19 April, 2024
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Per il ventitreesimo anno consecutivo, dal 2 al 6 giugno prossimi, le strade del Sud-Ovest sardo sono pronte ad ospitare il Giro delle Miniere, corsa ciclistica a tappe organizzata dalla Società Ciclistica Monteponi di Iglesias.
Il programma – La corsa più attesa del panorama ciclistico isolano scatterà giovedì 2 giugno con la “1ª Coppa Città di Villacidro – Memorial Salvatore Meloni”. La gara, valida per il Campionato Italiano a cronometro, si svilupperà su un percorso di 18,5 km prevalentemente pianeggiante con alcuni saliscendi. In costante salita saranno invece gli ultimi 1700 metri che porteranno all’arrivo nel centro di Villacidro, con una pendenza media del 4%, su un rettilineo finale di 100 metri.
Il giorno dopo ciclisti in sella per la “13ª Coppa Città di Gonnesa – Giro del Nuraghe”. Si tratterà di una gara interregionale di Medio Fondo di 79 km (ricavati su un circuito di 19,5 km da ripetere 4 volte). Partenza e arrivo dal sito archeologico del Nuraghe Seruci e percorso misto con tratti pianeggianti ed uno strappo di 2,7 Kkm al 4%. Arrivo in salita, 300 metri e una pendenza intorno al 7-8%.
Senza sosta, mercoledì 4 giugno spazio alla “6ª Coppa Città di Pabillonis – Memorial Francesco Diana”. Un’altra Medio Fondo di 77 km con partenza e arrivo a Pabillonis. Tracciato completamente pianeggiante con lunghi rettilinei. Leggera ascesa solo per il rettilineo di 250 metri che precede l’arrivo.

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Il teatro della compagnia Anfiteatro Sud, l’arte di Mario Delitala esaltata dalla nuove tecnologie e le musiche originali di Paolo Fresu, insieme per raccontare una delle figure più affascinanti e misteriose della tradizione sarda. Si affaccia in Europa ed approda in Germania per tre prestigiosi appuntamenti “S’Accabadora”, uno spettacolo diretto da Susanna Mameli che ha anche curato la drammaturgia, liberamente ispirata a “Le serve” di Jean Genet. In scena Annagaia Marchioro e Marta Proietti Orzella, accompagnate dalle musiche di Paolo Fresu e dalla produzione videomapping e di realtà aumentata di Michele Pusceddu e Francesco Diana.

Il primo appuntamento è per giovedì 24 ottobre al Theater im Romanischen Keller di Heidelberg. La replica sarà anticipata il giorno prima da un seminario di Susanna Mameli con gli allievi del corso di lingua romanza dell’Università di Heidelberg, in cui la regista parlerà della figura della accabadora, ma anche dell’utilizzo del videomapping e della luce nel suo formato digitale a teatro.

Domenica 27 lo spettacolo andrà invece in scena al Museum Frauenkultur Regional – International di Norimberga, cui seguirà una conferenza sull’arte di Mario Delitala. Ultimo appuntamento sarà mercoledì 30 ottobre al Theater Atelier di Stoccarda.

Finalista al concorso Nuove Sensibilità del Festival Teatro Italia di Napoli e vincitore del premio nazionale di teatro “Lauretta Masiero” per la drammaturgia, in questo lavoro Susanna Mameli ha cercato di mettere a fuoco il lato umano e personale di una figura cosi crepuscolare e sfuggente, ma storicamente reale, come quella di “sa femmina accabadora”.

Fautrice tollerata di eutanasia nel passato, nello spettacolo di Anfiteatro Sud l’accabadora diventa un personaggio di straordinaria attualità per i legami con i dilemmi etici del presente. Questo è il punto di partenza per una messa in scena che non intende approfondire gli aspetti didascalici e descrittivi della questione, né tanto meno fornire superficiali risposte a problemi morali, ma che cerca di dare corpo e anima a una di queste donne, alla sua esistenza concreta, all’apparenza normale cui Antonia, accabadora e protagonista dell’atto unico, s’aggrappa per continuare a vivere la sua vita.

Così, il testo e le scene minime ed essenziali risolvono l’azione teatrale nel rapporto tra Antonia e sua sorella, rispettivamente interpretate da Marta Proietti Orzella ed Annagaia Marchioro. Una relazione che è una finzione nella finzione e che lascia trapelare lentamente la verità atroce sulle loro vite. Un lento disvelarsi della realtà fino all’ultimo crudele dilemma che impegnerà Antonia in un nuovo, ma terribilmente diverso, atto di pietà.

Trattando il testo e lo spazio come fossero un caleidoscopio nella memoria della protagonista, la regista utilizza la multiproiezione e gli effetti straordinari del videomapping e della realtà aumentata per definire lo spazio scenico, e ricostruisce attraverso l’arte di Mario Delitala e le sue famosissime xilografie del 1926 un universo interiore che ingloba e coinvolge lo spettatore, facendolo divenire parte del viaggio e dello spettacolo.

Grazie al videomapping, una nuova frontiera dell’arte e della tecnologia capace di trasferire immagini in computer grafica su superfici reali e di realizzare spettacolari effetti di proiezione 3D, le xilografie di Mario Delitala passano così da una dimensione iconica e statica a una sempre più fluida e dinamica, fino a diventare puro tratto, segno bianco e nero, capace di inglobare lo spettatore come nelle esperienze di arti plastiche interattive.

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La Sulcispes Sant’Antioco è tornata alla vittoria sul campo del Cus Sassari, 86 a 81, dopo un tempo supplementare (primo tempo 41 a 37, secondo tempo 75 a 75).

«È stata una partita molto combattuta e fisica, avendo chiuso il primo quarto sotto 30-15 non era di certo facile recuperare uno strappo di quindici punti – afferma il dirigente Francesco Diana – ma già dal secondo quarto, aumentando decisamente l’intensità in difesa, siamo riusciti a chiuderlo sotto di quattro lunghezze. Poi è stata una battaglia punto a punto fino ad impattare alla sirena sul settantacinque pari. Il supplementare poi è stato giocato bene in egual misura da entrambe le compagini; ci hanno premiato due o tre conclusioni andate a buon fine dai sei metri e settantacinque. Ora testa allo spareggio di mercoledì che potrebbe aprirci le porte dei playoff – conclude Francesco Diana – credo e confido nel fatto che i ragazzi faranno il possibile ed impiegheranno tutte le forze di cui dispongono per provare ad aggiudicarsi l’incontro.»

Cus Sassari – Sulcispes Sant’Antioco 81 a 86

Parziali: 30 a 15, 11 a 22, 18 a 20, 16 a 18. O.T. (6 a 11).

Cus Sassari: Colli, Madau 5, Barbagallo 17, Porcheddu 2, Campanelli 6, Serra 12, Idini 24, Manunta, Dellacà 2, Impagliazzo 2, Giordanelli, Silanos 11. All. Gabriele Sassu.

Sulcispes Sant’Antioco: Casula 13, Borghero 7, Rasset 27, Pintus 13, Aralossi 16, Piras 3, Basciu, Tosadori 7, Ingrande. All. Paolo Massidda.

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La Sulcispes è tornata alla vittoria contro l’Astro Cagliari: 83 a 72 (primo tempo 46 a 36). Il match, gestito abilmente in tutte le fasi dell’incontro, ha visto i lagunari sempre avanti nel punteggio fin dal primo quarto. Una vittoria che da morale a gruppo e società e mette da parte, seppur temporaneamente, le insidie e le sfortune che in tutto l’arco della stagione si sono accumulate in maniera incessante.

«Un’ottima gara, che abbiamo condotto praticamente dall’inizio alla fine contro un avversario ostico e molto esperto – afferma Francesco Diana, dirigente Sulcispes – i ragazzi hanno ribattuto, colpo su colpo, ogni tentativo di recupero dell’Astro grazie alle buone percentuali al tiro e ad una difesa sempre molto attenta. Ulteriore nota positiva, per noi, è stato il rientro di Alessandro Casula, fuori dal campo di gioco ormai da cinque mesi per infortunio, ora rimangono due partite da giocare che praticamente decreteranno la griglia di partenza dei playoff o gli eventuali spareggi, quindi, a questo punto, non ci resta che dare il massimo e provare a vincerle.»

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La Sulcispes ha concluso la “regular season” del campionato di serie D con una vittoria di carattere in casa dell’Asd Astro. Avanti nel primo quarto (19 a 1a), i biancoblu hanno avuto una flessione nel secondo quarto (26 a 15 per l’Astro) e sono andati al riposo sotto di 6 lunghezze: 40 a 34. La svolta decisiva è arrivata nel terzo quarto, dominato da Rasset e compagni, con un parziale di 31 a 17 che ha consentito il sorpasso al 30′, con un vantaggio di 8 lunghezze, 65 a 57, amministrata con sicurezza nell’ultimo quarto, chiuso in parità, 19 a 19, per il definitivo 84 a 76.

«È stata una partita combattuta da entrambe le squadre, nonostante non fosse fondamentale ai fini del risultato finale, poiché, sia noi che l’Astro, eravamo già qualificati e quindi già alla seconda fase con le prime quattro del girone nord – ha commentato il dirigente Francesco Diana -. I nostri ragazzi hanno disputato un’ottima prestazione di squadra, e non era sicuramente facile perché dall’altra parte abbiamo trovato un avversario mai arrendevole.»

Francesco Diana pensa già alla prossima sfida. «Questa è una vittoria che non può farci che bene, sia per il morale che per l’autostima. Ci prepariamo con entusiasmo alla seconda fase che inizierà l’11 febbraio, sperando di affrontarla con questa mentalità.»

Ora il calendario prevede una pausa di due settimane, alla quale seguirà la poule A, dalla quale scaturirà la griglia dei playoff.

Astro – Sulcispes 76 a 84

Punteggi parziali: 14 a 19, 26 a 15, 17 a 31, 19 a 19.

Astro: Uras, Farci 16, Tola, Atzei 8, Mennella 1, Pilia 18, Pani 28, Biggio 3, Cocco 2, Marini. All. Tonio Canalis.

Sulcispes: Cera, Borghero 10, Rasset 26, Pintus 9, Aralossi 6, Piras 12, Basciu, Peloso 4, Ingrande, Cavassa 17, Era. All. Paolo Massidda.

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Sono durate solo 10 minuti, il tempo del primo quarto, per la Sulcispes Sant’Antioco, le speranze di uscire vittoriosa, ieri sera, dal campo del Genneruxi. Chiuso il parziale avanti di 5 lunghezze (22 a 17), infatti, la squadra di Paolo Massidda ha subito l deciso ritorno dei padroni di casa nel secondo, 20 a 11, andando al riposo sul 37 a 33 per la squadra di casa. Ancora un’impennata d’orgoglio nel terzo quarto, chiuso avanti di 5 punti (18 a 13) per il minimo vantaggio del 30′ (51 a 50), nell’ultimo quarto è venuta fuori la Genneruxi che, sbagliando decisamente meno, e credendoci di più, approfittando anche dall’uscita dal campo del sulcitano Castiglia, infortunato, ha conquistato i due punti in palio.

«La partita è stata ben giocata da entrambe le squadre – spiega Francesco Diana, dirigente della Sulcispes – un match equilibratissimo, disputato contro una compagine di giocatori giovani ma, allo stesso tempo, molto fisici e dotati di ottima tecnica individuale. Per noi, probabilmente, è stata determinante l’uscita di Castiglia per infortunio a otto minuti dalla fine della partita, considerato che, fino a quel momento, il punteggio ci vedeva condurre la gara di due lunghezze.»

«Non possiamo rimproverare niente ai nostri ragazzi, i quali hanno dato il massimo fin dal primo minuto – conclude Francesco Diana -. Ora continueremo a lavorare intensamente per le prossime gare.»

Genneruxi – Sulcispes 72 a 66 (17-22,  20-11, 13-18, 22-15)

Genneruxi: Tatti 5, Piras, Murru 7, Floridia 16, Parodi 10, Cabriolu 16, Bert, Serra 6, Porqueddu, Fancello 2, Mellino, Mocci 10. All.: Piras A.

Sulcispes: Casula 29, Cera, Rasset 8, Pintus 5, Castiglia 12, Basciu, Tosadori 2, Peloso 4, Ingrande, Cavassa 6, Era. All.: Massidda P.