu), Brugnera (Erriu), Congiu Marco (Tocco).

Oggi, dopo quasi 52 anni dall’ultima sfida di campionato, Carbonia e Latina si ritrovano l’una contro l’altra, al Comunale di Santadi, per la 15ª giornata di andata del girone G del campionato di serie D. Il Latina è secondo in classifica, con 25 punti, a pari punti con Vis Artena e Savoia, con 11 partite giocate; il Carbonia è 5°, con 23 punti in 13 partite giocate. Il Carbonia arriva da tre vittorie consecutive: 3 a 2 al Giugliano (in trasferta), 2 a 1 al Muravera (in casa, a Santadi) e 2 a 0 all’Afragolese (in trasferta). Dirige Gabriele Sacchi di Macerata, assistenti di linea Massimiliano Moretti di San Benedetto del Tronto e Daljit Singh di Macerata. Fischio d’inizio alle 14.30, purtroppo, a porte chiuse. Diretta streaming nazionale gratuita sulla pagina Facebook della Lega Nazionale Dilettanti.

Giampaolo Cirronis

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Il Carbonia ritorna in Serie D, ritrova il profumo del calcio nazionale ed una delle rivali più ricche di fascino della sua storia: la Torres! Carbonia-Torres sarà sicuramente una delle partite più attese del prossimo campionato di serie D, un derby che ha scritto pagine indelebili della storia del calcio sardo.
Ho ricordi vivissimi di tanti derby Carbonia-Torres, tra i più affascinanti sicuramente quelli dei tre campionati di serie D 1978/1979 (0 a 0 sia a Carbonia sia a Sassari), 1979/1980 (1 a 0 a Carbonia, con goal di Floriano Congiu; 2 a 0 per la Torres a Sassari, con goal di Antonello Coni e Giuseppe Canessa) e 1980/1981 (vittoria del Carbonia a Sassari con goal di Marco Congiu al culmine di uno strepitoso girone di andata, sotto la guida di Renzo Cappellaro; vittoria della Torres a Carbonia nel ritorno, 2 a 1, con doppietta di Ioris Gasbarra e goal di Luciano Gambula).
Arrivarono poi i derby in serie C2, molti dei quali sono rimasti indimenticabili: 1982/1983, un’altra impresa a Sassari, Checco Fele in panchina, con un goal di Alessandro Zaccolo, ed un pareggio a Carbonia, 1 a 1, con goal di Paolo Demarcus ed Aldo Scopa; 1983/1984, 1 a 0 per la Torres a Sassari con goal di Maurizio Dozzi e vittoria della Torres a Carbonia, 2 a 0, con goal di Antonio Trudu e Giuseppe Canessa; 1984/1985, vittoria del Carbonia in casa – ancora con Renzo Cappellaro in panchina (sostituto nelle ultime giornate da Ugo Corda), con goal di Giuseppe Innella e 0 a 0 a Sassari; 1985/1986, 1 a 1 a Carbonia con goal di Sandro Paolucci per la Torres e Fausto Belli per il Carbonia e 0 a 0 a Sassari; e, infine, stagione 1986/1987, 2 a 0 per la Torres a Sassari con goal di Amedeo Monaldo e Marco Piga; 0 a 0 al ritorno a Carbonia, davanti a 5.000 spettatori, con Elvio Salvori in panchina. Quest’ultimo, nonostante la mancanza di goal, con la sfida tra Gianfranco Zola e Fernando Bianchini, è il derby rimasto maggiormente impresso nella memoria di tanti tifosi del Carbonia.
Negli anni successivi, in Eccellenza, sempre con Graziano Mannu in panchina, sono arrivati altri 6 derby, in 3 stagioni consecutive, dal 2009 al 2012, quando la Torres venne promossa in serie D, con un bilancio in perfetto equilibrio: 1 vittoria per parte e 4 pareggi.
Nel campionato 2009/2010, a Carbonia, il primo derby terminò 1 a 1, con goal di Federico Trogu per il Carbonia e G. Spanu per la Torres, mentre il Carbonia si impose 2 a 0 all’Acquedotto, con goal di Federico Trogu e Gabriele Lebiu; nel campionato 2010/2011, maturarono due pareggi: 2 a 2 a Sassari, con goal di Paolo Tribuna e Ruiu per la Torres e Gabriele Sabiu ed Alessandro Ciccu per il Carbonia e 1 a 1 a Carbonia, con goal di Fabio Cau per il Carbonia ed Enrico Curcio per la Torres; nel campionato 2011/2012, infine, vittoria di misura 2 a 1 per la Torres a Sassari con goal di Luigi Lavecchia e Marco Sanna per la Torres e Marco Bullegas per il Carbonia e, infine, 0 a 0 a Carbonia.
Ora ritorna il derby Carbonia-Torres, in serie D, da qualche anno nuovamente 4ª serie. La grande attesa per il derbyssimo Carbonia-Torres è già iniziata…
Giampaolo Cirronis
 

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Il 9 settembre 2011, lo stadio Comunale di Carbonia venne intitolato alla memoria di Carlo Zoboli, la “bandiera” del calcio biancoblù. Nei quindici campionati giocati con la maglia biancoblù Carlo Zoboli ha disputato complessivamente 380 partite, mettendo a segno 9 reti (andare in goal da difensore puro, con i sistemi di gioco di quei tempi, non era certamente impresa facile). Dietro di lui ci sono Aldo Scopa con 300 presenze e 23 reti e Floriano Congiu con 291 presenze e 62 reti.

Per celebrare l’evento, la società biancoblù, con la collaborazione del comune di Carbonia e della provincia di Carbonia Iglesias, organizzò un torneo nazionale, al quale vennero invitate le squadre giovanissimi di Atalanta, Genoa e Cagliari.

Il Memorial venne vinto dall’Atalanta che nella finalissima, disputata allo stadio Comunale Carlo Zoboli, ebbe la meglio sul Cagliari di Pietro Pillosu con il punteggio di 3 a 1 (reti di Boffelli e Baldrighi nel primo tempo per l’Atalanta; Barella su rigore per il Cagliari e La Vigna per l’Atalanta nella ripresa). «La squadra neroazzurra – riporta la cronaca pubblicata da “La Provincia del Sulcis Iglesiente” di allora – si è imposta con pieno merito, essendosi rivelata la più forte, con un potenziale umano davvero notevole per squadre formate da ragazzi di 14 anni, alcuni dei quali hanno mostrato qualità in prospettiva assai interessanti». L’Atalanta si era qualificata per la finale superando il Genoa ai calci di rigore, dopo che i tempi regolamentari si erano conclusi sull’1 a 1 (vantaggio iniziale del Genoa con Mandraccio e pareggio dell’ottimo La Vigna); il Cagliari, da parte sua, non aveva avuto difficoltà ad avere la meglio sul Carbonia di Frau e Manca, con un netto 6 a 0. Nella finale per il 3° e 4° posto il Genoa si era imposto nettamente sul Carbonia per 11 a 0. Va detto che Atalanta e Genoa, già espressione di vivai notoriamente molto ben curati, si presentarono all’appuntamento sulcitano con una preparazione molto più avanzata rispetto al Cagliari.

Oggi, a distanza di quasi 9 anni, rileggendo la cronaca di allora e, soprattutto, rivedendo il servizio fotografico di allora, emerge chiaramente – su tutte le altre – la figura di un giovanissimo del Cagliari che ha bruciato le tappe, arrivando prima a vestire la maglia della Nazionale, poi diventando protagonista del mercato dell’estate 2019, con il trasferimento all’Inter di Antonio Conte: Nicolò Barella.

Il giovane Nicolò Barella aveva già allora carattere e qualità fuori dal comune. Era il capitano della squadra di Pietro Pillosu, era il rigorista ed un vero leader in campo a soli 14 anni e mezzo (è nato a Cagliari il 7 febbraio 1997). A 16 anni entrò nell’Under 19 del Cagliari, a 19 non ancora compiuti andò a maturare a Como, al mercato autunnale del 2015: tornò a Cagliari a fine stagione e da lì è iniziata la sua scalata che lo ha portato prima in Nazionale, poi all’Inter.

Nella foto di copertina, c’è tanto del Nicolò Barella che il calcio italiano conosce oggi, ma allora aveva solo 14 anni e 7 mesi!

Giampaolo Cirronis

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Gli anni a cavallo tra la fine dei ’70 e gli inizi degli ’80, nel Sulcis Iglesiente, sono stati caratterizzati da stagioni molto importanti, per molti versi indimenticabili, negli sport di squadra. Erano gli anni della crescita del Carbonia nel calcio (culminata con il ritorno in serie C), dell’Olimpia Sant’Antioco nel volley (impreziosita alla fine del decennio e all’inizio degli anni ’90 dalla promozione in serie A), della Sulcispes Sant’Antioco nel basket (arrivata fino alla serie B1).
Nei tre sport di squadra si misero in evidenza grandissime individualità, dalle storie per certi versi simili, perché sicuramente meritevoli di una valorizzazione ancora più “importante” di quella pur straordinaria vissuta.
Senza nulla togliere agli altri, cito qui tre talenti naturali indiscutibili: Floriano Congiu nel calcio, Giuseppe Lai nel volley, Giorgio Vacca nel basket. Ho avuto la fortuna di conoscere bene tutti e tre e di raccontarne, fin da giovanissimo giornalista, le gesta. Lo sport sulcitano e sardo deve ringraziarli ancora oggi, perché posso assicurare ai giovani delle nuove generazioni che non hanno avuto questa fortuna, che vederli giocare era uno spettacolo!
Nella sequenza fotografica dò la precedenza a Giorgio Vacca (è quello con la maglia colore arancione), del quale purtroppo ho solo qualche fotogramma di non grande qualità, perché degli altri due, Floriano Congiu e Giuseppe Lai, ho avuto spesso occasione di scrivere anche recentemente.

 

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La 29ª Coppa Capodanno organizzata dalla delegazione provinciale di Carbonia della FIGC, ha riproposto la stessa finale e lo stesso risultato della 28ª edizione, con la vittoria del Carbonia sulla Monteponi per 4 a 0. E, come un anno fa a Masainas, quest’anno a Santadi, il Carbonia ha unito la vittoria della Coppa Capodanno a quella della Coppa Santa Barbara. La squadra giovanissimi allenata da Floriano Congiu s’è imposta con due goal per tempo: di Alessio Pusceddu e Loris Padricelli nel primo tempo; di Nicola Muscas, autore di una doppietta, nel secondo tempo.

Al termine, sono state premiate le squadre finaliste; il miglior giocatore, Basciu del Carbonia; il miglior portiere, Doneddu della Monteponi.

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Le vecchie glorie del Carbonia hanno vinto il Memorial “Toto Cesaracciu”, superando le vecchie glorie del Guspini con il punteggio di 3 a 2. E’ passato per primo in vantaggio il Guspini, raggiunto e superato con tre goal dal Carbonia, prima del goal del definitivo 3 a 2. Per il Carbonia hanno segnato Salvatore Castronovo, Floriano Congiu ed Alessandeo Leone; per il Guspini Franco ed Annibale Ibba.

Carbonia e Guspini sono due delle squadre allenate in carriera da Toto Cesaracciu (con il Carbonia ha conquistato la promozione in serie D nella stagione 1977/78) che nel Carbonia ha anche giocato (111 presenze e 3 goal). Erano presenti anche alcuni giocatori del Quartu (Andrea Pinna, Mario Mureddu, Antonello Gariazzo), altra formazione allenata da Toto Cesaracciu.

La giornata-ricordo di Toto Cesaracciu è proseguita al Ristorante Tanit, a pranzo, al termine del quale sono state consegnate alcune targhe alle due squadre, alla famiglia di Toto Cesaracciu (presenti la moglie e due dei tre figli), a Luciano Serena (calciatore della mitica Carbosarda). Elvio Verniani, presidente del Carbonia promosso in C2 nella stagione 1981/82, ha donato quattro copie del libro “Dalla Carbosarda alla Pol. Carbonia…Io c’ero” a due giocatori del Quartu dei primi anni ’80, Mario Mureddu ed Antonello Gariazzo (che Elvio Verniani, se avesse potuto, avrebbe voluto nel “suo Carbonia”), all’ex Franco Giordano e all’ex presidente del Guspini Agus.

                                      

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Il Carbonia ha vinto la 28ª Coppa Capodanno, torneo riservato alla categoria giovanissimi. Nella finalissima, disputata sullo splendido campo erboso dello stadio Comunale di Masainas, diretta dal giovane arbitro Mattia Crobeddu, la squadra allenata da Floriano Congiu ha superato la Monteponi di Marco Martinelli con il punteggio di 4 a 0 (primo tempo 0 a 0), con reti di Lorenzo Basciu (rigore), Fabio Mazzotta (2) e Davide Gherardini. La Monteponi ha giocato gran parte del secondo tempo in 10 uomini per l’espulsione di Nicola Mura.

Il primo tempo è stato sostanzialmente equilibrato. Nel secondo tempo la svolta è arrivata con il calcio di rigore, molto contestato da tecnico, dirigenti e giocatori della Monteponi, trasformato da Lorenzo Basciu. La Monteponi, dopo vibranti proteste, non è riuscita ad organizzare una reazione, poco dopo è rimasta in dieci uomini, ed ha finito per subire altre tre reti, per un 4 a 0 finale sicuramente troppo pesante per quanto era emerso nella prima parte della gara.

Per il Carbonia è la settima vittoria della Coppa Capodanno nelle ultime otto edizioni (solo l’anno scorso la Marco Cullurgioni Giba riuscì a spezzare il dominio biancoblu, superando in finale la Don Vito Sguotti Carbonia.

Al termine della partita sono state effettuate le premiazioni nella sala del Centro di aggregazione sociale, alla presenza del sindaco di Masainas, Ivo Melis, e del presidente della delegazione FIGC di Carbonia Iglesias. Oltre al Carbonia, squadra vincitrice, sono stati premiati i migliori giocatori della finale, Nicola Mancini per il Carbonia e Vito Asaro per la Monteponi.

La 28ª edizione della Coppa Capodanno è stata organizzata dalla delegazione FIGC di Carbonia Iglesias, con la collaborazione dei comuni di Masainas, Calasetta e Sant’Anna Arresi (le partite dei quarti di finale sono state disputate a Calasetta, quelle di semifinale a Sant’Anna Arresi).

Il Carbonia, con la conquista della Coppa Capodanno per la categoria giovanissimi, ha bissato ancora una volta la vittoria ottenuta il 26 dicembre scorso nella 56ª edizione della Coppa Santa Barbara per la categoria allievi.