19 April, 2024
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La Garante regionale per l’infanzia e l’adolescenza, Grazia Maria De Matteis in una lettera al presidente regionale dell’Ordine dei giornalisti Francesco Birocchi sollecita una maggiore attenzione della categoria nei confronti dei minori . “Nell’era della tecnologia digitale e dell’informazione “social” – si legge nella lettera – garantire la tutela dei minori fra diritto di cronaca e diritto alla riservatezza si appalesa sempre più come azione necessaria per proteggerne lo sviluppo della personalità e l’equilibrio psico-fisico”. Per la Garante garantire l’anonimato dei minori è diventato ormai un imperativo categorico da cui nessuno può essere esentato. “E’ necessario sensibilizzare tutti i soggetti dell’informazione (cartacea, radiofonica, televisiva e web) sulla necessità di osservare ed applicare pedissequamente le norme a tutela della privacy dei minori, siano esse giuridiche che deontologiche”.

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Si è insediato oggi il nuovo Consiglio di disciplina dell’Ordine dei giornalisti della Sardegna, nominato, come prevede la legge, dal Presidente del Tribunale di Cagliari Mauro Grandesso Silvestri. Ne fanno parte i giornalisti professionisti: Stefano Lenza (con funzioni di Presidente avendo maggiore anzianità di iscrizione all’Albo), Antonio Ledà d’Ittiri, Roberto Petretto, Ottavio Pirelli, Paola Pilia e Mariella Careddu (con funzioni di segretario essendo la più giovane in quanto a iscrizione all’Albo). E i giornalisti pubblicisti: Caterina Fiori, Alessia Orbana e Giampaolo Atzei. All’insediamento, che si è svolto nella sede dell’Ordine a Cagliari, ha partecipato il presidente dell’Ordine dei giornalisti della Sardegna, Francesco Birocchi, il quale ha ringraziato i componenti del precedete consiglio, presieduto da Pietro Picciau (presente oggi), per il grande lavoro svolto con saggezza e rigore nell’interesse dei giornalisti sardi. Il nuovo Consiglio di disciplina, che ha avviato subito la sua attività, durerà in carica per tre anni.

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Giovedì 27 giugno, presso l’Aula Magna dello storico Istituto Minerario “Asproni” di Iglesias, Vin via Roma 47, con inizio alle ore 10.00, si terranno i lavori del corso di aggiornamento per giornalisti su temi ambientali intitolato “Comunicare l’Ambiente”.

L’evento, che si inquadra nell’ambito della formazione professionale continua dei giornalisti, è organizzato dal Parco Geominerario Storico Ambientale della Sardegna e dall’Ordine dei giornalisti della Sardegna in collaborazione con la direzione dell’I.I.S. IT Minerario “Asproni” – ITCG “Fermi” di Iglesias.

Parteciperanno ai lavori Giornalisti ed esperti di comunicazione scientifica ed ambientale. Saranno presenti Mauro Usai, sindaco di Iglesias, Francesco Birocchi, presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Sardegna, Tarcisio Agus e Ciro Pignatelli, rispettivamente presidente e direttore del Parco Geominerario.

Il corso prevede l’assegnazione ai partecipanti di 6 crediti validi per la formazione professionale continua.

Programma

10.00. Apertura dei lavori e saluti. Mauro Usai, Sindaco di Iglesias – Francesco Birocchi, Presidente Ordine dei Giornalisti della Sardegna – Ciro Pignatelli, Direttore del Parco Geominerario

10.30 – Tarcisio Agus, presidente del Parco Geominerario

11.00 – Simonetta Lombardo, giornalista ambientale. La Comunicazione ambientale

11.30-12.30 – Coffee Break

12.30. Gianluca Lioni, Giornalista, Rappresentate MiBAC Consiglio Direttivo Parco Geominerario. La sfida della Comunicazione dei Beni culturali ed il Patrimonio materiale e immateriale dell’UNESCO

13.00 – 15.00 – Lunch Break

15.00 – Licia Corsale, Settore Divulgazione e Comunicazione scientifica Istituto Nazionale Vulcanologia di Palermo. Il Piano di comunicazione volto al potenziamento della ricerca scientifica e dell’innovazione

15.30 – Franco Foresta Martin, docente Master in Comunicazione della Scienza Università di Padova, giornalista scientifico “Corriere della Sera”. I Cambiamenti climatici

16.00 – Giorgio Galleano, giornalista RAI TG3 Redazioni Speciali. Scienza, Ambiente, Potere

16.30 – Antonio Cianciullo, “La Repubblica”. Clima: la battaglia comincia dalle parole

17.00 – Dibattito e conclusioni.

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Il carcere visto da dentro. L’Ordine dei giornalisti della Sardegna propone un corso di formazione professionale dal titolo “Libri sul carcere, dal carcere, nel carcere: una finestra sull’editoria penitenziaria”, organizzato con il Polo Universitario Penitenziario dell’Università di Sassari. Si svolgerà venerdì 14 giugno prossimo, dalle 10.30 alle 13.30, nell’aula Mossa del Dipartimento di Giurisprudenza, in viale Mancini 3, a Sassari. E’ inserito in un Workshop formativo e informativo di due giorni, curato dal prof. Emmanuele Farris, sui percorsi da e per il carcere in Italia e intitolato “Dentro & Fuori”, con riferimento all’ingresso e all’uscita da una realtà, quella carceraria appunto, ancora poco conosciuta.

Sarà l’occasione di un vasto e interessante confronto di esperienze e proposte sulla situazione penitenziaria italiana. Un workshop dove studiosi, tecnici del diritto, operatori penitenziari, mondo dell’associazionismo e rappresentanti delle Istituzioni si incontreranno per mettere insieme ricerca scientifica ed esperienza diretta. Un contributo significativo al dibattito in corso su dove va, e dove dovrebbe andare, il nostro sistema carcerario.

Il programma prevede l’introduzione di Angela Trentini, giornalista caposervizio TGR RAI Abruzzo e poi gli interventi di Camillo Tidore, presidente corso di laurea triennale in Comunicazione pubblica e professioni dell’Informazione, Università di Sassari e di Francesco Birocchi, presidente Ordine dei Giornalisti della Sardegna.

Quindi la presentazione e la discussione con gli autori dei libri sul carcere:
– Angela Trentini e Maurizio Gronchi: “La speranza oltre le sbarre. Viaggio in un carcere di massima sicurezza”
– Giovanni Gelsomino: “La luna del pomeriggio”
– Alessio Attanasio: “L’inferno dei regimi differenziati”
– Paolo Bellotti: “Visti da dentro”
– Pietro Buffa: “La galera ha i confini dei vostri cervelli”
– Federico Caputo: “Sensi ristretti”
– Elton Kalica e Simone Santorso: “Farsi la galera. Spazi e culture del penitenziario”.

La partecipazione all’evento, considerato di carattere deontologico, darà diritto a 5 crediti formativi per i giornalisti.

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Veterani, profughi di guerra, testimoni di tanti orrori; personale chiamato ad operare in condizioni di emergenza, in caso di attentati o di calamità naturali, bambine e bambini sottoposti ad abusi sessuali dai familiari o da persone di fiducia; ragazze e ragazzi che sperimentano forme gravi e ripetute di violenza domestica.

A raccontare la “Dissociazione da stress post-traumatico” che colpisce tante persone diverse, con storie diverse interviene il prof. Roger Salomon. Si tratta di una forma estrema di difesa della psiche in cui la personalità si frammenta per “disconoscere” l’esperienza intollerabile, che rimane però viva a livello inconscio e può condurre a gravi forme di disagio psichico e sociale. Perché il soldato continua a combattere, il vigile del fuoco a spegnere gli incendi; la bambina sessualmente abusata o il ragazzo picchiato e umiliato vanno a scuola, giocano, crescono, all’apparenza sereni. Eppure nel profondo della loro psiche tutti restano feriti, incatenati al momento del trauma, che può essere riattivato da circostanze apparentemente casuali, producendo sofferenza personale, blocchi fisici ed emotivi o esplosioni di aggressività. E può persino trasformare le vittime di ieri nei carnefici di domani.

Martedì 18 giugno, alle 15,30, nell’Aula magna della Corte d’Appello di Cagliari si discute della “Violenza nelle relazioni familiari. Da questione privata a questione sociale. I profili clinici e giuridici del Disturbo post traumatico da stress”, tema del corso di formazione organizzato dall’Ordine dei giornalisti della Sardegna e da Giulia Giornaliste Sardegna, insieme all’ Ordine degli psicologi della Sardegna e all’Ordine degli avvocati di Cagliari.

Roger Solomon, psicologo clinico, consulente del Senato Usa e della NASA, una grande esperienza nella terapia di superstiti di eventi traumatici, come il crollo delle Torri Gemelle del 2001, spiegherà che cos’è la dissociazione da stress post-traumatico, chi coinvolge, quali le terapie e quali i rischi di un mancato intervento terapeutico. Solomon è l’ideatore della tecnica EMDR (Eye Movement Desensitization and Reprocessing) per la rielaborazione del trauma.

Il corso, coordinato da Alessandra Sallemi, giornalista della Nuova Sardegna, già rappresentante del Consiglio di Disciplina dell’OdG e di Giulia Giornaliste, sarà introdotto dalla procuratrice della Repubblica di Cagliari, Maria Alessandra Pelagatti, da Aldo Luchi, presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Cagliari, dal presidente dell’Ordine dei giornalisti della Sardegna, Francesco Birocchi, dalla Coordinatrice di Giulia Giornaliste Sardegna, Susi Ronchi.

Angela Maria Quaquero, presidente dell’Ordine degli psicologi di Cagliari, parlerà di “Aspetti dissociativi nelle famiglie con pratiche violente. I limiti della legge che impone la denuncia entro sei mesi”.

Daniela Pinna, giornalista dell’Unione Sarda, già rappresentante del Consiglio territoriale di disciplina: Il Male che non si può guardare: la violenza in famiglia tra dovere di cronaca e rispetto delle persone.

Per la parte giuridica sono previsti tre interventi che indagano tre momenti dell’iter processuale: Profili penalistici del disturbo post traumatico da stress è il titolo della relazione di Gilberto Ganassi, Procuratore aggiunto della Repubblica presso il Tribunale di Cagliari; Valeria Aresti, avvocato, esperta di tutela delle donne e dei minori, si occuperà di La violenza invisibile nelle relazioni familiari tra pregiudizi e stereotipi giudiziari; Lucia Perra, giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Cagliari, parlerà di La tutela della donna-vittima nel procedimento penale a partire dalla querela fino alla esecuzione della pena.

La partecipazione al corso di formazione darà diritto a 3 crediti formativi per gli iscritti ai diversi ordini professionali.

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Si terrà martedì 28 maggio, nella sede de La Nuova Sardegna di Sassari, dalle 14.00 alle 17.00, il corso di formazione “Disinformazione, fake news ed Europa; la vulnerabilità dell’opinione pubblica, il ruolo dei giornalisti”. L’appuntamento deontologico si inserisce nel percorso di analisi e studio sulla corretta informazione che l’Odg Sardegna sta portando avanti.

Saranno Gabriela Jacomella, fondatrice di “Factcheckers”, prima associazione a livello internazionale ad occuparsi esclusivamente di educational fact-checking e Cristina Nadotti, giornalista di La Repubblica con grande esperienza nel settore on line, a condurre il dibattito, moderato da Daniela Scano, capo servizio de La Nuova Sardegna ed introdotto da Francesco Birocchi, presidente dell’Ordine dei giornalisti della Sardegna.

La prima parte del corso verterà sulla definizione di fake news e disinformazione, l’analisi dei meccanismi sottesi alla loro diffusione, una riflessione sulle nuove dinamiche dell’informazione nell’universo digitale e sul loro impatto sulla fruizione da parte del pubblico, una valutazione del ruolo del fact-checking redazionale e non. Nella seconda parte ci si concentrerà sul ruolo dei giornali locali nel contrasto all’inquinamento dell’informazione, sia come baluardo per salvaguardare la pluralità dell’informazione, sia come fonte primaria e strumento di debunking.

Verranno proposti dei momenti di dialogo laboratoriale, con il coinvolgimento attivo dei partecipanti. Il corso darà diritto a 5 crediti formativi.

 

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Domani, 24 maggio, a Cagliari, è in programma il corso organizzato dall’Ordine dei giornalisti dal titolo “Libertà di espressione, rispetto reciproco e contrasto alla discriminazione: quali equilibri nella comunicazione e nel discorso pubblico?”.

La libertà di espressione è uno degli assi portanti del sistema dei diritti civili e politici delle democrazie liberali. La manifestazione del pensiero, attraverso atti linguistici o anche attraverso gesti simbolici, è elemento caratterizzante l’essere umano. Nondimeno, attraverso parole e contenuti espressivi si possono provocare “ferite”: le parole possono diventare pietre. Su questa premessa si pone il problema se sia legittimo in una democrazia liberale stabilire dei limiti normativi alla libertà di espressione. Nel contesto italiano troviamo le classiche limitazioni a tutela dell’onore individuale; ma oggi le questioni più problematiche concernono norme in cui l’interesse di tutela si identifica con la pari dignità ed anche il sentimento, di particolari gruppi e categorie di persone. Ne sono un esempio le leggi che tutelano con sanzioni penali il sentimento religioso, la dignità etnica o l’identità culturale di gruppi minoritari o di interi popoli, e, da ultimo, quelle volte a contrastare la menzogna negazionista.

L’evento sarà condotto da Federico Bacco, cagliaritano, dottore di ricerca in Diritto penale e Criminologia nell’Università degli Studi di Milano-Bicocca e autore della monografia “Tra sentimenti ed eguale rispetto. Problemi di legittimazione della tutela penale” (Giappichelli, 2018). Interverranno Pietro Ciarlo, ordinario di Diritto costituzionale nell’Università degli Studi di Cagliari, e Francesco Birocchi, presidente dell’Ordine dei giornalisti della Sardegna.

Il corso, organizzato dall’Associazione della Stampa e l’Ordine dei giornalisti della Sardegna, si svolgerà a Cagliari nella Sala Giorgio Pisano (piazzetta L’Unione Sarda), dalle 14.00 alle 17.00. La partecipazione all’evento darà diritto a 5 crediti formativi.

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«Ordine dei giornalisti e FNSI sono consapevoli che il fondamentale diritto all’informazione può trovare dei limiti quando venga in conflitto con i diritti dei soggetti bisognosi di una tutela privilegiata. Pertanto, fermo restando il diritto di cronaca in ordine ai fatti e alle responsabilità, va ricercato un equilibrio con il diritto del minore ad una specifica e superiore tutela della sua integrità psico-fisica, affettiva e di vita di relazione.» In queste righe sono contenuti i criteri che i giornalisti italiani hanno seguito nel darsi regole vincolanti quando le notizie diffuse riguardano i minori.
Regole che verranno approfondite nell’evento formativo dal titolo “Devianza minorile tra diritto di cronaca e la tutela dei soggetti minorenni”, che si svolgerà a Cagliari e a Sassari il 9 e il 10 maggio prossimi. L’incontro è organizzato dall’Ordine dei giornalisti della Sardegna con il Centro per la giustizia minorile per la Sardegna, che ha tra i propri compiti istituzionali la prevenzione primaria e secondaria della delinquenza minorile, la programmazione e la realizzazione di interventi personalizzati per accompagnare  minori e giovani entrati nel circuito penale in percorsi di autonomia personale nel rispetto della legalità.
Ordine dei giornalisti e Centro per la Giustizia Minorile della Sardegna hanno sottoscritto un protocollo di intesa «per la costituzione di un osservatorio regionale sul trattamento dell’informazione nel rispetto dei diritti delle persone di minore età».
A Cagliari l’incontro si svolgerà giovedì prossimo, 9 maggio, nella Sala convegni Giorgio Pisano in piazza Unione Sarda, dalle 14.00 alle 17.00. Relatori saranno: Francesco Birocchi, presidente ODG Sardegna, Giampaolo Cassitta, direttore del Centro per la giustizia minorile della Sardegna e Federica Palomba, dirigente del  Centro per la giustizia minorile della Sardegna.
Ai giornalisti partecipanti saranno assegnati 5 crediti formativi.
A Sassari l’appuntamento è per venerdì 10 maggio presso la Sala conferenze Servizi Minorili della Giustizia di Sassari, viale Papa Giovanni Paolo II, 6, dalle 14.00 alle 17.00. Relatori saranno: Francesco Birocchi, presidente ODG Sardegna, Giampaolo Cassitta, direttore del Centro per la giustizia minorile della Sardegna, Federica Palomba e Nicolò Goddi dirigenti del Centro per la giustizia minorile della Sardegna.
Ai giornalisti partecipanti saranno assegnati 5 crediti formativi.

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L’art. 27 della Costituzione italiana afferma che la responsabilità penale è personale; l’imputato non è considerato colpevole sino alla condanna definitiva; le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato. Su questi principi si fondano le norme che regolano l’esecuzione della pena detentiva, il mondo carcerario e le misure alternative alla detenzione.
All’approfondimento di questi temi è dedicato l’evento formativo dell’ordine dei giornalisti della Sardegna dal titolo “Carcerazione e misure alternative: cronaca e deontologia”, che si svolgerà a Olbia, venerdì 3 maggio, dalle 14.30 alle 17.30, nella sala della Biblioteca Civica Simpliciana, in piazzetta Dionigi Panedda, 3.
Dopo l’introduzione del presidente dell’Ordine dei giornalisti della Sardegna, Francesco Birocchi, interverrà: l’avv. Edvige Baldino, garante dei diritti dei detenuti e delle persone private della libertà personale presso il comune di Tempio, parlerà della realtà carceraria nella Casa di Reclusione di Nuchis Paolo Pittalis. L’avv. Domenico Putzolu del Foro di Tempio e componente della Giunta Nazionale dell’Unione delle Camere Penali d’Italia, interverrà sul tema: “Le misure alternative alla detenzione e il ritorno a propulsioni meramente punitive e retributive della pena”. Infine, il dott. Riccardo De Vito, magistrato di Sorveglianza Tribunale di Sassari e presidente nazionale di Magistratura Democratica si occuperà di “Differenti modelli penitenziari e discrezionalità della magistratura di sorveglianza”.
Ai giornalisti partecipanti verranno assegnati 5 crediti formativi.

 

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Il tema delle migrazioni ha certamente perso rilievo mediatico, anche per la riduzione degli sbarchi lungo le coste italiane, ma non ha perso niente del suo contenuto sociale e antropologico. Perché il flusso migratorio non si è per niente interrotto e perché restano intatte le esigente umanitarie e civili di accoglienza, convivenza e integrazione dei migranti. Su questi temi l’Ordine dei giornalisti della Sardegna e L’Associazione Carta di Roma organizzano un seminario dal titolo “Flussi migratori nella comunicazione mediatica: principi della Carta di Roma e il racconto dei protagonisti”. Si svolgerà giovedì prossimo 21 marzo, nella sala del Ghetto degli ebrei dalle 9.30 alle 13.30. Ai giornalisti partecipanti saranno assegnati sei crediti formativi.
Dopo l’introduzione del presidente dell’Ordine dei giornalisti della Sardegna, Francesco Birocchi, interverranno: Giovanni Maria Bellu (già presidente Associazione Carta di Roma), Flavio Di Giacomo (portavoce Organizzazione Internazionale Migrazione), Marco Sechi (Unità accoglienza Migranti, Regione Sardegna), e Piera Francesca Mastantuono (Associazione Carta di Roma).
La Carta di Roma è un protocollo deontologico per i giornalisti che si occupano di migranti, richiedenti asilo, rifugiati e vittime della tratta, firmato da Ordine dei giornalisti, FNSI e UNHCR (Agenzia ONU per i rifugiati).
Nel corso del seminario saranno approfondite le linee guida della Carta di Roma con particolare attenzione al “glossario”, allegato al “Testo unico dei doveri del giornalista”; verranno forniti dati ed infografiche sui flussi migratori; si parlerà del rischio dei viaggi, della situazione in Libia e si farà il punto sulla gestione dell’accoglienza in Sardegna. Il discorso sarà completato dalle testimonianze dei rappresentanti della diaspora e da alcune osservazioni su discriminazione, identità e cittadinanza.