16 April, 2024
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Finale col botto per la 65ª Sagra di Santa Barbara a Bacu Abis, il 17 agosto scorso, in compagnia dei Karma e dei fuochi d’artificio della ditta Piano di Dolianova. La Sagra doveva concludersi il 6 agosto ma, a causa del vento, non si è potuta concludere con i tanto attesi fuochi, pertanto, gli organizzatori hanno pensato ad un gran finale che è stato veramente un successo per pubblico e partecipazione sino a notte tarda.

La band musicale sarda ha fatto cantare e ballare con pezzi nuovi e datati, regalando ai presenti ore di serenità e divertimento, brani loro e non solo che la dolce Francesca Lai ha saputo interpretare, ora con sentimento ora con grinta, spaziando attraverso un vasto ventaglio di scelte musicali in italiano e in sardo, mostrando una grande professionalità.

I Karma questa estate hanno avuto modo di esibirsi a grande richiesta in tante piazze dell’isola, un vero e proprio ritorno alla vita dopo il brutto periodo della pandemia che aveva privato artisti e pubblico del grande piacere della musica live. Alle spalle, un curriculum di tutto rispetto che li ha visti collaborare con artisti del calibro di Roberto Vecchioni e Tullio De Piscopo, quando ancora erano un duo composto da Francesca Lai e Davide Guiso.

Alle 23.00 i tanto attesi fuochi hanno colorato di magia il cielo, tutti col naso all’insù, grandi e piccini, perché i fuochi non hanno età. E dopo i fuochi, tutti di nuovo in piazza a divertirsi con i Karma…il pubblico non voleva lasciarli andare via e, canzone dopo canzone, si è arrivati a tarda notte.

Appuntamento all’anno prossimo, per la 66ª edizione della Sagra di Santa Barbara di Bacu Abis.

Nadia Pische

                      

Si è chiusa con numeri da capogiro, domenica sera, a Carbonia, la sedicesima edizione del Sulcis Iglesiente espone, la fiera dell’artigianato, dell’agroalimentare e del turismo, organizzata dal Consorzio fieristico sulcitano con i contributi del comune di Carbonia e della Fondazione di Sardegna, sotto la direzione artistica di Giuliano Marongiu e la partecipazione di Valeria Marini nella veste di madrina, andata in scena finalmente in presenza nei giorni 11 e 12 giugno. Il centro di Carbonia si è animato di tante persone desiderose di rincontrarsi, di assaporare insieme, dopo due lunghi anni di privazioni determinate alla pandemia, il piacere di passeggiare tra gli oltre 200 stand di espositori giunti a Carbonia da tutta la Sardegna, di gustarsi leccornie del territorio, di godere delle bellezze artigianali e di ricominciare ad applaudire musica dal vivo.

Sono state due serate di spettacolo che hanno visto protagoniste sabato all’anfiteatro di piazza Marmilla, splendide e bravissime artiste esponenti della canzone del panorama musicale sardo: Maria Luisa Congiu, Francesca Lai, Natascia Capurro, Laura Spano, Cecilia Concas, Lucia Budroni. Al comando l’impareggiabile Giuliano Marongiu che ha saputo cogliere con grande maestria la sensibilità di queste splendide voci femminili, facendole brillare individualmente e poi insieme. La serata di sabato è stata impreziosita dalla partecipazione straordinaria della cantante Haiducii, rumena naturalizzata italiana. Un battesimo per un nuovo inizio tutto al femminile, pienamente promossa la direzione artistica di Giuliano Marongiu che, oltre a presentare, ha amabilmente duettato con le cantanti, intrattenendo il pubblico che ha applaudito instancabilmente per tutta la serata. Domenica sera sono entrati in scena i Karma e Maria Giovanna Cherchi e a seguire “Ignazzino senza freni”, l’esibizione del ventriloquo Daniele Contu e dei suoi personaggi. La tradizione della musica isolana con Donne in fiera e la comicità travolgente di Daniele Contu.

In entrambe le serate si è parlato di radici che legano alla terra madre, antichi sapori, preghiere ed anche tanti ricordi. Anche lo stesso Daniele Contu, dopo tante risate, ha toccato il cuore di tutti con il ricordo dedicato alla nonna Vitalia, proprio a dimostrazione dell’importanza della memoria che ci accomuna e che ci aiuta a non dimenticare l’importanza dei “nostri vecchi”.

Appuntamento all’anno prossimo, con un passo nel passato, ma sempre proiettati verso un futuro sempre più sereno ed innovativo.

Nadia Pische

 

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I 24 candidati della lista “Iglesias risorge” che sostengono la candidatura a sindaco di Iglesias di Carlo Murru.

Francesca Collu (1976)

Maria Antonietta Deriu (1962)

Walter Ennas (1963)

Nicola Floris (1979)

Umberto Floris (1972)

Francesca Lai (1978)

Simone Locci (1978)

Francesca Meloni (1975)

Gianluigi Orrù (1964)

Giovanni Pani (1969)

Emanuela Pilia (1978)

Giovanni Pittau (1962)

Carla Portas (1981)

Salvatore Priola (1985)

Silvia Sanna (1978)

Massimo Sarigu (1980)

Bruno Solinas (1950)

Antonio Tafuro (1963)

Marco Trudu (1970)

Andrea Olla (1984)

Alberto Pusceddu (1985)

Marta Broi (1984)

Marco Perra (1963)

Milena Salis (1975).

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La solidarietà non conosce confini, varca il mare e dalla Sardegna arriva a Cascia, terra di fede ma anche di sofferenza. Nella zona del centro Italia il terremoto, infatti, ha lasciato ferite ancora aperte che necessitano di essere curate. Per questo Sardegna Solidale ha aderito alla iniziativa “Sa paradura”, grazie alla quale, secondo una antichissima consuetudine isolana, i nostri pastori doneranno mille capi ovini alle aziende del centro umbro.

Su iniziativa di Coldiretti Sardegna e del gruppo musicale degli Istentales, con la collaborazione della sezione sarda di Prociv Italia (in collaborazione con il Csv Sardegna Solidale), del Casiss (Corpo ausiliario di soccorso internazionale San Silvestro), dell’azienda Carni Sarde, Coldiretti Umbria e con il patrocinio del Consiglio regionale della Sardegna e di tante altre associazioni, la manifestazione si svolgerà domenica 2 aprile, al termine di un fine settimana ricco di appuntamenti, organizzati nell’ambito della Fiera del Capo Lanuto.

Dopo un pranzo offerto alla comunità con prodotti tipici sardi, alle ore 16.00, i capi provenienti dalla Sardegna saranno divisi equamente tra i pastori casciani che hanno aderito all’iniziativa. E proprio loro, rispettando la consuetudine, il prossimo anno si recheranno in Sardegna con un agnello nato dalle pecore per completare la simbolica costruzione di questo straordinario ponte solidale e di fratellanza.

“Sa paradura” viene da lontano nel tempo e nasce come solidarietà concreta, soprattutto nelle comunità barbaricine, verso gli allevatori colpiti da calamità o avversità di vario genere che hanno determinato la moria o la scomparsa del gregge. L’usanza voleva e, in alcune zone, vuole ancora oggi, che ogni pastore/allevatore mettesse gratuitamente a disposizione di chi ha subìto il danno un capo di bestiame in modo che il gregge potesse essere ricostituito e l’attività lavorativa e di sostentamento familiare riprendere. Solidarietà concreta, appunto, fatta di gesti e azioni solide e solidali.

Gli allevatori sardi, nonostante il momento di grave difficoltà che stanno vivendo a causa dell’irrisorio costo del latte alla produzione, non hanno voluto dimenticare chi sta peggio di loro “esportando” l’usanza de “Sa paradura” a favore di pastori e allevatori del centro Italia colpiti dal terremoto, dove sono a rischio 3.300 posti di lavoro.

«Abbiamo voluto concentrare l’iniziativa su un unico territorio, Cascia e le frazioni – spiega il presidente regionale di Prociv Italia Emilio Garau – soprattutto perché ci sono molti allevamenti che hanno subito molti danni e gli allevatori hanno perso oltre che le strutture anche molti animali. Quando l’abbiamo presentata gli amministrazione di Cascia sono rimasti meravigliati perché ignoravano questa nostra usanza.»

A chiudere, la due giorni seguirà lo spettacolo musicale e folk presentato da Giuliano Marongiu, che vedrà protagonisti il gruppo Istentales, il coro “Amici del Folklore” di Nuoro, i “Tenores Unta Vona” di Orgosolo, i “Mamuthones Antigos” di Samugheo, Francesca Lai e le maschere “S’Urtzu” di Sadali.