19 April, 2024
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Il comune di Iglesias, ha dato avvio al progetto “Un albero per ogni nuovo nato e minore adottato”, un’iniziativa che accoglie le disposizioni previste dalla legge 113/1992, modificata con legge 10/14.01.2013.
Il progetto prevede che, entro dodici mesi dalla registrazione anagrafica di ogni neonato residente a Iglesias, venga posto a dimora un albero nel territorio comunale, e che entro quindici mesi venga registrato sul certificato di nascita il luogo esatto dove tale albero è stato piantato.
In questa maniera ogni bambino potrà conoscere dove si trova “il proprio albero”, contribuendo così alla sua cura ed alla sua crescita.
«Una maniera per coniugare la salvaguardia del verde pubblico e l’educazione ambientale – ha commentato il sindaco Mauro Usai – dando attuazione alla legge e alle linee programmatiche dell’Amministrazione.»
L’Amministrazione comunale sta predisponendo in diversi quartieri della città aree verdi attrezzate con giardini pubblici, percorsi ginnici, e giochi per bambini, nelle quali procedere con la piantumazione dei nuovi alberi.
«Nelle prossime settimane, verranno organizzate della giornate in cui si pianteranno gli alberi, e verranno invitati i genitori dei bambini neonati a cui verrà dedicato ciascun nuovo albero – ha spiegato l’assessore dell’Ambiente Francesco Melis – rendendo in questo modo Iglesias una città più verde, più vivibile ed a misura d’uomo.»

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La manifestazione “Puliamo al mondo”, edizione italiana di “Clean Up the World”, il più grande appuntamento di volontariato ambientale, organizzata da Legambiente, sabato 16 novembre farà tappa ad Iglesias, con partenza alle ore 8.30 in Piazza Conte Ugolino.
Lo scopo dell’iniziativa, realizzata in collaborazione con il comune di Iglesias, è quello di contribuire a liberare le strade, le piazze e gli spazi comuni dai rifiuti e dall’incuria.
“Puliamo il mondo” è un appuntamento portato in Italia 26 anni fa grazie a Legambiente, ed è cresciuto fino ad abbracciare tante realtà del territorio, grazie anche alla collaborazione di tante associazioni della società civile e di tanti volontari che scelgono di dare il proprio contributo per la collettività.

«Un’iniziativa che ha un valore non solamente simbolico – ha messo in evidenza il sindaco di Iglesias Mauro Usai – ma rappresenta un momento nel quale ognuno può fare la propria parte per la tutela dell’ambiente». «Grazie anche al contributo dei volontari e di tanti giovani – ha aggiunto l’assessore dell’Ambiente Francesco Melis – per i quali “Puliamo il mondo” rappresenta anche un importante momento di educazione civica ed ambientale.»

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Il comune di Iglesias ha aderito al progetto di educazione digitale “Operazione Risorgimento Digitale”, presentato ufficialmente dalla TIM lo scorso 28 ottobre a Roma.

Il progetto coinvolgerà 107 Comuni in tutte le Province d’Italia e consisterà in una scuola mobile itinerante dove verranno attivate iniziative di informazione e formazione che daranno la possibilità ai cittadini di apprendere strumenti concreti per una partecipazione attiva alla vita digitale, con particolare una attenzione riservata agli studenti, alle persone over 50 ed ai dipendenti comunali, e con il coinvolgimento di associazioni culturali, sportive, di centri di aggregazione sociale e di centri per gli anziani.
Per una settimana sarà a disposizione nelle piazze uno sportello di cultura digitale, e parallelamente saranno avviati corsi di formazione nelle scuole per facilitare lo sviluppo dei servizi di cittadinanza digitale.
Inoltre, i cittadini potranno successivamente contare su “facilitatori digitali” locali formati da TIM per rilasciare le competenze acquisite nel territorio e contribuire ad un’educazione digitale che permetta ad un numero sempre maggiore di persone di operare nel web.
I costi del progetto, che ha ottenuto l’approvazione del Governo, sono interamente a carico dell’azienda Tim S.P.A, e quindi non graveranno sul bilancio comunale.

«Un progetto di grande rilevanza – ha messo in evidenza il sindaco Mauro Usai – che oltre a rappresentare un’importante opportunità di formazione per tante persone, vuole andare nella direzione di una sempre maggiore interconnessione tra la società civile e la Pubblica Amministrazione, nell’ottica di una città sempre più “smart”, aperta alle nuove tecnologie e attenta alle esigenze dei suoi cittadini.»

«Avere nuovi strumenti digitali implica averne una corretta conoscenza al fine di migliorarne l’utilizzo – ha detto l’assessore all’Informatizzazione Francesco Melis – attraverso questa iniziativa, tutti i cittadini di Iglesias avranno una grande possibilità, per la propria formazione personale e per potersi muovere al meglio nella rete digitale, nel rispetto delle regole e potendone sfruttare le potenzialità.»

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Nell’ambito dell’opera di decentramento amministrativo e considerato come il quartiere di Serra Perdosa, con circa 4.000 residenti, sia sotto l’aspetto demografico e delle dinamiche urbane uno dei più importanti della città di Iglesias, l’Amministrazione comunale ha deciso di destinare un locale dell’ex Tribunale a sede distaccata dell’Ufficio Anagrafe, adibendolo al rilascio delle nuove carte di identità elettroniche.
Il provvedimento fa parte del programma integrato di riqualificazione del quartiere di Serra Perdosa e vuole essere una risposta alle richieste di numerosi cittadini, che in questo modo potranno usufruire del servizio in loco, anziché doversi recare al Centro Direzionale in via Isonzo percorrendo circa 2 chilometri.
«L’Amministrazione vuole portare avanti un’azione di saldatura tra il Centro e le periferie, vero cuore pulsante della vita in città e delle attività produttive, sociali e commerciali», ha precisato il sindaco Mauro Usai, mentre l’assessore del decentramento, Francesco Melis, ha sottolineato l’importanza di un provvedimento che permetterà a tante persone di accedere ai servizi dell’Anagrafe senza dover percorrere un lungo tragitto: «La sede distaccata dell’Anagrafe permetterà un’azione amministrativa più efficiente e verrà incontro alle esigenze delle persone del quartiere. Successivamente, oltre alla carta d’identità elettronica, l’Ufficio potrà rilasciare anche le altre certificazioni, e rappresenterà una maniera concreta di realizzare un’opera di decentramento, non solo verso le Frazioni, ma anche verso i quartieri periferici».

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Nella città di Iglesias e nelle frazioni, è iniziata l’installazione dei nuovi contenitori per la raccolta del tessile e degli indumenti usati.
Attualmente son stati installati 14 contenitori, e prossimamente si procederà con l’installazione di altri punti di raccolta.
«I contenitori per il tessile rappresentano un importante strumento per una raccolta differenziata più efficiente – ha messo in evidenza il sindaco Mauro Usai – e permetteranno di recuperare materiali utili per un riciclo e per un riutilizzo.»
I punti di raccolta attualmente installati sono dislocati in:
– Corso Colombo (ingresso Casa Serena)
– Via Pacinotti (isola ecologica)
– Via Crocifisso (piazzale mercato vecchio)
– Via Messina (salita fianco parcheggi)
– Via San Salvatore (fianco distributore)
– Via San Leonardo (inizio strada fronte camera mortuaria)
– Via Villa di Chiesa (fronte ingresso ipermercato)
– Via Valverde (piazzale campo sportivo)
– Via Cattaneo (fianco ingresso supermercato)
– Via Melis de Villa (ingresso Sodalitas)
– Piazza Fenza
– Fraz. Bindua
– Fraz. Nebida
– Fraz. San Benedetto
«Un intervento piccolo ma di grande utilità, che permetterà una gestione più efficace della differenziata e del ciclo dei rifiuti – ha commentato l’assessore dell’Ambiente Francesco Melis – e permetterà a tante persone di contribuire al miglioramento della raccolta con il recupero di indumenti non più utilizzati.»

L’Amministrazione comunale di Iglesias ha approvato la realizzazione in città di una rete di infrastrutture di ricarica (IDR) per veicoli elettrici. Un intervento che vuol contribuire a favorire la diffusione dei veicoli elettrici e rappresenta una significativa opportunità per lo sviluppo sostenibile nel settore dei trasporti, fornendo un piccolo contributo alla riduzione delle emissioni e più in generale alla salvaguardia ambientale. Da parte della ditta o delle ditte selezionate per la gestione del servizio, verranno installate in città 13 IDR, ognuna di esse prevede l’occupazione di due stalli auto, in quanto dotata di due attacchi per la ricarica, con una durata di concessione del suolo pubblico prevista per 8 anni, con nessun onere per l’Amministrazione, ad esclusione dell’esenzione della tassa di occupazione del suolo pubblico. Le IDR verranno installate in: – Via Deledda (fronte Centro Culturale) – Parco delle Rimembranze (Via Valverde) – Via Garibaldi (fronte Stazione) – Piazza Belvedere (Frazione di Nebida) – Via Pacinotti – Via Fadda (piazzale Scuola Via Brescia) – Piazza Sarigu

– Frazione di Masua (parcheggi) – Via Vivaldi – Via Venezia (angolo Via Argentaria) – Rosa del Marganai (angolo Via Atria) – Via Indipendenza (fronte Seminario Arcivescovile) – Via Loi (fronte PS). “La realizzazione della rete di ricarica, che sarà sviluppata in collaborazione con l’Assessorato comunale ai Lavori lubblici, rappresenta una maniera concreta di mettere in atto gli interventi necessari alla promozione di una viabilità sostenibile – ha spiegato l’assessore dell’Ambiente, Francesco Melis – e questo sarà il primo di ulteriori interventi, come l’acquisto da parte del Comune di veicoli elettrici destinati all’Amministrazione”.

Si è conclusa positivamente l’improvvisa vertenza dei 43 lavoratori in utilizzo all’ATS che ad inizio novembre si sarebbero ritrovati senza lavoro per mancanza di risorse. Lunedi 30 settembre l’assessorato regionale del Lavoro ha convocato ATS e i Comuni ed enti che utilizzano gli operai del bacino in utilizzo per richiedere un rendiconto esatto della situazione e capire quante risorse fossero state utilizzate e a chi servivano risorse per arrivare al 31 dicembre e quindi cosa fosse successo, condiderato che le risorse erano uguali per tutti… “ATS, dopo aver rendicontato, ha dichiarato attraverso il responsabile del settore Francesco Melis, che si sarebbero fatti carico delle somme per portare a fine anno tutti e 43 operai. Ci sono casualità che io personalmente non capisco – commenta Daniele Mele, delegato CISAL Sardegna – ATS prima ci comunica che era impossibilitata a proseguire dopo approfondite verifiche perché non aveva le risorse…facciamo l’assemblea alla presenza di ATS, CGIL, CISL e UIL e io e Massimo Cara per la CISAL notiamo subito una posizione supina di CGIL, CISL e UIL che cercano di allungare il brodo spiegando che, purtroppo, era così, non si poteva far nulla, perché prioritariamente bisognava pensare all’inserimento degli OSS e che tanto la dirigenza ATS non rispondeva alle richieste d’incontro…intervengo facendo notare che non vi sono disperati di serie A e di serie C2 e che se ATS non rispondeva si sarebbero utilizzate tutte le metodiche sindacali propedeutiche ad avere l’incontro e loro, tirati per la giacchetta, hanno risposto ok, faremo in questi giorni un’ulteriore richiesta d’incontro… il nostro segretario generale Fabio Enne ha inviato subito la richiesta ed ho comunicato ad ATS che se entro 5 giorni non avessimo ricevuto la data d’incontro, avremmo occupato gli uffici… Il risultato è stato – aggiunge Daniele Mele – che martedì ATS ha convocato l’incontro con CGIL, CISL e UIL, con la CISAL no…ma il fatto che ci fossimo io e Massimo Cara ha fatto fare marcia indietro ad ATS che, casualmente, ha trovato le risorse necessarie… Ora siamo positivi per il fatto che la situazione sia tornata sul binario di competenza ma credo che a questi operai che svolgono un ruolo vitale in ATS e che in questi anni si sono formati e specializzati nei rispettivi incarichi, debba essere data la possibilità di essere stabilizzati… perché visto che la Regione sta aprendo bandi per il personale sanitario, si deve iniziare a fare un discorso di prospettiva per garantire a questi operai un contratto dignitoso e degno, così come lo hanno i colleghi ATS con i quali lavorano fianco a fianco ma con la metà della retribuzione e dei diritti. Ora – conclude Daniele Mele – stiamo chiedendo gli incontri per parlare di stabilizzazione.”

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Sabato 28 settembre, il comune di Iglesias aderirà alla manifestazione organizzata da Legambiente “Spiagge e Fondali Puliti 2019” – Clean Up The Med”. La manifestazione è organizzata in collaborazione con gli Istituti Comprensivi della città, con la società che si occupa dei servizi di igiene urbana e ambientale e con le associazioni del territorio impegnate nella tutela ambientale e paesaggistica.
«Con questa iniziativa si vogliono ripulire le spiagge di Portu Banda, Porto Ferro, Porto Corallo, Masua e Bega sa Canna, nonché il tratto di mare che va da Portu Banda a Porto Flavia – ha spiegato l’assessore dell’Ambiente Francesco Melis -. L’appuntamento è fissato per le ore 09:00 presso il parcheggio delle spiagge di Masua dove verrà distribuito il kit necessario alle operazioni di pulizia. Parteciperanno anche 20 sub che daranno il proprio contributo per la pulizia del fondale marino.»
«Sarà un’importante occasione di educazione ambientale, alla quale parteciperanno 140 alunni degli Istituti Comprensivi della città – ha messo in evidenza l’assessore della Pubblica Istruzione Alessandro Lorefice -. Ringrazio la Coldiretti, che fornirà ai partecipanti una merenda con i tipici frutti di stagione.
Oltre a questa iniziativa, nei prossimi mesi metteremo in atto anche altre iniziative di sensibilizzazione sulla tutela dell’ambiente, sul clima e sulla sostenibilità, riproponendo anche appuntamenti nei quali si parlerà dell’importanza del verde pubblico e si procederà a piantare nuovi alberi.»

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Sabato 28 settembre, il comune di Iglesias aderirà alla manifestazione organizzata da Legambiente “Spiagge e Fondali Puliti 2019 – Clean Up The Med”. La manifestazione è organizzata in collaborazione con gli Istituti Comprensivi della città, con la società che si occupa dei servizi di igiene urbana e ambientale e con le associazioni del territorio impegnate nella tutela ambientale e paesaggistica.

«Con questa iniziativa si vogliono ripulire le spiagge di Portu Banda, Porto Ferro, Porto Corallo, Masua e Bega sa Canna, nonché il tratto di mare che va da Portu Banda a Porto Flavia – ha spiegato l’assessore dell’Ambiente Francesco Melis -. L’appuntamento è fissato per le ore 9.00 presso il parcheggio delle spiagge di Masua dove verrà distribuito il kit necessario alle operazioni di pulizia. Parteciperanno anche 20 sub che daranno il proprio contributo per la pulizia del fondale marino.»

«Sarà un’importante occasione di educazione ambientale, alla quale parteciperanno 140 alunni degli Istituti Comprensivi della città – ha messo in evidenza l’assessore della Pubblica Istruzione Alessandro Lorefice -. Ringrazio la Coldiretti, che fornirà ai partecipanti una merenda con i tipici frutti di stagione.
Oltre a questa iniziativa, nei prossimi mesi metteremo in atto anche altre iniziative di sensibilizzazione sulla tutela dell’ambiente, sul clima e sulla sostenibilità, riproponendo anche appuntamenti nei quali si parlerà dell’importanza del verde pubblico e si procederà a piantare nuovi alberi.»

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Nel Sulcis Iglesiente martoriato da una gravissima crisi socio-economica, si moltiplicano le emergenze a cadenza crescente. Uno dei settori maggiormente colpiti, negli ultimi mesi, è stato quello della sanità, con specifico riferimento alle imprese d’appalto e ai lavoratori in utilizzo. 6 mesi fa è esplosa l’emergenza di 12 lavoratori della Serco srl, impresa impegnata nel settore delle manutenzioni, lavoratori che sono ancora privi sia di lavoro sia di ammortizzatori sociali; circa un mese e mezzo fa è stata la volta di 15 lavoratori della Carbotermo, impresa impegnata nel settore delle manutenzioni straordinarie; ora a rischiare di perdere il poro posto di lavoro sono 44 lavoratori in utilizzo impegnati in vari servizi, quali il trasporto sangue tra gli ospedali di Iglesias e Carbonia, l’apertura dei poliambulatori, i servizi ticket e cup, custodia e guardiania. La loro situazione è stata al centro di un incontro svoltosi questa mattina presso il Centro direzionale della ASSL di Carbonia, tra il dirigente Francesco Melis ed i rappresentanti sindacali di CGIL, CISL e UIL e della CISAL, nel corso del quale è emerso che la copertura finanziaria destinata a questi lavoratori si fermerà al mese di novembre, anziché al previsto mese di dicembre.

Al termine dell’incontro, il coordinatore regionale della CISAL Sardegna, Fabio Enne, ha inviato una richiesta di incontro all’assessore regionale del Lavoro, Alessandra Zedda, e per conoscenza all’assessorato della Sanità.

«A seguito dl un’assemblea tenutasi in data odierna con i lavoratori in utilizzo, operativi presso ATS del Sulcis Iglesiente – scrive Fabio Enne – riferiamo forte preoccupazione derivante dalla loro possibile precarietà, in quanto, la copertura finanziaria prevista fino dicembre 2079, potrebbe invece essere sufficiente fino al mese di novembre. Considerata lo grave situazione in cui verso tutto il sistema sanitario del territorio, aggravato dalla forte razionalizzazione nei servizi attinenti, riteniamo urgente una discussione che posso mettere in atto un percorso di prospettivo per i lavoratori sopracitati, garantendo i livelli occupativi, senza indebolire ulteriormente la qualità delle prestazioni all’interno del comparto.»

La situazione di questi lavoratori acuisce ulteriormente una situazione complessiva del territorio giunta ormai al limite del dramma sociale. Le vertenze delle maggiori aziende del polo industriale si protraggono da diversi anni, nel corso dei quali il Sulcis Iglesiente ha perso altre migliaia di posti di lavoro sia nel terziario sia nel settore dei servizi. I giovani hanno ripreso da tempo la strada dell’emigrazione, ripetendo le esperienze vissute dai loro genitori e, soprattutto, dai loro nonni, alla fine degli anni ’50 e negli anni ’60 e chi decide di restare, purtroppo, è costretto a vivere in condizioni di estrema precarietà, spesso ai limiti e oltre l’indigenza… E le forze politiche non sembrano aver ancora preso piena coscienza della gravità della situazione in cui vive il territorio, la “Provincia più povera d’Italia”.